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TWF - Tex Willer Forum

Kershaw

Cowboy
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Messaggi pubblicato da Kershaw

  1. Quando leggo recensioni come quelle di Ken 51, Gilas2 e Landi mi balza subito alla mente quell'immenso capolavoro della filmografia giapponese che è "Rashomon", definto "un'imponente parabola sul relativismo  e sulle mille sfaccettature della verità". Questo perché riletta più volte la storia mi sono chiesto che cosa ci avessero mai visto gli altri forumisti che io non avevo visto. 

    Dal chè si desume che le mie impressioni sono antitetiche rispetto a quelle dei suddetti forumisti, e considero il cartonato come il peggiore di tutta la serie. 

    Per prima cosa mi sono chiesto: ma cosa ha a che vedere un tipo come Chuck Dixon con Tex? Americano, probabilmente non parla italiano, se non ho letto male l'unica esperienza nel western é la sceneggiatura per "Il buono, il brutto, il cattivo" della Dynamite Enterteinment che, nonostante il titolo, non è la trasposizione fumettistica del film di Leone. Le sue storie sono ultraviolente, il suo credo politico e le sue frequentazioni sono, a dir poco, incompatibili con quella che è l'essenza stessa di Tex. Quindi cosa rimane? Sarà uno sceneggiatore con i controfiocchi, anche se mi piacerebbe vedere lo spessore del dossier che la SBE dovrebbe avergli fornito per permettergli di cominciare anche solo ad orizzontarsi nel mondo variegato di Tex. Dunque resta solo la storia. Il suo primo lavoro, "Terrore nei boschi" lo ricordo perché Kit aveva un parte di rilievo; c'era un tizio grande e grosso cui mancava solo la divisa con la svastika e la curiosa osservazione di un forumista riferita al rampollo di casa Willer: "Curioso che venga riconosciuto e più volte insultato come mezzosangue", che al tempo mi lasciò perplesso, ma che oggi trova la sua corretta spiegazione in quello che è il background delll'uomo Dixon. Un altro forumista lo catalogò come "onesto mestierante e che se ne tornasse a fare le storie di Batman e del Punitore". Non avendo letto altro di lui, non mi pronuncio in merito, però di una cosa sono certo, con Tex centra come i cavoli a merenda. NK dice che "non è riuscito a metabolizzare il ranger"; pienamente d'accordo, e non gliene faccio certo una colpa, però una cosa l'ha metabolizzata alla perfezione: gli devono aver detto e stradetto che in tutte le storie, anche quelle brevi, deve esserci l'immancabile siparietto da avanspettacolo e che la spalla ideale per la bisogna è Carson; ed ecco che il vecchio cammello spunta dal nulla, in una cittadinà speduta chissà dove, per fare la sua comparsata. Quanto a cosa ci faccia a Cinnamon Wells, basta guardare la vignetta appena sopra e si capisce subito dove fosse mentre il suo pard se la vedeva brutta nel deserto. Sempre NK accenna alla terribile citazione fleminghiana. Io non so cosa Dixon stesse pensando quando l'ha scritta; però posso dire che in nessuno dei miei viaggi sia in Inghilterra che negli States le persone, ancorché appena conosciute, mi si siano rivolte con una presentazione à la James Bond, che dal 1962 è diventata un marchio di fabbrica nell'immaginario collettivo planetario.

    Gilas2 parla di sotto-storie, di micro-storie raccontate magistralmente, ma che portano dove? In sole 46 pagine vediamo una tale pletora di personaggi appena abbozzati, che ballano solo una breve estate e poi si dissolvono come neve al sole. Quindi qual'è il fulcro della storia? Lo show down tra Tex e Gus, dopo che il ranger gli ha tenuto quel sermone da operetta?

    La scena con i cactus, per chi ha letto Blueberry e Ken Parker, è del tutto irreale. L'inizio dell'avventura che dovrebbe essere fulminante, stante la brevità del plot, si perde in uno scambio di battute à la Master Chef con una notazione di carattere storico sulla battaglia di Chickamauga. L'Apache che si porta appresso un pezzo del nome originale di Geronimo e di cui Tex dice: "Questo cambia le cose...sa muoversi nel deserto!", cosa fa, a parte l'osservazione sulle ombre che si muovono e quella finale? Nella storia è però doveroso segnalare i frequenti riferimenti filmici: lo sceriffo con la stampella (El Dorado), i bambini che stuzzicano i cadaveri e la scena finale (Il Mucchio selvaggio); Tex che arriva in paese con due maccabei di traverso alla sella come un qualsiasi bounty hunter (Sergio Leone & Co.) e l'improbabile volo di colombe finale, che mi aveva lasciato alquanto perplesso su che significato potesse avere, finché un amico grande cinephile mi ha ricordato che sono un segno distintivo dei film di John Woo. Cosa salvo di tutta la storia? Solo la pagina finale, che sarebbe stata perfetta in altro contesto. Al chè mi sovviene che in tutta la settantennale epopea del "Nostro" questa deve essere la prima volta che l'avventura si conclude così!

    Un dubbio che mi piacerebbe qualcuno riuscisse a fugare: posto che Tex è invincibile, infallibile, dotato di poteri taumaturgici, qui è anche veggente: al buio riesce a capire che i banditi sono passati in un certo luogo perché la roccia è stata scheggiata da un cavallo ferrato. OK! Ma come diavolo fa a stabilire che la cosa è successa poco prima? Lascio agli esperti l'ardua risposta!

    Quanto ai disegni, caricaturali e grotteschi, dopo l'ottima prova di "Frontera!", qui Mario Alberti mi ha davvero deluso. Che non l'abbiano pagato per la sua fatica?

     

  2. Guarda Leo che io non mi sono mica offeso. E perchè mai dovrei esserlo? Mi danno solo fastidio gli atteggiamenti del granduomo che minaccia di seguire le orme di Cincinnato. 

    Prima di iscrivermi al forum, alcuni amici che bazzicano l'ambiente fumettistico me lo avevano detto che Borden lo considera come il suo feudo privato e mi avevano consigliato di non parteciparvi, descrivendolo come un forum "aziendalista". Io ho letto parecchi post prima di prendere la decisione di entrarci e già allora mi ero accorto che quando c'è qualcuno che lo contraddice è portato a reazioni inconsulte, dove si sprecano gli epiteti e i giudizi trancianti. Chiaramente nel mio caso si è sbizzarrito alquanto! Però non avrei mai creduto che arrivasse a simili estremi, sproloquiando di trolls e di haters e che ormai si è stufato di ascoltare certa gente. A me pare che senta, non che ascolti, altrimenti agirebbe diversamente. O forse è così compreso di sé che si crede davvero infallibile.

     

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  3.  

    Leo da parte mia nessuna inimicizia nei tuoi confronti, dici la tua e la argomenti pure quindi hai tutto il mio rispetto. Però ti ricordo che Borden ha ribadito che Tex non è un giustizialista, salvo poi paragonarlo a Mike Hammer. GLB si è ispirato al character di Spillane per i modi spicci e perché avoca a sé il diritto di fare giustizia, ma non ne è di certo un clone, altrimenti assisteremmo davvero ad un bagno di sangue.

    Borden veramente il tuo comportamento è vergognoso! Stavolta hai davvero fatto l'uovo fuori dal cestello. Non appena ti senti con le spalle al muro corri da mamma perché i cattivoni ti han fatto la bua. Vuoi partecipare al divertissement però con le tue regole, quindi il gioco è truccato. D'altro canto siccome i forumisti hanno piacere di interloquire con te, se la conditio sine qua non per il tuo auspicato ritorno è che il sottoscritto si faccia da parte No Problem. Vorrà dire che ogniqualvolta presenti qualche novità nel Bonelli Point mi farò un punto d'onore di partecipare alla kermesse. Magari dal vivo sei più alla mano.

    Riguardati, ti sento un po' stanco!

     

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  4. Ma si può sapere qual'è il titolo esatto di sta' canzone di Larry Williams? Io ero convinto che fosse questo: Bony Moronie, anche perché visto cosa dice il testo potrebbe essere un gioco di parole su bony (ossuta) e moronie (da moron: cretino, idiota, imbecille). invece vedo che Letizia scrive Boney Maronie (ma sentendola cantata, dalla pronuncia non si direbbe la grafia giusta), mentre Borden scrive Bonnie Moronie. La parola finale agli intenditori!

  5. Preso stamane e già letto. Evito qualsivoglia commento per dare tempo ai forumisti di leggerlo ed eventualmente esprimere il proprio parere. Purtroppo la prova di Alberti è meno riuscita di "Frontera!" che giudico la miglior storia come sceneggiatura e disegni di questa collana. Tratto troppo caricaturale, il Tex in quarta di cover pare Schwarzenegger in tenuta western! Mi spiace assai, perché il disegnatore mi era piaciuto parecchio.

    Per quanto riguarda il tondo in copertina, a mio modesto parere non è la luna ma, stante l'ambientazione, un bel sole che picchia forte!

    Quanto al cavallo non mi piace la postura da statua equestre (lo stesso dicasi per il magnifico fuorilegge), anche se immagino sia funzionale a mettere in risalto l'epicità di Tex.

  6. Ma tu davvero Borden non perdi occasione per farti autogol! Ma come, qualche giorno fa mi hai accusato di avere un'idea distorta di Tex, di pensare che: "...quelli che credono che Tex sia uno sbirro giustizialista." E adesso mi vai a tirar fuori proprio Mike Hammer! Basta leggere il primo libro "I, the Jury" che già nel titolo è tutto un programma, quando liquida la fatalona e lei mentre rantola dice: "Come hai potuto?" e lui impassibile ribatte: "E' stato facile!". Spero che la tua sia solo una boutade!

  7. Mi chiedo come l'avresti definita prima che coniassero il neologismo!

    Comunque hai ragione Ymalpas, quindi perché riproporlo, dopo che si erano create tante aspettative? Inoltre se non ricordo male Tom Rebo, il suo sodale, era l'antagonista nel "Passato di Tex." Anche lui era un minchione? Però uniformandomi a quanto sostieni, perché allora Borden ci ripresenta quella mezza tacca di Coffin, che lo stesso Bonelli aveva liquidato ignominiosamente con un cazzotto senza concedergli neppure la dignità dello show down finale?

    Quello ti sembrerebbe più credibile come antagonista del Nostro in un prossimo futuro?

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  8. La chiudo qui, altrimenti Borden mi accusa di fare monologhi, chissà perchè! Dimenticavo una cosa, Ymalpas: quando qualcuno, e nessuno lo obbliga a farlo, cita un personaggio o evento storico, se sbaglia la citazione, a casa tua si chiama critica pretestuosa o trollesca il  farglielo notare; a casa mia il fatto stesso di averlo sbagliato si chiama sciatteria, pressapochismo e superficialità! Quando poi l'errore è evidente omnia mundi credo che sarebbe interesse della casa editrice, una volta segnalato, cercare di emendarlo. Mica cerco elogi o medaglie!

    Sempre questione di opinioni!

  9. Caro Ymalpas,

    ma tu da che parte arrivi? Mi paragoni Gros Jean a un Keegan qualsiasi, e poi lui distrugge una baracca, mica va a cavalcare un toro di quattro quintali nel rodeo. Io mi chiedo se nel forum l'italiano sia lingua riconosciuta. Sono sempre rilassato quando leggo Tex, tanto è vero che dopo una volta lo metto via e non ci penso più, salvo quando vedo certe cose. Poi se a te e a chissà quanti altri sta bene di accettare tutto quello che ci propinano, verosimile o no che sia, ti ricordo che siamo su Tex non sui fumetti Marvel, buon per voi. Se la cosa ti da tanto fastidio puoi sempre bannarmi, non ti pare? E' solo una questione di vedute o magari sono solo canzonette!

  10. Borden io proprio non so se ci sei o ci fai. Figurati se tu puoi ricordare tutto quello che ho scritto. Ma comunque va bene così! Ritiro l'offensiva parola di seguaci e la sostitiusco con fans, la preferisci. Devo pero notare che quando non sai più a che santo votarti fai in modo di tirare in ballo i forumisti, forse ti senti più sicuro quando sei spalleggiato. Guarda che magari la puoi dare a bere a tanta gente, ma io mi sono sciroppato quasi quarantanni di contatto con il pubblico di ogni estrazione sociale e ho imparato a mie spese a leggere tra le righe e a capire anche cose che non venivano dette in modo esplicito. Cosa vuoi che ti dica, la maggioranza vince, le tue sceneggiature hanno riscontri sempre positivi, quindi buon per te e per la Bonelli! Alla via così, che sei un grande!

     

    PS A proposito di critiche, solo tu puoi credere che un alcolizzato cronico come Keegan, possa guarire così d'emblée dopo l'incontro con Mallory. Oppure che il giorno dopo essersi scolato più di due bottiglie di torcibudella (roba da coma etilico) possa partecipare al contest del bull riding, il tutto senza guanti, of course! Certo, gli hai fatto scolare come hai detto: "Dell'abbondante caffé nero", dimenticando come fece Doc Boone in Ombre Rosse per farsi passare velocemente la sbronza e presiedere al parto.

  11. Gials2 ho detto che me ne scapperebbero pochi, mica che sono infallibile. Comunque, per restare in tema, spero che mi farai grazia di segnalarmi un'altra scena classica come quella di Robards, visto che la citazione è farina del tuo sacco, altrimenti comincio a pensare che sei tu un bluff (i diritti per la citazione sono di Borden).

  12. Chi si è mai vantato di essere infallibile? Te lo devi essere sognato tu! Io segnalo degli errori, sviste e evidenti sospensioni d'incredulità: se non ricordo male in un vecchio post è stato Borden a dire che Tex non sbaglia mai, quindi mi basta quello: io sono fallace come tutti gli esseri umani, magari anche più di altri! 

  13. Caro Borden,

    intanto dovresti andare a rivederti il primo post mio così ti accorgeresti che l'accanimento che citavo era riferito all'agente indiano e non a Robards. Quanto al fatto che la scena funziona questa è un opinione tua personale, validata dai tuoi numerosi seguaci. Capisco che tu preferisci la minaccia trasversale, io invece trovo più immediata quella in stile Bonelli. De gustibus, no? Per il resto non ho alcuna ambizione di fare lo sceneggiatore o lo scrittore, lascio questo ingrato compito a chi ne sa più di me.

  14. Gilas2 sei un genio! E hai perfettamente ragione, chissà perché ho pensato a Bronson. Figurati che quando ho letto il nome di Robards la prima volta e i diritti sull'acqua ho ipotizzato tra me e me che Borden facesse riferimento alla Ballata di Cable Hougue. E tu ti sei accorto che sia Borden che Leo nel citare il character hanno utilizzatop anche loro il nome di Bronson? 

  15. Per Barbanera: grazie per aver risposto. Però dalle tue osservazioni devo dedurre che non so esprimere il mio pensiero. Quindi davvero mi preme di spiegarmi, giuste o sbagliate che siano le mie osservazioni. Io accetto tutte le critiche, ma me le devono motivare, non prendere il sacco sopra come fanno in tanti, ultimo l'esimio Gilas, a cui piace dare aria ai denti senza neppur sapere chi sia il suo interlocutore e quale possa essere il suo background fumettistico. 

    Quando postai la mia disamina sulla storia, elencai tutta una serie di improbabilità che vi avevo riscontrato, tra cui quella della scena con Bronson. Siccome da più parti mi è stato detto che era solo un bluff ho seguito questa scuola di pensiero nel prosieguo della discussione. Va bene, è un bluff, e allora io ribadisco che la minaccia come è formulata nella vignetta non può fare alcuna paura a Bronson, visto che non lo tocca direttamente né coinvolge alcuno della sua eventuale famiglia. Dunque perché dovrebbe convincersi se Tex fa del male a uno dei suoi scagnozzi? In più il siparietto con Carson, in quello specifico contesto, a mio modesto parere è fuori luogo. Indi per argomentare questa mia convinzione, ho cercato di appigliarmi a qualche riferimento filmografico, non ho alcun interesse a fare il grosso perché ho visto un fracco di film, western e non!

    Concludo mimando una scena che sarebbe stata più convincente, e senza spreco di parole.

    Bronson: Mai!

    Tex: Tiger!

    Tiger avanza con espressione impassibile e nel frattempo tira fuori lentamente il Bowie che porta dietro alla schiena (chiaro che è un'iperbole, ho detto Bowie solo per essere più grafico visivamente!). Alla stregua di, permettimi quest'ultimo riferimento ai film, Sonny Landham che fa l'indiano in Predator; ti ricordi di quando si blocca sul ponte e lentamente estrae il coltello per poi sfregiarsi il petto, in modo da attirare l'alieno?

    Spero di aver chiarito il mio punto di vista, mica voglio convincere nessuno né tantomeno fare dei proseliti, ci mancherebbe!

  16. Dai Borden, mi tratti male anche quando uso dei toni pacati e cerco di spiegare il mio pensiero con delle argomentazioni in italiano corrente. Sostieni che me lo hanno spiegato più volte e non l'ho capito, OK, ma cosa centra essere un bluff? Poi detto da te che fai dire a Tex: "Ho saputo che Keegan si è fatto una moglia indiana." Cos'è la ordinata per posta?

    Però ho metabolizzato una gran verità ovvero che per poter ricevere un qualche riscontro ai miei post, magari non saranno interessanti però credo che siano almeno pertinenti, devi esserci coinvolto tu: allora i bradipi montano in arcione e corrono in difesa a spada tratta del tuo onore oltraggiato!

    Prendi l'ultima risposta di Gilas2, che è emblematica: sostiene che di Tex non ho letto altro che le cover, fa riferimento a una scena che più classica non si può, e non mi dice quale voglia intendere e non mi spiega perché non ci ho capito una virgola. Vero è che nel vangelo si accenna alle perle e ai porci, ma anche in questo caso non pensi che merito una spiegazione più articolata, e non la solita minestra di frasi fatte? E poi sarei io che hanno programmato? Certe volte mi fai tenerezza!

  17. Per Barbanera: A proposito di Tex che minaccia e bluffa etc. Gli albi di Nizzi non li ho ancora recuperati, però un amico mi ha ricordato, riferito a GLB, la scena de "Il Tranello" con Gros-Jean e Jerry Milton assisi su una bella cassa di dinamite e quella di Floyd nella "Audace rapina" che viene trascinato dietro un cavallo in corsa per ordine di Tex. Il rimembrare queste situazioni non fa che confermarmi che la scena delle minacce a Bronson è surreale nonché improbabile. GLB vi coinvolge i diretti interessati, addirittura Floyd sperimenta sulla propria pellaccia la differenza tra minaccia e fatto (se hai visto "Un Mondo perfetto" con Costner, ricorderai la scena quando appunto spiega tale differenza), mentre mi chiedo che paura potrebbe mai avere Bronson visto che a rimetterci è una terza persona. Sempre con riferimento alla cinematografia, una delle minacce più inquietanti che abbia mai visto, dove non si spreca né il fiato né ci si scambiano battute da avanspettacolo tipo Vianello/Tognazzi e Chiari/Campanini, che invece la magior parte dei forumisti trovano consone alla situazione nonché divertenti, la trovi ne "Il Maratoneta". Il criminale nazista impersonato da Lawrence Olivier non parla molto, ripete solo ossessivamente la frase "E' sicuro?" mentre si lava e poi si asciuga accuratamente le mani. Hoffman legato non sa che pesci pigliare, continua a non capire cosa si voglia da lui, ed è allora che la minaccia diventa "fatto", ovvero quando Olivier inizia a lavorarsi il nervo scoperto di un dente. Questa è una scena che mette angoscia ancora prima di passare alla violenza fisica, quella di Borden invece è farlocca come un pezzo da due dollari!

    Sempre a mio modesto parere e senza offesa per alcuno!

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