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TWF - Tex Willer Forum

[75/76] Deserto Bianco


Guest Wasted Years
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Voto alla storia  

22 utenti hanno votato

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Guest Wasted Years

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Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini
Periodicità mensile: Gennaio 1967 - Febbraio 1967
Inizia nel numero 75 a pag. 77 e finisce nel numero 76 a pag. 84


in Alaska, i pellerossa che commerciano in pellicce con Gros-Jean spariscono nel nulla. Tex e Kit Carson, chiamati in aiuto dall'amico, affrontano la furia degli indiani del Grande Nord, usi a scoccare misteriose frecce nere.

Tex e Carson, in missione con Gros-Jean, si imbattono in Sergio Orlov, principe di una comunità slava che vive da secoli isolata in una valle dell'Alaska. I russi, ignari di vivere ormai in territorio statunitense, vengono derubati del proprio oro dal bieco Pierre Laval e dal cinese Wong Li-Wu, che hanno riunito diverse bande indiane del Nord sotto l'emblema del Drago Nero.

 

Copyright: Sergio Bonelli Editore

 

 

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Storia bellissima. Breve ma intensa. Con dei disegni... beh... da paura!
Il Galep dell'epoca era qualcosa di indescrivibile.
Molti non concorderanno penso, ma io sono affezionatissimo a questa storia dalle bellissime copertine.
Ogni volta che la riapro è uno spettacolo. Belli i paesaggi e bella la trama, che non è originalissima ma fa il suo bell'effetto.
Che dire di più?

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Guest Kerzhakov 91

Storia che, da buon filorusso :D, ho sempre apprezzato molto, anche se riconosco che la parte migliore è la prima (molto particolare, però anche la seconda), secondo me tra le più sottovalutate. Una di quelle che si rileggono sempre molto volentieri!Storia che segna tra l'altro il ritorno di Gros-Jean dopo oltre 60 numeri!Capitolo disegni: bellissimi i disegni, l'ambientazione del Nord (in questo caso l'Alaska) è sempre affascinante, anch'io sono molto affezionato alle copertine, in particolare alla prima.

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  • 10 mesi dopo...
  • 2 mesi dopo...
  • Rangers

GLB riprende in mano il personaggio di Gros Jean e lo fa ritornare a fianco di Tex (e di Carson), in questa splendida storia. Una di quelle storie che rientrano nella categoria "strane civilt?", infatti i nostri si imbattono ben presto nella comunit? russa (costretta all'esilio e rifugiatasi in quella sperduta valle, il cui clima è reso mite dai vulcani). Come nelle storie appartenenti a questa categoria, GLB infila nella trama personaggi spodestati dal trono da parenti avidi e oscuri (qui è il caso del prepotente Principe Vania, ma un caso analogo lo ritroviamo anche nella storia della Città d'oro, per esempio). Nella storia, grande ostacolo per i nostri sono anche i famelici lupi, che in branchi feroci attaccano i nostri, e hanno talmente fame che si mangiano a vicenda. :trapper: E in queste parti i disegni sono perfetti e riescono a trasmettere alla perfezione il senso di freddo e di paura che ritroviamo tra quella bufera di neve. Ma tutta la storia risulta perfetta e ben diretta, con personaggi interessanti come i loschi mercanti che truffano da tempo i russi, scambiando l'oro con Rubli finti (carta straccia). Voto: 9 alla storia, i disegni sono spettacolari (soprattutto e come detto, nei punti in cui la bufera raggiunge il suo apice). :trapper::inch:

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IMHO, la vicenda è complessivamente di buon livello, per merito soprattutto della parte iniziale ( con la presenza di misteriosi indiani ostili, ricordata nell'esposizione dell'antefatto da parte di Gros- Jean, dopo che i pards lo hanno tolto da una brutta situazione ) e centrale ( con i combattimenti contro gli indiani e i lupi sotto la bufera di neve, epici anche se arricchiti da qualche siparietto eroicomico di Gros - Jean, qui per la prima volta reso da GLB più capace di menar le mani che di sparare ). Anche la presentazione della comunit? russa, pur priva dello sfarzo esotico dei conquistadores della Città d'Oro, è ben realizzata con pochi tocchi; nella parte finale, tuttavia, basta che Tex riveli la frode di Laval e Wong perchè tutto crolli addosso ai cattivi come un castello di carta, anche se Tex d' una dimostrazione inconsueta del suo carisma oratorio, convicendo i russi a sottomettersi al governo Usa ( e Carson ne approfitta per paragonare la sua eloquenza a quella di un "politicante" ). I disegni di Galep, a giudicare dalla versione "colorata" in cui ho letto la storia, mi paiono di livello buono. In sintesi, per me:soggetto 7,5sceneggiatura 8disegni 8

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  • 11 mesi dopo...

Questa storia non mi è mai piaciuta molto, forse perchè da essa mi aspettavo meraviglie:infatti, nella pagine introduttive di "L'ultima frontiera", questa era annoverata come una delle migliori storie nordiche di Tex. Secondo me non è così. In realtà tutta la prima parte è bellissima:ad una atmosfera di tensione e di costante pericolo, data da un nemico lontano e sconosciuto, si aggiunge uno scenario maestoso e terribile:un Alaska che mai è sembrato così freddo e inospitale, in cui mai si sono agitati così tanti branchi di lupi famelici e bufere paurose. L'azione nel primo albo non manca:in particolare è bellissima la scena dell'assedio dei lupi tra le rovine del vecchio fortino. Bellissima e violenta, secondo me una delle più terribile tra quelle raccontateci da Bonelli;inizialmente avevo pensato che Bonelli avesse indugiato nella descrizione dell'abbuffata ai danni di quei poveri indiani in maniera un p? gratuita(alla Segura, per così dire)... ma così non ?:anche quel massacro, anche quella scena violenta, ha una sua logica e un suo perchè all'interno della storia:serve ai pards per ingannare il nemico che li cerca. Il tutto, secondo me, si sgonfia nella seconda parte della storia:scompare il mistero, scompare la tensione;non c'è quasi più traccia di sparatorie, inseguimenti, scene che tengano incollati alle pagine. Anche la storia dei russi non mi è piaciuta:mi è sembrata un p? troppo esageratamente posticcia-e il problema non sta tanto nell'impossibilità della cosa(per esempio reputo "Lotta per la vita" un'ottima storia), quanto nel modo in cui viene presentata. Anche l'atto rivoluzionario(cosa che mi piace molto!)? raccontato in maniera troppo semplicistico:voglio dire, tutto si svolge troppo facilmente, non ci sono scontri, battaglie, tentativi da parte del despota di tenere il potere;e il tutto si sarebbe potuto svolgere senza Tex, se solo il principe Orlov fosse stato un p? più sveglio e intraprendente(infatti il popolo e i soldati erano tutti dalla sua parte!, che cosa aspettava per dare inizio alla rivolta?). I disegni seguono l'andazzo della sceneggiatura:stupendi nella prima parte, decisamente scarsi nella seconda;sono sicuro che quelle tavole non sono del solo Galep, perchè i volti di Tex e Carson diventano "incerti", e alcune pagine sono inguardabili:pag.60, per esempio. Insomma, questa storia non mi è piaciuta, a tutti i livelli... o meglio, ad una prima parte entusiasmante(sia come sceneggiatura che come disegni), segue una seconda estremamente deludente.

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  • 4 settimane dopo...

si, i disegni di questa storia, che a me invece è piaciuta molto, sono di Galep (matite) Cormio (chine) per la prima parte e con quest'ultimo sostituito da Gamba per la parte finale. dicevo a me è piaciuta molto, GLB e l'esotico è una formula che adoro, anche se concordo sul fatto che storie come La Città d'Oro siano superiori a questa.

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  • 4 anni dopo...

Questa storia devo riprenderla in mano (non ricordavo il numero) perchè mi affascina molto l'introduzione dell'universo russo in Alaska peraltro veritiera. Ma da quel che rammento, bella bella..... Non ho ovviamente presente la bontà dei disegni perchè è da anni che non la rileggo. Poi devo abituarmi, per così dire, ad osservare tutto perchè altrimenti non sono "competitivo" nel postare :-)

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  • 1 mese dopo...

riletta: bella storia, ma un p? corta ed "ingenua" ( un p? rapida per come sono risolte certe situazioni). cmq è ora che i russi ritornino o che tex vada da loro...... si parlava di una nava pronta a salpare per i porti russi sul pacifico...... e metteteci tex e i pards no? :-)

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Racconto da sufficienza, non di più, ricordo che anche "da più giovane" non mi aveva mai intrigato, con quel cameo di Jim Brandon ridicolo per la sua esiguit?. Non convincente la storia, ancora di più i coprotagonisti. Sei di stima.

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  • 4 anni dopo...

Storia memorabile per la presenza della comunità russa che vive in esilio in Alaska.omaggio al romanzo di Cekov "Diadia Vania" con la inserimento appunto dello Zio Vania tirannico e dispotico,un novello Ivan il terribile, nei confronti del nipote legittimo erede.un po' troppa carne al fuoco con la inserimento di pellerossa, mercanti metis e appunto la comunità russa.storia comunque buona,belli i paesaggi nella neve.

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Prima parte della storia migliore della seconda, che sembra invece tirata giù con troppa fretta e senza neanche tante idee. Capolavoro? Si abusa un pò troppo di questo termine. Poco più che sufficiente. E che differenza con "Agli ordini dello zar"...
Voto alla storia: 6,4

Voto ai disegni: 8

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<span style="color:red;">32 minuti fa</span>, Andrea67 dice:

Poco più che sufficiente.

Certamente rispetto al livello delle storie di Glb successive il voto non può essere altissimo...c è comunque da dire che la fantasia e la capacità narrativa di Glb non avevano eguali.in alcuni passaggi effettivamente la storia "sbanda" un po' con troppe sottotrame,con cui si sarebbero potute fare due storie, anziché una.pero mi piace comunque rileggerla

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