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Testa di Vitello

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Tutto il contenuto pubblicato da Testa di Vitello

  1. Testa di Vitello

    [Speciale Tex Willer N.5] Rancheras

    Trama un pochino ispirata a "Le Pistolere" con Bardot e Cardinale ? Ma soprattutto : Tex si bomberà una delle due ranchere ? Entrambe ?
  2. Testa di Vitello

    [745/747] Vancouver

    I disegni di Mastantuono semplicemente MOSTRUOSI...al netto di un errore grossolano a pag. 63...ma a parte questo, la definizione degli ambienti, le panoramiche mozzafiato, i volti lombrosiani dei tipacci, le femmine...tra "Tex" e "Tex Willer" non si contano i disegnatori di alto, altissimo livello, ma Mastantuono può a buon diritto annoverarsi tra i migliori. Riguardo alla storia : non mi sbilancio troppo, ma per il momento molto apprezzata. Soprattutto il lato nostalgico-sentimentale, i dialoghi ("Ho qui una dozzina di passerotti dal becco di piombo che volerebbero molto veloci a fare il nido nelle vostre carcasse"), un Carson in forma smagliante, e ovviamente Angela Jewell, femmina che buca la pagina.
  3. Letto "I Contrabbandieri di Lagrange". Mi sta divertendo...mi ricorda le storie meno ambiziose e più riempitive del primissimo GLB a striscia. Tex nel suo vagabondare incontra qualcuno bisognoso di aiuto : seguono sparatorie a strafottere. Nota dolente : i disegni di Atzori : troppe imprecisioni macroscopiche e sgraziate.
  4. Testa di Vitello

    [Maxi Tex N. 04] I Due Volti Della Vendetta

    Hai citato i motivi per cui amo questo Maxi alla follia. Il western barbaro, trucido e infernale, se fatto bene, mi esalta a mille, e qua Segura lo fa da Dio. Anche la scena dell'allucinazione di Lilyth, è così bella e centrata proprio perché si materializza senza preavviso in mezzo a tutto questo. Il momento di "dolcezza onirica" che non ti aspetti. Due storie-capolavoro.
  5. Mitla Jack Thunder Jesus Zane
  6. Testa di Vitello

    [10/11] Il Tranello

    Vero...il film l'ho visto molti anni fa, ma se ricordo bene il soggetto di partenza era proprio uguale alla storia di GLB, e Gary Cooper se non sbaglio era proprio un Texas Ranger ?
  7. Testa di Vitello

    [10/11] Il Tranello

    Riletta anch'io con le anastatiche. Storia tra le più seminali e iconiche del primissimo Tex, seconda solo a "Il Patto di Sangue". Compare Kit Willer pargoletto e facciamo la conoscenza di Gros-Jean (inizialmente nemico di Tex !) e Jim Brandon. La prima striscia è sicuramente l'apice emozionale del GLB della prima ora...con un Tex malinconico ritiratosi a vita privata e pacifica, Freccia Rossa che capisce il suo tormento e prova a persuaderlo a tornare in azione...il ritorno dell'amico Carson sulle ali del richiamo dell'Avventura ; Carson che stringe la mano a Piccolo Falco ; la restituzione della vecchia stella dei ranger. La prima metà (circa) della storia, è probabilmente la cosa migliore vista su Tex fino a quel momento, e tocca il climax nel lungo, mitologico assedio a Forte Kinder ! Un capolavoro di selvaggia epicità, strategia, eroismo disperato, mattanza e devastazione esaltato da un Galep in grazia di Dio. Terminato l'assedio, la magica ispirazione della storia si sfalda parecchio...il ritmo si fa anticlimatico, e se ancora abbiamo sequenze notevoli (Gros-Jean che massacra il barman-spia e distrugge il saloon ; Gros-Jean che brandisce il totem come corpo contundente ; il salvataggio di Kit), abbiamo anche scivoloni notevoli o scelte comunque discutibili (Tex che si salva dal palo della tortura cantando la canzone dei Navajos ; il piano delirante di mandare a rapire Kit fino in Arizona per poter poi fuggire dal Canada (?) ; il pueblo Shoshone sulle montagne Canadesi (??) ). Insomma, per quanto mi riguarda, l'appuntamento col Capolavoro è ancora rimandato, e personalmente preferisco decisamente altre storie precedenti a questa ("La Mano Rossa", "Uno Contro Venti", "La Banda del Rosso", "Il Patto di Sangue")...ma è indubbiamente un gran divertimento da leggere.
  8. Testa di Vitello

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Nizzi torna a confrontarsi con la guerra di secessione e i suoi strascichi, riprendendo spunti e suggestioni dai suoi "Fuga da Anderville" (l'infernale campo di prigionia) e "L'uomo di Atlanta" (le ragioni dei vinti, le angherie dei vincitori). L'inizio è splendido, esaltante nella sua spietatezza. Bello il finale, tragico e crepuscolare (anche se è l'aurora a campeggiare nell'ultima vignetta, come l'aria pura che lavava via il cattivo sapore, alla fine di "Fuga da Anderville"). In mezzo, si dipana una storia del filone "indagine e inseguimento", che si snoda con ritmo dilatato, aggiunge amici, moltiplica i nemici (carne da macello), si riempie di digressioni- soprattutto culinarie, bistecche sontuose, patate croccanti e un tacchino da 10 e lode...ma chi sclera vedendo una bistecca su Tex non ha capito nulla della Poetica del quotidiano che innerva l'avventura in Nizzi. Alcune facilonerie, soprattutto all'inizio (la pista che nessuno è stato capace di trovare, individuata da Tex e Carson dopo due minuti ; l'origlione del vagabondo fuori dall'ufficio del capostazione). Sparatorie "corrette" ma ripetitive e prive di fantasia. Pestaggi e scazzottate che sono una boccata d'aria fresca. Grandi Tex e Carson, tenuti sul filo di battibecchi e un'ironia che non si avvicina ovviamente a quella di GLB (e nemmeno al Nizzi migliore), ma che Nizzi pare l'unico a mantenere-senza però sottovalutare l'ottimo sarcasmo di Manfredi. Casertano alla migliore-fin qui- delle sue prove su Tex...pulito e realistico negli ambienti, lombrosiano-e ben più grottesco che in passato, nonostante i proclami- nei volti, ha elaborato un suo stile western-texiano, ed è una gioia per gli occhi. Dunque, bella storia con grandi disegni. Mi ha divertito. Anche se, per come lo intendo io, nel Maxi ci vedrei qualcosa di più ambizioso... questa l'avrei vista più da regolare.
  9. Testa di Vitello

    [741/744] Sierra Nevada

    Cito questo post che riassume come meglio non potrei anche il mio punto di vista su quello che è il PRIMO PROBLEMA di questa storia : la magia è troppo meccanica, razionale e "facile"...finisce per apparentarsi più ai superpoteri di una Marvelata che al fantastico come lo rapresentava GLB : Mefisto ha i suoi, Yama ha i suoi, Padma ha la spada de foco, Narbas agisce da kryptonite, etc. Il SECONDO PROBLEMA è il fantastico : troppo debordante e over-the-top...tra onde energetiche stile Dragon Ball, la spada de foco di Padma, gente che entra ed esce dai sette inferni come da un disco-pub col timbro sulla mano, le orde svolazzanti dei demoni che sconfinano sulla terra e attaccano in massa...siamo QUASI ai livelli del "Pistolero Vudù" a livello di eccessi e "facilità" del tutto. Il TERZO PROBLEMA è lo spiegazionismo...che aveva mollato un po' nell'albo precedente, e invece qui torna a tutto travolgere come un fiume in piena : davvero troppi spiegoni su cose inutili che azzerano il ritmo della narrazione...Kit spiega a Narbas come ha fatto a colpire il tipo al fianco ; Tex spiega a Kit che probabilmente avranno chiuso il passaggio segreto facendo rotolare delle pietre ; Tex spiega ai frati che potranno seguirli e che se troveranno il loro confratello potranno tornare indietro ; Mefisto che spiega a Lily il suo trucco del drago che ghermisce Padma ; Narbas che ogni tre per due spiega che lui può annullare i poteri di Mefisto che ha il suo vero corpo...etc. etc. Il QUARTO PROBLEMA sono sempre loro...Mefisto e Yama, anche stavolta si accaniscono a catturare la gente viva (Padma, Kit), litigano tra loro, Yama di un'idiozia fuori scala che salva e custodisce Padma, rendendosi artefice della loro disfatta...tra la storia precedente e questa, ridotti irrimediabilmente a macchiette, purtroppo... Il QUINTO PROBLEMA è il finale...la formula magica al contrario che piove dal nulla come deus ex machina, Narbas che riottiene il suo corpo (temevo che si andasse a parare su questo, e infatti), la campanella della giustizia che compare come-ulteriore- deus ex machina privando persino Padma della statura di eroe tragico che gli sarebbe derivato dal sacrificare la sua anima per un bene superiore (ma non solo, lo riporta nel mondo dei vivi, pronto ad essere "riutilizzato" di nuovo ?), Yama in stand-by in una follia da cui potrà-eventualmente- essere tirato fuori, e persino Ruth ne esce solo ferita e "pronta" per il ritorno...un finale a tarallucci e vino che, se "rimette le cose a posto"-forse definitivamente-con Mefisto, si tiene aperto su tutti gli altri fronti, ma soprattutto un finale senza sacrificio da parte di Tex e co. in cui-ancora una volta- è tutto troppo facile. Tutto questo, ovviamente, IHMO, ma devo purtroppo concludere che questa saga si è rivelata una grandissima delusione, e questo, considerati i primi due-ottimi-albi del "Manicomio", è davvero un peccato Capitolo disegni : per me Civitelli meglio dei Cestaro (che sull'ultimo albo calavano parecchio)...è vero come dicono alcuni che i mostri non gli riescono un granché, ma per il resto, e soprattutto a livello di atmosfera, niente da dire.
  10. Testa di Vitello

    [745/747] Vancouver

    ESIGO che sia presente Tenera Betulla !!
  11. Se il tutto si avvera, DOPPIA grande notizia !
  12. Pure io, fosse per me Breccia pure sulla regolare anche subito ! Mi mette sempre un po' di amarezza vedere questi capolavori grafici di Maestri del fumetto mondiale liquidati in modo così tranchant, solo perché un po' atipici nella rappresentazione di Tex e del suo mondo-a parte il fatto che voler stabilire un canone di "normalizzazione" grafica di un fumetto è operazione già discutibile e fallimentare in partenza...ma il discorso sarebbe lungo
  13. Testa di Vitello

    [403/404] Bande Rivali

    Ri-ri-ri-letta...quanto mi manca il Tex di Medda (due sole storie, due bombe atomiche !), che figata di storia ! Medda dipingeva un west che...non definirei "crepuscolare", quanto piuttosto...il suo era un west realistico, aspro e cinico...popolato di tipi umani meschini ritratti con marcato sarcasmo. Un modo di far fumetto western, azzarderei dire, figlio della "lezione" di Berardi. In cui però si muovono i Tex e Carson totalmente Bonelliani, durissimi e ironici al tempo stesso, cui sono cuciti dialoghi formidabili (e Medda scriveva davvero dialoghi degni di stare accanto al miglior Nizzi). Pensando all'origine Sarda di Medda, la storia ha spunti (le faide tra famiglie, il sequestro di persona) che mi fanno pensare a un suo modo di parlare di un'attualità da lui "sentita"-visto anche che fa così pure su NN e Lukas- ma forse questi sono miei voli pindarici (o pippe mentali). Molti spunti : i giochi sporchi della politica, la guerra interna tra la Pinkerton "buona" e quella "cattiva". Grandiosamente malvagia la famiglia Chase, che mi ha ricordato il "Clan dei Barker" di Corman (ma anche in parte una versione malvagia dei "Tre Bill"). Blasco strepitoso, uno dei grandi sottovalutati della serie, a mio avviso.
  14. Su questo non ci piove, Snakeman è praticamente un capolavoro.
  15. In pieno fomento da cartonati, mi sono riletto questa performance del Maestro Chuck Dixon. Qui per esempio, rispetto all'ultimo di Giusfredi & Gomez, siamo proprio agli antipodi. Al montana nevoso di Yellowbird è contrapposta l'Arizona più assolata arida e inospitale ; all'azione a rotta di collo, una storia di inseguimento, una marcia estenuante nel deserto dai ritmi dilatati-paradossalmente, e nonostante la scarsità dei dialoghi- ; alle atmosfere mitico/fiabesche, un sudovest all'apice del suo cinico e brutale realismo. Gli unici due esseri umani degni di tutta la storia (eccezion fatta per Tex e Carson, of course) vengono seccati praticamente subito, bruscamente, senza tanti complimenti-il vicesceriffo non fa neanche in tempo a diventare un pard estemporaneo di Tex, e la scena è fighissima nel suo essere improvvisa e inattesa- Gli altri, nel migliore dei casi, sono gli ignavi cittadini di Cinammon Wells che abbandonano subito la pista, sarcasticamente apostrofati da Tex...tutti gli altri, dai rapinatori, ai bastardi che fanno saltare la sorgente, è una gara a chi sia più carogna. Dixon parte da un soggetto semplicissimo di "inseguimento ai banditi", ma spiazza e "complica" la vicenda, che si dipana tra la natura ostile e indifferente del deserto infernale, nuovi antagonisti inattesi, alleanze imprevedibili e forzate. Fino allo splendido doppio finale. Molto apprezzati i cadaveri dei bastardi lasciati agli avvoltoi : qui si seppellisce solo chi lo merita. Alberti un po' sottotono, rispetto a Frontera, ma Vattani fa un lavoro strepitoso coi colori. Splendido cartonato : per me, dopo "Sanakeman", il migliore in assoluto.
  16. Letto. I disegni evocativi e particolareggiati del mostruoso Gomez, e i colori sfumati e delicati del bravissimo Vattani (concordo con Letizia, un'ingiustizia non averne celebrato il nome in copertina), si fondono in tavole di sconfinata bellezza che da sole sicuramente valgono il volume. Giusfredi di suo ci mette una storia molto carina, di purissima avventura, racchiusa in una cornice tra il magico e il fiabesco, che proietta tutta la vicenda e i suoi protagonisti nella dimensione del Mito (o "Leggenda" per dirla con John Ford). Viste da questa prospettiva, pure le-tante- scene eccessive (o "tamarre" come da altri apostrofate nel topic), che pur avrebbero potuto essere contenute, non infastidiscono più di tanto, e finiscono per non essere del tutto fuori luogo, nell'atmosfera generale. Belle le-caotiche e concitate-sparatorie, bellissimi alcuni dialoghi (la battuta di Carson all'uscita dell'emporio, piaccia o no la scena nel complesso, è di un badass semplicemente esaltante), e quasi commoventi le ultime due pagine, dove tra l'altro Carson viene fregiato del titolo di "saggio lupo dal manto argentato".
  17. Letto. Stilisticamente siamo agli antipodi di quello che sta facendo Boselli su questa serie, quasi per dare un po' di "alternanza". Albo velocissimo, dialoghi stringati e tutta azione. Ovviamente può essere considerato quasi solo un preambolo della storia, che si svilupperà nei prossimi albi. Comunque : i personaggi sono bene-per quanto sommariamente- delineati, e le sparatorie sono belle...inoltre apprezzo moltissimo che qui Tex, per disarmare, spari alle mani, storpiando i nemici come ai bei vecchi tempi. Per il momento mi sta piacendo. I disegni di Atzori non si possono certo definir brutti, ma un po' troppo pulitini e asettici per i miei gusti, e per la cifra visiva media della serie.
  18. Per me, oltre ai Seminoles, sicuramente anche "I Due Disertori" e "Sull'Alto Missouri".
  19. Letto - finalmente - "La Sconfitta delle Aquile"...da titolo, copertina, e "preview", devo ammettere che mi aspettavo -e speravo- qualcosa di più epicamente tragico...non dico una specie di "Patagonia" capitolo II, ma quasi Aspettative in questo caso deluse, anche perché le vicende dei Cortinisti sono andate a scomparire dai radar col procedere della storia, e gli esiti di tutta la fase finale (compreso il capitolo scabroso e intrigante dell'assalto ai ranch isolati e massacro di civili innocenti) ci viene narrato solo fugacemente per interposta persona. Più in generale, penso che un ulteriore albo in più avrebbe giovato al più armonico dipanarsi di tutte le sottotrame, che invece risultano qui abbastanza compresse...prova ne è l'assedio di Fort Phantom, narrato in larga parte attraverso ellissi, e andando a sacrificare ciò che a mio giudizio dovrebbe sempre occupare un posto di primo piano in una storia di Tex...l'azione ! Invece l'aspetto più interessante di quest'ultimo albo, è rappresentato da "inattese" sfumature di dignità, tra i componenti del gruppo dei bastardacci, vedasi il ravvedimento in punto di morte di Ronnie, o il senso d'onore di Duke, che ritorna ad aiutare i compagni, quando avrebbe potuto svignarsela. Nel complesso comunque siamo sicuramente di fronte ad una bella storia, anche se a mio avviso, non tra i gradini più alti della serie. Quanto a brindisi ho esaurito le parole di lode, per me queste sue performance su "Tex Willer" rappresentano assolutamente uno dei punti fin qui più alti della sua ottima carriera.
  20. "La Sconfitta delle Aquile" trovato ad aspettarmi in edicola stamane, assieme "Ai Confini della Louisiana", come mi aveva assicurato l'edicolante. Adesso sono più tranquillo.
  21. Assolutamente Andato stamattina : ancora nulla, ma l'edicolante mi assicura che dovrebbe arrivare in contemporanea con l'uscita successiva. Non mi resta che attendere prossima settimana... Claude : grazie della dritta Diablero : quello che dici mi rassicura ! Male che vada lo recupero tramite il sito Bonelli... Un tiro di schioppo ! Quasi quasi faccio un salto
  22. Grazie Borden Carpaneto Piacentino (PC). L'edicolante ha assicurato di averlo ri-ordinato e che prima o poi arriva. Ma vedendo che non è acquistabile sul sito Bonelli mi stavo allarmando. Domani vado a vedere in edicola se ci sono novità...
  23. Testa di Vitello

    [741/744] Sierra Nevada

    Siamo d'accordo La penso allo stesso modo su Faraci (piaciuto quasi nulla di quello che ho letto) e Burattini (ha fatto cose anche ottime, ma poi si è perso via). Penso invece di non aver mai letto nulla di Gualdoni...
  24. Grazie Claude ! Ho provato tutte e tre le edicole del mio paese, ma l'hanno esaurito. Però il fatto che potrebbe non essere disponibile sul sito, in quanto non ancora uscito il successivo, mi dà un po' di speranza...
  25. Una domanda, per chiunque sarà in grado di aiutarmi : ho "lisciato" l'ultimo albo di questa storia (La Sconfitta delle Aquile). Anche in questo caso, non per colpa mia- ne erano arrivate poche copie all'edicola cui avevo chiesto di tenermelo L'edicolante ha assicurato di recuperarmelo, ma a un mese di distanza ancora nisba. La domanda è : ma come mai sul sito della Bonelli non è ancora disponibile per il carrello ? Che sia già totalmente esaurito quest'albo, e dopo aver letto tutti i 5 precedenti resto senza finale ? Grazie a tutti.
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