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TWF - Tex Willer Forum

[483/484] A Sangue Freddo


Guest Colonnello_Jim_Brandon
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On 17/1/2019 at 20:20, Andrea67 dice:

Il tutto condisce una buona storia, che avrebbe meritato ben altro disegnatore per essere meglio valorizzata

 

<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

La mia impressione è che Boselli in quegli anni, destinasse a Letteri i suoi soggetti minori e non è un caso che anche la storia in questione sembra scritta per portare a casa il compitino.

 

Due riflessioni che mi hanno amareggiato. È noto che Nizzi ritenesse Letteri adatto soprattutto per un certo tipo di storie, e non tanto per il western. Per questo Letteri disegnò molte storie di Boselli e Oklahoma di Berardi. 

Adesso mi hai messo la pulce nell'orecchio che lo stesso Boselli destinasse a Letteri (il cui tratto, ai tempi della collaborazione con Borden, era peraltro notevolmente invecchiato,  e ciò forse può spiegare l'attribuzione a lui dei soggetti meno ambiziosi) i soggetti minori.

 

La mia domanda per Borden è questa: Letteri come visse la fase nizziana? Era amareggiato dal fatto di non essere particolarmente amato dall'autore principale di Tex? O non se ne avvide mai? O, ancora, era soddisfatto invece di lavorare con autori diversi (e il destino ha voluto che sua fosse la storia capolavoro Oklahoma?)

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<span style="color:red;">6 ore fa</span>, Leo dice:

Adesso mi hai messo la pulce nell'orecchio che lo stesso Boselli destinasse a Letteri (il cui tratto, ai tempi della collaborazione con Borden, era peraltro notevolmente invecchiato,  e ciò forse può spiegare l'attribuzione a lui dei soggetti meno ambiziosi) i soggetti minori.

 

Scusa un attimo, Leo... "Terrore a Silver Bell", "Il ritorno del Morisco" e "La lunga pista" soggetti minori? Ma se sono fra le storie di Boselli migliori in assoluto! In particolare l'ultima, che secondo me sta tranquillamente in una top-5 boselliana.

Io, ad esempio, ma so che sarò in beata minoranza :D , le preferisco alle marcelliane "Il passato di Carson", "Gli invincibili" e "La grande invasione", tanto per prendere storie temporalmente non troppo lontane da ciascuna delle tre citate in precedenza.

 

Magari però capisco ora che cosa vuoi dire: hai detto "soggetti meno ambiziosi", non "storie meno belle"; e in effetti fra le storie che ho citato i soggetti affidati a Letteri sembrano meno epici e ambiziosi...

Che dire? L'ennesima conferma di quella che a mio gusto è una grande verità: un soggetto meno epico può dar vita a una storia molto più bella, considerando l'equilibrio fra le diverse parti (sceneggiatura e disegni). In particolare secondo me Letteri, anche se cieco e paralitico (per citare una meravigliosa storia Disney di Guido Martina), sarebbe stato sempre un grande disegnatore. Negli ultimi quindici anni i suoi disegni erano sempre più sproporzionati? MACHISSENEFREGA, FINO ALL'ULTIMA SUA PAGINA DE "IL VELENO DEL COBRA" IO HO VISTO IL TEX GRINTOSO E IRRESISTIBILE CHE HO SEMPRE AMATO, ANCHE SE LA STORIA FACEVA CACARE E LETTERI AVEVA DISEGNATO SOSTANZIALMENTE TRECENTO PAGINE DI PRIMI PIANI.

E poi, un primo piano di Tex o di Carson disegnati da Letteri (il mio avatar viene proprio da "Il veleno del cobra" e ditemi: non è il meraviglioso Tex che tutti adoriamo? Eppure Letteri schiatterà di lì a qualche mese ed era già parecchio malato) valgono un'intera storia disegnata dal migliore dei calligrafi.

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<span style="color:red;">17 minuti fa</span>, virgin dice:

Scusa un attimo, Leo... "Terrore a Silver Bell", "Il ritorno del Morisco" e "La lunga pista" soggetti minori? Ma se sono fra le storie di Boselli migliori in assoluto! In particolare l'ultima, che secondo me sta tranquillamente in una top-5 boselliana.

 

La riflessione era di Condor senza meta. Io l'ho riportata perché sostanzialmente d'accordo. Per me "Terrore a Silver Bell" e "La lunga pista" sono soggetti minori, rispetto ai coevi marcelliani, intendo.

 

<span style="color:red;">19 minuti fa</span>, virgin dice:

Io, ad esempio, ma so che sarò in beata minoranza :D , le preferisco alle marcelliane "Il passato di Carson", "Gli invincibili" e "La grande invasione", tanto per prendere storie temporalmente non troppo lontane da ciascuna delle tre citate in precedenza.

 

Sei un eretico e meriteresti di essere bannato a vita :D;) 

 

<span style="color:red;">19 minuti fa</span>, virgin dice:

Magari però capisco ora che cosa vuoi dire: hai detto "soggetti meno ambiziosi", non "storie meno belle"; e in effetti fra le storie che ho citato i soggetti affidati a Letteri sembrano meno epici e ambiziosi...

 

Esattamente. I soggetti epici, quelli destinati a durare (almeno nelle intenzioni), quelli che un domani avrebbero potuto essere pubblicati in qualche edizione di pregio (come poi effettivamente è avvenuto) sono stati affidati a Marcello, mentre i minori sono stati attribuiti a Letteri. Minore o meno ambiziosa non vuol dire, appunto, meno bella. "La lunga pista" la considero un gioiello, la più bella tra le "storie minori" della saga. Tra le storie minori, appunto. E l'ho riletta almeno cinque sei volte, tanto mi è piaciuta, con quel suo Tex tosto e granitico e con il il consueto personaggio grigio-nero.

 

<span style="color:red;">23 minuti fa</span>, virgin dice:

Che dire? L'ennesima conferma di quella che a mio gusto è una grande verità: un soggetto meno epico può dar vita a una storia molto più bella, considerando l'equilibrio fra le diverse parti (sceneggiatura e disegni).

 

Permettimi, virgin, una grande verità per te ;) Ogni volta che Boselli ha voluto dar vita a soggetti epici, ci ha regalato (quasi) sempre grandi capolavori, storie che sono pietre miliari della serie, mentre una "Lunga pista" o "Silver Bell", per quanto indubbiamente belle, non possono avere le stesse aspirazioni di grandezza. Il "quasi" di prima si riferisce a qualche passaggio a vuoto, quale ad esempio io considero "Buffalo Soldiers", storia nemmeno tanto male comunque, o "El Supremo", che trovai troppo "farcita" e in alcuni punti poco credibile.

 

<span style="color:red;">26 minuti fa</span>, virgin dice:

In particolare secondo me Letteri, anche se cieco e paralitico (per citare una meravigliosa storia Disney di Guido Martina), sarebbe stato sempre un grande disegnatore. Negli ultimi quindici anni i suoi disegni erano sempre più sproporzionati? MACHISSENEFREGA, FINO ALL'ULTIMA SUA PAGINA DE "IL VELENO DEL COBRA" IO HO VISTO IL TEX GRINTOSO E IRRESISTIBILE CHE HO SEMPRE AMATO, ANCHE SE LA STORIA FACEVA CACARE E LETTERI AVEVA DISEGNATO SOSTANZIALMENTE TRECENTO PAGINE DI PRIMI PIANI.

E poi, un primo piano di Tex o di Carson disegnati da Letteri (il mio avatar viene proprio da "Il veleno del cobra" e ditemi: non è il meraviglioso Tex che tutti adoriamo? Eppure Letteri schiatterà di lì a qualche mese ed era già parecchio malato) valgono un'intera storia disegnata dal migliore dei calligrafi.

 

La prima storia che ho letto fu, trentun anni fa, "La leggenda della vecchia missione". Ero un ragazzino di dieci anni, che bei disegni, pensai. Poi, la storia successiva, era "La miniera del terrore": caspita, che disegni magnifici, mi dissi. Questo Letteri è eccezionale, il suo Tex è il "mio" Tex, cioé la versione di Tex che mi piace di più. In seguito, tre anni dopo, lessi "Oklahoma" di Berardi, capolavoro per testi e disegni, e pensai che era stata una fortuna che una storia così particolare, così bella, fosse stata affidata proprio al mio disegnatore preferito, Letteri. Col tempo, ho cambiato parzialmente opinione, perché il "mio" Tex è divenuto quello di Ticci, ma ti assicuro che l'amore per Letteri non è mai venuto meno. Quindi su questo siamo assolutamente d'accordo, pard. 

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1 ora fa, Leo dice:

Permettimi, virgin, una grande verità per te ;) Ogni volta che Boselli ha voluto dar vita a soggetti epici, ci ha regalato (quasi) sempre grandi capolavori, storie che sono pietre miliari della serie, mentre una "Lunga pista" o "Silver Bell", per quanto indubbiamente belle, non possono avere le stesse aspirazioni di grandezza. Il "quasi" di prima si riferisce a qualche passaggio a vuoto, quale ad esempio io considero "Buffalo Soldiers", storia nemmeno tanto male comunque, o "El Supremo", che trovai troppo "farcita" e in alcuni punti poco credibile.

 

Attento, Leo: non sto dicendo che i soggetti meno ambiziosi rendono le storie più belle; ma che un soggetto ambizioso non rende per forza una storia bella. Probabilmente sono stato un po' sintetico e mi sono spiegato male. ;)

 

Cita

lessi "Oklahoma" di Berardi, capolavoro per testi e disegni, e pensai che era stata una fortuna che una storia così particolare, così bella, fosse stata affidata proprio al mio disegnatore preferito, Letteri.

 

Eh, già. E dire che già in "Oklahoma" ci sono numerose sproporzioni: ricordo Tex e Carson che camminano nella main street e in prospettiva sono più alti degli edifici, ma, appunto, chissenefrega.

 

1 ora fa, Leo dice:

Sei un eretico e meriteresti di essere bannato a vita :D;) 

 

Chiederò a Tiziano di provvedere. :D Anzi, lo accetto di buon grado, ma a patto che insieme a me venga bannato chiunque non scriverà LE STORIE DI NOLITTA FANNO CAGARE A SPRUZZO in un topic a caso entro le 12:00 di domani. :lol2:

Seriamente, è proprio una cosa istintiva. Non dico che "Il passato di Carson" non mi piaccia (sparai a zero su quella storia quasi un decennio fa e onestamente non ricordo perché lo feci, a rileggere quel messaggio mi pare delirante, come più o meno l'80% di ciò che ho scritto su questo forum): è un capolavoro, è fondamentale per la saga, ma mi è entrata nel cuore e ha forgiato il mio immaginario meno rispetto a "La lunga pista".

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La storia peggiore di Boselli,a mio modesto e sindacabile giudizio peggiorata dai disegni di un Letteri che mostra la corda in modo sostanziale.

Storia senza mordente,senza pathos e senza avversari memorabili.anche i Maestri a volte sono costretti a sceneggiare soggetti non eccellenti.

Il 1/12/2019 at 02:11, Leo dice:

La mia domanda per Borden è questa: Letteri come visse la fase nizziana? Era amareggiato dal fatto di non essere particolarmente amato dall'autore principale di Tex?

Non so se Bos ti risponderà a codesta domanda.essendo il curatore di Tex,non lo farebbe per rispetto ad un collega e soprattutto ad un disegnatore che, piaccia o meno,ha fatto la storia della serie.Non è vero che a Nizzi Letteri non piaceva: semplicemente lo sceglieva per soggetti cittadini o "misteriosi" o Cinesi.Che poi gli preferisse Fusco o Ticci non è un mistero...

 

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<span style="color:red;">13 minuti fa</span>, virgin dice:

Attento, Leo: non sto dicendo che i soggetti meno ambiziosi rendono le storie più belle; ma che un soggetto ambizioso non rende per forza una storia bella. Probabilmente sono stato un po' sintetico e mi sono spiegato male. ;)

 

Il concetto è chiaro, ed è condivisibile. Io però volevo dire che, nel caso specifico del Tex boselliano, solitamente, a parte qualche eccezione, i soggetti ambiziosi hanno partorito storie indimenticabili. Come per l'appunto quelle citate sopra e per le quali chiedo tuttora il tuo ban perpetuo :D 

 

<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, virgin dice:

Eh, già. E dire che già in "Oklahoma" ci sono numerose sproporzioni: ricordo Tex e Carson che camminano nella main street e in prospettiva sono più alti degli edifici, ma, appunto, chissenefrega.

 

In Oklahoma ci sono delle sproporzioni, è vero, ma i disegni sono comunque spettacolari.

 

<span style="color:red;">16 minuti fa</span>, virgin dice:

Chiederò a Tiziano di provvedere. :D Anzi, lo accetto di buon grado, ma a patto che insieme a me venga bannato chiunque non scriverà LE STORIE DI NOLITTA FANNO CAGARE A SPRUZZO in un topic a caso entro le 12:00 di domani. :lol2:

 

Perché questo idiosincrasia per Nolitta? Lo so che il suo spesso non è Tex, ma ha scritto El Muerto e soprattutto Il Colonnello Watson, questa sì molto texiana oltre che bellissima. Sii più indulgente, su... ;) 

 

<span style="color:red;">18 minuti fa</span>, virgin dice:

Seriamente, è proprio una cosa istintiva. Non dico che "Il passato di Carson" non mi piaccia (sparai a zero su quella storia quasi un decennio fa e onestamente non ricordo perché lo feci, a rileggere quel messaggio mi pare delirante, come più o meno l'80% di ciò che ho scritto su questo forum): è un capolavoro, è fondamentale per la saga, ma mi è entrata nel cuore e ha forgiato il mio immaginario meno rispetto a "La lunga pista".

 

Ti svelerò un segreto, di cui non vado fiero. Ho letto Il Passato di Carson nel giugno '95, cioè quasi un anno dopo la sua uscita. Il titolo mi aveva ingolosito: Carson, credo anche per il fatto che la mia prima lettura è stata la superlativa La Leggenda della vecchia missione, era ed è tuttora, come qualcuno saprà, il mio pard preferito. Ebbene, ne ho cominciato la lettura due o tre volte. Quell'uomo appiattito sull'erba alta del Montana, quel sorriso cattivo di Billy Grimes, quella parola d'ordine sibillina: mi suonava tutto troppo... costruito, troppo artefatto, come se questo nuovo autore volesse colpire il lettore a tutti i costi con effetti artificiosi. No, non mi convinceva. Finalmente, agli inizi di giugno di quel fatidico '95, dovendo riempire un paio d'ore di buco prima della mia partita a calcetto del sabato pomeriggio, mi metto di buzzo buono e con la ferrea determinazione a portare a compimento quella che in passato avevo trovato una faticosa lettura.

Ebbene, Chester, Billy Grimes, "il caro, vecchio, Ray", il suo sguardo triste quando lui stesso manda a morire Carson, Waco e Boone, "sei stato bravo, Buck, mi hai bucato un braccio", "a chi appartiene quel morello là fuori, quello con la sella messicana?", "fate come vi dice. Quello è Kit Carson!", "tu invece sei bella come venticinque anni fa" mi hanno stordito, stupito, annichilito. Giocando a calcetto, ripensavo alla più bella storia che avessi mai letto, e sì che ci avevo messo quasi un anno per superare le prime quindici pagine!!! Ora la so a memoria, e la leggo almeno una volta all'anno. E' la mia storia più bella di sempre. Sì, sì, sono sempre più convinto a perorare la causa del tuo ban, caro pard :D :D;) 

 

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38 minuti fa, Leo dice:

Perché questo idiosincrasia per Nolitta? Lo so che il suo spesso non è Tex, ma ha scritto El Muerto e soprattutto Il Colonnello Watson, questa sì molto texiana oltre che bellissima. Sii più indulgente, su... ;) 

 

Su Nolitta la penso come te (anche se nego la texianità di qualsiasi cosa abbia scritto, comprese quelle che citi); per non andare OT mi limito a dire che i miei commenti su Nolitta sono un tormentone, li faccio con grandissimo affetto perché Sergio Bonelli era, oltre che un editore che ha fatto la storia, anche un gran signore... ma le sue storie proprio non le posso soffrire. :D (principalmente a causa dei suoi dialoghi, che trovo innaturali, ridondanti, retorici e irritanti. Non lo amo nemmeno su Mister No, dove gli preferisco Castelli, Mignacco e Masiero)

 

38 minuti fa, Leo dice:

Sì, sì, sono sempre più convinto a perorare la causa del tuo ban, caro pard :D :D;) 

 

Fammi capire, chiedi il ban per me e poi passi sotto silenzio il buon Barbanera che scrive:

 

39 minuti fa, Barbanera dice:

La storia peggiore di Boselli,a mio modesto e sindacabile giudizio peggiorata dai disegni di un Letteri che mostra la corda in modo sostanziale.

Storia senza mordente,senza pathos e senza avversari memorabili.anche i Maestri a volte sono costretti a sceneggiare soggetti non eccellenti.

 

Di fronte a una bestialità del genere il ban è poco: ci vorrebbe il supplizio dello sparticulo. :D 

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<span style="color:red;">17 minuti fa</span>, virgin dice:

Su Nolitta la penso come te (anche se nego la texianità di qualsiasi cosa abbia scritto, comprese quelle che citi);

 

Nemmeno il colonnello Watson??? :craniate:

Io di Nolitta odio gli "eh eh eh" e trovo sopravvalutatissime I ribelli del Canada e Fort Whoop up. Ma lo so che il tuo è un tormentone "affettuoso" :D

 

<span style="color:red;">18 minuti fa</span>, virgin dice:

 

Di fronte a una bestialità del genere il ban è poco: ci vorrebbe il supplizio dello sparticulo.

 

:D:D:D diciamo che io sono per la libertà di pensiero, che applico sempre. Con l'eccezione de Il passato di Carson, de Gli Invincibili e di Fuga da Anderville. Per il resto, ognuno è libero di dire e pensare ciò che vuole ;)

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Preciso che ho sempre stimato Letteri, però è innegabile che negli ultimi anni di carriera il suo tratto subì una grave regressione artistica. A mio avviso uno sceneggiatore, anche non volendo ovviamente mancare minimamente di rispetto per il lavoro di un illustre collega, un simile fattore non può trascurarlo nella fase di assegnazione di una storia. Che poi soggetto minore o meno ambizioso non significa storia peggiore o chissà cos'altro. Reputo naturale che in una programmazione seriale se si ritiene che un episodio presenti delle caratteristiche meno adatte a un disegnatore, si provveda ad affidarlo ad altri colleghi e scrivere per l'interessato, uno spunto più adatto alle attuali possibilità. P.s. Sul Passato di Carson, non scherziamo: se non è un capolavoro quello mi mangio un cactus intero! :D

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<span style="color:red;">33 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Preciso che ho sempre stimato Letteri, però è innegabile che negli ultimi anni di carriera il suo tratto subì una grave regressione artistica. A mio avviso uno sceneggiatore, anche non volendo ovviamente mancare minimamente di rispetto per il lavoro di un illustre collega, un simile fattore non può trascurarlo nella fase di assegnazione di una storia. Che poi soggetto minore o meno ambizioso non significa storia peggiore o chissà cos'altro. Reputo naturale che in una programmazione seriale se si ritiene che un episodio presenti delle caratteristiche meno adatte a un disegnatore, si provveda ad affidarlo ad altri colleghi e scrivere per l'interessato, uno spunto più adatto alle attuali possibilità. P.s. Sul Passato di Carson, non scherziamo: se non è un capolavoro quello mi mangio un cactus intero! :D

 

D'accordo con te. Il Letteri di questa storia era già calato molto, ma sia qui che ne La lunga pista, riusciva comunque ad essere efficace. Il Letteri dei primi anni 90, invece, era ancora nel pieno delle sue forze, eppure non era considerato da Nizzi troppo western. Questa considerazione, per riprendere il mio commento da cui ha avuto inizio questa mini-discussione, mi ha amareggiato un po', perché la ritengo ingenerosa nei confronti di uno dei più grandi disegnatori della saga texiana.

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<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, virgin dice:

Seguitate, seguitate pure, mentre io compilo la lista di proscrizione.

 

:D per me, dopo quella frase sul Passato di Carson, puoi bannare anche grande Tex. Ma poi ti auto-banni però ok? 

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<span style="color:red;">6 ore fa</span>, Leo dice:

:D:D:D diciamo che io sono per la libertà di pensiero, che applico sempre. Con l'eccezione de Il passato di Carson, de Gli Invincibili e di Fuga da Anderville. Per il resto, ognuno è libero di dire e pensare ciò che vuole ;)

E...di Patagonia!:D

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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, Leo dice:

Storia che non ho mai saputo amare, mannaggia :(

Sai perchè? Perchè non c'è il Vecchio Cammello!:P

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, lety dice:

Sai perchè? Perchè non c'è il Vecchio Cammello!:P

 

:D:D:D non c'è nemmeno, se non marginalmente, in Fuga da Anderville e ne La grande invasione. Non c'è per niente ne Il Colonnello watson e c'è ma era meglio che non ci fosse in Oklahoma. E sono tutte storie che appartengono al mio personale Pantheon texiano.

 

Credo che mi freghi l'ambientazione non western, invece. E me ne dispiace,  perché mi rendo conto essere una grande storia di Boselli che io, probabilmente per un mio limite personale, non riesco proprio a farmi piacere.

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<span style="color:red;">16 minuti fa</span>, Leo dice:

 

:D:D:D non c'è nemmeno, se non marginalmente, in Fuga da Anderville e ne La grande invasione. Non c'è per niente ne Il Colonnello watson e c'è ma era meglio che non ci fosse in Oklahoma. E sono tutte storie che appartengono al mio personale Pantheon texiano.

 

Credo che mi freghi l'ambientazione non western, invece. E me ne dispiace,  perché mi rendo conto essere una grande storia di Boselli che io, probabilmente per un mio limite personale, non riesco proprio a farmi piacere.

Scherzavo!:D

Devo dire che anche me le ...trasferte in terre lontane non mi attraggono molto. Ma ci sono delle eccezioni. Patagonia, per motivi personalissimi, la ritengo...fuori classifica, ma anche altre storie ambientate in contesti diversi sono molto belle. Giungla Crudele o Lotta sul Mare per esempio.

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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, lety dice:

Patagonia, per motivi personalissimi, la ritengo...fuori classifica

 

Motivi personalissimi: Kit Willer? :D

 

scherzo anch'io, so che anche tu scherzavi ;)

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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Motivi personalissimi: Kit Willer? :D

 

scherzo anch'io, so che anche tu scherzavi ;)

Ci hai quasi preso!:)

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<span style="color:red;">7 ore fa</span>, Leo dice:

e trovo sopravvalutatissime I ribelli del Canada 

 

 

Ora lo chiedo io nei tuoi confronti il ban perpetuo ;):indiano:

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Ragazzi, lo scambio è onestamente molto simpatico e per giunta l'ho cominciato io, ma se evitiamo di continuare a competere per la corona di "Shitposter in Chief" forse è meglio. :D 

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<span style="color:red;">9 ore fa</span>, virgin dice:

Di fronte a una bestialità del genere il ban è poco: ci vorrebbe il supplizio dello sparticulo. :D 

Io personalmente preferisco il gatto a nove code oppure un giro di chiglia...o anche una settimana senza grog,in alternativa,forse il supplizio peggiore per un duro come il sottoscritto... :P

gusto per rimarcare il mio avatar marinaresco...de gustibus, comunque,mio caro Virgin...

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  • co fondatore

La piantiamo con l'off topic, marrani :lol:?

 

Questa storia, tra parentesi, mi è sempre piaciuta molto. E Letteri se la cava ancora.

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Cita

Questa storia, tra parentesi, mi è sempre piaciuta molto. E Letteri se la cava ancora.

 

Mi ricollego a Mister P per dire che, spinto dalla discussione dei giorni scorsi, ho deciso di rileggermi questa storia e stasera mi sono dedicato al primo albo.

 

Che dire? Non soltanto un bel western crepuscolare con le memorie del maggiore Wingate, ma soprattutto una storia dannatamente GLBonelliana: Tex e Carson che si scambiano qualche battuta, entrambi tostissimi, il primo che mena come un fabbro, il secondo degno pard e scherzosamente lamentoso in taluni frangenti. I nostri eroi che scoprono subito le loro carte, in un western cittadino e in un agguato notturno all'albergo che hanno il fascino ruspante di una storia di GLB. Complice il tratto di Letteri, quando ho chiuso questo albo mi pareva davvero di essere tornato negli anni Settanta. Certo, il disegnatore non è più quello degli anni d'oro: proporzioni erronee, prospettive sballate, anatomie improbabili... ma come ho detto poco sopra, chissenefrega: se a contare è la capacità narrativa, Letteri trasmette un'atmosfera meravigliosa ed è sempre un maestro, fino alla fine, a muovere la telecamera e a far recitare i personaggi.

Vero è che de gustibus non est disputandum, ma mi chiedo: come è possibile non amare questa storia e, al tempo stesso, amare Tex e Gianluigi Bonelli? Non riesco proprio a capire.

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