Mister P

Concordo con TexFan e Giubbe. Faraci è più 'tecnico' e poi è una generazione avanti a quegli scrittori che avevano mano libera nella lunghezza della storia ed è abituato meglio a rispettare i limiti.

Non è della miglior definizione, quest'immagine postata, però come cover è bella . Immagino che spettacolo saranno i disegni.

Cover ce ne sono a bizzeffe... come le 6 dita della mano di Tex nella prima edizione de IL COYOTE NERO...

Sapessi a che numero della serie regolare corrisponde, potrei andare a controllare nella NR.

22/3. No, non so se oggi sia un ranger, ora non ricordo.

Concordo per filo e per segno con GR .

Potevate aprire una discussione su Corteggi, il grafico SBE autore dei titoli degli albi, su 'Autori'.

I dialoghi e il carattere un po' 'disfattista' di DD. Che però è anche un po' Pat Mc Ryan, data la sua 'vivacit?' che lo costringe ad un certo punto ai lavori forzati. PS Il Tex di GLB non doveva 'dire tutto all'altro' .

GLB gli avrà 'corretto' le prime due storie da lui scritte, per dieci anni Nizzi non ebbe bisogno d'aiuti, era bravo sul serio.

Storia magnificosa, i pochi dubbi che avevo alla lettura del primo albo son svaniti come nebbia al sole! Insomma, Carson che mette fuori combattimento due avversari con le mani legate dietro la schiena riporta al semi-superomismo bonelliano che costituisce la base del Mito. Forse a Tex difetta un po' d'ironia (? sempre un Ranger, ma non è Walker !), però che Tex! Lo stile è motlo diverso ma buonissimo. Faraci mette un bel po' d'imprevisti sul cammino del Ranger e anche gli aiuti (come quello del cane che segue la pista) son più plausibili di quelli Nizziani. Ortiz è sempre troppo frettoloso . Cmq, TESTI: 8,5 DISEGNI: 6,5 Dissi :lupod: .

55/60.

Anche se legalmente è VM18, nella realtà buona parte dei fruitori di questi giornaletti e riletti son sempre stati... fuorilegge .

L'unico difetto del Capolavoro in questione? Il rapporto tra Tex e Dick è troppo uguale a quello tra Tex & Carson. Il resto è Perfetto, disegni del Maestro compresi (ovviamente). Finale che fa tremare i polsi. Voto 11/10.

Non è vero. Il primo è il vecchio cammello. :generaleN: Anche perchè compare già dal # 1 (più esattamente nel # 13 della I serie a strisce, 1948)...

L'unico difetto della tavola: il deserto 'ordinato'. Per il resto ottima.

Lo compro oggi, appena finisco col forum .

La frase era del tipo: "se c'è un uomo capace di scendere all'inferno e passare sotto al naso di mister sattanaso in persona senza farsi scoprire, quell'uomo è Tiger Jack". L'albo è il # 417 (CERCATORI DI PISTE di Boselli/Marcello).

Ora però mi viene in mente il donnone che appare a cavallo tra il # 188 e il successivo :asd: ...

Domani lo compro... Tito, trema, sarà spietato nel giudicarlo !

Pard di lungo corso, figlio dell'era dei pionieri, è un ranger tutto d'un pezzo che ha fatto esperienza, ma che ha saputo pure godersela, lungo tutti questi anni, tanto che una certa Donna... insomma ! L'età l'ha reso brontolone, ma -cavolo- se non è ancora... giovanile!

Navajo purosangue, cresciuto imparando a seguire le orme, a cavalcare cavalli selvaggi e a sapersi orientare, è una vera forza della natura. Vissicitudini personali ne hanno ispessito -e incupito- il carattere, l'hanno reso taciturno, ma è un pard fedele e una persona intelligente, che se la sapr? sempre cavare in ogni situazione.

Trattato male dagli autori post-GLB (tranne Boselli, amodo suo) è un piccolo tizzone degno del cognome che porta. Sottovalutato dal pubblico, merita più d'una chance.

Tanto per la cronaca, nel # 113 originale e *** stelle a pag. 4, disegnate molto probabilmente da Letteri, c'è una panoramica, con tanto di descrizione, delle armi usate nella gurra civile. Ci sarebbe John Llwl che è un grosso esperto di armi West, tanto da collezionarne modelli a scala naturale, ma ormai anche lui capita qui di rado...

Confermo pienamente. E poteva resistere meglio, data la vita 'precaria' durante il corso dell'anno di buona parte delle nazioni native

Dovrebbe uscire a giorni la seconda parte...