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navajo warrior

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Tutto il contenuto pubblicato da navajo warrior

  1. navajo warrior

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    Ok, ascolta. Prima di tutto, la cosa più inverosimile è che un dilettante come me si metta a discutere sulla qualità di una storia con chi la storia l'ha scritta. Qualsiasi cosa tu o altri autori scriviate, a me non verrebbe in mente neanche per concessione divina. Mi sembra un po' quando siamo tutti allenatori della Nazionale senza avere magari mai toccato un pallone. Non è che aspetto la fantascienza, anzi. Quelle storie degli alieni su Tex li ho cancellati dalla memoria, mi hanno fatto ribrezzo leggerle su Tex, fin dalla prima di GLB. E così quelle dei dinosauri o delle mummie egiziane. Apprezzo di più, con moderazione, le storie di magia, sia essa nera come in Mefisto e sia legata a miti indiani o roba simile, come gli ologrammi dei sacerdoti di GLB, le pietruzze magiche, i diableros ecc. ecc. o gli immortali...... Per questo mi pregustavo una storia così nell'Indian Carnival, magari con qualche sfumatura alla X-file, del tipo ma è reale o è un'illusione? Scoprire trucchi di specchi, ipnosi, incantatori di serpenti... bè, mi ha un po' spiazziao, tutto qui. E se Bocci scrive di alieni, sta tranquillo che non leggo nemmeno l'albo .
  2. navajo warrior

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    Scusa, ma cosa c'è di magico e irrazionale? A me la storia stava piacendo proprio perchè sembrava ci fosse qualcosa di magico e irrazionale, poi invece sono solo trucchi scenografici, ammaestratori di bestie e comuni ipnotizzatori. Il magico e irrazionale che mi aspettavo io era che gli spiriti erano DAVVERO spiriti. O solo le storie di Mefisto possono essere così stupefacenti? Su Tex abbiamo visto anche gli alieni, Borden. E' per questo che dico che ti sei lasciato sfuggire il finale.
  3. navajo warrior

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    Anche io preferisco questa che, come ho già scritto, reputavo eccezionale fino a metà lettura, poi il finale mi ha un po' deluso, mi è sembrato troppo incredibile, da Tex che si risveglia e riperde i sensi ad hoc, con l'ipnosi collettiva, i ragni telecomandati, il veleno dei serpenti che stecchisce al volo qualcuno mentre altri hanno tempo di fornire lunghissime spiegazioni, con i cittadini che vanno in massa al circo senza chiedersi dove sono finiti una trentina di loro, con uno dei colpevoli (lo smilzo) che alla fine non paga alcuna conseguenza, con l'improvvisa pazzia di Shado che prima non ne aveva mostrato nulla.... Secondo me Boselli stava scrivendo una storia di quelle indimenticabili, ma poi gli è sfuggito il finale.
  4. Io la cosa che ho sempre apprezzato di più in quei disegni sono gli spacchi (nelle gonne, naturalmente).
  5. navajo warrior

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    A me Carnevale piace un sacco. Ricordo quando l'ho 'conosciuto', in quella storia dell'uomo topo su Lanciostory tanti secoli fa, mi era subito sembrato eccezionale, diverso.
  6. Sì, la storia del rapimento di Tesah nei primi numeri di Tex Willer.
  7. navajo warrior

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    Il tuo ragionamento non fa una grinza, anche se mi lascia lo stesso qualche dubbio.
  8. Io credo che è anche difficile pensare che questo giovane Tex, così calcolatore, donnaiolo e giudice di uomini, diventerà in futuro il Tex che conosciamo, quello che tra pochi mesi uscirà da una porta sparando all'impazzata contro venti nemici e gridando 'Cani ! Cani !', che sempre a breve eviterà le avances di belle figliole come Marie Gold o Lupe e che tra qualche anno si farà abbindolare da un vecchio schiavista del Sud credendo per anni alla colpevolezza di un innocente. Stiamo leggendo un fumetto (o per meglio dire una serie di fumetti) su un personaggio che, checchè se ne dica, ha diversi padri putativi oltre a quello originale e quello che facciamo è appunto paragonarlo a quello che amiamo di più. Nel mio caso è quello di GlB, ma altri preferiranno quello di Nizzi, Nolitta o l'ottimo di Boselli.
  9. navajo warrior

    [716/719] Netdahe!

    Probabilmente il titolo è ad ampio respiro, visto che si tratterà di una lunga storia. Anche io di getto avevo avuto la stessa impressione, ma sono un tipo istintivo...
  10. navajo warrior

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    Valerio l'ha detta giusta anche secondo me
  11. ufff, ok. ma dì la verità. ti diverti più con me che cerco di portarti sulla retta via, o con chi ti dice sempre sì Borden, hai ragione Borden, ossequi Borden?
  12. PS. e poi, dal momento che mi dimostri di saperne abbastanza (e mi riferisco anche alla storia dei Kansa nel Texone), perchè ogni tanto (spesso) continui con cazzate tipo 'la mia gente [Pima] giù a Taos'? sì, ma devi ammettere che, se come spero, poi Tex si allea più o meno con i Seminole, come fa a giustificare il suo iniziale comportamento? Non credo che basti dire, bè, o io o loro. E in ogni caso, mi sto divertendo.
  13. Su questo hai ragione, ma con queste giuste affermazioni stai svicolando sul fatto che Tex, partendo da zero, sta combattendo e ammazzando gente con i quali, normalmente, sarebbe in completa sintonia.
  14. navajo warrior

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    Sono arrivato a metà albo pensando di leggere una storia eccezionale. La seconda metà è stata invece una grande delusione, una trama a dir poco inverosimile e assurda, per restare in tema, un autentico 'fenomeno da baraccone'. SPOILER Qualcuno può spiegarmi qual'è il terrore particolare che ha spinto Dorado al suicidio?
  15. Ecco perchè anche io ho scritto che Tex Willer è un'ottima serie, ma ha poco a che fare con il Tex che conosco. Idem. Mi aspetterei per lo meno una replica di Cochise quando Tex racconta di questa prima battaglia contro i Seminole, i quali agiscono con le stesse motivazioni dei suoi Chiricahuas.
  16. navajo warrior

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    In otto anni i giudizi possono cambiare. Bisogna vedere se sono un segno di maturità o di decadenza senile
  17. sì, dopo un prologo di due albi e 62 pagine. Ok, quello che affermi tu e gli altri è chiaro, e non è qualcosa che mi precluda l'apprezzamento della storia, ma resto dell'avviso che Cochise solo dal prossimo numero comincerà ad interessarsi alla vicenda. Pensa che figata: Tex è al campo di Cochise e fa quattro chiacchiere con l'amico ladro di cavalli, hey ti racconto cosa ho fatto negli ultimi mesi, fughe precipitose, partite a poker, topa come se piovesse.... poi arriva Cochise. Siediti con noi fratello, arrivi al momento giusto, stavo raccontando a Jimmy della mia avventura con i Seminole, ecc. ecc. Ecco, così mi sarebbe piaciuto di più, ma io sono uno scalzacani e Borden è Borden.
  18. Sarà come dici, ma non vorrei che, alla lunga, la tua tanto amata sospensione dell'incredulità non diventi l'espediente o la scusa per giustificare qualsiasi cosa uno scriva. Se io scrittore voglio far conoscere al mio lettore le avventure tra letti e bische clandestine del mio personaggio, le faccio raccontare a un gruppo di amici libertini che possono apprezzare, non a una congrega di frati. Se voglio far conoscere ai lettori le avventure di guerra del mio personaggio gliele faccio raccontare a Cochise o gente simile. non all'associazione femminile del ricamo incrociato a uncinetto su lino originale del Katanga Bonga. Questo è quello che intendevo dire, a prescindere dal fatto che questa storia e tutta la serie di Tex Willer mi piace un sacco, ma senza per questo osannare per forza Boselli come fai sempre tu, perchè penso che lui possa caso mai migliorarsi subendo qualche critica e non vivere solo sui salamelecchi di gente ossequiosa. E poi oggi è sabato e mi è toccato lavorare fino a pomeriggio inoltrato perciò sono nervoso che il week end è andato in vacca.
  19. Sì, questo è vero. Ma resta comunque un fatto, che Tex sta raccontando la storia a Cochise. Chi vietava (per esempio) che Tex a un certo punto sta bivaccando solo soletto nella prateria e gli viene la nostalgia di Anita, allora ripensa a quella storia, prima di addormentarsi, per poi finire con occhi aperti all'alba, perchè la storia è lunga
  20. navajo warrior

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    Come al solito, gli spoiler abbondano. Non è che tutti si fiondano in edicola. basta poco a scrivere SPOILER.
  21. La storia nel complesso è buona, forse ottima, non c'è che dire. Ma non vorrei che, come si dice in francese, Boselli stia un po' pisciando fuori dal vaso', cioè mette troppa roba in una sola avventura, dalla caccia del marshall sulla costa texana, al battello e le partite di poker, dalla collezione di pupe ai soldati, ai Seminole che non si capisce ancora bene se devono essere buoni o cattivi. Bisogna farsene una ragione, questo è il Tex Willer giovane secondo Boselli, inutile tirare in ballo GLB che non avrebbe mai scritto cose simili. Non era nell'epoca giusta per farlo e comunque il suo Tex giovane sarebbe stato diverso da questo, più impulsivo credo. Secondo me Dix ha ragione, Cochise si è addormentato o comunque rotto i cosiddetti già dal primo albo, a sentire una storia così. Anche la storia più interessante può risultare incomprensibile a chi non è in grado di coglierne le sfumature. Cosa ne avrà capito Cochise di marshall, limiti territoriali e giudiziari, scale reali e puttane sentimentali? E' come una sensazione, forse solo mia. Tex sulla serie regolare e gli speciali è una cosa e io godo delle storie che mi piacciono e mi incazzo per quelle che mi sembrano stupide. Tex Willer è un'altra serie, un altro personaggio. A me piace, ma non ci faccio paragoni con il Tex della serie. Sono sempre più convinto che questo è il Tex come sarebbe stato se lo avesse inventato Boselli, da zero. Simile, ma no uguale a quello di GLB che mi ha accompagnato crescendo. A me piace, ma lo leggo come leggo Dampyr o altri fumetti, è una serie a sè, un personaggio a sè.
  22. Personalmente apprezzo i giudizi positivi che il giovane Mefisto sta elargendo a piene mani alle fantastiche storie di GLB post 100.
  23. D'altronde la faccenda delle armi nel western è sempre stata piuttosto fantasiosa, a cominciare dai cinturoni con fondine alla coscia e le asole (non so come si chiamano esattamente) per contenere le cartucce metalliche
  24. se non sbaglio, il .44 Henry fu prodotto solo nel 1860 ed esordì nella Civil War, ma come detto, forse sbaglio.
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