francob

Sul libro di Roberto Guarino "Tex secondo Nizzi" ho scoperto con mia grande meraviglia che il più grande autore del nostro Ranger (dopo Gianluigi e prima di Boselli) aveva scritto in questi ultimi anni ben tre romanzi. Con un po' di fatica sono riuscito a trovare su internet gli ultimi due: "Il pretino" e "L'americano". Quest'ultimo l'ho già letto e lo ho trovato molto scorrevole ed intrigante nella sua struttura di giallo di provincia. Il secondo l'ho appena ricevuto, ma confesso di non vedere l'ora di poterlo cominciare. Qualcuno di voi ha potuto leggere questi romanzi e, in caso affermativo, qual'? il vostro parere?

Ringrazio il cortese Borden (che ho avuto il piacere di conoscere e parlare nel corso della presentazione del film di Soldi a Torino) per l'importante informazione.

Anche se non sono d'accordo con Anthony, finalmente ho letto un giudizio sui responsabili delle colorazioni. La mia preferenza, come ho già ribadito, forse dipende dalla mia età e quindi dalle mie abitudini....visive.

Come per Cheyenne, anche per me è forse la migliore storia di Tex in assoluto. C'è anche una spiegazione molto importante: è la prima storia di Tex che ho letto. L'albo era "a striscia" e l'anno era il lontano 1951.....

S?, certamente dipende molto dal gusto personale. Sono d'accordo con te: anch'io tra le due di Oscar Celestini preferisco quella di Manfredi/Biglia.

Forse ho perso qualcosa, ma qualche giorno fa' chiedevo il vostro parere sulle differenti rese delle colorazioni da parte di "Oscar Celestini" e "Overdrive Studio". Grazie anche al nuovo tipo di carta sono entrambi intriganti, però abbastanza diversi. Personalmente preferisco la colorazione di Celestini (forse a causa della mia età la trovo più tradizionale), mi piacerebbe però anche conoscere il parere di amici più esperti di me.

Senza dubbio la c). In particolare per.... investigare sul lato B. Dati i tempi e gli abiti, Carson deve avere un potere di immaginazione fortunatamente sconosciuto ai suoi pronipoti.

Ho notato una grande differenza nella colorazione tra quella di "Oscar Celestini" e quella di "Overdrive Studio". C'è qualcuno che può spiegarmi i motivi di tali differenze? Io, personalmente, preferisco la prima che mi pare più realistica e meno.... compiuterizzata.

Su suggerimento di West10 ho scaricato il TWM n°6. Avevo letto solo l'ultimo e devo fare i complimenti a tutti i redattori. Lo consiglio a tutti i nuovi frequentatori del forum...

Mi associo a quanto detto da Satan. Iniziando, proseguendo e finendo con Boselli. E' il curatore e merita tutti i complimenti.

...... Gregory Cooper sta per Gregory Peck e Gary Cooper!

Il disegno di Manara è molto bello e "dinamico", ma più che a Tex mi fa tornare alla memoria Pecos Bill (tolto il cappello, ovviamente). Il ricordo dell'immagine di Tex che si intravvede nelle parole di Manara è quella struggente che Galep ha preso da un giovane Gregory Cooper, il primo vero Tex, insomma.

Ti ringrazio Carlo per la risposta. Se pensi davvero che possa interessare, vedi tu come postarlo. Ero quasi certo che questo problema poteva condizionare Boselli....

Mi sembrava che un dibattito sull'eventuale "conflitto di interessi" tra il soggettista/sceneggiatore ed il curatore potesse essere interessante. E, ovviamente, non mi riferivo solo al curatore di Tex (che, tra l'altro stimo ed apprezzo molto). Mi viene un dubbio: ho forse toccato un nervo scoperto.....?

Si potrebbe qui aprire un nuovo confronto sul ruolo di Boselli. In qualità di soggettista/sceneggiatore posso capire le sue considerazioni sul disegnatore. In qualità di curatore di Tex, credo che il discorso cambi completamente, cioè io credo che anche lui abbia la responsabilità del prodotto finito. Mi rendo conto che proprio l'ambiguit? della posizione abbia non poco imbarazzato Boselli, fino al punto di prendere la decisione di abbandonare le discussioni. Voi che ne dite?

Un bel film, per essere giudicato correttamente, deve essere visto almeno due volte. Durante la prima visione siamo troppo presi dalla storia, desideriamo vedere il finale..... Nella seconda visione possiamo approfondire i dialoghi, i luoghi, insomma possiamo approfondire il tutto con maggiore attenzione ai particolari. Una storia a fumetti, credo, si può tranquillamente considerare alla stregua di un film. E' chiaro che alla prima lettura deve interessarti e piacerti. Ad esempio, non credo che nessuno abbia fatto il secondo tentativo per l'ultimo Maxi...... Sono d'accordo però anche con Cheyenne: la seconda rilettura può modificare il giudizio finale in meglio od in peggio. Per concludere, non dimentichiamo mai che la soggettivit? nei giudizi la fa da padrone.

Ho letto con molta attenzione i commenti di ymalpas e paco ordonez che sono abbastanza differenti tra di loro. Devo dire, però, che sono entrambi ben argomentati. Credo che quando ho iniziato a leggere Tex loro fossero ancora in fasce. Mi accorgo solo ora di quanto fossi superficiale nei miei giudizi e ringrazio di aver casualmente incontrato questo forum. E' proprio vero che non ci sono limiti negli approfondimenti. Grazie e complimenti a tutti e due e.... buona domenica!

Ho terminato la lettura. L'atmosfera che si respira fa ritornare alla mente storie della saga antiche e gloriose, il tutto accompagnato dalle affascinanti e fresche illustrazioni di Dotti. La trama di Boselli è molto articolata. Mi auguro-ma ne sono quasi certo-che la sceneggiatura sia avvincente fino alla conclusione dell'avventura.

Ho tra le mani l'albo, appena acquistato. L'ho sfogliato e.... promette bene!

Ringrazio Ymalpas e Carlo per le esaurienti e complete risposte che hanno fornito. Sono tornato ragazzino anch'io, quando conobbi Tex nella seconda storia a striscia. Poi lo abbandonai (prima di riprenderlo circa 20 anni fa'). Nel periodo per il quale mi avete chiarito molte cose, ero già impegnato a guadagnarmi la vita per la mia famiglia..... quindi non ho vissuto le angosce di quelli più giovani ai quali saranno certamente mancate le nuove avventure di Tex. Ancora grazie a tutti e due!

Mi rendo conto che stiamo parlando di Storia (uso la maiuscola trattandosi di Tex...), ma vorrei sapere se Sergio Bonelli abbia mai spiegato questo "buco". La Casa Editrice pensava forse di chiudere così le avventure di Tez, privilegiando qualche altro personaggio (Zagor?) o ci sono altre spiegazioni? Chissà come avranno reagito i lettori del tempo, visto l'importanza che il personaggio aveva già conquistato.

Non ti conosco, Indio, ma sono totalmente d'accordo con te

Sono un lettore della prima ora di Tex, poi abbandonato e poi ripreso. Chiedo scusa per una domanda che probabilmente ha avuto nel tempo le risposte corrette, che purtroppo io non conosco. Leggo nella cronologia ufficiale che l'ultimo episodio della serie "a striscia" è datato giugno 1967. Le avventure inedite sono riprese sul Tex Gigante 2?serie n. 96 dell'ottobre 1968. Questo significa che le avventure sono state interrotte per oltre un anno?

Ma come è possibile che in alcune città il volume sia già presente in edicola?