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Raffaele Cormio


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Quest'artista prematuramente scomparso nel 1981 all'età di quarant'anni, esordisce come inchiostratore delle matite di Galleppini intorno alla metà degli anni sessanta, probabilmente con la storia "Mano Gialla", inchiostrando le figure di Tex e Carson che in quella avventura, per il resto disegnata da Gamba, sono invece disegnate dallo stesso Galep. Sicuramente è presente nell'avventura "Pueblo Bonito". La sua mano è riconoscibile a partire almeno da pag. 10 del n° 71. Nella stessa avventura inchiostra anche matite di Gamba ( per esempio a pag. 37 del n° 72 ). Da allora in poi inchiostra tutte le storie a firma Galep sino all'avventura "Terrore sulla savana" ( almeno sino a pag. 84 del n° 93 ). Assiste inoltre anche Virgilio Muzzi nelle avventure "Pony express", dove realizza probabilmente di una parte delle chine e "Giustizia", dove oltre alle chine, corregge anche alcuni volti di Tex e realizza alcune pagine interamente da solo. Si vedano ad esempio le pag. da 73 ad 82 del n° 92.



Raffaele Cormio ( pseudonimo Ralph Hunter ) nasce a Narni Scalo in provincia di Terni l'undici novembre del 1941.

E' a Milano dal 1952 e già durante il periodo scolastico ha le sue prime esperienze con il mondo dei fumetti, collaborando con le edizioni Alpe.

Verso la fine degli anni cinquanta esce su "Tex" il suo primo lavoro: "Black Jim" su testi di Giovanni Bonelli.

Segue quindi una lunga collaborazione con l'Editoriale Corno in veste di disegnatore e di grafico.

Sono sue alcune copertine di "Kansas Kid" e "Maschera Nera", nonchè alcuni episodi di "Kriminal" che firma con lo pseudonimo di "Parvus".

Già prima, su testi di Luciano Secchi ( Max Bunker ), aveva ripreso la serie "Atomik" iniziata da Paolo Piffarerio e pubblicata su "Maschera Nera".

Ha collaborato con le edizioni Araldo, Cepim e Daim Press, con il settimanale "Il Giornalino" creando "Mascheruomo" ripreso più tardi su "Silvestro" dall'Editrice Cenisio, nonchè scrivendo i testi delle avventure di "Luisa, Paolo e Gino", illustrate da Pietro Gamba. Scrive dei testi anche per "Il piccolo sceriffo".

Alcune sue vignette umoristiche sono apparse sul mensile "Vini e Liquori" diretto da Luigi Veronelli.

E' l'autore della testata di "Foto di famiglia" che appare nella seconda ( o quarta ) di copertina degli albi di Tex ne?lla seconda metà degli anni settanta e negli anni ottanta.

Muore, suicida, a Milano il 25 febbraio del 1981.


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Vegas Jim - Il Re di Crystall City, testi di Giovanni Bonelli.


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"Gli Sceriffi", serie che illustra la profonda vena comica di Raffaele Cormio.

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Fonte: http://lucaboschi. nova100. ilsole24ore.com/... io-rebuffi. html
Testo di : Luca Boschi.


[...]


Pensavo a un altro autore, che purtroppo non ho mai conosciuto: Raffaele Cormio.

Ho ritrovato alcune delle sue vecchie cose sul "Giornalino" (dei tempi d'oro); piccole illustrazioni a commento degli articoli, non troppo dissimili nello spirito da quelle che in seguito avrebbe realizzato un certo Peroni, che recavano anch'esse una inconfondibile impronta rebuffiana ( Giorgio Rebuffi, uno degli autori italiani storici del Fumetto comico, n. d. a. ).

Quando ho rivisto i suoi disegni sul "Giornalino", non conoscevo Raffaele Cormio, sapevo che non era più tra noi da tempo, ma non come se ne fosse andato.
Sempre a tavola (o meglio a colazione), mi è capitato di essere insieme a Massimo De Vita, in un albergo, e della triste vicenda di Cormio, suo grande amico, mi ha parlato lui.

Tra il caffellatte e un cornetto, a Massimo ho fatto una domanda che non sapevo se avrebbe mai avuto risposta adeguata, dato che Massimo è noto per aver realizzato moltissime storie disneyane, ma molto meno per storie non Disney. Gli ho chiesto se era vero che aveva disegnato, nel 1959, le storie di un personaggino di nome Tegig?, un elfo-negretto, dai comportamenti surreali. Io ne avevo letta una su un vecchio "Super Comico", numero unico con la copertina di Nicola del Principe e storie di Lynn Karp, Ken Hultgren e altri.

Incredbilmente, un po' sorpreso del fatto che sapessi di quella sua collaborazione, Massimo mi ha risposto di sè.

Anzi: "purtroppo, sè". Ma era contento di ripensare a quel periodo in cui era giovane e alle prime armi coi fumetti.

Quelle storielle un po' surreali, mi ha detto anche, le realizzava a quattro mani con Raffaele Cormio, che credo sia stato addirittura suo compagno di scuola.

Allora, dopo che mi ha parlato, assai dispiaciuto, della sua prematura scomparsa, ho fatto notare a Massimo che lo stile di quelle tavole, e di quelle successive di Cormio da solo, aveva qualcosa di rebuffiano.

E Massimo l'ha ammesso. Mi ha detto qualcosa, come: "All'epoca cercavamo di orientarci sullo stile degli autori ai quali avevamo accesso..."

Giorgio era uno di questi, forse (tra gli anni Cinquanta e Sessanta) era il più originale della Alpe, e sicuramente uno dei più influenti; mutatis mutandis, un po' come lo sarebbe divenuto Giorgio Cavazzano tre lustri più tardi.

L'era di "Linus" (e di Walt Kelly, Johnny Hart e Brant Parker etc.) era ancora di l' da venire...

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  • 7 anni dopo...

Raffaele non era solo un "interno" dell'officina Bonelli. Per quella che oggi è la SBE è stato autore, disegnatore, grafico, letterista - in tempi non sospetti... 1969 (!) - e correttore (con Michele Pepe e Luigi Corteggi), e di lui si sa poco o niente... per questo è il primo autore di cui scriverò nel mio blog  :Ave: ...  

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