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Ulzana

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Tutto il contenuto pubblicato da Ulzana

  1. Ulzana

    Il prezzo degli albi di Tex

    Mauro, quando mio padre nella Napoli del dopoguerra non aveva i soldi per mangiare, lui e altri bambini andavano nelle pizzerie a mangiare il "cornicione" che, di solito, i signori non mangiavano, lasciandolo nel piatto per loro. Forse per questo la Margherita napoletana, per tradizione, deve essere più nutriente. Non credo gommosa, ma di certo non è sottile come le pizze di altre regioni. Ma i gusti sono gusti. Tornando al prezzo dei Texoni. Beh, è una testata "particolare", nel senso che tutti i giganti sono scomparsi dalle edicole, anche quello di Dylan, perché non garantivano lauti guadagni dal punto di vista editoriale. Gli aumenti non piacciono a nessuno, ma si vede che i costi aumentano per queste collane e se vogliamo leggere volumi simili bisogna adeguare il portafoglio. Il Texone è l'equivalente di due Tex e qualche pagina... aggiungiamoci il formato più grande, i vari redazionali interni ed ecco che penso sia un prezzo congruo. Insomma, non mi lamenterei. Discorso diverso sull'anteprima a Lucca. Lì pure a me non è piaciuta sta cosa. Il Texone doveva uscire PRIMA nelle edicole. Ma qui non c'entra il Bos, ma i caporioni dei piani alti... è andata così, amen.
  2. Credo pure io abbia usato il vecchio Jack come fonte di ispirazione, d'altronde GLB non nascose mai la sua predilezione per l'autore del Martin Eden e altri capolavori. Penso anche che le sequenze con le sperimentazioni del Morisco in questa storia siano proprio ben fatte, e danno al lettore quel giusto connubio tra fascinazione e mistero. Letteri sempre all'altezza, soprattutto in questo periodo.
  3. Ulzana

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Mica ti obbligano. Spremuto non penso sia il termine da usare. Il Texone in edicola dovrebbe uscire in giugno, invece lo anticipano (penso fine novembre, poi si vedrà). Chi c'ha i dindini se lo compra in edizione speciale, gli altri aspettano quella normale.
  4. Ok, non sei un troll... Ma cose sgradevoli quali? I poliziotti sparano erano riferito al fatto che Tex è comunque un ranger, anche se non in servizio attivo, quindi sotto un certo punto di vista agisce nei limiti (e spesso li sorpassa) delle leggi costituite. E' normale che LUI spari ai criminali, in un contesto storico in cui si faceva (vatti a leggere le cronache western di quel periodo). Ti ripeto, sei tu che fai domande assurde e arzigogolate... Tex spara e ammazza, che dobbiamo fare? Crearci pipponi mentali? Certo, facciamolo, ma gli autori, cioè chi scrive le storie, questi problemi non può proprio crearseli. In un contesto di fantasia (e te lo ripeto ancora: FANTASIA) ci sta che i cattivi muoiono, vengono ammazzati eccetera. Non per sadismo o crudeltà fine a se stessa, ma per ESIGENZA narrativa. Se non capisci questo non so più che altro aggiungere. Stan Lee ha fatto quello cui tu auspichi. Ma i supereroi sono una cosa, Tex è un'altra. Questo è tutto, per me discorso chiuso. Rimani pure nelle tue personali considerazioni, per carità.
  5. Stai applicando valori etici e morali a un fumetto. Cioè, a storie di FANTASIA. Sei partito dalle troppe sparatorie, ai villain poco caratterizzati, per passare a altro, al Tex che dovrebbe essere conscio dei suoi difetti... Tex non è un esempio, non deve esserlo, non vuole esserlo, qui sta il grande equivoco in cui cadi. Poi, che a noi lettori, piaccia che lui faccia volare dalla finestra un cattivo, o che riempia di botte un farabutto o il politico arrogante... concedicelo. Dici una grossa sciocchezza, perdonami, sul fatto che uccidere persone è da fuorilegge... quindi se un poliziotto durante una rapina spara a un criminale, il poliziotto è un fuorilegge? Dai, per favore, fai confusione o stai trollando (ne sono sempre più che convinto). Che poi Tex non è nemmeno un ranger in servizio attivo, se proprio dobbiamo fare i pignoli... Tex è già MATURO. I dubbi esistenziali non può averli e non gioverebbero alle storie, vatti a leggere i fumetti Marvel se cerchi questo. Non può dire "oddio, ho fatto bene a riempire di botte quell'energumeno?" oppure "mmm, forse non dovevo uccidere quei criminali, avranno pur sempre una famiglia". Sono cose che nelle storie e nel contesto texiano non hanno senso. Nessuno insiste a dire che Tex sia puro e perfetto... insomma, ti abbiamo risposto. Io termino qui i miei interventi perché sento puzza di trollaggio.
  6. Ma cosa dici... Tex non gli mente. NON SA che sua moglie è morta. Gli consente di andar via, certo, ma poi cambia tutto quando apprende che Lilyth è morta. E si vendica, diventa giustiziere assoluto. Ed è pertinente. Sugli interrogatori... stai prendendo una cantonata: Tex utilizza certi sistemi per carpire informazioni, ma dove sta scritto che deve ammazzare tutti per sfogare la rabbia? Ma stai psicanalizzando un eroe di fumetti per caso? Poi se ci stai trollando tutti... ok, ma io mi tiro fuori dal gioco. Perché esistono settant'anni di storie, vattele a leggere e poi torni qui e ci confrontiamo...
  7. Ma non è logica, è conseguenza: in duecento pagine il povero sceneggiatore che deve mettere? Se gli levi la possibilità di far crivellare qualcuno, si perde tutto! E il lettore si annoia! Non è che uno auspica alle scene tipo Rambo però... poi non è nemmeno vero che ci sono sempre carneficine... me ne ricordo un paio di epiche: Tragico Assedio, di GLB e Galep, e il finale de Gli Invincibili, di Boselli e Marcello. Poi nelle altre decine e decine di avventure non è che avvengano queste carneficine... Tu scrivi: hai citato proprio la storia in cui Tex eroe e giustiziere proprio non è xD. Tex non ha nessuno da salvare lì, dato che sua moglie e molti altri indiani sono già stati decimati dal vaiolo. Ciò che Tex e gli altri Navajo vogliono è vendetta. Tex in quella storia è un'anti-eroe per eccellenza, lui agisce perchè vuole il sangue dei colpevoli. ..e perchè Tex no? Cioè c'è forse scritto da aulche parte che Tex non può avere storie così. Io penso invece che avendo più storie del genere, Tex diventerebbe un fumetto più maturo, d'autore, invece che puro divertimento buono per spegnere il cervello. Non che ci sia male in quello, ma ho l'impressione che Tex sia rimasto fermo in quella fase per fin troppo tempo. Hai un concetto TUO dell'essere eroe. Intanto ne Il Giuramento ci sono altri indiani da salvare, per evitare che i Navajos vengano non solo sterminati ma anche DEPREDATI delle loro terre. Quindi è un eroe a prescindere perché si erge difensore di una classe in minoranza e va contro perfino all'esercito che vorrebbe impedirgli di entrare nella sua tribù, ma quale anti-eroe... e che voglia il sangue dei suoi nemici? Ci sta. E' un giustiziere, non un prete, ma nemmeno un sanguinario fine a se stesso e che si compiace dello spargere dolore... Ma allora leggiti Apache Kid... e poi parliamo del "Tex d'autore". Tex è Tex, ed è già maturo di per sé. E' perfetto per come deve essere. Quelli che vogliono cambiare Tex, devono prima levarsi dalla testa sta definizione "d'autore". Che poi uno sceneggiatore voglia crearsi (vedi El Muerto) un villain che non funga solo da avversario ma che abbia dietro una MOTIVAZIONE, ci sta. Pure Mefisto ha le sue, la Tigre Nera... mi sa che devi rileggere molti albi. Esiste Tex Willer, non Tex Parker
  8. Ma ti ho risposto sopra... non è compito di Tex fare profili psicologici (leggiti Julia, ne resterai soddisfatto). Allora, che lato umano avrebbero quelli che portarono le coperte infettate di vaiolo alla tribù Navajos? Se vedi Tex in quel caso si erge a giustiziere e ne ha ben ragione. Risparmia la vita a un criminale che l'ha informato, salvo farlo uccidere dai suoi indiani dopo aver appurato l'entità del disastro che i Navajos hanno subito. Tex schizofrenico? No. Eroe e giustiziere. Ci sono molte storie in cui il nemico principale si pente e si redime, cui Tex risparmia la vita. Rileggiti (o leggi mi sembra di capire che tu non conosca bene la saga) i primi duecento albi e ne avrai testimonianza evidente. Per dubbi esistenziali e il "bene nascosto" (per usare le tue parole) anche nei cattivi... c'è il Dylan di Tiziano Sclavi. Ma anche molte storie di Mister No Se ti piace il western di questo tipo vai su Ken Parker, E aggiungo, visto che parli di serie televisive che mostrano i cattivi solo come cattivi... Dexter l'hai mai visto? E' un cattivo, un serial killer, dai risvolti umani e che ammazza altri serial killer eppure uno prova molta empatia per lui... The Shield ci mostra poliziotti corrotti... ma umani e perfino cazzuti e simpatici pure loro. Breaking Bad esalta le gesta di un malato di cancro che spaccia anfetamine ma che ispira tanta pietà... che dire di Gomorra, in cui i cattivi diventano addirittura eroi, ma che pure hanno i loro pregi e le loro "simpatie"... penso che la televisione sia ormai lontana dallo stereotipo che indichi tu.
  9. Perdonami, ma tu vuoi levarci il divertimento di lettori!!! Scusami, ma è un falso problema quello che ti poni. Cioè, i dubbi esistenziali vanno bene per Nathan Never, magari Dylan Dog... ma Tex esclude questa cosa. Poi non si possono scrivere storie senza morti ammazzati, un po' come fare una frittata senza rompere le uova.
  10. Ma Tex non si è mai e poi mai lavato le mani. Uccide criminali, esseri immondi che non meritano pietà, ma quanti ne ha risparmiati? Rileggiti le storie, vedi che Tex molto spesso dà una seconda chance ai criminali... il che dimostra che quando può evita di ammazzare tutti. Tex poi è un GIUSTIZIERE e non un uomo di legge. Insomma, fa quello che cavolo gli pare, e con giustizia. L'unica certa e sacrosanta: la sua.
  11. E invece sì. La tua sicurezza è uguale alla mia, Carlo, quindi non discutiamo
  12. Beh, in effetti è proprio esagerata come cosa...
  13. Giochiamo un po'... (non è un soggetto, ma una traccia) “LA SUA PRIMA MISSIONE” (traccia - storia breve) Matthew è un giovane venticinquenne arruolatosi nei rangers. Vuole seguire le orme paterne di suo padre “Arkansas” Joe, ammazzato anni prima da una banda di rinnegati quando lui era soltanto un bambino. Matthew sa tutto di quella storia ed è cresciuto ammirando Tex Willer. Per questo motivo il comando dei rangers affida a Tex e a Carson il compito di aiutare il ragazzo in quella che è la sua prima missione: sgominare una banda di trafficanti di armi che infesta l’Arizona. Nel corso della vicenda, il giovane ha modo di appurare i metodi investigativi dei due satanassi e di conoscere la loro abilità. Matthew e i due pards riescono, dopo alcune indagini, sparatorie e scazzottate, a sgominare la banda di rinnegati, ma il giovane (dopo aver visto i resti di una famiglia massacrata in precedenza dagli indiani a causa delle armi vendute loro dai trafficanti) capisce che quella vita di morte, pericoli e sofferenza non fa proprio per lui. A malincuore, decide di congedarsi dai rangers, anche se così si sente in qualche modo di disonorare la memoria del padre. Ma è Tex a convincerlo che la sua è una scelta molto coraggiosa, perché riconoscere i propri limiti è importante. Matthew giunge quindi alla stazione di Topeka, da qui partirà per raggiungere una città dell’Est dove intende completare gli studi di giurisprudenza e diventare avvocato. Con la benedizione di una coppia di eroi del calibro di Tex e Carson.
  14. Ulzana

    [695] L'ultima vendetta

    Bella storia! Complimenti a Borden! Capitolo disegni: ma davvero non capisco chi parla di invecchiamento precoce o di decadenza... per ME Ticci è stato MAESTOSO.
  15. Ulzana

    [696/699] L'ombra del Maestro

    Il Tex di Bonelli USAVA questo tipo di espressioni, anzi... fa bene Boselli a riportarle in auge. Fa parte del mito.
  16. Questa cosa è esagerata... mica li disegnava sempre strabici.
  17. Ulzana

    Galep 100

    Brava! Sono tre numeri. Galaor, un fumetto di GLB!
  18. Ulzana

    Galep 100

    Anche a me piace molto Albertarelli... comunque il grande GLB ha scritto anche Galaor, che è un personaggio uscito in Francia che avrei visto disegnato da Galleppini... ma che fu invece disegnato da Franco Oneta.
  19. Ulzana

    Galep 100

    Non sono d'accordo. Gli episodi migliori di Occhio Cupo sono il 3 e il 4, per quanto mi riguarda, con un Galep monumentale. L'episodio di Albertarelli è bello. stupendo, ma c'entrava poco con Occhio Cupo, di cui fu solo un rimontaggio.
  20. Ulzana

    [684/685] Wolfman

    No, non si può. Deve essere programmato tutto per bene e con avventure di uno, due o tre albi. A parte rare eccezioni. Non sto dicendo che io sia d'accordo, ma la realtà è questa. Una volta potevi contare su disegnatori che completavano un albo in due, tre mesi. Oggi i veloci ci mettono un anno. Non la vedi la differenza? Non significa niente avere trenta storie in lavorazione. I cinque disegnatori di una volta erano tizi capaci di fare trenta, quaranta tavole al mese... e non c'erano tutti gli extra che escono oggi.
  21. Ulzana

    [684/685] Wolfman

    Per Letizia: gli albi devono essere in una, due o tre parti per motivi editoriali ed è inevitabile. Una volta si spezzettava perché si poteva (Galep, Letteri e altri facevano quaranta tavole al mese e anche di più). I disegnatori odierni sono lenti. Quindi cosa succede? Se la storia di due albi prevista per (esempio) i mesi marzo e aprile non può uscire la casa editrice deve subito sostituirla con un'altra della stessa lunghezza in modo da non stravolgere il piano editoriale complessivo. Operando in questo modo si può intervenire con efficacia.
  22. Ulzana

    [Texone N. 32] Il magnifico fuorilegge

    In effetti è impossibile mettere d'accordo tutti, la mia di sopra resta una considerazione personalissima e non una verità assoluta.
  23. Ulzana

    [Texone N. 32] Il magnifico fuorilegge

    Non esagerare, vuoi far chiudere la Bonelli? Tex è TRADIZIONE. Lo sa anche Mauro. Non si prescinde da essa, guai a farlo! Per il resto io guardo questo Texone come un punto di partenza per un glorioso futuro che si regga su un altrettanto glorioso passato. La linea innovatrice per Tex è un falso problema che per quanto mi riguarda non si pone; Il Magnifico Fuorilegge è un tripudio del primo Tex, quello sanguigno di GLB... guarda il linguaggio che, a mio parere, resta il punto più alto di questa storia e che è molto bonelliano. Questo significa che si possono scrivere ottime e stupende storie dal taglio fresco, attuale e moderno, ma legate comunque alla tradizione.
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