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juanraza85

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Tutto il contenuto pubblicato da juanraza85

  1. Si sarebbe allora potuto fare come ha detto prima @PapeSatan: una seconda storia,concatenata alla prima,ambientata sempre in Asia. Con il rischio, però, di dilungare troppo la vicenda. E non è detto che Boselli ed i suoi collaboratori possano averci anche pensato in sede di stesura della sceneggiatura, ritenendo però infine che il gioco non valesse la candela.
  2. Se Boselli, come io credo, aveva sin dal principio intenzione di sviluppare la trama e soprattutto l'epilogo in questo modo, catapultare sin da subito Tex in Borneo e farlo restare in attesa fino al momento della resa dei conti non avrebbe avuto tutto questo senso. Tanto è valso, dunque, goderci l'inseguimento della Tigre per mezzo continente americano e solo dopo fare incontrare i due nel Borneo.
  3. juanraza85

    [382/384] La Tigre Nera

    Su questo punto devo ammettere di convenire con Diablero: anche io, fermo restando il mio giudizio più che positivo su questa storia, ho sempre trovato un po' fuori luogo questa sequenza. O, per meglio dire, l'ho sempre trovata un po' "forzata": benché Tex gli abbia fornito un indizio di estrema rilevanza circa il coinvolgimento del notaio Madison nella setta della Tigre Nera (che Tex e Carson non sanno ancora siano la stessa persona), stona parecchio e fa anzi anche un po' specie che Mac Parland si limiti a ritenere "un po' strana" la questione del fazzoletto di Jean Norel rinvenuto poco prima da Tex sul pavimento dello studio notarile, dove evidentemente non poteva certo essere rimasto per un mese intero. Diciamo dunque che, in tale frangente, Nizzi non fa fare certo una bella figura a Mac Parland, tratteggiandolo come un ingenuotto che di fatto nega a sé stesso l'evidenza, ma in fondo credo che ciò sia coerente con la tendenza in genere sin troppo "texcentrica" del modus di sceneggiare nizziano.
  4. Anche io avevo puntato sulla permanenza in vita del rampollo di Sumankan, parimenti anche io avrei immaginato un finale più o meno di questo tenore, pur con qualche differenza, di cui magari parlerò approfonditamente più avanti. Per ora, mi sento di poter dire che mi sarei aspettato un epilogo in cui Tex ed i pards fossero chiamati a dover per forza prendere decisioni sofferte.
  5. Per quanto mi riguarda, le annate texiane 2022 e 2023 sostanzialmente si equivalgono, avendo ambedue ospitato attesissimi e riuscitissimi ritorni cui hanno fatto da contraltare storie meno riuscite. Se proprio fossi costretto a decretare la migliore delle due annate, con ogni probabilità alla fine opterei per il 2022, non fosse altro che per l'epico ritorno del Nemico per antonomasia - già solo questo, a mio parere, basterebbe - e per la presenza di un'altra piacevole storia con radici nella Storia autentica come quella ambientata a Vancouver.
  6. E' son troppo evidente che il Tex che in quella scena chiama a gran voce le ballerine non è il Tex che tutti conosciamo! E se lo sostiene un lettore che ha comunque apprezzato quella storia e, più in generale, le sceneggiature di Nolitta ...
  7. Ho appena terminato anche io di leggere il quarto albo, rimanendone personalmente nel complesso soddisfatto, e prendendomi giusto la libertà di svolgere un paio di considerazioni senza rivelare per ora alcunché di esplicito. In primis, mi associo a @Piombo Caldo circa l'ottima gestione di Kit Willer, finalmente in grado di decidere appieno da sé il proprio destino, inoltre devo ammettere di essere rimasto piuttosto colpito dalle scelte di sceneggiatura di Boselli nella fase conclusiva dell'albo e dell'intera storia, scelte improntate sostanzialmente a togliere Tex ed i pards da qualsivoglia imbarazzo e dubbio di natura morale. Scelte che i più puristi potrebbero faticare a mandare giù, ma che a mio avviso hanno consentito ai Nostri di non dover fare a pugni più di tanto con le loro coscienze.
  8. juanraza85

    [203/207] I Ribelli Del Canada

    Tex nr. 714, "La rupe del diavolo", pagine 70-73. Ti ringrazio... E' una storia talmente piatta ed impalpabile da aver perso il ricordo della sequenza in questione. Dubito tornerò mai a leggerla, al massimo andrò a riguardarmi la suddetta incriminata.
  9. juanraza85

    [203/207] I Ribelli Del Canada

    In effetti, la sequenza del saloon di questa storia è senza dubbio una delle più inusuali e dunque peggiori mai viste sulle pagine di Tex (per quanto, lo confermo ancora una volta, al netto della sua "nolittianità" a me I ribelli del Canada sia sempre piaciuta). Detto ciò, a mio avviso tuttavia la sequenza del bastone di Ukasi è di gran lunga la più grottesca ed agghiacciante, anche perché non rammento l'ultima menzionata, quella della nave (anzi, se qualcuno potesse ricordarmi la storia gliene sarei grato).
  10. In una storia come questa, con la Tigre in fuga verso il Borneo, con Kit Willer in ostaggio, e Tex ed i pards costretti a tallonarli via nave navigando sul Pacifico, va da sé che di azione non credo ce ne potessimo aspettare più di tanta, per cui l'unica via per riempire le pagine, detta molto prosaicamente, era riempirle di dialoghi. E, personalmente, li ho trovati dialoghi ad hoc ed utili a contestualizzare la vicenda e ad illustrare abbastanza esaustivamente il background degli antagonisti, e di conseguenza funzionali alla vicenda per come sinora si è svolta. L'azione nella più tipica accezione texiana, ne sono convinto, la vedremo nell'albo di gennaio, quando le due fazioni arriveranno inevitabilmente a scontrarsi.
  11. juanraza85

    [GIOCO] Come finirà la storia di Tex?

    Credo che Sumankan ne abbia combinate troppe perché Tex o Boselli siano disposti a concedergli possibilità di redenzione...
  12. juanraza85

    [GIOCO] Come finirà la storia di Tex?

    Voglio buttarmi e buttare 10 palanche sull'opzione C, ovvero voglio sbilanciarmi sulla possibilità che Daniel Silva si salvi e possa diventare un giusto sovrano di Tuamantung.
  13. juanraza85

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Anche a mio avviso l'apporto di Cynthia Ann Parker alle dinamiche della storia è stato più che opportunamente limitato - per non dire "condensato" - alla straziante scena in cui lei, intenta a piangere il proprio dolore per la morte prematura della figlioletta dinanzi alla di lei tomba, si volta solo quando Tex la chiama col suo nome comanche. Una scena che, dal mio punto di vista, dice tutto sulla personalità della donna e sulle conseguenze del doppio trauma da lei vissuto (rapita bambina dai Comanches, cresciuta con loro e successivamente riportata - contro la propria volontà - alla cosiddetta "civiltà" in età adulta), e soprattutto lascia presagire cosa possa aver rivelato a Tex senza che Boselli abbia dovuto "sprecare" ulteriori vignette o pagine. In un certo senso, un piccolo capolavoro di sceneggiatura; anche perché, in precedenza, a contestualizzare e ad introdurre le difficoltà che Tex e Company avrebbero incontrato nell'incontrare la donna avevano provveduto i suoi familiari.
  14. Puro vangelo, pard ! Merita di essere qui riportata...
  15. juanraza85

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Se fosse finito con Carson a fare l'oste con moglie e figli e Tex partito per destinazione ignota e destinato a diventare ormai una leggenda ti sarebbe piaciuto lo stesso? Ne dubito . Ma fortunatamente trattasi di una storia di Tex a tutti gli effetti, in cui Zagor e Cico sono solamente guest stars.
  16. Terzo capitolo intrigante, seppur contraddistinto solo a sprazzi da quella tipica azione in salsa texiana di cui si fa principale interprete il giovane Kit, decisamente energico come del resto si desumeva già dalle anteprime. Dal canto suo, Tex e gli altri pards si trovano dinanzi a scelte complicate in una terra sconosciuta, dove ragione e torto non sembrano risiedere da una sola parte. Tra atmosfere sempre più salgariane, si attendono scintille per il quarto e conclusivo albo!
  17. juanraza85

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Acquistata e letta in mattinata, e tralasciando il mio pensiero circa l'opportunità di un team-up tra Tex e Zagor non posso che darne un giudizio più che positivo, riconoscendo inoltre a Boselli di aver trovato soluzioni ad hoc per contestualizzare in maniera adeguata Zagor e Cico nel mondo di Tex. Da lettore di Tex (di Zagor ho letto giusto qualche albo, ivi compresi per ragioni di "corretto apprendimento" quelli con Lupo Grigio, trovandolo però poco nelle mie corde), anzi mi sento propenso di affermare che il mio gradimento sia dato proprio dall'aver trovato che lo Spirito con la Scure ed il suo paffuto amico messicano siano stati di fatto adattati al contesto texiano, fantasioso ma più con i piedi per terra rispetto a quello zagoriano. Sia come sia, i Nostri - compresi l'ancor giovane Kit Carson ed il "ranger rinnegato" Adam Crane - si muovono bene tra le tensioni degli eventi che stanno a precedere la grande scorreria comanche, tentando in ogni modo di scongiurarla ma senza riuscire nell'intento (perché neanche le Leggende possono nulla contro il Destino ineffabile), come si intende chiaramente in un finale forse tra i più struggenti che abbia mai letto sulle pagine di Tex. Finale che io considero la ciliegina sulla torta di una storia di Tex con la partecipazione straordinaria di Zagor che è, a mio avviso, di gran lunga superiore a quella di due anni fa, che trovai di intento perlopiù celebrativo (senza che l'obiettivo fosse del tutto centrato). Tra i punti in comune tra i due crossover, però, ci sono senza dubbio i magnifici disegni di Piccinelli, curati come sempre nei minimi particolari.
  18. In realtà, se non ricordo male
  19. Molto salgariano, come del resto lo sono il titolo e l'antagonista dell'albo in uscita la prossima settimana .
  20. Preso ieri mattina ed ovviamente letto prima di pranzo. Senza dubbio interessanti gli articoli di corredo, ma è altrettanto fuori di dubbio che il pezzo forte dell'albo sia la storia sceneggiata da Boselli, impreziosita dall'alternarsi di sette tra le migliori matite della scuderia texiana/bonelliana, nonché del panorama fumettistico italiano. Un viaggio decisamente inquietante ma al contempo estremamente suggestivo, quello che Tex si trova a dover affrontare, tra vecchi e nuovi avversari, che tuttavia prevede una sorta di "ricompensa" per Aquila della Notte. Assai simpatica, pur nella sua brevità, anche la storia di Giusfredi e dedicata ad un altro caposaldo della squadra di disegnatori texiani quale è il Maestro Giovanni Ticci, che naturalmente ne cura i disegni. IN conclusione, direi che sono stati soldi decisamente ben spesi !
  21. juanraza85

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Per quanto riguarda i team up tra personaggi di differenti testate SBE (o crossover, che dir si voglia), non potrei essere più d'accordo, avendo più volte espresso la mia netta contrarietà a tali miscugli che vanno inevitabilmente a snaturare almeno uno dei due personaggi coinvolti. Non sono molto d'accordo con te, al contrario, circa la recente tendenza secondo te eccessiva di voler dare una continuity a Tex. Ferma restando la legittimità della tua opinione, dal mio punto di vista questa continuity è assolutamente ben accetta, dal momento che va a dare un ulteriore senso di completezza alla saga di Aquila della Notte. Oltretutto, io non la trovo nemmeno così stringente né così pervasiva: anzitutto, nella sua forma più "estrema" resta quasi del tutto confinata alla serie Tex Willer, con appena qualche rimando alla serie regolare, giustamente mantenuta come tu hai affermato "fuori dal tempo". Io ritengo che, in questa misura, sia stato raggiunto un giusto compromesso tra una sorta di ricerca di continuità nel succedersi degli eventi texiani e la necessità di mantenere quell'aura di leggenda data appunto da quella atemporalità che ha caratterizzato e caratterizza Tex (inteso sia come personaggio che come serie principale) sin dalle sue origini .
  22. Un'interessante e piacevolissima intervista recentemente concessa da Sergio Tarquinio, in cui parla anche di Ombre di morte: https://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/428314/sergio-tarquinio-il-disegnatore-di-tex.html
  23. juanraza85

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Ho già detto più volte in passato come non mi entusiasmino i team-up tra personaggi di fumetti differenti, seppur in qualche modo affini, e lo speciale di due anni fa, per quanto in sé tutt'altro che sgradevole, ha confermato in toto la mia impressione (Zagor ne esce piuttosto snaturato, poiché a mio avviso troppo "riadattato" nel fisico e nei modi al mondo di Tex). Di conseguenza, non nutro aspettative troppo diverse per questo nuovo capitolo, anche se devo confessare di trovare interessante il fatto che possa di fatto costituire un prequel per quel capolavoro che è La grande invasione.
  24. In realtà no, ma lo capirai solo leggendo la storia. Anche io, come Carlo ha tenuto a sottolineare, avevo compreso che El Muerto non tornerà davvero a tormentare Tex, perlomeno non letteralmente. Ho tratto al contrario l'idea che potrebbe trattarsi di una sorta di sogno ad occhi aperti che Tex potrebbe essere costretto ad affrontare per motivi ancora da scoprire. Comunque sia, il rispolvero di El Muerto ed altri nemici storici (nonché trapassati oltre ogni ragionevole dubbio), come anche la suddivisione dei disegni tra vari dei principali disegnatori texiani, sono senza dubbio da considerarsi ottimi presupposti per l'intento celebrativo dell'albo.
  25. Ho acquistato e letto il volume nella giornata di giovedì. L'idea di storia di GLB non mi è sembrata male, anche se probabilmente non parliamo di una storia destinata ad entrare nell'olimpo texiano; per poterne essere certi, tuttavia, non rimane che aspettare di poter leggere il seguito di Boselli e Torricelli. Ho comunque trovato di buon livello, ripeto, sia la sceneggiatura nel classico stile di GLB, col suo lessico ormai desueto che permette un piacevole tuffo nel passato, e parimenti gradevoli i disegni di Sergio Tarquinio.
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