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TWF - Tex Willer Forum

zagor70

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Messaggi pubblicato da zagor70

  1. 11 hours ago, pecos said:

    Ribadisco la mia interpretazione, l'amuleto era magnetico, quindi oltre a deviare le pallottole di Tex, ha anche l'effetto indesiderato di imprimere un angolo di partenza diverso da quello desiderato alle pallottole di Carrillo... ecco perché il pistolero infallibile non riesce a centrare Tex da tre metri :P

    Visto che Carrillo, dopo essere stato colpito da Tex, dice che i Loa lo hanno abbandonato, io ho pensato invece che siano state proprio le anime dei proprietari delle pistole a vendicarsi di lui facendogli mancare Tex (magari non più trattenuti dai poteri della strega). Nella tavola dopo sono anche accennate le figure dei cadaveri ormai liberi nell'aria.

    Su questo potrebbe fare luce Ruju se volesse intervenire

  2. 48 minutes ago, Sartana said:

    Nel primo albo Carrillo raccoglieva le pistole dei nemici sconfitti perchè secondo lui lo rendevano più forte.

    Nel secondo albo di questa peculiarità non si parla più, non viene nemmeno accennata.

    Non è così.

    Nel secondo albo a pag. 13 Carrillo dice a Tex: "hai delle belle pistole" e Tex: "le vorresti amigo?"

    A pag 21 dice alla strega riferendosi a Tex: presto avrò anche la sua vita e le sue pistole.

    A pag. 86 dice: "ho scelto le mie migliori pistole. Le anime dei loro proprietari mi aiuteranno a sconfiggere willer"

  3. Ma si, non andiamo off topic ulteriormente, tanto ormai il nostro pensiero è chiaro.

    Sulla storia di Ruju ho già fatto il commento a caldo venerdì e sono rimasto abbastanza soddisfatto.

    Dopo ho letto gli altri commenti che sono un po' più critici e concordo che alcune situazioni potevano essere gestite meglio, ma si tratta di cose a mio parere non fondamentali e non mi hanno guastato la lettura.

    Tex e Carson lasciano l'ultimo obiettivo del pistolero vudu con a guardia solo lo sceriffo pavido?

    E' vero che è un errore, ma potranno sbagliare qualcosa anche loro: in ogni caso è una possibilità di riscatto per il personaggio che poi ci lascia le penne.

    I proiettili che deviano sono un po' pacchiani? Forse, ma non più di altre cose già viste.

    Non è uno "storione" o qualcosa di particolarmente impegnato (tipo "la mano del morto" con la bella idea di quello che sta sotto l'omicidio di Wild Bill) ma in alternanza con le altre storie questa ci stà bene; meglio secondo me di "il monaco guerriero" che mi ha un po' addormentato.

    In conclusione l'aggettivo che per me calza a pennello per questa storia di Ruju è: divertente

  4. 2 minutes ago, pecos said:

     

    Scusa, ma Nizzi l'ho citato anch'io prima di Diablero nel mio post...

    Il tuo intervento non è però così insistente da assomigliare a una fobia

    2 minutes ago, Diablero said:

    Mi sa che inizio davvero a chiamarlo "innominabile", coi non gli funziona più la ricerca automatica...  :P

    Questa non è male .... bravo :D

  5. Non mi pare che ci sia nessun insulto, ma solo un po' di ironia.

    Nessuno ti nega di criticare quanto e come vuoi, ma per far capire il proprio pensiero non è così necessario riferirsi sempre al solito nome.

    Ti posso dire che a me ha fatto un effetto simile Recchioni su Dylan Dog, però ormai sono passato oltre.

    Tutto quà

  6. 3 hours ago, Diablero said:

    Mi ricordano, davvero, le ridicole scorciatoie che usava il Nizzi degli ultimi tempi, tipo gli origlioni, e i cattivi che mancavano Tex da pochi metri, ogni volta la soluzione più "facile" per non sforzarsi troppo.

     

    Abbiamo già visto che Ruju ha usato uno pseudo-origlione (almeno ha fatto lo sforzo di mascherarla un po'), ma non si è fatto mancare anche l'altra cosa tipica dell'ultimo Nizzi:

     

    "Oh, come farà Tex a non farsi uccidere da un pistolero infallibile che non sbaglia mai un colpo, che può prendere la mira con calma da pochi metri perché sa che le pallottole di Tex non lo colpirano?" "Super Easy, barely an inconvenience:  di colpo l'infallibile pistolero diventa una schiappa LO MANCA DA TRE METRI!. DUE VOLTE!"

     

    Nizzi faceva queste cose, che facevano cadere le... braccia, perché chiaramente era stufo, esaurito, non aveva più idee e non ne aveva manco più voglia di fare troppi sforzi.

    Sembra che tu abbia una vera e propria ossessione per Nizzi, tanto da rammentarlo in tutte le occasioni.

    Alcune cose sono anche condivisibili, ma così secondo me, non si vive la passione per il fumetto in modo sereno.

    Finirà che di notte ti sogni Nizzi: sei al ristorante e arriva lui vestito da cameriere che ti porta il vassoio delle patatine

    • Haha (0) 1
  7. Laurenti è il migliore insieme a Seijas nel rappresentare la figura femminile.

    Con ogni probabilità è per questo che lo hanno scelto per disegnare questa storia: "Uomini che disegnano le donne" come direbbe Burattini.

     

    Su Kit Willer, da queste anteprime sembra fatto un po' troppo "alla Alan Ford", ma ho visto almeno un'altra tavola diversa.

    In quel caso somigliava forse troppo allo Zagor di Laurenti, ma comunque era migliore.

    Secondo me fino a che non abbiamo in mano l'albo è impossibile giudicare

  8. Parto dicendo subito che la storia mi ha divertito molto e secondo me merita un bel 7.

     

    S

    P

    O

    I

    L

    E

    R

     

    Il buon Ruju è a suo agio con il filone magico/horror e chissà se in questa occasione si è ispirato al film "Il tocco del male", dove Denzel Washington combatte il demone Azazel che si impossessa dei corpi altrui commettendo omicidi in serie.

    Bella la figura del pistolero vudu (anche graficamente) che sprezzante chiede agli avversari se vogliono sopravvivere o misurarsi con lui, accompagnato dai cagnacci che devono essere cari all'autore.

    Si scopre che il potere è quello della strega che lo ha cresciuto e gli ha fornito il medaglione che para o devia i colpi degli avversari: il nemico più pericoloso alla fine è lei.

    La vicenda scorre in modo semplice è lineare ma non per questo è meno godibile: andando avanti con la lettura viene voglia di vedere cosa succede dopo, e questo è sintomo di una storia ben riuscita che sa appassionare.

    Sorprendente il modo in cui Tex esce dalla situazione in cui Carson ipnotizzato gli punta contro il fucile.

    Mi sarei aspettato che approfittasse del momento giusto per disarmarlo, invece butta la pistola e si fida dalla forza di volontà del suo vecchio pard. Il finale è forse un po' prevedibile con il pistolero che viene fatto fuori quando perde il medaglione, però è stata nel complesso una bella storia (almeno a mio parere).

     

    Riguardo ai disegni direi che non sono male. Forse c'è qualche imprecisione nei campi lungi ma in generale anche Ramella ha fatto un buon lavoro

     

  9. Storia abbastanza noiosa con spunti di originalità pari a zero.

    Trama piuttosto banale, molte pistolettate (alla Faraci) e tra un sbadiglio e l'altro si arriva al finale scontato.

    Il monaco esperto di arti marziali poteva essere sfruttato meglio.

    Si poteva per esempio approfondire di più il suo passato invece di limitarci a ricordare le parole che gli ha detto il suo maestro. Magari si poteva fare scontrare con Tex, perchè inizialmente il cinese credeva che anche lui lo voleva uccidere.

    Gli antagonisti poi, a cominciare dallo sceriffo codardo, sono ben poca cosa.

    Si potrebbe pensare che è una storia tappabuchi per pareggiare le pagine a fine albo con la precedente di Ruju, ma avendo letto più volte l'autore su Zagor, mi sono fatto l'idea che svolge sempre il compitino senza osare nulla, e facendomi venire quasi sempre l'abbiocco.

     

    Per quanto riguarda i disegni alcuni primi piani di Tex non sono male, altri invece sono peggiori ma soprattutto diversi: il disegnatore deve ancora trovare il suo Tex. Sui campi lunghi invece le fisionomie sono troppo minimali, quasi solo abbozzate. Meglio Carson, anche se lui viene rappresentato meglio da quasi tutti i disegnatori bonelliani.

     

    Quindi direi Candita da riverdere, Zamberletti anche no.

     

    Voto complessivo 5,5

  10. Completata la lettura di questa bella storia di Ruju: per me la seconda sua migliore dopo "un ranger per nemico".
    La trama si svolge quasi ad episodi con il primo albo introduttivo e quasi a sè con l'attentato a Montales. Poi la vicenda entra nel vivo nella parte centrale (probabilmente la migliore) con l'avventura esotica in Guatemala. Ottima la scelta di dividere i pards mettendo Tex e Tiger nella foresta contro gli assassini della Negra Muerte, e i due Kit vestiti a festa dietro ai politicanti: mi ha ricordato la leggenda della vecchia missione con Carson vestito da frate. Ben caratterizzato il personaggio di Gregorio che ricattato dai rapitori di moglie e figlio dovrebbe uccidere Montales, ma poi non ce la fà e lo salva: verrà ripagato alla fine quando si può riunire alla sua famiglia, viva naturalmente grazie a Tex.
    L'albo finale presenta qualche situazione prevedibile e forse un pò affrettata (nemici più malleabili del previsto), ma non più di tanto: comunque non più di quello che avviene solitamente anche con Boselli.
    Disegni di Biglia veramente molto belli; per me uno dei più bravi dopo i mostri sacri.
    Voto 7

  11. Concordo anch'io.

    E' vero che predilige il western classico e quindi potrebbe essere più adatto a Tex che non a Zagor, però lo vedo come uno che cerca di fare il compitino senza mai osare.

    Di conseguenza le sue storie propongono situazioni viste e riviste una sacco di volte, e almeno per me, sono abbastanza soporifere.

    Su Zagor ha fatto almeno una dozzina di storie e l'unica che mi è piaciuta e che potrò rileggere volentieri è quella sulla fuorilegge Blondie.

  12. Letto in ritardo perché me lo sono fatto prestare invece di comprarlo .... per fortuna.

    Mi ritrovo con molti commenti sul forum.

    Prima di tutto non è una storia di Tex, e anche su uno speciale, l'assenza totale del ranger è strana.

    Improponibile che Sam Willer risolva la situazione diventando all'improvviso un killer professionista come nemmeno Tex.

    Altrettanto improponibile disseppellire la pistola (che Tex aveva messo nella cerata perché già sapeva che poi sarebbe servita al fratello), per poi seppellirla di nuovo per restituirla al proprietario. La scena con il maiale è abbastanza inguardabile.

    Anche il finale con Sam che se ne va e saluta la sua bella nel bel mezzo del nulla, lascia alquanto perplessi.

    Comunque questa storia, rispetto a quelle che l'autore ha fatto su Dylan Dog, è un gioiello.

    Su Dyd infatti è un susseguirsi di citazioni di film/libri/fumetti più o meno a caso (senza nessuna logica) e frasi messe in bocca al personaggio che forse nelle intenzioni dovrebbero fare effetto: fanno invece venire voglia di usare la ceramica (e non quella della tazzina del caffè).

    Ragion per cui sono buono e darei a questo albo un bel 5 pieno.

    I disegni di Andreucci invece non sono male, anche se non è tra i miei preferiti

    On 12/6/2020 at 12:21 AM, Letizia said:

    La serie Tex Willer, che è la mia preferita, rovinata con questo secondo Speciale (già il primo mi aveva deluso un po').

    Aspettiamo il terzo.

    Concordo: abbastanza rovinata come era prevedibile.

    Per me l'unica cosa azzeccata di Recchioni in 15 anni è Cavenago copertinista.

    Il terzo albo dell'anno prossimo prevede la presenza di Zagor: visti i tuoi commenti  su "La marcia della disperazione" non so quanto potrà essere di tuo gradimento.

    Con il fatto che la scrive Boselli, che ha uno stile molto diverso da Nolitta, può darsi però che possa piacere anche ai texiani più puri

  13. Per quanto mi riguarda non credo di aver perso nulla con questa storia.

    A parte i disegni, io non avrei proprio ripescato il personaggio di Liberty Sam, che avrebbe dovuto essere morto eroicamente, come lasciava intendere "LIbertà o morte" di Nolitta.

    Questo per me è stato peggiore dell'errore su luogo di nascita, che anche se importante, è stata comunque una svista.

    Poi sono opinioni personali.

  14. Essendo lettore zagoriano posso dirti quello che molti hanno ipotizzato su questo argomento.

    Gamba non era tra i più apprezzati tra i disegnatori dello staff e probabilmente a quel tempo il lavoro non è stato considerato all'altezza.

    Poi è uscita la storia di Burattini che prevedeva altre soluzioni narrative, quindi la pubblicazione è diventata ancor più difficile.

    A meno di non metterla su un'uscita extra come una specie di what if, rispetto a quella della zenith.

    Però se gli autori hanno deciso di accantonarla, disegni a parte, evidentemente non era un capolavoro

  15. A mio modo di vedere Tex è una delle testate dove più si cerca di rispettare la tradizione; anche ai tempi di Nizzi.

    Altrimenti non continuerei a comprarla e leggerla spesso con soddisfazione.

    Quindi mi viene da pensare: ma della rivoluzione operata da Recchioni su Dylan Dog cosa dicono?

    E dell'umo ragno che ad un certo punto è diventato con il costume nero?

  16. 1 hour ago, Letizia said:

    I tre rubano la scena a Tex?

    Ma dai!

     

    Non sono contrario a storie in cui Tex non ha un ruolo centrale, però se deve coesistere con qualcuno che fa il suo stesso lavoro, un po' si pestano i piedi per forza.

    Comunque non è questo che non mi ha fatto apprezzare a pieno l'albo, quanto piuttosto l'esagerazione che c'è in alcune situazioni.

    Anche sul maxi "Nueces Valley" (molto bello) c'era Brigder che è un altro personaggio sopra le righe. In quella occasione però la trama mi aveva preso di più (anche dal punto di vista emozionale) e poi l'unica situazione davvero inverosimile era sul finale, quando da ottantenne Brigder batte a cazzotti il pugile più giovane di lui, oltretutto dopo essersi appena alzato dal letto in seguito ad un'aggressione. In questa storia secondo me siamo andati un po' oltre, ma forse era inevitabile per rispettare le caratteristiche date da G.L.Bonelli ai personaggi.

    E in questo secondo me Boselli ha fatto bene.

    Probabilmente non mi piacciono i 3 Bill, ma in generale questi team-up bonelliani non mi hanno convinto più di tanto, a partire da quello che fecero tra Dylan Dog e Martin Mystère.

    In conclusione ribadisco che la storia non è male, ma mi aspettavo di meglio... pazienza

  17. Non condivido i commenti entusiastici su questo maxi.
    Non è una storia di Tex, ma con Tex: questo è dichiarato e ogni tanto ci può stare, 
    però abbassa il mio livello di gradimento.
    Poi i 3 Bill per i miei gusti sono personaggi un po' troppo sopra le righe.
    Andavano bene negli anni 70 quando imperversava lo spaghetti-western ed al cinema c'erano 
    Bud Spencer e Terence Hill che si menavano con qualcuno per metà film.
    Poi nel ruolo di spaccamontagne c'è già Tex, che per sua natura deve essere un po' così: 
    se ce ne mettiamo altri 3 diventa il festival del supereroe indistruttibile.
    Addirittura Cochise che ha una certa età deve fare il combattimento vincente: 
    non è meglio esaltarlo per le sue doti di saggezza e intelligenza?
    Alcune parti sono un po' troppo verbose.
    Il finale poi è zuccherato come spesso accade: Tex e Carson che cavalcano insieme 
    ai tre fratelli verso un nuovo scontro a fuoco. 
    I loro avversari sono il triplo ma che vuoi che sia? Solo tre per ognuno di loro è 
    come una passeggiata di salute.

    Nel complesso non è una brutta storia e ci sono anche aspetti positivi.
    C'è una buona dose di azione, si chiude il cerchio con i Nethade, la presenza di Cochise 
    è sempre gradita, e poi Boselli ha mestiere, inventiva, ed una storia brutta non la fa mai.
    Però dai commenti letti che a volte gridano al capolavoro, mi aspettavo ben altro.
    Per me non si va oltre una sufficienza.

    Sui disegni di Piccinelli concordo invece che è perfetto per Tex.
    Dopo le tavole inguardabili di Font sulla serie regolare, è un bel rifarsi gli occhi.

    Decisamente meglio su Tex rispetto al suo Zagor mascellone

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  18. 1 hour ago, borden said:

    La progenie del male n.550, uscito quando io e Rubini avevamo già realizzato un albo della nostra tripla

     

    Ma quasi due anni, non due mesi prima dell'uscita

     

    Però il discorso vale lo stesso, la novità era bruciata, ho dovuto far salti mortali per rendere interessante ugualmente la storia

     

     

    Ok, torna.

    In effetti era un po' troppo ravvicinata, però dopo due anni ci può anche stare.

    Poi la storia è stata riconosciuta una delle migliori di quel lungo viaggio.

    Per quanto riguarda i disegni di Rubini invece, devo dire che non era tra i miei preferiti: per i miei gusti faceva uno Zagor un po' troppo gonfio che sembrava avesse preso chissà quale bomba in palestra; sul dinamismo e gli sfondi paesaggistici al contrario era veramente notevole (su alcune tavole con gli strapiombi c'era un realismo impressionante) 

  19. On 9/26/2020 at 3:56 PM, borden said:

    Anche quando ha pubblicato il mio Mondo Perduto l'aveva fatto precedere due mesi prima da un'altra storia di dinosauri! Ricordo che mi ero parecchio irritato, perché, ovviamente, questo rischiava di bagnare le polveri alla mia storia. In qualche modo questo non è accaduto, grazie ai disegni splendidi di Rubini... Ma adesso come capirete sono un po' scottato dai metodi di Moreno editor...:rolleyes:

     

    Ma per curiosità: di quale storia di dinosauri si sta parlando? Perchè io, almeno sulla zenith non mi ricordo nulla di tutto ciò 

     

     

     

     

     

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  21. Ovviamente per ora non puoi dire nulla.

    Però, a mio parere, dopo che la tigre nera ha dato non pochi problemi in ben 3 avventure, penso sia impensabile che Tex non abbia controllato che fosse davvero morto, e che fosse davvero lui.

    Poi nel fumetto tutto è possibile.

    Io però scommetterei su un figlio che magari costringe Tex ad aiutarlo ricattandolo dopo che ha fatto rapire Kit, o in un altro modo

     

  22. Storia semplice che, pur senza particolari spunti di originalità, si legge piacevolmente.

    Belli i cagnacci del bandito di turno, che mi hanno ricordati quelli nel film Django dove Di Caprio se ne serve per rincorrere e sbranare gli schiavi fuggiaschi.

    Mi è sembrato un po' strano che nessuno si accorga dello scambio tra i due fratelli Granger: essendo gemelli sono esteticamente uguali, ma anche la voce è del tutto uguale?

    Può essere che in alcuni casi sia possibile.

    Comunque il vero lato negativo di questo lavoro sono i disegni.

    Va bene che ogni disegnatore ha il suo stile, ma almeno Tex lo devi rendere riconoscibile.

    Font è forse l'unico che stravolge completamente la fisionomia dei pards, e questo da sempre, non da ora.

    Io non l'ho mai digerito.

    A causa della parte grafica, che per me ha importanza fondamentale come la sceneggiatura, non posso dare la sufficienza a questa storia e mi fermo ad una valutazione di 5,5

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