Quando ho saputo che sarebbero stati pubblicati ben 7 albi, con protagonisti Mefisto e suo figlio Yama, mi è preso un mezzo accidente.
Ho sempre considerato La Gola Della Morte la storia ove più si percepiva la spietata crudeltà del negromante e il suo odio senza fine nei confronti del nostro eroe. Far credere a Tex di aver perduto, per sempre, il figlio Kit e l’amico Carson era la dimostrazione lampante di quanto riuscisse ad essere malvagio Mefisto.
Per la prima volta Tex veniva messo in grande difficoltà e, anche se momentaneamente, sconfitto.
Una storia rimasta impressa, in modo indelebile, nella mia mente. Le successive non sono mai riuscite a farmi lo stesso effetto.
E, dopo la sua ultima apparizione, (albi nn. 501/504) dove Mefisto nelle pagine finali, travestito da frate si prende beffa di Tex e dei pards, facendosi addirittura aiutare a sistemare il carretto (senza che loro abbiano il ben che minimo sospetto di chi sia in realtà quel vecchio) speravo proprio di …non vederlo più. Di quella storia salvo unicamente i magnifici disegni di Villa
Pertanto, è con un certo scetticismo che ho cominciato a leggere…la saga Mefisto attuale.
Mi sono dovuta subito ricredere. Una gradevole sorpresa.
Questa nuova avventura con il diabolico Mefisto mi coinvolge molto, mi intriga e un po' riesce anche ad inquietarmi.
Sarà la cupa atmosfera di San Francisco con quell’allucinante manicomio.
Pazzi in libertà che compiono ogni nefandezza e, sani di mente rinchiusi in quell’orribile posto, costretti con la forza a subire terribili ed inumani trattamenti “terapeutici”.
La sadica infermiera con quello sguardo fa accapponare la pelle e, vedere con quanto mal celato piacere infligge delle vere e proprie torture a quei poveretti, è da…. brividi.
Due albi molto ben scritti e altrettanto ben disegnati. Il tratto dei fratelli Cestaro si adatta perfettamente alla tipologia della storia, alla sua angosciante ambientazione.
Il secondo albo , forse, anche migliore del primo. Probabilmente perché si comincia ad entrare nel vivo, si sta andando verso l’inevitabile, quanto attesissimo scontro tra Tex e Mefisto.
L’eterna lotta tra il Bene e il Male.
E come ben sappiamo non sempre il Bene ha il sopravvento sul Male, tutt’altro. Chissà cosa si sarà inventato l’autore. Come ne uscirà Tex?
Attendo con vivo interesse il terzo albo. Intanto complimenti a Mauro Boselli per la sceneggiatura, la trama avvincente che non annoia mai (e gli ottimi dialoghi) ed ai fratelli Cestaro per le magnifiche illustrazioni.
Le due copertine di Claudio Villa sono stupende, considero quella de I Misteri di San Francisco spettacolare.
P.S. per quanto riguarda la M sulla prima di copertina, sinceramente non la trovo così scandalosa. Anzi. Siamo di fronte ad un evento che non si ripeterà sulle pagine di Tex. Il nemico per eccellenza del nostro ranger, la sua nemesi (apparso per la prima volta nell’albo n. 3 della serie generale anno1959) sta (o, almeno dovrebbe) per concludere la sua carriera ed uscire dalle storie e dalla vita di Tex. Non è cosa da poco. E poi trovo ironica questa M che …si sposta. Nel n.738 è a destra sotto il titolo dell’albo, nel n. 739 è a sinistra sotto il nome Tex. Da quel che ho potuto vedere nel prossimo numero ritorna a destra…ma in basso. Diavolo di un Mefisto!