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TWF - Tex Willer Forum

F80T

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  1. F80T

    [323] La Città Corrotta

    Storia che mi ha fatto divertire come quando mi capita di rivedere un film in cui Bud Spencer e Terence Hill danno un sacco di botte ai cattivi di turno. Devo dire che la resa della storia corrisponde proprio all'originale soggetto di GLB: « Tex arriva e le suona a tutti! ». L'unico limite sta nel finale, in cui Tex diventa un po' troppo sbirro: cerca di far firmare una confessione a Rod Rever; ma poi, al rifiuto di questi, invece di dargli la bella ripassata che, a quel punto, noi lettori ci saremmo aspettati, si limita a consegnarlo allo sceriffo, andando via dopo aver redatto una testimonianza scritta. I disegni di Civitelli sono molto belli, specie per quanto riguarda le magnifiche ambientazioni.
  2. F80T

    [321/322] L'arma Del Massacro

    Storia ben orchestrata, che scorre fluida come un buon giallo, seppur con tanti scontri a fuoco. Sarò condizionato da alcune discussioni che negli ultimi mesi si sono svolte su questo forum, ma mi pare che nel corso dell'avventura si percepiscano le prime avvisaglie di difetti che Nizzi accentuerà nell'ultima parte della sua carriera di sceneggiatore di Tex. Il nostro ranger, infatti, solo alla fine si rende conto delle trame di Lafferty, sottovalutando il significato del rinvenimento del fazzoletto cifrato nella "stanza del tesoro". Ed infatti, si presenta all'ex ufficiale con la guardia abbassata, facendosi puntare la pistola contro e rimanendo inerme, mentre solo l'intervento di Beatriz lo salva. Peggio di lui fa Carson, che non si rende conto di nulla sino alla fine, senza che Tex ritenga di doverlo informare dei suoi sospetti. I difetti segnalati non alterano il giudizio positivo, perché la buona scrittura della storia li bilancia; purtroppo in molte storie posteriori non sarà così. Belli i disegni di Monti, anche se in queste tavole gli occhi di Tex mi sono parsi troppo chiari.
  3. Come ho scritto nel mio commento a Un uomo tranquillo, non mi piace stroncare il frutto dell'onesto lavoro di molte persone. Ma, poiché l'ho fatto in quella sede, mi tolgo anche questo dente doloroso, recensendo il Color storie brevi. Recensione che ruota intorno a una domanda: chi è l'uomo protagonista della storia di Nizzi e di quella che chiude l'albo? Ha la camicia gialla e la bandana nera, ma a Tex nemmeno somiglia. La storia di Nizzi è, purtroppo, inammissibile: da quando Tex preferisce svaccarsi in un ristorante anziché interessarsi a un crimine in cui si è imbattuto? Anche il secondo degli episodi scritti da Ruju vede un protagonista distratto, che si fa cogliere di sorpresa da un gruppo di Apache che nulla fa per nascondersi. Il secondo e quarto episodio sono storielle, buone da leggere durante l'attesa in coda fuori da un negozio, in questi tempi di pandemia. L'unico soggetto interessante, seppur penalizzato dal fatto che non ci sia lo spazio necessario per sviluppare una sceneggiatura ariosa, è quello di Boselli. E nemmeno è vero che un Tex così macabro non si era mai visto. Non ricordate forse la fine che fece fare a Fraser (Tex n. 109, Massacro)? Il livello dei disegni mi è parso buono. Una spanna superiore è il disegno di Carnevale; ai miei occhi un po' meno gradito è il tratto di Di Gennaro. Se davvero c'è l'idea di dedicare una miniserie a Kit Carson, direi che il Tex Color storie brevi è ampiamente sacrificabile per recuperare sceneggiatori e disegnatori.
  4. Facciamo così: Recchioni riscrive la storia da pag. 89 in poi, sotto la stretta supervisione di Boselli; oppure quelle pagine le riscrive @borden direttamente. Poi Andreucci disegna le nuove tavole e Tex Willer Speciale n. 2, Un uomo tranquillo torna nelle edicole. A parte le celie, ho tardato a intervenire nella discussione perché mi dispiace stroncare il frutto del duro lavoro di molte persone. Ma, francamente, a partire da pag. 89 dell'albo la storia è indifendibile per le ragioni che non sto a ripetere, perché già ben illustrate da molti, @Diablero per primo. E allora, mi limito a evidenziare gli aspetti positivi. I disegni di Andreucci, definiti illegali da @Leo, sono effettivamente meravigliosi. Ottima la scelta, in alcune tavole, di ridurre il numero delle vignette, fino ad arrivare a farne solo tre. In questo modo risaltano alla grande i panorami. Anche la sceneggiatura, devo dire, non mi è dispiaciuta nella sua prima parte, motivo per cui mi è particolarmente rattristato che il finale ci dipinga un Sam Willer non solo molto lontano da quello che ci era stato sino ad ora presentato, ma del tutto incoerente. Peccato.
  5. Sono favorevole a una miniserie ambientata nel passato. Ma sarei contento anche se gli si dedicasse un Maxi, un Color lungo o uno Speciale Tex Willer
  6. F80T

    [319/321] Gringos

    Non si può dire che questa storia di Tex mi abbia annoiato. Ma, voltata l'ultima pagina, non mi è rimasto nulla addosso. Certo, Tex e Carson sono proprio loro, con annessa parentesi incendiaria. Ma gli avversari sono proprio scialbi. Non ancora favolosi, ma già buoni i disegni di Civitelli.
  7. F80T

    [719/720] Sulla cattiva strada

    Mi pare che si possa dire che la cifra stilistica di Ruju sia quella di imbastire storie piuttosto lineari, con un Tex presente e ben centrato, che filano lisce dal loro avvio sino all'epilogo. Paradigmatica, in tal senso, è la storia di cui ci occupiamo. Un'avventura breve, che potrebbe rischiare di essere un mero riempitivo, ma che invece è godibile nello sviluppo, prevedibile ma non banale, della trama. Quanto ai disegni di Font, ancora una volta ribadisco la mia valutazione: analizzati uno ad uno lasciano interdetti; visti nel loro insieme provocano sensazioni di sporcizia e di sudore che sanno tanto di vero West.
  8. F80T

    [317/319 ] Il Ragazzo Selvaggio

    Parto dalla fine. Le ultime tavole, in effetti fiabesche, sono semplicemente meravigliose. Nizzi racconta in modo molto delicato la vittoria di un padre tenace, che riesce a riportare a casa il suo ragazzo selvaggio; e il saluto di questi alla sua "famiglia" adottiva. Ma la storia sarebbe meno efficace se non l'avesse animata graficamente un Ticci semplicemente monumentale. E Tex? Come già sottolineato da Juan Ortega, mostra una sensibilità e un equilibrio fuori da comune; un vero eroe che si mette in gioco pur di consentire a un padre di perseguire la sua ricerca. Altrettanto efficaci sono i protagonisti: il freddo e malvagio Willy; un ambiguo Randall. Se pure non è uno dei capisaldi della serie, si tratta comunque di una storia magistralmente scritta e realizzata.
  9. Quella storia contiene dei dati che è impossibile far quadrare non solo con la nuova storia scritta da Boselli, ma anche con le altre sul passato di Tex, visto che colloca Culver City in Texas mentre ne Il totem misterioso ci sono abbastanza elementi per ritenere che tale città si trovi in Arizona. Oggi ci viene spiegato cosa ci facesse Sam Willer in Arizona. L'avventura di Nizzi e Civitelli rimane come una cicatrice (non l'unica e non così brutta, però) sulla coerenza spazio-temporale della saga.
  10. Poi forse analizzarò la storia con più calma. Così, a caldo, appena voltata l'ultima pagina, dico solo che mi sono emozionato.
  11. F80T

    [314/316] Il Bisonte Bianco

    Il vero limite di questa avventura è l'evanescenza di Volpe Macchiata e dei suoi guerrieri. Per il resto, ho trovato una vicenda ben congegnata, per quanto chiaramente ispirata dal capitano Achab. Il vero protagonista della storia è, senza dubbio, Langley, personaggio molto ben delineato da Nizzi. Notevole è anche la figura dello sceriffo, che dimostra una carattere all'inizio insospettato. Molto belli i disegni di Fusco, seppure i preferisca il suo tratto più maturo degli anni seguenti. Complessivamente, penso che la storia meriti 8,5 (il voto sarebbe stato più alto se Volpe Macchiata fosse stato meglio caratterizzato). Nel rispondere al sondaggio lo arrotondo a 9.
  12. F80T

    [Texone N. 05] Fiamme Sull'arizona

    Anche io non ricordo più quante volte ho letto e riletto questo Texone, che ho amato profondamente. Purtroppo non ne ho mai posseduto una copia, perché quella che leggevo apparteneva a uno zio. A leggere i commenti che precedono mi è proprio venuta voglia di recuperarlo e rileggerlo.
  13. F80T

    [312/314 ] Gli Strangolatori

    Ho faticato un po' ad andare oltre le prime pagine di questa storia, che però, piano piano, mi ha preso, tanto che poi ho letto le ultime 140, 150 pagine tutte d'un fiato. Complessivamente, devo dire che la vicenda è ben orchestrata e, tutto sommato, anche credibile, benché porti i thugs in piena America. Mi pare che Nizzi abbia accennato in questa avventura ad alcuni elementi poi meglio sviluppati qualche anno dopo, ne La Tigre nera: il labirintico covo scavato sotto terra, la presenza di colossali guardiani (che qui si limitano a portare la vergine al palco dei sacrifici). Ho serie difficoltà a valutare i disegni, anche per l'affetto che nutro per Galep. Splendidi i paesaggi e la fanciulla destinata ad essere uccisa. Spesso inguardabili i visi e i corpi dei pards e degli altri protagonisti. Non saprei proprio che voto assegnare.
  14. Avventura rapida e ritmata. Le vicende narrate non hanno nulla di originale, ma filano bene insieme fino all'epilogo. Alla fine, la cosa più notevole è l'esordio di Claudio Villa. Certo, a posteriori si può facilmente apprezzare l'evoluzione nel tratto dell'Artista, mentre nelle tavole di questa storia si nota un'accentuata incertezza nei tratti somatici dei pard, a mio avviso abbastanza lontani da quelli che ci deliziano sulle copertine. Ma si tratta comunque di un bel vedere. In sintesi, il voto complessivo non può che essere positivo.
  15. Il passato di Tex, , Nueces valley, Il Vendicatore, Giustizia a Corpus Christi. La nuova avventura del giovane Tex riprende la storia già contenuta in altri albi, alcuni di importanza monumentale. Il rischio di un raccnto noioso o pasticciato era notevole, ma con la consueta maestria Boselli lo previene. Ne risulta un albo gradevole e appassionante, in cui vengono ben delineate le personalità di Tex e di Sam La serie, poi, dimostra ancora una volta di avere uno standard di disegni ancora più elevato che nella serie regolare, rispetto alla quale si distingue per una maggiore - mi pare - uniformità di tratto.
  16. Vi faccio una confessione. Mi fa sempre piacere quando entro nel forum e leggo che c'è qualche post di @Diablero da leggere. Da lui ho imparato tante cose su Tex e trovo interessanti le sue annotazioni critiche. Oggi il suo rilievo mi ha strappato il sorriso: vero, tre dei nostri amici hanno alle spalle una tragedia familiare. Poi, però, si è lasciato un po' guidare dalla sua disistima per Nizzi. D'accordo, in questa piazza virtuale le critiche sono legittime, anzi costituiscono il sale del dibattito. Rimane che Furia Rossa e L'uomo senza passato rimangono due pietre miliari dell'epopea texiana e, a mio giudizio, un capolavoro l'una, un'ottima storia l'altra.
  17. F80T

    [304/307] I Cospiratori

    La sequenza in cui Tex e Carson si vestono da improbabili frati vale alla di per sé alla storia un posto tra quelle meritevoli di essere rilette. Ma in realtà la vicenda è ben congegnata, la cospirazione credibile, il killer ostico, i nostri rangers in forma. Senza contare i disegni, ovviamente splendidi, di Civitelli.
  18. F80T

    Episodio di Tiger jack?

    Si tratta di Furia rossa. Lei è Taniah, e si suicida per non perdere l'onore, dopo essere stata rapita e venduta ai comancheros. La vicenda inizia pag. 68 dell'albo n. 384 e si conclude a pag. 78 dell'albo n. 387.
  19. F80T

    [Maxi Tex N. 27] I tre fratelli Bill

    Non conoscevo i fratelli Bill, e quindi mi fido di coloro che hanno affermato la fedeltà di Boselli allo spirito che ha loro insufflato Gianluigi Bonelli. Quello che invece posso dire è che Boselli ci ha offerto uno vero, splendido colossal del fumetto. Non mi trovo d'accordo nel dire che Tex rimane un po' in disparte. Piuttosto, mi sembra giusto dire che condivide la scena con tre ospiti d'eccezione. E' poi una vera finezza che nel Maxi in questione trovi la sua effettiva conclusione l'avventura che aveva visto solo un mese fa il suo ultimo albo sulla serie regolare. Molto belli i disegni di Piccinelli, che mi ricordano tanto il primo Villa. Infine, nello scrivere questo breve commento mi sono ritrovato a riflettere sul fatto che questo sciagurato anno 2020 sia invece stato, sul piano texiano, molto ricco: Tex l'inesorabile, Netdhae, L'Agente federale, I tre Bill; Boselli ci ha regalato grandi storia! Senza contare le buone prove di Ruju (in particolare La frustata, non avendo ancora letto Sulla cattiva strada), ma anche di Rauch (Gli amanti del Rio Grande non sarà un capolavoro, ma è una buona prova). Bravi!
  20. F80T

    [309/310] La Minaccia Invisibile

    E' da quando ho iniziato a frequentare questo forum che leggo de La Minaccia Invisibile come esordio non ufficiale di Mauro Boselli quale sceneggiatore di Tex. Finalmente sono riuscito a leggere la storia e quindi, come è diventato mio costume, mi sono proposto scrivere la mia opinione. Prima, però, ho voluto leggere i precedenti interventi su questa pagina e sono così venuto a conoscenza di questa aneddotica così gustosa. Devo dire che la storia, veloce, ritmata, varia, non risente delle molte mani che vi hanno lavorato. Forse, se devo trovare un difetto, è un po' troppo affollata: Tom Devlin, Lefty Potrero, Angelo, Pat Mac Ryan... Il Maestro è un avversario di grande spessore, e trovo giusto che poi gli sia stato riservato di concludere la sua parabola in un'altra grande storia come L'ombra del Maestro. A proposito di quest'ultima avventura di Tex, vi si scorgono alcuni parallelismi con la più antica: il gran numero di comprimari, la presenza di persone di origine cinese, la partecipazione all'avventua di Pat, il tentativo di avvelenare le riserve d'acqua. Quanto ai disegni, il tratto di Letteri è quello del grande artista delle storie urbane di Tex.
  21. Storia letta per la prima volta. Mi dispiace che il ricordo de La mano rossa sia stato sprecato per una storia così scialba, che peraltro ha scarse connessione con la vicenda originaria. Come già notato da Barbanera prima di me, la banda/setta appare alquanto improbabile: non si capisce quali siano gli scopi dell'organizzazione, che ha già in mano la città di Amarillo; né il motivo per cui gli altri adepti temano così tanto il primo fratello, in realtà direttore di uno sgangherato quotidiano di provincia. Tex e Carson si muovono, come acutamente osservato, in uno spazio vuoto: la cittadina texana ci appare stranamente deserta, e i nostri eroi non interagiscono con nessuno se non lo sceriffo e i membri della banda. Del tutto improbabile, poi, il dialogo sulla mancanza di un mandato di perquisizione, di cui non penso che i nostri ranger abbiano mai sentito l'esigenza. Buoni, anche se di stile che ai miei occhi risulta un po' antiquato, i disegni di Blasco.
  22. A me la storia imbastita da Ruju è piaciuta molto. Ben ritmata, con colpi di scena ed elementi di mistero, perfettamente adeguata al numero di pagine a disposizione. Promossi anche i disegni.
  23. F80T

    [302/304] Messaggero Di Morte

    Nel commentare l'albo Vendetta indiana ho utilizzato l'esempio di della tecnica musicale della "variazione", in cui si ha la riproposizione di un'idea musicale con modifiche, più o meno significative, rispetto alla sua forma originaria. Messaggero di morte rientra, in effetti, tra quelle storie in cui un'idea base (Tex guida una popolazione nativa che ha subito un grave torto contro l'esercito del Stati Uniti, che viene sconfitto senza spargimento di sangue grazie alle abilità da stratega di Aquila della Notte) viene riproposta con accenti nuovi. In questo caso, gli elementi che distinguono la variazione sono le qualità intellettuali del'ufficiale che guida l'esercito (il colonnello Middelton è un comandante più in gamba tanto del colonnello Elbert, tanto del colonnello Arlington) e l'uso del costume dell'uomo della morte. Trovo di alto livello l'orchestrazione di Nizzi, mentre i disegni di Fusco sono superbi come sempre.
  24. F80T

    Ancora Su Tex & Zagor

    Provo a tornare in topic. A mio avviso, a previsione di Diablero non si allontana molto dalla realtà. In Fantasmi di Natale gli spiriti sono evocati nei racconti, salvo poi concludere che è il vecchio narratore ad essere in realtà un essere misterioso. Ecco, può darsi che al giovane Tex qualcuno racconti dello spirito con la scure, che un paio di decenni prima aveva vissuto tante avventure, non si sa quante vere e quante di fantasia.
  25. F80T

    [Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale

    Non posso che condividere l'invito di Boselli. D'altra parte, la mia osservazione, sottoposta al dibattito del forum con intenti comunque costruttivi, non mi ha impedito di godere a pieno dell'avventura di Tex. Come si usa dire da me, mi sono scialato! Vi è però che in questo forum discutiamo molto seriamente di un argomento leggero come i fumetti, e molti utenti hanno una tensione alla coerenza interna della serie, che evidentemente è destinata a non essere soddisfatta per le irrisolvibili contraddizioni dell'epopea texiana. Mi pare che @bordenper primo ci tenga ad assicurare una certa coerenza, lavorando da molto tempo a una sistematizzazione della cronologia di Tex. Ma ciò che conta, lo ripeto, è la bontà della storia. Temo di essermi spiegato male. Per "riscrittura dell'epopea texiana" intendo il racconto di episodi del passato di Tex che condizionano la ricostruzione della psicologia del personaggio. Faccio un esempio. Chi ha letto negli anni '50 le prime avventure di Tex ha dato al personaggio un profilo psicologico diverso da quello che gli attribuisce oggi l'appassionato texiano, che ha letto e conosce tutto del passato di Tex. A mio giudizio, L'Agente Federale rientra tra quelle storie che possono modificare la percezione della psicologia del nostro beniamino. Ciò posto, viva Tex! Corro subito a leggere il nuovo cartonato!
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