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San Antonio Spurs

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Tutto il contenuto pubblicato da San Antonio Spurs

  1. Giusto per curiosità. Ieri sera, in una puntata dell'Eredità su Rai 1 è stato posto il quesito su a chi abbia contribuito a salvare la vita Allan Pinkerton da un attentato . Quattro le opportunità: il concorrente ha risposto in maniera corretta Abraham Lincoln.
  2. San Antonio Spurs

    [Maxi Tex N. 25] Il boss di Chicago

    A Bologna arrivato martedì, come previsto da Sam Stone. Rimando il giudizio come sempre alla seconda rilettura. Alla prima mi perplime (bello, eh?) come nell'episodio "La tempesta" i due pard si muovano al buio in una caverna, trovando indizi preziosi mentre fuori si scatenano le forze della natura e dunque non c'è tutta questa luce; ma avrebbero fatto fatica anche in agosto in California in riva al mare, evabbeh. Poi vorrei chiedere il parere di chi ha interpretato o di chi sa (Borden): nel primo episodio i disegni di Repetto terminano a pagina 96, giusto?
  3. Pensavo che alla vigilia dell'inizio del terzo decennio del nuovo millennio la menata del Tex di destra o di sinistra fosse ormai relegata alle fisime di un'altra epoca, ma evidentemente non è così, con tanto di velata "presingiro" citando l'angela dallo schiocco di dita. Prima, due italiani reali che nella loro vita non sono proprio stati con le mani in mano, a godersela. Non ho capito la necessità delle indicazioni né, come detto, il ritorno nella palude del dove collocare politicamente Tex. Perché usando gli stessi ferri del mestiere del ragionamento che hai proposto uno dovrebbe allora cadere nella tentazione di credere che ti piacesse un ranger giustizialista, in storie ideologicamente spostate a destra. Ovviamente è una mia opinione, riguardo - non contro - la tua e aggiungo quella di aver visto un Tex non troppo distante da quello che ho conosciuto nel 1967; semmai aggiornato per quello che oggi è il cosiddetto Zeitgeist, ovvero spirito del tempo. o forse, spero, anticipandolo: come poi capitava già nel 1948.
  4. Quando Tex lascia Makua nel villaggio, e naturalmente dopo aver visto la copertina, si capisce il senso del termine dannati: forse sarebbe più congruo definirlo "dei condannati". Al di là dei giochi di parole, ho trovato del tutto accessoria, ai limiti dell'inutile, la parte dedicata alla ragazza che fugge e che addirittura cade dopo aver sbattuto la testa contro un ramo.Pagine che giudico sprecate, sperando di non doverle criticare maggiormente in uno di quei non rarissimi finali concentrati in poche pagine; per non dire affrettati.
  5. Piccola correzione necessaria e chiarificatrice, nel mio intervento. Il passo completo sulla raffigurazione di Tex e Carson doveva concludersi così " (...) sembrerebbero riguardare altri personaggi, fratelli e cugini". Poi, ad un secondo passaggio - nel primo mi incuriosisce sempre di più la lettura - per il giudizio sui disegni mi sposto dalla tua parte, Ymalpas: il barometro che per Font tendeva al bello ha invece segnato un deciso rilassamento dell'alta pressione. Con altre nuvolette che riguardano un paio di dubbi ancora da non poter esprimere, per non spoilerare.
  6. Primo albo in crescendo, con finale che giudicherei autoconclusivo, come nel primo dei due albi con Makua, 620 e dintorni. Ovvero, come scrisse a suo tempo qualcuno, due storie in una. Inizio all'insegna del buonismo senza aggiungere nulla per non spoilerare , sviluppo in stile - tanto per rimanere alle celebrazioni di oggi per il film "Le Iene" - che piacerebbe a Quentin Tarantino. Gruppo di bastardi rappresentati da Font, a volte con distorsioni esagerate, grottesche, nei nasi soprattutto, ma che bene rappresentano o fanno immaginare la loro crudeltà, più il grottesco della loro situazione di bastardi senza gloria (e daje). Gli interventi di Tex e Carson, come si diceva ai miei tempi al liceo, scarni ma efficaci, nella forma delle parole e nella sostanza delle azioni. Due sole perplessità: una nella trama, ma che riporta al rischio di spoileraggio e quindi rimando tutto. La seconda: i disegni di Font, per me sono molto diseguali; dalla cura dei dettagli nei paesaggi a delle scene biancoprevalenti e pard, soprattutto, che nel confronto fra alcune vignette sembrerebbero riguardare personaggi, fratelli e cugini. In ogni caso, peli nell'uovo a parte, una gran bella storia scritta e disegnata. Ah, il titolo dell'albo è azzeccatissimo. Ma a posteriori. Mentre... No mi fermo.
  7. Primo Tex letto, nel 1967. Poi mai perso uno, dunque 52 anni di lettura e rilettura. Kit Willer mi ricorda un po' il Robin di Batman, mentre Carson sta a Tex come il Dottor Watson sta a Sherlock Holmes. Tiger è, come nei ruoli del bel calcio di una volta, un battitore libero. Ruolo degnissimo, eh! Penso a Beckenbauer e Scirea
  8. San Antonio Spurs

    Ancora Su Tex & Zagor

    Garibaldi, che visse a New York per qualche tempo dal 1850, ospite e collaboratore di Antonio Meucci. Una volta, molti anni fa, proposi a Decio Canzio una storia che si svolgeva in Italia con poche basi: Garibaldi aveva incontrato Tex e aveva fatto qualcosa per lui; Tex si sdebitava assistendo Garibaldi nella spedizione dei Mille nel 1860. Molto fantascientifica, lo ammetto, oggi, e Decio Canzio - il cui bisnonno Stefano era stato generale garibaldino - bocciò immediatamente l'idea "in fieri" sostenendo che non ci si poteva immaginare un Tex di parte, di una parte, in un'operazione militare con italiani contro italiani. Chissà come sarebbe andata, invece, e parliamo di realtà, se Garibaldi avesse accettato la proposta di Lincoln di combattere nella guerra civile americana. Dicesi ucronia... In quanto all'incontro fra Tex e Zagor, forse mi ripeto ma l'evidenza è che o uno dei due - più facile lo Spirito con la Scure - fa un salto nel tempo nell'epoca dell'altro oppure avremmo uno dei due di una ventina abbondante di anni più vecchio. Ricordiamo che la data di nascita di Tex è stata stabilita nel maggio del 1838, quando Zagor è presumibilmente nel pieno della sua attività. Ah, per concludere: non oso immaginare gli eventuali duetti fra Cico e Carson.
  9. La tendenza al recupero del vintage è assodata e direi nemmeno troppo criticata. Non è neppure una novità, pensiamo solo alla riproposizione di Mefisto a relativamente pochi numeri di distanza, sul rettilineo finale del primo centinaio di numeri. Resto dell'idea che più della quantità delle riproposizioni conti la qualità delle stesse; quindi delle nuove storie in maniera indipendente da quella delle vecchie. Anche se è evidente che ritornano personaggi di spessore, dal passato. Ecco, l'operazione però presenta o anzi rischia uno sbilanciamento fra vecchi e nuovi lettori. Fra chi ricordava benissimo i personaggi di ritorno e chi invece si è avvicinato molto dopo la loro prima apparizione, Tesah o Satania che fosse. Un'Operazione Nostalgia che appassiona, in positivo o in negativo, chi c'era e leggeva e che magari spiazza chi è arrivato dopo o che lo priva degli strumenti giusti per giudicare, nell'impossibilità di ricordare. All'interno del dibattito - non qui e ora, perché si tratta di numeri specifici - mi piacerebbe però capire lo spirito di questa evidente spinta al recupero continuato di personaggi di ieri. Che sia una strategia editoriale è indubbio, che non mi dispiaccia nemmeno, ma mi piacerebbe capirne di più. Provo a ragionare come se fossi un lettore che di anni ne ha 29 anziché 59.
  10. San Antonio Spurs

    Un viaggio nel tempo per Tex

    Per il nome del primo albo propongo "Dai tempo al tempo". Ma poi, lo pubblichiamo sulla serie di Zagor o su quella di Tex? E se è uno speciale, facciamo Tex Zagor, perché Zagor Tex letto tutto insieme sembra un nuovo tipo di tessuto per gli abiti degli escursionisti: "Ha provato questo giubbotto impermeabile in Zagortex?"
  11. San Antonio Spurs

    Un viaggio nel tempo per Tex

    Esiste una data certa: Tex è nato nel mese di maggio del 1838. Carson ha 15/16 anni di più, certificato anche questo e dunque ipotizziamo una comparsa al mondo nel 1823/24. A Zagor ne attribuirei almeno cinque in più e facciamo 1818. Un ipotetico incontro non potrebbe avvenire prima del 1855/58. Tex di 17/20 anni, Carson di 32/35; Zagor di 37/40 ovvero l'età d'oro presunta di Tex. Temo troppi incastri rischiosi, Ma per uno speciale, hai visto mai...
  12. Allora, nessun duello. Solo una bistecca alta due dita e una montagna di patate fritte innaffiate da una pinta di birra e poi un fetta di torta di mele.
  13. Se non sbaglio sei di Siena. Io sono stato "adottato" da una contrada. Dimmi qual è la tua e poi semmai ci sfidiamo a duello sulla main street. ;-)
  14. Semplicemente era ovvio e ho fatto "la battuta" solo per ribadire i miei complimenti e la speranza che, nel caso, sia di nuovo lui ad occuparsene. Come dire: Battisti, hai sempre musicato testi di Mogol, non affidarne ad altri. Che infatti... Borden si sa muovere - fa muovere - benissimo nelle città (e non solo, chiaro). Amico Lawyer, io sono un giornalista puntiglioso, lo so. Ma anche un gran curioso e abituato a fare domande anche sull'ovvio (per me, per altri non so).
  15. Ma se qualcuno... Dobbiamo considerarlo un indizio di disimpegno? Non dalla serie, sia chiaro (ed è sperabile), ma perché diretto verso territori diversi.
  16. Vista la recente tendenza alla "Vent'anni dopo" di Dumas, oggi sarebbe probabile. Fra un po' di tempo, chissà. Anche perché i Texiani hanno la memoria lunga e alla prima comparsa di una misteriosa donna mascherata o mai mostrata se non di spalle penserebbero probabilmente subito a lei. Con questo intervento, non commento - ovvero non giudico - il consistente ricorso alla riproposizione di personaggi ripescati dal passato: mi importa la loro qualità e non la loro quantità e ovviamente il riferimento è a chi sceglie e scrive. E che negli ultimi tre episodi lo ha fatto benissimo. Confesso che "dall'altro ieri" mi piacerebbe allora che venisse invece recuperata Bethanie Marsh, "Dark Lady" contro ogni evidenza sopravvissuta al disastro ferroviario. Direi anche Sarah Wyatt, ma non apprezzerei un'ennesima puntata della saga di Kit Willer in versione attiva o passiva di sedotto-abbandonato/seduttore-bella ciao
  17. Probabilmente conosco Tex da più tempo di te, visto che parti dal 122, così non fosse cambia poco il succo del mio discorso. La mia prima impressione, immediata era che sotto la maschera di cera si celasse una donna e dunque sono tornata a Janet Brent per supporlo pubblicamente all'inizio della storia e dunque oltre due mesi fa. Su Boselli non condivido l'opinione distruttiva per questo episodio e non comprendo l'aceto, tanto, che metti davanti al ventilatore. Faccio il giornalista, scrivo articoli belli o brutti anche per me, come cantava Andrea Mingardi "Nessuno siam perfetti, ciascuno abbiamo i suoi difetti", ma il tuo risentimento se non lo giudico sospetto, lo ritengo sbagliato sia nella forma che nella sostanza.
  18. Sulla copertina del Color, criticatissima, si è discusso a parte, ma quella del 707 lì per lì, e anche dopo, mi ha sconcertato per l'approssimazione dei volti dei due pard. E' solo una mia impressione?
  19. Mi è capitato sottomano un libro di Honoré De Balzac intitolato "La storia dei tredici", una società segreta fra uomini senza scrupoli che conducono con disinvoltura una doppia vita. Borden è uomo di ottime letture, lo sappiamo e, nel caso, il titolo del numero di prossima uscita ( Il club dei tredici) sarebbe un'allusione/citazione da applausi.
  20. Dico qualcosa sui tratti di Benevento. Lì per lì alcune tavole non mi hanno convinto, perché le trovavo un po' troppo grottesche, in realtà certe esasperazioni al limite della caricatura hanno iniziato a convincermi. Qualcuno ha fatto un paragone con Fusco e ci sta, io aggiungerei anche Ortiz e mi riferisco soprattutto ai primi piani sui volti.
  21. Dai, ci provo io. Ho argomenti convincenti e appoggi importanti :-)
  22. Non vuole il Texone, lo so. Ma almeno una breve...
  23. Lo conosco di persona e quindi so di essere (un po') di parte, ma perché non gli è mai stata affidata la realizzazione di una storia? Giovanni è un maestro e ha già mostrato le sue qualità, non dico un Texone e se è per quello, al contrario, nemmeno una storia breve, ma io lo vedrei molto volentieri all'opera sul "nostro".
  24. San Antonio Spurs

    [Texone N. 34] Doc!

    Magistrale alternanza di bianchi e neri. Magistrale alternanza di elementi narrativi. Il più bel Texone da quello di Magnus.
  25. La butto là, come una sensazione a pelle: sotto la maschera di cera c'è una simil Janet Brent.
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