MST

ciao, grazie, sei molto gentile. mi diverte sempre molto caratterizzare i cattivi. bisogna renderli credibili e riconoscibili. quella storia che citi è un sentito omaggio al mio caro editore a un anno dalla sua scomparsa.

è in programma a gennaio, massimo a marzo se slitta. ciao

Un vero peccato, perchè comunque i tuoi disegni sono tra i miei preferiti e dopo Magico Vento e l'attuale Shangai Devil, mi piacerebbe proprio vedere una tua realizzazione per intero,(cover + fumetto), che fosse legata ad una serie continuata con un personaggio da te creato,..., ma mi accorgo che pretendo troppo..., nella mia fantasia ho sempre visto il tuo stile grafico, da affiancare ad un personaggio fuori dalle righe tipo un Ken Parker o similare, dopotutto come cover il tuo livello grafico è eccezionale, serve solo un personaggio nuovo che si immedesimi bene nel tuo stile... In ogni caso e mi pare di averlo già fatto gli inediti di Shangai Devil, sono per me già una bella soddisfazione.. grazie, sei molto gentile. le cover mi divertono molto e cerco di dare sempre il massimo.

grazie a tutti per gli auguriabbraccio ideale

no, no, era solo uno scherzo. Tra autori, ogni tanto quando ci si incontra, ci si racconta come tal dei tali nel mercato francese abbia sfondato con un personaggio che ha venduto milioni di copie, seguono oh ammirati e gridolini di ammirazione. Credo che nel cuore di ogni autore c'è la segreta speranza di lasciare un passaggio indelebile del proprio lavoro ma io non sono mai stato tanto lontano da quel momento.

Ciao Pallino, grazie, sei molto gentile. Spero a questo punto che siano di tuo gradimento anche quello realizzate in questi mesi per l'ultima creatura di Manfredi, Shanghay Devil.

ciao, winsor. questo genere di attestato di stima è commovente, grazie. Ovvio che si cerca di dare sempre il meglio ma quando lo sforzo viene, anche se solo da alcuni, riconosciuto, l'appagamento è totale.

Aver collaborato a Magico Vento è stato utilissimo per familiarizzare con l'ambiente western e coi cavalli, sempre ostici da disegnare. sono due mondi paralleli ma profondamente diversi. Credo di non sorprendere nessuno se dico che Magico Vento, partendo da radici rigorosamente storiche, fa affidamento a un tipo di narrazione più realistica ed evocativa, mentre Tex si affida spesso al dinamismo e all'azione. Per farvi un esempio, come accadeva nella realtà abbiamo trovato il nostro sciamano colpire un avversario senza rispettare tutti i clicch? narrativi della galanteria, per Tex sarebbe impossibile. Comunque, credo di aver portato su Tex tutta la polvere e il sudore e l'odore di cuoio ereditati dalle tavole di Magico Vento. Man mano che le tavole e gli anni passano, cerco di mettere a fuoco la mia idea di Tex (e pards, ovviamente), che non scimmiotti il pre-esistente, senza snaturare il personaggio. La strada è lunga e piena di insidie.

A questo punto spero che Tito Faraci inserisca qualche figura femminile nella storia che stai realizzando! Comunque, ritornando sull'indianina, già così è un piacere per gli occhi, non oso immaginare la versione a matita ... al momento solo fustaccioni ben piazzati, neanche troppo svestiti e comunque con un'attenzione per l'igiene personale molto discutibile.

Ciao Corrado, ma secondo te il mitico Sergione lo sa che buona parte, per non dire la gran parte dei lettori di Tex ha superato da un pezzo i 18 anni?!?! Sergio Bonelli è il primo ad apprezzare le donnine scollacciate ma conosce molto bene il proprio pubblico. Ogni volta che è stata pubblicata qualche immagine osè sono arrivate carriolate di lettere indignate da parte di lettori benpensanti o genitori benpensanti di lettori. Ovvio che alla lunga, diventando più realista del re, tendi come editore a non complicarti la vita.

be', le sceneggiature di Nizzi sono molto fluide e lasciano molto spazio alla regia del disegnatore di turno, questo non vuol dire che la sequenza non sia stata pienamente concertata dal buon Claudio. Se poi invece intendi chiedere se la sensualit? dell'indiana fosse richiesta in sceneggiatura, la risposta è no ma mi è venuto spontaneo creare un personaggio, pur nella tradizione castigata della Bonelli, con una forte carica sensuale. Tanto più che io, a differenza di come l'hai invece interpretata tu, ho immaginato la scena alla fine di un rapporto già consumato. Esagerai con le sgambature che lasciavano scoperte le gambe della giovane. In particolare mi furono censurate le matite di una vignetta, l'ultima di pag. 176, in cui il vestito originariamente finiva sull'anca all'altezza di dove si infittiscono le pieghe, lasciando coscia e fianchi nudi e pruriginosi. Eh, eh, Bonelli mi chiese cortesemente di abbassare lo spacco aggiungendo tessuto, così come appare nella versione definitiva stampata sull'albo.

allora manterr? il segreto, cara pagina 47. a presto

c'è tutta una parte dedicata alla produzione bonelli. in particolare, per quanto riguarda il nostro amato ranger, c'è un'illustrazione a mezzatinta di tex a cavallo, già vista in altre vetrine, e tre vignette orizzontali riprese dall'albo gigante. come vedi non è un volume che si può comprare solo per tex.

la possibilità che lo stesso disegnatore potesse realizzare le cover per due testate bonelli cre? non poche perplessit? alla casa editrice. Si cerc? allora di differenziarle il più possibile: Nick Raider a tempera è più sulla scia delle illustrazioni dei gialli Mondadori, Magico Vento a matita e con colori digitali, cercando di evocare per quanto possibile l'epopea western attraverso atmosfere rarefatte e realistiche. La scommessa in qualche modo fu vinta, nessuno per fortuna confuse le due testate e, anzi, arriv? qualche riconoscimento, Fumo di China su tutti, a sottolineare di come il lavoro fosse stato apprezzato a livello popolare. Per me è stato indubbiamente un grande onore poter illustrare le cover per delle testate in cui avevo esordito come disegnatore, e la redazione non mi ha mai fatto mancare quell'apporto che fa lavorare con serenit?. La vetrina mensile di una copertina bonelli è un'opportunità da sfruttare al meglio anche se va sempre affrontato come un lavoro di grande responsabilità. Vi assicuro che viste da fuori è impensabile la mole di lavoro che si nasconde dietro l'uscita delle cover bonelli: selezione materiale preso dalla storia, comunicazione col disegnatore, primi studi, scelta della composizione utile, limature, definitivo, eventuali rimaneggiamenti, e tutto in un arco di tempo che va dai 7 ai 20 gg. Nel periodo che portai avanti entrambe le serie il mio cervello stava friggendo, non riuscivo quasi a fare altro. Capisco il povero Villa che denuncia il soffocamento da cover. :)la curiosità è statistica: in entrambi i casi sono succeduto a due colleghi (casertano e ramella per NR, e venturi e frisenda per MV) e in entrambi i casi ho portato avanti il mio compito fino alla chiusura che, inevitabile, è arrivata spietata. Perciò scaramanticamente mi auguro che non mi assegnino mai le cover del nostro ranger, eh, eh.

grazie a tutti per gli auguri!!!siete molto cari prestoc.

ah, okho capito, be', in effetti almeno su questo i baffi sono simili ma raramente prendo a rifermento elle foto per i miei personaggi. Questo, in particolare, tutto a un tratto me trovo in sceneggiatura, così, senza spiegazione, tanto che pensai che mauto (Boselli) avesse sbagliato nome e che intendesse uno di quelli già disegnati. Lo chiamai e lui disse "No, no! E' uno nuovo! Fallo come vuoi!"In quella prima vignetta compariva di 3/4 da dietro, quasi non si vedeva, Provai qualche schizzo senza sapere se sarebbe tornato e quanto, e poi tutti i disegni che lo seguirono fecer riferimento a quel primo disegno appena accennato.

ringrazia il pap? a cui assocer? il ringraziamento a te appena me ne darai l'opportunità.

di "Mysterious" Dave" mi fu consegnata da Boselli la stessa medesima foto che hai pubblicato, però, coma anche tu hai osservato, il personaggio giovane e banalotto poco rispondeva all'ambiguit? che il personaggio richiedeva, così mi son preso la briga di rimaneggiarlo un poco rendendolo più minuto e segaligno. Joshua Webb invece è nato per caso: nella galleria di personaggi del primo flash back dovevo inserire uno dopo l'altro i vari cattivi. Erano tanti e senza descrizione così disegnavo quello che veniva. Mi sono innamorato dall'inizio di questo personaggio così fortemente connotato. Anzi, ho temuto che, proprio perchè troppo particolare, Mauro Boselli me l'avrebbe fatto "normalizzare", invece si dev'essere innamorato anche lui perchè ha cominciato a usarlo sempre più spesso fino a farlo diventare una delle due spalle che si ricordano meglio (insieme a ice). Una curiosità: all'inizio era biondo platino, coi capelli lunghi, poi giustamente Boselli osserv? che un tipo con quei capelli non sarebbe rimasto impresso dai testimoni solo perchè mancino, allora i suoi capelli si accorciarono e diventarono di un ben più anonimo nero. E' un punk ante-litteram. Ice ha un mento prominente e solo un accenno di baffi. niente a che vedere col tuo cantante-bassista. Però credo che l'anima rock, prima di tirare le cuoia, l'avesse anche lui. amen.

Grazie Paco, il tuo giudizio è generoso. ti ringrazio di cuore.

be', calcola che in un secondo ci sono 24 fotogrammi. Generalmente in animazione si lavora a passo due, cioè un disegno viene fotografato due volte riducendo il numero di disegni necessari a 12. riassumendo 12 disegni al secondo, fai tu il conto.

Non ero a conoscenza di quest'episodio e mi dispiace molto. Spero che tu non abbia preso in "antipatia" noi napoletani per il comportamento di quelli di Comicon. Ad ogni modo, potremmo sempre incontrarci nella tua Roma amo napoli e i napoletani e in più sono anche un assiduo spettatore di un posto al sole.

be', caro west10, in realtà ero l' anche il sabato ma ammetto che la gran confusione non permetteva molto. Ci rifaremo il prossimo anno. anche per te, winsor, non è detta l'ultima. E' vero che io mi muova sempre di meno ma non è escluso una puntatina in una delle prossime edizioni. C'è da dire però che quelli di Comicon non si dannino l'anima per avermi: anche quando mi venne assegnato il premio micheluzzi lo dovette ritirare bonelli, sergio bonelli, perchè a me non mi avvisarono.

scusate la ripetizione ma la prima risposta ritenevo fosse stata persa con un'empasse del computer. pardon.

col fumetto popolare mi trovo molto più a mio agio col bianco e nero dove ho più controllo. In passato alcune storie, come "Paperino e il sinistro dottor Murdy", Topolino n.2252 (1999), sono state falsate dal colore, saturo, scuro, chiassoso e non rispettoso dei piani. Ora succede raramente ma in assoluto quando il colore non lo curo io non sono mai completamente soddisfatto, Francia compresa.