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TWF - Tex Willer Forum

[93/95] Black Baron


Guest Wasted Years
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50 utenti hanno votato

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Guest Wasted Years

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Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini
Periodicità mensile: Luglio 1968 - Settembre 1968
Inizia nel numero 93 a pag. 13 e termina nel numero 95 a pag. 34


Nelle paludi della Florida, dalle mura di un castello medievale protetto da feroci guerrieri neri seguaci del vudu, si levano lugubri musiche e folli risate. Nel maniero si rifugia l'orrendo Baron Samedi, alias Jean de Lafayette, ricco piantatore di Haiti, un maniaco religioso evaso dal manicomio criminale insieme a Mefisto! Negli acquitrini, i due pazzi hanno fondato il Regno del Grande Serpente e, con la forza e la stregoneria, scacciano soldati e Seminoles.

I pards puntano a tappe forzate verso la Florida allo scopo di annientare il loro regno. Intanto, il losco Dambo, luogotenente di Baron Samedi e compagno della sacerdotessa Loa, fa bruciare il campo dei Seminoles perché avevano rifiutato di allearsi con i seguaci del vudu. Anche Tex e i suoi sono oggetto di numerosi attentati, ma niente, nemmeno l'improvvisa e minacciosa apparizione spiritica di Mefisto, può indurli a desistere. Raggiunto Fort Myers, presidio militare nel cuore delle paludi, inizia la resa dei conti.
 

 

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Altra mitica storia. Grandiosi i disegni di Galep per un episodio caratterizzato dai personaggi indimenticabili. Loa, Dambo, il baron Samedi. Mefisto viene sonoramente sconfitto, ed è una sconfitta con il... botto. La rileggo spesso. La trama è esile e semplice, ma il risultato è fantastico... la forza della storia sta tutta nel fascino dei pard e dei nemici... questa storia segna il sentiero per le altre sullo stesso tema, disegnate per la maggior parte da Galep.
Cielo che nostalgia...

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  • 5 settimane dopo...

Questa storia, l'ultima ricomparsa in carne ed ossa di Mefisto prima della sua riesumazione ad opera di Nizzi, è a mio avviso una delle migliori tra quelle dedicate al mago nemico di Tex: solo "Il figlio di Mefisto" (nn. 125 - 128 ) e "La gola della morte" (nn. 39 - 40 ) possono essere ritenute superiori. La trama scorre in maniera lineare ma avvincente, dal prologo pieno di mistero e tensione al finale pirotecnico, fino all'epilogo che ci fa misteriosamente intuire che, malgrado le apparenze, la lotta tra Tex e il suo arcinemico sia tutt'altro che conclusa. Vi è una sola incongruenza ( lieve) al principio della storia;

come già hanno detto altri, non si capisce come mai l'amuleto vodoo con l'iniziale di Mefisto, dopo essere stato ritrovato addosso al tenente Moore presso Fort Myers, venga spedito in Arizona al comando dei rangers, a meno che tutte le indagini più difficili degli Usa non vengano proposte a Tex...
i personaggi principali hanno uno spiccato rilievo, soprattuto Loa e Dambo, ma anche, in misura minore, il barone De Lafayette, Otami e, tra i "buoni", Yampas e Ho - Yan. Ma il pregio principale della storia risiede, a mio avviso, nel fatto che GLB ( a differenza di quel che capitava in "Incubo!" )riesce ad integrare magistralmente l'elemento magico - demoniaco, presente come mai prima, nella struttura narrativa. Grazie alla conoscenza dei seguaci del vodoo, Mefisto ha a disposizione poteri magici ancor più grandi di prima; al tempo stesso, però, il suo equilibrio psichico è più precario che mai e, lungi dal voler dare la caccia a Tex per vendicarsi di lui, il suo principale desiderio è che il ranger non abbia più sue notizie. Di conseguenza, per potente che sia, egli si trova ad operare in una atmosfera di sconfitta e di morte e, quando per quattro volte fa ricorso alla magia nera per ottenere la vittoria, le conseguenze del suo agire finiscono sempre per ritorcersi contro di lui e i suoi. Infatti
in primo luogo cerca di convincere i Seminole ad allearsi coi seguaci del vodoo, inviando a disturbare il convegno dei loro stregoni un demone ( il testo non è chiaro, probabilmente per motivi di censura, ma i disegni sono eloquenti ) che "prende a prestito" il corpo di Otami;tutto ciò che ottiene, però, è che gli indiani si convincono che la magia dei loro alleati è malvagia, rifiutano le proposte di alleanza e, al termine della storia, finiscono per uccidere Otami proprio perchè lo stregone Ho - Yan ricorda l'episodio e incita i suoi guerrieri a togliere di mezzo il sacerdote vodoo
In seguito
il barone De Lafayette chiede a Mefisto di provvedere a tenere lontani i Seminole dal suo castello nella giungla; il mago si mostra ad un gruppo di esploratori indiani e li riempe di terrore con alcune metamorfosi; senonchè, invece di eliminarli, permette loro di tornare nel villaggio di Yampas, perchè attestino la sua potenza; il risultato è che il capo Seminole fa ricorso alla magia di Ho - Yan, grazie a cui apprende dell'imminente attacco che Dambo sta per sferrare al suo villaggio, potendo così abbandonarlo appena in tempo coi suoi; di conseguenza, in ultima analisi, le magie di Mefisto riescono semplicemente ad evitare che i neri del vodoo colgano alla sprovvista i Seminole, facendoli tutti a pezzi
Quando poi Mefisto viene a sapere della presenza di Tex in Florida
, gli appare, come aveva tante volte fatto in precedenza; il ranger però è talmente sicuro di sè da poterlo sbeffeggiare e da fargli venire una crisi di nervi
Infine, dopo che Tex ha preparato il suo piano di battaglia
Mefisto, sconvolto da un sogno premonitore, ricorre ancora al sistema dell'apparizione per cercare di spaventare il ranger e i pards; senonchè, mentre compie il rito magico necessario a tal fine, gli appare un demone che gli preannuncia ghignando la sua prossima fine ad opera di Tex; quando poi compare di fronte al ranger, è Tex che gli mostra il suo potere, e non l'inverso;dopo questa scena il lettore, posto che avesse ancora qualche dubbio in proposito, capisce che l'ora di Mefisto è suonata
Di fronte a questo avversario ( temibile per gli altri, ma interiormente minato) Tex è ai suoi massimi livelli di abilità strategica e decisione, condite da un pizzico di umorismo nero ( la scena al "Black Baron di Tampa" ): in meno di un giorno dal suo arrivo in Florida spazza via Mefisto & Co. I disegni, IMHO ( ma ho letto la storia nella ristampa a colori di Repubblica, e ciò potrebbe forse distorcere il mio giudizio ) sono lievemente inferiori al soggetto e alla sceneggiatura: Galep ha dovuo ricorrere all'aiuto di almeno un collaboratore e in taluni casi lo può notare anche un profano ( Dambo, ad esempio, è abbastanza diverso nelle vignette iniziali e in quelle finali della storia ), cosa che limita l'omogeneit? della parte grafica. La mia valutazione personale ?, in sintesi:soggetto 10sceneggiatura 10disegni 9. Modificato da Pedro Galindez
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  • 1 mese dopo...

La scena a cui fai riferimento, Iddu, verr? mostrata nella parte iniziale de "Il figlio di Mefisto" ( nn. 125 - 128 ); comunque

la situazione in cui si trova Mefisto, intrappolato sotto le rovine del suo castello in Florida, è dovuta a quanto è avvenuto nella parte finale di "Black Baron", di cui "Il figlio di Mefisto" riutilizza, adattandole, anche diverse vignette
.
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  • 3 mesi dopo...

A me è piaciuta molto questa storia per

Il ritorno di Mefisto e i personaggi di Baron Samedi e della bella mambo Loa, il bellissimo castello in Florida, tutta la storia in sè, con, alla fine, la fuga di Loa e il suo rapimento da parte del capo Seminole e, purtroppo, l'ultima volta che si vede Mefisto in carne ed ossa sulla terra prima del n. 500
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  • 4 mesi dopo...

commento che può contenere SPOILER. un'episodio epocale che ha fatto storia nella lunga saga texiana, ennessimo capolavoro del duo g. l. bonelli e galep, da annoverare tra le migliori. tanto per cominciare questa storia, come tutti ben sapranno, segna provvisoriamente la fine del nemico numero uno di tex, il diabolico mefisto, qui aiutato da alcuni personaggi divenuti altrettanto storici nella saga del nostro ranger come il baron samedi, jean de la fayette, e poi la bella sacerdotessa loa, di cui si scoprir? più avanti negli albi con yama la sua pericolosit?. unica "innovazione", se così vogliamo chiamarla, di questa storia e che cambia leggermente la psicologia di mefisto rispetto agli albi precedenti, basti pensare che in questo episodio il potente stregone non ha pensato al modo per vendicarsi di tex e compagni, ma ha addirittura deciso di non volerlo mai più incontrare sul suo cammino, infatti tex viene messo sulle sue tracce quasi casualmente dal comando dei rangers che chiede il suo intervento e non e mefisto che lo cerca come dovrebbe essere da tradizione... comunque nonostante questo particolare la trama resta grandiosa e ben lavorata.. con dei colpi di scena geniali come l'inizio della storia con i tre ufficiali spaventati a morte dalle risate provenienti dal lugubre castello.. oppure l'incubo di mefisto premonitore della sua fine.. ma uno dei pezzi forti della storia resta quando i quattro pard entrano nel "black baron" a colpi di dinamite facendo letteralmente fuggire il finto cieco che stava alla porta.. GRANDIOSO!(sopra)STORIA DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTEVOTO 10 su 10

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  • 3 mesi dopo...
  • 2 settimane dopo...
  • Rangers

Tex e pards nuovamente alle prese con Mefisto. Questa volta siamo in Florida, un ambiente ostile, pericoloso, macabro e pauroso. Il castello di Mefisto e di Jean de Lafayette si erge imponente nel mezzo della foresta ed è difeso da un pugno di fanatici neri. Per la prima volta Mefisto ci viene mostrato impotente nel gestire la situazione, nel senso che non si dedica alla sua vendetta come sempre aveva fatto in passato, ma si scontra con l'arrivo dei nostri. Scappato da quel manicomio nel quale era stato rinchiuso anni prima (vedi Spettri) e accompagnato da Jean de LaFayette. Entrambi pazzi e deboli che faticano a superare le crisi di pazzia nelle quali ogni tanto si imbattono nel corso della storia. Le crisi di Mefisto vengono calmate col macabro suono di un organo, mentre l'altro viene preso nel finale da una crisi di pazzia e sappiamo tutti quali saranno le conseguenze. La storia comunque si dimostra sempre emozionante, anche qui ci vengono mostrate le doti magiche di Steve Dickart, che cerca di farsi alleati quei Seminoles, anche se inutilmente. L'incontro con Tex è tragico per Mefisto, che dimostra di avere una gran paura per i nostri, non cerca nemmeno più di combatterli. La parte più divertente della storia per me è quando i nostri si avventano sul locale Black Baron, a suon di dinamite. :D :DPer il resto ormai è stato detto molto su questa storia, non mi resta che darle un bel 9. I disegni di Galep sono accurati ed ispirati.

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  • 4 mesi dopo...

questa trilogia a me e' piaciuta molto e la voterei parimenti 10 soggetto e 10 e lode i disegni poi non ho ancora capito perche' per i disegni nei sondaggi della storia quando si esprime un voto per i disegni i voti sono meno alti che nella storia quasi a farne da cornice. tornando a parlare della storia non posso dire che una sequenza sia migliore dell'altra perche' la storia e' perfetta. per fortuna nella collezione che ho ne posseggo i triploni che continuo voracemente a rileggere :capoInguerra:

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  • 10 mesi dopo...
  • 1 anno dopo...

Di tutte le storie con Mefisto (cioè senza Yama) questa è forse la mia preferita.
Il Mefisto di ?Terrore nella savana? è il più cattivo, diabolico, e soprattutto folle di tutti i Mefisti visti prima e dopo; sulla sua pazzia Bonelli insiste molto: la trovata della tetra musica d'organo che riesce a calmare il vecchio stregone è di grande effetto, e in questo il ruolo dei disegni di Galep si rivela essenziale: lo sguardo che il Maestro dipinge sul suo volto a pag. 89 è spettacolare: se penso allo sguardo di un pazzo pericoloso intento a osservare avidamente l'oggetto del desiderio, è quel disegno che mi viene in mente.
E proprio a livello iconografico questo è il mio Mefisto: il mefisto senza fascia e M sul petto, coi capelli lunghi e la lunga vestaglia; una caratterizzazione semplice ma efficace.

Per rimanere su Galep, questa storia è istruttiva:
1)vediamo come cambi la qualità del suo segno quando, finalmente, tutto diventa di sua mano;
2) ci rendiamo davvero conto di quanto un disegno eccelso possa dare a una sceneggiatura;
3) abbiamo un esempio lampante di quanto fosse adattabile il segno galeppiniano, a suo agio nel west come nell'avventura ?tropicale?, come nell'horror. Alcune scene di questa avventura, quelle magiche, particolarmente, sono assoluti capolavori grafici.

Per tornare alla storia, c'è un'altra cosa da sottolineare: credo che sia questa l'avventura in cui Bonelli sottolinea maggiormente quanto sia morbosa e costante l'ossessione che Mefisto nutre per la sua nemesi: la prima scena in cui appare a Tex è un gioiello: la sfrontatezza spaccona del ranger esce fuori alla grande, così come la follia e l'odio dello stregone.

Altra cose ottime:
1) il modo in cui Bonelli usa i pards: è una maniera del tutto libera che Boselli farà sua: l'avventura può iniziare e anche finire senza che il quartetto compaia al completo;
2) la distruzione del Black Baron, una delle sequenze più divertenti di tutta la saga, specie quando il membro della fratellanza butta il candelotto sul ?cieco?: il commento del conducente di carrozze è da morir dal ridere;
3) l'intrusione, in un contesto in cui non ce lo saremmo mai aspettato, del ?problema indiano?;
4) il fatto che Bonelli fa capire chiaramente che ci sarà un seguito, prima o poi: il giuramento di Loa non è messo l' a caso;
5) per la prima e unica volta non è Mefisto a cercare i pards per vendicarsi, ma i nostri che lo cercano per risbatterlo in manicomio: cosa interessante anche perchè, per una volta, sembra che lo stregone abbia di meglio da fare che tentare di vendicarsi- o forse le batoste del passato lo hanno indotto a più miti consigli?

C?? poi un'ultima cosa che voglio dire.
A me questa storia piace così com?? e non cambierei niente. Ma, se questa storia fosse uscita oggi, avrebbe avuto gli stessi elogià Non avremmo rimproverato allo sceneggiatore un finale ?smorzato?, in cui quella che poteva essere una grande battaglia si riduce, alla fin fine, in un colpo di cannone fortuito? In cui lo scontro tra i due grandi nemici di fatto non c'è stato (tra l'altro, la storia di Nizzi per me è un capolavoro perchè li? abbiamo tra i due uno scontro diretto vero, ed epico)? In cui la grande magia spaventosa che doveva fare Mefisto ci è stata negata?

Per concludere, il mio voto a questa storia è 10: i personaggi, le atmosfere, la psicologia di Mefisto, la simpatia di baron Samedi, le scene d'azione (poche, in realtà) e di magia giustificano questo voto.
Per i disegni ho già parlato di capolavoro grafico.

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  • 2 mesi dopo...

E' stata la prima storia di Mefisto che ho letto, ormai nella primavera del 2011. Un personaggio che mi ha intrigato da subito perchè per molti aspetti l'opposto di Tex. Mefisto è reso stupendamente da punto di vista fisico: indossa praticamente sempre una semplice vestaglia, in "Spettri" indossa un completo, in "Gola della morte" una vestaglia con tanto di mantello e una grossa M, inoltre il suo volto è più magro e gli occhi più spiritati. Anche dal punto di vista mentale è reso perfettamente: è in una condizione psichica molto instabile, condizione dovuta alle orrende illusioni provocate da Padma nella storia precedente. Inoltre non è affatto intenzionato n° di vendicarsi su Tex n° di difendersi dai pards. molto frizzante la scena alla taverna "Black Baron" :trapper: Concludendo una storia molto bella anche grazie ai disegni suggestivi di Galep: che bei scenar? nelle paludi e col castello!

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  • 3 settimane dopo...

Una storia davvero molto bella, in cui, cosa piuttosto strana, Mefisto non sembra essere il vero protagonista (negativo) della vicenda. A mio avviso, infatti, il vero filo conduttore di questa avventura non è tanto il duello tra Tex (e i suoi pards) e Mefisto (ed il Baron Samedi), quanto piuttosto la lotta tra gli indiani seminoles e i negri del vudu. Comunque una storia che si lascia leggere con vero piacere. Infine, nota d'onore per la copertina del n. 94 (BLACK BARON), davvero molto evocativa e di atmosfera. Secondo me, una delle più belle copertine mai disgnate da Galep.

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  • 4 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...

Capolavoro bonelliano anche se non al livello (secondo me) di "La gola della morte " e "Incubo". Gli alleati e le forze di Mefisto (Baron Samedi e i seguaci del Voodoo) sono tra i più affascinanti e intriganti dell'intera storia di Tex. Meravigliosa la caratterizzazione di Mefisto, vittima di attacchi nervosi( che Baron Samedi calma con il piano, punto magnifico) e che in questa avventura si ritrova ad essere vittima della paura per Tex. In questa avventura Mefisto non cattura nessuno e non riesce a creare difficolt? ai pards. Difatti Tex lo sbeffeggia non appena gli appare mentre Mefisto non riesce nemmeno più a impressionare e le sue minacce sono ormai vuote. La conclusione con la distruzione totale del regno di Mefisto e dei suoi occupanti, segna la fine di un primo ciclo della storia di Tex contro il suo maggiore avversario, ed è anche uno dei finali più leggendari (grazie anche alla storia successiva che spiegher? le tragiche conseguenze per Mefisto di quella sconfitta).

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  • 5 mesi dopo...
  • 10 mesi dopo...

La migliore storia con Mefisto, ma per motivi che non hanno nulla a che vedere con il mago... ciò che colpisce infatti è la scena della distruzione del " Black Baron" a colpi di dinamite, oltre alle bellissime sequenze che hanno come protagonisti i Seminoles e la gente del Voodoo. Mefisto è moderatamente carismatico nonostante le sue crisi; non è il Mefisto succube della sorella visto nel ritorno nizziano, ma non è neanche il Mefisto decisionista che guida il suo insicuro figlio ( forse con Yama risalta più il contrasto tra i due...). Tutta la cricca dei nemici viene spazzata via molto facilmente ( forse anche un pochino troppo) da Tex e soci.. mi sarei aspettato uno scontro più equilibrato ed incerto, vista la qualità delle forze in campo sul fronte avverso ( e non mi riferisco solo a Mefisto). Purtroppo non posso gridare alla grande storia anche perchè non apprezzo particolarmente l'inverosimile in Tex e qui ne abbiamo troppo. Buoni i disegni di Galep, forse anche meglio rispetto ad altre vicende della fascia 1/100. Soggetto: 8Sceneggiatura:7,5Disegni:8,5Voto complessivo alla storia:8

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  • 3 mesi dopo...
  • 1 anno dopo...

Visto che stavo leggendo questa storia mitica e davvero scorrevole, con un Galep ispiratissimo, mi sono accorto di una incongruenza tra il mio Tex a costina bianca, suppongo penso a ragione una ristampa del tre stelle, e il Tex di Repubblica, consultato all'uopo. Yampas parla di sé in terza persona, e l'errore è rimasto incorretto per anni, fino forse al tuttotex. Yasotas è la correzione di un errore mascroscopico.

Comunque bellissima la storia, con il solito castello costruito in mezzo al nulla e nessuno si è accorto del cantiere.

 

 

 

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Non posso editare mano un secondo dopo avere postato, non si potrebbe dare del tempo? Questa board è abbastanza scarsa e la versione per dispositivi mobili è orrenda, molto meglio altre. Comunque da notare la ridisegnazione del palo centrale della tenda del capo seminole. Lasciare le cose come stavano pareva brutto.

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  • 3 anni dopo...

Ho deciso di rileggere tutta la saga di Mefisto e Yama, sono arrivato a Black Baron.

E' incredibile quanto sia divertente questa storia e quanto scorra bene, GLB e Galeppini si sono proprio scatenati! B)

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