Ovvio che è chiamato, come dici tu "a tappare i buchi". Affianca inizialmente un autore più anziano, di provata esperienza, che si ritiene a torto o ragione non sta nè a me nè a te a dirlo, la Prima Donna in Bonelli. Se Boselli continua a scrivere Tex, non è certo per merito o demerito di Nizzi ma perchè alla casa editrice piacciono le sue storie. e qui viene il punto: Nizzi usato sicuro, Boselli innovazione.
(c'è un intervista ad Ubc a Boselli (http://www.ubcfumetti.com/interview/9803.htm) in cui Boselli afferma
"
Di quanta libertà lei gode nella stesura dei soggetti e delle sceneggiature di Tex? Esiste, nella figura di Canzio o di qualche altro "bonelliano", una qualche forma di attento controllo o di revisione del suo lavoro, prima del passaggio alla realizzazione grafica ? Se si`, può citare qualche esempio significativo sui lavori gia` editati ?
Per quanto mi riguarda, io racconto a Canzio e a Bonelli un mini soggetto a voce, poi mi metto al lavoro. L'albo arriva sul loro tavolo gia' disegnato e letterato. Le mie storie sono uscite finora (per qualsiasi serie), hanno avuto correzioni davvero minime e mai nessuna scena e' stata rifatta. Si e' discusso per la sfida tra irlandesi e italiani dell'albo "Gli Invincibili", ma alla fine il mio punto di vista e' stato accettato (con riserva) e la scena non e' stata toccata
Che vuole dire questo? che anche Boselli presenta un soggetto a voce che, se viene approvato, poi passa subito alla realizzazione della storia...non è lo stesso metro di controllo utilizzato anche nei confronti di Nizzi dalla Casa Editrice negli anni 90? Nizzi non ha avuto da questo punto di vista un trattamento di favore, ma si è seguita la prassi...o no? D'altra parte, come è giusto che sia, un curatore lascia ampia autonomia realizzativa ad un collaboratore...eventualmente, si correggono con la storia GIà realizzata alcune scene o dialoghi, ma non si può STRAVOLGERE LA TRAMA che si è già accettata in fase di minisoggetto a voce.
Ah certo, Nizzi si "doveva mettere in discussione" da solo ...
Sul fatto della gelosia umana, potrebbe anche essere come dici tu. ma secondo me non c'è gelosia sul fatto di ritenere Boselli "migliore di lui", ma solo che ritiene Boselli col tempo un competitor pericoloso che scrive un Tex diverso dal suo. La cosa ovviamente non gli fa piacere, e lo porta a sclerotizzarsi sulla sua visione di Tex.
Questo è ancora un tuo punto di vista. Ai lettori le storie di Nizzi stanno piacendo, ed è un bene sia per la Casa Editrice sia per Tex...
"spegnere il cervello" significa dal mio punto di vista rilassare il cervello. Personalmente, passo già una vita infremale fitta di impegni e letture molto complesse (ultima lettura svolta, tutta l'opera de i "Quaderni dal carcere" di Gramsci, tuo conterraneo, e tanti libri sul Movimento Operaio). Anzi, mi sovviene un motto gramsciano che ho sempre ritenuto attuale. L'intellettuale deve saper parlare alla massa della gente, e rendere le cose semplici (non semplicistiche), Il che vuol dire, con le dovute differenze ovviamente, che Tex deve essere fruibile dalla massa dei lettori , per evitare di diventare un fenomeno di nicchia. Storie che tu definisci "facilone" possono piacre meno a te, ma piacere di più a tanti lettori odierni.
appunto...e qui di nuovo torniamo al punto: perchè è di Nizzi