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TWF - Tex Willer Forum

juanraza85

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Tutto il contenuto pubblicato da juanraza85

  1. juanraza85

    Tex E' Morto?

    Pienamente d'accordo con quanto detto da Josey: ogni lettore vede Tex in conseguenza di come e quando si è avvicinato ad esso. Ad esempio, devo ammettere anch'io di trovare Villa molto più bravo di Galep, e, sempre ad esempio, non sono assolutamente d'accordo con quanti inquadrano il periodo tra il 2002 ed il 2006 come "medioevo texiano". Sarà che, appunto, ho cominciato a leggere Tex a metà 2001 (gli albi antecedenti li ho poi pazientemente rimediati un po' per volta negli anni a seguire), fatto sta che personalmente ho trovato quasi tutte le storie del suddetto "medioevo texiano" molto valide. Quindi, io non ritengo che Tex sia morto, ma più semplicemente, essendo ormai datato, può talvolta rischiare di incorrere in soggetti inadeguati o triti e ritriti.
  2. Davvero una gran bella storia, molto cupa e ricca di colpi di scena. L'unico pelo nel tuorlo potrebbe essere rinvenuto nella figura di Henri Carfax, sul quale, già a metà del primo albo, quando Tex dice che, a dispetto della giovane età, ha gli occhi di un uomo esperto, viene lasciato intendere qualche sorprendente segreto. Al di la di ciò, ripeto, gran bella creazione. In soldoni, do 8,5 alla sceneggiatura e un bel 9 ai disegni della coppia Bianchini/Santucci, che purtroppo mi è sembrato di capire non dovremmo più rivedere all'opera su Tex.
  3. juanraza85

    Titoli Di Lavorazione

    A mio avviso, gli albi "Dieci anni dopo" e "Mezzosangue" sarebbe stato meglio titolarli rispettivamente "Inferno nella terra promessa" e "Piccolo Fucile", titoli più adatti e assai meno generici.
  4. juanraza85

    [463/465] I Sette Assassini

    . Mi permetto di fare mio questo concetto espresso in maniera esemplare da Carlo Monni. A mio avviso, lo scontro con la "famiglia" di Jack Thunder è stato uno dei maggiori picchi dell'inventiva boselliana. Tex non può scontrarsi sempre e solo con banditi gentiluomini (e non ricordo che ciò gli sia accaduto spesso), senza dimenticarci che il Vecchio West tutto era fuorch? un paradiso in terra o un ritrovo di educande... Un bel 9 sia alla trama che ai disegni di Marcello
  5. juanraza85

    [Maxi Tex N. 05] Nei Territori Del Nord Ovest

    A mio avviso, di gran lunga il migliore tra i Maxi Tex. Con un'unica pecca: il principale antagonista della storia, Red Duck, ha un ruolo pressoch? marginale, le informazioni su di lui vengono date col contagocce. Io avrei insistito un po' di più sulla personalit? di costui... Comunque sia, 8 alla sceneggiatura e 7,5 ai disegni di Font
  6. Sarà che è stato il mio primo centinaio (ho cominciato a leggere Tex solo nel 2001), comunque sia, checch? se ne pensi, l'ho trovato pieno di grandi storie...
  7. Ho da sempre un debole per le storie a sfondo esoterico e misterioso, a patto naturalmente che siano dosate in maniera equilibrata, poich? Tex resta pur sempre un western. Comunque, parliamo della storia in questione. Il titolo del primo mezzo albo io lo avrei evitato, dal momento che El Morisco era comparso per l'ultima volta nella serie non più tardi di due anni prima, mica dieci..!Quanto alla storia in sè, nel complesso mi sento di poterle dare un 8 ben meritato, anche se mi ha lasciato perplesso il finale, troppo forzatamente in stile "... e vissero tutti felici e contenti...". Chiarisco meglio: ho già detto di aver molto apprezzato la personalit? complessa di Juan Raza (da cui, non a caso, ho tratto il mio nick), però, specie se penso alla seconda avventura che lo ha visto (co)protagonista, avrei aprezzato maggiormente se gli autori lo avessero mantenuto su posizioni più "borderline", senza lasciarsi trasportare dal buonismo a tutti i costi... Nota di merito per Letteri, il cui tratto è sempre il più adatto per dare vita a storie in cui il Mistero la fa da padrone...
  8. La storia è tutto sommato godibile, ma non esente da punti deboli. Il primo è il titolo del primo albo, "Tumak l'inesorabile", che mi sembra del tutto fuori luogo in quanto Tumak mi è sembrato una comparsa sostanzialmente inconsistente, e tutt'altro che inesorabile come il titolo spergiura (e ne avremo la miglior dimostrazione nell'albo seguente, quando scapperò dinanzi al fuoco e non credo sentiremo più parlare di lui). Il secondo è la trovata finale dei pipistrelli assetati di sangue, che io avrei evitato, utilizzando al loro posto qualche diavoleria come tranelli nascosti. Comunque, tirando le somme, d' un 7 di incoraggiamento alla sceneggiatura ed un 8 ai disegni di Civitelli, davvero in grande forma.
  9. juanraza85

    MAXI TEX: Una Serie Da Chiudere ?

    Parli con uno che, magari paradossalmente, non ha mai apprezzato il cinema western, avendolo sempre considerato un'aberrazione della realtà storica ed un crogiuolo di luoghi comuni... Riguardo agli almanacchi, ho creato una discussione apposita in questa stessa pagina, in cui invito tutti gli utenti ad esprimere una propria opinione..
  10. Devo ammettere di aver trovato davvero interessante e ben riuscito questo sconfinamento di Tex in un tipico contesto da "giallo". Non ricordo di aver mai letto altre avventure in cui il Ranger si fosse trovato ad indagare in uno spazio così ristretto come quello di una locanda e dei suoi dintorni, e soprattutto dovendo fare ricorso alle armi da fuoco in una sola occasione, peraltro ininfluente ai fini della risoluzione del mistero, affidandosi al contrario ad un paziene lavoro di indagine alla Sherlock Holmes.8 sia alla trama che ai disegni del compianto Letteri, il cui tratto essenziale e al contempo mai banale resta sempre il più adatto per le avventure di Tex con venature di orrore o semplice mistero.
  11. juanraza85

    [455] Vendetta Navajo

    Per quanto mi riguarda, vale lo stesso ragionamento fatto per "Sul sentiero dei ricordi": non fosse stato per la sua funzione celebrativa, difficilmente "Vendetta navajo" avrebbe lasciato il segno, o avrebbe anche solo trovato posto nella serie regolare. Al di là di tali considerazioni, la storia non mi è comunque parsa affatto malaccio, anche se la trama mi è sembrata essere stata sviluppata (per le ragioni celebrative di cui sopra, è evidente) in maniera troppo frettolosa. Se la vicenda si fosse dipanata su almeno un paio di albi, avrebbe conseguito di sicuro un risultato migliore.7,5 alla trama, 8,5 ai disegni del grande Ticci, e un meritatissimo 10 alla copertina di Claudio Villa, semplice nel soggetto ma al tempo stesso molto evocativa e solenne.
  12. juanraza85

    [575] Sul Sentiero Dei Ricordi

    Buona trama, anche se non originalissima. Ogni tanto fa piacere vedere Tex nel suo lato più umano e malinconico. Non si può essere sempre e solo spaccamontagne... Sono comunque del parere che, se non fosse stato per celebrare i 60 anni del Ranger nelle edicole, non sarebbe stato così semplice inserire questa storia nella serie regolare. In soldoni:7,5 alla trama8 ai disegni di Civitelli8 al colore10 alla copertina di Villa, evocativa e solenne come poche altre volte (al momento mi viene in mente solo quella di "Vendetta navajo")
  13. juanraza85

    [573/574] Terre Maledette

    Buona storia, contraddistinta dalla presenza di personaggi non sereotipati, dotati ciascuno di una propria particolarit?, e con un Font che, pur non essendo tra i miei disegnatori prediletti (troppo affusolate, a mio parere, le sagome dei pards rispetto alle raffigurazioni canoniche), rende benissimo con i propri disegni il pericolo suscitato dal tornado. La trama, pur non particolarmente originale (quante volte Tex si è trovato a dover fare da scorta, volente o nolente, a qualcuno, oppure ha dovuto subire l'intrusione di estranei nelle proprie vicende?), tutto sommato scorre bene, proprio per la buona caratterizzazione dei personaggi, e le sorprese che vengono fuori nel finale.7,5 alla trama e 8 ai disegni (per i motivi di cui sopra)
  14. juanraza85

    Tex Sul Set

    Interessante quesito. Premetto che l'idea di un film su Tex non mi esalta, dopo lo scempio che ne venne fatto con "Tex e il Signore degli Abissi" ed il flop che è stata un'altra pellicola ricavata da un fumetto SBE, "Dylan Dog". Comunque sia, qualora si girasse un film sul Ranger, suggerirei di trarre ispirazione da una delle pietre miliari della serie, "L'uomo senza passato" e successivi, sia in quanto rientrante nei classici canoni di avventura western (il che andrebbe a vantaggio di quegli spettatori che non hanno molta confidenza col fumetto), sia in quanto contenente anche un po' di rosa, con la presenza di Fiore di Luna (circostanza praticamente immancabile nel cinema moderno, a prescindere dalle differenze di genere). Questo il cast che vedrei bene nei panni dei pards:- Tex: Pierce Brosnan (trovo sia molto somigliante al Ranger di Claudio Villa)- Kit Carson: Donald Sutherland- Kit Willer: Orlando Bloom- Tiger Jack: Eric Shweig (Uncas ne "L'ultimo dei Mohicani")
  15. juanraza85

    Chi ? Tiger Jack?

    Mi riferivo esclusivamente alla capacità di leggere le tracce, abilità in cui, dietro stessa ammissione dei pards, Tiger è il migliore del quartetto. Se poi vogliamo dare un giudizio complessivo sulla pericolosit? di ciascuno dei pards, possiamo dare praticamente per scontato che i più ostici siano sicuramente Tex e Carson, di gran lunga i più esperti ed abili con i "ferri da tiro" lunghi o corti...
  16. O Ticci ha voluto privilegiare Tex o si tratta di una dimenticanza: in ogni caso non sapremo mai con esattezza che fine abbia fatto il marinaio con cui stava "discutendo" Carson ... Colgo l'occasione per evidenziare altre due potenziali incongruenze. La prima riguarda la Tigre Nera: come mai ha le orecchie appuntite? D'accordo sul fatto che sia un nemico, ma disegnarlo con orecchie del genere, come un qualsiasi cattivone della Marvel o della Disney, a me non sembra una scelta azzeccatissima... La seconda riguarda invece il Nemico per antonomasia. Come tutti gli amanti di Tex sapranno, una delle principali limitazioni di Mefisto consiste nel non poter uccidere a distanza i propri avversari. A mio avviso, tale limite viene "dimenticato" tra le pagine 93 e 95 del n° 503 "Il potere delle tenebre", allorch? il negromante, facendo ricorso alle sue arti nere, plagia la mente del cognato Boris, facendogli credere di essere aggredito da un serpente che in poco tempo lo uccide soffocandolo. D'accordo che Mefisto non ha utilizzato fulmini o diavolerie del genere per eliminare Boris, ma di fatto lo ha ucciso a distanza...
  17. Sei stato quasi preciso, james. Il tuo intervento mi ha incuriosito ed ho controllato test?: la frase esatta è "Quando si è trattati come vermi, a vole ci si sente spinti a voler diventare serpenti", pronunciata da tale Li Wong nel n° 160 "I killers", seguito de "Lo sceriffo di Durango". Un'altra incongruenza dello stesso tipo, secondo me, la si può riscontrare in occasione del primo scontro tra Tex e Yama (n. i 125-128), specificamente nella figura di Monsieur Gold: mi risulta davvero difficile che una comunit? bianca di uno stato ex-sudista potesse accettare aiuti economici da parte di un nero, per ricco che fosse. Fermo restando che, nel mondo dei fumetti, può succedere davvero di tutto... Sono comunque lieto che ci siano persone come te che apprezzano le mie chicche storiche
  18. juanraza85

    [600] I Demoni Del Nord

    Una storia assolutamente degna per il 600esimo numero di Tex, un ottimo miscuglio di tipiche tematiche della Frontiera ed atmosfere horror, illustrata alla grande da Ticci. Unico neo, a mio avviso, i mancati approfondimenti sulla tribù di cannibali (ad esempio, non avrebbe guastato un cenno sulle origini di quella combriccola...). Comunque, do un bell'8
  19. juanraza85

    [569/571] Buffalo Soldiers

    Ottima sceneggiatura ed ottimi disegni, anche se i co-protagonisti e gli antagonisti si sarebbero potuti caratterizzare un po' più approfonditamente. In ogni caso, voto 8
  20. juanraza85

    [Texone N. 15] Il Cavaliere Solitario

    Secondo me il Texone per eccellenza, forse anche più de "La valle del terrore".
  21. Mi sono venute in mente proprio ora due potenziali incongruenze storico-sociali riguardanti la condizione dei cinesi negli Stati Uniti di fine '800, che è sempre stata analizzata con sufficienza ed imbarazzo da parte degli storici, proprio perchè si tratta di una delle pagine meno edificanti della Conquista dell'Ovest: i cinesi, infatti, erano forse persino più bistrattati di neri e Nativi, ed i lavori a loro destinati erano per lo più operai delle ferrovie (alla peggio) o cuochi e lavandai (alla meglio). Ciò non toglie che potevano anche essercene di ricchi, però secondo me l'incongruenza sta nel fatto che in alcune storie di Tex vi sono cinesi che hanno dipendenti bianchi che lavorano per loro come niente fosse, il che mi pare un po' strano dati l'epoca ed il contesto... Nello specifico, mi riferisco al trafficante di oppio Wuang Ching, proprietario di un teatro nel n° 451 "Oppio!", ed a Won LI e Lao Teng, proprietari di una bisca nelMaxi"Il veleno del Cobra"...
  22. juanraza85

    MAXI TEX: Una Serie Da Chiudere ?

    Se si parla anche dei Maxi non segnalati da Ymalpas, devo dire che onestamente li ho trovati tutti più che dignitosi ed assai godibili, anche se poi tra essi spiccano autentici capolavori come "Il cacciatore di fossili" e "Nei territori del Nord-Ovest", che io ritengo ex aequo i "Maxi per antonomasia"... E forse i miei giudizi sugli altri dipendono proprio dall'eccellenza da me riscontrata in questi due ...
  23. A questo punto sono davvero curioso di sfogliare il prossimo Almanacco... Comunque sia, per come la vedo io non è la colorazione che fa la storia, ma la trama: senza una trama decente la storia non va da nessuna parte.
  24. Mi duole dirlo, ma mi sembra evidente come la pubblicazione di storie talmente banali abbia il solo scopo di incuriosire i lettori più fedeli (ivi compreso il sottoscritto) e spingerli a comprare gli Almanacchi. D'altro canto, realizzare storie degne di tal nome in sole 110 pagine è un impresa ardua, mentre è alto il rischio di farne racconti raffazzonati alla meno peggio...
  25. Dovresti comunque tenere presente, caro james, del fatto che, essendo sempre mancata in Tex una continuity tra la varie storie, le incongruenze sulle date e sullo scorrere del tempo sono ordinaria amministrazione. Pensa poi alla crescita improvvisa di Kit Willer ad inizio serie: bastarono pochi albi per vederlo già adolescente... Ciò che Tex è oggi è frutto delle scelte iniziali di pap? Bonelli, indispensabili in quell' "epopea del fumetto ingenuo" che era il 1948...
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