Doudou
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Beh, non puoi certo dire che sia il titolo che la copertina de "La Locanda dei Fantasmi" non fossero interessanti e ben congegnati. E poi l'alone del fantasma c'è, e forse in questa, come in "Colorado Belle", ha fatto più effetto la possibilità di un'essenza soprannaturale piuttosto che una "reale" apparizione fantasmatica su di una serie che comunque non fa della fantascienza o del fantastico i propri cavalli di battaglia, pur non disdegnandone di parlarne. Ad ogni modo, avendo citato Blob e possessioni demoniache, probabilmente diventerebbero racconti fin troppo al di fuori dell'ambientazione e del "Reale" in cui vive Tex Willer, ma un bravo sceneggiatore saprebbe districarsi anche in queste cose, ne sono certo.
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:
Dipende da come si affronta. Mi è stato proposto un soggetto sugli skinwalkers mistico e sfrenatamente magico che sarebbe stato adatto per il dottor Strange e sarebbe stato troppo fantastico anche per Dampyr. L'ho bocciato senza appello.
Proponi. Quali? La mummia e gli zombi hanno già dato, mi sembra. Il lupo mannaro idem, con Diablero. La criptozoologia pure, con Sasquatch, dinosauri e presto i Chupacabras. Le streghe anche troppe, tra indiane, nere e zingare. Degli alieni sapete...
Che cosa rimane?
Scusate se mi intrometto, scrivendo a sproposito, ma fra Blob e possessioni demoniache o parassitarie("La Minaccia nel Deserto" è una bella storia, con quel pozzo sigillato che potrebbe anche essere casualmente riaperto) di cose da dire su questo versante se ne possono trovare in quantità industriali.
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Chiedo venia se non fosse questa la sezione giusta, ma vi chiedo in quali strisce, i nomi dei titoli per la precisione, fu pubblicata la storia "La Banda del Campesino"?
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Caro Borden, l'avventura che vedrà protagonisti Zagor e Tex, è collocata precedentemente, contemporaneamente(quindi nell'intervallo di tempo fra un albo e l'altro) oppure successivamente alla storia con protagonista Hutch? Lo chiedo perché i primi due Speciali erano in qualche modo legati alla serie mensile pubblicata negli stessi mesi. Grazie in anticipo per la risposta.
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Caro Borden, ti chiedo se, per la prossima storia con la Tigre Nera, tu abbia chiesto a Claudio Nizzi di occuparsene e se lui si fosse dimostrato contrario a riprenderla in mano, lasciandola così a te?
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Il pensiero di Carson, a proposito di interventi redazionali, dopo aver sentito salutare la prostituta da parte dell'ex militare, dicendo che non ha tempo, per fare un esempio, mi è parso forzato. Mi sarei aspettato un Carson pensante sul fatto che, pur uscendo di rado, qualche occasione di piacere se la sia comunque concessa, o una cosa del genere.
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Il 20/10/2021 at 09:34, Angelo1961 dice:
Ps... Pare che l'oste (c'è un oste?) sia disegnato ispirandosi a un noto collezionista di fumetti romano, amico del disegnatore che lo ha leggermente invecchiato.
Che ha già ispirato un "cattivone" nella trasferta sudamericana di Zagor!
Sicuro di non confonderti con la storia tripla di Tex Willer dove l'oste di cui parli appare invecchiato ma simile alla persona di cui parli?
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Buonasera caro Borden, ti chiedo se, come accaduto per il Maxi Tex in edicola in questi giorni oppure come è accaduto per l'ultimo Maxi Zagor prima dell'arrivo dello Zagor +, se anche per le prossime uscite di storie lunghe su tale collana verranno aggiunte pagine di spiegazioni su un argomento trattato all'interno della suddetta storia o sono state aggiunte perché la storia non sarebbe arrivata alle, più o meno 340 pagine?
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Vi ringrazio entrambi ed ho commesso un errore per quanto riguarda la storia di Mefisto, in quanto mi stavo riferendo alla storia che verrà pubblicata il prossimo anno sulla serie regolare.
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Caro Borden, ti chiedo in quale mese dovrebbe presumibilmente finire questa riproposizione delle strisce originali di Tex? Cambiando argomento, la storia di Mefisto sarà di sette albi. La prima parte si concluderà alla fine di un albo oppure a metà di un albo con l'inizio della seconda parte nello stesso inserto?
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Caro Borden, sperando di non spoilerare, ti chiedo se nel 1892, anno delle avventure di Rick Master, possa venire spiegata la non presenza di Tom Devlin(chiaramente non Giovanni Luigi Bonelli non pemsava di farli incontrare) nel Maxi che lo vedrà protagonista con Tex, e se il Commissario Lang ed il Capitano O'Neill appariranno al loro fianco? A proposito di ciò, verranno prese in considerazione nella continuity le avventure scritte da Glauco Verozzi o soltanto le due scritte dal creatore di Tex?
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Caro Borden, credi che possa essere fattibile leggere un'avventura del Tex Willer giovane uscire in contemporanea nelle edicole insieme ad una storia che le farebbe da sequel nella serie regolare del Tex maturo?
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Buonasera, scrivo questo messaggio per domandare all'utente Barbanera se, oltre all'argomento di cui parla la storia, ci sia stato un qualche motivo particolare per aver scelto Colter come nemico(io adoro che vengano ripresi personaggi poco caratterizzati od apparsi in poche pagine)?
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Non avresti potuto trovare un modo migliore per crocifiggere questa scelta
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La vendetta può far compiere cambiamenti inimmaginabili
Comunque capisco che possa far storcere il naso. È complicato cambiare religione quando se ne adotta una.
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Non volendo farvi sorbire troppi miei soggetti(o presunti tali), ho cercato di riassumere al minimo ciò che mi è venuto in mente per riportare alla ribalta un personaggio apparso soltanto una volta, insieme ad un altro apparso nella medesima avventura, ma che non si erano mai incontrati prima.
Uno strano patto
Antonio Herrera è stato imprigionato al termine della storia “Il Segreto del Morisco”. La prigione di Belem non era certo il luogo in cui aspirava di poter vivere un ex politicante come lui, che aveva fatto del lusso la propria vita. Il giorno tanto atteso della liberazione non tarda ad arrivare. Ciò capita dopo numerosi incontri avuti con un religioso che fa almeno due visite alla settimana ai detenuti del carcere. Padre Xavier, fintosi pazzo dopo aver lasciato distruggere la chiesa di San Diego, stringe un patto per farlo uscire indenne dalle mura, con in cambio la possibilità di poter avere a disposizione gli oggetti che in realtà non ha distrutto insieme al resto della chiesa. Herrera non si fa pregare, con Padre Xavier che gli chiede in cambio la possibilità di decuplicare l’artiglio degli Uomini Giaguaro con le miniere d’argento da far riaprire, la cui unica copia giace nel sotterraneo dell’avamposto religioso di San Diego. La fuga dal carcere riesce perfettamente, in quanto avviene al termine di una finta sparatoria con una guardia prezzolata, al pari del medico, da Xavier, che essendo presente lo benedice e lo trasporta fuori dal carcere con un carro.
Tempo dopo, a casa del Morisco viene inviata una copia dell’artiglio dell’Uomo Giaguaro. Ciò fa chiamare subito Tex ed i suoi pards. Una volta arrivati a Pilares, Morisco spiega di aver trovato un biglietto minaccioso nei suoi confronti, e che l’invito è di avviarsi il prima possibile a Valle de Rosario. I cinque uomini(tranne Eusebio), affrontano il lungo viaggio irto di pericoli e di agguati, ma affrontandoli sempre a testa alta ed arrivando a Valle de Rosario in tempo per osservare Padre Xavier uscire dalla chiesa ricostruita con attorno semplici peones armati con l’artiglio degli Uomini Giaguaro. Ma è la vista della maschera e del costume di Tezcalipoca che mostra Antonio Herrera nei panni della figura che una volta fu interpretata da Victor. Tezcalipoca, che si toglie la maschera per l’incredulità generale, ma restando nelle retrovie per non farsi vedere dai peones, e Padre Xavier, che da semplice esaltato religioso è finito col diventare un pazzo dispensatore di credenze azteche, lanciano contro i pards la loro ciurmaglia, col risultato di metterli con le spalle al muro per questioni numeriche, nonostante ne vengano abbattuti molti. Herrera intende fargli franare la montagna addosso con un’esplosione, così come fecero loro con il tempio degli Aztechi, e così come venne indotto a fare Padre Xavier con la propria chiesa. Le cose non vanno nel modo giusto, perché la montagna cede ma a farne le spese sono i peones, mentre Tex ed i pards, col Morisco, si gettano contro Padre Xavier e Tezcalipoca, con entrambi che finiscono spazzati via ancora una volta dall’esplosione della chiesa dentro cui si sono rifugiati, mentre Tex e compagni lasciano, scossi ma indenni, Valle de Rosario, che stavolta è stata distrutta, comprese le baracche, definitivamente.
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Caro Borden, credi che aver narrato avventure di Pony Express con protagonista Kit Willer possa pregiudicare lo stesso argomento nella serie del giovane Tex Willer dove, negli stessi anni, più o meno, stava, pur essendo durato poco, per essere soppiantato dal telegrafo?
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Credoche questa storia, ribadisco, non sia riuscita al meglio. Ho voluto rileggerla, e nonostante un tono che si preannuncia drammatico, mi è sembrato di assistere ad una barzelletta. Non gliene va bene quasi nessuna a questo presunto killer. Ad un certo punto ho ripensato di essere preso per il sedere, la donna alla finestra avrei saputo prenderla in pieno anche io con risultati migliori(peggiori per lei)...
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LA FREDDA PISTA
Dopo alcuni anni dalla fine dell'avventura "La carovana della paura", poco prima dell'inverno, Jack, il figlio di Bill Travis(guida di carovane ucciso nella suddetta storia), tenta di far luce sulla fine del padre. Egli, residente in Arizona, ha intrapreso lo stesso lavoro del genitore. Ma è solo dopo l'incontro, avvenuto in uno dei suoi continui viaggi, con Latham, il capo carovana della precedente storia, che gli viene messa una pulce nell'orecchio da alcuni discorsi riguardanti il povero Bill. La sua ricerca, da adesso in poi, è consegnare all'aldilà l'assassino Saguaro, l'apache il quale, dopo aver subito un grosso torto, se la rifece con alcuni innocenti, oltre che con i veri colpevoli. Latham, costretto a rivangare quella storia sotto la minaccia di una pistola, mentre il giovane rischia di dare di matto, cerca di avvertire con una lettera Tex Willer e Kit Carson, i due rangers che hanno visto per ultimi l'indiano, i quali stanno per ricevere la visita di Jack. Purtroppo la lettera giunge alla riserva in un momento in cui non sono presenti, e viene letta da Kit Willer e da Tiger Jack. Tex e Carson sono in missione a Tucson, dove Tom Rupert li ringrazia per aver accettato il suo invito per mettere al fresco alcuni banditi che hanno tentato con successo di rapinare la banca locale. Una lettera viene inviata sul posto e Tex e Carson si affrettano a raggiungere la riserva. Kit Willer lascia solo Tiger Jack per ispezionare i dintorni e farli ispezionare dai Navajos, mentre la cavalcata di Jack si macchia del sangue di uno stalliere, di una coppia di anziani che gli hanno dato ospitalità per la notte(colpevoli di avergli fatto perdere tempo e di avergli posto troppe domande) e di alcuni uomini che hanno cercato di derubarlo. Questi ultimi erano cowboys del "Triple X", ranch di proprietà della famiglia Britton, con il patriarca Mitchell che si pregia di alleati indiani che risultano essere segugi da caccia e che partono alla sua ricerca insieme ad alcuni dei cowboys rimasti. Dall'altra parte, un altro segugio intende rendere giustizia ai morti trucidati dal pazzo Jack Travis: Silent Foot è infatti chiamato(dietro cospicua taglia) ad indagare dalla comunità di Scottsdale, luogo dove si sono svolti i primi tre delitti, in quanto lo sceriffo locale ha degli agganci col cercatore di piste, essendone diventato amico per un episodio svoltosi in precedenza. Le piste di Silent Foot, di Jack Travis, di Tex e Carson, di Kit Willer e Tiger Jack, della tribù dei Navajos, della famiglia Britton, dei suoi Cowboys e dei loro indiani sono destinate ad incrociarsi, con l'ombra di Saguaro che si staglia per tutto l'arco della storia...
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SPOILER
Parlando della storia, nonostante i pensieri del killer, e visti i suoi non del tutto riusciti omicidi, ad un certo punto mi è parso che potesse essere alle dipendenze del Colonnello, per rendere più tragico e credibile il suo nuovo ruolo di presidente degli allevatori. Poi il Killer è risultato imprevedibile, tanto da voler invece uccidere seriamente l'uomo in questione, così da volerlo eliminato. Non che non sarebbe potuto accadere comunque, visto che si sarebbe trattato di un testimone scomodo. E Willis e Steven, insieme al dottore, hanno fatto credere di averlo fatto morire. Ovviamente è solo una mia opinione, l'opinione di un lettore, quindi da prendere con le molle, perché qualcosa nella storia non mi torna.
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Su Birdy e Lily sarei curioso di scoprire al giorno d'oggi quale fine possano aver fatto. Vivi e lontani dal Montana? Morti in quel territorio?
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Disegni sempre molto ben rappresentati dal magico Dotti. Forse è azzardato dire che sia la miglior storia di quest'anno per la serie regolare, ma io la trovo essenzialmente classica, ma non da far gridare al capolavoro. Diciamo che è una boccata d'aria fresca per la serie regolare(anche se è un bis), però mi aspetto grandi cose nel futuro prossimo perché, fondamentalmente, la strada intrapresa è quella giusta. Purtroppo non ho ricevuto la sensazione di stare leggendo chissà che cosa, perché sono situazioni viste e riviste. E' stato comunque giusto narrare un pezzo di storia Texiana ancora ignoto a noi lettori, per cui un plauso va al curatore/sceneggiatore. Molto ben rappresentati i caratteri dei pards ed i comprimari, ma la storia in sè non riesce a farmi gridare al miracolo. Carina l'idea di dare inizio al flashback tramite un racconto preceduto da una scena vissuta al presente ed in un luogo diverso rispetto al solito accampamento indiano o ad un bivacco.
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Caro Borden, speramdo stavolta di non fare gaffes, le chiedo se ha in mente, è già in programma o le piacerebbe utilizzare la serie del Tex Willer giovane per spezzare qualche albo facendo concludere la storia in corso e facendone cominciare un'altra nello stesso volume?
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Ora, il dove non me lo ricordo, e Borden mi potrebbe anche smentire. È un sentito dire, o meglio un visto leggere, che mi aveva incuriosito.
Addio, Ulzana!
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