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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 27/07/2021 in tutte le sezioni

  1. bene. mi tocca obtorto collo fare pre l'ennesima volta l'avvocato difensore di Nizzi (per quello c'è comunque il mio concittadino Guarino, che vorrei ogni tanto vedere prendere posizione sul forum) Vastità selvagge e civiltà sono presenti in tutte le storie indiane di Nizzi. Da le Colline del Vento fino alle storie indiane più recenti. Tex è monumentale, agisce da Capo popolo e si scontra a più riprese con l'Esercito, "fottendosene" delle divise e dei gradi e dei titoli (un senatore che svolazza fuori dalla finestra di un forte) Uomo e comunità: Piombo Rovente è una classicissima storia Western, con il quartetto alle prese con il potente di turmo, lo sceriffo nei guai e una comunità da aiutare. uomo fuori dalla comunità: Tex nella lettera Bruciata, "VENI VIDI VICI"...da solo arriva, sconfigge il cattivo, aiutato da una simpatica battona da saloon...a me ricorda molto vagamente come topos quello de il "Cavaliere della valle solitaria"...ovviamente quel fil è un capolavoro, questa storia no. ho citato a naso, ma gli esempi sono molti di più non sono d'accordo, e li ho letti tutti. Premesso che se vogliamo è molto stereotipato il personaggio di Larry (il Monco), le ambientazioni sono suggestive e i canoni western ben presenti. Cercatori d'oro, Greasers, Messicani, Apache,...c'è di tutto. Ovvio che non si può morire in Larry.c'è un elemnto giallo? in parte si, c'è la sorpresa svelata nel finale...in dodici pagine condensate per altro. ti ricordo che una bonomia di fondo esiste anche in molti western classici...i personaggi macchiettistici non li ha inventati Nizzi nel western, ma ci sono in John Ford, in Howard Hawks, persino in Sergio Leone... guarda, lo sai qual è stato un elemento tipicamente western che Nizzi ha inserito, più o meno inconsciamente nelle sue storie? il Kit Carson "Old Timer"... in Nizzi ad un certo punto diventa il retaggio dei personaggi macchietistici che utilizzava in Larry Yuma, svuotandolo progressivamente della dimensione eroica e rendendolo sempre più simile al "vecchio saggio del West"...non sto scherzando, per assurdo si tratta di un'involuzione del personaggio, che però è presente in moltissimi western anni 50. le trame Messicane a parer mio sono rese benissimo nei temi e nell'ambientazione, Cochise lo tira fuori Nizzi dopo un lunghissimo sonno (e che Cochise, ragazzi...) Montales ritorna "istituzionalizzato", forse un errore...ma non era possibile a parer mio ripresentarlo uguale a quello delle prime storie: anche Juan Cortina è stato bandito e poi diventa politico, pur sempre speciale... il tema dell'Escondida, del denaro maledetto, della maledizione dei frati...già, tipicamente un Giallo... la Congiura è un'avventura per mare, molto ben resa...di comico non c'è nulla proprio. Melodramma strappalacrime l'uomo senza passato?...a me di lacrima non me n'è uscita manco una, va bè che di sentimentale ho ben poco... ho evidenziato a più riprese l errore di Nizzi di fare di Tex uno sbirro speciale...la patacca di ranger mostrata ad libitum è un chiaro neo nelle sceneggiature di Nizzi. Davis l'ha inventato lui, ma Tex da sempre ha a che afre con comandanti di Forte che gli assegnano incarichi, lasciandogli carta bianca nello sbrogliaire la matassa...Il capo della polizia di Frisco Devlin non l'ha mica inventato Nizzi, nè Brandon lo ha mica inventato Nizzi...i gradi da colonnello dei mounties glieli dà Glb ad un certo punto, Non Nizzi...Idem, Devlin diventa comandante della polizia CON GLB, non con Nizzi... Nizzi usa il wampum e la patacca per accrescere carisma in Tex, granitico sole...e in questo commette un errore, sono d accordo. per me invece lo è...fin dall'inizio. Un western particolare, ma Western rimane eccome. per concludere. Nizzi è un autore di genere western? non del tutto, ma è un autore che sa scrivere il genere western, si vede che si è documentato a fondo, e sa ricreare le atmosfere di fondo del genere, rispettando il canone Tex Ha scritto storie gialle a tinte western? in parte si, ma ha poi col tempo trovato uno stile più genuinamente texiano. io personalmente mi sono rotto di Nizzi, perchè personalmente non tento di imitarne lo stile per altro...ma obiettivamente trovo le argomentazioni di Diablero in questo preciso caso fuorvianti e lacunose su ...ed è strano, dal momento che sul resto delle critiche gli continuo a dare ragione. si le ho amate...come tu hai amato quelle diGlb lette da giovane...ciò non mi impedisce di criticarle e di rintuzzare le criticher hai scelto per assurdo il paragone sbagliato, prendendo la storia di Nizzi meno western in assoluto e forse poiù riuscita con la storia di Glb che a parte il finale meravlioso e il messaggio antimiliatrista uqanto mai attuale ho sempre ritenuto un po' incompleta e ballerina e in cui l'elemento western è per me collocato del tutto a sproposito.
    3 points
  2. ecco,ti pareva! Magari altri la pensano così,ma non per questo significa che non capiscano il western Dai,ti prego piantala Dire che Nizzi non capisce il western è come dire che Castelli è un ignorante
    1 point
  3. Perdonami Mauro, premesso che io ovviamente in ogni post che scrivo parlo per me (non posso specificarlo ogni volta) ed esprimo quindi un'opinione assolutamente personale, quell'"inconfutabile" viene semplicemente dal fatto che la quasi totalità degli utenti che commentano qui abbia espresso il dubbio (chi più, chi meno) sulla qualità attuale della serie regolare. Tu giustamente dirai che quattro gatti non fanno primavera, ma d'altronde io posso farmi quest'idea leggendo i post di chi commenta e non posso entrare nella testa di tutti i lettori di Tex, nemmeno di quelli che sono iscritti qui ma che non commentano Poi ovviamente il mio gusto completa il giudizio.
    1 point
  4. Mi intrufolo nella discussione e provo a dire la mia. Per me lo sa scrivere. Certo è un western che ha caratteri personali ma questo sta alla base della sensibilità e della formazione di ogni sceneggiatore. Hai citato il Tex di GLB: la sua formazione avventurosa si sente decisamente nelle sue storie seppur calata (per me benissimo) in un contesto tipicamente western. Pensa al cinema: tutti i film di genere western sono uguali e hanno lo stesso canovaccio? Certo che no! Ogni regista ha il proprio stile. Da Ford a Hawks, passando per Mann e Walsh (tanto per citare i primi che mi vengono in mente) ognuno ha portato le sue piccole innovazioni all'interno di un genere comunque ben definito. Nizzi ha senza dubbio portato in Tex alcuni elementi caratteristici, che fanno capo alla sua personale visione del genere, come le tinte noir e il giallo talvolta sbilanciato più sul poliziesco (d'altra parte è dalla sua penna che è partita la collana Nick Raider). Però ha saputo anche mantenersi (secondo me bene) all'interno di ambientazioni western, con tutti i suoi ingredienti principali. E il suo Tex, almeno inizialmente, a me piace. Ha scritto storie belle (alcune bellissime), storie mediocri e qualche catastrofe. Capita. Ogni lettore poi tirerà le somme sul suo operato. Lo vedo un pò come un estremismo. Ricollegandomi a quello che ho scritto sopra, per me Tex è puro western. GLB era puro western. Con le sue caratteristiche peculiari, con il suo enorme talento e la sua sconfinata fantasia. Se rileggo le prime storie devo calarmi nel contesto dell'epoca, soprattutto al pubblico cui erano rivolte quelle prime strisce. Ma le trovo irrimediabilmente e definitivamente western. Caro @virgin, permettimi una chiosa finale. Ti confesso che mi dispiace un po' leggere queste tue righe. In primis perché i tuoi interventi a me piacciono molto, soprattutto quando ci metti quell'ironia che se ne fotte allegramente del politicaly correct che, personalmente, adoro. Quando sconfini nel satirico poi hai pochi rivali! Dimentica la "rottura di cabasisi" e spara le tue invettive! Non so se le discussioni siano sul demenziale andante, non le ho lette tutte: senza fare il ruffiano o trasmettere messaggi smielati io ho trovato e trovo tutt'ora tante discussioni estremamente interessanti (ad esempio questa!), suggerimenti e critiche letterarie di prim'ordine, inviti ad ascolti musicali che non avevo mai provato prima (ci sono almeno un paio di utenti che mi hanno composto la colonna sonora delle mie giornate lavorative), storie personali, la differente visione di Tex che ognuno di noi possiede, tanti simpatici e interessanti retroscena della storia di Tex e dei suoi autori/disegnatori che non conoscevo. Ma soprattutto questo forum mi ha fatto venire la voglia di riprendere in mano i miei Tex (e pure Mister No, ecc.) e riassaporare un amore, per vari motivi, un po' dimenticato. E questo vuol dire tanto... Poi certo, ci sono interventi (e utenti) che apprezzo più di altri ma questo è normale, magari pure quello che scrivo io potrà non piacere. Concludo con una piccola provocazione: se non ci fosse l'annosa e sempre attualissima diatriba sul buon Claudio che noia sarebbe? Ogni tanto, in periodi di calma piatta, ecco che sbuca la "querelle" Nizzi e ... vai di fuochi artificiali!!! Io ho il sospetto che siate voi moderatori/sceriffi a far partire tutto di nascosto... ti dirò di più, sono convinto che Diablero e Grande Tex in realtà siano la stessa persona! D'altra parte, ricorda, io sono quello col peccato originale: amo il Tex di Nolitta! Hasta siempre.
    1 point
  5. storia che lascia ancora volutamente "lontano" il momento in cui i due Satanassi di Tex e Carson si incontreranno di persona. finale che lascia aperto il seguito de Gli Innocenti e spiega il modo in cui Ray ha conosciuto Lena e diventerà sceriffo Mi ha fatto realmente impressione vedere la nascita de il rapporto tra Tex e Skinner, ben sapeno di che razza di carogna sia stato il vecchio Cyrus...pazzesco vedere come Tex, pur mantenendo inalterati i suoi principi e la su moralità, riesca comunque a legare anche per poche pagine con tali personaggi grigi che in futuro diventeranno neri come la pece senza appello. Borden riesce con rara maestria a mantenere Tex sempre sul filo del rasoio, essere appunto fuori dalla legge, senza però fargli mai dimenticare per un secondo il suo personale codice d'onore e ila sua capacità di raddrizza torti. l'amicizia tra Crow e Blakfeet è un bell'omaggio alla capacità di Tex di vedere sempre al di là del colore della pelle e dell'appartenenza tribale, e di dare sempre il giudizio corretto sugli uomini in base al cuore.
    1 point
  6. Per idealismo, o forse solo per farmi definitivamente del male, ho deciso di scorporare questi messaggi dal topic dell'albo in edicola e creare una nuova discussione, perché il tema è secondo me molto interessante. Certo, oltre al tema interessante ci vuole anche altro... ma va be', andiamo oltre. Come giustamente notava @pecos, il messaggio originale di @Diablero non ha ricevuto risposte in tema; e la stessa cosa è accaduta anche al suo messaggio in cui approfondisce la sua osservazione sul fatto che nelle storie di Nizzi non ci siano elementi western: @Grande Tex ha solo negato senza argomentare; @Barbanera anche se ha quotato il messaggio di Diablero non ha affatto parlato di Nizzi, ma di sé stesso. Be', dato che a quanto pare rispondere sensatamente a Diablero è impossibile, mi ci provo io, anche se sapete tutti che mi sono ampiamente rotto il cazzo di intervenire sul forum, visto il livello ormai demenziale delle discussioni (basti leggere i messaggi che ho scorporato fin qui per farsene un'idea); tuttavia, mi dispiaceva vedere l'ennesimo tema interessante sprofondare nella merda. Non che io pretenda di essere un interlocutore adeguato: mi pare però di avere qualcosa da dire in merito e mi pare anche (ma qui è probabilmente la mia debordante autostima che mi fa straparlare) che tra un paio di mesi possa non vergognarmene. Che Nizzi non abbia mai scritto western, ma gialli o commedie, mi pare un'affermazione provocatoria ed estremizzata, ma non priva di verità, come di solito accade a Diablero. Temi e atmosfere western si trovano in molte storie di Nizzi (non se davvero nel 70% di esse come dice Barbanera, dando ragione a chi dice che, nelle discussioni odierne, il 94,5% delle percentuali è costituito da cifre sparate a caso); ma è altrettanto vero che, anche quando presenti, gli elementi western vengono spesso rifusi in un'atmosfera comunque diversa. Un'atmosfera gialla, un'atmosfera da commedia? Forse. Soprattutto, per me, si tratta di un'atmosfera NIZZIANA. Nizzi ha il suo stile dei dialoghi, il suo modo di far interagire, pensare e agire i personaggi; e questo modo rimane grosso modo lo stesso in tutte le storie che scrive, indipendentemente dalla tematica. La differenza che io vedo, più che di tematica, ha una dimensione temporale: il Nizzi spumeggiante, divertente e spesso buffo del quarto centinaio non è quello ingessato del quinto, né quello il più delle volte abominevole del sesto. Ma anche attraverso il tempo io trovo diverse costanti, che qui non approfondisco perché non ho voglia di scrivere ogni volta un saggio come ha invece incomprensibilmente voglia Diablero. Ora, prendiamo il Nizzi del quarto centinaio: si vede la costante del suo stile fra una storia gialla (La locanda dei fantasmi), una misteriosa (La nave perduta), una avventurosa (Gli strangolatori), una più western (Il mulino abbandonato), una commedia d'azione e d'avventura (La congiura). Agevole notare come in esse gli elementi gialli e di commedia siano praticamente sempre presenti, perché Nizzi con ogni evidenza li ama e sono caratteristiche del suo stile; ma le pennellate western non mancano. Ciò su cui Diablero ha ragione è che Nizzi di rado trasmette LE ATMOSFERE del West: c'è sempre o quasi, nelle sue storie (soprattutto in quelle più riuscite), una bonomia di fondo, un'urbanità che io definirei da commedia italiana, che a me sistematicamente rompe la sensazione di un western classico. Un problema? Per me non più di tanto. Credo che ci sia un equivoco di fondo: considerare Tex una serie Western. Per me non lo è mai stata, fin dalle origini. Ora, è vero che GLB, fra tutti gli autori di Tex, è forse quello più western in assoluto; ma fra tutti gli autori di Tex è lui quello che più è riuscito a costruire un mondo (per forza, l'ha creato lui!) governato da regole proprie e personalissime, più che da quelle del genere western, pure indubbiamente presente. Ad esempio, nonostante l'ironia del suo Tex, l'atmosfera di fondo è più brutale, più dura delle storie di Nizzi: solo alcune storie di Nizzi ci si avvicinano e, non a caso, si tratta di storie drammatiche e cupe (Furia rossa, Le colline dei Sioux). Ma prendiamo le prime storie di Tex che, come ho già detto, in quest'ultimo periodo mi sto leggendo con sommo gusto: in esse il personaggio e la serie non hanno ancora preso la dimensione fortemente strutturata del secondo centinaio e si possono vedere meglio, in filigrana, le influenze di GLB. Ebbene, quelle storie sono Western solo in apparenza: funzionano molto meglio, per me, come poemi cavallereschi. Sono EVIDENTEMENTE poemi cavallereschi, con qualche prestito dal fogliettone ottocentesco-primo novecentesco, che comunque sempre dal poema cavalleresco deriva. Poi, certo, sono western certi temi, certe figure. Ma praticamente MAI, nei primi numeri di Tex, si trovano figure che, mutatis mutandis, sarebbero fuori posto nelle pagine di Boiardo o di Ariosto. Davvero, io ho la fortuna di essermi riletto Inamoramento de Orlando-Orlando furioso quest'inverno, come dicevo in un altro topic, e leggendo le prime storie di Tex ho continui déjà-vu. Anzi, ho capito molte altre cose: le trame proliferanti, per quanto semplici, il protagonista serioso che comincia solo dopo un po' a fare qualche battuta, e comunque sempre a denti stretti... il Tex dei primi numeri è il Tex più BOSELLIANO che sia mai stato scritto da un autore che non sia Boselli. Ho sempre messo in rapporto il Tex di Boselli con quello di GLB del secondo centinaio, rimanendo quindi non del tutto soddisfatto dalla sua resa; confrontandolo col Tex del primo, che da anni e anni non riprendevo in mano, molte cose tornano a posto. Tornando a bomba: Nizzi non sa scrivere western? Sì e no. Certo, il western non è il genere istintivamente alla base del suo stile; ma così non era nemmeno per Bonelli (che però del western trasmetteva bene le atmosfere, pur essendo la sua una realtà manifestamente personale) e così non è nemmeno per Boselli (per quanto @borden sia, per me, l'autore più classicamente western fra tutti quelli che abbiano mai scritto Tex). Di sicuro la misura in cui Nizzi è lontano dal western dipende dal peso che si danno agli elementi delle sue storie: per me fra gli autori di Tex è quello che meno ne ha restituito le atmosfere. Un problema? Per me non più di tanto: ho sempre percepito Tex come un fumetto anche western, ma nella sua essenza diverso. Bonelli lo trasportava nella direzione del poema cavalleresco prima e poi in una dimensione incredibilmente personale, anche se sempre western; Boselli nella direzione del fogliettone; Nizzi in quella della commedia e del buddy movie. Le loro storie mi hanno soddisfatto, quale più quale meno, a seconda delle oscillazioni del mio gusto nel corso del tempo. Questo è quanto. Non ho altro da dire.
    1 point
  7. ma cosa c entra? a me che cosa me ne frega del giudizio che dà Nizzi sugli latri autori?Per me non è la Bibbia nè Dio...io non vedo in lui un mio idolo, perchè grazie a Dio ho ben altri personaggi cui mi ispiro in vita. RIMANI PER CORTESIA SUL PUNTO: Se Nizzi dà un giudizio su De Angelis dicendo che non sa disegnare il genere western espriume un suo punto di vista che io ritengo sbagliato,,,e magari fazioso pure, come i giudizi che ha dato su Boselli in passato, inegenerosi spesso e velenosi (affari loro, per altro...Boselli sa difendersi da solo) Tu commetti lo stesso errore con Nizzi che imputi a Nizzi stesso: dai giudizi tendenziosi e faziosi su un autore... come si fa a dire che non sa scrivere il genere western, andiamo...quando lo critichi in modo razionale sei il mio idolo, perchè dici cose giuste.Facendo così perdonami ma sbagli alla grande.
    1 point
  8. perchè è l' unico che hai criticato con un accusa assurda e che non c' entrasse niente col contesto,fatti due domande
    1 point
  9. Per mè Nizzi ha scritto ottime storie western, poi purtroppo ha scritto anche delle storie veramente pessime.🙋‍♂️
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  10. 0 points
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