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TWF - Tex Willer Forum

John Walcott

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Tutto il contenuto pubblicato da John Walcott

  1. John Walcott

    [627/628] Salt River

    ma per carit?! quale sesso esplicito, siamo seri. Tex è una lettura che non ha bisogno di certi escamotage. e poi vedrete che non accadr? nulla. Proprio nullaper l'antico erotismo che serpeggiava su Tex io direi che si trattava di qualcosa di più di erotismo, e non erano quelle poche spallline cadenti a dimostrarlo quanto certi arditi dialoghi Eh chissà se un giorno vedremmo davvero delle scene erotiche (ma erotiche serie, non solo accenni tipo spalline e gambe). Ne dubito ad essere sincero perchè Tex è abbastanza fedele alla sua tradizione, che gli serva o no. Concordo con Doc, non accadr? un granch?, almeno per scene erotiche; su come finir? la storia di Kit con la dottoressa bisogner? vedere (non mi dispiacerebbe che si lasciasse aperta una porta )
  2. John Walcott

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Sono rimasto sorpreso dagli alti voti dati a questa storia. Non si tratta in effetti di una storia malaccio, ma penso che ci siano alcune che meritino di più, ma sono spesso criticate, anche tra le storie recenti. Si tratta di una storia normale con giusto equilibrio tra scene d'azione e quelle fasi di pausa: non solo i normali momenti di riflessione e di riepilogo sulla situazione, ma anche quelle tavole su vari momenti di quotidianit?; non contribuiscono alla trama ma danno un senso di reale, di vita normale, tranquilla che ogni tanto spetta anche a Tex e Carson (peraltro deve essere davvero poca visto le continue vicende in cui si trovano ). La storia parte bene e prosegue altrettanto bene per fregarsi un po' nel finale. Personalmente mi immaginavo la risoluzione dei conti come finiva (tra Tex, Loman e MacDormand) . Neanche del tutto imprevedibile. Più sorprendente è la soluzione della morte del figlio di Loman. Considerando tutto, direi che quel povero ragazzo era un grande scalognato Nemmeno nel reparto disegni sono del tutto soddisfatto, visto che quelli di Sejas sono qualcosa che non mi accende interesse; non ci ho trovato molto quelle espressioni di follia e paura (a parte quella di Tex con Kit, forse un po' esagerata per uno come lui) ma sono sempre gusti. :soldaton: VOTO: 7
  3. John Walcott

    [596/597] Oltre Il Fiume

    :shock: Nel leggere e finire questa storia, sono rimasto.... :fumo: Niente stimoli, solo trovate ridicole e momenti senza pathos e spessore. Ho persino l'impressione che pure Ortiz cominci a essere in calo (anche se comunque ancora disegni buoni). Non c'è proprio niente di cui dire, niente di stimolante, qualcosa che possa far parlare (tipo ad esempio la struttura giallo del capoalvoro boselliano "La mano del morto"); solo un elenco di disastri di un autore che tocca il fondo con questa storia. Una tristezza assoluta questa storia.
  4. John Walcott

    [591/592] L' Uomo Di Baltimora

    La mia impressione è che questa storia sia il primo calo per Faraci dopo le prime due ottime storie che aveva scritto per Tex. La trama è decisamente classica (non è un male) ma è sul personaggio di William Hodson che mi vengono le perplessit?. Non mi piaceva tanto quel suo troppo essere in gamba, addirittura sembra in grado di competere con Tex; forse un po' esagerata la sua bravura. Punto debole della scenggiatura, o meglio dire brutto punto. Interessante la redenzione dello sceriffo, anche se era un po' prevedibile la sua fine come riscatto. Non male i disegni di Bruzzo: non mi entusiasmano ma neanche mi disgustano. Comunque storia che non mi ha coinvolto molto.
  5. La prima volta che l'ho letta questa storia, mi piaceva abbastanza. Poi la riprendo e la rileggo, che sensazioni mi da? Che sia una delle più piatte storie di Nizzi. :shock: Di solito difendo Nizzi da alcuni attacchi ingiusti verso di lui in quelle storie non grandissime ma comunque con qualche spunto interessante ("Puerta del Diablo"). Stavolta la narrazione non mi coinvolge per niente e non trovo niente da difendere. Soliti tipi e luoghi comuni utlizzati e strautilizzati. Non che sia un male ma si può utilizzare di sicuro in maniera più interessante. Purtroppo Nizzi non riesce a fare un granch? e purtroppo ci scrive questo scarso prodotto, decisamente da dimenticare. :malediz... Ad aumentare la mia considerazione negativa sono i disegni di Del Vecchio. A vedere i volti postati sulla discussione mi verrebbe da riconsiderarlo; appena però guardo le tavole mi ritornano pensieri negativi: un tratto che mi sembra poco sviluppato e fatto così, poco approfondito. :fumo: VOTO: 5
  6. John Walcott

    [585/586] La Grande Sete

    COMMENTO CHE PUO CONTENERE SPOILER Storia sia classica che con le sue caratteristiche distanti e particolari. Qui si trova ciò che un po' ci si aspetta da una storia di Tex: i pards in aizone, il cattivo che vede tutto nell'ottica del denaro e che tiene in soggezione il paese, gli scontri a fuoco... Ciò che un po' la distingue è l'insolita attenzione ai giochi politici con cui Tex e anche i contadini ragionano la costituzione: tutto un sistema di favoritismi e gioco di parti; se non becchi la parte conveniente sei fuori. Non sorprende che i contadini siano così diffidenti persino verso i Rangers (sebbene sappiamo benissimo che non si può dubitare di loro). Da una parte ci sono i contadini violenti, guidati da Bold (che sembra proprio che zappare la terra non faccia per lui): in questa parte ci sono i contadini, o che desiderano sfogarsi sui Pima che possono essere colpiti, oppure quelli troppo deboli e paurosi per opporsi. Dall'altra parte ci sono i contadini che non vogliono perdere in tempo in violenze oppure preferiscono stare in disparte per vedere come finisce. Quest'ultimo atteggiamento è quello che prevale fra loro: del governatore non si fidano neanche tanto e quindi sono propensi a rivolgersi a Lansdale. Ovviamente è lui che ci guadagna più di tutti perchè attraverso le varie circostanze, e l'unico che non ci rimette perchè il suo dominio sull'acqua si ampia sempre di più, grazie anche alle dovute conoscenze. Lansdale è il tipico potente del paese ed è anche fra quelli che se ne vogliono stare sempre ben comodi ( basta vedere la sua trippa); questo però non ne fa un individuo del tutto da sottovalutare, visto la freddezza e il cinismo che mostra nel sbarazzarsi sia del galoppino Basil che del suo killer. Se uno gli manca di rispetto deve pagare, anche a costo di farlo di persona. Si conferma così anche nella sua fine, quando tenta di far saltare tutti in aria (Rangers, contadini, Pima, governatore): una bella tentazione di sbarazzarsi di tutti i nemici in un colpo solo, anche se gli coster? una fortuna. Peccato per lui che sia caschi nella trappola dei rangers: in effetti è piuttosto cinica anche per loro la maniera con cui si sbarazzano di lui; lo stesso Tex sembra come giustificarsi quando si spiega il perchè quella soluzione fosse da adottare. Il governatore rappresenta il tipico politico borioso e pieno di promesse: basta vedere la logica con cui ragiona, cioè conquistare la fiducia del popolo per ottenere il maggior numero di voti. Non sono neanche tanto sicuro che la distruzione di una diga basti a frenare la speculazione delle compagnie, anche se il principale capoccione (Lansdale) sparisce. Il governatore si assume l'impegno di distribuire meglio l'acqua anche se già si prepara le giustifiche ("La legge è complessa"). I moniti di Tex al governatore, sull'arginare le violenze con leggi più semplici ed efficaci, magari potranno essere ciò che ci vuole per smuovere la situazione; dato che si tratta di una storia di Tex si da per sicuro il lieto fine. L'unico neo rimane in effetti la tossicodipendenza del fondatore della città. Interessante come idea ma visto che viene risolta con poco e diventa così inutile ai fini della trama. Sui disegni di Civitelli, non c'è niente da dire, visto che sono sempre una garanzia. Chje il suo stile piaccia o meno è solo una questione di gusti. VOTO: 8 e mezzo
  7. John Walcott

    [583/584] Missouri!

    Mi ricordo quando lessi per la prima volta questa storia; ero scioccato dai disegni di Mastantuono. :shock: Mi parevano troppo imprecisi e neanche tanto approfonditi. :fumo: Col tempo ho ricominciato a pensare alla storia in se e ci ho trovato numerosi pregi: una certa attenzione per la dimensione della guerra e per il fanatismo di alcuni che la combattono; dovuta delineazione dei personaggi neanche tanto fissati su bene e male (mi viene in mente il caso di Corky Smith e del caporale Abe, che alla fine del flashback si vede come anche due carogne come loro avessero una sorta di ideale per cui combattere); una certa dose di azione e ritmo ( a parte nel finale, troppo affrettato e compresso, altro caso in cui ci stava un terzo albo). Darei un sette a questa storia (stavolta un voto in meno per i disegni).
  8. COMMENTO CHE PUO CONTENERE SPOILERDavvero ottima storia. La trama è abbastanza classica ma funziona alla perfezione. I personaggi sono ben tratteggiati e delineati nella loro personalit?: lo sceriffo Jerry Norton, ben integrato nella cultura bianca ma con i fondo il timore e il sospetto di essere sempre un estraneo (specie dopo che un suo amico tenta di fargli la pelle per intascare la taglia); il giudice Frank Forrest anima nera che spera di diventare molot potente, ma alla fine capisce di essere solo un burattino nelle mani di Rowen e per questo, unito al suo senso di colpa per ciò che aveva fatto (esemplare quando ricorda di avere tradito un suo amico), lo portano a riscattarsi (in effetti sarebbe stato un peccato perdere questo personaggio); padre e figlio Owens, il primo prepotente e autoritario, il secondo viziato, pieno di se, e anche impulsivo e rabbioso. L'unico che è un po' sprecato è la guida del gruppo di Rowen: appare esperto e prudente ma viene liquidato subito da Tex. Alla riuscita della storia contribuiscono di sicuro i magistrali disegni dei Cestaro. Sono davvero tra i migliori in circolazione. :w00t: VOTO: 9
  9. John Walcott

    [627/628] Salt River

    Preso stamattina. Dalla prima lettura sembra una storia interessante; attendo di leggere il secondo albo soprattutto per scoprire quale sarà il ruolo della dottoressa. In ogni caso voglio proprio vedere se potrebbe evolversi ilr apporto tra lei e Kit. I pressuposti ci sono ma anche quelli per un esito negativo. Non mi sorprenderei se Borden gli facesse fare una fine tipo di Fiore di Luna. I disegni di Andreucci non mi entusiasmano tanto. un po' perchè mi ricordano quelli spiacevoli di Mastantuono, un po' perchè a volte mi sembra come se le fisionomie di Tex e pards variassero. Attendo il prossimo numero.
  10. Storia che non mi ha convinto molto. Dopo una prima parte piuttosto interessante, si brucia nella seconda. I misteri della miniera sono risolti troppo facilmente. A tal proposito non mi va già la figura di Riccardo: costruito come se fosse quasi una citazione di Gollum, e io sono rotto e strarotto delle citazioni e parodie su quest'ultimo. Oltretutto c'è un incongruenza narrativa su di lui. Oltretutto non mi è andata già la maniera con cui Boselli si è sbarazzato dei personaggi. Si era già trovato con personaggi da gestire ma li faceva uscire di scena con classe, con un tocco di spessore. Qui invece no, spariscono tutti in sparatorie improbabili. L'unica morte interessante è quella di Nacho. Come se non bastasse i comprimari buoni sono tutti odiosi: dalla figlia di Fulgencio al giovanotto che non capisco come faccia ad arrivare l', visto che ci sono già i pistoleri di Nacho. E ancora non capisco la spiegazione sul massacro con la valanga (mi fa venire in mente la tragedia del Vajont, chissà che Borden non abbia tratto ispirazione da l'). Storia decisamente sopravvalutata (nonostante gli ottimi disegni di Piccinelli. Non capisco la positiva recensione di UBC, che aveva visto un po' male il capolavoro "Omicidio in Bourbon Street". Nota negativa per Boselli. VOTO: 5 (un voto in più per i disegni di Piccinelli) ::
  11. Grandissima storia, persino un capolavoro dal mitico Borden. A me piacerebbe che questa storia (come anche "La mano del Morto") venisse ricordata tra i capolavori suoi su Tex. Col tempo si vedrà se ciò avverr?. In questa storia funziona tutto benissimo: l'ambientazione è New Orleans e le paludi dintorni, luoghi misteriosi e con fascino come pure la casa e la nave di Tenebres; i personaggi sono ben strutturati e sono nella migliore tradizione boselliana, che tolgono anche quasi spazio a Tex e Carson. C'è da dire però che loro sono come i catalizzatori di tutto, senza strafare, ma comunque importanti (nel finale si ritrovano un po' in disparte, ma con le varie situazioni successe non sorprende). Il ritmo è ben sostenuto e la trama non presenta significative sbavature. Anche se è passato un po' di tempo vorrei chiarire i dubbi di Leo: A questo successo contribuiscono i disegni di Bianchini e Santucci: davvero magici nel creare l'atmosfera di mistero e di esoterismo della vicenda. Un gran peccato che probabilmente non gli vedremmo più all'opera su Tex.10 pieno a Borden. clap clap
  12. John Walcott

    Omaggio A Tex (Ferentino Comics 1998)

    Però, mica male queste interpretazioni di tex. Lo stile di Torpi è secondo me il migliore di quelli messi finora: mi piacciono molto quelli stili pieni di ombre. Bellissimi anche gli altri. ::evvai::
  13. John Walcott

    [575] Sul Sentiero Dei Ricordi

    Storia normale, con Nizzi un po più in forma rispetto ad alcune sue precedenti uscite. Condivido quelli che dicono che i disegni di Civitelli si adattino bene al colore. Lui ha un tratto più pulito e definito rispetto ada ltri, e il colore non appiatisce troppo le sue tavole (rimango sempre un sostenitore del bianco e nero). Mica male l'idea di utilizzare Lilith e di impegnarla in scontri a fuoco; mi rovinano la storia se mi mettono figure femminili che devono sempre essere salvate (e qualcosa del genere avviene purtroppo nella seconda parte); almeno all'inizio si difende bene. Molti hanno gridato allo scandalo per questa scena e hanno anche delle giuste motivazioni. Considerando però che non si sa molto della vita di Lilith, chissà che non si sia già trovata in scontri del genere? Qualche altro autore potrebbe farci un pensierino. L'antagonista, Cuervo Malo, non ha niente da spartire con grandi antagonisti del genere;c'è però da rabbrividire nel sentire la tranquillit? e anche l'orgoglio con cui dice di aver fatto fuori il padre per avere il comando. Lo scontro finale di lui con tex ha anche la sua dose di ritmo. Molto bella la scena finale, con Tex rammaricato dai ricordi e dal quel breve periodo con la moglie ormai perduto. Sono ricordi piuttosto significativi, anche se a dire la verità trovo un po' forzata la maniera con cui Tex dice di essersi innamorato di Lilith (non parlo di Nizzi, ma di tutto il rapporto in se). Tex, duro e integerrimo, senza problemi, un tipo d'uomo che mi sembra un po' difficile che si innamori di una in poco tempo e che dopo addirittuta lo lasci così triste per la perdita. Ma poco importa, molto bello vedere Tex malinconico e anche un po' triste; è una grande carica di umanit? e di personalit? ddel nostro Ranger, non sempre così duro e infallibile.
  14. John Walcott

    Disegni Inediti Di Tex

    Grandissimo Deki! clap clap
  15. John Walcott

    [573/574] Terre Maledette

    Mi è piaciuta molto questa storia. Il bravo Boselli non ha problemi ne fatiche nel dirigere questa storia e i suoi elementi. Bellissimi i primi scontri nelle pianure scritti: fra tutte quelle asperit? di rocce ed erbe con il buio che cala, bisogna difendersi dall'attacco dei killers; l'indiano Mocassin si nasconde nel territorio ed è come imprendibile perchè segnala continuamente ai suoi complici ma non si riesce a capire dov'?. Questa parte riguarda Porter, guardia del corpo di Lyman, che rimane vittima dei sicari. A tal proposito ne segnalo uno, evidentemente il tipico idiota di turno. Ma è a questo punto che interviene il nostro Ranger che sistema già due (immancabili le sue abilità nel buio). Grandissimo Font a disegnare gli ambienti bui e cupi; quando gli fa lui lo avverti proprio la cappa di buio che nasconde la vista e gli avversari. Poi si passa alla parte di spiegazione della faccenda, su cui non parlo. A Tex e a Lyman si aggiungono una famiglia di contadini, povera, ingenua ma sincera e disponibile; con loro c'è anche Hank, un giovanotto di più esperienza rispetto alla famiglia, che riserver? un po' di sorprese. Il viaggio prosegue ma su di loro incombe l'arrivo di un tornado, i cui presagi si manifestano (cielo troppo sereno, cielo che si fa sempre più blu scuro, gli animali si innervosiscono, il vento che si alza, la grandine che precede il fronte del tornado). In un villaggio abbandonato inizia uno scontro con altri due killers, ancora una volta realizzato al buio e stavolta anche in avverse condizioni atmosferiche. A causa delle varie dinamiche dello scontro, quasi nessuno riuscir? a trovarsi un rifugio e buona parte delle persone rimarrano travolte dal tornado. Il bilancio finale è vittorioso per Tex che cattura uno mentre Hank ne elimina un altro, rivelando che forse è più esperto di quel che sembra. La cosa non convince molto Tex, che con il suo solito fiuto comincia a sospettare che il bravo Hank ha qualcosa da nascondere nel passato. Nelle parole di Tex "l'unica cosa sincera di lui è il suo interesse per Rhonda" (nota a sfavore di questo personaggio, tipica giovanetta da salvare, e per questo mi sta su). Un altro punto di svolta è l'agguato presso il fiume. Qui noto che Lyman ha una resistenza un po' forzata . Il personaggio di Hank si svela totalmente e dopo la sparizione di alcuni personaggi minori (Dooley, Sammy e l'indiano Mocassin, fregato da uno più abile di lui) si svolge il duello finale: Tex e Hank contro il freddo Jim Bennett e il giovane Durango. Si tratta di personaggi tosti: da una parte il killer freddo Bennet, dalle poche parole, con un passato problematico e con la sola possibilità di uccidere, insomma un personaggo che mi è piaciuto molto (mi dispiace un po' per la sua fine); dall'altra parte Durango, giovane capace di rapinare da solo una grande banda e anche di seguire Tex Willer; lungo la storia mantiene sempre la stessa sicurezza anche nel duello finale. La resa dei conti finale con Lowe avviene grazie all'aiuto di Carson e dello sceriffo (che a sentire certi discorsi dy Lyman o di vari scagnozzi, è intimorito da Lowe, solo che poi non ha problemi ad allearsi con i Ranger, indicando che non è così misero come poteva sembrare). Lowe non è un cattivo che si ricorda; sono molto più decisivi e interessanti gli scontri nelle indian plains. Alla fine di quest'ultimi mi sembra anche un po' strano che ci sia la parte nella città e dintorni (mi dimenticavo quasi di Lowe) tanto è inferiore il finale rispetto al resto. Alla fine do otto e mezzo alla storia (mezzo voto in più grazie ai disegni di Font)
  16. John Walcott

    [627/628] Salt River

    Sono d'accordissimo. Secondo me Kit Willer dovrebbe avere un ruolo di maggior rilievo nella saga texiana sisi , una caratteristica che col tempo si è trascurata... sicuramente Boselli si è reso conto di questa piccola 'mancanza' e sta aggiustando i cocci Eh si, non sarebbe male trovare qualcuna di più definitiva per Kit Willer. Tuttavia non sono molto fiducioso su questo. In ogni caso, la storia promette bene anzi direi addirittura che eccita. Vai Borden ! :capoInguerra:
  17. John Walcott

    [571/572] Il Fuggiasco

    Non male come storia, anche se c'è decisamente di meglio. Il pard temporaneo di tex per questa storia è il ranger Sam Donovan. Fin troppo deciso a far valere la legge e anche poco riflessivo. Dispiace per la sua morte, però considerando tutto se la va a cercare commettendo una serie imperdonabile di errori. Frank Harris è la figura che spicca di più nella storia. Personaggio impulsivo e un po' si capisce che possiede una vena onesta; si è disposti a dargli un po' di fiducia, come difatti fa Tex. Owens è il tipico banchiere corrotto, ma come cattivo è abbastanza mediocre: difatti non combina niente di che, è molto più considerabile il suo fedele Jack Spade. Lo sceriffo del paese è un campione di ingenuità: non ha il coraggio di affrontare Owens (si squaglia come neve al sole appena lo incontra), arresta Tex in base a deboli sospetti; poi ancora non prevede affatto il linciaggio nemmeno le sue dinamiche (dice che non aprir? la porta come se fosse una risoluzione quando si sa benissimo che li citadini la sfonderanno); per finire arresta Owens solo quando è ormai spacciato. Direi una pessima figura. Insomma pochi personaggi significativi nella storia, anche se dopotutto si tratta di un semplice riempitivo.
  18. John Walcott

    Decio Canzio

    Non so che dire, un po' a po' se ne vanno tutti; importante è non scordarli mai quelli uomini e donne che hanno contribuito, anche in minor misura, a crearci meraviglie e sogni su carta stampata e disegni. Riposa in pace Decio.
  19. John Walcott

    [569/571] Buffalo Soldiers

    Non male ma forse un po' sopravvalutata come storia. Intendo dire che c'era un buon soggetto ma secondo me lo sviluppo rende la storia un po' pesante. Non aiutano molto neanche i disegni di Ticci, comunque di buona qualità ma non più al suo meglio, che mi rendono più confusa la faccenda. Condivido i commenti sull'esaltazione esagerata dei Buffalo Soldiers. In ogni caso avrei preferito inoltre che si vedesse meglio l'umiliazione di Radcliffe: razzista, ottuso, incapace di valutare la situazione (non capisco come facciano gli ufficiali come lui a fare così carriera), si sarebbe meritato vergogna, distruzione dell'orgoglio e beffa nel vederlo nella situazione di essere stato salvato dai suoi odiati neri; volevo un trattamento più pesante per lui. Qualcosa del genere che accade agli abitanti di Destiny: città bruciata, trattamento con i fiocchi. Nonostante il soggetto storico, la storia non mi ha coinvolto tanto; speravo un po' di più.
  20. John Walcott

    [567/568] Dieci Anni Dopo

    COMMENTO CHE CONTIENE SPOILERNiente male questa storia anche se la trama riprende da altre storie, come già detto. Una prima parte di preparativi con alcuni scontri a fuoco e altri avvenimenti. Si ricorda soprattutto la figura di Elia Glendon, che io non trovo affatto fastidiosa ma anche un po' comica (poi legger? che il suo fanatismo è più pesante e serio di quello che si pensava). Molti hanno discusso la scena dello sceriffo: molti dicono che Tex e Carson si lascino abbindolare da quella figura; secondo me si limitano ad andarci leggero nel dare giudizi, non hanno ancora una strategia ben definita e per il momento non fanno mosse improvvise. Riguardo alla fuga finale dello sceriffo, direi che Tex e Carson non sono tenuti a inseguire ogni singolo furfante del west, specie se si tratta poi di un pesce piccolo. Passando alla seconda parte, dominata dallo scontro nella città di Paradise. Grande scontro e grande uragano Tex che spazza via un po' alla volta tutti gli uomini di Rhonda Carpenter; poverina quest'ultima che trabocca di rabbia nel vedersi beffata da Tex, sia a parole che a fatti. Piuttosto dura come figura, basta vedere le scene in cui minaccia di far impiccare Marcus Glendon e poi ancora che uccide uno dei suoi stessi uomini usato come scudo da Tex. Mica male come personaggio visto che per un po' riesce a tenere testa alle provocazioni di Tex. Inoltre Nizzi ne inserisce anche alcuni tratti buoni cioè l'interesse amoroso con il giovane quacchero. La brutta fine che fa, ha del beffardo, visto che deve "pagare" per questo e per di più per mano di un fanatico pazzoide. Compassione anche per il vecchio Carpenter, che credeva di affidare il ranch a mano sicure, e si ritrova a sapere le malefatte della figlia. Non male l'intervento di Carson che agisce da solo, anche se preferisco vederlo impegnato in situazioni ancora più pericolose; intendo che li? può dimostrare ancora meglio il suo valore. Riguardo al settore disegni, mi accontento. I disegni di Rossi non sono affatto male, ma non sono comunque tra i miei preferiti.
  21. John Walcott

    [565/566] La Sentinella

    Abbastanza carina questa storia che, a dire la verità, mi sembra composta di due storie. Nella prima abbiamo lo scontro dei Rangers e della sentinella con gli Apahces. Non male, anche se suona un po' forzato tutta la spiegazione che da Tex sulla banda, all'inizio. Comunque non è male visto che si parte in quarta con delle scene d'azione. Poi nella seconda (a cui ci si arriva tramite il tipo con i baffi e la bombetta) diventa una storia di lotta contro il cattivo di turno. Un cattivo decisamente mediocre specie per la fine che fa. Poveretto anche il disperso sudista (non mi ricordo il nome) che gli tocca stare quasi sempre in albergo; il suo intervento nella vicenda è praticamente nullo nonostante sia il motivo che da origine alla storia. L'unica scena con un po' di goduria è quella in cui Tex da una breve lezione all'uomo grasso che investe il nero (non capisco le critiche a questa scena); peccato che sia un po' breve appunto. Non male anche i disegni di Repetto; molto bello la rappresentazione delle case in rovina e degli ex sudisti caduti in rovina. Do un sei alla fine.
  22. Dimenticavo, volevo aggiungere una nota a favore dello sceriffo Tom Rupert per questa storia. Una volta tanto Tex e gli altri gli portano furfanti già catturati invece che fuochi d'artificio e pasticci.
  23. Davvero ottima storia da parte di Borden che gestisce tutto abilmente. Penso che ciò mi abbia colpito maggiormente in questa storia siano i comprimari. A cominciare dai soldati rurales, con la loro testardaggine e il loro valore riescono addirittura a mettere in difficolt? Tex e Carson (addirittura fino a quasi prenderli in trappola). Il loro capitano è uno dei tanti cattivi che si ritrovano a finire dalla parte di Tex per evitare conseguenze negative; perciò ci sente anche un po' solidali verso il personaggio, anche perchè è ormai sconfitto e non da rogne. Il capitano Masters è un gran esemplare di codardo e nonostante tutte le borie che si da , codardo lo rimane sempre. Boselli ci tiene pure a dimostrarlo nella scena della sua cattura. Tex e gli altri se la prendono addirittura comoda nel prenderlo, tanto non può sfuggirli (Masters, pensavi davvero di poterci sfuggire?). L'ufficiale tenta di cavarserla sparandosi un colpo, forse il tentativo di apparire come eroico e temerario; Tex gli fa saltare la pistola di mano (Una via d'uscita troppo semplice per lui.) ma mi domando se Masters sarebbe riuscito a fare il fatale gesto. Di certo, quando gli viene offerta la possibilità di un duello con Baines, si tira indietro con debolissime scuse. Grande scena in cui lui si accascia a terra, sconfitto dalla vergogna e dalla consapevolezza della sua codardia. Chi invece non mi andava già (oltre alla frettolosa uscita di scena dello Yaqui, di cui preferisco non parlare) era il tenentino Baines, comprimaro che digerisco a fatica perchè mi sembra solo un giovincello arrogante e bambinesco. Il tipo di comprimari che mi piacerebbe vedere uscire di scena in una storia (e poi invece Borden fa morire in altre storie quelli simpatici tipo Bronco Lane _thia- ). Inoltre non mi andava già quando alcuni dei pards facevano un po' troppo gli sbruffoni; sicuri e sfrontati mi piacciono di sicuro, ma non antipatici. Bellissimi i disegni di Spada, un tratto che adoro. clap Considerando tutto do un otto e mezzo.
  24. John Walcott

    [561/562] Soldi Sporchi

    Storia carina, niente di più. Come avete già detto si salva soprattutto il cattivo finale che ha una certa caratterizzazione, anche se non particolare. Meriterebbe un sette ma abbasso di mezzo voto per via dei disegni di del Vecchio che non mi piacciono molto; mi danno l'aria di essere poco sviluppati, poco profondi.
  25. John Walcott

    [558/559] Evasione!

    Un esordio davvero positivo di un nuovo autore nelle file di Tex. Tito Faraci sta creando storie ottime e con questi sviluppi mi aspetto presto un nuovo capolavoro per Tex. La storia funziona alla grande ed è corredata dal grande Ortiz. Ambienti, situazioni, sviluppo della storia, trama; tutto in un quadro altamente positivo che rileva le potenzialità che Faraci può offrire per Tex ed è per questo che mi aspetto molto da lui, come pure da altri nuovi autori. Grande godibilit? questa storia con personaggi che ottengono la lor parte di scena e interesse: il detenuto Jack Blount che sembra vedere migliorare i propri rapporti con Tex (ma quest'ultimo lo ribadisce, loro non sono amici); bellissima la scena finale con il loro scambio di battute. Blount: Arrivederci Ranger Tex: Non ci contare Blount Forse la possibilità che riappaia? Poi ancora lo spietato Jack Harper, cattivo della storia, il simpatico vecchio Jason con il tenero cane Bucky (loro due sono molti più coraggiosi e grintosi di molti altri comprimari di diverse altre storie). Non mi fermo molto visto che si è già detto un bel po' su questa storia. VOTO: 9 ::evvai::
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