Chi ha avuto modo di leggere i miei precedenti interventi sui post, avrà già capito che la dote di sintesi non mi appartiene; stavolta comunque farò uno strappo alla regola, considerato che su “Bandoleros” non trovo davvero tanto da scrivere. Mi verrebbe di riassumere con queste poche parole: episodio da dimenticare.
Anche i più grandi campioni invecchiano e a questa insindacabile legge della natura, non è sfuggito nemmeno il titanico Bonelli, comunque se nei precedenti capitoli, sebbene lontanissimo dagli anni d’oro, era riuscito a raggiungere un livello quantomeno sufficiente, con questa storia il crollo è verticale.
Una trama senza né capo né coda con un soggetto troppo scarno per garantire un esito soddisfacente. Non riescono a salvarsi nemmeno i dialoghi e in quanto al finale, sembra la fiera della confusione, con interpreti che appaiono fuori contesto e senza un filo logico, vedi gli Apache e ancor peggio, la cavalleria americana in pieno Messico. Unica nota positiva in questa stonata sinfonia, gli eccellenti disegni di Monti, alla sua seconda prova sulla saga; un disegnatore dallo stile molto personale e forse un po’ troppo sottovalutato in Via Buonarroti in quegli anni. Il mio voto finale è 4