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Testa di Vitello

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Tutto il contenuto pubblicato da Testa di Vitello

  1. Vero che Tex e Carson (soprattutto) si comportano da piccioni di prima categoria nei confronti di Jane, non sospettando di lei, ma soprattutto andando a raccontarle praticamente tutto Ed è l'unico motivo per cui, secondo me, per questa storia non si può parlare di capolavoro-perchè Glb si impegna proprio a metterla sotto la lente, e a farti capire che è un personaggio ambiguo Ma a parte questo...grandissima storia !! Azione e avventura allo stato brado. Una delle mie preferite, tra quelle del centinaio d'oro, e la mia storia di cinesi preferita ever. E mi piace moltissimo anche l'infuocato finale messicano, che regala un assedio devastante, quasi un'anticipazione, concentrata, di ciò che si vedrà ne "Il Ritorno di Montales". Letteri al suo massimo, elegante, dinamico, fluidissimo. BOMBAZZA
  2. Devo leggere l'ultima di Ruju prima di dare il mio voto Appena cominciata...
  3. Testa di Vitello

    OSCAR TEXIANI 2020 (albi speciali)

    MIGLIOR STORIA : "Tex l'inesorabile" - Entusiasmante distillato della Texianità più epica e granitica, coronato dalla maestosità grafica di un Villa in stato di grazia. Pards arditi e stra-cazzuti, e Tiger lancia una testa. Miglior speciale dell'annata, di un soffio superiore ai "Tre fratelli Bill". MIGLIOR COPERTINA : "Glia amanti del Rio Grande" - Al netto dell'atteggiamento un po' Paccianesco di Tex che sembra spiare la coppietta di amanti, la mia preferita in un lotto di pur alto livello. La coppia di innamorati all'ombra della roccia, illuminata dai colori tenui di un Villa particolarmente delicato...emana dolce romanticismo. MIGLIOR PERSONAGGIO : "I fratelli Bill" - eroi a tutto tondo e stra-simpatici. Un po' come i pards, ma più scanzonati (forse troppo, anche il "tenebroso" Black ?) e kamikaze. Benissimo caratterizzati da un Boselli ispiratissimo...tanto che mi ha fatto venir voglia di recuperare le loro vecchie storie.
  4. Testa di Vitello

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    Ho capito, ma...non siamo di fronte a quattro bovari ubriachi che fuori da un saloon accoppano di botte un pellerossa al grido di "Dalli all'indiano"...qui abbiamo qualche decina di pionieri che metodicamente pianificano, preparano ed attuano lo sterminio di un intero villaggio (piccolo, si suppone) di pellirossa, donne e bambini compresi, con tanto di risata satanica di accompagnamento mentre che quelli continuano a ripetere "AMICI NOOO" Mi pare un affresco un po' estremizzato, SOPRATTUTTO se ci si aggiunge che : -da quanto ci è dato di sapere, non esiste il minimo spunto per cui i Kansa potessero essere percepiti come una reale minaccia, non avendo manifestato atteggiamenti ostili di alcun genere -da quanto ci è dato di sapere, non esiste alcun fondamento economico e di cupidigia, dietro la strage...i pionieri non dovevano scacciare i Kansa per accaparrarsi dei giacimenti d'oro sulle loro terre, o ettari di pascoli...no, si costruivano la loro cittadina, e avevano i Kansa a qualche chilometro che si facevano gli affari loro... -si imbarcavano comunque in un'impresa con una qualche componente di di rischio-se i Kansa avessero provato ad azzardare una difesa, invece di limitarsi a implorare in ginocchio- e considerando che non pare fossero tutti pistoleri esperti (almeno a giudicare dalle professioni successivamente intraprese), e che c'era dentro anche un prete, viene da chiedere se valesse la pena di buttare in piedi un'impresa del genere senza saper bene neanche perchè... Secondo me si sarebbero potute evitare le 10 pagine di dialogo tra lo stucchevole Bounty Killer e l'inutile chiromante Zara, per dedicare più spazio ad approfondire (che poi non vuol dire necessariamente dare una spiegazione "razionale") l'antefatto della strage, ovvero di tutta la storia...
  5. Testa di Vitello

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    SPOILERS -anche se credo che l'avranno letto tutti a questo punto- C'è questa idea di base e ossatura Bradburyana col circo maledetto, attorno a cui Boselli intesse una trama stratificata e farcita nel suo stile, ma che ho trovato macchinosa, ingolfata e con più di una forzatura. Intanto, il legame tra il circo Shado e i fratelli Fortune l'ho trovato abbastanza pretestuoso (anche se è spiegato come ne traggono vantaggio entrambi), e mi è parso più che altro un escamotage per avviare la storia, e permettere a Tex e co. di arrivare sulle tracce del circo, tant'è che i fratelli Fortune poi spariscono per gran parte della vicenda, per essere liquidati alla fine sbrigativamente... Ho trovato poi decisamente tirato per i capelli l'inserimento della chiromante Zara, e in special modo il rapporto col bounty killer-superstizioso ma scettico- che va dalla chiromante senza credere alle di lei previsioni, ma a mo di portafortuna, salvo poi farsi mettere paura dalle previsioni della chiromante...insomma, un bel contorcimento mentale, per il disturbato bounty killer. La strage degli indiani Kansa, che alberga nel passato di Cedar Grove, mi pare che stia poco in piedi, per una serie di ragioni...intanto, non è debitamente motivata, a parte qualche frase generica-"Erano diversi" ; "Volevamo essere padroni a casa nostra" ; mancava giusto un "Prima gli Italiani"- soprattutto in luce del fatto che a compierla non sia stato uno squadrone di cavalleria, ma comuni cittadini, e perlopiù normali professionisti neanche tanto adusi alle armi da fuoco (un medico, un banchiere, quello dell'emporio etc. giusto il ranchero ci vedo non forzato)- e della non-reazione (almeno da quanto si deduce dalle due paginette di flashback) dei Kansa, che mentre vengono trucidati continuano a ripetere "Siamo amici Nooo" con effetti da cane bastonato anche un po' stridenti... Diciamo che, nel complesso, tutto l'antefatto mi ha ricordato un po' THE FOG di John Carpenter, con la differenza che là almeno una motivazione c'era-l'oro- e se la prendevano con dei pirati lebbrosi... Se non altro avrebbe dovuto essere spiegata/motivata meglio... Le ombre spettrali con cui Kedaghe si annunciano, alla fine si risolvono in una baracconata a livello del finale di "Alaska" : qualche specchio, giochi di luci...pare Mc Guyver che fabbrica un ordigno nucleare con due gomme da masticare e un elastico...era meglio lasciare senza spiegazione, secondo me... La scena in cui Tex e Carson si trovano i serpenti in camera, l'ho trovata di un'esagerazione francamente troppo OVER THE TOP...sia perchè abbiamo un Carson che assurge nettamente allo status di Superumano (colpire tutti i serpenti che circondano Tex, senza ferire il pard, e perlopiù al buio, è qualcosa che forse va oltre a quanto abbiamo visto finora, in materia di abilità e precisione) ; sia perchè i serpenti si mettono tranquillamente in posa, aspettando di farsi colpire (altrove nella storia, invece, sono sempre velocissimi) Riguardo la scena successiva, in cui Tex e Carson scappano dalla finestra in mutande, mi stupisce come non abbia generato sommosse su questi lidi, visto che mi pareva ci fosse parecchia gente suscettibile su questo aspetto In generale, Tex e pards si producono in diverse piccionate deluxe nel corso della storia: -intanto : nel presentarsi tutti con il loro vero nome (tanto che infatti poi Kit e Tiger li sgamano subito) -Kit cade nel trappolone della ragazza che lo chiama-e ce l'ha scritto lontano un miglio "TRAPPOLONE" tanto che lui pure ci pensa, ma niente, ci salta dentro a pie pari -Carson, dopo essere stato SUPER a salvare Tex dai serpenti, ne prende in mano uno, facendosi mordere da super-piccione -Tex cade nel trappolone dei cospiratori di Cedar Grove facendosi narcotizzare dal medico- e qui bisognerebbe aprire una parentesi su cosa abbiano nella testa i cospiratori di Cedar Grove, visto che a quel punto sarebbe stato per loro più razionale e ragionevole uccidere i Rangers, visto che vanno a compiere la spedizione punitiva, e ne hanno occasione, essendo entrambi addormentati...e invece no :"Domani, forse, messi davanti al fatto compiuto, cambieranno idea"...per me non ha alcun senso... _Tiger forse è l'unico che non ne esce malissimo...la trappola della strega dei ragni, con la distrazione del rumore del sonaglio, era effettivamente difficile da evitare... ...in tutto questo, però, c'è anche qualche cosa che ho apprezzato... -Innanzitutto l'atmosfera generale del Kansas atunnale, tra vento gelido incessante che alza nubi di polvere, cieli nuvolosi, campi e colline brulli etc. -I Kedaghe : alcuni più di altri (soprattutto le due streghe, bella idea) -La scena degli specchi : tipo SIGNORA DI SHANGAI, ma più lisergica (peccato per la cafonata finale in cui crolla tutto) -La scena finale durante lo spettacolo, e relativo arrivo dei pards e sparatoria/combattimento, anche se : l'ipnosi di massa la trovo un po' OVER THE TOP (ma probabilmente è una fisima mia)...d'altronde è una scelta che Boselli dimostra di apprezzare, visto che l'ha usata anche nella Mefistofelata su Tex Willer (e pure li non mi è piaciuta) ; non ho ancora capito come fa Tesan a passare a Kit il coltello conficcato nel cranio di Buffalo... I disegni di Carnevale mi sono piaciuti con riserva : in linea di massima molto belli...a tratti eccezionali, soprattutto nei totali e nella resa ambientale, paesaggistica, e atmosferica, in cui hanno un'importanza centrale nella riuscita dell'atmosfera autunnale tetra-con usi delle ombre e chiaroscuri con suggestioni espressioniste ?- ma talvolta, a tratti, molto tirati via sui particolari e sin troppo essenziali/schizzati... Nel complesso, direi una storia con uno spunto interessante, ma sviluppato male, e che avrebbe giovato, paradossalmente, di una maggior brevità. Per me MEDIOCRE
  6. Testa di Vitello

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Secondo me fa un po' ridere e MOLTA AMAREZZA Riguardo al Tex di Medda...dicono, perchè si mostravano bordelli e si parlava di puttane Che stranisce molto, se si pensa che : a) le puttane sono sempre state presenti su Tex dagli albori della serie, solo che prima non si usava l'appellativo "prostitute", eh capirai !! b) pensare le cose che si vedevano/facevano e dicevano gli stessi anni su TUTTI gli altri fumetti Bonelli, Dylan Dog, Nick Raider, Nathan Never etc. (come a sottointendere che il target dei lettori di Tex fosse tarato su bigottoni cristallizzati mentalmente agli anni 50 di DeGasperiana memoria) c) pensare che la sua creatura prediletta Mister No sia sempre stato un puttaniere di prima categoria ...,ma nel caso di Berardi...ho provato più volte a pensare cosa non andasse...cosa ci fosse di eterodosso ed eretico in quella storia, ma proprio non riesco a trovare risposta...il Tex di Berardi, e il suo Carson, sono GLBonelliani al 100%...in un modo cui quello di Nolitta non si è mai lontanamente avvicinato... E intanto quelli ce li semo giocati Anche a me manca molto il Tex picchiatore...
  7. Testa di Vitello

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    MOLTO interessante...si potrebbe pensare che Berardi & Medda se la tirassero così per il fatto di essere stati cacciati via anni prima ? Ma qui si andrebbe sul terreno (minato ?) dei processi alle intenzioni Comunque, chiaro che quelli ce li siamo definitivamente giocati Gran peccato...
  8. Testa di Vitello

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    E' anche vero che Berardi e Medda hanno fatto in totale, sommandole, tre storie, di cui due capolavori e una BOMBAZZA...e all'epoca invece che incensarli come meritavano furono praticamente cacciati via...adesso sapere che non sono stati loro a non voler tornare, ma ci sono stati pure dei soggetti scartati, un po' mette il magone e acuisce il senso di rimpianto cosmico con tanto che non ci è dato sapere quali fossero i soggetti scartati, e ci saranno state le sue ragioni etc. etc.
  9. E' esagerato, è tamarro, fa ride, ma non di più di uno a cui mangia una mano l'alligatore nelle paludi putride della Florida e non muore dopo pochi minuti dissanguato, o dopo pochi giorni per l'infezione (anzi, poi torna con la protesi)...o di Cochise sparato ad altezza addome, che dopo pochi giorni di riposo salta come uno stambecco e corre come un ghepardo...se in una serie come Tex stiamo a fare il pelo a ste cose non se ne esce
  10. Non potrei essere più d'accordo...ottima storia, ma capolavoro mancato.
  11. Testa di Vitello

    Il Tex di Ruju

    Io per i miei gusti e i miei standard ne conto 3 : "L'Ombra del Maestro" ; "I Due Disertori" (però su Tex Willer) ; e "Wolfman", appunto di Ruju, a tutt'oggi il suo apice su Tex, e personalmente una delle più belle in assoluto degli ultimi tempi. Per il resto trovo che Ruju si aggiri dalle parti di una-spesso buona-medietà, con risultati altalenanti, ma senza essersi più avvicinato a quei livelli...ma devo ancora iniziare a leggere "Attentato a Montales".
  12. Al solito di classe la copertina di Dotti. Spettacolosi i disegni di un Andreucci all'apice del suo evocativo lirismo. Riguardo la storia : un canovaccio che, nella sua scarna e basica elementarietà, riesce ad accumulare implausibilità (un Ranch nel Texas di metà Ottocento, con bovini e suini, portato avanti da una/massimo due-all'occorrenza-persone ; bovini fuggiaschi che, presi al lazo, si calmano istantaneamente), e comportamenti assurdi, al di fori di ogni logica di TUTTI i personaggi principali coinvolti (le ultime 40 pagine sono un vero tripudio). Dopo Lupe e Mefisto, tocca a Sam Willer : un altro personaggio storico impietosamente snaturato. Si salva solo la scena del maiale, con Sam che, al culmine dell'esasperazione, apostrofa il suino come "bestia di Satana". ATROCE
  13. Testa di Vitello

    Top 5 Claudio Nizzi

    Eh, beh, allora aggiorno anch'io con la suddivisione serie principale / speciali SERIE PRINCIPALE 1 - Furia Rossa 2 - La Tigre Nera 3 - La Congiura 4 - L'Uomo con la Frusta 5 - Sioux SPECIALI 1 - L'Ultima Frontiera 2 - La Valle del Terrore 3 - Il Cavaliere Solitario 4 - Il Soldato Comanche 5 - L'Uomo di Atlanta
  14. Testa di Vitello

    Annata di Tex 2020

    Ho ancora indietro alcune cose da leggere...se posso mi prendo un po' di tempo per dire la mia
  15. Testa di Vitello

    Top 5 Claudio Nizzi

    1 - Furia Rossa 2 - La Tigre Nera 3 - La Congiura 4 - L'Uomo con la Frusta 5 - L'Ultima Frontiera Ma 5 sono poche, rimangono fuori troppi capolavori che gridano vendetta !!
  16. Testa di Vitello

    [Maxi Tex N. 27] I tre fratelli Bill

    Geronimo che muore sfracellato da una rupe in combattimento con Cochise !! Che chicca !!! Penso che mi metterò alla ricerca di qualche ristampa, a prezzi più popolari
  17. Testa di Vitello

    [Maxi Tex N. 27] I tre fratelli Bill

    Diablero e Dix Leroy, grazie delle delucidazioni Sempre più curioso di leggere qualcosa dei Tre Bill originali, confido magari in un prossimo Avventura Magazine...
  18. Testa di Vitello

    [Maxi Tex N. 27] I tre fratelli Bill

    Anzitutto, parto dicendo che il solo fatto che questo Maxi sia stato concepito, mi esalta. Non ho mai letto una pagina dei vecchi Fratelli Bill, ma riportare in vita tre creature storiche di Glb per farle muovere nel mondo Texiano moderno costituisce di per suo un omaggio nobilissimo al Maestro. E mi invoglia oltremodo a leggere qualcosa dei Tre Bill -a trovarla- Ne scaturisce un romanzone western-avventuroso, sorretto da una trascinante felicità narrativa. Boselli è ispiratissimo, inserisce spunti innumerevoli, una moltitudine di personaggi, allaccia fili lasciati in sospeso (I Nedtahe), ripesca personaggi (Hashkeday), ne "anticipa" altri (Delkay), e governa una materia narrativa ricca e multistrato, senza che questa risulti mai ingarbugliata, ma mantenendo sempre una limpida scorrevolezza (e questo è proprio solo della GRANDE narrativa avventurosa). Dal punto di vista del crossover : bilanciatissimo... tanto i Fratelli Bill quanto Tex e Carson hanno il giusto peso nella storia, e se i Bill, comprensibilmente, hanno forse nel corso della vicenda i momenti più tonitruanti e spettacolari, a Tex (in combo con Cochise) spetta il Gran Finale, una delle sfide all'arma bianca, nella sua ferina velocità, tra le più epiche forse della storia del Tex. Non so quanto i Tre Bill siano fedeli all'incarnazione originale di Glb, ma vedendo la sentita adesione del suo Tex Willer alle prime storie di Glb, non ho dubbi in riguardo-anche se, ho letto, uno dei punti basilari dei Tre Bill era di uccidere solo se strettamente costretti, e qui fanno una strage va beh che sono tutte emergenze... Inoltre il Maxi propone un susseguirsi di scontri a fuoco semplicemente MAESTOSI, architettati e messi in scena allo stato dell'arte...in questo Boselli continua a ribadire di essere un Maestro assoluto...e per il sottoscritto le sparatorie di livello, sono un ingrediente FONDAMENTALE nella ricetta del Tex perfetto Alcune piccole chicche che rischiano di passare inosservate, ma mi hanno fatto molto piacere : -Carson che toppa clamorosamente la previsione sulla diligenza al sicuro dietro la palizzata del trading post ("ci metto la mano sul fuoco), stacco : panoramica del trading post devastato e gli occupanti trucidati...mi ha fatto molto ridere, ma sono sicuro che se l'avesse fatta un altro sceneggiatore (uno a caso) sarebbero partiti i piagnistei circa quello che vuole distruggere i personaggi, il Carson piccione etc. -Tex ferito di striscio alla tempia (cosa che ormai non sopporto veramente più), ma la scena è poi risollevata da una strizzata d'occhio ironica in cui Carson fa notare come Tex presenti già diverse cicatrici nello stesso punto -La "scena bistecca" tra le più spassose, in cui, una volta tanto, a Carson capita una bistecca dura come una suola, che fa fatica a mangiare, lamenta lui...ma è già la seconda, si affretta a far notare Tex Miglior ammazzamento : Sam Bill uccide lo sgherro Coney usando il cadavere di un Nedtahe come oggetto contundente Difetti : pochissimi, e tutti super-veniali... -soprattutto la tendenza a un certo spiegazionismo logorroico un po' innaturale in certi frangenti-un esempio su tutti : la fuga di Bill, Kid e Cochise, che scappano trafelati dai Netdahe, nel frattempo continuando a dialogare tra loro, con Bill che chiede intanto a Kid di continuare a raccontargli le ultime vicissitudini -oltre al colpo di striscio alla tempia, che poi però diventa pregio con la battuta di Carson Grandi disegni di Piccinelli, particolareggiati, dinamici nell'azione, espressivi nei volti, evocativi nei paesaggi. In sintesi, ottimo Maxi e ottimo crossover...e mi sento di sottoscrivere l'appello di Graziano Frediani : chi sarà il prossimo ?
  19. Testa di Vitello

    Le tre migliori storie di sempre

    Esiste il topic "Le 10 migliori storie di Tex per ogni centinaio" se vuoi/volete sbizzarrirti/vi. Dovendone indicare solo 3, dico : Il Figlio di Mefisto Furia Rossa Colorado Belle Ma concordo che tre sono troooppo poche, e potrei cambiare il mio podio, in base al feeling del momento Troppi capolavori nella lunga saga Texiana.
  20. Storia del filone minimale in cui i Nostri incappano in una vicenda di passioni e aspri contrasti, risolvendo da par loro la situazione. La peculiarità è ovviamente la componente melò-sentimentale, fulcro della vicenda, e soggetto usato non così di frequente sulle pagine del Tex, qui declinato in un'intreccio tutt'altro che melenso e idealizzato...anzi, la storia tra il cowboy Tom-risentito ma ancora innamorato perso- e l'ex ballerina Ruby Lane-pragmatica e calcolatrice donna del west pentita- è totalmente credibile nel contesto, e ammantata di disillusione...Bene la caratterizzazione di tutti i personaggi, dai cowboy compagni di avventura (simpatici, e che non dispiacerebbe rivedere in una prossima storia), agli antagonisti, capeggiati da un Don Manuel, fazendero-carogna, veramente insopportabile e mai caricaturale, fino ovviamente, alla coppia di amanti. MOLTO BENE Tex e Carson, arditi e spavaldi come si conviene, con dialoghi e scambi di battute di alto livello, che Rauch dimostra di sapere far muovere in grande scioltezza. Unica nota dolente, a parer mio, la sparatoria iniziale con la banda di Rico Santacruz (un po' troppo Faraciana) e alcuni dei primi scontri a fuoco coi vaqueros di Don Manuel (prima che entri in gioco Garrido), dove Tex e Carson si impegnano a sparare alle pistole degli avversari, e a ferirli solo lievemente...forse è un po' una fissazione mia...ma non penso che i lettori di Tex se la prendano a male se i pards mandano all'inferno qualche sgherro in più...anche se questi non ha la certificazione di carogna di serie A. Capitolo disegni : li ho adorarti...Scascitelli ha un tratto che mi piace moltissimo...particolareggiato e al contempo sempre comprensibile ; morbido ed elegante, ma anche "sporco" e polveroso come l'ambientazione richiede...volti sempre espressivi e ben caratterizzati (a prescindere dal citazionismo degli attori, che non ho avvertito neanche più di tanto nel corso della lettura)...personalmente lo trovo un fuoriclasse totale, e lo metto al secondo posto dopo Villa, nella scuderia dei disegnatori texiani attuali...molto bene anche i colori, che per una volta non depotenziano i disegni, anzi, con le loro tinte delicate e sfumate, ne accrescono spesso la suggestione. Nel complesso : bella storia, piacevolissima...e Rauch per il momento sta facendo decisamente bene sulle pagine del Tex.
  21. Ultimato... Stupendo... avventura d'altri tempi, di quella che ti comunica il senso del viaggio, dove l'ambientazione è viva e pulsante, protagonista centrale della vicenda e non sfondo di cartone. Qua le foreste paludose della Florida avvolgono il tutto nella loro cappa di calore umido e vischioso, pare di sentire il fruscio delle serpi tra l'erba e i nugoli di zanzare che ti ronzano intorno, mentre leggi...una storia dai ritmi piacevolissimamente dilatati, che non sente la necessità di mettere una sparatoria ogni due pagine. Ottimi i fieri Seminole, restituiti a una iconografia scrupolosa e verosimile, ma anche le altre tribù delle foreste lasciano il segno (e quando si abbandona il villaggio dei tetri Cimarron-vudù, vien da pensare che se ne è visto troppo poco !)...Tex inizialmente un po' balia degli eventi (quando si arruola controvoglia, per una guerra che odia fin da subito), quasi Nolittiano...salvo, nella seconda parte, esplodere in un tripudio di eroismo altruista e carisma trascinante (si conquista la stima incondizionata di TUTTI-esclusi gli infami- e pone fine praticamente da solo a una guerra decennale )...La parte finale di questa storia, da quando comincia la guerriglia-non violenta-coi suoi cavalli rubati, i suoi carri incendiati, e il Tex a un tempo stratega finissimo e portatore di pace, l'ho trovata straordinariamente GlBonelliana...quanto di più GlBonelliano visto su "Tex Willer" fin'ora. Tanti personaggi (storia corale a go go), ognuno caratterizzato, ognuno col suo posto. Spicca ovviamente Carswell, il segugio prode e implacabile, ma coscienzioso e dall'onore d'acciaio che-è palese dalle ultime pagine- avrà importanza centrale per l'evoluzione e le scelte future di Tex. Mentre Fairfax è un condensato di tutti gli ufficiali arroganti, inetti e infami, che da Elbert, Arlington in poi hanno popolato le pagine di Tex. Meravigliosi i disegni di Rubini, poesia per immagini.
  22. Ruju prosegue col suo percorso in un western più noir, lineare e psicologico/intimista, in alternanza alle trame elaborate, l'ampio respiro, e l'afflato epico di Boselli. Qui prende il via da un soggetto primigenio, anche se, come immaginavo dalla preview, il modello di riferimento è soprattutto "Fracchia la Belva Umana". Come nel film di Neri Parenti, il criminale infernale si appropria della casa, della vita, del mestiere del suo sosia (qua fratello gemello), senza che fondamentalmente nessuno se ne accorga. Come là, così qua, il sosia "buono", è in tutto e per tutto un ignavo inetto sino alla fine, senza un sussulto di riscatto. C'è la scena in cui la Belva ribalta di botte l'arrogante che vessava l'ignavo (con l'ubriacone Keffer a prendere il posto del principale della ditta cioccolatiera). E c'è anche la Rapa in banca messa in atto insieme al socio psicopatico (là Francesco Salvi, qua Kenneth Montoya). L'unica, ma SOSTANZIALE differenza, è che qui abbiamo Tex e Carson al posto del commissario Auricchio, e non è una differenza da poco. La storia va veloce come una fucilata, e non sarebbe neanche male, ma è purtroppo fortemente penalizzata da sparatorie demenzialmente Faraciane : tutte in campo aperto, con NESSUNO che cerchi un riparo, ma che si corrono incontro sparandosi, e ovviamente Tex e Carson hanno la meglio anche in due contro venti (e c'è pure il milionesimo colpo di striscio alla tempia). Ho particolarmente apprezzato la bistecca e patatine che Tex e Carson degustano nel corso della cena con lo sceriffo : hanno un aspetto decisamente appetitoso. Citazioni grafiche di Dylan Dog e Groucho. E un richiamo fugace a Martin Mystere con un passante che esclama : "Per tutti i diavoli dell'inferno".
  23. Testa di Vitello

    [716/719] Netdahe!

    Finito. Come sempre arrivo per ultimo, quando tutti gli altri hanno finito da mo', quindi non mi dilungherò. Potenzialmente una grande storia ("Nedtahe" e "La signora di Rancho Verde" volano a livelli altissimi per tutta la durata dell'albo) ma, come già detto da più di uno qui sopra, penalizzato da una parte finale troppo compressa e frettolosa. Ne risentono il dipanarsi del romance tra Castillo e Ramona (tanto che le frasi enfaticamente melò che si dicono quando circondati dai Comancheros, suonano un po' stucchevoli, e avrebbero necessitato di una relazione mostrata/indagata un po' di più, e qualche ulteriore precedente battibecco per acquistare di credibilità), sia proprio lo "scontro finale", che invece ne risulta eccessivamente tirato via, tanto da arrivare a una ingiustificata ellisse sull'assedio di Tiger e le donne nella grotta, e sulla cattura di Nantan, che, invece, a parer mio, avrebbero aggiunto climax avventuroso, ad essere mostrate. Nel complesso rimane una buona storia, ma con qualche pagina in più (tipo : con tutto l'ultimo albo a disposizione) e una conclusione che si fosse presa i "giusti tempi", avrebbe potuto essere molto più che "buona". Tex e Kit un po' defilati. Carson & Webster hanno poco "minutaggio", ma quando agiscono in coppia fanno faville. Tiger e Nantan i veri boss della storia, arditi, silenziosi e letali. Castillo se la cava bene, districandosi dalla rete della maliarda (almeno all'inizio), e non era facile. Ramona gran bel personaggio, e sappiamo che tornerà. Un grande Seijas ai disegni.
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