[461/462] La Pietra Di Akbar

[Guest Colonnello_Jim_Brandon]

  


 

 

 

Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi
Disegni: Fernando Fusco

Periodicità mensile: Marzo / Aprile 1999


New Orleans. A poche miglia dalla costa è ancorato il "Phoneix", un veliero a cui è stata imposta una quarantena a causa di un'epidemia di febbre gialla. A bordo del "Phoneix" il Maggiore Granger, del regio esercito di sua maest?, ormai in fin di vita consegna al comandante della nave, l'onesto capitano Jones, una pietra grossa quasi quanto un uovo e gli chiede di venderla e dare la metà del ricavato alla sua giovane figlia e di tenere l'altra metà per sè. Il capitano Jones, sconcertato, ancora scombussolato dal colpo di fortuna, si affretta a nascondere la pietra. Purtroppo per lui però, due dei suoi marianai hanno ascoltato la conversazione tra lui e il maggiore, e mentre cercano la gemma nella sua cabina, il povero Capitano viene accoltellato. Trovato il diamante i due marinai fuggono dalla nave, ma per loro sfortuna il capitano si è salvato e manda uno dei suoi uomini ad avvisare il suo vecchio amico, lo sceriffo di New Orleans Nat MacKenneth. Lo sceriffo in quel momento si trova nel suo studio con Tex e Carson...

 

© Sergio Bonelli Editore

 

 

 

 

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Complessivamente direi che La pietra di Akbar è una buona storia. Non una delle migliori di Nizzi, ma il buon Claudio riesce a mantenere viva l'attenzione del lettore coi continui passaggi di mano della pietra e con la scia di sangue che questo passaggio si lascia alle spalle; il tutto è amplificato e sicuramente migliorato dai disegni del GRANDE Fusco, che come al solito ci regala una storia graficamente impeccabile. Tex e Carson si presentano in ottima forma, molto simpatica la scena del battibecco che i due hanno all'arrivo in porto di Tex con il cadavere sulla barca e remi... ben strutturati i cattivi, in particolare Patterso, un vero e proprio bastardo senza scrupoli che non esita a sacrificare i suoi uomini pur di tenere per sè il suo tesoro! Una nota di merito alla simpatica figura del capitano Roger, burbero e inflessibile "lupo di fiume"!!!

Voto complessivo : 7

[ymalpas]

La storia a me piace e non mi vergogno di dirlo. Non è un capolavoro, ma è assai movimentata, ricca di colpi di scena. E poi ho un debole per le storie fluviali / cittadine, specie se disegnate dal mitico Fusco. Anche l'idea della pietra preziosa ( insomma il soggetto ) non è male. Non capisco quindi le feroci critiche che in passato mi è capitato di leggere su altri forum. Se c'è qualcosa che non va, è la copertina de "Il fiume della paura", una delle peggiori realizzate da Villa, che anticipa il finale della storia. Scelta grottesca e controproducente da parte della redazione!

[Pedro Galindez]

Un tratto divertente della storia è che Nizzi ha ammiccato vistosamente a "L'isola del tesoro" di Stevenson, riprendendone più di un cognome per i suoi personaggi ( Redruth, Silver, Flint, Hands ); che l'abbia fatto per sottolineare ( come nell'opera di Stevenson ) che le ricchezze acquistate in maniera criminosa accorciano la vita?

[theLord]

Devo dire che anche secondo me si tratta di una bella storia del buon Claudio... la tensione è alta, e i colpi di scena rendono imprevedibile la conclusione della storia... non è proprio una capolavoro, ma io la piazzerei tra le migliori storie post 400... Voto: 8

[Pedro Galindez]

(Ymalpas@Domenica, 16-Mar-2008, 17:16 )

Non capisco quindi le feroci critiche che in passato mi è capitato di leggere su altri forum.

Io, invece..... le capisco benissimo . Il guaio di questa storia non è rappresentato dal modo in cui si snoda l'azione, dallo stile dei dialoghi o da quello dei disegni ma semplicemente... dal nome dell'autore : se invece di Nizzi fosse stata attribuita a Canzio o a Faraci ( tanto per non citare GLB o Boselli ... ), sicuramente i giudizi su certi forum sarebbero stati infinitamente meno liqudatori e ingenerosi. Cosè com'?, la vicenda si snoda in maniera fluida e anche con qualche punta di originalità ( come il fatto che non sono Tex e Carson ad andare incontro all'azione, ma il contrario, cosa che fa sè che nella prima parte sia preponderante la presenza dei comprimari; o come i simpatici ammicchi a Stevenson che ho citato in un precedente post ), mentre i disegni di Fusco, anche se l'artista non è qui ai suoi massimi vertici, sono sempre estremamente piacevoli, come ha sottolineato Ymalpas. Insomma, a mio parere: soggetto 7+sceneggiatura 7,5disegni 8 Modificato 27 Marzo 2009 da Pedro Galindez

[theLord]

Io, invece..... le capisco benissimo    . Il guaio di questa storia non è rappresentato dal modo in cui si snoda l'azione, dallo stile dei dialoghi o da quello dei disegni ma semplicemente... dal nome dell'autore     : se invece di Nizzi fosse stata attribuita a Canzio o a Faraci ( tanto per non citare GLB o Boselli ... ), sicuramente i giudizi su certi forum sarebbero stati infinitamente meno liqudatori e ingenerosi.

Ti quoto al 1000%, Pedro!!!... purtroppo pare che chi su internet critica liberamente la professionalità di Nizzi, incontra il favore della massa... e girando per i forum vige un pregiudizio e un avversione verso l'operato di questo autore, pregiudizio da cui scaturiscono critiche infondate verso qualsiasi storia partorita dalla penna del buon Claudio... .. magari si potrebbe aprire un topic apposito per parlare di tutte quelle critiche infondate che riceve Nizzi, e di tutti gli elogi immeritati che ricevono alcune storie di Boselli.... sono entrambi due grandi autori, dalla indiscussa professionalità, ma vittime di pregiudizi ingiustificati

[Pedro Galindez]

( The Lord@ Oggi 22:11 )

si potrebbe aprire un topic apposito per parlare di tutte le critiche infondate che riceve Nizzi, e di tutti gli elogi immeritati che ricevono alcune storie di Boselli.... sono entrambi due grandi autori, dalla indiscussa professionalità, ma vittime di pregiudizi ingiustificati

Sarebbe davvero una buona idea, visti certi giudizi: "La pietra di Akbar" su Ubc è stata giudicata con molta sufficienza e degnazione ( un po' anche per quanto riguarda Fusco, peraltro... ), mentre "I sette assassini", la successiva storia boselliana, è stata ritenuta quasi un capolavoro dallo stesso sito, nonostante venisse segnalato al tempo stesso un numero di inverosimiglianze e incongruenze che sarebbe bastato ai recensori di Ubc per liquidare non una, ma tre storie di Nizzi ( io non ho letto "I sette assassini", ma dal confronto con le schede che Ubc dedica alle storie di Nizzi mi pare che la mia deduzione non sia proprio illogica ); su altri siti e forum, comunque, ho letto stroncature ancor peggiori e ancor meno argomentate.

[theLord]

Ormai dilaga nel web la mania di criticare ingiustificatamente Nizzi.... :rolleyes:

[Mister P]

Eh eh... vedo che qui mi troverei in cattiva compagnia... perchè sono uno di quelli che giudica questa storia appena sopra il 6... probabilmente meriterebbe di più, ma in fatto di texianit? cominciamo a scendere sotto e di brutto. Anche Fusco entusiasma meno del solito. Su una cosa concordo: avere oggi un Nizzi così! Ancora sapeva scrivere, anche se si vedeva che il Ranger ormai gli era più che indigesto. TESTI: 6+DISEGNI: 7Ho detto.

[pard06]

Storia tipica dell'ultimo Nizzi con il bicchiere mezzo vuoto e quello mezzo pieno. Mezzo pieno: il soggetto è buono e Nizzi lo sviluppa bene con continui cambi di ambientazione e colpi di scena nonostante la storia sia contenuta in due albi. Ben delineati anche i personaggiMezzo vuoto: Nizzi fa fare la solita figura da pollo a Tex anche se comunque è meno grave di altre volte; ciò che invece proprio non mi va già è il fatto che vediamo spesso Tex lontano dai fatti (le indagini cominciano solo a metà del primo albo.)Per quanto riguarda i disegni ho trovato quelli di Fusco particolarmente vivi e adatti alla storia. La copertina invece è disegnata così e così ma soprattutto è un'anticipazione sul finale... Dunque ecco ciò che penso:Soggetto:8,5Sceneggiatura:7-Disegni:9-Copertina:5

[la tigre nera]

Non sarà certo un capolavoro di ricordare però è una storia che scorre via tranquillamente senza annoiare. Si può benissimo leggere senza criticarla eccessivamente. Bella la sorta di "maledizione" che colpisce i vari possessori della pietra accomunati della stessa tragica sorte. D' quel tocco di soprannaturale che non si rifiuta mai. Storia ricca di colpi di scena. Ottimi come al solito i disegni di Fusco. A me piace e ha fatto piacere leggerla. Di sicuro è molto meglio di altre storie. Voto 7,5 ai testiVoto 8,5 ai disegni

[kaciaro]

anche io rileggendola non la trovo cosi' malvaggia, ci sono vari colpi di scena.... io infatti sin dall'inizio pensavo che la bella liza avrebbe dato filo da torcere hai 2 ranger invece finisce subito male..... belli i disegni!!!

[John Walcott]

Carina come storia; viene sè da Stevenson, ma secondo me la fonte principale è il meno conosciuto "Il diamante del Raja" (sempre di Stevenson): anche l' infatti si susseguono inganni e altro per il possesso di una pietra dall'incredibile valore. Boselli ci aggiunge Tex e Carson e crea questa storia di contorno. E' abbastanza interessante (specie per la fine che fa il gran cattivo); ciò che non mi va è il declino dei disegni di Fusco, che comunque riesce a fare sempre bene il suo lavoro. VOTO: 7

[juanraza85]

Una di quelle storie che rileggo sempre volentieri e sempre con lo stesso piacere. Molto bella, in particolare, la prima parte della storia, principalmente per la grandiosa presentazione dei comprimari e delle loro peculiarit? caratteriali, in un tutti contro tutti molto ben riuscito. Forse la storia perde un po' di mordente nella seconda parte, ben più statica, che si movimenta solo nel finale, con il tragico inseguimento di Patterman, che paga con la vita la sua cieca cupidigia (interessante metafora esistenziale). In definitiva, mi sento comunque di poter assegnare 8,5 sia alla sceneggiatura che ai disegni di Fusco.

[shane o' donnell]

Non è un capolavoro e non è concepita per essere tale, ma la storia è gradevole e scorre via che è un piacere. Liza Montego, Jean Vandeleur, Hugh Patterman sono ben riusciti e caratterizzati. L'idea di associare il possesso del diamante indiano con una maledizione "ad personam" sfiora l'inverosimile, ma ci può anche stare. Forse il "problema" nella storia sono proprio Tex e Carson... ve lo confesso, la vicenda mi diverte sicuramente di più nella prima parte, con i continui cambi di proprietario da parte del diamante, anche per l'ingenuità di alcuni personaggi ( ma insomma, hai un diamante che vale una fortuna e lo porti a casa di una tua " amica" del passato che ha una relazione con un giocatore squattrinato e pieno di debiti fino al collo? Essere narcotizzato è il minimo che poteva capitarti...). Quando invece i rangers entrano nel vivo dell'azione, la dinamicit? iniziale lascia il posto a un confronto serrato con Patterman che sfocia nel finale tragico anticipato dalla copertina un pochino infelice de " Il Fiume della paura". Nel complesso però la storia è sicuramente da promuovere. Fusco non sfigura affatto, anche se magari non sono i disegni migliori della sua carriera. Soggetto: 7Sceneggiatura:7Disegni. 7,5Voto globale alla storia: 7

[Chunz]

La storia non mi ha impressionato più di tanto, l'ho trovata la più prevedibile tra quelle ambientate in Louisiana e persino la figura del capitano della nave, molto bella e onesta, mi è suonata quasi stonata in un ambiente come quello del West. Mi scuso per il 6 :_sigh

[John Walcott]

la figura del capitano della nave, molto bella e onesta, mi è suonata quasi stonata in un ambiente come quello del West.

Non capisco; che c'è di male nel leggere una figura brava e onesta. Nel West dovrebbero essere tutti col broncio e con qualcosa di losco?Senza contare che questa storia è nel Louisiana, che non è nel Far West, ed è pure uno Stato molto "civilizzato", diverso da quelli del West vero.

[Chunz]

la figura del capitano della nave, molto bella e onesta, mi è suonata quasi stonata in un ambiente come quello del West.

Non capisco; che c'è di male nel leggere una figura brava e onesta. Nel West dovrebbero essere tutti col broncio e con qualcosa di losco?Senza contare che questa storia è nel Louisiana, che non è nel Far West, ed è pure uno Stato molto "civilizzato", diverso da quelli del West vero.

Provo a spiegarmi meglio: un capitano di una nave che non si lascia sfiorare dall'enorme ricchezza derivante dalla pietra mi è sembrata molto fuori dalla realtà. Non ne contesto certo la presenza, non si può pretendere che gli unici personaggi positivi siano Tex e i pards oppure delle figure di secondo piano oppure ancora gli amici storici di Tex, l'ho solo trovata molto particolare per la situazione creatasi. Non voglio innescare una discussione geografica ma anticamente la Louisiana veniva considerata appartenente agli stati occidentali, per quel che ne so io, pur essendo oggi esclusa da tale categoria salvo alcune fittizie divisioni sportive (New Orleans appartiene alla Western Conference in NBA). A parte ciò, tra le figure spesso viste in Louisiana troviamo bari su ogni battello, i nemici storici del Vodoo, se non erro incursioni del KKK.. insomma è vero che è più civilizzato però questo lo ripara solo dalla presenza di mandrie, cowboy e feccia di frontiera

[shane o' donnell]

In effetti la figura del capitano della nave è in netto contrasto con gli altri possessori occasionali della pietra, ma proprio per questo l'ho apprezzata. Molte persone sono caratterialmente come quel capitano ed avrebbero reagito nella sua stessa maniera, West o no West, civilt? o non.

[John Walcott]

la figura del capitano della nave, molto bella e onesta, mi è suonata quasi stonata in un ambiente come quello del West.

Non capisco; che c'è di male nel leggere una figura brava e onesta. Nel West dovrebbero essere tutti col broncio e con qualcosa di losco?Senza contare che questa storia è nel Louisiana, che non è nel Far West, ed è pure uno Stato molto "civilizzato", diverso da quelli del West vero.

Provo a spiegarmi meglio: un capitano di una nave che non si lascia sfiorare dall'enorme ricchezza derivante dalla pietra mi è sembrata molto fuori dalla realtà. Non ne contesto certo la presenza, non si può pretendere che gli unici personaggi positivi siano Tex e i pards oppure delle figure di secondo piano oppure ancora gli amici storici di Tex, l'ho solo trovata molto particolare per la situazione creatasi. Non voglio innescare una discussione geografica ma anticamente la Louisiana veniva considerata appartenente agli stati occidentali, per quel che ne so io, pur essendo oggi esclusa da tale categoria salvo alcune fittizie divisioni sportive (New Orleans appartiene alla Western Conference in NBA). A parte ciò, tra le figure spesso viste in Louisiana troviamo bari su ogni battello, i nemici storici del Vodoo, se non erro incursioni del KKK.. insomma è vero che è più civilizzato però questo lo ripara solo dalla presenza di mandrie, cowboy e feccia di frontiera

Louisiana civilizzata o Far West pieno di feccia, in giro per il mondo ci sono anche persone oneste ed esistono anche nella realtà. Capisco benissimo che un tale diamante possa essere una grande tentazione ma non è detto che c'entrino solo persone malvagie. Esistono anche le persone buone e non mi sembra implausibile che ci sia una figura onesta in qualsiasi ambiente che sia.

[shane o' donnell]

Completamente d'accordo con John Walcott.

[Havasu]

Buona storia,riletta recentemente,senza particolari squilli,con i pards sorpresi un paio di volte dai malviventi di turno e con un malavitoso,Anderson,che apparentemente se la cava....potrebbe ritornare ?? Splendido Fusco,voto complessivo 7.

[Barbanera]

Un buon guizzo di Nizzi,che concepisce una trama solida e ben strutturata,con il passaggio di mano in mano di un favoloso diamante "porta jella" che non porta bene a nessuno dei possessori!

Si parte dai capitano della nave cui viene donato il diamante da un ufficiale inglese che l' ha rubato in India.il diamante passa di mano in mano fino ad arrivare ad un biscazziere senza scrupoli che lo porta a Baton Rouge a valutare da un orefice.Tex e Carson vengono tirati dentro per puro caso e con ben poche difficoltà riescono ad acciuffare i manigoldi e a recuperare il diamante,che il.bisvazziere non molla neanche in punto di morte, inghiottito dalle sabbie mobili.

Bella scena finale,con Tex che viene a scoprire che ritornato in possesso del diamante il Raja di Akbar ci ha lasciato le piume per la gioia,con Carson che afferma che quell' uovo di gallina porta jella!

 

In conclusione,una storia carina senza pretese ma con uno spunto originale

[Andrea67]

Nettamente insufficiente questa storia dove più volte pesce grande mangia pesce piccolo e il morboso oggetto del contendere passa di mano in mano fino alla farsa finale raccontata tramite missiva.
Disegni di Fusco in netto calando.
Voto alla storia: 5
Voto ai disegni: 6,5

[Grande Tex]

Primo albo autentico gioiello e decisamente originale, pieno di tanti e interessanti personaggi, di colpi di scena, di ribaltamenti di situazione. Secondo  albo in calo, ma sempre sufficiente. Noioso e piatto l'agguato nella nave. Molto interessante  cattivo, che ha il volto di uno dei miei attori preferiti, Edward G Robinson. Molto belli come sempre i disegni  di Fusco. E infine, molto belle le due idee finali, cioè la morte di Patterman e quella del Raja. Voto 8+

Modificato 15 Gennaio 2019 da Grande Tex