Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[200] L'idolo Di Cristallo


Guest Kerzhakov 91
 Share

Voto alla storia  

33 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

Guest Kerzhakov 91

7UwNiGUfQsKa0vsgPWZ--.jpg

 

 

 

 

Soggetto e sceneggiatura : Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini
Periodicità mensile: Giugno 1977
Inizia 
 e finisce nel numero 200



Un branco di predoni hualpai riduce in fin di vita il saggio stregone navajo Hatuan per sottrargli un feticcio di legno che racchiude un misterioso idolo di cristallo che sprigiona una energia di origine sconosciuta. Il malvagio Thulsar ha commissionato l'ignobile razzia sognando di diventare il più potente sciamano della zona, e per purificare il passaggio della reliquia nelle sue mani, l'infame è convinto di dover sacrificare una giovane donna indiana? I quattro pards si scatenano: invece della gloria, l'amuleto regala agli Hualpai soltanto una pioggia di piombo!
 

 

 

© Sergio Bonelli Editore

 

 

 

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

 

 

 

Su questa storia non sono obiettivo, mi dispiace, ma non posso esprimere un giudizio valido. Ci sono troppo affezionato per motivi extra: quando ero piccolo mio nonno (che da più di 7 anni non c'è più) me la leggeva sempre, era la nostra storia preferita; inoltre ricordo come se fosse ieri che mi regal' uno schizzo fatto da lui in cui aveva disegnato la bellissima copertina. Ho molti piacevoli ricordi legati a questo numero...

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Guest Wasted Years

Per me la migliore delle centenarie. Contiene una grande strage di Hualpai, all'epoca stup? per i suoi colori accesi che a me piacciono molto di più delle ricoloriture successive. La copertina non c'entra niente con l'albo, quella che Galep disegn° per l'occasione non fu inserita (lancio un assist a Ymalpas!). Una bella ragazza indiana viene salvata dai pard in abiti piuttosto succinti, e questo è un gran bel vedere! Molta azione è contenuta tra le due copertine, e la storia è bella e lineare. Anche io ho amato questa storia fin da bambino, l'ho letta fino a conoscere a memoria i dialoghi, ed a anche a me l'obiettivit? è negata. Il mio voto sarebbe 15!Però una bella storia lo è obiettivamente, e non d' l'impressione di essere stata conclusa in tutta fretta, come tutte le altre centenarie, e non contiene ellissi e incongruenze gravi. AMMA (o IMHO) è una delle storie più interessanti del ranger, forse la seconda più bella composta da un solo albo, dopo vendetta indiana. Contribuiscono molto i colori della prima edizione, come accennavo, che davvero colpiscono l'occhio, molto intensi e quasi "violenti", che sottolineano la drammaticit? della vicenda in maniera molto marcata. Nelle ristampe il colore rende meno, purtroppo. Cos'altro dire? una storia poco precedente al mio apprendimento della lettoscrittura, che ho sempre conosciuto, e che fa parte di me. M I T I C A! 10 10 10 10 10!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Parole stampate sulla Bibbia caro Antonio. I tuoi ricordi sono anche i miei... Il colore, gli indiani, il mistero della sacra Kacinah... il corvo, le indianine seminude, i quattro pards in azione corale alla glb... ah che storia! Il mio primo Tex 200 è stato un tre stelle, ma l'albo ne vale cinque.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 3 mesi dopo...
Guest Wasted Years

? curiosa una piccola svista di questo mitico numero centenario:

il ponte dell'arcobaleno, malandato e malfermo:

Immagine postata

Carson dice che è più un'altalena che un ponte e vengono proposti piani di rinforzo.

Alla bisogna però ci si passa in tre, vicinissimi e di corsa.

Forse non era così malandato!

Immagine postata

Notare che Galep omette tutte le assi mancanti, che pure prima c'erano eccome!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Malgrado la svista di Galep segnalata da Wasted, questa è a giudizio quasi unanime la migliore delle storie "centenarie" di Tex. Si tratta di un giudizio appoggiato a ottimi motivi: il colore esalta la bellezza dei disegni di un Galep ancora validissimo ( e che per raffigurare gli Hualapai si rif? brillantemente alla rappresentazione che ne aveva dato ne "La gola della morte", alle cui vicende si allude del resto anche nel testo ), mentre la storia dimostra come sia possibile imbastire una vicenda coinvolgente anche con sole 110 pagine a disposizione: GLB infatti punta tutto su una azione rapida e incalzante, quasi priva di "tempi morti" ( soltanto l'arrivo dei pards da Hatuan rientra, fino a un certo punto nella definzione ) e in cui i pards si devono impegnare allo stremo contro la schiacciante superiorit? numerica e i continui attacchi dei loro feroci nemici. La mia valutazione ?, in sintesi:soggetto 8sceneggiatura 9disegni 10

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 4 mesi dopo...
Guest Colonnello_Jim_Brandon

Qui non poss non allinearmi al comune sentimento che definisce l'idolo d cristallo come il migliore delle storie dei centinai. La trama è moltoben congegnata, l'idea di mettere nelle mani del vecchio e saggio Hatuan un misterioso idoletto di cristallo capace di provocare la more di coloro i quali osino estrarlo dalla sua Kacinah è davvero molto suggestiva, così come è a mio parere molto ben pensata da parte di GLB l'idea di dire poco o nulla riguardo i poteri dell'idolo e della sua provenienza. Molto suggestivaanche l'immagine del corvo ferito che muore proprio ai piedi di Tex segnalandogli così il grave pericolo in cui si trova il suo padrone. Tex e i suoi inseparabili pards ci regalano momenti di pura azione soprattutto durante l'attraversamento del ponte e durante la liberazione della giovane squaw!!!Peccato che questa bellissima sia stata costretta su 114 paginette... Secondo me se fossa stata sviluppata su un numero superiore di pagine avrebbe potuto entrare nella leggenda!!!Voto complessivo : 9

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

Un branco di predoni hualpai riduce in fin di vita il saggio stregone navajo Hatuan per sottrargli un feticcio di legno che racchiude un misterioso idolo di cristallo che sprigiona una energia di origine sconosciuta. Il malvagio Thulsar ha commissionato l'ignobile razzia sognando di diventare il più potente sciamano della zona, e per purificare il passaggio della reliquia nelle sue mani, l'infame è convinto di dover sacrificare una giovane donna indiana? I quattro pards si scatenano: invece della gloria, l'amuleto regala agli Hualpai soltanto una pioggia di piombo!

che brutta etichetta che si sono fatti gli Hualpai. Ma che avranno fatto di male?
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 3 settimane dopo...
  • Rangers

Condivido pienamente l'opinione di tutti quelli che considerano questa tra le migliori delle storie celebrative. GLB in un solo albo è riuscito a gestire al meglio tutta la vicenda, senza mai annoiare e con un ritmo perfetto pagina dopo pagina. Ancora una volta ritroviamo gli Hualpai, descritti e raffigurati come un popolo primitivo, ancora dedito a sacrificare giovani donne solo per propiziarsi qualche Dio. Gli Hualpay rappresentano il male più profondo. Come in passato non esitano a portare la propria sfida nella riserva Navajo, aggrediscono lo stregone e fuggono lasciando dietro di sè morte (in questo caso solo le guardie-animali di Hatuan e il suo corvo), saccheggio e distruzione. La missione di Tex e pards, non ha solo lo scopo di riprendere l'idoletto di cristallo (i cui misteriosi poteri sono anche stati poco sfruttati, a parte la morte dell'Hualpai che ha osato toccarlo), ma è una vera e propria opera di purificazione di quei territori selvaggi, abitati da un popolo che vive in isolamento, ma crudele e spietato. Cosè ecco che i quattro pards partono verso quei selvaggi territori, armati fino ai denti e pronti ad affrontare ogni evenienza. Naturalmente gli avversari non sono un piccolo gruppo di stupidi guerrieri, ma al contrario c'è un vero e proprio esercito di fanatici, che anche senza armi da fuoco si gettano incontro ai quattro pards pur di strapparne lo scalpo. Bellissimo quando Tex rimane indietro con Carson, decidendo di sacrificarsi per salvare il figlio, Tiger e la giovane donnina che era destinata al sacrificio. Una storia indimenticabile: 9 :trapper:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 9 mesi dopo...

Non m trovo d'accrodo sul giudizio pressoch? unanime su questa storia, io l'ho trovata abbastanza scontata ed un p? sempliciotta, in special modo nella seconda parte quando gli indiani hualpai si immolano in una sorta di tiro al piccione rincorrendo i 4 pard. Condivido il giudizio sui disegni, buoni e ottimi per figurare in una storia a colori dato la varietà di colorazione dei vestiti degli hualpai. Io penso che per il nr. 200 sarebbe stata più indicata la storia precedente a questa, A sud di Nogales, che IMHO è molto più bella. Voto alla storia otto risicato.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...
  • 4 mesi dopo...

Sicuramente uno dei migliori albi celebrativi dell'intera saga. La storia in esso contenuta, infatti, al contrario di quelle presenti in molti altri albi simili, è oggettivamente godibile e non inserita giusto a fini commemorativi e quindi riempitivi come accaduto altre volte. Peccato per l'istantanea eliminazione dello stregone Thulsar, il vero antagonista della storia, che secondo me avrebbe meritato un po' più di spazio (ad esempio partecipando attivamente all'inseguimento dei pards) anzich? morire per mano di Tiger già nel primo scontro tra Hualpai e pards. In definitiva, mi sento di dare un bell'8,5 alla sceneggiatura ed altrettanto ai disegni di Galep (ripeto per l'ennesima volta che non l'ho mai ritenuto scarso, anzi, semplicemente credo che sia migliore lo stile di Villa)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...

Letto questa storia oramai più di 30 anni fa grazie a mio fratello più anziano a cui "rubavo" i TexUna delle mie preferite, credo di averla letta talmente tante volte da ricordare ogni singola vignetta, concordo sul fatto che sia la migliore storia tra i numeri centenari, non mi dilungo troppo, comunque do anch'io i miei votisoggetto 9sceneggiatura 9 disegni 10

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 4 settimane dopo...

letta nella versione nuova ristampa che, dalla immagini postate, deduco sia stata ricolorata e ciò in qualche punto mi ha creato qualche difficolt? perchè il nuovo colorista ha avuto la brillante idea di dare lo stesso colore alle casacche di Tex e di Kit Willerad un attenta lettura i due si distinguono per il colore diverso della fascia e per le strisce verticali che ornano le spalle di Aquila della nottema nella foga della lettura mi sono spesso confuso su chi fosse chi visto che Galep li ha disegnati in maniera praticamente identicainoltre anch'io ho notato l'incongruenza del ponte ma non avendo letto l'albo tutto in una volta ho pensato che magari erano due ponti diversi e mi fossi dimenticato il passaggio in cui ciò veniva detto, senza tornare indietro con le paginema dai vostri commenti deduco che così non ?trattasi invece di errore di sceneggiaturavolendo essere pignoli la storia non è un granch?, ma Bonelli arricchisce il tutto con i suoi dialoghi iperbolici e con la genialata di usare l'idolo di cristallo solo come incipit per lo scontro tra gli haulpai e i quattro pards, senza sviscerare altro sull'oggetto, lasciandogli un alone di terrificante misterooggi dopo che Tarantino ha usato un escamotage simile in pulp fiction la cosa potrebbe sembrare un normale topos narrativoma contestualizzando il racconto all'epoca della sua pubblicazione, rivela tutta la modernit? dell'idea, dimostrando ancora una volta la grandezza di Bonelli padre come narratoreper quanto riguarda Galep, ottima prova nel segno della tradizionesi fa perdonare la somiglianza tra Willer padre e Willer figlio, disegnando una squaw decisamente conturbante :trapper:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Per rafforzare ciò che ha detto Harlan... Secondo me le ristampe dei personaggi Bonelli, a colori o in b/n che siano, devono essere uguali alle storie uscite in 1^ edizione senza SE e senza MANon capisco perchè uno deve ricolorare a computer una storia colorata magistralmente a mano per la ristampa (e anche facendo delle imprecisioni)Mha..., e poi detto tra noi, la redazione spende anche meno facendo quello che ho detto, senza "ritoccare" le storie

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

le discussioni sui colori e sulle colorazioni di storie e copertine si sono protratte negli anni e non solo per la settantennale (quasi) saga di Tex. Personalmente io dico di far colorare le copertine al disegnatore. Con tutto il rispetto per i fotolisti eccetera. Villa sulle copertine farebbe un lavoro immensamente migliore, secondo me, se le colorasse lui, ma non sono io che decido. Per quanto riguarda i colori dei centenari, e di questo centenario, è molto difficile stabilire quale sia in effetti la combinazione più giusta, cioè se bisognava lasciare la colorazione originale o "migliorarla" con le tecnologie attuali. Detto questo, però, nessuno potr? obiettare che siamo di fronte a un bel classico, con tanto di ponte avventuroso e pericolante (che anticipa di molto la scena alla Indiana Jones e il Tempio Maledetto), sceneggiaturaben calibrata e ottimi disegni. Davvero la parola classico si spreca alle volte ma in quest'albo penso sia la definizione più azzeccata. Piccola parentesi sui disegni di Galep: ricordo che Galep non aveva tutto il tempo di dedicarsi all'impostazione delle copertine e purtroppo molte sembrano rafforzate e un po' ingenue se paragonate a quelle di Villa (artista che io adoro). Erano periodi più pioneristici, i fumettisti sfornavano anche trenta, quaranta tavole al mese o di più... oggi pensiamo a Villa che quando completer? il famigerato texone quando noi tutti avremo più o meno l'età di Carson! Più tempo, quindi, e più dedizione uguale un disegno più accurato. Non migliore ma solo più dettagliato. Poi Galep e Villa sono due artisti che non si discutono, ci mancherebbe altro!Voto alla storia: dieci! Massè abbondiamo!!!!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 5 anni dopo...

Ricordo che da ragazzino, l'uscita dell'albo celebrativo del centenario a colori era per me un evento tanto atteso, che mi induceva a calcolare sui calendari quanto tempo occorreva aspettare per l'uscita in edicola. Per ragioni anagrafiche, il primo inedito "multicolor" che acquistai fu il 400, ma i tre albi celebrativi precedenti, li recuperai prontamente con le varie ristampe. Oggi con le numerose proposte cromatiche del nostro ranger che affiancano periodicamente la serie regolare, quei tempi in cui ci si emozionava dinanzi le vignette colorate sembrano un lontano ricordo e sebbene la colorazione odierna sia di gran lunga migliorata rispetto ad allora, secondo me si è persa quella specie di "magia". Oltretutto capita spesso che il dover condensare un intero episodio in un solo albo, non permetta allo sceneggiatore di ricavare una prova degna della ricorrenza e la delusione in questi casi è sempre dietro l'angolo. L'Idolo di cristallo, a mio avviso, rappresenta uno dei migliori albi centenari pubblicati, anche se di certo faticherei a definirlo un capolavoro. G.L. Bonelli per l'occasione rispolverò gli odiati Hualpai (popolo che allo sceneggiatore doveva proprio stare sulla pancia, visto che nelle sue storie non fanno altro che rapire squaw, rubare idoli e subire batoste da Tex!) per imbastire un albo dal ritmo serrato e caratterizzato da molta azione e miriadi di "BANG BANG". Inutile ammettere che risulta alquanto ripetitivo lo schema di narrazione, che porta Tex e i suoi pard a mettersi sulle tracce dei predoni rossi, recuperare il maltolto e punirli severamente. A differenza della storia precedente con gli Hualpai antagonisti, stavolta i pards agiscono da soli senza i Navajos di supporto e ciò li costringe a una fuga finale molto avventurosa lunga il ponte fatiscente sospeso sulla profonda gola. Soggetto come già detto molto povero e ripetitivo, ma riabilitato da una sceneggiatura piacevole e discreti dialoghi. Molto espressivi i disegni di Galleppini, ancor più esaltati da un'intensa colorazione che, oggi risulta datata, ma conserva un arcano fascino ai miei occhi nostalgici. Il mio voto finale è 7  

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...
  • 2 anni dopo...

A mio parere la  e la seconda solo dopo il 400, Galep non ha deluso, disegni stupendi, magnifica la parte finale con l'inseguimento degli Hualpai, complessivamente una delle mie storie preferite.

VOTO: 8

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.