Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Diablorojo82

Ranchero
  • Contatore Interventi Texiani

    849
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    8

Messaggi pubblicato da Diablorojo82

  1. Allora...Ho letto due volte a stretto giro questa storia. Non mi capita quasi mai ma la prima lettura  mi ha preso tanto perché ero incalzato e coinvolto dagli eventi. Nella seconda lettura ho "assaporato" i personaggi, i dialoghi e le scene.

    Boselli si conferma il mio autore preferito (naturalmente non esente da difetti e naturalmente certe sue storie non mi hanno convinto), per lo stile, per la coralità, per la creazione di tanti personaggi coinvolgenti. Questi personaggi sono sia in prima linea (Bronco, Langdon) che dietro le quinte (padre Esteban, Manchas, Donner). Personaggi incisivi con poche (o molte) battute, ben definiti. Poi la gestione dei pards... Kit il protagonista, Tiger sempre su pezzo, Carson che chiude il conto con i veri rapinatori e Tex che chiude i conti.

    Questa storia è a metà strada per me tra le vette e le storie discrete di Boselli.

    Font sicuramente ha un tratto caratteristico ed efficace, però non sarà mai tra i miei disegnatori preferiti (tipo Marcello) e questo un po' ha "penalizzato" la storia.

    Comunque lettura molto soddisfacente. :-)

    • +1 1
  2. <span style="color:red">2 ore fa</span>, Magic Wind dice:

     

    La storia migliore delle due è quella di Nizzi, il che è tutto dire, visto che sembra una specie di barzelletta, o una presa per i fondelli dei lettori.

     

    In pratica il nostro scrive una storia il cui soggetto potrebbe stare comodamente nel retro di un biglietto del tram, la riempie di scambi di battute spiritosi alternati a pagine mute con gente che cavalca o che sta appostata con il fucile e si inventa la figura del ranchero con 4 figli maschi per reiterare per 4 volte lo stesso identico schema narrativo (Tex che prima distrugge il ranch a uno dei figli, poi la miniera a un altro, poi la banca a un altro ancora…). Quindi scontro finale dove i nostri fanno fuori tutti e via verso nuove avventure. La storia è tutta qui.

     

    Il bello è che nonostante il canovaccio inesistente la sceneggiatura FUNZIONA e alcuni battibecchi tra Tex e Carson sono davvero DIVERTENTI (tempo addietro, mi pare nel thread de La tigre nera, si discuteva di Nizzi come grande autore comico, i tempi giusti secondo me ce li ha). Trovo perfettamente comprensibile perché Nizzi abbia ancora tanti estimatori: trame di nessuna difficoltà leggibili a cervello spento, sceneggiature dal page turning molto veloce e con un certo brio (senza esagerare perché i lettori di Tex sono tutti molto anziani), uso smodato di cliché e situazioni riconoscibili, pards sempre centrali all’azione e dialoghi brillanti. La formula del successo è tutta qui.

     

    Quello che non funziona assolutamente sono gli sgorb… i disegni di Torti. Ora, non capisco davvero come si possano paragonare a Ticci o Fusco, ma per me non sono minimamente presentabili in una testata con il marchio Tex. Graficamente trovo che quest’albo sia uno dei punti più bassi di sempre della serie (Fernandez e Laurenti erano meglio). Se gli scenari sono ancora ancora accettabili, le figure umane, tralasciando gli illustri paragoni di cui sopra, a me hanno ricordato quelle di Bruno Bozzetto in West and Soda. Torti probabilmente non è mai stato arruolabile su Tex, nemmeno al suo livello migliore, e questa storia per me è sicuramente il suo lavoro peggiore.

     

    Velo pietoso anche sulla storiella di Serra, che spreca in un mare di noia e deja vu quello che potenzialmente poteva essere un buon soggetto, realizzando, come sempre, una storia piatta, amorfa, con i protagonisti che potrebbero benissimo essere quelli di qualsiasi altra serie e non cambierebbe nulla. Disegni di Mandanici troppo rigidi e ingessati, non adatti a Tex.

    Allora...Non concordo sui disegni. Però sulla sceneggiatura concordo. Poi uno alterna storie così a quelle più ambiziose del Bos ad esempio. 😉

  3. Adesso, Angelo1961 dice:

    Non so, sarò di bocca buona, ma a me la storia di Nizzi non è dispiaciuta. Leggerne così... 

    Certo, non si avvicina neanche un minimo ai capolavori che sforna Boselli senza (apparente) fatica, ma è molto di più di quanto si può leggere, per esempio, in Zagor!

    Un cattivo violento e arrogante, un Tex che prima lo umilia e poi lo elimina senza tentennamenti, senza rischiare nulla, senza creare apprensione 

    nel lettore che si sente sicuro e rassicurato. QUESTO E' TEX!!!

    Poi Kit, Tiger e Carson dicono la loro. Cosa che per me non guasta mai...😉

  4. Contiene SPOILER

     

     

    Allora...Un Maxi per me soddisfacente.

    La prima, e più corposa, storia è del vecchio mestierante Nizzi. Trama classica (signorotto locale più quattro figli, i pards richiamati da un vecchio ranger) ed elaborazione classica. Al netto di una trovata troppo telefonata ( il rapimento della figlia), ci sono sparatorie, discreti dialoghi e siparietti. I quattro pards sono tutti protagonisti e se la cavano egregiamente. Ci sono esplosioni, spioni, cazzotti etc. I disegni di Torti, seppur un po' troppo macchiettisti per i miei gusti, non fanno troppi danni e la lettura scorre fluida. Mi ha regalato un'oretta sfiziosa e rilassante.

     

    La seconda storia con il soggetto di Civitelli e la sceneggiatura di Serra è più ambiziosa. Prova a dare un tocco esoterico però resta a metà strada tra il troppo scontato e il non spiegato. Gli spiegoni a volte possono stonare ne avrei apprezzato uno piccolo in questa occasione. Piccola sbavatura però non così pesante. I disegni della Mandanici non sono malaccio.

    Comunque globalmente Civitelli, Serra e la Mandanici non mi sono dispiaciuti. Si poteva forse osare ancora di più.

  5. Allora...Roi mi piace molto come disegnatore, l'ho conosciuto con Magico Vento, e con il suo tratto inconfondibile ha dato un bel contributo a questo Texone. I vari personaggi (il principe Florian, l'assassino Vladar , Zaira la zingara) sono stati disegnati in modo accattivante da Roi. Qualche volto di Tex e Carson ogni tanto troppo "sfumato" ma è un fatto di stile e non mi ha disturbato molto. Ruju ha creato una vicenda che potesse esaltare il disegnatore. I soliti colpi di scena da Ruju, alcuni riusciti altri meno. Comunque la storia mi ha tenuto, ho finito il Texone in un giorno e lo sceneggiatore sardo ha fatto il suo. Carson se la cava nonostante venga ferito, qualche sparatoria non gestita in modo esaltante, comunque al netto di un paio di sbavature mi è piaciuto il Texone di Ruju e Roi. Un 7 pieno.

  6. Il 22/7/2012 at 13:13, Leo dice:

    Faccio mie le parole soprattutto del Colonnello Jim Brandon, parecchi post fa, e alcuni passi dell'intervento di Virgin, in un post più recente (anche se ho trovato le parole di Virgin un p? eccessive: si vede che ti autocompiaci a scrivere, Virgin. Dici che l'artista è vanitoso, e tu lo sei senz'altro, ma fai bene ad esserlo! Scrivi davvero troppo bene: complimenti!)

    Ritornando alla storia, se quoto i due interventi sopra citati, è perchè questa storia non mi ha "trasmesso". Mi rendo conto anch'io che è una storia di pregio, e tra l'altro è ben realizzata. Lo stesso Virgin non ha nulla da eccepire dal punto di vista tecnico, ed anzi trova agghiacciante "una grammatica (perfetta) che nulla esprime".
    Qui mi discosto un p?, perchè "agghiacciante" mi sembra troppo forte. La grammatica è perfetta perchè l'autore sa il fatto suo e "conosce alla perfezione le regole del gioco" (come dice Carson a Lena nella capanna di quest'ultima: non c'entra niente, ma mi è venuto in mente e lo riporto :P); poi, al di l' del mestiere, che c'è senz'altro e ci mancherebbe, non sempre un'opera creativa riesce a trasmettere quel quid in più, di intangibile e immateriale, come un'emozione.

    Ma anche questo è opinabile, e riprova ne è che questo Texone a molti è piaciuto, ed alcuni lo considerano un Capolavoro. Quindi, alla grammatica perfetta si aggiungono le emozioni che pure questa storia è riuscita a suscitare in molti. Poi, non si può accontentare sempre tutti, soprattutto un pubblico come il nostro, vario, sempre attento e sempre pronto ad essere perplesso su tante cose (io per primo, che sono un grande rompi...).

    Da rompi, dico quindi che questa storia non mi è piaciuta granch?. Non è (solo) l'ambientazione, troppo lontana dal mio amato Ovest, n° le per me intollerabili "mefistate" di Rayado (che blocca le pallottole, ipnotizza il ragazzo, comunica a distanza attraverso gli ologrammi di due spaventosi serpenti... io proprio non ce la faccio a vedere 'ste cose: sarà un mio limite, ma non posso farci niente). E' proprio che non mi ci sono innamorato, di questa storia e dei suoi personaggi, non è scattata l'alchimia, e non so bene perchè.

    Andando in Off topic, Don Fabio dice che in Boselli ci vede un quid barocco. Boselli non è sempre "semplice" da leggere, nel senso che le sue trame sono spesso complicate, e tendono spesso al colpo di scena, tanto che a volte si ha la sensazione che voglia stupire a tutti i costi. Le volte che non gli riesce, questo suo essere barocco salta subito agli occhi, e può infastidire. Le volte che invece gli riesce, sforna cose sublimi. E allora, io dico che Boselli ci deve provare sempre, a rischio di sbagliare.
    Facendo una metafora calcistica, un giocatore che sa fare i dribbling e li prova spesso, sbaglia più di uno che non ci prova mai. Ma, se i dribbling sono nelle sue corde, è giusto che ci provi, perchè le volte che gli riescono (e non saranno poche, se è bravo a farli), d' spettacolo, emoziona, salta l'uomo e va in goal. Poi, se sbaglia, pazienza: ci ha provato. E ci deve provare sempre, perchè la gioia negli occhi e la sensazione di libertà di un dribbling che ti fa volare verso la porta (penso a una vecchia azione di Weah in questo momento) è molto meglio di una prestazione senza errori, ma piatta e scialba. Ordinata, pulita, ma che non trasmette nulla. Spesso Boselli ordinato non ?, fa saltare le carte all'aria e rende tutto più difficile, ma è l', in quell'esperimento, che può nascere, come difatti spesso è nato, il Capolavoro.

    È ambizioso...E deve continuare così😉

  7. Allora...Non è epico come Patagonia però I ribelli di Cuba si difende egregiamente.

    Boselli su soggetto di Nolitta porta Tex dentro la Storia e quindi si fanno operazioni così non è semplice. Le gabbie degli eventi possono essere limitanti però il nostro Borden di solito le sfrutta e non le subisce.

    Stavolta ha sfruttato alla grande (fatta eccezione per alcuni volti di Tex) le matite e le chine di Orestes Suarez. La natura di Cuba tra mare e foreste, le varie etnie che la popolano, manna per il disegnatore cubano.

    Come al solito Boselli mette sul piatto personaggi come Serrano e Rayado che rubano l'occhio senza dimenticare quelli "minori" (Alonso), fino ad arrivare al maggiordomo Etienne. Una carrellata di personaggi funzionali e non messi su carta come sfondo.

    Poi rivedere Tex e Montales insieme immersi nell'avventura non ha prezzo.

    Lettura molto soddisfacente a caldo ma ne gusterò una seconda lettura tra un anno (come faccio con Patagonia).

     

     

  8. <span style="color:red">6 ore fa</span>, juanraza85 dice:

     

    La figura del "profeta", inteso come leader carismatico che viene talvolta più o meno sottilmente manipolato da altri, è in generale piuttosto ricorrente nella letteratura o anche nel cinema, in quanto piuttosto versatile.

    Sicuramente...Speravo Nolitta la sviscerasse di più.

  9. Allora...Finalmente recuperato questo classico...Soddisfatto della storia messa in scena da Nolitta e rappresentata da Fusco. Partendo dal disegnatore, l'ho trovato diverso dal Fusco maturo, il tratto era in evoluzione ma comunque mi è piaciuto. Passando alla sceneggiatura di Nolitta...Al netto di alcune trovate fuori dai canoni (Tex che invoca le ballerine) e di qualche batosta in più (però Tex deve sudare un po' per vincere), la storia dei due cugini (il profeta e il cagnaccio), di Donovan (ribelle, traditore, idealista), dei trappers in rivolta e degli indiani "abbindolati" da Roger è stata sfiziosa.

    Avrei gradito un maggior approfondimento sul "profeta" però Nolitta ci ha portato avventura, azione, sentimenti e tragedie sulla poltrona(o divano) di casa. Mai visto un Jim Brandon così sul pezzo, divertente il personaggio del trapper Soublette.

    Chissà se qualche personaggio sarà (o è stato) ripreso...

    Lette le opinioni di altri del forum...Mmm...È oggettivo che la storia è stata gradita da molti votanti (questo non vuol dare patente di oggettività ma semplicemente "contare" i voti). È secondo me chiaro che ci siano scene forzate di Tex (ballerine) e scelte discutibili (Tex al palo per tanto).

    Il personaggio di Donovan non l'ho trovato "sbagliato" come @Leo ad esempio ma sicuramente non ai livelli di quelli Boselliani da lui citati.

    Un giorno farò una seconda lettura...

    Ora continuo a studiare il Tex di Nolitta...😅

  10. I voti ,che non ci sono più, davano il sentiment dei partecipanti alla discussione.

    Ad occhio e croce siamo un nutrito gruppetto di soddisfatti (dal 6,5 in poi), due molto critici, ed un paio sul 6 scarso.

    Accontentiamoci...Poteva andare peggio😅

     

    Ora tocca a Borden...Vedremo

  11. Allora...Il recupero delle vecchie storie continua...I punti di forza per me di questa breve opera di GLB e Ticci sono i dialoghi tra Tex e Carson, i meravigliosi pennelli del nostro toscano e un finale sfizioso.

    I difetti stanno nella pochezza degli avversari soprattutto.

    Quindi storia godibilissima e Ticci sugli scudi.

  12. <span style="color:red">8 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

    O spesso non accorgersene proprio.Com' é il mio caso. Datemi pure del fesso,ma così sono riuscito a godermi tantissime storie che altri invece non hanni gradito.Quindi preferisco rimanere " cieco".

    La visione romantica...Ti approcci ad ogni storia con speranza.😁

    Comunque ho recuperato circa 80 numeri di Tex di varie fasce(100/200/300/500 più 5 Texoni) e sono molto emozionato.😉

    Anche per la fascia 500...😅😁

  13. <span style="color:red">39 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Articolo che mi ha fatto un po'... girare le scatole.

     

    Non per l'articolo in sé, che anzi mi segnala una cosa che non avevo notato, ma appunto per quello che segnala: la sistematica SOSTITUZIONE di copertine di Villa alle copertina "classiche" di Galep... 

     

    05%20quartiere%20cinese.jpg

     

    E lo fanno persino quando si ristampano le storie classiche dello stesso Galep!

     

    04%20Montales.jpg

     

    Che senso ha?

     

    Villa è un bravissimo copertinista e siamo stati fortunati a trovare un simile sostituto per Galep, ma la sostituzione ha una DATA PRECISA: il momento in cui le storie iniziano ad uscire in prima edizione con le sue copertine! Quindi va benissimo la copertina di Villa per "il Passato di Carson", ma che senso ha usare la sua copertina per "Montales" che raccoglie tutte storie disegnate da Galep?

     

    la nuova direzione della Bonelli è convinta che i bambini che stanno comprando Tex a frotte si trovino spiazzati a vedere una "strana" copertina di un certo Galep al posto di una di Villa?

     

    O si sono tanto fissati sull'idea dell'avere "una immagine unica" di Tex che vogliono cancellare le vecchie copertine di Galep, non abbastanza "moderne"?

     

    O forse, più semplicemente... sperano che i lettori che hanno già quelle storie si ingannino e ricomprino lo stesso volume con una copertina diversa?  :lol:

     

    Bah, comunque, contentissimo di avere quelle storie in originale, con le storie originali. per le ristampe mi compro l'anastatica settimanale, pur con i suoi errori mi dà molta più fiducia di questa direzione Bonelli...

     

     

    Sarebbero domande da porre agli addetti ai lavori della Bonelli...

  14. Critiche portando esempi, postando vignette, facendo capire il proprio punto di vista come lettore lo trovo interessante.

    Leggo sempre i post di autori come @Diablero ad esempio perché ti danno una prospettiva diversa.

    Sui toni e su certe espressione usate in passato (non remoto) in relazione ad autori e ad altri utenti ci sarebbe molto da ridire (ed è stato già detto).

    Poi è bello discutere, il sale del forum è anche questo, portando le proprie visioni. Siamo lettori diversi, con sensibilità diverse, background culturali diversi e gusti diversi.

     

    Certo è che approcciarsi in edicola ad ogni uscita di Tex in un certo modo non aiuta. Io spero sempre in una storia coinvolgente ogni volta, ogni singolo giorno. A volte gli autori ci riescono altre volte no.

    Dopo più di 700 numeri e alla mia età (42) anni forse è già tanta roba per me...

    • +1 4
  15. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Doudou dice:

    SPOILER

     

    Sul finale Big Frank viene accoltellato, ma su un fianco se la vista non m'inganna. Poi cade nell'acqua gelida. Questo potrebbe far sì di diminuire il tempo di dissanguamento. Sequel?

    Speriamo di no...Mi devo ancora riprendere da Ciro l'Immortale....😒

  16. <span style="color:red">51 minuti fa</span>, Leo dice:

     

    E purtroppo è uno dei punti di partenza della storia. Un'altra cosa su questa storia: il soggetto è ottimo. La sceneggiatura è più che buona, ma si velocizza molto nel finale. Boucher scompare di scena troppo rapidamente, quando sembrava avere i crismi per essere invece un cattivo di altro spessore. Credo che l'accelerazione delle ultime scene, che ha impedito uno sviluppo più arioso e magari epico, sia la solita costrizione dei due albi, quando magari, con qualche pagina in più, poteva darsi maggior robustezza alla fase finale. 

    Concordo...Boucher poteva essere sfruttato meglio ma credo che Ruju volesse far emergere altre trame.

  17. <span style="color:red">14 minuti fa</span>, Leo dice:

    La storia è buona, anche grazie alle sottotrame che la alimentano e all'ottimo personaggio di Lagarde.

     

    CONTIENE SPOILER

     

    Mi resta però un tarlo: già il giorno dopo l'arrivo al Forte di Tex e Carson con Big Frank come prigioniero, c'è un avvocato pronto a difendere quest'ultimo e degli scagnozzi pronti a farlo fuori una volta che sarà scarcerato. Ma come ha fatto, in quelle sperdute latitudini, Pierre Boucher a sapere che Big Frank era stato preso prigioniero? Già il giorno dopo, soprattutto. E subito convincersi ad ammazzarlo. Da qui parte poi l'avventura, con Tex che convince Frank ad affidarsi a loro per non essere fatto fuori dai suoi ex sodali. Sta in piedi?

     

    Secondo appunto: Carson che si fa fregare. Non aggiungo altro.

     

    Lagarde è un personaggio riuscito. La debilitazione per lo stress patito nei giorni in cui, nell'inverno più glaciale, tutti i suoi compagni sono morti si aggiunge alla probabile prostrazione mentale che già il tenente doveva avere per la morte della fidanzata. Il suo amico Larry e la sua Angelica tornano a consigliarlo, lo rendono paradossalmente più lucido proprio in quei momenti di nebbia in cui parla da solo. Ci sta che Nadine se ne innamori e che comprenda il dramma interiore e la malattia di quello sfortunato. 

     

    I disegni sono più caricaturali del solito, alcune vignette francamente rese male, con personaggi storti e scalcagnati. Discontinua la resa dei personaggi, da Nadine, a volte bella ragazza e altre volte poco gradevole, a Big Frank e ai pards. Solo su Boucher c'è continuità, perché brutto e truce lo è sempre, anche nelle vignette migliori. Come simili disegni, con le loro sproporzioni e con i loro aspetti sgraziati, possano entusiasmarmi e narrare con così tanta efficacia una storia nordica come questa, è una contraddizione che non mi spiego, un mistero della fede. Poco male, non lo svelo, me li godo e basta.

     

    È comunque un espediente classico, usato in mille situazioni da Glb, Nizzi e Boselli. In effetti sono troppo lontani da casa, ma le spiegazioni potrebbero essere tante, e di solito, anche in passato, non ci sono state date. Forse stavolta Ruju poteva inventarsi qualcosa, dato che il Canada è in effetti un tantino lontano, però io credo che spiegazioni su quest'aspetto possano pure essere tralasciate. 

    I disegni di Font spesso sporchi, a volte sproporzionati, qualche volta sghembi sono come quei panini con cose che non ti piacciono ma addenti con gusto.

    Anche a me non quadra molto la parte dell'avvocato, sarebbe da rileggere, però non mi ha tolto il gusto e l'interesse per la storia.

  18. Allora...Devo ammettere che questa storia di Ruju e Font mi è piaciuta sia per atmosfera (i pennelli di Font mi hanno costretto ad accendere la stufa!) che per sceneggiatura.

    Ruju sviluppa diversi filoni, quello di Lagarde con la sua ricerca e le sue visioni, Tex e Carson, i Blackfoot, il contrabbandiere e suoi scagnozzi, il piccolo pesciolino che vuole farsi squalo.

    La storia mi ha tenuto, certe scelte di Ruju, coadiuvate da Font e dal suo tratto sporco e spigoloso, mi hanno emozionato.

    Alla fine il cattivo Boucher si rivela spietato ma non un grande avversario, più che altro è il pretesto per sviluppare le storie collaterali (soprattutto Lagarde).

    Comuque soddisfatto da questa doppia.

     

     

    • +1 1
  19. <span style="color:red">5 ore fa</span>, Magic Wind dice:

    Ottima storia. Una delle migliori pubblicate negli ultimi anni sulla collana regolare (anche se è un bis).

     

    Mi è sembrata, però, più una storia dello young Tex della serie Tex Willer, per il ritmo più brioso e i dialoghi più coloriti, che non del Tex classico della serie regolare.

     

    Non amo particolarmente questo volere coprire a tutti i costi ogni buco della continuity, però in questo caso il risultato è ben riuscito e rispettoso delle storie originali.

     

    Molto buono Dotti, grande matita popolare capace di coniugare qualità e quantità.

    Mmm...A naso, nell'ultimo anno almeno, le storie con Tex giovane (che siano della collana Tex Willer o degli speciali) hanno dato più soddisfazione rispetto a quelle con Tex adulto.

×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.