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Messaggi pubblicato da pecos

  1. COLOR TEX N° : 19

    IL KILLER FANTASMA

    UN ASSASSINO VESTITO DI NERO, TORNATO DALL’ALDILÀ…

     

    Formato: 16x21 cm, colore

    Pagine: 160

    Uscita: 06/08/2021

     

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    Soggetto:  Manfredi Gianfranco

    Sceneggiatura:  Manfredi Gianfranco

    Disegni:  Cossu Ugolino

    Colori:  Celestini Oscar

    Copertina:  Villa Claudio

     

    Si fa chiamare Jack-in-the-box, come i babau nella scatola che terrorizzano i bambini. Anche lui appare e scompare all’improvviso… Ma Jack Palmer è uno spietato killer e la sua caratteristica principale è che è già morto! Ora è tornato nella cittadina di Roxanne, per uccidere uno a uno i suoi nemici… Tra lo spettro e le sue vittime, ci sono solo le colt di Tex e Carson!

     

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    Copyright SERGIO BONELLI EDITORE

  2. <span style="color:red">21 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Paragonare due storie tanto diverse, a mio modo di vedere, lascia il tempo che trova. I due episodi hanno sì in comune una non completa riuscita (cosa fisiologica in un'ampia produzione, ma che fa più scalpore nel caso di Borden, visto l'alta qualità con cui ci ha abituati in questi lunghi anni di avventure e fantasia), ma di fatto sono molto differenti.

     

    Senza dubbio hai ragione, caro Condor, ma "Alaska" è stata tirata in ballo da qualcuno dopo che io ho affermato che questa storia del ritorno di Manuela è la prima storia davvero insufficiente di Borden (per il mio gusto di lettore, ovviamente). In questo senso, il confronto ci sta: per quanto non entusiasmante, la sceneggiatura di "Alaska" rimane passabile, mentre "Una colt per Manuela Montoya" proprio non mi è piaciuta.

     

    <span style="color:red">21 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Il ritorno di Manuela non lo reputo da bocciatura assoluta (da mediocrità sì però!), ma a differenza del Maxi denuncia, a mio avviso, una trama non così ricca da riempire i due albi, di conseguenza una sceneggiatura che a tratti perde ritmo, viene dilatata da dialoghi verbosi e sequenze troppo lunghe di tattica e spiegazioni.

     

    Per me, questi non sono i soli elementi che determinano il giudizio negativo complessivo. Aggiungici: le scene e i dialoghi da telenovela nel primo albo, un secondo albo estremamente macchinoso, per concludere con la scena del linciaggio finale, che, come ho già spiegato, ho trovato decisamente fuori luogo.

     

    Il 4/8/2021 at 16:32, Andrea67 dice:

    Addirittura insufficiente??? Mi sembra un po’ esagerato.

     

    <span style="color:red">22 ore fa</span>, laredo dice:

    Mah..io avevo criticato il fatto che era stata cambiata completamente la Manuela Montoya di GLB, ma trovo esagerate queste critiche alla scrittura di Boselli.

     

    Cari amici, ovviamente le critiche che ho mosso non hanno nessuna pretesa di universalità, riflettono semplicemente le mie impressioni ed il mio gusto di lettore, come sempre. Non penso che sia esagerato dire che questa storia non mi è piaciuta, o sarebbero esagerati 3/4 dei commenti sul forum... :rolleyes:

     

    • +1 2
  3. 2 ore fa, Jim Brandon dice:

     Il Maxi "Alaska" è del 2013, non sono ancora passati 10 anni. Tra storia e disegni, difficile strappargli la palma.


    Ho riletto da poco anche Alaska, quella sì pesantemente penalizzata dai disegni. La sceneggiatura di Borden, invece, non mi è sembrata così male come molti la descrivono. Vero è che l’avevo completamente dimenticata, cosa che non mi succede così spesso con le storie di Boselli, e questo dice molto; ma, per me, la sceneggiatura una sufficienza la merita.

    Questa storia, invece, è molto peggio.

  4. Ho concluso solo oggi la lettura della seconda parte della storia: il giudizio già pesantemente negativo sulla prima parte viene purtroppo confermato da un secondo albo macchinoso e decisamente poco coinvolgente, se non nel finale.

    È vero che qui sono meno presenti le scene da harmony e i dialoghi da latte alle ginocchia che mi avevano reso indigesto il primo albo. Ma si aggiungono però altri difetti. Il principale: tre quarti dell'albo sono passati a spiegare, rispiegare, ripetere, e poi ancora a rivedere nei dettagli il perfetto piano di Tex per prendere due piccioni con una fava e mettere i banditi e don Domingo nel sacco senza tanta fatica... così perfetto che fallisce miseramente: un vicesceriffo morto ammazzato, Manuela rapita dall'ultimo bandito in fuga, un altro innocente assassinato dal bandito stesso. Niente male, Tex! Proprio un bel piano! :azz:

    Ovviamente la storia si riprende nel finale, dove viene fuori la maestria di Boselli nel gestire una scena d'azione complicata e nel muovere i tanti personaggi sullo scacchiere... Però 30 pagine ben riuscite sono troppo poche per riscattare una storia che, a lettura ultimata, si rivela davvero brutta.

     

    Sulla scena finale del linciaggio: a titolo personale, non mi piace vedere un eroe che lascia un bandito, per quanto un assassino, ai forconi della folla inferocita. Tanto più che è una scena che viene al termine di una storia tutta giocata sui toni della commedia romantica (le schermaglie amorose, la scena quasi grottesca in cui Kit e Manuela si prendono gioco di don Domingo e dei suoi scagnozzi...), senza un minimo di pathos. Stona ancor di più un cambio di registro così netto; una scena così forte, se proprio si decide di scriverla, andrebbe preparata e usata in circostanze eccezionali (Fraser), non per il primo bandito che passa.

     

    I disegni contribuiscono ad affossare la storia, ma non sono d'accordo con chi dice che con una recitazione migliore dei personaggi l'insieme ne avrebbe guadagnato.

    È però, a suo modo, una storia epocale: per i miei gusti, si tratta della prima storia INSUFFICIENTE scritta da Borden! :lupo_grigio:

     

    • +1 3
  5. Ragazzi, da moderatore credo che un po' più di serenità nel discutere sarebbe auspicabile, da parte di tutti.

     

    @Cactus Pete, mi sembra che tu la risposta da Boselli l'abbia ricevuta, e che nessuno ti abbia dato del troll. La risposta, tra l'altro, era piuttosto ovvia per chi conosce le dinamiche interne alla SBE nella gestione di una serie, per questo altri utenti si sono permessi di risponderti. Le risposte di Diablero e di Monni dovrebbero essere sufficienti a chiudere la questione.

    • +1 1
  6.  

    <span style="color:red">19 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Non per scoraggiarti Diablo, ma se stai risalendo il centinaio nizziano 500-600, avrai ancora qualche sgradita sorpresa. Sul finire, con "Oltre il fiume" il buon Claudio non tocca solo il fondo, ma scava addirittura una voragine. Fatti un cicchetto prima di leggerla, ti aiuterà ad arrivare in fondo. :P:D 

     

    <span style="color:red">54 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

    Condor...Mi tocca. Devo avere un quadro completo e io non sono un lettore preparato come altri del forum. Vedremo...Ti aggiorno. Comunque ho letto La Sentinella dopo il Texone di Ruju (che ora vedo con altri occhi).:-)

     

    Per essere un vero texiano, è giusto che soffra anche tu, come abbiamo sofferto tutti noi! :P:D

    • Haha (0) 4
  7. <span style="color:red">1 ora fa</span>, gilas2 dice:

    Dopo la lettura del primo albo, e recuperato anche la discussione, posso dire che le critiche spuntate qua e là sono del tutto ingiustificate e, come si dice in legalese, anche 'infondate e pretestuose' ;)

     

    Sinceramente mi sembra una frase poco rispettosa verso chi ha espresso un'opinione critica prima di te - anche perché non ti sforzi minimamente di spiegare perché quelle critiche sono immotivate :rolleyes:

    E poi, perché sarebbero pretestuose? Perché ce l'abbiamo tutti col Monni e godiamo a criticarlo?

     

    • +1 1
  8. Letto anch'io ed apprezzato il texone di quest'anno, non al livello degli ultimi due texoni boselliani (ma d'altra parte per me quelli erano veri e propri capolavori), ma sicuramente una classicissima e solida storia western. Sceneggiatura non esente da difetti e soggetto che avrebbe potuto essere sviluppato in direzioni diverse, ma anche così non mi ha annoiato. I pard agiscono in solitaria per buona parte dell'albo e Carson si ritaglia uno spazio notevole.

     

    Mi limito a rispondere ad alcune critiche che sono state mosse nei commenti precedenti, e che non condivido. La prima: quasi tutti i forumisti a parlare del cannone e a gridare allo scandalo perché all'inizio servono due muli per spostarlo, e alla fine un cavallino lanciato al galoppo riesce a trainarlo senza fatica. L'unico commento assennato mi sembra quello di @Piombo Caldo, che giustamente nota come nella scena finale il cannone scende per inerzia lungo una ripidissima discesa (mentre all'andata viene detto chiaramente che i soldati sono su una salita, e che il cannone debba essere seppellito una volta arrivati al passo). Nessun errore di Ruju, dunque.

     

    Veniamo poi al commento di Barbanera, che lamenta una scarsa aderenza alla realtà storica:

     

    Il 22/6/2021 at 22:55, Barbanera dice:

    La storia si apre con un "sipario bellico"ambientato in un imprecisato punto compreso tra Arizona e nuovo Messico, peccato che nel 1864 le giubbe Grigie avessero già abbandonata il teatro ovest,che per altro dopo la battaglia di Glorieta Pass era diventato del tutto "terziario" rispetto a quello della Virginia e del Mississippi...va be'.

    Non ho capito perché diavolo Ruju si complica ulteriormente la vita creando un reparto di fanteria confederata con un cannone al seguito a "spasso"nel deserto (errore,i reggimenti di fanteria non avevano mai armi pesanti al seguito), quando sarebbe stato più sensato creare un reparto di cavalleria con un howitzer al seguito,del tutto reale storicamente,per altro,e anche più facile da rendere...va be'.

    Non si capisce come i reduci abbiano potuto fondare una città in cui sventola in modo "strafottente"la bandiera confederata...

     

    [...]

     

    insomma,siamo lontani anni luce dai Netdahe come accuratezza storica...

     

    Anche in questo caso, capisco il punto di vista del pard Barbanera, però non lo condivido. Rimango dell'idea che il West di Tex non debba essere storicamente accurato fino all'eccesso, ma che gli autori si possano prendere tutte le libertà che vogliono per quanto riguarda l'aderenza alla realtà storica. Boselli sembra, negli ultimi tempi, essere molto più attento a questo aspetto di quanto non fossero gli autori in passato, ma a mio avviso è bene non eccedere (altro discorso è la serie “Tex Willer“, che è una creazione di Borden e a cui sta dando un taglio più storicamente curato).

    Sono d'accordo con la postilla di @natural killer:

     

    Il 23/6/2021 at 09:08, natural killer dice:

    Siamo nel mondo dei fumetti, il regno della fantasia. Esiste un meccanismo di sospensione della incredulità, un patto non scritto tra autore e lettore, che implica l'accettazione delle soluzioni narrative anche a fronte di evidenti contraddizioni. Rapportare ogni situazione alla realtà storica, fisica o biologica uccide sul nascere Ia fantasia, il sogno, la dimensione in cui inquadrare un racconto a fumetti. 

    Il giorno in cui Tex dovesse diventare un arido trattato di storia, con l'ossessivo rispetto di quello che era realisticamente possibile allora come oggi, beh, allora quello sarebbe il giorno in cui smetterei di leggere. 

     

    Condivido in pieno, invece, questa osservazione del sempre lucido @Poe:

     

    Il 23/6/2021 at 13:42, Poe dice:

     

    E’ che uno dal titolo “Old South” e dalle premesse si aspettava una vicenda che ruotasse attorno a questa cittadina anomala, nata da un gruppo di soldati confederati che al termine della guerra decidono di restare, inizialmente solo per cercare l’oro del Sud, e poi invece riescono a creare una comunità prospera e unita, che non lascia indietro nessuno, come dice il suo sindaco.

    E invece la sceneggiatura ben presto si sposta verso il pericolo e il territorio indiano, con la solita testa calda apache, Nadeh, il solito gruppetto di predoni ribelli, Tex e Cochise, e l’ottuso incapace ufficiale, ecc. ecc. Mentre l’aspetto più originale era proprio descrivere meglio la città e i suoi abitanti, allargare un po’ lo sguardo tratteggiando nuovi personaggi, magari anche inserire qualche altro flash back sul passato, e poi far vedere la reazione dei cittadini di fronte alla minaccia apache, e magari orchestrare meglio anche l’intreccio della mappa dell’oro e il sentimento di avidità che rischia di mettere gli uni contro gli altri gli antichi compagni d’arme (non solo il sindaco e lo sceriffo)… Insomma, sarebbe stato meglio, secondo me, una storia prevalentemente e soprattutto cittadina, con gli indiani sullo sfondo.

     

     

    Infine, mi permetto anche una critica personale alla sceneggiatura di Ruju, che ancora una volta - come ho già osservato tante volte riguardo alle sue storie - ricorre all'espediente di far apparire personaggi dal nulla sorprendendo qualcuno alle spalle. Qui abbiamo, nell'ordine: lo sceriffo che appare dal nulla nella casa del sindaco, sorprendendo Carson che aveva già steso Mallory (il quale aveva seguito Carson nella casa, ma lo sceriffo chi lo aveva avvertito?); Tex che appare all'improvviso alle spalle di Dubbs e Nadeh; ma soprattutto, le colline che si riempiono all'improvviso di schiere di Apache apparsi dal nulla.

     

     

  9. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Barbanera dice:

    il generale Davis può essere anche solo una semplice "causa-effetto"dell'intervento dei Pard, no?

    in questo le mie opinioni sono diverse da Borden...

     

    Ma infatti, se Nizzi lo ha sempre usato in un certo modo non vuol dire che quello sia il suo unico ruolo possibile. Spazio per farlo tornare ce n'è...

     

    ...basta che non lo si metta su una diligenza che viene assalita, quella l'abbiamo già vista :lol:

     

  10.  

    <span style="color:red">58 minuti fa</span>, Poe dice:

    Almeno per quanto mi riguarda, uno dei principali motivi di apprezzamento di una storia è l'originalità (almeno parziale) della trama, o di una scena, o di un personaggio. Qui solo il finale è abbastanza originale - originale per Tex almeno - per il resto la vicenda segue binari piuttosto collaudati in tante vicende indiane di GL Bonelli e di Nizzi stesso.

     

    Concordo parzialmente su questo punto, nel senso che più che l'originalità del soggetto, quello che per me fa sempre più spesso la differenza è la qualità della sceneggiatura: anche se il canovaccio base può essere trito e ritrito, una sceneggiatura ricca di trovate o che non si affida a scorciatoie sciatte e banali può fare la differenza.

    Non è un caso che l'aspetto che ho più criticato di questa bella storia nel mio vecchio intervento che hai ripreso è proprio l'intervento risolutivo del generale Davis, un personaggio che è sempre servito a Nizzi per risolvere le situazioni senz'altro sbocco con poca fatica. E dire che, quand'ero piccolo, era uno dei miei personaggi preferiti ed ero sempre contento quando saltava fuori nel finale di una storia! Sarei felice se Borden o Ruju trovassero un ruolo per lui in una prossima storia.

     

  11. <span style="color:red">4 minuti fa</span>, Poe dice:

    Come tre personaggi realmente esistiti?! Sono ben CINQUE!

    E Owen e sua moglie Nancy (la ragazza shoshone) dove li mettiamo?:furiosi75: :D

     

    P.S.: concordo col giudizio positivo su questa ottima storia.

     

    Damn! È vero! :azz:

     

    Però devi dirlo all'autore, è lui che mi ha tratto in inganno e se li è dimenticati per primo :D:D

  12. <span style="color:red">1 ora fa</span>, demetrio dice:

    Non ho segreti...

    Sto preparando un libro sugli autori di Tex.

    Finora non ho participato al forum un pò per motivi di tempo e un pò perché tutte le vostre discussioni sono così complete che mi sono accontentato di leggerle.

     

    Credo che l'invito a creare un'unica discussione per le tue richieste sia fondato, aiuta la leggibilità e l'ordine del forum.

    Se vuoi, appena ho tempo vado a creare io la discussione per te, e magari a rimuovere le tante altre discussioni (spero che tu abbia scaricato il materiale che è stato postato).

    Anche se le richieste sono per interessi personali, il materiale è di interesse per tutto il forum.

  13. Già letto il nuovo episodio appena uscito… storia che procede splendidamente, c’è poco da dire. Boselli è ancora una volta magistrale nel gestire le due storie che proseguono in parallelo ma che in qualche modo continuano ad intersecarsi, e ad intersecare la Storia e la Leggenda, come ci viene spiegato nella bella rubrica iniziale. Tutta l’avventura vive di continui riferimenti agli eventi che già conosciamo dal Passato di Carson ma che sono ancora di là da venire: è un racconto delle origini che però vive di vita propria.

    Molto bello anche il modo in cui si sviluppa l’amicizia tra Carson e Clemmons… che culmina in una scena davvero emozionante :wub: 

  14. <span style="color:red">9 minuti fa</span>, dario63 dice:

    Al di là delle più che legittime differenze di gusti, non riesco però a comprendere questa indignazione così intensa per una storia che non mi pare proprio che forzi oltremodo le situazioni...

     

    Ma sì, ho scritto un commento con qualche parola un po' forte ma non sono mica "intensamente indignato"... non è che se uno dice di non aver gradito la storia vuol dire che non ci dorme la notte eh.

     

    <span style="color:red">9 minuti fa</span>, dario63 dice:

    Manuela "assatanata"? Io proprio non l'ho vista nei suoi comportamenti! La (s)cena di seduzione mi pare chiaramente funzionale ad un intento ben preciso e non così gratuita. E che in UNA storia su 728 albi si possa fare spazio anche in Tex a questo tipo di situazioni non mi fa affatto gridare allo scandalo né tanto meno ad una sorta di cedimento alle mode del momento.

     

    Ma la stessa scena, con la donna che si presenta poco vestita - nuda, in quel caso - per fregare il nemico, l'abbiamo vista solo pochi numeri fa...

     

    <span style="color:red">9 minuti fa</span>, dario63 dice:

    E' UNA storia, non è il nuovo e consolidato filone delle vicende di Tex. Andiamo...

     

    Ma dove ho mai detto che questo sarebbe il nuovo canone texiano? È UNA storia e sto appunto parlando di QUESTA storia.

     

    <span style="color:red">9 minuti fa</span>, dario63 dice:

    UNA storia che ha l'ardire di scalfire il "canone" consolidato, facendo anche di Kit Willer un essere umano, con le sue esigenze/pulsioni sentimentali e, se proprio vogliamo, anche sessuali. E' così assurdo e censurabile tutto questo, oppure un elemento che lo rende più autentico e realistico?

     

    Non ho mai detto che sia censurabile. Ho solo detto che delle tresche amorose del giovane Willer mi interessa poco, e preferisco gli zombi di Ruju ai dialoghi da romanzo rosa (ah, la frase degli zombi era evidentemente una battuta con tanto di faccina :rolleyes:). Gusti personali, le scene sentimentali non mi entusiasmano e ne farei volentieri a meno. Se gli autori vogliono scrivere una storia che ha questo come punto nevralgico sono liberi di farlo, ma io dico che è una lettura che non mi appaga particolarmente.
    E poi se voglio una storia autentica e realistica leggo altro...

     

  15. Completata ora la lettura di un albo che mi ha lasciato piuttosto perplesso, cosa che raramente mi succede con Boselli (forse questo è il suo albo peggiore di sempre?). Qui si oscilla tra la telenovela e la commedia sexy all'italiana - che per carità, hanno anche la loro dignità, ma su Tex... :rolleyes:

    Da un lato avrei fatto volentieri a meno di tutte le scene sentimentali tra Kit e Manuela, la cavalcata con il "dialogo esplicativo" (imbarazzante - vedi la disanima semiseria di Diablero), la scena dell'"invito a cena"(???), ma soprattutto la cena :wacko: Bah, a me di leggere delle schermaglie amorose tra Kit e quell'assatanata di Manuela per vedere se alla fine scopano o no - perché alla fine è di questo che si parla tutto il tempo - interessa poco.

    Dall'altro lato c'è Carson arrapato per tutto l'albo, che prima fa il pedofilo con la figlia minorenne dell'oste, poi con quell'altra gnoccona mezzo svestita che gli finisce in braccio... E infine ci pensa Manuela rimanere in négligé per pagine e pagine, giusto per aumentare un po' la carica sexy.

    Qui, oltre che di contenuti, è anche una questione di stile. Visto che oggi la regola è quella di infilare un po' di erotismo dappertutto, qualche scena pepata qua e là per eccitare un po' il lettore, verrò certamente tacciato di essere un bacchettone se dico che Tex potrebbe fare uno sforzo per resistere alla moda. Ma tanto lo fanno tutti.

    E parlando di stile, l'eleganza e il buon gusto lasciano definitivamente il posto allo squallido e volgare con un tizio ubriaco tronco che vomita nel salotto di Dona Manuela.

     

    Al di là di questo, tutta la sceneggiatura mi è parsa complessivamente poco ispirata. La trovata di restare in indumenti intimi per fregare Domingo mi è pure sembrata pretestuosa, oltre che già vista - una scena quasi identica si era vista poco tempo fa da parte della signora di Rancho Verde.

     

    Ridatemi gli zombi e i medaglioni di Ruju :P

    • +1 4
  16. <span style="color:red">1 ora fa</span>, pecos dice:

     

    Ehm... occhio Borden, così sembra proprio che hai scritto quattro pagine da ROMANZO ROSA su Tex!!! :lol:

     

    <span style="color:red">27 minuti fa</span>, borden dice:

    E con questo? Volete le donne. non le volete... Lupe è troppo fredda. Manuela troppo troia--- :D Mettetevi d'accordo.

     

    Ma... non si fa!!! :lol:

     

    A parte gli scherzi, la presenza delle donne non c'entra nulla - si possono (devono!) scrivere storie con donne protagoniste, come tu hai fatto tante volte. Volevo solo ironizzare sul fatto che le scene da "romanzo rosa" (che io, non avendone mai letti, identifico con scene e dialoghi pieni di melensaggine sentimentale) sembrano proprio agli antipodi rispetto al mondo di Tex. (A dirla tutta, anch'io troverei fuori luogo un sentimentalismo eccessivo sulle pagine di Tex, più che altro perché certe scene melense hanno un effetto stucchevole per i miei gusti di lettore).

     

    Comunque non ho ancora letto la storia, lo farò nel fine settimana e vi farò sapere anch'io cosa ne penso ;)

  17. <span style="color:red">6 ore fa</span>, Diablero dice:

    Per quello che si è visto finora, tutto quello che serve è sapere che in passato c'è stata una relazione fra Kit e Manuela che non ha funzionato. Chi vuole i dettagli può leggersi una delle duecentomila ristampe di quell'albo (così la Bonelli guadagna pure qualcosa) senza rompere le scatole a chi sa già tutto e vuole semplicemente che la storia vada avanti.

     

    Ci sarebbe, volendo, anche quella rubrica a pagina 4...

  18. 49 minuti fa, MarrFarr dice:

    Se Ruju riceveva frequentemente delle critiche perchè snaturava DYD e adesso le riceve perchè (per adesso sono nel Pistolero vudu, non ricordo altri casi) ha fatto un passo falso simile anche su Tex evidentemente un problema c'è e riguarda il modo in cui si approccia ai personaggi che scrive.

     

    Non è che se Ruju sbaglia una storia di Tex, allora vuol dire che c'è un problema nel modo in cui si è approcciato al personaggio e lo ha snaturato.

    E poi, anche Boselli in passato (e da alcuni ancora oggi) è stato, lui sì, pesantemente accusato di aver snaturato il personaggio: il fatto che esistano queste critiche le rende forse vere?

     

    Cita

    Poi io capisco che Recchioni vi sta sulle scatole e neanch'io l'ho mai simpatizzato nè professionalmente nè personalmente, ma la serie adesso è messa molto meglio di quanto lo fosse nel periodo in cui Ruju era praticamente lo scrittore principale.

     

    È messa così tanto meglio, che ho smesso di comprarlo dopo 25 anni in cui non ho perso un numero :rolleyes:

  19.  

    Cita

    La mia tesi è che il soggetto, effettivamente, era interessante, e la storia potenzialmente poteva essere ottima, ma il tutto è stato affondato da diverse scelte discutibili.

     

    Mi trovo sostanzialmente d'accordo con la tesi del Diablero, anche se non direi che la storia è stata "affossata", quanto penalizzata. Per me il risultato finale non è comunque da buttare, e se dovessi dare un voto sarei sul 6,5.

     

    Cita

    Come entrano Tex e Carson nella storia? Per caso incontrano una ragazza, che per caso è nipote di un fan, per caso la seguono (cosa abbastanza out of character, sono sempre stati mostrati quasi infastiditi da festeggiamenti e da cerimonie...), per caso arrivano la mattina dopo il delitto, per caso beccano il maggiordomo che gli spiega tutto, etc...

     

    L'incontro casuale con la ragazza è il solito elemento che serve a mettere in moto l'azione, come uno sparo dall'altra parte della collina dove stanno cavalcando i pards... non lo trovo particolarmente sbagliato. Quello che stona, e che secondo me è il difetto principale del primo albo, è il maggiordomo che spiega tutto - versione cammuffata dell'origlione. Ma si tratta di una scorciatoia di sceneggiatura, non di un difetto vero e proprio del soggetto e dell'impostazione della storia.

     

    Cita

    Il secondo albo è più complicato da sistemare perché entra più attivamente in gioco la strega. 

     

    Una possibile soluzione potrebbe essere cambiare la sua natura.

     

    Questo è il problema principale della storia, quello che "stona". Ma, come scrivevo sopra, per me anche il secondo albo fila bene fino a circa metà, quando improvvisamente i poteri della strega cominciano ad accumularsi, fino ad arrivare al medaglione deflettente. 

    Io avrei preferito che la strega rimanesse una semplice fattucchiera di paese, abile con le pozioni - cosa che avrebbe potuto dare una spiegazione razionale sia alla scena dei coccodrilli, sia alla scena nel villaggio della palude, con gli abitanti soggiogati da qualche filtro magico.

    E avrei preferito che il medaglione non avesse particolari poteri, soprattutto non eccessivi come quelli del finale, e che avesse salvato Carrillo la prima volta solo per un gran colpo di fortuna.

     

     

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