Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[164/166] Apache Kid


jim Davis
 Share

voto alla storia  

36 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

b5b95d23448647bfc50dd2c7537bd2ce.jpg--apache_kid.jpg - 898d4fe545d350d7e25e29cacdcb254e.jpg--la_fine_dei_comancheros.jpg

 

Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Erio Nicolò

Periodicità mensile: Giugno 1974 - Agosto 1974
Inizia nel numero 164 a pagina 69, e termina nel numero 166 a pagina 41

 

 in Arizona, gli scout indiani di Apache Kid si ribellano a una immeritata punizione e si costituiscono soltanto dopo che Tex promette loro giustizia... ma la lingua delle giacche azzurre è biforcuta!

Facendo pesare la loro influenza e scatenando inchieste giornalistiche, Tex e Carson riescono ad annullare il processo-farsa terminato con un verdetto di morte per Apache Kid e i suoi uomini. Ma neanche il secondo giudizio è leggero: gli indiani, condannati a sette anni di duro penitenziario, riescono a fuggire durante il trasferimento in carcere, diventando, per vendetta, spietati assassini e razziatori di bestiame. I proventi delle rapine della banda di Apache Kid vengono ricettati dai fratelli Bulder: i pards, raggiunto il ranch dei comancheros, danno tutto alle fiamme.

Sconfitti i comancheros e salvati due minatori dai pellerossa ribelli, Tex e Carson cercano di convincere Apache Kid a lasciare il sentiero della vendetta. È tutto inutile: Kid viene ucciso dagli allevatori e il suo corpo finisce barbaramente mutilato.

 

Copyright: Sergio Bonelli Editore

 

 

-- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 

Apache Kid, guida indiana al servizio dello scout Sieber, e altri quattro apache, vengono accusati di aver intrapreso azioni di guerra senza autorizzazione e devono essere rinchiusi in prigione. Ma gli indiani reagiscono ferendo sia Sieber sia l'ottuso Cap. Pierce, quindi scappano dal campo di San Carlos, nell' Arizona.
Tex riesce ad avere garanzie dal Cap. Pierce, che Apache Kid e le guide, costituendosi, vengano trattati ?con clemenza?.
Fidandosi di Tex la banda di Apache Kid si costituisce, ma, durante il processo, una amara sorpresa li attende: il cap. Pierce rinnega le promesse fatte a Tex in precedenza e la Corte Marziale presieduta dal generale. Miles condanna il Kid alla fucilazione!
Tex amareggiato si rivolge alla "carta stampata" e solo così riesce ad ottenere un nuovo processo civile: ma a causa della negativa testimonianza dello scout Sieber ad Apache Kid e la sua banda viene inflitta una pena di sette anni di detenzione a Yuma, dove il Kid deve essere condotto in diligenza.
Tex medita di intervenire... Ma il Destino ha già deciso.
Durante il viaggio per Yuma, Apache Kid riesce a liberarsi uccidendo due dei tre uomini che lo scortavano. Comincia così che il Kid, libero, scorrazza nel sud dell'Arizona portando ovunque terrore e morte.
Tex riesce ad incontrare un' ultima volta il Kid mentre questi stava assediando due minatori e cerca di convincer l'apache a seguirlo nelle terre dei navajos, ma la guida non accetta la proposta di Tex. La fine di Apache Kid è vicina. La sua banda viene distrutta dalle giubbe blu e per la sua cattura viene stata emessa una taglia. Apache Kid viene ucciso da alcuni allevatori. Il suo corpo mutilato dalla testa e martoriato dai coyote viene infine seppellito da Tex e dai suoi pard .


Apache Kid e molti dei protagonisti di questa avventura sono esistiti realmente, dal Sieber agli uomini di scorta della diligenza e GLB riesce qui a narrare le loro gesta magistralmente. Ma, c'è qualcosa di diverso dal solito qui: questo episodio si svolge da sè e Tex appare non protagonista, ma comparsa stavolta, un Tex alla Ken Parker, che nonostante si sforzi di modificare il futuro, di diventare "protagonista", resta sempre in ombra e alla fine può solo, amaramente, seppellire Apache Kid.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Guest Wasted Years

Corretto il titolo. Mitica il diverbio di Tex con il colonnello, Drammatica la scena della diligenza e del viaggio degli indiani marchiati ed incatenati. I personaggi reali, in un fumetto come Tex, limitano molto la possibilità di azione del ranger, per cui la storia ne risulta, a sua volta, molto limitata. A me è sempre piacuta questa storia, in cui il Kid è avvero un personaggio all'altezza di Tex, e l'ottusit? dei bianchi è senza fine. Molto triste il finale, ma tutta la parte conclusiva lo ?. per me 8, i disegni di Nicol' per una volta non mi dispiacciono, anzi, ci sono diverse storie in cui Nicolo' riesce a piacere anche a me ch? non lo amo, una è questa, inseme a uomini senza paura e alle colline della paura. Per cui decido di conferire 8 anche ai disegni.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 4 mesi dopo...

Questa vicenda ripropone il problema del rapporto di Tex con la Storia ( quella con la "S" maiuscola ), un rapporto che condanna il ranger ad essere spesso sconfitto e marginale:in questa vicenda Tex può fare tante cose ( insultare e minacciare generali, ufficiali, soldati e scouts dell'esercito, distruggere una banda di comancheros, suo "premio di consolazione" in questa storia come nella successiva "Sulle tracce di Tom Foster", anche quest'ultima, forse non casualmente, disegnata da Nicol' ) ma non quella fondamentale: salvare Apache Kid; deve anzi indurlo a compiere un gravissimo errore

consegnarsi alle "giacche azzurre", in cambio della ( falsa ) promessa di clemenza, cosa che porter? lo scout apache ad essere condannato e marchiato a fuoco
; anche il diverbio con il generale Miles non può finire alla maniera in cui si sono conclusi gli scontri non dissimili con Elbert e Arlington: proprio perchè Miles è uno storico pezzo grosso dell'esercito Usa, Tex, pronunciata la sua invettiva, se ne deve andare in tutta fretta, altrimenti, come puntualizza Carson ( e Tex si dice d'accordo ) i due pards avrebbero corso il rischio di essere arrestati. I disegni di Nicol' sono buoni. In sintesi ( e IMHO ):soggetto 7 sceneggiatura 7disegni 8
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...

Un paio di aspetti singolari di questa storia ( anche se il primo si può probabilmente spiegare con la volont? di GLB di tenere comunque alto il prestigio del nostro ranger in una storia che lo vede comunque vinto [ non riesce nemmeno

a vendicare l'uccisione di Apache Kid e la mutilazione del suo cadavere
]: malgrado Tex abbia in parte contribuito ( seppure involontariamente ) ai suoi guai, Apache Kid non gli serba rancore e continua a fidarsi di lui; viceversa ( ma forse proprio a causa di questo ), malgrado i crimini commessi dall'apache durante la sua latitanza, Tex si mostra accorato e commosso quando seppellisce i suoi miseri resti ( non era andata così, pochi numeri prima, con Lucero, nonostante l'inafferrabile mescalero fosse stato anche lui spinto sulla via del crimine dalle scelleratezze commesse dai bianchi contro il suo popolo e la sua famiglia ). Modificato da Pedro Galindez
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 5 mesi dopo...

Una immagine di Al Sieber ( 1844 - 1907 ), lo scout dell'esercito il cui diverbio con Apache Kid d' inizio alle sciagure di quest'ultimo

Immagine postata

La foto riprodotta è del 1874, mentre si può far risalire la vicenda in questione al 1887 ( data in cui Sieber venne ferito mentre cercava di impedire l'evasione di Apache Kid e altri indiani dalla loro riserva ); ciò spiega probabilmente perchè Erio Nicol' lo abbia raffigurato più massiccio e barbuto di quanto non appaia dalla foto.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Di questi albi non ricordo molti particolari, ma mi era rimasta impressa - negativamente - la caparbia ostilit? di

Al Sieber contro quegli apaches che avrebbe dovuto conoscere bene
, e che a mio parere nemmeno
le gravi conseguenze della ferita (rimase invalido, se non ricordo male) avevano giustificato.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

In effetti, GLB presenta Sieber in una luce piuttosto negativa, probabilmente per far risaltare in positivo l'atteggiamento di Tex nei confronti di Apache Kid e diminuire le responsabilità del nostro ranger per quanto riguarda la fine dell'ex scout apache. In ogni caso, GLB esagera la gravit? della ferita subita da Sieber, che presenta come un povero invalido inchiodato ad una sedia; nella realtà Sieber continu? a prestare servizio nella riserva di San Carlos fino al 1891 ( cosa che fa presumere si potesse reggere in piedi ), tornando poi alla sua vecchia professione di prospettore minerario e morendo per un incidente nel 1907 ( mentre sovrintendeva alla costruzione di una strada da parte di alcuni Apache, cosa che fa pensare non fosse loro così irriducibilmente ostile ).

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 7 mesi dopo...

Grande storia... l' aver voluto raccontare una vicenda reale del west(seppur romananzata),? il merito più alto di GL, a dimostrazione che il fumetto, e Tex, possono essere qualcosa di più che una semplice narrazione!!Storia tragica proprio perchè tristemente vera... Una storia che frustra il lettore, ed è giusto che sia così:le indecenze della Storia non possono che frustrarci, minimo atteggiamento civile dopo che essa (la Storia), ci ha mostrato più e più volte la bassezza del nostro essere uomini... Nella Storia non c'è quasi mai stato un Tex a far vincere la giustizia, a smascherare le trame dei politici, a salvare gli indiani:questa storia di Tex insegna, proprio perche ci sbatte sul grugno la verita dei fatti(seppur ovviamente romanzati, ripeto)... Quindi, già solo per i suoi intenti, questa storia merita un 10 assoluto!!!E' così , in una storia come questa, che Bonelli dimostra senza appelli di essere un Grandissimo!!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 mesi dopo...
  • Rangers

Mi accodo agli interventi positivi che mi hanno preceduto, non ho molto altro da dire. Qui gli indiani sono i perdenti, GLB vuole ancora una volta, ma qui ancora in modo più approfondito, mostrarci la Storia con la S maiuscola. Tex è impotente, non può fermare gli avvenimenti; anche se durante tutto il corso della storia prova a salvare Apache Kid e i suoi compagni. Addirittura nell'ultimo tentativo propone loro di rifugiarsi nella riserva Navajo, dove sarebbero stati al sicuro, dato che nessuno avrebbe mai pensato di andare a cercarli proprio laggià. Tutto questo inutilmente, Apache Kid sa che non avrà mai più la sua libertà e sa che alla fine della sua pista lo attende la morte. Deve solo decidere come finire: se fucilato dalle giacche azzurre, che fino a quel momento aveva aiutato, oppure se morire come un guerriero, combattendo. L'unica cosa che Tex può fare è far la voce grossa con il generale, oppure distruggere la pericolosa banda di Comancheros che gli capita sulla pista. Finale amaro, ma era l'unico possibile. La storia del Kid servir? poi molto più avanti nella serie, come ispirazione per Claudio Nizzi nella sua Documento d'Accusa - Corte Marziale (548-549), anche se alla fine ci sono molte diversit? tra le due storie. Voto: 9 :trapper:

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 9 mesi dopo...

Bella storia, un riuscitissimo esempio di come si possa coniugare il nostro eroe con eventi della storia reale. Perfetti gli inserimenti di Tex, come ad esempio i dialoghi con il cap. Pierce, nel sottolineare i comportamenti ottusi che la storia ha dovuto registrare nel corso dei secoli. I disegni sono all'altezza. Alla storia assegno un 10 meno, perchè in effetti non raggiunge le vette di altri capolavori.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 anni dopo...

Storia evidentemente drammatica. Un Tex che stavolta non può cambiare il corso degli eventi, fatto a cui ci aveva abituato spesso: spara pochissimo e deve limitarsi a provocare il falsissimo capitano Pierce ("Voi in cattiva luce ci siete da un pezzo davanti alla vostra coscienza, sempre ammesso che ne abbiate una") e il rabbioso Al Sieber ("una volta eri un vero hombre ma ora sei soltanto un uomo pieno di rancore, inutile a se stesso e agli altri"), chiari responsabili del destino che capita ad Apache Kid. Tex che chiede ad Apache Kid ad affidarsi a lui, insomma come non dare fiducia al nostro Ranger? Gli eventi invece vanno completamente contro le sue previsioni e questi sono i casi in cui Tex ammette che, nonostante le sue abilità, non possa fare alcunch? verso le grandi ingiustizie storiche. Questa tragica idea di fondo ritorner? diverse volte nella fumettografia di Tex e in gran parte si tratta di storie spesso ottime.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 anni dopo...

I personaggi reali, in un fumetto come Tex, limitano molto la possibilità di azione del ranger, per cui la storia ne risulta, a sua volta, molto limitata. 

 

Le vignette conclusive sono poi tutta didascalia, perché Tex non partecipa agli eventi, può solo farseli raccontare per poi andare ad onorare le spoglie di Apache Kid. Credo che questa storia abbia l'indubbio merito di aver fatto conoscere ai tanti appassionati di Tex il personaggio controverso di Apache Kid, e credo che questo sia il suo maggior pregio. Per il resto, è una storia, texianamente parlando, troppo limitata, se si fa eccezione per la vicenda dei comancheros, che però è quanto di più classico possa esserci. 

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 3 anni dopo...

Una storia che prende spunto da fatti reali,in particolare sui nativi americani,consente a Tex uno spazio di manovra decisamente basso,che non può mai sconfinare nello scontro diretto contro i soldati e il governo.Basti pensare all incontro con Geronimo,solo in parte riuscito,con Tex che fa i salti mortali per evitare che gli Apache attacchino i soldati e che si scateni un inferno...

Detto questo,Apache kid rimane un bel personaggio tradito dai bianchi e condannato alla fuga e alla lotta senza speranze contro un nemico soverchiante.non si possono non notare alcune analogie con il film "ultimo Apache".Tex non può far altro che seguire gli eventi,cercando senza successo di evitare che la lista delle vittime del Kid si allunghi a dismisura.

Il gretto capitano Pierce,realmente esistito e responsabile tra le altre cose della fuga di Geronimo dalla riserva di Chibicue Creek,rappresenta il classico tacchino gallonato incapace e borioso,razzista.Miles in realtà fu leggermente meglio di come ci viene descritto nella storia e fu effettivamente colui che riuscì a terminare le guerre contro gli Apache.il tenente Davis fu il migliori tra gli ufficiali inferiori ad avere a che fare con gli Apache,idem lo scout Sieber.

Storia importante per conoscere uno spicchio delle guerre apache che insanguinaraono l Arizona negli anni '70 80 dell 800

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Grande storia con un Tex, purtroppo, non troppo decisivo, ma GLB non poteva mica cambiare la Storia.
Divertente il modo in cui Tex tratta l'odioso Capitano.
Carson, come molto spesso con GLB, relegato al ruolo di comparsa, e questo ritengo sia uno dei maggiori difetti dell'Autore che, concentrato "troppo" (e qualcuno potrebbe dire: giustamente) sul suo Tex, molto spesso dimentica di conferire dignità ai suoi pards.
Voto alla storia: 8,2
Voto ai disegni: 9

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...

Vado un po' controcorrente rispetto ai commenti positivi che precedono; personalmente l'episodio di "Apache Kid" non mi ha mai tanto appassionato.

Ho da sempre una mia ben precisa opinione rispetto al connubio fra Tex e la storia propriamente detta: trovo che ci può stare inserire personaggi realmente esistiti nella saga del ranger, ma a patto che appaiano come comparse o eventuali figure di contorno in sceneggiature di fantasia, ma al contrario, inserire Aquila della Notte tra le tappe biografiche di personaggi storici, reputo sia solo una faziosa forzatura, che limita oltremodo il soggetto e il protagonista. Nel caso specifico, il nostro eroe non solo assiste impotente alla sorte del celebre apache, ma in parecchie circostanze il suo agire finisce col cozzare con le sue caratteristiche peculiari, che lo identificano fin dalla sua prima apparizione in edicola. In primis, fa storcere il naso che debba incassare l'assurda sentenza del generale Miles senza poter menare le mani e ribellarsi concretamente a tale ingiustizia. Per ovvie ragioni, G.L. Bonelli non se l'è sentita di far pestare Miles, un vero pezzo grosso nella storia dell'esercito degli Stati Uniti dalla sua creatura fumettistica, ma in altre occasioni, con generali di fantasia, Tex non si è mai creato simili problemi di sudditanza verso le boriose divise blu. Altrettanto palese, che il ranger non possa ovviamente in nessun modo scongiurare il triste epilogo di Apache Kid e finisce addirittura con penalizzarlo indirettamente. In altri casi il suo prestigio presso i nativi, lo aiuta a fare accettare i suoi consigli per dipanare le matasse ingarbugliate, qui l'amico rosso man mano che evolve l'episodio, ignorerà ogni altro suggerimento senza dar peso alle parole del ranger. Infine, a parte l'ingiustizia subita , Apache Kid si macchia le mani con il sangue di innocenti coloni e non si capisce proprio come Tex non possa biasimare questo aspetto. Unica libertà narrativa, l'azione contro i due fratelli comancheros, ma troppo poco a mio avviso per salvare l'episodio. Non contribuiscono a migliorare la mia valutazione nemmeno i disegni di Nicolò, che non mi ha mai fatto esaltare nella sua rappresentazione molto uniforme degli indiani. Il mio voto finale è 5

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...
  • 3 settimane dopo...

 

Personalmente non ho trovato la storia così esaltante : la trama scorre benissimo e si legge tutta d'un fiato ma il problema è Tex . Il nostro protagonista non riempie di botte nessuno dei militari favorevoli all'esecuzione del gruppo di apache , probabilmente sapeva che avrebbe solamente che peggiorato la situazione ma in generale Tex non l'ho trovato tosto come al solito...
Inoltre un'altra cosa che mi ha infastidito è stata la sua grandissima comprensione nei confronti di El kid : personaggio che è vero che sarebbe dovuto ingiustamente andare al carcere di Yuma per 7 anni ma è altrettanto vero che ha compiuto infinite stragi ingiuste e Tex non muove un dito contro di lui , anzi gli offre ospitalità nella riserva navajo .
STORIA : 7
DISEGNI : 7

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

Sui vincoli di questa storia è già stato detto tutto e non mi dilungo oltre. Anch'io non ne resto troppo esaltato, perché qui la presenza di Tex è, se va bene, ininfluente (si veda il tentativo di convincere Apache Kid ad accasarsi nella riserva navajo), quando va male è invece perniciosa, vista la grossa topica che prende Tex con il Capitano Price. Certo, una forte attenuante è costituita dalla totale mancanza di parola del Capitano: non che Tex lo stimasse, ma magari non lo riteneva capace di rimangiarsi le promesse in modo così indegno. 

 

L'altra topica Tex la prende proprio su Apache Kid. Quando gli chiede di stabilirsi nella riserva, Tex crede che la sua proposta possa essere accolta. D'altronde non è che il kid avesse molte alternative: Tex stava offrendogli un'esistenza di pace contro uno strettissimo sentiero di sangue in fondo al quale inevitabilmente l'apache avrebbe trovato la propria fine. Quello che non capisce Tex è che ormai il Kid quella strada la ha intrapresa, e non si sente più di tornare indietro. La pista di odio verso l'uomo bianco che solchera' da lì in poi lo attrae più di ogni altra alternativa, c'e' forse nell'indiano un richiamo del sangue che gli preclude qualsiasi altro destino. Fin qui l'Apache Kid storico; quello texiano, pur non discostandosi dal ritratto appena fattone, solca una pista di sangue e di odio verso l'uomo bianco con l'eccezione di quell'unico viso pallido che gli ha dimostrato amicizia (quanta distanza tra l'atteggiamento di Tex e quello di Al sieber, ad esempio) e, constatata l'impossibilità che le loro strade, quella di Tex e quella del Kid, convergessero, gli lascia un messaggio tanto semplice quanto emozionante: grazie Aquila della notte, qui le nostre strade si dividono per sempre. Forse il nostro Tex, quello che conosciamo, lo avrebbe capito prima: qui, invece, il desiderio di salvare l'amico indiano gli ha impedito di leggergli nel cuore, e di vedere in esso il destino nero che ormai il Kid e i suoi hanno scelto di percorrere.

 

Come storia texiana è più che sufficiente; la figura di Tex ne esce invece sconfitta, non dalla storia qui raccontata, ma dalla Storia realmente accaduta nella quale Glb ha scelto di inserirlo, pur sapendo che, per il Kid e per Tex, non ci sarebbero state alternative.

Modificato da Leo
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ogni volta che GLB inserisce Tex in una vicenda reale, la storia ne risente. Ovviamente Tex non può cambiare i fatti e l'autore probabilmente si sente imbrigliato e non può dar sfogo alla sua fantasia

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">17 minuti fa</span>, Tim Birra dice:

Ogni volta che GLB inserisce Tex in una vicenda reale, la storia ne risente. Ovviamente Tex non può cambiare i fatti e l'autore probabilmente si sente imbrigliato e non può dar sfogo alla sua fantasia

 

Sì, è cosi. La storia ha comunque il pregio di far conoscere ai tanti appassionati la figura di Apache Kid.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 4 mesi dopo...

Storia riletta dopo decenni. Una vicenda storica, in cui viene inserito da GLB un Tex che somiglia molto a quello di Nolitta. Come avvenuto alla prima lettura, non mi ha entusiasmato: mi lascia perplesso soprattutto il fatto che Tex continui a supportare il Kid anche quando questi, pur con le giustificazioni di una falsa accusa, lascia dietro di sé una scia di sangue, facendo strage di inermi coloni. "Non è da Tex" mi dissi leggendo, bambino, quelle pagine. E la stessa impressione ho avuto rileggendola.

Indovinata la figura di Sieber,  chiuso nel suo rancore ormai sordo a ogni umanità, come Tex gli farà notare congedandosi.

In definitiva, non siamo certamente di fronte ad uno dei capolavori di GLB del "periodo d'oro" e il tentativo di inserire Tex in un contesto storico non ha giovato alla riuscita della storia.

Sempre validi i disegni di Nicolò, una delle "colonne" tra i disegnatori del tempo. Unica osservazione, quella di uno stile che finisce  per risultare forse troppo classico, privo di quella dinamicità di altri disegnatori. Balza all'occhio la differenza con la storia che inizia nello stesso albo subito dopo la conclusione di quella del Kid, "il messaggio dei Dakotas", dove troviamo un grande Ticci, le cui vignette sono intrise di dinamicità e pathos. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 3 mesi dopo...

Allora...Ogni tanto Tex "deve" confrontarsi con la Storia perché è utile far conoscere, vicende, personaggi e vergogne di un periodo così ricco. Poi l'operazione può più o meno riuscire. Secondo me GLB con i dialoghi e con i personaggi messi in scena ci riesce nonostante i paletti. Poi se non conosci la Storia vieni sorpreso dai "colpi di scena". Nicolò ha uno stile simile a Galep, io essendo di altre vedute (Villa, Civitelli, Ticci, Marcello) non sono entusiasta però non mi lamento. Continuerò nel recupero delle sue opere seppur sia un Boselliano/Nizziano convinto.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...

Tralascio volontariamente l'aspetto storico della vicenda, ovvero i personaggi realmente esistiti e la riproposizione di un fatto realmente accaduto.

Ho riletto questa storia come se fosse un totale parto della fantasia dell'autore.

E l'ho trovata splendida, soprattutto perché esce di molto dai consueti canovacci di GLB.

 

Fino all'ultimo incontro con Tex, la storia di Apache Kid e dei suoi quattro compagni è raccontata con grande attenzione ai particolari, dal "casus belli" iniziale a tutto l'iter giudiziario, fino alla fuga e alla successiva latitanza.

GLB non ce lo presenta comunque come un povero Cristo, o come un banale perseguitato, tutt'altro; il Kid, uscito dalla legalità, si dimostra sanguinario e vendicativo, immagine ben testimoniata dalla povera superstite del primo massacro del Kid.

Tex e Carson la ritrovano in totale stato di shock, sola e disperata a vegliare su quel poco rimasto della sua esistenza.

Nella sua breve drammaticità, riesce a trasmettere un senso di pietà e disagio che non possono lasciare indifferenti.

 

Tex è fondamentalmente spettatore più che protagonista della vicenda e, alla fine di tutta la storia, ne uscirà anche parzialmente sconfitto.

Ma è una sconfitta non verso sé stesso ma verso quel destino che si era tanto impegnato a combattere ma che aveva segnato inesorabilmente sin dall'inizio la sorte del Kid.

Carson è presenza discreta ma efficace; sarà lui ad esclamare quelle parole profetiche che riassumono al meglio l'intera vicenda:

"Finirà per pagar cara la sua fiducia nella parola dell'uomo bianco!".

L'ultimo incontro tra i due pard ed il Kid non smentisce le parole di Carson.

All'ultimo disperato tentativo di Tex di salvare Apache Kid e mettere fine alle sue scorrerie, il giovane indiano non risponde ma lascia solo un messaggio di addio.

E' stato lui a rifiutare la proposta di Tex? Sono stati i suoi compagni come suggerisce il ranger?

Non ci viene detto.

Semplicemente è così che doveva andare, questo gli aveva riservato il destino e questo Apache Kid raccoglie.

GLB non mette retorica o patetiche conversioni dell'ultimo minuto.

E questo, per me, è un valore aggiunto non da poco.

Non c'è più molto da raccontare: poche vignette per far vedere il triste ma scontato epilogo della storia.

Non poteva esserci miglior interprete di Nicolò per disegnare questa storia così particolare.

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 7 mesi dopo...

Una delle storie che rende GLB un grandissimo, capace di spiegare come va il mondo al ragazzino che ero quando la lessi la prima volta.

Ora, a quasi sessant'anni, mi colpisce la solidità di un Tex che contro tutto e tutti (tolto Carson) rimane fisicamente e moralmente accanto all'apache fino alla fine.

Certo lascia l'amaro in bocca, ma, al contrario, ho sempre trovato un po' stucchevoli le storie con il lieto fine per i nativi.

Non posso oggettivamente dire nulla ai disegni di Nicolò, ma devo dire che proprio non lo amo e tutte le volte che lo incontro, in questo periodo di riletture, devo metterci un po' di volontà in più per iniziare la storia, che altrimenti salterei. Il suo Tex lo trovo troppo arcigno.

 

Ma adesso inizia una bella storia di Ticci...

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 mesi dopo...

Senza dubbio alcuno, tale storia rappresenta una delle più alte vette narrative raggiunte da GLB, che qui attinge alla Storia mescolando con sostanziale accortezza, al netto di qualche licenza, la vera vicenda dello scout Apache Kid ad un'avventura di Tex, nell'occasione accompagnato dal solo Carson. Una delle storie della saga che, meglio delle altre, contribuisce a far comprendere a noi lettori quanto difficile fosse la condizione dei nativi americani nel West, e come fosse sempre pronta a deflagrare, anche a causa di un semplice fraintendimento, la convivenza tra uomini bianchi ed uomini rossi, a tutt'oggi mai del tutto risolta.

 

In una sceneggiatura che trasuda malinconia e tristezza sin dalla prima pagina e che, giunta a conclusione, non può che lasciare un'enorme e spiacevolissima sensazione di amaro in bocca, splendidamente valorizzata nella sua drammaticità dai disegni dal tratto tipicamente malinconico ma assai empatico di Erio Nicolò, GLB cuce maestosamente addosso a Tex i panni di paladino della Giustizia (con la G maiuscola, che intende dunque indicare quella che si applica con il buonsenso prima ancora che con un freddo e rigido codice di leggi), tratteggiandone la risolutezza nel difendere a spada tratta, e senza alcun secondo fine che non sia quello di difendere strenuamente la pace nella zona, la causa di Apache Kid e dei suoi compagni, vittime di una punizione eccessiva e sostanzialmente evitabile da parte dell'ottuso capitano Pierce, tipico militare tutto d'un pezzo e ciecamente ligio al protocollo. Nonostante, in effetti, Tex - e con lui Carson - funga più da spettatore che da attivo protagonista della vicenda, credo sia impossibile non rimanere ammirati dalla caparbietà con cui, spalleggiato dal fedele pard (il quale, invero, resta abbastanza in secondo piano per l'intera storia), il Ranger si adoperi in tutti i modi dapprima per ottenere un trattamento coi guanti bianchi per Apache Kid ed i suoi compagni (esponendosi in prima persona, ma venendo beffato all'ultimo dal capitano Pierce e dal generale Miles, nei confronti dei quali Tex non manca poi - in due scene da applausi - di esprimere tutto il suo sdegno, con Carson che, più per salvare le apparenze che per altro, tenta di contenerne l'impeto), in seguito tentando di limitare i danni che la banda di ex scout, ormai del tutto fuori controllo poiché consapevoli di non avere più nulla da perdere, dissemina nella regione. 

 

Molto suggestivo il finale, in cui Tex e Carson riescono finalmente a raggiungere Apache Kid ed i suoi compagni, sventandone l'ennesimo eccidio di fatto inutile ed arrivando addirittura ad offrirgli ospitalità nella sua riserva, a patto che essi abbandonino le loro scorrerie. Pur riconoscente ad Aquila della Notte per ciò che ha fatto ed è pronto a fare per lui ed i suoi uomini, lo scout decide di continuare per la propria strada, e non passa troppo tempo prima che, fatalmente, giunga la sua ora nell'ennesimo scontro a fuoco. Muove inevitabilmente a commozione l'ultima scena, quando i pards al gran completo rivengono i resti di Apache Kid, cinicamente lasciati alla mercé di coyote ed avvoltoi, e provvedono a dargli sepoltura, assicurandogli dunque un pizzico di quella Giustizia che avrebbe meritato molto tempo prima.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.