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TWF - Tex Willer Forum

Doudou Marechal

Ranchero
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Messaggi pubblicato da Doudou Marechal

  1. Che cosa posso dire di fronte a tanta magnificenza? Certo, cercher? di non fare commenti giudicati spam come ero solito fare moooooooolto tempo fa, e spero che il qua presente nuovo commento possa risultarvi gradito. Innanzitutto, storia che si sviluppa in tre albi e che personalmente è piaciuta veramente molto. Riletta da poco, e l'azione è sostenuta. La storia fa soprattutto capire quanto labile sia il confine fra indiani buoni e cattivi, che ci saranno sempre dei sobillatori pronti a mettere in atto le peggiori cose pur di accaparrarsi cose materiali, che non danno mai la felicit?. Quindi, l'inizio della storia parte molto bene ed

    il vecchio stregone che prevede la vittoria di Orso Veloce contro Tex. E qua già capiamo quanto sia facile per i bianchi sfruttare l'indole magica di questi stregoni grazie all'alcool, per poi utilizzare un giovane capo come lo stesso Orso Veloce, che non accetta benissimo i paletti messi da Aquila della Notte, per portare a termine uno sporco affare fra il maggiore Wellman ed il mercante Overend. In più c'è da dire che la presunta morte di Tex ha creato molta suspance, ma ancora più suspance l'ha creata il rapporto fra Alison e Tex, con un addio(spero un arrivederci) d'altri tempi e molto emozionante. E questo significa che si può far emozionare la gente anche senza i balloons, ma solo con i disegni di un Civitelli fenomenale. E questo mi farà dare una grande votazione per questa storia. Infine, voglio accennare che questo finale di storia si rif?, secondo me, al finale di, scusatemi per qualche mio eventuale errore, della storia "Il messaggio cifrato", con, in questo caso, Tex che se ne va, mentre la donna ed il bambino restano a casa loro. Ma questa storia ha qualcosa di ancora più emozionante. Per questo...
    Soggetto: 8Sceneggiatura: 9Disegni: 9 e mezzoVoto Storia 9 e mezzo
  2. Volevo commentare questa storia, che ho riletto di recente. Di cosa parla, fondamentalmente? La risposta sta nella relazione fra padre e figlio. Tex e Kit Willer combaciano alla perfezione. L'esperienza e la sicurezza di Tex contro la giovent? e l'imprevedibilit? di Kit Willer. In più, due comprimari che, personalmente, hanno toccato a fondo il mio cuore.

    Sto parlando naturalmente, da una parte, di Lord William Hodson, disegnato magnificamente da un Giovanni Bruzzo particolarmente in forma. La bombetta che possiede lo fa appartenere a quel genere di comprimari del tipo "Che ci faccio nel West?" ma che alla fine si rivelano preziosi. Hodson non è da meno. I disegni che fa girando insieme a Tex e Kit sono fantastici. E rappresentano anche la visione che gli "stranieri" hanno di altre localit? nelle quali non sono mai vissuti. Tutto sembra più grande, per Hodson, quando mette piede nella cittadina che viene rapinata.
    . L'azione si fa intrigante e Faraci, secondo me, esprime al meglio un Tex che rischia di essere "sorpassato" da suo figlio e da Hodson.
    Infatti, durante il loro primo incontro, Hodson si dimostra più veloce di Tex, anche se solo per un millesimo di secondo, uccidendo l'indiano apparso da dietro la roccia che prima pensava già di poter scalpare il povero Lord. Sempre del Lord, mi è piaciuta l'arrabbiatura contro lo sceriffo Cameron, dimostratosi un'altra volta vigliacco, dopo averne dato prova in un precedente scontro con dei banditi messicani e che solo grazie a Tex si è potuto mette in salvo. Tutto questo, raccontato durante la notte allo scrittore di libri che trova affascinante osservare e descrivere le scene, le azioni, le popolazioni indiane e non, anche se certe volte esagera, come lo stesso Tex gli fa notare dopo che egli ha disegnato Tex e Kit accerchiati da indiani con delle piume che in realtà non avevano. Ma questo, come dice lui, è quello che vuole vedere la gente di Baltimora.
    . Passando al secondo comprimario, del quale ho già accennato, ovvero lo sceriffo Cameron, volevo dire che
    la frase finale di Hodson nei suoi confronti potrebbe racchiudere un mio, e credo non solo mio, pensiero: "Un uomo forse vissuto da pavido, ma sicuramente morto da eroe". Una frase che dice tutto quello che c'è da dire sullo sceriffo che, avendo salvato Kit Willer dal piombo di Freddy Barton, ha riscattato la brutta figura fatta tempo prima, il che lo ha portato a lasciare la stella di Ranger per prendere quella di sceriffo. Certo, durante la rapina alla banca la codardia si fa di nuovo largo in lui, ma come poter criticare un momento di debolezza al confronto di Tex Willer, grandissimo Ranger e persona tutta d'un pezzo fino a quando non accade qualcosa che gli fa scattare il nervo, come la pallottola che Barton ha riservato a Kit mettendolo forzatamente nel letto del dottore. Un Kit che si dimostra tenace, che nonostante la ferita aiuta il padre alla miniera, e che viene aiutato da uno sceriffo Cameron che mi ha colpito, così come lui è stato colpito definitivamente da una pallottola non destinata a lui.
    . Credo sia giunto il momento di dare un voto alla storia. L'arduo compito spetta pure a me. Soggetto: Per quanto la rapina alla banca sia uno degli espedienti più usati per le storie western, credo che l'intervento di Hodson ed il colpo di scena finale che ho narrato nello Spoiler siano parte di un soggetto ben fatto, e che prende 8,5. Sceneggiatura: Da un soggetto ottimo non poteva venire fuori che una storia ottima. Una sceneggiatura che niente ha da invidiare ad altre e che, nel suo piccolo, nei suoi due albi e mezzo, mi ha fatto emozionare più di una volta. Voto 9. Disegni: Giovanni Bruzzo secondo me ha fatto dei disegni spettacolari. I quali si notano grazie ai disegni dei disegni(scusate il gioco di parole) di Hodson, che interpreta la natura e le persone intorno a lui, o seguendo soltanto dei semplici racconti, con la fantasia, ma soprattutto con la volont? precisa di rendere ai propri lettori una storia del West da leggere e da osservare con le immagini che Hodson esprime a modo suo con il preciso scopo di invogliare a leggere ed a immedesimarsi nei panni di chi nel West c'è stato davvero e ci vive ancora. Voto 9. Globale: Una storia che ha una parte tradizionale ed una parte imprevedibile. Ottimi disegni, ottimo soggetto ed ottima sceneggiatura. Tutto questo insieme fa di questo racconto un pezzo imperdibile che mischia di tutto e di più, riuscendo però a mantenere un filo logico, senza che l'azione e la tensione calino bruscamente. Voto totale: 9,5.
  3. Ritorno a dare un giudizio sulla storia del mio cattivo preferito... la Tigre Nera... e poi forse anche di altre... innanzitutto comincio col dire che... alla suddetta storia do un complessivo 5... perchè non mi è piaciuta... soprattutto per la lunghezza... solo due albi... disdetta... comunque comincio dal dire cosa mi è piaciuto...

    Sicuramente il primo albo è stato molto più interessante... prima di tutto più suspence per una storia che poteva essere ricordata... ma non credo... forse solo per la morte dell'antagonista... la storia è troppo frettolosa... si comincia con trappole... tranelli... Tex ci casca come un pollo e anche Carson... ma la cosa bella è che la Tigre Nera... alla fine del secondo... se voleva far intendere che conosceva il suo avversario allora doveva lasciare più guardie a difesa del castello dopo che le ha mandate quasi tutte a prenderlo... dopo due battaglie ancora non aveva capito come Tex potesse giocare d'astuzia anche in quella situazione... e poi troppo facile la lierazione di Carson... e il precedente tranello della Tigre Nera... dove Tex viene sorpreso nel castello... insomma... un grande come Willer doveva sapere che sicuramente Lohana lo aveva visto... ed invece è stato sciocco... poteva essere migliore... ma allla fine è meglio ricordarsi le altre due che questa... che peccato...
    Come ho detto in complessivo do 5 con mia grande delusione... anche se i disegni non sono niente male... ma è stata la sceneggiatura a togliere il gusto della lettura...
  4. E' vero, Nizzi non è più quello di un tempo, basta pensare a storie come "La Tigre Nera", che non ringrazier? mai abbastanza per aver creato il mio cattivo preferito, basta pensare a "Furia rossa", chi di voi ditemi ha trovato questa storia non essere un capolavoro? Poi il ribasso, basta pensare a "Moctezuma!". Nizzi con quella storia ha voluto far intendere che, secondo me, il suo Tex è superato, che ci sono altri sceneggiatori come lui, adesso, molto più bravi, ma che se lo avessero incontrato nel suo periodo d'oro non ce n'era per nessuno. Secondo me è questo il punto: lasciare spazio ai nuovi arrivati, ma solo quel tanto che basta per farli crescere in tempo da prendere il suo posto. Sicuramente ha giocato il fatto della stesura dei libri (mi sembra) e quindi questo gli è stato contro producente, pensare più a Tex o ai propri libri? Questo credo sia stato il suo dilemma negli ultimi anni. Io dico che Nizzi può dare ancora tanto alla testata e forse con i suoi ultimi lavori pubblicati nei prossimi anni ci stupir?, credetemi. Quindi a me non dispiace che fra vari sceneggiatori e disegnatori che se ne vanno, come Nizzi e come Fusco, ce ne siano di nuovi, anche se arrivare all'apice come sono arrivati loro è un p? difficile, ma con la buona volont? si fa tutto. Adesso, dopo che ci sarà il ritiro di Nizzi, ci gusteremo i testi di Boselli e di altri, ma secondo me anche chi lo criticava prima e chi ora rimpianger? la sua dipartita.

  5. "Fuga da Anderville". "Gli spiriti del deserto" assolutamente no e "Il pueblo perduto" nemmeno, nonostante siano belle storie non reggono il confronto con le altre due. "L'ultima frontiera" ho detto bellissima, ma "Fuga da Anderville" è mitica perchè parla di una cosa interessantissima, appassionante e degna di nota. Si merita di vincere questo sondaggio ed ha il mio voto.

  6. Inizio spumeggiante per una storia non molto impressa, secondo me, nella memoria di molti.

    Vicino a Santa Fe ci sono degli inseguitori e degli inseguiti, come si capir? poi gli inseguiti sono agenti della Pinkerton, che, pur di sfuggire ai cattivi che li rincorrono a cavallo, cercano di rifugiarsi in alcune rovine situate lungo il percorso. Fra velocit? e voglia di salvare la vita, Tex e Carson, che passano di l' per andare a Santa Fe, sentono gli spari e cercano di aiutare gli sventurati agenti, ma nel frattempo uno dei due viene ucciso dopo essere stato colpito alla schiena, fine dolorosa anche per l'altro che viene freddato dopo esser sceso da cavallo. In quello stesso istante arrivano i due pards, che hanno visto tutta la scena da sopra la collina.
    Come ho detto prima inizio scoppiettante, anche se ricorda vagamente ?Desperadosè per la scena iniziale. La crudeltà e la spietatezza dei cattivi comincia a manifestarsi immediatamente all'inizio della storia, anche se poco dopo verr? a galla ancora di più. Piccola nota negativa (almeno secondo me): difficile non abbattere due persone che stanno a non molti metri da loro ma ancora molto più difficile è inseguirli per tanto tempo, precisamente non lo si dice, e uccidere una persona solo quando è arrivata quasi al riparo, se fossi stato io li avrei ammazzati molto prima, aggiustando bene la mira e aumentando la velocit? del mio cavallo fino a stare in linea di tiro con il mio obiettivo. Cosa ne pensate di questo?
    Tex e Carson scendono verso le rovine e da l' inizia la sparatoria, con i pards che in fretta si mettono al riparo delle rocce, cosa che fanno anche i banditi mettendosi al riparo delle rovine. Con furbizia i due rangers si destreggiano molto bene, uccidendo due dei sei banditi con conseguente fuga dei rimanenti. Allora Tex e Carson, cessato il fuoco, vanno a vedere chi erano i due poveretti uccisi dai banditi e, colpo di scena, scoprono che sono membri dell'agenzia Pinkerton. Per uno non c'era niente da fare, per l'altro cercano di fare qualcosa, ma il poveretto muore pochi attimi dopo. La scena viene osservata molto attentamente dai banditi, che si erano fermati su di una collina e per togliere ogni dubbio dalla loro mente sul fatto che quel Pinkerton rimasto in vita, anche se per poco, avesse spifferato tutto sulla faccenda che li riguardava. Da adesso preparano un agguato per i due pards.
    Una domanda: secondo voi, visto tutto l'impiccio che c'era dietro, come avrà fatto a dire il morente, nei suoi ultimi respiri, tutto il complotto che riguardava molte persone e a spiegarglielo bene, per filo e per segno, visto poi che non lo ha fatto? Ma soprattutto, come fanno a pensare una cosa simile i banditi, anche se qualche dubbio verrebbe anche a me, ma secondo me dovevano ragionare con la testa e non troppo freneticamente, non credete anche voi?
    Ed eccoci all'agguato sul ponte: i banditi, capitanati da Kelly Wales, cominciano a sparare quando sia Tex che Carson sono al centro del ponte, uccidono i loro cavalli, che stavano trasportando i cadaveri dello scontro precedente. Tutti e due non si fanno sorprendere e uccidono uno dei banditi, che si è scorto troppo, facendolo cadere. I pards a questo punto si riparano sotto il ponte ma vengono aggirati da due banditi, che però con la loro mira non precisa fanno solo un buco nell'acqua, venendo uccisi tutti e due. Dopo questo avvenimento Wales si d' alla fuga e i pards sono sani e salvi, anche se hanno rischiato tantissimo.
    Ora a me sembra che nella mira i banditi facciano cilecca, nonostante tutte le precauzioni di Wales, ma forse non è dettato solo da questo, ma anche dalla troppa foga avuta, o addirittura emozionati nello scontrarsi con Tex e Carson. Fatto sta, secondo me, che loro due non si liberano molto facilmente da loro, ma allo stesso tempo, con sangue freddo, buona volont? e scaltrezza, hanno fatto rimanere di sasso i banditi. La loro forza dopo tutto non è solo l'abilità nelle pistole, ma anche e soprattutto saper distinguere le varie situazioni e non dare mai niente di scontato. Invece i banditi hanno fatto questo errore, perchè, visto che erano in maggioranza hanno pensato bene di prendersela comoda senza nemmeno impegnarsi tantissimo. Di positivo come ho detto scaltrezza ma anche agilit?, visto che Carson è riuscito a scampare ad un volo in acqua, rimanendo aggrappato all'estremit? del ponte con conseguente riuscita di andare a rintanarsi al di sotto dello stesso.
    A questo punto si vede Wales a Santa Fe, per parlare dei recenti avvenimenti a Wallace una persona dentro fino al collo nel complotto contro il Presidente, e lo manda a nascondersi in una baracca dopo avergli dato il compenso in denaro promesso. I due pards arrivano in paese e vengono immediatamente pedinati da due sgherri di Wallace. Si fermano a parlare con lo sceriffo, che non riconosce il cadavere portato dietro dai due ma che li dice dell'arrivo del Presidente. Ora arriva la parte dove Tex prende a sberle un chiassoso signore che non vuole cedere la sua camera, nell'albergo dove alloggiavano prima i due agenti Pinkerton, a un capitano cieco da dopo la guerra. Questo signore viene buttato fuori con, dopo, i suoi bagagli.
    Vorrei far notare una cosa, Wales, che sa dell'esistenza della baracca e visto che sa che i due rangers arriveranno in città, non avrebbe potuto pensare prima a nascondersi l'? Va bene che doveva essere pagato, ma non poteva fare tutto con calma, e quindi prima pensare a nascondersi e poi ad avere i soldi. Poi non sono tutto nella vita. Divertente il siparietto di Tex con l'uomo dell'hotel. Arrivata la scena al momento giusto, come giusto è stato l'intervento di Tex nelle difese del capitano, anche se?comunque resta molto bella da vedere e Tex, con i suoi riflessi pronti, mi fa sentire molto più felice di quello che ero prima, in qualunque situazione.
    Tex e Carson, prima di mangiare, vanno dal telegrafista per mandare un messaggio a Mac Parland, ma il pedinatore al soldo di Wallace entra facilmente dentro per vedere quale messaggio è stato mandato e va subito a riferirlo al suo capo, che lo manda ad intercettare il messaggio di risposta con un amico scelto dallo sgherro. Intercettato il messaggio, Wallace si scomoda dalla sua poltrona per andare ad avvertire Kennan, il direttore del giornale locale, anche lui parte del complotto, che ha una spia all'interno dei suoi uffici prima che i pards possano andare a parlarci. Avvertito in tempo, sente tutta la conversazione avuta tra i tre uomini e, quando decidono di andare a parlare da lui, non si fa prendere in saccoccia
    Il telegrafista poteva avere una serratura difficile da scassinare o costava troppo' A me non sembra affatto, non solo per quelli che vogliono vedere dei documenti, ma anche per dei malintenzionati che vogliono rubare, anche se per quello c'è la banca, soldi o altra roba del genere. Per non parlare della spia, ma ancora non ha capito che uno del complotto potrebbe essere il suo datore di lavoro, ma dai non ha senso, dopo tutto il tempo passato con lui dovrebbe finalmente averlo capito e invece no, ancora niente, cosa molto strana. Nota positiva: grande complicità e al tempo stesso grande carattere per Wallace, per non parlare poi del complice che intercetta il messaggio, davvero ingegnoso non c'è che dire, da manuale.
    Dopo il colloquio con Kennan, lui stesso esprime una sua idea la sera stessa a Wallace, che mette in pratica. La mattina dopo arriva la spia dei Pinkerton a fare vedere ai due pards che ha pubblicato la foto sul giornale del cadavere preso dopo la sparatoria sul ponte. Nel pomeriggio Wallace paga un ubriacone, Noah Malley, per mettere sulla pista di Wales i due rangers e loro ci cascano in pieno. Nel frattempo Wallace è andato a trovare Wales, non per cortesia ma per ucciderlo con due colpi di pistola ben assestati e mettendogli in tasca una cartina del New Mexico. Wallace d' fuoco alla baracca con dentro Wales, ma fa tutto perfettamente con l'obiettivo di farlo tirare fuori dai rangers per metterli su di una falsa pista,
    I due rangers fanno la figura di stupidi, un po' meno Carson, ma sempre e comunque la fanno e per ben due volte consecutive. Se Tex avesse seguito i sospetti di Carson la situazione si poteva sbloccare un po' prima. Nota positiva: Wallace diventa in questo frangente molto furbo e capace di mettere indizi senza destare il minimo sospetto. Allo stesso tempo mi è piaciuto molto il dialogo fra Rick, il ragazzo dell'hotel, e Noah Malley che dicono questo: <<Se andate da mister Willer sperando di scucirgli il centone con una balla, sarà più igienico che facciate un rapido dietrofront.>>La risposta di Malley:<<Ci hanno già provato, eh?>> Con un'altra risposta di Rick:<<In tre. E tutti e tre hanno rifatto le scale con il fondo dei calzoni>>. Se le storie non fossero completate da questi dialoghi, non dico indispensabili, per carit?, ma una buona dose ce ne vuole quasi sempre, almeno per farci ridere un po', e non solo con le battute di Carson, che ne pensate?
    A questo punto si scopre l'identit? del sicario incaricato di uccidere il Presidente, come se non fosse chiaro dalla copertina, ovvero il falso capitano Grady. Nel frattempo gli agenti di sicurezza del Presidente controllano tutte le camere, a parte quella di ?Grady?, con compreso un battibecco fra Tex e uno dei due agenti. La spia, che si chiama London, riferisce ai due che la sua amante, la segretaria del suo capo, ha visto Kennan origliare le conversazioni avute con lui e poi London, la sera prima dell'arrivo del Presidente, lo ha visto andare a casa di Wallace.
    Mi fermo per dire che è stato bello come frammento di storia le parole forti di Tex nei confronti dell'agente di sicurezza. Ma poi il sicario si capisce dalla copertina e ha tolto molta suspence. Perchè non mettere un'altra immagine? A me ad esempio poteva essere benissimo l'ultima scena dell'albo ?Una pallottola per il Presidente?, molto emozionante questa scena e simpatica per la presenza di?galline, la vostra opinione qual ??
    Durante il corteo i due pards incontrano Ely Parker e li fa salire sulla sua carrozza, dicendogli che è contento di rivedere i due e li parla del ritrovamento del cadavere del vero capitano Grady. Cosicch? Tex, alle prese contro il tempo in una corsa sfrenata, riesce a raggiungere il sicario e ad ucciderlo, ma prima gli aveva fatto sbagliare mira del proiettile per il Presidente. Cadendo dalla finestra finisce così la sua attività criminosa. Intanto gli sgherri di Wallace ascoltano i loro colloqui e li vanno a riferire al loro capo.
    Bellissima l'espressione di Tex, stupito, nel ricevere la notizia riguardo il capitano Grady, ma al tempo stesso la sua agilit? e la sua grinta non gli fanno perdere un solo secondo per trovare il sicario. Ottima sequenza. Devo dire che è stato progettato molto bene il tutto, molto compatto e godibile fino all'ultimo istante. Ely Parker per me è un mito, meno male che in questa storia l'ho trovato all'altezza della situazione e determinante per le indagini, visto che ha aiutato Tex e Carson mettendoli sulla strada giusta, anche se involontariamente, ed è riuscito a farli fare un ragionamento, riguardo al killer, fino a quel momento insospettabile, che li ha fatti finire di brancolare nel buio. Un grande indimenticabile e indimenticato.
    Wallace a questo punto ordina di uccidere Noah Malley, l'anello debole della catena ancora rimasto in vita. I suoi due sgherri vanno a cercarlo in una taverna e se lo portano via, per ucciderlo, e mentre Tex si fa dire dal padrone della taverna dove sono andati, i due sgherri raggiungono lo scopo del loro capo, ovvero uccidere Noah con un coltello, ma i due pards, in corsa, uccidono prima uno e poco dopo l'altro degli sgherri mandati da Wallace.
    Che dire, Tex arriva troppo tardi e non riesce a interrogare la persona in questione, ma in compenso cerca di prendere vivo uno dei due sgherri, ma non ci riesce. Da menzionare la sequenza dei maiali e delle galline che fanno scoprire la posizione del cattivo per le galline e il passaggio nel fango dei maiali. Troppo divertente, e non toglie niente alla scena, anche perchè è vero che sdrammatizza un po' la cosa, ma dopotutto gli intermezzi ci vogliono eccome per farla funzionare.
    Dopo la morte dei due sgherri, Tex e Carson nascondono il cadavere di Malley per incastrare i capi del complotto. Dopo aver preso in consegna Wallace, e averlo massaggiato di sberle bene bene, vanno da Kennan e incastrato pure lui, dopo aver origliato la conversazione fra London e Tex, fa i nomi dei capi del complotto, e Pinkerton li arresta, con uno, un generale, che si suicida con un colpo alla testa. Dopo aver rifiutato l'invito del Presidente per viaggiare in treno, causa ?odio per i treni da parte di Carson°, la scusa di Tex, si mettono in viaggio per il ritorno.
    Nel complesso una buonissima storia, certo non un capolavoro, ma almeno da considerarla una delle più intriganti. I due pards scattanti come non mai prima e piccioni poi, anche se per poco. Attesa nello scoprire il sicario zero, ma la lettura di questa storia ha portato a me la voglia di rileggerla più e più volte per ammirarla nella sua integrit? e per vedere tutti i particolari e personaggi secondari. Sceneggiatura: 8, 5: senza picchi particolari a bellissima sotto il punto di vista psicologico e per certi versi è divertente per alcuni battibecchi e per l'identit? del sicario, che, guardando solo il primo albo, mi sembrava impossibile sospettarlo. Disegni: 9: Civitelli non è il mio disegnatore preferito, ma quando dobbiamo tessere le lodi lodiamo, una delle sue migliori performance secondo me, capace, con i suoi disegni, di interpretare Tex come un simbolo e allo stesso tempo far divertire noi appassionati con i suoi volti creati in maniera (quasi) perfetta e nella sua maniera di ricordarci uno dei migliori Tex degli anni migliori, almeno secondo la mia libera opinione. Da menzionare la vignetta numero due di pagina 38 di ?Intrigo a Santa Fe?. Pinkerton, col suo sigaro, è disegnato perfettamente, non come l'originale ma ci può stare, visto che ogni disegnatore ha il suo modo di gestire facce e personaggi, anche realmente esistiti. Un'altra vignetta interessante potrebbe essere la quinta di pagina 11. L'espressione dell'agente ucciso mi fa sentire triste e al contempo intrigato per quello che può succedere dopo. Un'immagine chiara e nitida da leccarsi i baffi. Passiamo all'albo successivo, ovvero ?Una pallottola per il Presidente?. A me è piaciuta l'immagine a pagina 32 nell'ultima vignetta, l'espressione di Wales è molto suggestiva e triste. Per non parlare della vignetta numero 3 a pagina 79: impressionante fare un volo di quel genere, mi ha fatto venire le vertigini solo a vederlo, una fine meritata per il killer. Nell'ultima parte invece mi ha colpito una vignetta in particolare, ovvero quella a pagina 34 ultima vignetta. La morte di quella persona mi ha lasciato l'amaro in bocca, soprattutto per il modo in cui è avvenuta, ma se è per i fini della storia ben venga anche se secondo me non ce n°era affatto bisogno. Ultima cosa, forse la più importante: il paesaggio cittadino. L'aria di festa, la confusione, gli striscioni, insomma tutto un insieme di cose da rivedere più volte e ammirarlo sempre di più. L'esempio che mi ha più colpito è quello di pagina 62 nella prima vignetta. Tutto il corteo e il trambusto in una città non è mica cosa da tutti i giorni, fra felicit?, parata e carrozze però non poteva mancarci il killer. Sicuramente questa storia fa parte di quel ciclo di ambientazioni cittadine non nuove nel mondo di Tex. Basta vedere quelle dove si è esibito prima Ely Parker, ovvero ?Il complotto? e ?Attentato a Washington°, e, per citarne una che verr? dopo, ovvero ?Testimoni d'accusa? e ?Gli uomini che uccisero Lincoln°, con la partecipazione del presidente Grant, presente in questa storia. Curiosità: Ely Parker compare per la terza volta al fianco di Tex, e in questo caso, soprattutto, è determinante per lo svolgimento della storia. Lui stesso compare in una storia di Ken Parker ?Omicidio a Washington°, dove, in quella storia, è diventato da poco commissario degli affari indiani. Civitelli ha abilmente commentato questa storia, in un catalogo, nella mostra itinerante tutto il suo percorso e intitolata ?Il West secondo Civitelli?. Il Presidente Grant è rammentato anche nella storia ?Congiura contro Custer?. P. S.: Aggiungo una cosa, l'ultimo albo dove c'è questa storia è datato settembre 1993, anno e mese della mia nascita, un motivo in più per apprezzare questa storia.
  7. In effetti, come ha detto Pedro, la scena iniziale di questa storia riprende quasi fedelmente quella de "Il totem misterioso" dove c'era l'indiana Tesah inseguita dalla banda di Coffin, qui invece c'è un'aggiunta di un altro indiano. La storia inizia in questo modo,

    i due indiani vengono inseguiti dai tre messicani, anche se non si capisce esattamente cosa vogliono dai due, visto che si accorgono solo dopo che uno dei due è una donna e il medaglione, attaccato alla cintura della ragazza, lo vedono solamente dopo che l'hanno catturata con il lazo. Prima di questo avvenimento, all'altro indiano gli viene sparato un colpo in fronte da Mateo, lasciandolo disteso senza nemmeno controllare se lo avessero davvero ucciso.
    Piccola parentesi: ma dico io, essere sicuri della propria mira è un gesto di autostima, ma non voler nemmeno controllare se fosse morto veramente è una pecca di presunzione.
    Dopo essere stata catturata, Daana viene fatta prigioniera, con l'intenzione loro di venderla al miglior offerente nella città di San Ignacio (ma costava troppo venderla a Magdalena? Va bene che è piena di rurales, ma facendo la cosa di soppiatto e con le dovute precauzioni potevano riuscirci, non credete anche voi?). Contemporaneamente Tex e Carson aiutano Chayo, l'altro indiano, a levare di torno gli avvoltoi che lo circondavano e gli curano le ferite sia al braccio che alla tempia. Poi, passando ai tre messicani, uno di loro, Juan, prende con la forza il medaglione di Daana e se lo mette alla cintura
    Almeno un p? di rispetto per una donna, che diamine, se lo avessero fatto davanti ai miei occhi sarei impazzito dalla rabbia e li avrei uccisi uno per uno, molto lentamente (naturalmente sto scherzando, ma non resterei impassibile davanti a una meschinit? come questa).
    Dopo una notte passata tranquillamente, sia i messicani che Tex e Carson si mettono in cammino verso il Rio Altar. I banditi vengono scoperti grazie al fumo del loro bivacco, ma Tex e Carson vengono fiutati dai cavalli dei messicani, che si mettono in guardia. Tex, allora, viene fuori e si fa passare per un ranchero
    Fino a questo punto ho da fare solo una considerazione, riguardo uno dei tre messicani che dice, riguardo a San Ignacio: <<Francamente vorrei arrivarci prima di sera. Non vedo l'ora di togliermi dai piedi questa squaw>> e la risposta dell'altro <<Levatelo dalla testa, Juan. Al paese ci potremo arrivare all'alba di domani, non prima>>. Ecco, con questo voglio fare due supposizioni e sono queste: o non sa quanto ci vuole per arrivare a questo paese, e mi sembra strano, oppure per levarsi di torno la ragazza, come dice, ma non tornerebbe il discorso poich? non possono già sapere di avere qualcuno alle loro calcagna. Vorrei, se potete, farmi un p? più di luce su questa cosa.
    Riprendendo il discorso di prima, Tex spara un colpo verso la mano di Juan, facendolo desistere dai suoi cattivi propositi, e mandandoli via la pistola, fa uscire Carson e prende sotto la sua protezione Daana e anche il medaglione rubato, con dovuta spiegazione di cosa ci è inciso sopra. I tre messicani li lasciano andare per la loro strada, senza cavalli n° pistole, anche se uno di loro ha ancora un coltello.
    Ora, non voglio criticare nessuno, ma se devi controllare una persona, controllala bene o non controllarla affatto.
    Il mattino dopo i tre messicani arrivano al ranch di proprietà di Felipe Ortega, uccidono con un coltello sulla schiena un suo amico vicino al corral e rubandogli pistola, fucile e cavallo.
    Qui si vede la durezza dei tre, che non hanno pietà per nessuno, arrivando a colpire addirittura alle spalle pur di arrivare al loro obiettivo.
    Uccidendo infine Ortega e un altro suo amico, prendono viveri e munizioni necessari per vendicarsi dei pards.
    Per dare una risposta su qual'? il motivo che spinge i tre, ma soprattutto Juan, ad avercela con i pards è solo una parola: orgoglio.
    Tex, Carson e i due indiani si accingono ad andare verso il villaggio Papago, per riportare i due fratelli e per scoprire qualcosa in più riguardo al medaglione chiedono a Manuelito, capo di quella tribù e padre dei due fratelli.
    Ragazzi, una domanda, ma questo Manuelito è quello che è vissuto realmente e che è protagonista di una discussione del nostro forum oppure è un altro?
    Il medaglione, dato da un capo apache, racchiude un'indicazione: le Dita di Manito. L' si svolse una battaglia fra i "Conquistadores" e gli indiani, in cui, alla fine, vinsero gli indiani, anche se con gravissime perdite. In compenso presero il medaglione dalla sacca del capo degli spagnoli. Tex giura, dopo aver saputo questa cosa, di non dire la cosa ad alcun uomo bianco, soprattutto di un presunto tesoro. Ma la curiosità è tanta e fanno la strada per arrivare in questo luogo. Sul posto trovano i resti dei morti in battaglia, ma anche un foglio, sbiadito, sull'ubicazione di un tesoro, che custodivano i Papagos
    E' vero dice di giurare, e mantiene la promessa, ma la curiosità è difficile da battere, ma forse è anche questo il motivo per cui mi appassiona il personaggio Tex.
    I messicani al loro inseguimento sanno quale strada percorrere per arrivare ai due pards. Carson è preoccupato e apprensivo perchè ha il presentimento del tutto fondato, ovvero quello di essere inseguito dai tre. Mentre un coyote ulula, i messicani si avvicinano e, impastoiati i cavalli, si appostano, ma Juan, troppo ansioso di uccidere Tex, spara alla tazza di caff? che ello prendeva e subito dopo i due pards si nascondono, inizia la sparatoria, uno dei tre ci lascia le penne. Nelle battute finali Tex e Carson impallinano un bandito con un colpo al cuore e il secondo con ben tre colpi. Dopo aver fatto fuggire i cavalli dei messicani, Tex e Carson si mettono sulla pista di Fort Apache.
    Da notare una cosa: Tex non accetta una scommessa con Carson, sapendo già in precedenza di averla persa, che sia un ultimo e bellissimo omaggio del grande Bonelli?Disegni: 7. Letteri, bravo, ma con più bassi che alti. Sceneggiatura: 6,5. Storia non molto convincente nei particolari, a dire il vero, e nemmeno una storia troppo da ricordare per la sua bellezza. Per me, "La lettera bruciata" è addirittura migliore di questa, nonostante questa sia spalmata su un albo intero e l'altra neanche in uno. Memorabile, come ha detto qualcuno, come ultima storia sceneggiata da Gian Luigi Bonelli e per pochissimo altro.
  8. Beh, Sam allora non tornerebbe, perchè se la sua famiglia è stata massacrata prima di conoscere Tex, cosa c'entra la vendetta dopo che è passato tutto questo tempo. Nel flashback ci può stare, ma mi sembra strano che tutta questa storia si incentri sul passato. L'unica soluzione possibile è quella, secondo me, che ha detto Pedro, ovvero

    che la vendetta derivi dal fatto che Drigo muore in questa storia e che lo vendichi in suo onore, visto che insieme hanno passato dei momenti, come dire, di fratellanza e di amicizia, soprattutto nel numero 3.
  9. Premessa: non ho l'originale di Tex, vito che Tesah ha i pantaloni e la data di pubblicazione è il 1964 e faccio i complimenti a Ymalpas per aver aperto questa interessantissima e approfondita discussione su queste prime storie. Inizio subito con "Il totem misterioso" e già dal titolo si capisce che sarà una storia molto intrigante, ma si può capire solo leggendola. Bene si comincia col dire che:

    Tex, mentre bivacca vede arrivare un'indiana, Tesah, una bellissima indiana, inseguita dal bandito John Coffin e la sua banda, il primo nemico di Tex, ma non ricordato per altri fattori, primo fra tutti colpire un bersaglio che è davanti a lui
    cosa veramente da sciocchi e che mi riuscirebbe anche a me che non l'ho mai usata. Da notare che Tex chiama il suo cavallo Dinamite nella quinta(sesta se contiamo anche il titolo) vignetta.
    Tex ferma l'indiana Tesah, la nasconde e cerca di chiarire la situazione con Coffin riguardo al segno del totem, che proprio lui, dopo aver ucciso il padre di Tesah, il sakem dei Pawnee Orso Grigio, amico di Tex da qualche tempo prima, gli aveva rubato. Dopo l'avventatezza di uno sgherro di Coffin nello sparare a Tex, con conseguente morte del complice di Coffin, fa fuggire via tutta la banda. Mentre di preparano a mettere qualcosa sullo stomaco Tesah e Tex non si accorgono del ritorno di Coffin, che in realtà non era andato veramente via.
    Piccola opinione: ma come si fa ad essere gabbati in questo modo da un bandito che non è nemmeno la metà del Tex che si vede negli albi di adesso. Si vede che Bonelli e Galep a quell'epoca, non per criticare nessuno, non avevano ben chiaro cosa volessero fare di Tex. Per continuare:
    Coffin sorprende i due, tira un destro a Tex ma non riesce a ucciderlo, anzi lo prende solo di striscio, e dopo la caduta nel fiume di quest'ultimo rinsavisce anche se con un gran mal di testa.
    Roba da matti, se un avversario lo facesse adesso, sarei il primo a criticare sceneggiatore e disegnatore. Non si può far vivere un personaggio e salvarlo in questo modo, semmai in uno molto più eroico.
    Per tornare alla storia: Tesah viene salvata da Tex dopo essere stata derubata di nuovo del segno del totem ed essere messa con tutto il corpo, a parte testa e collo, in una buca scavata nel terreno dagli sgherri di Coffin. Dopo essere stata liberata viene portata in un posto sicuro e Tex parte per Calver City(o si scrive Culver City, chiedo lumi), appena arrivato guarda nel saloon ma non c'è e opta per la sua tana da lupo, come la definisce Tex, e lo vede mentre parla del segno del totem con Dente Di Lupo con argomento principale proprio il segno e la ripartizione del tesoro non appena sarà in loro possesso. Tex allora in quel momento sorprender? i due, che, sprovvisti dalla sorpresa, cercheranno di eliminarlo, primo fra tutti Dente Di Lupo con il suo coltello, ma lo manca e anche Coffin con la sua pistola non è da meno, poi Tex spara alla lampada e si sentono degli spari che fanno accorrere gli sgherri di Coffin, nel frattempo Tex scappa e sembra che per Dente Di Lupo non ci sia più niente da fare.
    Va bene che Tex è Tex però riuscire a schivare il coltello non era facile e la pistola di Coffin neanche, quindi ci sono due cose: o da una pagina all'altra Tex diventa Superman, oppure Coffin e l'indiano sono delle mezze cartucce degne nemmeno di preparargli un piatto di spaghetti. naturalmente io propendo più per la seconda ipotesi, ma attenzione, non ho detto che sono d'accordo, anzi.
    Comincia l'inseguimento, e Tex comincia a uccidere uno dei suoi inseguitori, nel frattempo si vede che Dente Di Lupo è ancora vivo e che ha in mente tutto quello che c'er? scritto sul medaglione, da poco rubato da Tex e sempre l' si vede che Coffin sta tramando qualcosa contro Dente Di Lupo. Tex è ancora inseguito fino al Blue River, attraversa il fiume subito seguito dagli sgherri di Coffin, che però vengono fermati da Tex dopo che lui stesso ha impallinato i loro cavalli e tutti loro rimangono nel fiume e vengono trasportati abbastanza violentemente dalla corrente con Tex che si sbeffeggia di loro sulla riva.
    Questa parte veramente è stata una cosa da stolti, ma davvero da stolti, che mi ha lasciato l'amaro in bocca, come si fa a non capire che quella di Tex era una trappola bella e buona e dopo essere andati dentro si sono resi troppo tardi dell'errore fatto e si sono comportati da polli belli e buoni.
    Tex ritrova Tesah verso l'alba, comincia a bere il caff? e a riposarsi fino al tramonto. Vanno verso la roccia parlante, la loro meta e quindi anche quella di Coffin, dove è nascosto il tesoro. Contemporaneamente Coffin arriva alla roccia parlante, con un sempre diffidente Dente Di Lupo, che fa cancellare le tracce del loro passaggio a Coffin mentre lui cerca il modo per entrare all'interno della roccia e insieme fanno forza per aprirla, dopo aver girato una fessurina e poi la richiudono tramite una combinazione di pietre quadrate legate a due catene. Poco dopo arriva Tex con Tesah che tramite un secondo passaggio riescono ad entrare dento la roccia parlante, o presunta tale. I primi ad arrivare al tesoro sono Tex e l'indiana che, a causa di una scivolata di Tesah vengono scoperti. Dopo aver aspettato che arrivassero, Coffin e Dente Di Lupo colgono di sorpresa i due.
    Anche se secondo me Tex, ma soprattutto Tesah, non vedendo orme al di fuori della roccia, si dovrebbero insospettire e molto, perchè sanno che gli altri due potrebbero precederli.
    Tesah viene stordita e Tex anche, dopo essersi buttato addosso a Dente Di Lupo. Dopo essere stati legati a due colonne distanti tra loro, Coffin spara a Dente Di Lupo, prende pochi diamanti, che hanno comunque un valore altissimo, e se ne va dopo aver sbeffeggiato Tex. Nonostante tutto Dente Di Lupo è ancora vivo e libera Tex e la ragazza, dopo aver fatto giurare a Tex di vendicarlo.
    Anche qui Coffin rimane un pistolero di mezza tacca.
    Poco dopo muore per sempre, Tex mette in un posto sicuro il tesoro e manda Tesah a St. Thomas. Coffin riceve al tramonto del giorno stesso un sasso con allegato un biglietto minaccioso firmato "L'uomo della tomba" mentre sta contrattando per vendere un gioiello preso nella roccia parlante. Un altro biglietto di avviso viene tirato dalla finestra nel saloon di Calver City. Tex si presenta armato da Coffin e i suoi sgherri e dopo avergli messo fuori uso la mano, scappa e viene inseguito dagli sgherri di Coffin con taglia il suo ranch e 10'000 dollari. Dopo aver seminato i?gli inseguitori dopo essersi nascosto nella boscaglia con Dinamite torna a sorpresa al ranch di Coffin e Fred, la sua nuova guardia del corpo, nonchè il rigattiere di prima, rimangono sbigottiti dalla sua visione, la lampada si rompe grazie a Coffin, Fred viene ucciso, Coffin viene tramortito da un destro di Tex e rimangono tutti e due dentro il ranch in fiamme con tex che va via trionfante.
    Nel contesto una prima storia godibile ma si vede ancora molte imperfezioni nello svolgimento continuo, ma memorabile soprattutto perchè è la prima, ma non la più bella, per Tesah e per l'immancabile Tex. Sceneggiatura, voto: 8,5 anche se poteva essere gestita meglio. Disegni, voto: 8,5 anche se ci sono alcune imperfezioni, ma Galep è sempre Galep.
  10. Fantastiche queste tre copertine per i sessant'anni di Tex, grande Zeca. Io avrei preferito quella nel mezzo, per me è quella che poteva dare maggiore espressivit? alla copertina e poteva far capire il momento di felicit? di Tex e di sua moglie. Forse, e questa è una mia opinione, non l'hanno scelta perchè volevano far diventare loro protagonisti assoluti della copertina e in quella nel mezzo non potevano esserlo perchè c'era la roccia altissima che prende la maggior parte dello sfondo ed era più imponente e difatti toglieva il l'atmosfera magica che si stava creando per un traguardo difficile da raggiungere come sessant'anni di attività, roba mica da poco. Anche la copertina scelta non è male, anzi, però non sarebbe la mia preferita, insomma. Non so se la pensate così anche voi.

  11. Da parte mia Piccinelli ha guadagnato molti punti, l'incontro fra Tex e Montales, da queste immagini, mi fanno presagire che sarà emozionante e la lotta con il pelato mi sa che sia un piccolo riempitivo di una storia che sarà ricordata, spero, da tutti. Se avete il numero di Zagor disegnato da lui, ovvero "Mississippi", non vi sembra che il Tex giovane sia rassomigliante con il principe David' Dopotutto è lo stesso disegnatore...

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