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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 02/05/2023 in tutte le sezioni

  1. Siam ti rispondo in modo più pacato di Diablero,(cosa peraltro facilissima ): no, non sono la stessa cosa. Il comportamento di Nizzi è semplicemente inaccettabile. Ha espresso critiche pubbliche e che siano anche pesanti ed immotivate è solo la ciliegina sulla torta. Conosco Nizzi personalmente e mi sta pure simpatico, ma ciò non toglie che spesso nelle sue dichiarazioni dica cose sbagliate ed altrettanto spesso giustifica i propri errori scaricandoli su altri, tipo i disegnatori. Al contrario, non troverai una sola riga in cui GLB parla male dei suoi colleghi o dei disegnatori che lavoravano cin lui, semmai il contrario. Il suo giudizio su Nizzi è stato espresso provatamente e ci viene riferito oltre trent'anni dopo. Se fosse qui un certo fan di Nizzi probabilmente sarebbe capace di dare del bugiardo a Boselli perché è impossibile che GLB possa aver espresso quelle opinioni sul "più grande di tutti". Tu, fortunatamente, sei molto ma molto lontano da quel livello, tuttavia in questo caso hai torto lo stesso,
    1 point
  2. Per vedere la stessa dinamica, scusa, ma bisogna DAVVERO essere disposti a "stiracchiare" la logica e la realtà pur di stare dalla parte di Nizzi, a oltranza... 1) Ti risulta che GL Bonelli abbia MAI attaccato in un intervista un altro autore? Non solo "di Tex", ma CHIUNQUE? Tutti, mentre chiacchieriamo fra amici, possiamo dire quello che ci pare. Sono le prese di posizione PUBBLICHE che contano. Hai da una parte un autore che NON HA MAI ATTACCATO NESSUNO, dall'altra UN AUTORE CHE HA SEMPRE ATTACCATO TUTTI (ha attaccato GL Bonelli dandogli praticamente dell'incapace e dicendo che lui aveva "migliorato" le sceneggiature di Tex, come aveva attaccato Sergio Bonelli e come poi ha attaccato Boselli e Ruju), ma per te "è uguale"... 2) Ti risulta che nelle cose che diceva pubblicamente Nizzi di GL Bonelli CI FOSSE QUALCOSA DI VERO? Quando diceva che "erano storie tutte uguali", in cui Tex "picchiava senza provocazione, anche chi semplicemente lo guardava male", che "iniziavano SEMPRE con Tex e Carson che ricevevano un incarico da un superiore o da un ufficiale dell'esercito", e che consistevano soprattutto in "Tex e Carson che mangiano bistecche e patatine"? Solo un Nizziano sfegatato all'ultimo stadio potrebbe mai dire che anche solo una di queste cose è vera. Le critiche che GL Bonelli faceva IN PRIVATO ad un suo amico, per me sono precise al 100%, per Borden all'epoca idem, ma anche se non le condividi, sono comunque critiche "estetiche", nonsi metteva a raccontare balle tipo quelle di Nizzi (se GL Bonelli avesse fatto come Nizzi, avrebbe detto che nelle storie di Nizzi Tex non mangiava mai bistecche e patatine e c'era troppa magia...) 3) Chi era che HA CREATO TEX? Chi avrebbe avuto titolo per risentirsi del fatto che arrivava qualcun altro a stravolgere il suo personaggio E NON HA DETTO NULLA, e chi invece NON AVEVA NESSUN TITOLO PERCHÉ IL PERSONAGGIO L'AVEVA PRESO e passava il suo tempo ad attaccare e criticare chi il personaggio l'aveva creato? Davvero, poi vi meravigliate che sbrocco e mi incavolo, ma come si fa a sentire certe cose???? P.S.: a parte la terza, i primi due punti si applicano anche a Boselli: ti pare che GL Bonelli si sia comportato con Nizzi come ha fatto Nizzi con Boselli?
    1 point
  3. Borden, verosimilmente a GLB non piaceva il Tex di nessun altro, nemmeno il tuo. Non ho mai visto nessuno apprezzare chi prende il suo posto. Lavoro nello spettacolo, e non ho mai visto i grandi vecchi della tv, del teatro e della musica apprezzare i giovani che gli prendono il posto. Vuoi per motivi di età (da vecchi rimpiangiamo sempre i bei tempi, e consideriamo sempre che sta andando tutto a rotoli) e vuoi per motivi di invidia (lavoro da molti anni con dei veri e propri miti ormai quasi novantenni, che bloccano la strada a tutti i nuovi talenti per pura e semplice preoccupazione che possano superarli). Non credo che GLB avrebbe apprezzato nemmeno uno dei suoi successori. Ed è anche giusto e inevitable così. Ma questo non ha alcuna valenza. Lo stesso Nizzi ha questo atteggiamento con chi lo ha succeduto. E anche li è meglio non starlo a sentire.
    1 point
  4. Porta pazienza, sono 20 anni che dici sempre le stesse cose. Attacchi personali cosa? Ma se non fai altro che dare dei cretini a quelli che non la pensano come te. E qui la chiudo, perchè mi sono ripromesso, e ci stavo riuscendo, di trattarti cn i guanti, non voglio cambiare idea. Tanto è inutile, quando c'è fissazione non esiste argomentazione possibile.
    1 point
  5. Quindi Nizzi scrive una bella storia perché odia il Tex di GLB e "vuole prendersi le sue soddisfazioni" distruggendo da un lato la creatura del grande vecchio e facendo così dall'altro lato un piacere all'editore che vedeva nel personaggio la proiezione del proprio padre. È una tesi interessante. Ovviamente non la condivido per nulla (così come non condivido chi contesta la scena della bevuta, che continuo a ritenere una delle piu belle vignette texiane: dentro c'è un mix di sentimenti e di realtà, l'amarezza per come sono andate le cose, l'amicizia ritrovata, i rimpianti e i sensi di colpa, il vento sulla faccia, il cotone del Sud: stupenda...) però, pur trovandola fantasiosa, ammetto che è intrigante.
    1 point
  6. Episodio fondamentale della serie. Bonelli come resa riuscirà a fare meglio nella sua luminosa carriera, ma indubbiamente "Patto di sangue" rimane un pilastro portante della saga. In un autentico "cantiere aperto", l'autore opta per delle scelte importantissime, gettando le basi alla caratterizzazione definitiva della sua intramontabile creatura fumettistica. Il vantaggio di Bonelli fu indubbiamente quello di poter battere per primo ogni spunto narrativo e qui lo sfrutta appieno, inaugurando il suo fortunato ciclo sulle storie indiane. A dire il vero sono poche le volte in cui non lo fece egregiamente, ma non è questo il momento per ribadirlo. Nella consueta verve compositiva anticipa pioneristicamente i tempi (cosa non da poco non dimentichiamolo!) mostrando il punto di vista degli indiani, fino allora visti sempre come i nemici brutti e cattivi da sopprimere. Tex in una consueta indagine di contrabbando di armi, finisce legato al palo della tortura e solo grazie al gesto magnanimo della dolce Lilyth, figlia del capo Navajo Freccia Rossa, salva la pellaccia a patto di unirsi in matrimonio con la giovane nativa. Il matrimonio quindi non nasce nell'amore, Lilyth sceglie di salvare il giovane sperando che possa prodigarsi per la pace fra i due popoli e Tex, ovviamente, non ha scelta se vuole conservare lo scalpo. Cinico opportunismo? Parrebbe all'apparenza ma fin dall'inizio notiamo in Tex qualcosa di diverso. La grandezza di Bonelli è quella di lasciare in "seconda fila" la vena sentimentale, evitando così di sfociare in un'indesiderata melassa stucchevole, che con il ritmo della serie c'entrava poco. Ma proseguendo nella lunga storia (molto straordinaria in foliazione per i tempi) piccoli elementi narrativi e scene provano che pian piano la fiammella dell'amore fra i due giovani sta scoccando. Ho sempre pensato che il ranger provasse qualcosa per Lupe, ma in quella circostanza fuggì alla chetichella, scegliendo la libertà dell'eroe vagabondo. Con Lilyth è tutto diverso: Tex potrebbe benissimo durante le sue scorrerie non farsi più vedere in riserva e invece torna ogni volta. Anche nel rapimento della giovane moglie, il suo coinvolgimento emotivo non è solamente quello di un giustizere, si nota molto di più. Bonelli dipinge magistralmente l'amore striscia dopo striscia, celandolo abbastanza al lettore per non distorglielo dall'incedere della travolgente trama. Per la prima volta lo sentiamo chiamare "Aquila della Notte" e anche questa novità è fondamentale per la serie, ma soprattutto si cementa il rapporto di stima e amicizia fra l'eroe e il popolo Navajo che porterà alla sua nomina di capo alla morte di Freccia Rossa. Tex trova moglie, casa con tanto di cane Satan (un po' ingenua la collaborazione fra i due, fortunatamente Bonelli se ne accorge e lo farà sparire presto) e fra qualche anno avrà pure un figlio che completerà il quartetto caro a Bonelli, insieme a Carson e Tiger, che esordirà a breve. Il cantiere è ancora aperto ma Bonelli sembra avere le idee chiare o quantomeno è ben saldo nella sua fantasia. L'episodio in se è pur valido e scoppiettante, con villain tosti come Stone e Bessie e un Tex strepitoso, ma l'epicità delle scelte che segneranno le colonne portanti della serie, mettono in secondo piano tutto l'altro. Bonelli fa agire per gran parte della storia il suo eroe mascherato, introducendo un aspetto che recupererà pure in seguito nel travestimento dell'uomo della morte; fa morire l'agente indiano, liberando di fatto un posto che il giovane ranger prenderà in futuro e introduce i primi siparietti simpatici fra Tex e Carson: fra i due già si nota una forte empatia e amicizia, ma non meno importanti pure le prime insofferenze del nostro contro il potere dei scaldasedie. Affranto dalla brutta situazione creata da Caldwell e deluso da Marshall che non può opporsi solo perchè ha le mani legate per via della parentela dell'ottuso ufficiale con un senatore, non ci pensa due volte a deporre la stella. Una chiusura a sorpresa per una storia epocale. Potremmo stare qui ancora a scrivere a lungo, ma rischio di uscire fuori tempo massimo più del solito (e già il solito è tanto! ). Dinanzi a un episodio cardine si sorvolano con leggerezza le incongruenze celebri: i Piedi Neri in Arizona, i totem e le tende nei villaggi Navajo e il casco di piume nel capo di Freccia Rossa, d'altronde in quei tempi era già tanto che i lettori si chiedessero dove fosse l'Arizona. Galep ingranella strisce e strisce con disegni efficaci e puntuali e non disdegna di inserire elementi umoristici nei ballons (da vedere il pensiero con i cactus di Carson o l'uccellino aleggiante attorno a un malcapitato picchiato da Tex). Faccio solo notare quanto è splendida e dinamica la sequenza del Salto del Diavolo! Ho sempre adorato i cavalli di Galep, pochi erano in grado di tratteggiarli come lui. Il mio voto finale è 8
    1 point
  7. Tre mesi alla cifra tonda per @borden Certo Tex Willer ringiovanisce, ma forse in tutta freschezza è un succhiasangue o perfino un Maestro della Notte
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