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TWF - Tex Willer Forum

Letizia

Ranchera
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Tutto il contenuto pubblicato da Letizia

  1. Letizia

    [Color Tex N. 17] Gli Amanti del Rio Grande

    Le canne del winchester di Tex sono così sottili che forse non ci passano neanche gli spaghetti num. 3. La trama è una sdolcinata storia d'amore? Né più né meno di quella di Jesús Raza.
  2. Certo che Lena ha un bel caratterino!
  3. Letizia

    [Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale

    Non c'è nulla da capire. Il fatto che io reputi ottima la storia non mi toglie la prerogativa di poter cercare il pelo nell'uovo. Ben non è Tex? Forse non mi sono spiegata bene. Certo che è Tex, a parte piccoli particolari che non mi sono piaciuti molto ma che sono accettabili. Ma, se avessi letto la stessa identica storia, con gli stessi autori ai testi e alle tavole, su una nuova testata, che so, "Il Texano", non avrei storto il naso dicendo: ma questo qui è Tex Willer da giovane, si tratta di plagio bello e buono. E la storia mi sarebbe piaciuta in egual misura. La storia è bella non perché è di Tex, ma perché è bella e basta. Boselli è molto bravo, anche se ogni tanto qualche sua opera mi piace meno.
  4. Letizia

    [Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale

    Non voglio difendere nessuno né fare attacchi personali, ma mi permetto di dubitare che Tex fosse informato sui periodi di arruolamento come lo sono Diablero e Barbanera. Tex è ricercato e ha alle costole un mastino che ha un mandato federale valido per tutto il territorio degli Stati Uniti e non trova altro sistema per salvarsi il collo che andare a est invece che a ovest o in Messico? Poi che fa? Si arruola senza ponderare le conseguenze e senza pensare che, finita l'emergenza con i Seminole e ottenuto il congedo, avrebbe trovato l'agente federale fuori dalla caserma con le manette? E poi sì, i gambler mi stanno antipatici, cosa c'è di strano? Infine Tom Smith. La letteratura è piena di eroi senza macchia e paura, difensori dei deboli eccetera. E i fumetti non sono da meno. Smith è uno dei tanti eroi e ha tutte le virtù di Tex. Le non poche diversità da Tex sono: non è un ranger, non è amico di Carson, non è sachem di tutti i Navajo, non conosce Tiger Jack, è celibe, non è agente indiano, non ha figli, è un sergente dell'esercito, non indossa una camicia gialla, eccetera. Per tutto il resto è difficile distinguere Tex da Tom o da Ben. Detto questo, un lettore poco attento direbbe: ho capito, la storia non ti piace, de gustibus. E invece no. Mi pare di averlo già detto: questa è, e si conferma, la migliore storia del Bos. A mio parere. Schroedinger aveva un gatto?
  5. Letizia

    [Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale

    C'è una piccolissima considerazione da fare. La diversa prospettiva non è quella di Tex ma è semplicemente ed esclusivamente la nostra che non conoscevamo la gioventù di Tex. Si presume che lui la conoscesse.
  6. Letizia

    [Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale

    Non me la sono mai presa per gli errori sfuggiti. Ci mancherebbe. E non ho neanche mai fatto allusioni sulla difficoltà del tuo lavoro perché (e non la prendere per una sviolinata, non la è) svolgi il tuo lavoro con estro, intelligenza e serietà (hai solo un caratterino niente male, ma su questo tasto è meglio che non ci batta). Ho solo notato un errore e te l'ho segnalato, senza alcun compiacimento del tipo "guarda io ho trovato un errore e tu no". Non sono così meschina. Ho studiato anch'io filologia romanza e la mia cultura, stranamente, visto il mio lavoro informatico, è di tipo prettamente umanistico e so come il lavoro dei monaci emanuensi non fosse per nulla perfetto (forse non avevano il correttore ortografico). Il lavoro di progettazione e lavorazione di una procedura informatica è sicuramente tutt'altra cosa rispetto alla realizzazione di un'opera grafico-letteraria e forse mi ha stupito troppo il numero (tra l'altro sottostimato) riscontrato di errori. E forse sono abituata a emergenze più pressanti (il lavoro deve essere pronto per ieri) e a una precisione assolutamente indispensabile. Prometto che non metterò più bocca sul tuo lavoro di curatore. Mi chiedo solo, a questo punto, come fai a far tutto? E... se mi mandi le fotocopie delle pagine da correggere, ti faccio il lavoro gratis.
  7. Letizia

    [Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale

    Questo è poco ma sicuro. Ma 200 errori su testi e disegni scritti in 110 pagine mi sembrano fuori dal mondo. Per fare un paragone, un singolo programma scritto su 6.600 righe di codice (per stare nelle 110 pagine, poiché in una pagina ci stanno circa 60 righe di codice) dovrebbe contenere in media un errore ogni 33 righe. Ribadisco che, con una tale media, c'è il licenziamento immediato. Gli errori sono fisiologici e, se non in numero eccessivo, sono accettati; qualcuno (non molti per fortuna) viene rilevato anche dopo il rilascio della procedura, specialmente se il tempo concesso per le verifiche di funzionalità è limitato.
  8. Letizia

    [Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale

    No di certo. Però, se su una procedura di cui sono responsabile, ci trovano 200 errori, mi ritrovo immediatamente senza lavoro e con referenze che mi permetterebbero solo di vendere gelati.
  9. Letizia

    [Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale

    Errori nei disegni? Di che tipo?
  10. Letizia

    [Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale

    Duecento errori? E meno male che i testi sono in caratteri maiuscoli e che non c'è distinzione tra apostrofi, accenti gravi e acuti. Chissà quanti errori vengono così evitati.
  11. Letizia

    [Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale

    Scusa il ritardo, Tex! Ci risiamo. Le persone che sanno il vero nome di Ben Walker cominciano a essere un po' troppe.
  12. Letizia

    [Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale

    Forse discendeva da uno schiavo nero di un Black Seminole.
  13. Letizia

    [716/719] Netdahe!

    Visto che nel 1880 il telefono già c'era, io Vorrei vedere Tex che telefona a Carson.
  14. Letizia

    [716/719] Netdahe!

    136 La regina della notte 146 Terra promessa 257 La pista nel cielo 266 La strega 276 La grande minaccia 314 Labirinto mortale 347 Zhenda 364 Il medaglione spagnolo 439 Il segreto dell'imperatore 538 Colorado Belle (manifesto) 568 Sangue in paradiso 575 Sul sentiero dei ricordi 618 Gli schiavisti 636 Trappola a San Antonio 651 Luna insanguinata 682 Il ritorno di Lupe 683 La prigioniera del deserto 701 La regina dei vampiri 707 La figlia di Satania
  15. Letizia

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Mi si perdoni l'OT un po' "birichino", ma le donne si abbinano con lo champagne e non con la gazosa.
  16. Letizia

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Io bevo solo Armand De Brignac brut.
  17. Letizia

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    A me la birra piace poco. Cosa mi offrite? Non volete mica lasciare a bocca asciutta una signora?!? E niente alcool perché non lo reggo e poi chissà come va a finire.
  18. Letizia

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Citare cose o persone per ultime non sempre è sintomo di ordine preferenziale. Ad esempio in un elenco lunghissimo l'elemento che ricordiamo di più è l'ultimo, il dolce che mangiamo per ultimo è il più buono, ecc. Si dice la donna della mia vita e non certo il Tex della mia vita. Anderville non piace neanche a me e la Signora, se vince sempre, ci sarà un motivo. Mi son fatta due nemici anch'io (e forse di più). In compenso mi son fatta un amico e, forse, anche un'amica. NW, fagileli leggere invece questi commenti alla donna della tua vita: le farà piacere.
  19. Letizia

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Per carità! A me Zagor non piace per niente.
  20. Letizia

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Vorrei dire solo due parole sul "saltare di palo in frasca". Non è stato certo Boselli a inventare la tecnica della sospensione. La usava moltissimo l'Ariosto che, se non ricordo male, fu il primo ad adoperarla nel suo Orlando Furioso. Essa consiste nell’abbandonare la trama principale, mantenendola, appunto, “in sospeso”, sviluppando trame secondarie che possono apportare nuovi elementi a quella primaria. In questo modo si stuzzica la curiosità del lettore, che non vede l’ora di scoprire cosa accadrà ai protagonisti, ma nel frattempo diventa ingordo di informazioni e di spunti di riflessioni per capire meglio, ad esempio, le situazioni della storia. È quindi un’ottima tecnica di narrazione, da utilizzare soprattutto nel caso di romanzi gialli (ma si adatta bene in tutti gli altri generi), poiché genera suspense. Questa definizione, a onor del vero, non è la mia ma è solo una citazione. Inoltre vorrei dire che, per scrivere Tex, è indispensabile conoscere a menadito le sue caratteristiche, doti, pregi, difetti, comportamenti e cioè tutti quegli elementi che fanno di lui l'eroe che conosciamo. Poi lo possiamo ficcare in qualsiasi avventura, basta che lo facciamo comportare come Tex e che l'avventura sia coerente e che la cosiddetta sospensione dell'incredulità non sia esagerata. Non coinvolgiamo Tex in un paradosso spazio-temporale per salvare la vita a Kennedy a Dallas, per intenderci.
  21. Letizia

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    Se sono una carogna, che mi frega se sono solo sospetti, io faccio un'altra strage e via.
  22. Letizia

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    Non volevo intervenire perché a me il Texone non è piaciuto. Ma il motivo non è perché scritto male o sono presenti difetti o argomenti poco credibili. Non mi è piaciuto perché non amo storie del genere, anzi mi piacciono le storie fantastiche e suggestive con fenomeni più o meno paranormali, ma non trovo simpatia per il filone "dark" o horror. Ma la storia di Boselli fila e non ha esagerazioni (per me). La premeditazione della seconda strage non è per niente esagerata. Ovvio che a Leo è sembrata esagerata: lo è infatti. Ma è esagerata per i "bravi cittadini" che l'hanno architettata? Quei quattro straccioni indiani zingari, che hanno invaso le "loro" terre, disturbato la loro quiete, risvegliato in loro ricordi passati cui non vogliono più pensare, il diavolo se li porti. E, se non se li porta lui, ci pensiamo noi a mandarli a quell'inferno che si meritano. Pensate che quelle "brave" persone siano incapaci di simili nefandezze? Non è possibile che siano così mostruosamente malvagi? Non esiste gente che cerca di sopprimere i "diversi" con la stessa facilità con cui schiacciano uno scarafaggio? Forse oggi no, ma... Oggi no? Siamo sicuri?
  23. Letizia

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    Beati i lettori italiani residenti in Argentina che se lo sono fatto mandare dall'Italia.
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