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TWF - Tex Willer Forum

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Contenuto popolare

Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 16/06/2021 in tutte le sezioni

  1. Caro Demetrio, sto notando che ultimamente ti sei interessato molto ad articoli e pubblicazioni del mondo fumettistico. Penso che tu stia facendo una sorta di database, mi sbaglio? Detto questo ti sconsiglio di aprire decine di discussioni unilaterali perchè rischiano di "sporcare" il thread e far perdere le discussioni più attive e interessanti. Viste le poche interazioni che ho notato e la ripetitività della proposta ti consiglio di fare una sola discussione, o meglio un solo messaggio sotto una discussione già esistente, in cui vai a chiedere informazioni circa quello che ti serve, indicando nel caso le tue finalità. Non prendere ciò come una critica, lo dico per la pulizia del forum e per invogliare chi ha veramente risposte alle tue domande ad argomentare nel modo più completo ed esaustivo possibile.
    2 points
  2. Il fumetto italiano si deve reinventare, c'è poco da fare. Negli anni venti trenta del novecento c'era un modo di raccontare le storie, diverso da quello degli anni quaranta, poi di nuovo stravolto per liberarsi dalle imposizioni del regime. Ma il modo di fare fumetti è rimasto inalterato dagli anni sessanta in poi, anche se è vero che i disegnatori sono diventati troppo meticolosi, le sceneggiature inutilmente verbose e articolate e c'è stata la non conveniente convergenza tra il fumetto "popolare" e quello "adulto" o meglio "vietato ai minori" (si, lo sapete... che mi riferisco alle scene spinte oggi inserite dappertutto, manca solo Topolino). Ma in soldoni si tratta sempre di un libro pieno di figure con le "nuvolette", insomma non c'è più stata una vera innovazione del media fumetto. Quanto tempo effettivamente ci vuole oggi per leggere un fumetto: mezz'ora ad albo? Ce l'hanno tutti un tempo libero così spropositato in cui niente deve disturbare? Quanto spazio effettivamente (o meglio umanamente) abbiamo in casa per collezionare una serie, visto che siamo praticamente obbligati a tenerci tutti gli albi in vista di una nuova vicenda che conterrà rimandi con almeno una dozzina di altre, e se siamo fortunati solo della medesima serie? Perché trovo estremamente più appagante leggere un'avventura a caso di Asterix che un albo a caso di Tex, quando lo sanno tutti che il ranger creato da G.L. Bonelli è in assoluto il mio personaggio preferito? Perchè ho comprato Zagor 722 (o meglio Zenith 722) con l'albetto a striscia allegato e li ho divorato entrambi in allegria una domenica mattina, mentre sono in astinenza da Tex (gigante, Texone, Tex Willer, Maxi, Magazine, color estivo) praticamente dal giugno scorso e non riesco a ricominciare? Perchè ho apprezzato tantissimo la storia di D'Antonio sui seminoles (in 96 pagine accade veramente di tutto) mentre non sono riuscito a finire la saga dell'Agente federale uscita dal 18 al 23! del Tex Willer? Sicuramente l'ho già detto: nel 2021 il fumetto deve essere in movimento, i personaggi devono parlare, la storia deve essere asciutta e avvincente. Magari prima come alternativa e poi piano piano come nuovo standard. E quando vedo il trailer degli albi nel sito Bonelli mi viene una stretta al cuore, perché al trailer non dovrebbe seguire solo un albo da edicola, ma un film realizzato con la stessa tecnica da comprare sullo shop o da vedere su una piattaforma. E deve costare il giusto per ripagarne il lavoro dietro, non un centesimo in meno. E se la tipografia piange perché non lo fanno più stampare di notte, che si adegui e si ristrutturi pure lei. I fumetti nacquero per non far star ferme le rotative dei giornali americani durante il giorno, come i più ben informati sapranno.
    1 point
  3. Salve a tutti, sono un lettore di Tex che talvolta ha navigato sul vostro forum ed oggi ho voluto dire anch'io la mia. Leggo Tex dall'estate del 1992. Da lettore di lungo corso, non posso non fare i complimenti ad un "collega" che riesce a scrivere il suo nome nel libro d'oro degli autori di Tex! Tuttavia questo albo mi ha lasciato davvero perplesso e provo a illustrarvene i motivi. Personalmente ho sempre amato molto i "ritorni" di qualche personaggio già visto, ma a patto che i suddetti avessero carisma/interesse/qualcosa da dire. Negli ultimi anni sono tornati tutti, davvero tutti, anche gente che personalmente non avrei voluto vedere nemmeno la prima volta (come i tre fratelli Rainey, per dirne una). Nello specifico di Manuela Montoya, recuperare un personaggio di una storia che era a malapena "un onesto riempitivo" (come si diceva una volta) e nella quale trovai GLB in vistosa difficoltà, non mi è sembrata una grande idea; va bene l'evoluzione del personaggio, ma la Manuela di questo albo onestamente stravolge moltissimo della ragazza vista 500 numeri fa. La precedente non era certo una "spaurita pulzella", ma nemmeno la viziata panterona a tratti isterica di questo numero; sebbene lungo 4 pagine, il "riassunto della puntata precedente" fatto da lei e Kit è parso anche a me evitabilissimo; la storia è troppo verbosa, come sempre più spesso accade su Tex, imho; gli antagonisti non brillano certo per originalità, tuttavia più andavo avanti e più "tifavo" per loro piuttosto che per i piccioncini. Questi ultimi, come si dice dalle mie parti, "se la sentono calda", se mi passate l'espressione colloquiale. Sembrano due pavoni che si atteggiano a ficone/ficona in qualunque situazione e la cosa ha finito per farmi prudere le mani... la gag dell'ubriacatura coatta mi è sembrata davvero avvilente e più in tono con fumetti come quelli della gloriosa Essegesse, per capirci; i disegni mi hanno fatto temere il peggio per quanto avevo visto nella preview sul sito, ma devo riconoscere che, fatto salvo l'avvio di storia davvero infelice, la qualità sale discretamente. Sembra quasi che l'autore abbia faticato all'inizio a trovare le fisionomie, per poi registrarsi su uno standard accettabile. Certo il tratto è un po' pesantino e Manuela cambia spesso fisionomia di vignetta in vignetta, ma alla fine ci siamo beccati cose ben peggiori. Spero vivamente in un'inversione di tendenza nel prossimo albo, perché al momento questa storia mi sembra in linea con le ultime uscite che mi erano parse davvero di bassa caratura. Dopo tanti anni inizio quasi a disinnamorarmi del personaggio anche per altri motivi che non sto qui a scrivere, per non andare offtopic e per non allungare oltre il mio già chilometrico intervento.
    1 point
  4. intanto, prese due copie dell'inedito di giugno solo per il "gadget". Striscia ristampata tutto sommato bene (ma si poteva fare anche meglio per la copertina). In edicola le vecchie strisce anastatiche invece delle nuove ristampe raffazzonate ? Io le comprerei (le strisce) anche possedendo già le singole storie: vale per Tex e vale per Zagor. Mentre non compro assolutamente le nuove ristampe che non so a che pubblico mirino: vecchi lettori o improbabili nuovi lettori in erba ? C'è un serbatoio di vecchi lettori che una collezione di strisce anastatiche nuova da edicola da acquistare ogni mese la collezionerebbe. Il primo Tex del 1948, 1949, 1950 in anastica nelle sue strisce originali in contemporanea con le avventure della nuova collana Tex Willer.
    1 point
  5. Vorrei rispondere, argomentare e correggere le cose che sono state aggiunte al mio intervento. Ma mi sembra una riunione di condominio: tutti imbufaliti e contro a ogni aggiunta (tranne JohnnyColt, so distinguere!). Anche a me ha stufato e mi rendo conto solo di aver fomentato l'OT. Di questo sono consapevole e di questo mi scuso con tutti. Ma UNA cosa solo non si è verificata di quello che consigliavo anni fa a Sergio Bonelli (anche questo mi sono permesso!). Del digitale non ho fatto tempo a parlagliene. Quando verrà indetta una riunione generale e dopo i necessari preparativi usciranno dei redazionali dove si presenterà con orgoglio un qualcosa dove troveremo qualcos'altro non verrò qui a dire "Ve l'avevo detto!". Tex ai giovani d'oggi propone storie generalmente in bianco e nero, barbose e senza sorprese, piene di testo, di sospensione d'incredulità per la leggera veridicità storica. Valori ormai passati di moda, comportamenti da non imitare (fumo, violenza, vita disagiata, rispetto della legge sui generis…) e tanta carta, che tenere in casa è anche poco salutare.
    1 point
  6. La pirateria digitale ha raggiunto negli ultimi anni livelli professionali ma la lettura su cartaceo continua a non aver equivalenti. Piccola riflessione. Le copie pirata ripropongono le scansioni degli albi originali, introvabili sul mercato e non più venduti dalla SBE. Se la SBE, che ha un tesoro in casa che sottovaluta, proponesse in edicola mensilmente la ristampa fedele cartacea dei primi numeri di Tex, Zagor, Mister No, Mark, Dylan, copie tali e quali agli originali venduti trenta, quaranta, settanta anni fa, anche a prezzi maggiorati, questo sarebbe un bel colpo per la pirateria digitale. La Mercury vende i cartacei anastatici degli albi di Tex e Zagor a 20 euro cadauno, con una qualità di stampa talmnete scadente che grida vendetta. Se la SBE se ne occupasse direttamente, ristampando anche le vecchie strisce e raccoltine, ecco un mercato di grandi prospettive almeno per i vecchi lettori, quelli che hanno i danari in tasca e che per i vecchi numeri in edizione rigorosamente fedele spenderebbero senza criticare il prezzo. Altro che investire sul digitale! Una raccoltina settimanale o quindicinale a 5 euro nuova fiammante la lascereste in edicola ?
    1 point
  7. Questa è la risolutezza che accennavo prima all'amico Johnny Colt. La pirateria per me esiste per la mancanza di copie digitali, ma come dice Borden siamo noi ostinati a non voler capire. Prima ho scritto che IO sono disposto a spendere 3,50 euro per una copia digitale di Tex originale, pur di leggere ancora il mio mensile preferito e non doverlo regalare subito al barbiere perché non ho più posto in casa, e sono più che sicuro che Tex su Ibook Store o Google Store o Amazon forse non porteranno grossi guadagni in SBE, ma anche che le copie in edicola continuerebbero a vendere senza contraccolpi.
    1 point
  8. Questa storia è straordinaria! Un autentico gioiellino che, se solo avesse avuto venti o trenta pagine in più, sarebbe da annoverarsi tra i capolavori della serie!Forse esagero;ma la lettura di queste pagine è davvero entusiasmante:Bonelli le condisce con una serie di agguati, assedi, scazzottate, linciaggi che catturano il lettore, non possono non catturarlo. Questa storia, tra l'altro, ha tratti secondo me molto moderni, che la avvicinano per certi versi alle attuali prove boselliane. Tra questi, c'è l'estrema libertà con cui Bonelli tratta i quattro pards, il modo in cui ne gestisce le azioni e l'entrata in scena. Quella di Carson è una piccola comparsata, ancor più breve di quelle che Boselli gli conceder? in ?Morte nella nebbia? e ?Tornado?;e come nelle due più recenti storie, anche questa volta il vecchio cammello entra in scena in modo autorevole:prima intuisce il pericolo, poi decide di affrontarlo da solo;e nell'affrontarlo, non agisce impulsivamente ma mettendo in mostra tutta l'esperienza accumulata in tanti anni di vita nella frontiera. E nel finale? Prima, in maniera del tutto improvvisa, scompare Kit;dopodich?, a concludere la storia abbiamo i soli Tex e Tiger. Bonelli quindi si libera di ben due pards senza farsi troppi problemi e, soprattutto, senza un motivo apparente. E ancora:il tenente Casey. Qui mi è sembrato per un attimo di star leggendo una storia di Boselli:abbiamo la presentazione di un personaggio che sembra dover assumere un peso significativo nella vicenda, tanto da venirci presentato ?in anteprima? da un altro personaggio,Nuvola Rossa, in quanto protagonista di una profezia nefasta. Già questo basta a farci ricordare di questo tenente. Successivamente, il tenente coi suoi uomini è protagonista di una lunga scena che lo vede protagonista esclusivo. E? un peccato, allora, che Bonelli lo abbia poi completamente dimenticato! Casey torner? solo nelle ultimissime pagine, giusto in tempo per farsi ammazzare. Mi ha colpito la violenza gratuita di questi nemici decisi:per ben due volte vediamo due uomini ormai inermi uccisi vigliaccamente, con un colpo di fucile sparato a bruciapelo nella completa impossibilità di difendersi. I nemici. Pensando a Wovoka,Toro Seduto,Nube Rossa e tutti gli altri tostissimi capi indiani protagonisti della rivolta, vien davvero da chiedersi:?Perchè questa storia non ha avuto tutte le pagine a disposizione che le servivano? Perchè è stata conclusa in maniera tanto sbrigativa??? davvero, sembra quasi che sia stata tagliata:e così, quelli che potevano essere comprimari e nemici memorabili (quindi anche Casey) rimangono solamente dei tristi abbozzi. Stesso dicasi per il tizio che sobilla gli animi per far linciare i due indiani:Bonelli lo lascia andar via, senza dirci nulla di più. Questo mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca- anche se rinnova la mia convinzione che ?La prova del fuoco?, con quelle scene che apparentemente c?entrano poco con lo svolgimento della trama, sia perfettamente texiana!Dopo aver elencato quelli che per me sono difetti, non rinnego l'apertura di questo post!... perchè tutto il resto della storia è spettacolare!Innanzitutto abbiamo un Tex da antologia, che pesta e spara a volont? usando il cervello:bellissima la scena in cui lui e Nuvola Rossa fregano lo stregone alleato di Wovoka, e in cui il nostro mette in mostra la sua durezza nel trattare i criminali e gli stupidi pericolosi!Bella anche la scena del tentato linciaggio, e tutta la sequenza nel paese:ottimo intermezzo che d' l'idea di quanto una rivolta indiana, vera o presunta, possa surriscaldare gli animi. E assolutamente spettacolare è la già citata scena con l'assedio a Carson e ai soldati! Tex agisce semplicemente per amicizia:il suo pard rischia la vita, e lui non esita ad affrontare l'inferno per tentare di salvarlo?. Il momento in cui Tex,Kit e Tiger irrompono sparando come pazzi è texianamente meravigliosa- se poi i disegni sono di un Letteri in stato di grazia, qui forse alla sua prima grande prova su Tex, c'è poco di cui stupirsi!Per concludere, il voto che do a questa storia è un 7 pieno. Un 7 pieno di rammarico, perchè se la conclusione non fosse giunta in maniera così frettolosa e repentina, si sarebbe potuto tranquillamente trasformare in 10.
    1 point
  9. Ogni volta che rileggo questa storia mi convinco che si tratti di una delle migliori storie di Tex. Lasciamo stare il disegno grandioso sul quale è costruita la trama, i personaggi riusciti, l'andamento imprevedibile, il ritmo appassionante. E perfino il senso dell'avventura. Ciò che trovo perfino più magistrale del resto è la presentazione di Dawn, alla quale sono dedicate non una, bensì tre scene. Nella prima scena nella quale appare, Dawn è indagata nel proprio aspetto aggressivo: litiga con un uomo fin quasi ad accoltellarlo, porta vestiti molto pesanti che quasi ne nascondono il fisico ed ha il volto impiastrato di grasso. La seconda scena è quella, celebre, del bagno. Da notare come borden e Font siano stati abilissimi nel giocare con i limiti e raggiungere il limite massimo di ciò che può essere mostrato su Tex: un corpo nudo, esibito non integralmente, ma quanto mai presente. Viene così mostrato il lato più femminile e sensuale di Dawn, che non rinnega l'aggressività (estrae il coltello), ma la completa, e viene anche accennata la sua lieve fragilità, nella vignetta in cui lei guarda Jericho. Nella terza scena Dawn viene mostrata in un terzo abito (be', visto che prima era nuda, diciamo pure secondo): ordinato e dimesso, in una versione più misurata e della propria femminilità. Insomma, tre scene diverse, uno svolgersi progressivo invece di un punto: il personaggio viene presentato in modo profondo, perchè le contraddizioni e le ambiguità possono essere ampiamente intuite, ma che al tempo stesso non svela nulla di ciò che si scoprirà in seguito: il personaggio di Dawn avrà sì un'evoluzione, ma non tradirà mai ciò che si è visto in queste scene. Un'evoluzione talmente sfaccettata e viva da poter reggere una storia (certo, non di Tex) anche senza Golden Eye, Jim Brandon e tutto il circo che ne consegue. Mirabile il lavoro di Font e la sua interazione con borden, visto che in questa storia molto si basa anche sul disegnato (sguardi, sottintesi etc...).
    1 point
  10. Ehm... ho una brutta notizia... https://www.ventennipaperoni.com/2020/06/25/topolino-tromba/
    0 points
  11. I negozi (edicole comprese) stanno chiudendo a vista d'occhio. I fumetti una volta li vedevo nei grossi centri commerciali o negli autogrill, ma anche da quelli scaffali sono spariti. Le fumetterie vendono videogiochi o hanno le serrande ruggini col il cartello "affittasi" ormai staccato, almeno dalle mie parti. Alle fiere ormai nessuno compra più niente: vedono il prezzo, prendono lo smartphone e ordinano su Amazon. Potrebbe essere che fra qualche tempo l'unico modo per comprare fumetti Bonelli sia nel il suo sito. Intanto potrebbero eliminare il magazzino arretrati, e proporre in alternativa... Ehi! Ho detto che non ne parlo più
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