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TWF - Tex Willer Forum

Leo

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Messaggi pubblicato da Leo

  1. <span style="color:red">6 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

    nè il grande Milan di Sacchi

     

    Dal che devo desumere che la tua fede calcistica è rossonera?

     

    Comunque, non condivido la tua lettura, ma in effetti non volevo accusarti di animosita' antinizziana: è che le critiche a Nizzi, mosse in via generale ma partendo da questa storia, stavolta mi son parse ingenerose. 

  2. <span style="color:red">44 minuti fa</span>, Testa di Vitello dice:

    E alla fine ho preso anche questo Maxi. Anche se mi ero detto : coi Maxi, basta. Ma qui c'è Alessandrini ai disegni. Alessandrini è una leggenda. Alessandrini che torna a illustrare Tex, non potevo proprio lasciarlo in edicola. Alessandrini col western ci sta dentro alla grandissima : sin dai tempi di Ken Parker...il suo stile spigoloso, che tende all'astrazione, ma al contempo conserva una sporcizia che ti fa respirare l'aria polverosa del sudovest. Coi suoi deserti irti di rovi e arbusti riarsi, le rocce e le alture che scivolano e si fondono in un cielo di nuvole senza soluzione di continuità. E la maestria dei colpi in arrivo...le vetrate e le lampade fracassate nella sparatoria al ristorante : non si vede così spesso, una tale maestria.

    Sono stato contento di averlo preso, anche per la storia : Nizzi si muove, come sempre in questa fase post-ritorno, su terreni a lui noti e confortevoli (le congiure dei politicanti di Washington, gli squadroni di giacche blu capitanate da palloni gonfiati a minacciare la pace nel Sudovest). Stavolta imbastisce un intreccio articolato, che col procedere della narrazione si ramifica : i pards si dividono, subentrano divagazioni/deviazioni (Kit aggredito dai predoni ; l'episodio di Miss Lola e "l'uomo che sussurrava nel sonno" in cui, a giudicare dai commenti, molti ci hanno capito pochino), e una gusto corale che regala personaggi secondari ma a loro modo "importanti" resi con pochi, vivaci, tratti (il capitano Morris, il vecchio Samuel). Aggiungendoci la fluidità del racconto, la felicità delle caratterizzazioni e dei dialoghi (dove si torna finalmente a respirare l'affiatamento e l'(auto)ironia tra i pards), devo dire di essermi sorpreso a trovare probabilmente il miglior Nizzi del dopo ritorno. E poi scene come quali quella nella redazione del giornale e lo sganassone al Colonnello. Quanto mancava QUESTO Tex.

     

    Quoto tutto, è un commento che faccio mio, oltre che per la storia (per QUESTO Tex) anche per il disegnatore: preso dalla querelle su Nizzi, non ho detto nulla sui disegni, che ho apprezzato.

    • Grazie (+1) 1
  3. <span style="color:red">24 minuti fa</span>, Diablero dice:

    la lista postata da Leo è quella sì una provocazione, visto che mette insieme cose dette da utenti diversi e che nessuno pensa globalmente 9la 1 e la 3 sono mutualmente esclusive, la 3 stata avanzata come ipotesi per negare la 1, non si possono mettere insieme come se fosse un programma elettorale. E, personalmente, anche se vengo tirato per la giacchetta da inizio thread, non mi riconosco in NESSUNA di quelle affermazioni e alcune le ho pure contestate...)

     

    Circa il fatto che alcuni non saprebbero leggere, mi pare che l'affermazione fosse proprio tua.

     

    La lista poi riporta affermazioni non attribuibili a una persona, è solo una sequela di cose lette in questa discussione, dette da più persone, quindi nulla di provocatorio nei confronti di qualcuno in particolare. In generale, quelle affermazioni riportano il sentiment del topic. 

  4. <span style="color:red">6 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

    Ho letto dei 3...Bah...

     

    E ci starebbe pure, perché alla fine una storia può anche essere totalmente disprezzata. È il contorno che a me dispiace, e che trovo esagerato. Perché qui si dice che:

    1) Nizzi non ha mai saputo scrivere Tex

    2) molti utenti che lo apprezzano non sanno leggere

    3) Nizzi scrive deliberatamente male in odio al curatore

    4) il curatore sarebbe quasi da licenziare per aver permesso il ritorno del mostro.

     

    Io non sono solitamente polemico e non mi va di intervenire, ma se ne leggono di ogni qua quando si parla di Nizzi. L'ho odiato anch'io, fumettisticamente parlando, in un certo periodo in cui non compravo più le storie di Tex quando c'era Nizzi sul tamburino, ma da qui a gettare il bambino con l'acqua sporca, o ad accusare Nizzi di scrivere male oggi scientemente, ce ne corre, no?

  5. <span style="color:red">9 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

    Quella di Griffith non l'ho vista come incongruenza ma come un qualcosa che non mi quadrava. Come ad esempio nella scena finale dove al ristorante di Flagstaff a festeggiare non c'è il vecchio sceriffo ma quello di Gallup (o altre sbavature). Stavolta ho notato certe cose che hanno annacquato un po' le cose buone.

    Globalmente è da 6 però la prima parte era gustosissima invece.

    Cioè di Nizzi bis ne ho lette di peggiori (il color Un capestro per Kit Willer ad esempio) questa mi ha lasciato un po' così.

    Poi certi toni, certe affermazioni sopra le righe sono per me da stigmatizzare.

     

     

    Ma ci sta che la trovi una storia da sei. Per me vale di più, ma capisco la tua posizione su alcune superficialità evitabili. 

  6. <span style="color:red">5 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

    Ho capito che è nascosto il ranch...Però io una cosa devo fare (uccidere Parker), mi devo porre il problema e risolverlo o provarci.🤔

    Comunque ti capisco con la storia della strega😁😁

     

    E chi dice che nel frattempo non l'abbia fatto, ma in maniera infruttuosa? Sa che Griffith aveva un ranch nascosto tra i canyons, ma non sa dove rintracciarlo né dove trovare i complici del suo defunto socio. Si starà spremendo le meningi, ma nel frattempo la storia ci fa vedere le azioni dei pards. Se i complici ci sono, prima o poi verranno in paese a cercare il loro capo; se non ci sono, prima o poi Parker morirà di fame.

     

    Resta insomma una (presunta) incongruenza che non trovo grave, che non mi guasta la lettura della storia. Trovo che molte storie di Tex, a guardarle col lanternino, prestino il fianco a critiche per snodi narrativi non sempre fluidi o credibili. 

     

    In questo topic mi sono sentito rivolgere critiche assolutamente gratuite sul fatto che io accuserei alcuni di vivisezionare le storie. Mi sono girate le scatole perché io invece non prendevo posizione, parlavo solo di modi di lettura alternativi: c'è chi ama vivisezionare le storie, dove in "vivisezionare" non ci mettevo alcun accento polemico, intendevo solo dire che alcuni sono portati per analisi approfondite, spesso argute, dotte e azzeccate; e chi invece legge in relax gustandosi il risultato complessivo. Chiedevo RISPETTO per entrambi i modi di leggere quello che resta un cavolo di fumetto, non un trattato da cui dipende il futuro dell'umanità. Io questo rispetto qui non ce lo vedo, si scrive invece che chi legge in un determinato modo non sa leggere! Ce l'ho ovviamente con Diablero, il cui atteggiamento è davvero stancante. So che sto rialimentando il flame, ma non me ne importa nulla. Nello stesso giorno sono rimasto ammirato dalla sua recensione sul film La grande bellezza e mi sono incavolato per le sue consuete talebane uscite su chi apprezza Nizzi. 

     

    Addirittura Andrea67 parla di curatore da censurare, e PapeSatan, un utente con cui vado solitamente d'accordo, accusa Nizzi di scrivere deliberatamente male per andare contro Boselli.

     

    Ma quanti contro-Guarino ci sono qua dentro, ragazzi? Scusate la vis polemica di un ex pompiere, ma davvero quando c'è Nizzi di mezzo leggo delle cose davvero antipatiche, ecco perché dico che sto rivalutando Facebook, che nella sua superficialità pare comunque più equilibrato di certe posizioni qui.

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    • +1 1
  7. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablorojo82 dice:

    Poi ad un certo punto(pagina 175) Griffith, che ormai deve solo far uccidere Parker, dice di non sapere dove si trovi. Però a pagina 75 Boyd gli dice che Parker è nel suo ranch

     

    Me l'ero posta anch'io, questa domanda, pur avendo letto il Maxi in modalità "spensierata". E poiché nonostante tutta la spensieratezza ancora mi faccio rovinare, talvolta, la lettura da passaggi troppo alla cartona, mi sono immediatamente dato la spiegazione che Boyd non sappia dove sia il ranch di Griffith, che è nascosto tra i budelli dei monti. Lo stesso Tiger, più tardi, dice a Carson che il ranch è nascosto tra i canyon, e non è infatti un caso che sia stato scelto quel posto "clandestino" per nascondere un prigioniero scottante come Parker.

     

    <span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablorojo82 dice:

    solito concordo con te e fino ad un certo punto me la stavo godendo poi certe "domande" me le ponevo

     

    Concordavi forse col mio vecchio me :D

     

    Ormai, l'ho già detto, mi chiedo che razza di lettore io stia diventando. Prima certe sbavature mi rovinavano la lettura, mi facevano venire voglia di buttare via l'albo. Prendi la storia di Ruju sulla strega che devia le pallottole e si impossessa del corpo di Carson. Io quella la trovai davvero impubblicabile, me ne dissi sconcertato, ma lo sconcerto più grosso era che me la fosse letta pure con gusto! Ma cavolo, prima sarebbe stato disgusto. Sto invecchiando male, forse, ma a che pro pormi domande pure su temi così leggeri? A scanso di equivoci, le ultime storie di Nizzi non mi hanno mai provocato sconcerto, ma solo sano divertimento ;)

  8. 4 ore fa, PapeSatan dice:

    Non ritiene affatto di autosabotare le proprie storie, reputando di avere una onorata carriera alle spalle e più nulla da dimostrare.

    Forse un campione di calcio agli sgoccioli teme di rovinarsi la reputazione per qualche partita a fine carriera giocata al risparmio, con supponenza e remando contro l'allenatore che lo ha relegato in panchina a vantaggio del giovane fuoriclasse emergente?

     

    L'idea del dispetto non sta in piedi. Anche perché tu parti dall'assunto che la storia faccia indispettire in maniera oggettiva, ma così non è, perché tanti, tra cui io, la reputano una buona storia. Ci sono situazioni al limite, a volte un tono da commedia, ma non a tutti questo registro dispiace ;)

  9. <span style="color:red">10 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

    A chi non è capitato di essere professionalmente scavalcato da un valente giovane che la presunzione (e invidia) non ti fa riconoscere avere grandi capacità e ulteriori potenzialità? E quindi da quel momento cominci ad operare, a parole e nei fatti, in modo da metterlo in cattiva luce, reputandoti il migliore in assoluto. Il giovane, al contrario, ne riconosce l'esperienza e gli dà carta bianca o quasi, comunque lo rispetta al punto da non stravolgere le sue proposte, anche a rischio di inficiare l'immagine del prodotto che cura. E il "vecchio" ci gioca su, infarcendole deliberatamente di castronerie, o comunque non curando più come prima il prodotto. Ma poi si arriva al limite, non si può non intervenire, sforbiciare, correggere... e il "vecchio" te le rinfaccia tutte e sbatte la porta.

    Da osservatore esterno ho percepito questo.

     

    Non mi pare la giusta lettura, francamente. Non credo che Nizzi voglia scientemente sabotare il personaggio, autosabotando le sue stesse storie quindi...

  10. Vent'anni fa, quando Nizzi straparlava delle idee pericolose di Boselli, che se avesse continuato su quella china si sarebbe giocato il personaggio, c'era Guarino? No. La verità è che Nizzi non ha tollerato Boselli mai, già da allora, e il diventare anziano certo non ha addolcito il suo modo di vedere il Tex del Bos. Come si permette, poi, questo che non ha mai saputo scrivere, checché ne dica, il vero Tex glbonelliano, a decidere lui il disegnatore, a dirottare il mio su altre storie, ecc.ecc.? Questo il modo di pensare di Nizzi.

     

    Quando dice che oggi si propone un Tex pessimo, un po' lo crede davvero, poco da fare, e se Guarino ha una responsabilità è solo quella di non contenere le bizze di un uomo che è solo vecchio, ma non rincoglionito, e quelle bizze le ha perché le ha, perché sente di avere ragione, di essere nel giusto. 

     

    Quando Nizzi propone una storia come La grande congiura, è perché è fermamente convinto che Tex è quello, è il suo, una declinazione di Tex che piace a molti, me incluso, ma che lui ritiene la sola versione di Tex da proporre al pubblico.

     

    Il torto di Nizzi non sta solo nelle asperità del carattere; a monte c'è un modo di pensare, profondamente sbagliato, che c'è oggi come già c'era trent'anni fa, quando Guarino era solo un ragazzino.

    • +1 2
  11. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Mister P dice:

    L'uomo con la frusta rimane comunque una buona storia, anche se sono presenti già alcune nizzate diventate poi croniche. Si cita il Carson avvinazzato, ma in realtà il segnale d'allarme più evidente del decadimento dell'autore di Fiumalbo si vede nella seconda parte non all'altezza della prima. Ben presto sarebbe stato infatti evidente che Nizzi "cadesse" nella seconda parte di un episodio, anche se qui c'è ancora la giustificazione della lunghezza complessiva della trama.

    La storia la ricordo con piacere, ma non è un capolavoro.

    @Diablero, tu cosa ne pensi?

     

    D'accordo sul calo della seconda parte, ma qui stiamo parlando di una storia eccellente, incastonata peraltro in una più vasta "saga", quella messicana, che già era iniziata con quell'altra storia superlativa che è I Cospiratori. Questo è il periodo migliore di Nizzi, appartenente al primo suo decennio texiano, fatto di ottime storie e di pochissime cadute.

     

    <span style="color:red">11 ore fa</span>, borden dice:

     

     

    Non c'entra il fatto che più tardi l'abbia ripreso io. Nizzi, ben prima, non ha ripreso quello di BONELLI! Perché, a mio parere, checchè ne dicesse e nonostante le sue spatafiate sullo studio "matto e disperato" durato mesi(!)  della saga di Tex, Nizzi in realtà non faceva bene i compiti...:lol:  Lo dimostrano altri suoi clamorosi errori, come quello della posizione del ranch o della tomba di Lilyth, ecc...

     

    I clamorosi errori dimostrano che Nizzi non leggeva con attenzione Glb, e forse dopo la prima fatidica lettura imposta dalla casa editrice non lo ha mai più letto. C'è differenza tra te, che lo leggevi per passione, e Nizzi, che lo ha dovuto leggere appunto per dovere. Imperdonabile però che, una volta che si è deciso di riprendere determinati elementi (calver city e la tomba di Lilith), non si vada nemmeno a ricontrollare: tuttavia, entrambe le storie appartengono al periodo buio nizziano, in cui non gli riusciva più nulla, nemmeno evidentemente documentarsi decentemente, per rispetto, se non della continuity texiana, del lettore che a queste cose ci tiene.

  12. <span style="color:red">52 minuti fa</span>, borden dice:

    ma ha fatto tutto lui e indietro stavolta io non torno

     

    Ha fatto tutto lui in modo veramente sgradevole, per non dire peggio. Fai bene a non tornare indietro; avevi ragione anche quando lo hai riassoldato, e lo dico solo adesso col senno di poi, perché all'inizio l'operazione "ritorno Nizzi" la vedevo veramente come la mossa della disperazione.

  13. <span style="color:red">16 minuti fa</span>, valerio dice:

    stavolta a me pare che le punzecchiature "contro" siano arrivate non da Diablero in questo thread, ma da chi se la prende con Borden per aver pubblicato questa storia, in questo caso Diablero non c'entra proprio. E di contro ci sono le punzecchiature "pro".

     

    Ma infatti Diablero non ha punzecchiato nessuno, solo che ha accusato me di aver punzecchiato gli antinizziani. Anche tu qui parli di punzecchiature "pro" in effetti. Ma se leggete bene i miei post, io non ho mai inteso fare punzecchiature, e anche quando Diablero mi accusa di averle fatte implicitamente, ho risposto che non criticavo chi viviseziona le storie (tra cui si sono spesso anch'io); ho solo detto che sono modi alternativi di leggere, senza propendere per questo o per quello. Questo solo, ho detto, senza sottotesti allusivi. E ho ribadito che VANNO ENTRAMBI RISPETTATI, mentre qualcuno dice, dall'alto della verità rivelata, che la prossima volta avrebbe risposto che c'è chi non sa leggere! E' questo atteggiamento, ivi inclusa l'attribuzione di patenti di nizzianita' ("siete I primi a lamentarvi", ma siete chi???) che mi fa veramente girare i coglioni! 

  14. <span style="color:red">35 minuti fa</span>, Poe dice:

    Però non penso che chi invece l'ha apprezzato sia un minus habens.

     

    In effetti, il mio post era rivolto a chi, come Andrea67, aveva definito la storia impubblicabile, prendendosela addirittura col curatore. Cosa che in passato ho fatto pure io, quando invece avrei dovuto quantomeno sfumare i toni, per non cadere nella presunzione di dire al curatore cosa fare e cosa no e per non urtare la suscettibilità di chi ha apprezzato la storia. A diablero poi, non stavo pensando minimamente, visto che non era mai intervenuto nel topic. Non capisco perché si sia sentito chiamare in causa. Lui invece ha indispettito me quando, usando il Voi, mi ha annoverato in partiti di cui io non faccio assolutamente parte. 

  15. <span style="color:red">5 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Allora non ci siamo capiti, Leo, perchè diversi pezzi del tuo post per me dicono proprio le cose che stigmatizzo nel mio post.

     

    Per esempio:

     

    Questo non accusa, implicitamente, chi accusa Nizzi di "vivisezionare ogni vignetta" mentre invece si dovrebbe guardare al "risultato complessivo"?

     

    Quando in realtà le critiche alle storie di Nizzi sono praticamente tutte non a un dettaglino qua e là, ma al fatto che complessivamente scrive storie in cui Tex è un mangione incapace, borioso e stupido?

     

    Io non avrei nulla da dire su un post che dica semplicemente "a me questa storia di Nizzi è piaciuta, per questi motivi"

     

    Ma non è MAI così: ogni singola volta, non so come mai, pare che sia obbligatorio mettere punzecchiature, accuse alla maniera altrui di leggere, commenti sulla capacità di divertirsi, e altre amenità varie...

     

    Decisamente non ci siamo capiti... dove avrei punzecchiato, o addirittura accusato implicitamente qualcuno? Ho solo detto che ci sono diversi tipi di lettore, chi viviseziona le storie (eccomi, ci sono anch'io, molto molto spesso), e chi guarda al risultato complessivo (sempre io, a seconda dei momenti). Non volevo accusare, né implicitamente né esplicitamente, proprio nessuno. Punzecchiare poi, non è per nulla cosa mia. Né io direi mai a qualcuno che non sa leggere, come saresti pronto a fare tu. Comunque non voglio polemizzare, hai davvero travisato il mio post, o almeno le mie intenzioni. 

  16. <span style="color:red">11 minuti fa</span>, Diablero dice:

    liberissimi di amare un Tex che preferisce mangiare torte invece che fare giustizia. Ma se la mettete sul piano della "spensieratezza", poi non lamentatevi se si fanno apprezzamenti sul tipo di lettori che ama Nizzi. Perché siete i primi a farlo su chi non va in brodo di giuggiole per certa roba.

     

    Mi dispiace molto leggere questo messaggio, sinceramente. Il Tex che mangia torte (sul color storie brevi) l'ho criticato esattamente come te. Quando dici: "siete i primi a farlo" mi attribuisci una patente, mi cataloghi (con quel "Voi") in una categoria (quale sarebbe? Quella dei Nizziani?) a cui invece io non mi sento né credo di appartenere. Poi che cosa io farei per primo? Mi lamenterei perché altri non vanno in brodo di giuggiole? Davvero il senso del mio post può essere così travisato? Io non pretendo niente da nessuno, né mi lamento se altri non vanno in brodo di giuggiole. Il senso del mio post era: piano col definire le storie impubblicabili, perché ciò che per te è una ciofeca per altri non lo è, e dire che il curatore sbaglia è un'opinione e come tale dovrebbe essere esposta, non come una certezza assoluta con una sicumera a mio parere fuori posto. 

     

    <span style="color:red">20 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Chi non ama Nizzi non è perchè "non sa divertirsi". Forse vi suonerà strano, ma ci sono maniere di divertirsi che non comprendono leggersi le torte di Nizzi. Il prossimo che ne parla in questi termini, gli rispondo che c'è gente che non sa leggere!

     

    Anche qui. Io non volevo dire che chi non ama Nizzi non sa divertirsi. Ho detto un'altra cosa, e cioè che io con Nizzi mi ci diverto, e tu devi rispettare me come io rispetto te che non ti ci diverti. Non mi pare proprio di aver detto quello che tu mi imputi; inoltre, attribuirmi patenti come mi pare abbia fatto tu mi fa capire che anni di frequentazione forumistica e di confronti anche serrati non sono serviti a far capire chi io sia; anzi, si ha probabilmente di me una percezione molto lontana da quella che io credo di dare, e questo mi lascia come un senso di inutilità: se scrivere tanto e argomentare pareri non mi evita l'attribuzione di patenti, evidentemente non riesco proprio a far capire che tipo di lettore, o di persona, io sia, e allora se con la parola scritta non si superano certe barriere di incomunicabilità, il forum forse è davvero inutile... perdonate la malinconia di questa fine Pasquetta, ma vi dico con sincerità cosa penso in questo momento di fronte al post del Diablo, che pensavo avesse imparato a conoscermi come io credo di conoscere lui. Forse, però, non sono poi così significativo, come utente, da restare impresso :D

  17. <span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

    Ma tanto Nizzi se ne è andato sbattendo la porta.. Da questo dovresti arguire che qualche minimo necessario intervento c’è stato. Non sufficiente per te.  Ma troppo per Nizzi. 

     

    Ma quindi Nizzi avrebbe sbattuto la porta per qualche intervento redazionale su questa storia?

     

    In attesa della risposta, intervengo nuovamente sulla querelle Nizzi. Diversi utenti hanno detto che la storia sarebbe impubblicabile, o hanno dato voti pessimi. Nizzi qui è stato bocciato anche per l'altro maxi sulla missione spagnola, anche in quel caso mi pare di ricordare con critiche molto marcate. L'assunto è che si trattasse di storie antitexiane, con un personaggio stravolto, per l'appunto impubblicabili. In quanto tali, si tira per la giacchetta anche il curatore, reo di aver fatto uscire simili scempi. Giudizi così tranchant non sono un'offesa solo per il curatore (non parliamo dell'autore) ma anche per quanti hanno invece apprezzato. Pare quasi che siano dei minus habens, per essersi fatta piacere simile sbobba. Anch'io in passato sono stato abbastanza tagliente in alcuni miei giudizi, e guardavo quasi con disprezzo gli utenti di facebook, il cui entusiasmo me li faceva apparire come gente senza palato, senza spirito critico, ciechi che non si avvedono di quanto schifo facciano determinate storie, di quanto danneggino il personaggio.

     

    Poi mi accorgo che i due maxi di Nizzi mi sono piaciuti. A leggere molti utenti di qui, sarei nel torto: cavolo, Nizzi tradisce Tex, troppe piccionate, troppi snodi narrativi sciatti, troppi colpi di fortuna. Poi però ricordo che è Boselli che ha chiesto a Nizzi di tornare, e addirittura ricordo un suo parere positivo sulla storia della missione spagnola. Il Bos da qualche parte si è "lasciato andare", dicendo che trovava la storia buona, e non credo che lo abbia fatto solo per ragioni di bottega. Credo che Boselli (a proposito, Bos, ti sei per caso iscritto su facebook? se sei tu il Mauro Boselli che ho appena visto, sappi che ti ho chiesto l'amicizia) stimi davvero le capacità autoriali di Nizzi, del Nizzi di oggi, intendo, non di quello di trent'anni fa. Sa che c'è un certo pubblico che ama certi cliché, certe impostazioni narrative, alcuni tipi di dialoghi. Non è un Tafazzi masochista, lo richiama perché crede che sia utile alla causa. Molti lettori approvano, tra questi - sorprendentemente anche per me stesso - anch'io. 

     

    Che razza di lettore sto diventando? Uno che legge col pilota automatico? Uno che si fa andare bene tutto? Uno che in Tex vede solo "il bagno caldo" di cui Nizzi parla in una sua intervista? Ricordi, caro Leo, quando il vedere il nome di Nizzi sul tamburino ti faceva venire l'orticaria? Cos'è, la tua, forse una certa nostalgia di quando eri ragazzo? O forse, come pure teorizzavo, sono i tanti e pressanti impegni quotidiani che mi fanno pretendere da Tex solo un po' di spensieratezza? Su FB, un utente oggi ha scritto: "Grazie Tex, 80 minuti di spensieratezza". Questo pubblico c'è, Boselli lo sa. E' forse composto tutto da deficienti? Non è che forse Tex è "solo" un fumetto, dal quale dobbiamo pretendere che sia ben scritto, certo, ma accettando che c'è chi viviseziona ogni singola vignetta e chi invece guarda al risultato complessivo? Che ci sono modi di leggere diversi, livelli di lettura alternativi, e che un fumetto che nasce e resta popolare deve soddisfare i palati più svariati?  E che anche palati esigenti (quale io continuo tutto sommato a ritenermi) in determinati momenti vogliono un paninozzo ignorantone alla mortadella, dal profumo e gusto familiari, e stanno bene così? 

    • +1 4
  18. Il 7/4/2023 at 13:14, Diablero dice:

    Nick è vecchio. Ha scritto un solo romanzo nella sua vita, da giovanissimo, e poi si è fatto sfuggire il tempo. Ha fatto i soldi, tanti, ma ha buttato via il suo tempo. L'Italia che ha attorno non è quella che vedeva arrivare "la Dolce Vita" come una novità. È un Italia immersa in qualcosa di molto peggio da trent'anni. Per trovare la sua Anita, Nick deve cercarla nella sua memoria di tanti anni prima. E lo "spunto" del film è la notizia che lei è morta. La morte ormai circonda Nick come una trappola (non si contano le inquadrature di cimiteri e chiese, oltre ovviamente alle due morti "importanti" nel film, che lo segnano), pensa alla morte, e valuta la sua vita come totalmente sprecata. (e per riuscire a fare un film su un tema simile e NON farlo deprimente, bisogna essere bravi

     

    Non concordo con te circa la poca fruibilità del film sulla TV rispetto al cinema, mentre mi piace molto questo tuo commento, questa lettura. Complimenti.

  19. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Juan Ortega dice:

    Che bravo @Leo !:clapping:

    Non è solo un commento alla storia in questione ma un bel ritratto dell'autore di Fiumalbo o almeno di un aspetto del suo rapporto con Tex e, mi permetto di dire, anche con te stesso.

    Le sue bizze mi hanno sempre infastidito, sia nel passato più remoto (tipo l'intervista di anni fa da me postata) che in quello più recente (il pubblico attacco frontale a Boselli).

    Episodi inutili e francamente patetici.

    Ma come autore io continuerò a vedere il bicchiere mezzo pieno, per le tante belle storie che ci ha regalato, mettendo da parte invece quelle deludenti, che non sono poche.

    Non credo che stanchezza e pigrizia possano "ammorbidire" un giudizio; passare un'ora e mezza di appagamento come dici tu, oggi è tutt'altro che scontato per un fumetto, così come un libro o un film.

    A volte c'è voglia di capolavori, a volte di "semplici" letture rilassanti.

    Mi hai fatto venire voglia di acquistarlo: magari lo stroncherò con un bel 3 ma non me ne pentirò;)

     

    Grazie Juan per l'apprezzamento :) . Non credo che lo stroncheresti con un 3, a mio parere non lo merita. Resta il fatto che la storia potresti anche disprezzarla, come accaduto a Poe, che non capisce come ci si possa accanire a far scrivere Tex a Nizzi.

     

    Circa il mio modo di essere lettore, mi rendo conto di essere effettivamente meno attento, leggo con maggiore velocità. Prima non ero così, davo molta importanza alla coerenza dei singoli snodi narrativi. Non voglio dire di essere radicalmente cambiato, ma leggo con più... accondiscendenza, e non so questa mia nuova predisposizione da dove derivi.

     

    Certo, mi sembra ora di essere più vicino agli utenti di facebook, che prima criticavo per la superficialità di certi giudizi, che ai pards del forum. Da quello che leggo su FB, anche questa storia è piaciuta molto (e in questo senso continuo a credere che Borden non si accanisca a far scrivere Nizzi, ma abbia invece le sue ragioni), mentre qui leggo dissensi anche molto aspri. Continuo a ritenere che il forum sia frequentato da utenti mediamente più competenti e più attenti, e in questo senso più meritevoli di attenzione da parte mia. Però, certe stroncature, se pure mi paiono convincenti sul piano razionale e per la qualità con cui sono scritte, nel fondo del mio "inconscio" non mi convincono, perché io mi sono divertito, e tutti questi difetti - che ci sono - non mi sono parsi così gravi, non tali almeno da comminare a questa fatica nizziana una stroncatura netta. Non è un capolavoro, continuo a ritenere, ma assolve perfettamente al suo compito di divertire, proponendo un buon Tex. E' una storia senza "nemmeno una scintilla di fantasia", come dice Poe, ma proprio questo la rende ai miei occhi più attraente, perché nonostante proponga situazioni straviste, pure riesce ancora a divertirmi. E non diverte solo me, a giudicare ai commenti sui social. E credo si sia divertito anche Nizzi. 

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  20. Le congiure, Nizzi le sa proprio fare, si muove bene tra politicanti, intrallazzatori e militari corrotti. Da Le rapide del Red River a La Congiura, da Fiamme sull'Arizona a Attentato a Santa Fe, dalla splendida saga messicana a Gli Uomini che uccisero Lincoln, lo sceneggiatore modenese dimostra sempre di avere la penna felice, quando coinvolge Tex in simili trame.

     

    Certo, La grande congiura non è esente da pecche. I colpi di fortuna si sprecano, alcune situazioni sono tiratissime, come quella del bandito che parla nel sonno. Tecnicamente non sarà la sua migliore sceneggiatura, ma è una storia divertente, briosa, con alcuni momenti semplicemente spassosi. Con i quattro pards che si dividono (Kit e Tiger da un lato, Tex e Carson dall'altro, poi anche questi ultimi due sono costretti dalle circostanze a dividersi), c'è praticamente spazio - e in qualche misura gloria - per tutti. A leggere queste pagine, sembra di respirare la fragranza, la freschezza, di certi Nizzi d'antan, quando l'autore di Fiumalbo era al vertice della sua vena artistica. E fatemi dire che quando una storia fila liscia così, quando dimostra una frizzantezza e così tante "bollicine" - sorprendenti se si pensa all'età anagrafica di chi ha scritto l'avventura in questione - beh, un po' me ne infischio di alcune situazioni border line, di alcuni snodi sui quali Nizzi avrebbe potuto impegnarsi di più. Mi ha divertito, e tanto mi basta, e lo ha fatto con una storia piena zeppa di suoi "déjà vu", con una sceneggiatura talmente trita e ritrita da essere quasi oltraggiosa, tanto che non mi capacito come una variante di una trama così abusata possa ancora farmi passare un'ora e mezza di appagamento.

     

    Sono forse diventato io più di bocca buona? Stanco dai mille impegni quotidiani, spengo il cervello e leggo col pilota automatico?  Sono domande che mi pongo un po', da quando mi accorgo di essere un po' più pigro, come lettore, e meno pignolo. Ma è solo la mia pigrizia, solo la mia stanchezza, a farmi appassionare a una trama vecchia e stravecchia? O è l'abilità dell'ottuagenario sceneggiatore, a consentirmi di procurarmi del sano divertimento con una trama old style così ben condita di siparietti divertenti, di bei dialoghi, di tanta azione resa in maniera appassionante?

     

    La verità è che gli ultimi due maxi di Nizzi mi sono davvero piaciuti. Non capisco i tre alla sceneggiatura, opinioni naturalmente ma per me incomprensibili, limite mio. Condivido chi ne vede i difetti, tanti, ma non tali da guastarmi il piacere di una lettura fresca, dissetante. Ed è da qui che vedo che Borden ci aveva visto giusto, a richiamare questo veterano che in passato ce ne ha fatte vedere di tutti i colori. Ha quasi ammazzato Tex, nella fascia post 500, e il suo arruolamento mi aveva fatto pensare a un Boselli alla canna del gas. E invece Mauro ci aveva visto giusto: non aveva, purtroppo, previsto le bizze di una persona incontenibile, incontenibile anche nel fatto di parlare a sproposito. Questo è stato il vero peccato di Borden, questo il vero limite di Nizzi. Ma come autore, a quest'età è ancora un vecchio leone. Peccato, davvero.

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  21. <span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablorojo82 dice:

    Ciao Bos, hai visto il film 

    The Banshees of Inisherin

     in italiano Gli spiriti dell'isola? Te lo consiglio se non lo hai visto da amante dell'Irlanda. Naturalmente lo consiglio anche a @Leo 😉

     

    Grazie per il suggerimento ;)

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  22. Tanto rumore per nulla. Scomodare El Morisco e i chupacabras per usarli in maniera fiacca, sprecando un soggetto che avrebbe meritato una sceneggiatura migliore. 

     

    È una brutta storia, questa "Mesa"? No. Soprattutto la prima parte, finché perdura un certo alone di mistero sui terribili segreti della Mesa e sui reali intenti dei due fratelli, intriga molto; poi, però, pur non cadendo in picchiata, la storia atterra lentamente, strozzando un decollo che di fatto non avviene mai. 

     

    Se a proporci una simile sceneggiatura fosse stato un autore esordiente, il mio giudizio sulla storia non sarebbe stato diverso, ma forse avrei visto del buono nel nuovo sceneggiatore, ci avrei visto potenzialità che andrebbero coltivate. Ma un Burattini? Cioè, una sorta di guest star, sceneggiatore principe e curatore di Zagor, autore di lungo corso? Che venga qui, alla sua prima volta sulla serie regolare, a proporci questo bel soggetto ma con una sceneggiatura che si adagia ingloriosamente verso terra, è a mio parere un passo falso, non all'altezza del nome sul tamburino. Tutti, al loro esordio, hanno probabilmente fatto meglio, da Faraci a Rauch, per non parlare di Berardi e Medda, o di Boselli e Nizzi, passando pure per Nolitta. Peccato.

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