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TWF - Tex Willer Forum

Thomas Warren

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Tutto il contenuto pubblicato da Thomas Warren

  1. Thomas Warren

    Galleria Di Aurelio Galleppini

    Mai come in questa occasione mi trovo d'accordo col pensiero di Ulzana. E di mio aggiungo che, in una importante ricorrenza come i vent'anni dalla scomparsa di Galep, una pubblicazione speciale a lui dedicata avrebbe dovuto costituire la principale priorità della SBE, alla cui direzione, come se non bastasse, non si sono nemmeno presi la briga di pubblicare uno straccio di articolo sulla seconda di copertina di un albo di Tex, come invece periodicamente Sergio Bonelli non mancava di fare. Per quanto mi sforzi, non riesco a trovare il motivo di tanta cieca indifferenza...
  2. Thomas Warren

    Galleria Di Aurelio Galleppini

    Un altro bell'inedito firmato da Galep.
  3. Thomas Warren

    Galleria Di Carlo Raphael Marcello

    Sia a colori che in b/n, è una illustrazione densa di atmosfera. Molto bella...
  4. Thomas Warren

    Galleria Di Pietro Gamba

    Non avresti potuto augurare questa nuova galleria in maniera migliore, Ymalpas! Tre opere d'arte da fare invidia a molti altri maestri del pennello. A quanto ho visto, Pietro Gamba è stato senza dubbio un maestro delle mezze tinte: tratto preciso e rigoroso, oltrechè pulito e curato nei dettagli. L'ultimo dipinto in particolare è mozzafiato...
  5. Thomas Warren

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Nel caso di Fernandez, credo che Borden abbia visto giusto. Non ho sottomano la ristampa a colori TexGold, ma vista la "povertà" grafica del maxi in questione, è molto probabile che le tavole abbiano tratto beneficio dall'aggiunta dei colori (per quanto scadenti siano).
  6. Thomas Warren

    Galleria Di Alberto Giolitti

    Senza ombra di dubbio Alberto Giolitti, col suo segno squisitamente pittorico e dettagliato, ha lasciato la sua impronta anche nella saga di Tex. Un maestro indiscusso del fumetto internazionale di cui molti lettori sentono ancora oggi la mancanza, io compreso. Molto bella l'illustrazione postata da Ymalpas.
  7. Thomas Warren

    [Maxi Tex N. 18] L'avamposto Dell'infamia

    Per quanto mi riguarda, è la stessa ragione per cui io ho deciso di NON acquistarlo. Non ho mai sopportato quando delle buone storie, o più raramente, dei potenziali capolavori di sceneggiatura, sono stati completamente affossati e resi illeggibili da disegni non all'altezza della parte letteraria. Quando talvolta in passato ciò è avvenuto sono letteralmente andato in bestia, e nell'eventualità meglio non correre il rischio!
  8. Thomas Warren

    11 - Tex Willer Magazine

    Non ne ero al corrente, forse a causa del fatto che sono arrivato in ritardo sul nuovo Forum. Ottima notizia, comunque! Grazie mille Ymalpas.
  9. Thomas Warren

    11 - Tex Willer Magazine

    Perbacco... Questo settembre forumistico è un vero e proprio pozzo di novità! La mia curiosità si concentra soprattutto sulle due interviste di questo prossimo numero. Dopo il turno del grande Fabio Civitelli, chi saranno gli autori chiamati ai microfoni del TWMagazine?
  10. L'albo 647 l'ho acquistato ieri pomeriggio e attendo con ansia di poterlo leggere. Da un rapidissimo sguardo alle prime 10-12 pagine, i disegni di Bruzzo mi sono parsi assai convincenti, forse ancor di più rispetto alla sua prima opera texiana "L'uomo di Baltimora". Sono fiducioso.
  11. Thomas Warren

    Galleria Di Aurelio Galleppini

    Un bel Tex al galoppo in un inedito di Galleppini. uy
  12. Thomas Warren

    [Maxi Tex N. 18] L'avamposto Dell'infamia

    Divergenza di opinioni a parte, una cosa è sicura: i recenti volumi di questa collana sono ben lungi dal determinare le stesse emozioni che i lettori di Tex hanno provato nel leggersi i memorabili colossal "Oklahoma!" di Berardi&Letteri o "Il cacciatore di fossili" di Segura&Ortiz, indiscussi capolavori da antologia dell'intera saga del Ranger sia sotto il profilo letterario sia per parte grafica, che io considero i MaxiTex per antonomasia, cioè quelle epiche avventure che incarnano alla perfezione il senso e lo spirito di questa discutissima collana fuori-serie. Una collana che, dati i suoi mitici precedenti, non meritava nel modo più assoluto di essere affossata e svilita in un modo talmente ignobile, bench? involontario (mi auguro), dalla SBE. Oggi quelle grandiose opere a fumetti che ho citato, uniche nel panorama internazionale del fumetto, vivono soltanto nei ricordi polverosi degli appassionati, e come se non bastasse, sono state ulteriormente sbiadite e offuscate da prodotti editoriali di bassa lega, scadenti soprattutto sul piano grafico, che a mio avviso non possono e non meritano di essere definiti "fumetti", termine fin troppe volte abusato e utilizzato a sproposito (? il caso di "Alaska", per intenderci, al quale, a distanza di un anno dalla sua data di pubblicazione, non saprei dare una definizione come minimo appropriata, n° tantomeno riuscirei parlarne con obiettivit? senza scomodare dal vocabolario i peggiori turpiloqui). Oramai la misura è colma e il mio pronostico è che, se non si adotteranno nuovi provvedimenti atti a rilanciare e salvaguardare la sua immagine e il suo buon nome, la serie MaxiTex è la prima candidata a chiudere per sempre i battenti. Non vi nascondo la mia amarezza...
  13. Thomas Warren

    Galleria Di Giovanni Ticci

    Seconda ed ultima parte delle più celebri panoramiche Western visualizzate abilmente dal Maestro senese con la tecnica dell'acquerello. Sei capolavori di colossale maestosit? e dinamismo.
  14. Thomas Warren

    Galleria Di Mario Milano

    Una rappresentazione del Ranger molto ben riuscita. Fra l'equilibrio delle proporzioni anatomiche e il senso del movimento, spiccano fortemente le ombreggiature, che per un accentuato contrasto con il bianco rendono il disegno ancor più accattivante. E' probabile che questa vignetta provenga dal ColorTex scritto da Faraci su cui Milano sta al momento lavorando.
  15. Thomas Warren

    [645/646] Furia Comanche

    Dal sito UBC Fumetti, in esclusiva la recensione di "Furia Comanche", una delle poche di questo blog con le quali finora mi sono trovato in linea, o quasi.http://www.ubcfumetti.com/tex/?IT-TX-645-646
  16. Tavole davvero interessanti, quelle di Bruzzo. L'impronta classica che lo contraddistingue e l'uso ben dosato nei neri ne fanno uno stile relativamente equilibrato e adatto a visualizzare alla perfezione i complessi scenari dell'Ovest Americano. Mi sembra di percepire, nel suo tratto, l'influenza di altri autori texiani, Giovanni Ticci e Vincenzo Monti fra tutti... Per il resto, mi dispiace che questo talentuoso disegnatore, al pari di Rossi, Leomacs e Ginosatis, non lo si possa vedere pubblicato molto spesso a causa del suo lento ritmo di produzione. Sulle cover non mi pronuncio ancora: le commenter? a tempo debito nell'apposita discussione.
  17. Thomas Warren

    [Maxi Tex N. 18] L'avamposto Dell'infamia

    Al momento sono piuttosto indeciso sulla convenienza dell'acquisto di questo nuovo Maxi. Ruju ha ormai dato prova della sua abilità di sceneggiatore western, ma Diso, che a suo stesso dire era decisamente più a suo agio con le atmosfere amazzoniche del Jerry Drake nolittiano, non mi ha mai pienamente convinto su Tex, e al suo scadente standard grafico va ad aggiungersi il peso degli anni, nota non di poco conto considerando che è di classe 1932 (fate un p? i vostri conti). Sulla cover di Villa ho poco da dire, senonchè comincio ad avere le scatole piene di sassi e di scenari rocciosi, dei quali si è abusato troppo negli ultimi tempi. Rendiamo grazie al buon Dio, piuttosto! Si dice che ai tempi di Mister No Diso non avesse problemi a sforare le 60 pagine mensili... (!!!)
  18. Thomas Warren

    [645/646] Furia Comanche

    Torno anche io nel vivo della discussione accingendomi a commentare "Il guerriero immortale", albo numero 646 e secondo capitolo di questa entusiasmante storia di cui ho ultimato la lettura poche ore fa. E lo faccio dicendovi che, per quanto mi riguarda, le promettenti premesse della prima parte sono state abbondantemente soddisfatte, sia per la parte letteraria sia sotto il profilo grafico. Dopo due anni di assenza, Ruju ritorna alla grande sulla serie regolare con un piccolo grande classico dalla trama puramente Western, ricca di scene corali (agguati, caccia al bisonte, attacchi alle carovane) e basata, come nella miglior tradizione bonelliana, sull'ennesimo complotto ordito alle spalle del popolo Comanche da una schiera di loschi affaristi senza scrupoli, i quali, tramite sicari stipendiati, non hanno esitazione a ricorrere all'omicidio laddove ciò servisse a favorire i propri interessi personali. Il breve finale, che mi ha riportato alla mente quello della storia "L'inseguimento" (nn. 629-630) di Faraci e Mastantuono, lo si potrebbe definire 'un'improvviso colpo di spugna', secco e folgorante nella sua ristrettezza. Una trovata insolita, questa, ma di cui ho comunque apprezzato l'originalità. La componente psicologica negli antagonisti, al contrario dei polimorfi characters di Boselli, risulta scarsamente approfondita, ma non del tutto: dalla lettura traspare molto chiaramente come lo sceneggiatore abbia deciso di non soffermarsi troppo sull'autore della congiura, il viscido Johnson (protagonista in una mezza dozzina di pagine appena), preferendo invece donare un maggiore spessore caratteriale alla figura del feroce predone Wasape, la cui ingenuità prevale tuttavia sul valore e sulla lucidit? mentale, una debolezza che gli si rivela fatale e che in breve tempo lo manda incontro a una tragica morte. Una delle più evidenti forzature, che molti di voi avranno evidenziato, è presente a pagina 57, dove Wasape irrompe al galoppo nella main street di Scotsville oltrepassando senza nemmeno un graffio la pioggia di proiettili che in quel momento si abbatte su di lui. Una scena abbastanza stonata, questa, che mi risulta inverosimile anche tenendo condo della mancanza di pratica dei contadini nell'uso delle armi. Uno dei punti di forza di questa storia, invece, è IMHO la centralit? mantenuta da Tex durante tutto l'arco narrativo, altro dettaglio di bonelliana memoria. Un Aquila Della Notte al top della forma, inflessibile, determinato e autoritario, coadiuvato da un Carson che non rimane confinato al suo ruolo di spalla comica (fin troppe volte abusato da Nizzi), ma il cui supporto si rivela talvolta decisivo nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, e che in virt? di ciò, è perfettamente funzionale alla vicenda. A mio giudizio, quindi, Ruju promosso a pieni voti nella testata proprio per l'eccellente gestione del team Tex e Carson, condotta come meglio non si sarebbe potuto, e per la scorrevolezza e la "texianit?" dei dialoghi. Il tutto condito con delle atmosfere notturne cupe e di forte impatto, rese alla perfezione grazie ai fantastici disegni di Ernesto Garc?a Seijas, che ha forse raggiunto il suo apice artistico in fatto di espressivit? e dinamismo. Il suo tratto classico e denso dai contorni ben marcati, spesso impreziosito con delle imponenti sfumature, si attaglia alla perfezione al contesto, e il maestro argentino si dimostra ancora una volta infallibile nella visualizzazione delle scene d'azione e nella resa drammatica ed emotiva dei volti dei comprimari. Ve ne potete fare un'idea grazie al primo piano di Tex di pagina 72 dell'albo 646, uno dei migliori finora realizzati dall'artista. In sintesi, una trama, che seppur con qualche lieve pecca, si colloca al di sopra della sufficienza, una sceneggiatura di ottimo livello e una parte grafica impeccabile. Soggetto: 7Sceneggiatura: 8Disegni: 9Copertina: 9
  19. Thomas Warren

    Galleria Di Giovanni Ticci

    Come vi avevo promesso, in esclusiva per voi i primi sei acquarelli di una travolgente sequenza di 12 dipinti, in cui Giovanni Ticci ripercorre gli scenari salienti della straordinaria epopea del West americano: attacchi alla diligenza, impiccagioni, risse nei saloon, agguati notturni e molto altro. Vi confesso che la prima volta che li ho visti sono rimasto estasiato dalla potenza e dalla vitalit? che questi dipinti emanano. Lascio spazio ai vostri commenti e vi auguro... buona "degustazione"! -ave_
  20. Thomas Warren

    [Color Tex N. 05] Delta Queen

    Idem per me, qua a Cagliari. Ho un diavolo per capello... L'inedito invece l'ho trovato stamani e me lo sono divorato nel pomeriggio. Domattina lo commentero' nell'apposita discussione.
  21. Thomas Warren

    [645/646] Furia Comanche

    Per quanto riguarda l'impatto decisivo dei disegni in un albo a fumetti la penso esattamente come te. L'indice di gradimento di un'avventura non può essere dato soltanto dal soggetto, dalla sceneggiatura e dai dialoghi, pur essendo gli elementi fondamentali che determinano lo stare in piedi (il funzionamento logico) della storia stessa; ma il sottoscritto, per un dovere e di correttezza e di completezza elencativa (oltrech? per una sua grande passione per i 'dietro le quinte' ), è solito attribuire a tali fattori una menzione particolare, in quanto costituiscono la "regia" della storia, l'apparato strutturale e sequenziale che ordina e scandisce i tempi della narrazione. Tuttavia, al capitolo grafico viene tradizionalmente attribuito un maggiore peso nelle valutazioni in quanto è il primo, come dicevi, ad offrire al lettore un impatto visivo istantaneo, immediato, finalizzato alla comprensione del contesto. Sul presunto decadimento grafico di Ticci, invece, sono in disaccordo. A mio giudizio, le sue ultime prove sono tutt'altro che decadenti, sia sotto il profilo delle proporzioni e del dinamismo delle scene d'azione, sia per quanto riguarda la resa espressiva ed estetica dei personaggi (profilo in cui il Maestro senese è sempre stato un'eccellenza), le raffigurazioni ambientali e quant'altro. Del resto, per accertarsene basta dare un'occhiata ai maestosi acquarelli che io stesso ho postato nella sua galleria qui sul TWF. Di conseguenza, quello che tu hai apostrofato come declino artistico io lo evidenzierei in ben diversa maniera, sotto le luci di una semplice evoluzione stilistica. A questo proposito, ho notato che in molti, su questo stesso forum, hanno contestato più volte a Ticci l'eccessivo sintetismo che contraddistingue le sue più recenti opere, e non capisco fino a che punto questo segno distintivo, che da anni non fa che esprimere appieno la grande personalit? dell'autore, possa essere considerato dal pubblico e dalla critica una debolezza, un segno di crollo. Mi rendo conto benissimo che ciò dipende unicamente da una divergenza di gusti e di opinioni, ma non vi nascondo che a volte, davanti a certe osservazioni, rimango piuttosto perplesso... doubt Assolutamente d'accordo. Inoltre, l'avere certi autori ai testi e/o ai disegni non è mai garanzia di storie impubblicabili o che, viceversa, rasentano il capolavoro...
  22. Thomas Warren

    [645/646] Furia Comanche

    Sul capitolo disegni anch'io non concedo sconti di alcun genere. Difficilmente mi è capitato in passato di transigere su questo argomento. Personalmente non ho mai sopportato quando delle avventure lunghe, epiche, entusiasmanti, magari in linea col canone "Bonelliano" e identificabili come capolavori di sceneggiatura, sono state quasi del tutto affossate da una parte grafica indegna di questo nome e senza dubbio non all'altezza della componente letteraria.
  23. Anch'io dissento dal discorso di Carlo. Che gli ultimi 10 di lavoro di Claudio Nizzi sulla testata siano stati segnati da storie vacillanti e da numerose cadute di stile è un fatto che non si discute, ma da qui a dire che abbia "praticamente combinato solo disastri", pare anche a me un'affermazione un tantino esagerata. Nulla di paragonabile, certo, ma se vogliamo dirla tutta, anche Boselli e Nolitta hanno avuto i loro piccoli cedimenti, a suo tempo. Escludo Faraci che li sta purtroppo avendo al momento attuale...
  24. Thomas Warren

    Galleria Di Aurelio Galleppini

    A quanto ho potuto vedere, questa galleria ospita anche delle opere non texiane, e in ogni caso, per un piccolo strappo alla regola come questo, non mi sembra davvero il caso di aprire un nuovo spazio apposito. Ma non sta a me valutare certe cose: gli affari amministrativi non sono il mio punto di forza, almeno per il momento...
  25. Thomas Warren

    Galleria Di Aurelio Galleppini

    Come vi avevo promesso, in esclusiva per voi gli affreschi che Aurelio Galleppini realizz? nel lontano 1947, poco prima del suo trasferimento a Milano, per l'istituto religioso "San Vincenzo De Paoli" di Cagliari. Da queste splendide opere si evince che l'artista sardo, oltre ad essere stato un maestro riconosciuto delle tavole a fumetti e delle illustrazioni, era anche maledettamente abile nel campo della pittura, da lui sempre considerata, prima ancora dei comics, come la sua più grande passione. Perdonate la non eccelsa definizione delle immagini.
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