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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 16/11/2022 in tutte le sezioni

  1. Opinione legittima, ma smentita molto facilmente semplicemente prendendo ad esempio le due collane "Tex" e "Tex Willer": dire che "esiste un solo tipo di continuity" implica che DEVONO avere lo stesso tipo di continuity, visto che per te NE ESISTE UNO SOLO, no? Credo che l'esistenza di diversi tipi di continuity sia PLATEALMENTE OVVIO semplicemente leggendo fumetti diversi. Non voglio ripetere tutta la trattazione più precisa fatta nel post precedente, ma ci sono personaggi inseriti in un contesto storico-geografico in cui le loro storie sono datate e poste in una cronologia precisa (Storia del West, Ken Parker, Tex Willer, I Protagonisti, Magico Vento), altri per cui non solo questa cosa non si fa, ma sarebbe IMPOSSIBILE (provaci tu a inserire 800 albi di Tex in un paio d'anni per impedire che i personaggi invecchino troppo), per esempio In realtà l'ha data, anche se vaga e non molto precisa. Tex ha conosciuto Tesah una decina di anni prima, quando era già in giro per il west. E se guardi i disegni delle prime storie, non è certo raffigurato come un giovanotto. Direi che il Tex delle prime storie di GL Bonelli indicativamente dovrebbe avere fra i 25 e i 35 anni, anche se non viene mai indicata un età esatta. Anche dopo la nascita di Kit si può continuare a considerare quell'età per le prime storie, visto che un Kit quattordicenne non farebbe comunque invecchiare troppo Tex. La necessità di "ringiovanire" il Tex di quelle prime storie è dovuta al voler infilare anche gli avvenimenti di "fra due bandiere" DOPO "il totem misterioso", e quindi far passare molto più tempo fra quella storia e la nascita di Kit. Dipende. Proprio dal fatto che... CI SONO DIVERSI TIPI DI CONTINUITY! Come hanno fatto con "Gasoline Alley"? Semplicemente i personaggi sono invecchiati in tempo reale. (il 14 febbraio 1921 su Gasoline Alley appare Skeezix, un neonato abbandonato sulla porta di Walt Wallet che era il protagonista della serie. Nel giugno 1942 Skeezix, ormai maggiorenne, si arruola per combattere nelle II guerra mondiale. Oggi, Gasoline Alley è ancora pubblicato. Skeezix ha più di 100 anni, la sua madre adottiva è morta nel 2004, e dopo aver trovato Skeezix ha avuto altri figli che a loro volta hanno avuto figli. Anche Skeezix si è sposato (con Nina) e ha avuto figli, nipoti e pronipoti. E Gasoline Alley prosegue. Come hanno fatto con i Paperi? L'ho spiegato qualche post fa. La continuity nei paperi esiste (da quando sono arrivati Qui Quo e Qua Paperino vive con loro, non può dire che vive da solo. Da quando è apparso Paperone ha uno zio ricco, e ha un cugino fortunato, Gastone, che è sui rivale per l'affetto di Paperina. Nessuna di queste cose c'era all'inizio. Quando è apparso Gastone era solo un cugino antipatico, è solo dopo che è diventato fortunato, e ancora dopo ha iniziato a fare la corte a Paperina. Ma non c'è un "eccesso di continuity" perchè le storie possono essere ignorate: si possono fare storie di Paperino dove non è Paperinik. Si possono fare storie dove non esiste Paperoga. Ci sono storie italiane dove Paperone e Nonna Papera sono fratello e sorella, ma Don Rosa le ha totalmente ignorate. È la maniera più semplice ed efficace di trattare la cosa. Ci sono tantissime soluzioni per ogni tipo di continuity. L'unica per cui è vero quello che dici è la continuity stile Marvel: da una parte tutto deve essere successo, dall'altra i personaggi non possono invecchiare e il tempo non può passare (mi sto riferendo solo alla versione attuale, ovviamente,con Stan Lee il tempo passava praticamente "in tempo reale", Peter Parker fa tre anni di superiori in 3 anni, Franklyn Richards ha circa tre anni circa tre anni dopo l'albo in cui nasce, etc.) È una visione molto limitata della retcon, e anche qui, i FATTI ti smentiscono tranquillamente: ci sono Retcon volume per una gran varietà di ragioni (se ne è parlato recentemente nel forum persino con l'autore!), mica solo fatte "per errore"... anzi, direi che quelle fatte per errore sono più l'eccezione che la regola. Un esempio lo citi anche tu... In "nueces valley" Boselli ha spostato il ranch dei Willer di centinaia di miglia a sud est. Non è stato un errore, ma una decisione dovuta alla maggiore precisione "storica" che ha voluto dare all'albo (e poi successivamente alla serie Tex Willer). Si potrebbe forse dire che allora "l'errore" l'ha fatto GL Bonelli, ma non mi pare sensato dire nemmeno questo: GLBonelli scriveva un fumetto in cui queste "necessità storiche" non c'erano, e andava bene così. Scusa, ma questa "ricostruzione storica" non corrisponde per nulla alla storia reale dei fumetti! Ti ho già fatto l'esempio di un fumetto IN STRETTA CONTINUITY e IN TEMPO REALE dal 1920 (Gasoline Alley), se vuoi ne posso aggiungere quanti altri ne vuoi. Prince Valiant è in stretta continuity dagli anni 30 (e anche lì Valiant è invecchiato e si sono viste le avventure delle generazioni successive), Terry e i Pirati di Milton Caniff era in strettissima continuity con un cast di decine di personaggi. Anche fra i supereroi, PRIMA che la Marvel prendesse persino quel nome, c'era già continuity nelle storie di Superman, Batman, Wonder Woman. Se in una storia arrivava la cugina di Superman, poi nelle storie successive cresceva e poi ancora in una storia successiva iniziava ad agire come Supergirl. Addirittura abbiamo crossover fra eroi appartenenti ad "universi" e continuity separate che viaggiano fra un mondo e l'altro prima del numero 1 dei FQ! ("Flash of two worlds") Le innovazioni di Stan Lee non hanno NULLA a che vedere con il concetto di "continuity"! (era molto più innovativo il fatto che fossero ambientate a New York, per esempio) Oltretutto, visto che stiamo parlando di vari tipi di continuity.... COME CAVOLO DOVREBBE ESSERE FATTO UN FUMETTO PRIVO DI CONTINUITY? Un fumetto totalmente privo di qualunque continuity (cioè di qualunque "continuità" nella narrazione) non deve assolutamente tenere in minimo conto quello che è stato pubblicato nei numeri precedenti. Esistono? Sì, ma sono serie totalmente diverse da quelle con protagonisti ricorrenti. Sono le serie di "liberi" autoconclusivi pubblicate da Intrepido, Monello o Lanciostory. Rimanendo in ambito Bonelli, parliamo di Un Uomo Un Avventura o Le Storie. Se invece hai una cosa tipo Zagor, dove nel numero 1 Zagor incontra Cico e nel numero dopo CICO C'È ANCORA (e c'è pure ancora Zagor), allora certo che c'è continuità narrativa! La continuity non l'ha inventata la Marvel! Esisteva già ai tempi dell'"Odissea" (che riprende la continuità narrativa dell'Iliade...) Altre inesattezze: Boselli stesso ha negato che il suo romanzo sia "canonico" per la serie, e la serie Tex Willer seguirà una cronologia diversa... Riguardo alla famigerata "retcon" della guerra di secessione... posso dire che le ipotesi che si fanno allegramente a destra e a manca sulle "ragioni" mi sembrano campate per aria? E qui rispondo anche a Poe: Da quel che so GL Bonelli scrisse "Tra due bandiere" dimenticandosi che Tex aveva già partecipato alla Guerra civile, non lo fece apposta per effettuare una retcon (oltretutto a che scopo? In quel periodo Tex non aveva una sua continuity, ogni storia era staccata l'una dall'altra e Tex e i pards erano sempre uguali a se stessi). Secondo me, sbagliate entrambi! Alcuni punti fermi: 1) Trovo molto improbabile che GLBonelli si fosse "dimenticato" della guerra di secessione: le storie iniziali di Tex erano continuamente ristampate e la ristampa gigante di quegli albi era avvenuta non più di dieci anni prima, inoltre proprio in quel periodo GL Bonelli stata riprendendo un sacco di trame dell'epoca (riprese la morte di Lilith, fece riapparire un personaggio di contorno apparso in "fuorilegge", fece tornare Montales dopo decenni, etc. Credo che quando un autore fa una scelta, PRIMA di considerarlo distratto o smemorato bisognerebbe vedere se quella scelta può avere motivazioni o scopi precisi. Allo stesso tempo 2) Dubito molto che GL Bonelli abbia fatto quella retcon per adeguare meglio la storia di Tex alla Storia: se ne è sempre fregato, e oltretutto.... è proprio "Fra Due Bandiere" che INCASINA in maniera assurda la storia di Tex, che altrimenti sarebbe molto più semplice... No, credo che vi sfugga una cosa, forse perchè è plateale, troppo evidente, e non ci si riflette. Il fatto che Tex all'inizio di "Fra due Bandiere" sia un tranquillo e pacifico allevatore, e non un ranger o un fuorilegge, è perfettamente funzionale al TIPO DI STORIA CHE VOLEVA RACCONTARE. Mentre Nizzi nella sua sopravvalutatissima "fuga da Anderville" racconta una favoletta di buoni buonissimi contro cattivoni cattivissimi, in cui la guerra non fa nemmeno una vittima civile e non c'è manco un muro sbreccato (e Tex fa discorsi retorici in cui esalta la guerra dicendo che combatterà fino alla vittoria finale dei buoni), GL Bonelli con "fra due bandiere" vuole parlare soprattutto dei DANNI ALLE VITTIME INNOCENTI CAUSATI DALLA GUERRA. Non solo Rod. Si vedono soldati razziare e depredare povere donne. Si vedono semplici soldati di leva massacrati a migliaia. Per una storia come questa, TEX DEVE ESSERE UN CIVILE COME GLI ALTRI. Una persona tranquilla (per quanto possa esserlo un attaccabrighe come Tex...) che sta cercando di campare con un lavoro onesto (fateci caso, è l'UNICA storia di Tex scritta da GL Bonelli in cui Tex lavora davvero per guadagnarsi da vivere. Ne "il passato di Tex" lavora prima nel ranch e poi nel rodeo ma non dà mai l'impressione di farlo per soldi). E ha un gruppo di amici. GL Bonelli vuole farci vedere l'effetto PRATICO di una guerra civile, come quella che LUI HA VISSUTO (fuggendo all'estero e in pratica dovendo chiudere la sua attività commerciale come editore). Il gruppo di amici si rompe, quando la retorica guerrafondaia spinge Rod contro gli altri. I militari arrivano a rubargli le bestie (come non vedere un parallelo con le bande nazifasciste che depredavano i contadini nella pianura padana? Mia madre ancora si ricorda la paura che aveva allora ogni volta che passavano a portare via qualcosa...), praticamente entro le prime pagine Tex e Dick perdono ogni cosa! Io credo che questa fosse una storia "speciale" per GL Bonelli, e che abbia per questa storia deciso di usare Tex in una veste "diversa", coscientemente, non per errore, e per l'effetto che ha nella storia, non per velleità fanzinare. In generale, credo che bisognerebbe smetterla di assumere praticamente per scontato che GL Bonelli fosse ingenuo, o che scrivesse sempre la stessa storia, o una qualunque della altre sciocchezze sparse da Nizzi e da fanzinari e pseudo-critici cecati. Più rileggo le sue storie più vedo quanto senso avessero le sue scelte. GL Bonelli era bravo. Rassegnatevi!
    4 points
  2. Grazie mille per la condivisione @Letizia E bravo anche @Condor senza meta
    1 point
  3. Allora...Storia interessante. Una merdaccia come Billing sarà difficile da dimenticare. Veramente ho goduto sul finale "ghiacciato". Tex e Carson molto in palla e sfiziosi nei dialoghi. Un GLB frizzante ed ispirato. Ticci prima maniera con scenari innevati evocativi (avevo freddo leggendo). Avversari un po' molli e non pericolosi forse l'unica pecca. Comunque storia godibile. Sottoscrivo tutto...
    1 point
  4. Comunque qual autore oggi sulla scena italiana sarebbe capace di mantenere alto l'interesse per ben sette albi consecutivi e giungere a un finale extra che rappresenta la classica ciliegina sulla torta? Mi chiedo quali aspettative potesse nutrire quella fascia di lettori che dal ritorno di Mefisto si aspettava un'arcimegaepicagalattica storia ? Per molti versi questa storia è un capolavoro. D'altronde mai in queste pagine Boselli si è spinto a dire che riponeva molte delle sue speranza su questa storia, ben al contrario si è chiesto come il pubblico avrebbe accolto quest'operazione che su Tex non ha precedenti. Certo il battage pubblicitario della casa editrice è stato imponente, ma qui le ragioni sono puramente di marketing. E solo dati alla mano, cioè numeri di vendita per i mesi del 2022, in termini negativi, possono corroborare tesi disfattiste e ripensamenti che se fossì nell'autore sarei lontano dall'avere. E sul "trionfo" di Mefisto, grandioso e effimero, appagante quanto beffardo, che segna il ritorno del negromante all'inferno, non c'è solo l'unica soluzione possibile per rispedircelo (cioè Narbas e la formula recitata al contrario) ma anche la pena del contrappasso, per un nemico che si è sempre servito dell'illusione, della magia, quindi del non vero, del non tangibile, che assapora un successo che come la sua arte e i suoi poteri è artefatto, illusorio, e che nella realtà dei fatti è invece un totale fallimento: perché invece di vedere morire Tex e i suoi pards è lui alla fine che si ritrova nell'aldilà. Questo era tutto da scrivere e, soprattutto, non era facile da scrivere.
    1 point
  5. Il Montana innevato di Ticci... il Maestro è formidabile nel ricreare il suggestivo scenario di questa bellissima storia, contraddistinta da felicissimi dialoghi e da un ritmo serrato. I visi smunti e la desolazione del villaggio Dakota e la corsa verso la morte di Billing aggiungono alla vicenda forte pathos, tale da renderla tra le migliori prove di GLB. Applausi.
    1 point
  6. A me questa storia invernale è sempre piaciuta. Sarà forse perchè l'albo "La Notte degli Assassini" fu il primo che tenni tra le mani tanti anni fa?Già Ticci ai disegni la rende ancora più mitica, è una gioia vedere l'ambientazione innevata, talmente perfetta che sembra di avere freddo. Bellissima la prima parte in cui Tex e pards vanno a caccia per nutrire gli indiani ridotti ormai all'osso. Forse un p? minore la parte successiva, ma rimane comunque tra le mie preferite di quelle uscite dalla penna di GLB. I quattro pards sono gestiti in maniera perfetta, nessuno è inutile o è lasciato in disparte. Da notare come il giovane Willer, prenda in mano la pericolosa situazione, riuscendo a sostituire benissimo il padre. Da incorniciare il solenne pestaggio al prepotente di turno e i vari dialoghi tra Tex e Carson che vanno a condire il tutto. Si insomma un'altro piccolo gioeillino!!Voto: 9
    1 point
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