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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 09/01/2023 in tutte le sezioni

  1. Ritengo questa di Ruju e Mastantuono un'ottima storia, con personaggi importanti e calati in un contesto affascinante, sia dal punto di vista ambientale che storico. Credo che anche a Villa sia piaciuta molto, perché ha disegnato due copertine - la prima e la terza - davvero ispirate, con la prima soprattutto che, tra i colori del cielo e la lapidarieta' del titolo, ha un sapore al contempo malinconico ed epico, e che mostrandoci la quiete richiama sinistramente la tempesta, o meglio le tempeste, che davvero nei tre albi non mancano. Innanzitutto l'omicidio dell'ingegner Flinn e della domestica, in una scena drammatica e appassionante, con Angela che si salva per il rotto della cuffia. Più tardi, il rapimento della stessa Angela e l'uccisione di Taki e di tanti altri Squamish, eventi preceduti dall'assassinio del vecchio cercatore d'oro, che muore col rimpianto di non aver potuto avvertire Joe e Tex; e poi ancora, il gigantesco incendio di Vancouver, con l'intervento salvifico degli indiani. A collegare questi punti nodali della storia, c'è una trama ricca di azione e dal gran ritmo, con Carson sugli scudi, protagonista di un bel doppio confronto, all'inizio e alla fine di questa avventura. Il primo, non lo definirei nemmeno un duello: è solo una ripassata ad uno zoticone e prepotente di paese, a cui Angela ha fatto girare la testa. Non lo conto dunque nel novero dei duelli, essendo questa una scena funzionale essenzialmente ad avviare il rapporto tra il ranger e la ballerina, con il primo nelle vesti di cavalier servente e l'altra in quelle di fanciulla da salvare. Da qui, l'ennesima relazione del vecchio reprobo, che non perde occasione di conquistare le donne da saloon, evidentemente per lui una vera e propria passione. Quello finale, invece, è un duello con tutte le carte in regola, e l'originalità sta nel rendere protagonista della tenzone stavolta proprio il vecchio Cammello. Diciamo la verità, quante volte abbiamo visto Carson prendersi prepotentemente la scena? oltretutto non contro un avversario qualsiasi, ma contro un pazzo sadico che durante la storia, anche grazie a un monumentale Mastantuono, è parso terribile e massimamente feroce? Questo, a mio parere, è stato l'unico duello degno di nota e che meriti di essere definito tale, ed è a suo modo avvincente, per quanto può esserlo uno scontro che coinvolga direttamente i pards. E' stato bello, per una volta, vedere Carson nei panni di Tex; certo, stride un pò qui il comportamento del Carson di Ruju rispetto a quello di Boselli ne I Sette Assassini: in quest'ultima storia, come in quella di questo mese, il vecchio ranger è chiamato a battersi da un avversario ormai disperato che ripone le sue ultime speranze in una provocazione: in Vancouver è Kircher, nella storia boselliana era Kid Rodelo. Con il Kid, però, Carson non volle prendersi rischi inutili, e si limito' a schiaffeggiare il ragazzo, in tal modo umiliandolo; qui, invece, si assume l'onere di un combattimento dall'esito per nulla scontato. Laddove la soluzione di Boselli era stata improntata al buon senso e in un certo qual modo poteva dirsi elegante, questa è invece, per usare un termine "diableriano", più tamarra e anche meno credibile. Ciononostante, personalmente ho apprezzato anche questa scelta narrativa, anche perché il Kid era solo un ragazzo cui impartire una lezione, mentre Kircher è a tal punto odioso che è comprensibile e giustificabile la rabbia di Carson nei suoi confronti, e quindi il suo desiderio di distruggerlo definitivamente, e di farlo di propria mano. Concordo invece con chi dice che l'incendio poteva essere sfruttato meglio. In definitiva, una storia avvincente e ben orchestrata, assistita in maniera superlativa da una parte grafica semplicemente spettacolare, sontuosa, magnifica. Chiudo con la patacca: è bella. Mi piace il giallo-nero, che fa molto Tex, richiamando la sua immancabile camicia e il suo svolazzante fazzoletto. E mi piacciono anche le celebrazioni, mi piace che si renda evidente, manifesta, la ricorrenza di quest'ennesimo traguardo, di questo nuovo lustro da aggiungersi quale nuova tacca al calcio della pistola dei nostri, perché è un mezzo miracolo (per non dire intero) che dopo 75 anni Tex stia ancora cavalcando a spron battuto, pur tra insidie forse ben più letali degli avversari di carta affrontati centinaia di volte tra le vignette. E questo miracolo va ricordato, mese dopo mese, va ripetuto ai quattro venti, va per l'appunto celebrato. Con il legittimo orgoglio di chi, nonostante il contesto avverso e i tempi grami, combatte ancora.
    2 points
  2. Negli anni '70 le copertine erano più drammatiche, mentre adesso il Tex delle copertine guarda quasi sempre immobile e impassibile, e non si stupisce più di niente.
    2 points
  3. Sembrerebbe impossibile per un fotografo fare arte. Prende la natura così com'è e clic... la foto è fatta. Sembrerebbe. Un artista prende una cosa (perché quella e non un'altra?), la riproduce e fa arte. E magari l'originale è una ciofeca. O magari, nel caso di una foto, io riprendo la solita scena ripresa dall'artista e il risultato è un aborto. Lasciatemi stare Galep e il suo Tex dagli occhi storti.
    1 point
  4. Io non ho creduto nemmeno per un secondo che il commento di Borden fosse in qualche modo riferibile a Galep, perché Borden mi da sempre l'idea di essere molto rispettoso verso chi ha creato e dato tanto a Tex, sia perché ha gusto e di fumetti penso ne capisca, e Galep, anche quello meno bello da vedere era Galep, un maestro indimenticabile. Se arriviamo a criticare il Galep copertinista....davvero, resta poco da criticare. Le sue copertine poi, ispirate, copiate, ritagliate o create di sana pianta sono dei capolavori, anche nelle semplicità di molte. Sono evocative e hanno contribuito in modo fondamentale a creare la leggenda e il mito di Tex, a mio avviso al pari delle epiche storie narrate all'interno degli albi. Villa a mio avviso, con uno stile anche più moderno ha lasciato da parte la vera epicità come è da me intesa per far spazio ad una celebrazione del personaggio che è già epico ed ora impossibile da scalfire, almeno nelle cover, dove assume pose eroiche e leggendarie. Al di là dei gusti, sono entrambi dei miti, e se da un lato preferisco il sudore, la polvere e il sangue di Galep (molto più west), la bellezza e il genio di Villa sono fuori di dubbio. Il suo Tex è anche in linea con quello delle storie. Tex è sempre più invincibile e impeccabile, si sporca meno (tranne quando Borden lo butta a nuotare nelle fogne di Frisco) per cui Villa credo segua anche lo sviluppo del personaggio. Non ho dubitato che il messaggio di Borden fosse solo un "pro-Villa" senza voler dire nulla su Galep, perché di recente lo stesso Borden ha rivendicato nella copertina di Bedlam una doppia citazione ispirata e dichiarata sia per il titolo che per la cover. E dopo essere anche stato criticato per questo, vi pare che potesse ritenere fuori luogo omaggiare o attingere anche a piene mani da opere di altri per dar loro nuova linfa? E se anche Galep avesse preso in prestito per mancanza di tempo, evidentemente non poteva far altro per reggere quei ritmi infernali. Basta poi sfogliare qualunque storia di Galep per scoprirci dentro una capacità di catturare l'avventura ed il west che di certo non mi fa pensare che Galep fosse poco fantasioso.
    1 point
  5. Però detta così, sembra quasi che Galep copiasse solo di paro e paro le sue cover e onestamente mi sembra ingeneroso, non soltanto dirlo, ma pure pensarlo. E' innegabile che alcune cover fossero "ispirate" da locandine d'oltreoceano (in rete è comprovato visto che viene mostrato il raffronto) ma rappresentano solo una piccolissima parte rispetto alla mole immensa di copertine da lui realizzate (considerando albetti a striscia, albi d'oro, albi giganti e via dicendo). Lavorando con quei ritmi suppongo che alcune scorciatoie, quando possibile, fossero per lui doverose, almeno per poter dormire qualche ora notturna. Sostenere oggi che Galep non fosse capace di dare un'espressione voluta al suo eroe e si limitasse solo a riprodurre quelle di riferimento è a mio parere una bestemmia texiana. Non scherziamo dai! Oggi le cover saranno pure più moderne e "tecniche", ma il papà di Tex, nel pieno della sua verve artistca (non me ne voglia Villa che adoro), riusciva a dare un'anima ai suoi disegni di copertina, che raramente scorgo nei suoi successori.
    1 point
  6. E' verissimo, e non ho mai capito perché non si veda più Tex in seria difficoltà. Visto che lo scopo principale delle copertine è quello di attirare l'attenzione dei lettori, anche quelli occasionali, le scena drammatiche sicuramente colpiscono di più. E Villa le sa fare bene (vedi le prime splendide copertine di Dylan Dog). Se poi non corrispondono esattamente a quello che si trova nella storia, chi se ne frega! Secondo me quelle postate qui sotto (ma ce ne sarebbero tante altre) fanno venir voglia di comprare l'albo anche a chi non ha mai letto Tex! Come riuscirà a cavarsela?, viene da chiedersi: compriamolo per saperlo...
    1 point
  7. Per me ottima storia questa di Ruju, perfettamente assecondata dai disegni dei Mastantuono. Finché continua su questa strada il buon Pasquale da me riceverà solo applausi!
    1 point
  8. Le vecchie copertine erano più drammatiche perchè potevano mostrare un Tex ferito, sofferente, erano più drammatiche le SITUAZIONI. Adesso al massimo si vede Tex in pericolo perchè c'è qualcuno in agguato, ma non si vede mai in difficoltà. Il poter far vedere un Tex febbricitante o spaventato o attonito è un corollario di questa maggiore libertà. Ho sempre pensato però che fosse la richiesta della casa editrice (anche implicita, senza dirglielo ma gliele bocciano tutte e ha smesso di farle), non una scelta di Villa. Altro problema, non può più usare la fantasia con scene che nell'albo non ci sono ma evocano il tipo di storia. E qui mi sa che buona parte della "colpa" ce l'hanno i lettori che vogliono per forza la vignetta interna ingrandita e si lamentavano che in "massacro" Tex e Carson non fossero mai circondati da indiani e in "Chinatown" Tex non si vedeva mai lacero....
    1 point
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