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TWF - Tex Willer Forum

Leo

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da Leo

  1. Leo

    Galleria Di Bruno Brindisi

    Bellissimo!
  2. Leo

    [10] [Almanacco 2003] Eroe Per Caso

    Riletta nell'Edizione a colori di Repubblica, questa storia conferma ancora una volta il suo essere un (piccolo) capolavoro. Non solo per il personaggio (felicissimo) di Fast Dan, che è uno degli ottimi comprimari boselliani pur non essendo un "ruba-scena"; bellissima è anche la figura dello sceriffo (quoto Paco: "quest?uomo qualunque che non ha la pasta dell'eroe e che in nome del dovere perde la vita") e bella è anche la figura di Quint, il maniscalco che capisce che Dan non è chi dice di essere ma che non lo "sputtana" davanti a tutti. Storia perfetta, la migliore, a mio parere, della collana (che spesso lascia a desiderare) degli Almanacchi, a pari merito con La Ballata di Zeke Colter.
  3. Leo

    L'ultimo Ortiz: Lo Si Può Amare?

    Disegni eccellenti per una storia capolavoro, una delle più belle di Nizzi. Peraltro Nizzi (come Manfred) adorava Ortiz (mentre non impazziva per Font)...
  4. Leo

    L'ultimo Ortiz: Lo Si Può Amare?

    Ma su Tex quell'Ortis l', purtroppo, non l'abbiamo visto mai... Il Texone è a questi livelli...
  5. Leo

    L'ultimo Ortiz: Lo Si Può Amare?

    Non solo la parola insulto ma anche la parola robaccia è molto forte. Nessuno pretende linguaggio da educande ma qui si mette in discussione il lavoro non solo del disegnatore, ma di tutta una redazione che propone quell albo e il gusto di innumerevoli persone alle quali anche l ultimo Ortiz piace. Mettere in discussione è legittimo, Ymalpas, nessuno mette in dubbio questo, ma usare termini così violenti (nel contenuto) lo ritengo poco opportuno.
  6. Leo

    L'ultimo Ortiz: Lo Si Può Amare?

    Dai ragazzi non litighiamo. Paco ha colto lo spunto della velocit? dalle parole di Manfredi e le ha usate per ribadire un suo concetto (suo di Paco, non di Manfredi). Le parole - bellissime - di Manfredi per ortiz non sono in discussione - neanche da parte di Paco. Peraltro, credo che siamo tutti d accordo nel definire Ortiz un grande. Questa è la discussione sull ULTIMO ortiz, ognuno la pensa come vuole, ognuno resta della sua idea, io e West siamo contenti di poter avere a disposizione altre pagine dell artista spagnolo, paco e Ym masticheranno amaro con la consolazione che è ancora per poco. La cosa triste sono le cause dell arresto dell attività di Ortiz, non una meritata pensione ma la sua fine terrena.
  7. Leo

    L'ultimo Ortiz: Lo Si Può Amare?

    Ma la conclusione è sempre quella, Santos: de gustibus... I tuoi sono lontanissimi dai miei: io leggo con fatica Blasco, mentre mi piacciono Ortiz, De La Fuente e Font (la coppia Boselli-Font è uno spettacolo: hanno firmato storie tra le più belle del nostro ranger)...
  8. Leo

    L'ultimo Ortiz: Lo Si Può Amare?

    Paco, Ym...voi giocate sporco... io non gioco più!
  9. Leo

    L'ultimo Ortiz: Lo Si Può Amare?

    Giochi sporco, Ym... Ma dove li peschi??
  10. Leo

    L'ultimo Ortiz: Lo Si Può Amare?

    Riconoscete tutti che l'ultimo Ortiz ha mostrato un evidente calo qualitativo? Sono un po' i gusti di tutti. 7 lettori su 29 del forum lo reputano nel sondaggio autore non pubblicabile, cioè il 25 % di chi compra l'albo. Modesta percentuale, vero Leo è Non è affatto modesta, Ym (anzi...) però quando tu lo definisci impubblicabile usi un'espressione "totalitaria", mentre il 75% dei partecipanti a questo topic non la pensa così... Io spero di sè
  11. Leo

    L'ultimo Ortiz: Lo Si Può Amare?

    Ma neanch'io voglio convincere te.. La differenza tra me e te è che le tue affermazioni sono troppo "categoriche", parli di disegnatore impubblicabile o di risvolti negativi e della SBE che lo ha mantenuto solo per la sua velocit?, ma così è per te, non per tutti... Lo sapevo che mi avresti risposto così C'è che forse la SBE lo ha mantenuto perchè gli piaceva ancora, e non solo per utilitarismo?
  12. Leo

    L'ultimo Ortiz: Lo Si Può Amare?

    Ma quella della velocit? era una sua prerogativa, che ai tempi migliori non ne pregiudicava la qualità. In vecchiaia la caratteristica gli è rimasta, e se la qualità è peggiorata è stato solo per l'incedere degli anni. Ma al di l' di questo, io ti contesto questa frase: Le ripercussioni in senso negativo io non ce le vedo. In questo sondaggio, solo 7 voti su 29 lo ritengono insufficiente. Questa la recensione di Ubc de Le Catene della colpa: "Alla riuscita dell'albo contribuisce anche Josè Ortiz, con il suo consolidato segno sporco, dinamico e polveroso, adatto soprattutto ad ambientazioni come questa, in esterni, tra deserti e mesas popolate da bandoleros messicani e ribelli Apache. Certo, l'età ormai si fa sentire e il tratto non è più preciso e curato come una volta, ma le facce da galera di Ortiz rimangono tra le migliori del nutrito parco disegnatori texiano, e non v'? dubbio che una buona parte di merito della riuscita della storia sia attribuibile all'interpretazione intensa e coinvolgente del disegnatore spagnolo, che ormai è una vecchia conoscenza per i lettori della testata." Se ci sono anche questi pareri, vuol dire che non per tutti c'è stata questa ripercussione negativa. C'è stata per te, per Ymalpas, per Cheyenne e per quelli che, come voi, non digeriscono più il suo tratto. Non dico che ciò non sia legittimo, voglio dire che la vostra percezione non necessariamente coincide con quella del resto della popolazione texiana, tra cui ve ne sono tanti che avrebbero volentieri continuato a leggere Ortiz. La decadenza di Ortiz, per molti, era ancora a livelli accettabili, quella del grande Galep non lo era proprio più, tanto che la stessa SBE, a malincuore, ha dovuto non pubblicare le sue ultime tavole...
  13. Leo

    L'ultimo Ortiz: Lo Si Può Amare?

    Sottoscrivo parola per parola West! clap clap clap clap clap Il punto sta proprio in quell' "impubblicabile" che è un aggettivo inammissibile in situazioni del tutte soggettive come queste. Tu dici di aver passato la tua piacevole ora di lettura con i disegni di Ortiz, io ti dico che l'ho apprezzata tanto anche per quei disegni (come già era accaduto per la storia di Ruju) perchè se le singole vignette non sono più quelle dei tempi migliori, l'atmosfera complessiva che Ortiz riesce a creare è sempre suggestiva e adattissima a storie del SudOvest come questa. Se ci avesse "regalato con la sua straordinaria dedizione altre venti o venticinque storie" io non me ne sarei certo lagnato, e con me probabilmente tu e tanti altri che avrebbero ritenuto il disegnatore iberico più che pubblicabile, pur con tutte le lacune della sua fase finale. Peraltro, pur essendo conscio che il topic si riferisce solo all'ultimo Ortiz, mentre non è in discussione l'artista dei tempi migliori, mi sembra comunque questa la sede giusta per riportare la frase di Manfredi dedicata ad Ortiz nell'albo di Magico Vento Deluxe di questo mese (disegnato, da Dio, proprio dal grande Josè): "Magico Vento è cominciato con lui. Il suo segno forte mi era sembrato perfetto per il numero 1. Disegnava a una velocit? pazzesca. Finiva un albo in tre mesi. Senza di lui non saremmo mai riusciti ad uscire puntuali in edicola. Gli devo molto. Un grande. ". Sottoscrivo in pieno anche questo. Anche se non è paragonabile a Galep, il contributo di Ortiz a Tex e a Magico Vento è stato di indubbio valore. Se oggi le sue tavole fossero realmente improponibili, allora probabilmente avrebbero fatto la fine di quelle di GoldenPass di Galep. Poich? così non ?, forse un po' più di rispetto per questo autore e per la fine della sua parabola sarebbe opportuno.
  14. Leo

    L'ultimo Ortiz: Lo Si Può Amare?

    I gusti sono Soggettivi e sono soggettivi anche quelli che tu definisci "dati di fatto", nel senso che i tuoi dati di fatto per me tali non sono: la decadenza di Ortiz, innegabile, per me non è mai stata tale da renderlo impubblicabile: anzi, pur nella sua decadenza, l ho sempre apprezzato. Ci uccidiamo? Per così poco?
  15. Leo

    L'ultimo Ortiz: Lo Si Può Amare?

    Paco, questa è la TUA opinione. Legittima, ma pur sempre tua. Espressioni come "non ha senso" o "impubblicabile" sono a mio parere profndamente inappropriate (per usare un eufemismo): sono espressioni assolute, elargite secondo me con eccessiva disinvoltura in un campo che di assoluto non ha proprio NULLA: le opinioni e i gusti sono relativi! Anch'io ricordo alcune tavole inguardabili de Le catene della colpa, ma quanto mi è piaciuta quella storia! E mi è piaciuta anche per Ortiz e per il suo impareggiabile Ovest! Che non ho visto così lontano da capolavori assoluti graficamente parlando come quelli che PER ME sono Sulla pista di Fort Apache, Montagne maledette o La Grande Rapina. PER ME appunto: non scambiamo i gusti con verità assoluta, per favore...
  16. Leo

    [643/644] L'indomabile

    Io e te siamo molto simili in fatto di gusti, Shane... quello che hai scritto tu avrei potuto tranquillamente scriverlo io. Entrambi amiamo Boselli per questo, perchè il nostro spesso privilegia la storia ed è pronto ad inserire in essa personaggi forti, pesanti, con un loro spessore, che inevitabilmente finiscono un po' per togliere spazio a Tex. Secondo me quello spazio sottratto è controbilanciato da una maggiore qualità dello stesso Tex, che se la deve vedere o è affiancato da personaggi che sono alla sua altezza e con uno spessore di poco inferiore al suo e non da avversari o compagni sostanzialmente anonimi. Ho appena finito di (ri)leggere quel capolavoro che è Nei territori del Nordovest, dove abbiamo l'ennesima conferma di questa sua impostazione: per la prima volta nella storia di Tex, Jim Brandon non è il solito pretesto per un'avventura canadese, ma è un coprotagonista, un personaggio con un proprio passato, con una propria personalit?. A mio parere anche Tex è esaltato da questo, nonostante nella storia gli siano dedicate meno vignette, necessariamente utilizzate per far risaltare Jim. Anche ne L'Indomabile io ritrovo questo Boselli. E' una storia molto classica, ma è anche molto boselliana. Tex non è l'unico protagonista; anzi, Nantan è protagonista di una vera e propria storia parallela (tanto che fino ad ora lui e Tex non si sono mai incontrati) ed è anche alla sua vicenda e al suo destino che il lettore si appassiona. E se non bastasse Boselli ha anche introdotto la figura di Nitika, che di sicuro avrà una parte non da poco nel secondo albo, dato che nella sua pur breve apparizione Borden la caratterizza in maniera molto significativa. Per questa ragione, per questa sua "bosellianit?" (pur nel solco della tradizione), fino ad ora la storia mi è parsa di eccelsa qualità, per nulla inferiore alla più atipica vicenda dei Giovani Assassini.
  17. Leo

    [09] [Almanacco 2002] L' Ultimo Squadrone

    Letto nella versione a colori di Repubblica. Credo che proporre un soggetto del genere nell'anno 2002 sia un po' irriguardoso nei confronti del lettore e palesi una sconfortante mancanza di idee. La storia riesce comunque a farsi ricordare per la delicata e poetica sequenza che ritrae i pensieri e le sensazioni dei soldati prima della battaglia e per la drammatica scena dello squadrone disposto a quadrato pronto a morire in una situazione disperata. Queste indubbie maiuscole dimostrazioni di bravura da parte di Nizzi e i sempre efficaci disegni di Repetto, complice anche l'esiguità delle pagine, probabilmente bastano per riscattare un soggetto altrimenti improponibile tanto è datato e scontato.
  18. Leo

    [643/644] L'indomabile

    E magari a scatenare, con nuovi soprusi dell agente indiana, il desiderio di vendetta degli apache che avrebbe a sua volta legittimato l intervento dell esercito a danno dei nativi e a tutto vantaggio dei soliti speculatori. la tua ipotesi è condivisibile, solo che non mi dispiacerebbe se nel secondo albo venisse meglio esplicitata. La storia comunque è davvero bella, non vedo l ora di leggerne il seguito
  19. Leo

    [643/644] L'indomabile

    Concordo sul fatto che sia una storia molto glbonelliana, e quindi che sia ottima. Nel mio post di ieri ho dimenticato di sottolineare una cosa: a un certo punto della storia l'oste disarma Carson e, per un secondo, ho avuto la sensazione di star rileggendo Topeka, una buona storia di Nizzi in cui però Carson viene battuto dal vilain di turno, che non era affatto un uomo d'azione come anche le fattezze conferitegli da Blasco stavano a dimostrare. Tuttavia Carson viene battuto (sia pure con il trucco della polvere negli occhi) ed io quella scena l'ho a tal punto disprezzata che per me Topeka non esiste più: non ho mai più riletto n° mai più vorr? rileggerla. Nizzi aveva questo vizio di far fare delle figure barbine al Vecchio Cammello (ne ricordo un'altra nella storia della ribelle corsa, I Contrabbandieri mi pare si chiamasse, in cui Carson veniva messo già con una facilit? disarmante dal boxeur nero). Quando ne L'Indomabile Carson viene disarmato da un oste, per un secondo ho rivissuto quelle brutte sensazioni; poi, però, nel volgere di una vignetta, Carson sferra un uppercut talmente violento da fare addirittura volare il pur grasso oste (qui Ortiz ha un po' esagerato...) ed io l' ho respirato: Borden ci ha sempre regalato un grande Carson, e non si è smentito nemmeno stavolta...
  20. Leo

    [643/644] L'indomabile

    Pura ipotesi: la scoperta di giacimenti minerari importanti nel suolo della riserva? Il problema è che nel primo albo non si fa cenno n° all'una n° all'altra cosa, e l'unico obiettivo sembra davvero essere quello dell'accaparrarsi l'Agenzia indiana e le sue commesse. Chiedo nuovamente lumi a Borden: può un simile obiettivo giustificare un tale dispendio di risorse?
  21. Leo

    [643/644] L'indomabile

    Quoto il tuo intervento, Cheyenne, fatta eccezione per la parte sui disegni: Ortiz (non è un mistero) mi piace molto, e anche stavolta (a parte qualche viso troppo allungato, unico segno secondo me della "ottuagenarietà" del disegnatore iberico) mi ha soddisfatto appieno. Tu dici, Cheyenne, che alcuni di quei personaggi di Ortiz li senti puzzare, ma è proprio questo che l'artista si prefigge! A parte questo particolare, a me Ortiz è piaciuto tanto anche stavolta: per i miei personali gusti, non è una perdita da poco. S P O I L E RSulla storia invece ti quoto perchè io l'ho trovata davvero bella, sicuramente non inferiore a Giovani Assassini. Intanto mi ha intrigato il mistero dietro alla trappola, ed anzi devo dire che sono rimasto forse un tantino deluso quando si è appreso che le ragioni della stessa risiedevano nel tentativo di incastrare l'Agente indiano. A questo proposito vorrei chiedere a Borden: è realistico un tale dispendio di risorse (tra salari dei banditi, organizzazione della trappola, tentativo di assassinare dei ranger, addirittura corruzione di un colonnello) per ottenere semplicemente una poltrona di Agente indiano? Quanto mai possono essere ricche le relative commesse? Attenzione, non è una domanda critica o polemica, è proprio ignoranza, una lacuna mia che però mi rende poco convincente questo non trascurabile dettaglio della storia. Per questa ragione ti chiedo lumi... Oltre alla curiosità per la trappola (che è durata quasi fino alla fine dell'albo) mi sono piaciuti molto anche gli stacchi narrativi tra le sequenze che vedevano impegnati i pards e quelle riguardanti i due indiani, con un alternarsi sapiente e coinvolgente. A proposito di questi ultimi, da applausi per me nella sua drammaticit? è la scena della morte dell'indiano. Non si vede quando la pallottola lo colpisce, ed è quindi una sorpresa per il suo compagno e per il lettore che l'indiano si stacchi lentamente dal tronco pronunciando il suo commovente addio. Scena veramente ben fatta! Efficace anche la figura della sensualissima Nitika, che credo e spero avrà un ruolo ben definito nel secondo albo.
  22. Leo

    La Striscia Comica Del Tex Willer Forum

    Carson00 clap clap clap clap clap
  23. Capelli, ti invito a leggere la storia. C'è un Tex molto GLBonelliano, nel modo di fare e nel linguaggio. Sul Tex "più umano" delle ultime sei pagine, di cui parli anche tu nel tuo post da me quotato: se in questa occasione Tex non avesse dubbi o ripensamenti, sarebbe disumano, posticcio, un personaggio di carta. Non è Tex ad essere problematico, ma la situazione! Leggi la storia e lo vedrai da te.
  24. Leo

    Galleria Di Luca Vannini

    Meraviglioso!!!
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