Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Classifica

  1. Magico Vento

    Magico Vento

    Cittadino


    • Punti

      2

    • Contatore Interventi Texiani

      257


  2. Pedro Galindez

    Pedro Galindez

    Ranchero


    • Punti

      1

    • Contatore Interventi Texiani

      1340


  3. Winter Snake

    Winter Snake

    Allevatore


    • Punti

      1

    • Contatore Interventi Texiani

      181


  4. Exit

    Exit

    Cittadino


    • Punti

      1

    • Contatore Interventi Texiani

      224


Contenuto popolare

Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 05/01/2023 in tutte le sezioni

  1. Mi associo alla tua considerazione, John Wayne era il west Tex è il west e quindi.....
    1 point
  2. A dire il vero pard, personalmente non vedo tutto questo accanimento nello specifico. Come ogni opera, ad alcuni utenti può piacere e altri meno. In casi come questo, finisce che i commenti negativi sono destinati a fare più "rumore", ma ritengo che in un forum tematico sia sacrosanta la critica, soprattutto se espressa con garbo ed educazione, come finora è stato fatto. Se @Exit non apprezza l'andazzo della serie e decide di smettere, motivando la sua decisione con giudizi personali (opinabili come ogni giudizio ma al contempo degni di rispetto) non vedo perchè non possa scriverlo. Poi ognuno di noi è libero di condividere il suo pensiero o scrollare e andare avanti.
    1 point
  3. In effetti hai ragione. Perché dire in un forum di Tex che questo TW non c'entra con il fumetto che dovrebbe rappresentare? Era un commento come altri, a te non interessa, però non è detto che a qualcun altro forse si. Io non li leggo mica tutti, molti li salto a seconda di chi li posta. Quelli di Diablero li leggo sempre, i tuoi li by-passo e infatti non li cito mai. E francamente che qualcuno si chieda se sono sparito me ne frega nulla, giusto per rispondere al tuo quesito.
    1 point
  4. Storia mitica, che, benché non sia tra le migliori storie né della serie né di Gianluigi Bonelli, ha un'importanza senza paragoni all'interno della saga del ranger del Texas. Non sarà tra gli episodi migliori, ma comunque questa storia è assai ben riuscita e spicca sicuramente tra quelle dei primi albi, al di là della sua epocalità, probabilmente anche grazie al suo ampio respiro (dura più di 200 pagine). Apprezzo molto il ritmo delle prime storie a strisce, perché in pratica ogni dieci pagine del formato gigante c'è un momento di tensione o un colpo di scena che tiene alta l'attenzione e rende il tutto molto godibile. Grazie a ciò e grazie agli ottimi e frizzanti dialoghi di G.L.B. la storia è sempre coinvolgente, nonostante la sua non indifferente lunghezza. Le iniziali, leggendarie strisce con il matrimonio di Tex e Lilyth sono bellissime e a dir poco memorabili. Il tentativo da parte di Tex di trovare le prove contro dei trafficanti d'armi, cioè l'idea su cui si basa la storia, è molto intrigante in generale. Una delle mie sequenze preferite dell'episodio è quella in cui Jerry Stone e i suoi degni compari creano una trappola per poter eliminare Tex, inscenando un'evasione dal carcere di quest'ultimo per poter così mettere in atto la cosiddetta "Ley de Fuga". Molto appassionante anche la parte della vicenda in cui Tex deve tenere a bada il perfido Volpe Rossa e quella successiva dei "due contro cento", cioè quella in cui Tex e Carson affrontano soli Stone e i suoi uomini. Non sono poi da dimenticare i bellissimi e divertenti battibecchi tra Carson e Marshall. Ottimo il finale dell'episodio, per nulla scontato, con le dimissioni di Tex dai ranger. Come ho già detto in passato, il Galep delle origini è sempre un bel vedere e qui si nota già anche un miglioramento rispetto alle storie immediatamente precedenti. Bella ed emblematica la storica copertina dell'albo gigante Il patto di sangue. Storia: 8 Disegni: 8
    1 point
  5. Ottimo western di Mauro Boselli! Come sempre, il suo stile di sceneggiatura è riconoscibilissimo grazie ai numerosi colpi di scena e la fenomenale caratterizzazione dei personaggi. Il personaggio che più mi ha colpito della storia è il bandito Dave, che mi era diventato simpatico e mi è dispiaciuto vedergli fare una brutta fine. La storia è abbastanza breve e molto lineare, come tutte le storie degli almanacchi: contiene inoltre numerose scene d'azione e il ritmo non cala mai. Geniale la scena in cui Tex e Dave, quando le nuvole coprono la luna, vanno a stanare i banditi messicani: una scena sceneggiata impeccabilmente da Boselli. Penso che ricorderò questa storia soprattutto per il finale, beffardo ma bello. Il titolo della storia non poteva essere più azzeccato. Font, come ho detto altre volte, non mi fa impazzire. Le sue ambientazioni e le sue atmosfere però mi piacciono: il deserto, la tempesta di sabbia... tutte realizzate molto realisticamente. Bella la copertina di Villa e, ripeto, magnifico il titolo! Soggetto/Sceneggiatura: 9 Disegni: 8-
    1 point
  6. In effetti, come ha detto il Colonnello, una volta che "l'uomo di Flagstaff" si rivela al lettore c'è il rischio che questo rimanga deluso di fronte alla ( relativa ) irrilevanza della sua persona; IMHO, tuttavia, se il "cattivo" in questione fosse stato di forte personalit? ( come Mefisto o la Tigre Nera, tanto per dire ), la storia non avrebbe avuto lo stesso fascino. Infatti un cattivo dalla caratterizzazione vigorosa avrebbe dovuto essere presentato in piena luce molto tempo prima del finale; così, invece, il lettore ( fin quasi alla fine ) e Tex ( per i due terzi della storia ) sono lasciati ad arrovellarsi su come lottare con un nemico ignoto, e perciò sfuggente e imprevedibile, cosa che IMHO aumenta enormemente la suspence della vicenda. Del resto il contrasto tra la relativa insignificanza degli antagonisti e la loro grande capacità di ostacolare o colpire duramente Tex è uno dei segreti del fascino e della riuscita di storie come "Il Giuramento" ( mi pare difficile sostenere che Brennan e Teller abbiano una personalit? carismatica....) o "Un ranger del Texas".
    1 point
  7. E il motivo sembra evidente: sai leggere nel futuro. Non mi piacciono le stroncature. Capisco le critiche, anche feroci (sempre nel rispetto degli altri), ma solo se hanno la finalità di contribuire a migliorare ciò che si critica. Possono essere critiche giuste o sbagliate, soggettive od oggettive ma, secondo il mio parere, devono essere costruttive. Far conoscere la propria opinione agli altri è inalienabile, ma quando contribuisce ad aumentare la capacità di critica altrui e non è fine a sé stessa, solo allora vale veramente la pena di leggerla.
    0 points
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.