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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 06/10/2021 in tutte le sezioni

  1. Storia recuperata pochi giorni fa e per la prima volta lascio un'opinione in questa sezione dopo la lettura... SPOILER (anche se uscito da qualche mese) . . . . . Il primo albo introduce un personaggio intrigante, quello del pistolero Vudu, che almeno nelle prime battute sembra un pistolero formidabile, e se non fosse scontato il fatto che Tex non possa perdere o soccombere contro un nemico, si potrebbe pensare addirittura che un avversario di questo calibro potrebbe metterlo seriamente in difficoltà. Insomma, almeno nelle prime battute il nemico è credibile. La scena iniziale che porta all'omicidio/scontro a duello del colonnello Lamont è scandita alla perfezione. In generale il soggetto ma anche la sceneggiatura fanno pensare ad una storia venuta fuori col buco. Peccato il secondo albo e la presenza di un personaggio totalmente sbilanciato come la strega... Per quanto il sovrannaturale faccia parte di Tex, spesso e volentieri questo viene gestito lasciando un velo di ambiguità. In questo caso la strega sembra avere fin troppi superpoteri; si impossessa letteralmente dei corpi altrui e può creare medaglioni che deviano con traiettorie imbarazzanti i proiettili, senza parlare degli eserciti di simil zombie... Mentre nel primo albo i suoi poteri si limitano nel resuscitare il pistolero (che poi non viene resuscitato ma più probabilmente curato) nel secondo albo diventano esagerati. Sarebbe stato forse meglio concederle poteri di altro genere, capacità di suggestionare ed ipnotizzare piuttosto che di entrare nei corpi, e per il medaglione schiva proiettili, sarebbe stato forse più adatto lasciare il tutto nell'ambiguità e magari proporre una soluzione del tipo " con la strega scacciata da Carson e fortemente indebolita, anche il medaglione forgiato perde la sua efficacia e il proiettile di tex anziché finire in aria si sarebbe potuto conficcare comunque nel medaglione ma spaccandolo e uccidendo comunque il Pistolero". Peccato anche che con l'entrata in scena della strega, il pistolero Vudu venga fatto passare di colpo per un quasi inetto, infatti la strega dotata di tutti questi poteri ci fa capire senza problemi che da il pistolero Vudu per spacciato contro Tex, rendendolo di fatto un personaggio non più temibile... Al di là delle preferenze personali, resta una storia godibile, con cui passare anche più tempo del previsto per la bellezza delle tavole. Volendo dare dei voti: Soggetto: 7.5 Sceneggiatura: 6+ (penalizzata dal secondo albo) Disegni: 8
    1 point
  2. E’ nota la regolarità di rendimento di Ruju sulla serie, così come è altrettanto risaputo che finora, al netto di una buona media qualitativa, sia mancata all'autore la zampata che gli permettesse di comporre il suo capolavoro western. L’episodio in questione rimane finora uno dei punti più alti della sua carriera su Tex: una prova notevole e molto valida, ma che comunque, a mio avviso, non può fregiarsi dell’appellativo di “capolavoro”. Lo spunto di soggetto è davvero originale e molto accattivante, d’altronde su questo aspetto Ruju si è sempre mostrato una vera garanzia, come si fa molto apprezzare pure il lavoro svolto sulla psicologia di Padre Clemente, un ex bandito “fulminato sulla via di Damasco” dopo aver rischiato la pelle con uno scontro con Tex. Proprio le azioni di Guillermo Blanco, catalizzeranno le attenzioni del lettore e lungo la trama, quando il passato gli chiederà conto e metterà alla prova la sua conversione, ipotizziamo tavola dopo tavola l’entità della sua vocazione. Da una superficiale analisi, potrebbe pure apparire un po’ forzata la svolta repentina di vita dell’ex bandito, tutto sommato l’autore costruisce sui due albi una solida impalcatura psicologica su cui si basa la caratterizzazione del suo personaggio e tirando le somme, riesce alla grande, creando quello che sulla saga è uno dei suoi personaggi meglio riusciti. Non viene nemmeno meno la centralità dei due pards, comunque importanti nell’economia della trama, un po’ altalenanti i dialoghi e le scelte di alcune scene, una su tutte quella di Carson, che colpito alla mano da una pallottola, perde solo le redini e non riporta altri danni, potendo riprendere subito dopo a sparare, come se nulla fosse. Il ricatto su cui Gallardo basa il suo piano, può pure funzionare narrativamente e ho trovato intensa la scena finale, con Padre Clemente morente, che torna ad abbracciare i due ragazzini e sancisce con il suo sacrificio la sua conversione al bene. Pazienza se l’arco temporale sia un tantino forzato, così come fatto notare da altri prima del mio commento, possiamo considerarla una piccola licenza narrativa. Molto efficaci e vagamente poetici i titoli che danno nome ai due albi e nel complesso la prova di Ruju, riesce perfettamente a coniugare spunti di originalità con scene dal sapore più più classico; a tal proposito emblematico l’uso delle didascalie, scomparse dalle sceneggiature dai tempi del primo Nizzi. L’Ortiz che si apprestò a realizzare graficamente la storia, era ormai un maestro del fumetto in piena parabola discendente e ciò lo si nota perfettamente nelle 220 tavole, con anatomie approssimative, fattezze dei personaggi abbastanza tirate via e sfondi paesaggistici abbozzati, sebbene sempre molto ad effetto, tuttavia il suo proverbiale tratto sporco e dinamico si rivelò ideale per la narrazione e la perfetta caratterizzazione grafica di Guillermo Blanco, riscatta alla grande gli aspetti negativi prima accennati e fa prendere quota alla sceneggiatura. Un colpo di coda non indifferente di un grandissimo artista che, come ammesso in altre occasioni, ho sempre molto stimato per via del suo black style, anche quando la sua involuzione lo ha costretto a toccare tratti alquanto bassi. Il suo contributo sulla saga ha comunque lasciato il segno e l’Ortiz dei tempi migliori mi manca molto su Tex. Il mio voto finale è 8
    1 point
  3. La storia di Ruju che finora mi è piaciuta di più...non raggiunge il capolavoro ma rimane ottima La figura del frate è favolosa, fino all ultimo non si riesce a comprendere se si sia realmente "riavvicinato" al suo bieco e violento passato o se lo faccia solo per proteggere i bambini della missione. Anche Tex non è così convinto del suo pentimento, ma all'inizio della storia da VERO Tex decide di dargli una seconda possibilità. il finale è struggente,ammetto che mi ha commosso la fine del frate che muore in chiesa dopo aver riabbracciato i bambini. Ruju pecca un po' qua un po' là in alcuni dialoghi ma sono peccati veniali: magari scrivesse sempre storie ottime come questa... Disegni di Ortiz non tra i migliori ma per me sempre magnifici (sono un fan del maestro).
    1 point
  4. Credo (o almeno mi piace pensarla così) che Guillermo non abbia neanche tentato di salvarsi (andando ad esempio da un dottore) perchè affranto per aver di nuovo ucciso, cosa che, nonostante si sia trattato di un atto di giustizia, lo ha prostrato profondamente (significativo è il dialogo interiore che ha con sè stesso nel trading post). Sul fatto chesopravvive per così tanto tempo, sono d'accordo con te, ma poi penso al precedente di Cheyenne, di C'era una volta il West, e mi metto il cuore in pace.
    1 point
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