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Diablero

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  1. Diablero

    [203/207] I Ribelli Del Canada

    Erano tante le cose che Sergio Bonelli odiava, anche se l'unico elenco più o meno "ufficiale", scritto da Alfredo Castelli, l'hanno potuto leggere in pochissimi (io vidi solo la copertina della mitica reliquia, una volta in visita alla redazione, ma non potemmo sfogliarla...), ci sono notizie "ufficiose" che di solito concordano (tipo l'odio per l'aria condizionata), certe parole che non si potevano usare nei titoli, etc. Però anche se è divertente che abbia usato Tex per "vendicarsi", davvero, non è da Tex fare il prepotente contro un povero prestigiatore che non gli aveva fatto niente. Avrebbe dovuto "preparare" meglio la scena, dare a Tex qualche motivo migliore di "mi ricorda Mefisto". Purtroppo, come dimostra anche "Caccia all'Uomo", quella era la visione di Tex che aveva Nolitta all'epoca: un prepotente violento e gradasso...
  2. Purtroppo paragoni cose non paragonabili. Non tenendo conto delle azioni della casa editrice nel frattempo. Esempio: primi anni del 2000. Prendiamo il 2003 (vent'anni fa) che è anche nella "fascia 500" così prendiamo entrambi i tuoi esempi. Escono 12 Tex regolari, questi: Nr. Titolo Mese di pubblicazione Soggetto Sceneggiatura Disegni 507 Un ranger ha tradito! gennaio Mauro Boselli Mauro Boselli Guglielmo Letteri 508 Il mercante francese febbraio Claudio Nizzi Claudio Nizzi Fernando Fusco 509 Snake Bill marzo Claudio Nizzi Claudio Nizzi Fernando Fusco 510 Nel campo nemico aprile Claudio Nizzi Claudio Nizzi Fernando Fusco 511 Ritorno a Culver City maggio Claudio Nizzi Claudio Nizzi Fabio Civitelli 512 La città della paura giugno Claudio Nizzi Claudio Nizzi Fabio Civitelli 513 Le foreste dell'Oregon luglio Claudio Nizzi Claudio Nizzi Andrea Venturi 514 I fucili di Shannon agosto Claudio Nizzi Claudio Nizzi Andrea Venturi 515 Il lungo viaggio settembre Claudio Nizzi Claudio Nizzi José Ortiz 516 La cripta ottobre Claudio Nizzi Claudio Nizzi José Ortiz 517 Il serpente piumato novembre Claudio Nizzi Claudio Nizzi José Ortiz 518 Pioggia dicembre Claudio Nizzi Claudio Nizzi Gianluca e Raul Cestaro (ho scelto apposta un anno di "quasi tutto Nizzi", per fare il caso peggiore). Una bella lista di schifezze, eh? Ci sono sia "ritorno a Culver City" che "i fucili di Shannon", una delle annate peggiori del periodo di Nizzi. Ma guarda CHI LE DISEGNA, senza disperdere i migliori per vari "collaterali". E inoltre sono in tutto 11 albi di Nizzi, totale 1210 pagine, 24,20 Euro (Tex costava 2,20 Euro, notare che rispetto ad allora salari e stipendi, fonte ISTAT, sono assolutamente identici, non sono realmente aumentati da 30 anni, aumentano solo i prezzi... quindi i prezzi sono GIÀ "ADEGUATI ALL'AUMENTO STIPENDI DEI LETTORI") Oltre a questi 11 albi, escono il Texone di Sommer (Nizzi, altri 224 pagine e 5 Euro), e il maxi di Diso (330 pagine, 5,50 euro) e L'almanacco del west con la storia "Eroe per caso" di Boselli e Andreucci. Dal punto di vista qualitativo, un annata pessima: due soli albi belli, di Boselli, in mezzo a fuffa nizziana del periodo peggiore. Ma guardala dal punto di vista quantitativo: quanti soldi ho "buttato"? 34,70 Euro, arrotondiamo a 35€, e 1700 pagine di fuffa ad occuparmi la libreria, una quindicina di albi E dal punto di vista psicologico? Che Nizzi fosse alla frutta era più che ovvio, come il fatto che Boselli fosse di un altra categoria, molto superiore anche al Nizzi migliore. Onestamente all'epoca ero OTTIMISTA (e per questo prendevo ancora Tex), da un abisso simile pensavo che Tex potesse solo risalire (e infatti poi è risalito, allontanando Nizzi, anche se poi sciaguratamente Boselli l'ha fatto tornare) Vediamo il 2023: Nr. Titolo Mese di pubblicazione Soggetto Sceneggiatura Disegni 747 Il grande incendio gennaio Pasquale Ruju Pasquale Ruju Corrado Mastantuono 748 La Mesa della follia febbraio Moreno Burattini Moreno Burattini Michele Rubini 749 Le creature del buio marzo Moreno Burattini Moreno Burattini Michele Rubini 750 Ritorno a Redrock aprile Antonello Rizzo Pasquale Ruju Rossano Rossi 751 Condanna senza appello! maggio Antonello Rizzo Pasquale Ruju Rossano Rossi 752 Fratello di sangue giugno Giorgio Giusfredi Giorgio Giusfredi Alfonso Font 753 Wolfman è vivo! luglio Pasquale Ruju Pasquale Ruju Pasquale Del Vecchio 753 bis Sulle tracce di Kit Carson luglio Antonio Zamberletti Antonio Zamberletti Sandro Scascitelli 754 Dentro la montagna agosto Pasquale Ruju Pasquale Ruju Pasquale Del Vecchio 755 La cavalcata del destino settembre Graziano Frediani / Mauro Boselli Mauro Boselli Claudio Villa 756 La Tigre colpisce ancora ottobre Mauro Boselli Mauro Boselli Andrea Venturi 757 Fuga sull'oceano novembre Mauro Boselli Mauro Boselli Andrea Venturi 758 Il rajah bianco dicembre Mauro Boselli Mauro Boselli Andrea Venturi Il livello delle storie è migliore rispetto alle Nizzate del 2003, ma come si dice "quando un leone vi insegue non occorre essere il più veloce, basta che non sei il più lento": il "leone" qui è il semplice limite "non valeva la pena leggerlo". Se sei sotto, che differenza c'è fra la Nizzata peggiore e un altro albo che comunque non leggi? (poi, se te li leggi come faccio io, per scoprire che non valeva la pena leggerli, cavoli miei) Di questi 13 albi, 1 non l'ho letto perche già non reggevo i disegni (il bis), 5 mi hanno annoiato (tigre nera e wolfman), 3 mi hanno deluso dopo un inizio accettabile (mastantuono e Rubini), 1 mi è piaciuto (quello di Gioasfredi anche se non è una storia che ricorderò), due mi sono sembrati uno sgarbo a GL Bonelli che non andava approvato e una storia scopiazzata dall'originale che infanga e davvero bruttina (Rossi), e l'ultima.... è la storia di Tex che più mi ha fatto incazzare da sempre, per me uno schiaffo in faccia a GL Bonelli e soprattutto ai lettori. Per me basta a rendere l'annata peggiore persino rispetto al 2003, ma anche per chi non è d'accordo e dice che sono comunque meglio delle Nizzate: state guardando la cosa dal punto di vista sbagliato: li paragonate come se il "peso" che hanno sul vostro tempo e il vostro portafoglio fossero inifluenti... Vediamo qui a livello quantitativo: sono 1430 pagine e 62,20€. A cui aggiungere... Il Texone, OK, quello è bello anche se non certo fra le cose migliori di Boselli, ma... è Tex Willer Per questo paragone, non conto Tex Willer: voglio vedere cosa è successo al Tex del 2003. Tex Willer è una nuova testata con un nuovo personaggio, nessuno dei lettori del Tex del 2003 è "obbligato" a prenderlo. E per me se il Tex "storico" va a catafascio, non è una buona risposta dire "butta quella spazzatura e vai su Tex Willer che è meglio", è come dire "vai su Magico Vento che è meglio"... I due Maxi: sono Nizzi e Alessandrini e Ruju e Diso, devo dire altro? (e sono altri 19,80€ e 660 pagine) I due Magazine: non mi sono piaciuti. Il primo l'avevo scritto perchè. Il secondo non ne ho parlato. Mi ero rotto di parlare male del "celebrazionismo" che pare aver preso Boselli. una storia noiosissima fatta unendo i puntini da 1 a 46 seguendo la trama tipica dell'eroe che deve affrontare tutti i cattivi e arriva in fondo ad una persona cara che è morta che lo riporta sulla sua strada. La prima volta che l'ho letta mi ero pure emozionato. Nel 1971 (era l'Uomo Ragno e Zio Ben), poi nel 1972 mi era piaciura ancora (Daredevil con il padre pugile, e Silver Surfer con Shalla Bal catturata dal Diavolo anche se non era morta), e così via, anno dopo anno, sempre la stessa trama, decine decine di volte per decine di personaggi, trovarmela fotocopiata peri pari anche su Tex mi pare davvero troppo (anche se ormai mancava solo Tex, l'avevano già usata ovunque, da Zagor a Dylan Dog a Nathan Never...). Altri 17,40€ buttati. (e altre 260 pagine circa) I due Color... devo dire altro? Altri 17,80€ e 320 pagine... Nel 2003 avevo 1700 pagine di fuffa che mi costavano 35€. Oggi ho 2700 pagine di fuffa, mille pagine in più, che mi costano 112,20 Euro! E per te è "Meglio"? (del Tex "storico" nel 2003 di decente avevo almeno 2 albi di Boselli, quest'anno ho un solo albo di Giusfredi...) Mi nomini storie di Tex Willer, o "Pearl"... come fa a non vedere che sono "altro" rispetto al Tex storico? Infine, il peggio è l'aspetto psicologico. Nel 2003 potevo sperare, con buone ragioni, che Nizzi non sarebbe durato ancora molto e che la situazione poteva migliorare. Ma cosa vuoi migliorare con una casa editrice che ti vede solo come un limone da spremere e butta in edicola 4000 pagine? Qui andrà sempre peggio...
  3. E pensa che avrebbero dovuto essere di più, le strisce avrebbero dovuto uscire quest'anno. Con quelle si sarebbe avverata la mia pessimistica previsione di inizio anno: oltre 4000 tavole (e comunque ci siamo già andati vicini) e oltre 40 uscite. Non esiste nemmeno il concetto di "controllo qualità" con una simile mole di uscite (oltretutto, considerando che dovrebbero occuparsene solo Boselli e Giusfredi, che già devono pure scrivere storie: e siamo sicuro sicuro che dover leggere, rileggere e corregge 4000 pagine all'anno con abbia nulla a che fare con il calo di "interesse" di Boselli anche nella scrittura? Io dopo aver corretto 4000 tavole davvero l'ultima cosa che vorrei fare sarebbe scriverne altre...). Si fa fatica (e come ha spiegato più volte Boselli, MOLTA fatica...) a trovare sceneggiatori che le scrivano, figurati poi fare dello scarto! Ovvio che si deve pubblicare tutto, cercando di tappare le falle peggiori quanto si può... Ci sarebbero alcune domande da fare ALLA CASA EDITRICE, se i cosiddetti siti di "critica fumettistica" avessero le palle (e l'indipendenza) di farle: tipo "ma che idea avete di rispetto per il lettore? Vi pare di rispettarlo? O lo vedete solo come un pollo da spennare?" P.S.: Come disse Gimli il nano, non importa se è grande e grosso, "conta comunque per uno" (una storia) . Non basta a tirar su una media in picchiata...
  4. A parte Tex Willer, due annate davvero modeste, senza storie memorabili e con storie scarse anche nella regolare. La proliferazione di testate alla fine ha dato i suoi frutti avvelenati, e la qualità complessiva paragonata anche a pochi anni fa è precipitata. Fra le due però il 2023 tocca davvero il fondo con il numero 755: la peggiore annata di Tex da decenni.
  5. Diablero

    MIGLIORE ANNATA DI TEX (FINALE)

    Sono già state eliminate le due annate che avrei dato vincenti il 1969 (con Il Signore dell'Abisso, Il Giuramento, inferno a Robber City e Il massacro di Goldena) e il 1971 (con Sulle Poste del Nord, Il figlio di Mefisto e Silver Star, per me l'anno migliore) e mi rendo conto che anche molti "tradizionalisti" per me sono troppo "moderni", per me nel 1973, anche se le storie sono ancora di altissimo livello, c'è un leggero calo. E l'ho vissuto, all'epoca, "in diretta". Nel Marzo 1973 C'erano in edicola la Tex Gigante (arrivata al 149) e la Tex Tre Stelle (arrivata al 109), avevo i soldi solo per seguire una serie, e scelsi la tre stelle. Per me negli anni precedenti c'era una freschezza maggiore, con l'apice toccato circa nel 1971, e da lì in poi un leggero calo (stiamo comunque parlando di un livello elevatissimo, eh, manco paragonabile ai decenni successivi). Fra queste due annate quindi preferisco la 1972 (come se non si potesse intuire dal mio Nickname...
  6. Diablero

    [Tex Willer N.61/63] Il palo della morte

    Anche il secondo albo si mantiene sul filo: cioè ogni tanto Ruju ci piazza la tamarrata troppo esagerata, tipo: ...ma ancora la storia, nonostante queste tamarrate, regge benissimo. Sono dettagli di come viene gestita la scena, ma nessuna "demolisce" la trama complessiva, come invece è accaduto in molte storie di Ruju recenti. Forse sono troppo diffidente, ad aspettarmi ad ogni tamarrata che vada tutto a catafascio. Ma ormai preferisco magari essere piacevolmente sorpreso se alla fine di questa storia non avverrà, piuttosto che essere ancora deluso da una storia di Ruju. Ma per adesso, se regge fino alla fine, questa è la migliore storia di Ruju da anni. (non nelle ambizioni, che ha fatto storie molto più ambiziose negli ultimi anni, ma nessuna gli è riuscita per me decentemente: questa è ancora un "fill-in", con poche ambizioni, ma per adesso gli sta riuscendo decisamente meglio)
  7. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Se rimanesse il male di un crossover ogni tanto, che rimane confinato su uno speciale che puoi comprare o non comprare senza mai influenzare la serie regolare, avresti ragione. Ma finora la Bonelli Post-Nolitta sta copiando TUTTO della Marvel anni 90 (che temo sia la vera passione della dirigenza Bonelli: quando era ancora fanzinaro prima di essere assunto in Bonelli, Masiero scriveva libri e articoli sui supereroi Marvel e DC, non sugli eroi Bonelli. Quando ha iniziato a scrivere professionalmente è stato per la Star Comics (supereroi). Quando è stato assunto alla Bonelli l'hanno messo su Mister No ha dimostrato subito di essere un corpo estraneo alla tradizione della casa editrice, quando ne divenne curatore fece un "reboot" maldestro, roba appunto da Marvel o DC, che reboottano i loro eroi regolarmente, ammazzando la testata. Airoldi addirittura viene dritto dalla Marvel Italia...). (tanto per far capire cosa porta il "modello Marvel anni 90", la Marvel negli anni 90 a furia di reboot, crossover, cover variant multiple, moltiplicazione assurda delle testate che triplicarono, etc, scaccio praticamente tutti i lettori che la seguivano all'epoca di Jim Shooter, la qualità andò a rotoli con robaccia inguardabile, la casa editrice andò in fallimento e le serie a fumetti finirono in proprietà ad un creditore, ma intanto lo speculatore di borsa che aveva comprato la Marvel anni prima e dato vita a quelle speculazioni era già scappato all'estero, inseguito dalla polizia, con le tasche gonfie dei dollari che aveva razziato... ecco perchè parlo di politiche editoriali "prendi i soldi e scappa", perchè SONO STATE IDEATE PROPRIO PER PRENDERE I SOLDI E SCAPPARE. Chi se lo immaginava che quelli che erano giovanissimi nerd all'epoca rimanessero così affascinati da quel colossale disastro editoriale e finanziato da pensare che fosse "buona editoria"?) Per fare un crossover ogni tanto, non ti serve un "universo condiviso". La Bonelli li ha fatti per anni (pochissimi) crossover, ma se parlavi a Sergio Bonelli di "universi condivisi" si incazzava. Nella sua visione erano "storie extra", si rendeva conto che erano una "chicca" per "nerd che cercavano chicche" (e tu non vuoi dare chicche ai piccolini che te le chiedono?) ma le serie regolari rimanevano totalmente separate. Quando inizi a parlare di "Universo Condiviso", sei un fan sfegatato dei crossover Marvel, e sotto la tua direzione i team up, crossover, etc iniziano a moltiplicarsi insieme a cover variant e limited, impossibile non sentire una nettissima puzza di "Marvel anni 90" (una casa editrice comandata da uno speculatore che l'ha affossata per scappare con i soldi...)
  8. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Concordo, ma è irrilevante qui. Questa non è un avventura di Zagor e Cico, è un avventura di Tex Willer in cui incontriamo Cico e Zagor invecchiati, e vediamo il loro "futuro" (o meglio, vediamo solo quello di Cico, felicemente sposato, locandero e padre di 4 figli, mentre Zagor è in trasferta e non si sa come è andata a Darkwood) Alla faccia delle menate sull'universo condiviso che ci vogliono spacciare per sembrare la Marvel, una storia di Tex Willer, nel mondo di Tex Willer, non deve seguire le regole di una storia delle serie regolare di Zagor. Puoi metterci solo Zagor, puoi metterci solo Cico, puoi anche non mettere nessuno dei due a fare uno special su Mefisto come qualche mese fa: anche una storia dove appare Mefisto ma non Zagor e Cico sarebbe pubblicabile sulla serie regolare di Zagor? Esempio ipotetico: Mister No in Arizona trova una tomba vecchia di decenni dove sulla croce c'è scritto "Tex Willer". Sarebbe un obiezione valida dire "eh no, in una storia di Tex, Tex deve essere vivo!!!"? (se vuoi vedere invece una storia di Tex come sarebbe nel mondo di Zagor, leggiti "Caccia All'Uomo")
  9. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Strawman. È ovvio che parliamo ciascuno con la nostra opinione. Io invece trovo insopportabili i post dove magari gente insulta a destra e a sinistra e poi dice "mia opinione personale" come se fosse un "tana liberi tutti" (e come se tutto il resto del tempo fossero la voce della verità rivelata, inchinatevi comuni mortali) Io, te, TUTTI qui non facciamo che dire le nostre opinioni, e QUANDO NON SONO OPINIONI lo segnaliamo (indicando da dove abbiamo preso i dati, chi è la fonte, etc), non il contrario. "Opinione tua" non è quindi un argomentazione, visto che equivale a dire "non stai dicendo quello che dico io!", è semplicemente un voler buttare sabbia negli ingranaggi della discussione spingendo gli altri a postare pallossissimi disclaimer ("questa è la mia opinione personale, non quella di Rosario Fiorello, non confondetevi, eh") o a rinunciare a postare per la rottura di ######## Per esempio... Opinione tua! Adesso cosa sei diventato, il supremo giudice di quanto sono assolutisti gli altri? Scendi dal trono e smettila di pensare che le tue opinioni siano la verità rivelata! A parte gli scherzi, la faccenda è molto più semplice. io sono un cliente, un acquirente, un consumatore di prodotti Bonelli. Se la qualità dei prodotti cala e mi vogliono dare a forza una cosa squallida, di bassa lega, da casa editrice alla canna del gas come "l'universo condiviso" che significa semplicemente scopiazzare una casa editrice altrettanto alla canna del gas come la Marvel, per produrre pappine omogeneizzate azzerando le differenze autoriali e le cose che rendevano UNICO il mondo di un personaggio, se io dico che ero loro cliente quando mi servivano fumetti DOC, Denominazione d'Originale Auroriale Controllata, e ora mi vogliono vendere a prezzo maggiorato una Simmenthal scaduta, è nel mio pieno diritto dire "ma mi avete preso per un pollo?" e mollarli andando a leggere i fumetti della concorrenza (o a rileggere i loro vecchi fumetti quando invece di pensare a menate cervellotiche per fanboy come queste erano concentrati a fare fumetti belli) Più che altro non capisco che papille gustative ha quello seduto vicino a me che si sta degustando la Simmenthal scaduta (scaduta perchè stanno scopiazzando la marvel degli anni 90...) e mi dice "è roba Bonelli, se non la mangi sei assolutista e integralista a livelli incredibili!" Sbagliato: Due creati da Charlier ed uno da Albert Weinberg per la precisione, anche se tre storie di Dan Cooper sono state scritte da Charlier. Hai letto solo quelle per caso? Vuoi dire che Boselli non ha mai scritto Tex e Zagor? (o hai letto solo quelli per caso?) Anche qui, complichi (per negare l'evidenza) le cose più semplici. Se Boselli ha scritto Tex, Charlier ha scritto Dan Cooper. Anche se entrambi non ne sono il creatore. Se Charlier non ha scritto Dan Cooper perchè non è il creatore, manco Boselli ha mai scritto Tex. Poi... Eh, quanto erano "poveri" quei fumetti privi di questa "ricchezza", come il Tex di GL Bonelli, lo Zagor di Nolitta, la Storia del West, Ken Parker, Mister No, e ci butto pure Mark e Il Piccolo Ranger, con la loro narrazione "retrò" (ma diversissima fra di loro) così diversa da quella delle altre serie citate. Quando ogni serie aveva un suo linguaggio ed era CARATTERIZZATA, quando non erano ancora tutti "indagatori di stà... " Ma quanto erano "poveri", senza questa "ricchezza" del dover essere tutti insieme schiacciati nello stesso universo? Quando leggevi "il figlio di Mefisto", che sofferenza! Pensavi "ma perchè non c'è un universo condiviso? Così Tex chiama Draka ad aiutarlo e sconfiggevano Mefisto! Questa storia ha davvero bisogno di un crossover!" Cosa vuoi che sia l'individualità e la varietà, quando puoi avere la "ricchezza" di fare tutti "la marvel dei poveri" a furia di "bellissimi" crossover? Non mi ricordo se l'ha mai usato personalmente, ma nell'ultima storia di Zagor contro Hellingen i seguaci di Hellingen comunicano con lui con uno smartphone nascosto dentro un libro... (Hellingen, quello che una volta costruiva bellissimi robottoni di ferraglia come Titan, ha fatto un corso accelerato alla Cepu e dopo pochi mesi è un esperto di microchip. Che ricchezza!) Non hai sentito? Adesso è lo stesso universo! Nel mondo di Tex ci sono gli smartphone! E c'è Wendigo, Washington è stata bombardata da Hellingen, e c'è anche la dimensione alternativa del Signore Nero con Elfi, Folletti e Nani! Pensa che ricchezza! Non ti sentivi "povera" prima senza tutto questo? (certo, se ti piacevano queste cose potevi comprarti Zagor che era in edicola di fianco. Ma non sia mai che tu possa scegliere fra "gusti" diversi, alla Bonelli ci pensato a te e ti levano il problema dello scegliere, scelgono loro...)
  10. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Abbiamo il "company man" qui che ci spiega che se la Bonelli fa una cosa, non può essere risibile....
  11. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Dimentichi che, di base, questa è una storia ambientata nel mondo di Tex Willer. Nel "mondo reale" di Tex Willer "versione Boselli" (che si differenzia dal mondo reale di Tex Willer di GL Bonelli fra le altre cose per una maggiore aderenza storica e perchè c'è "un" Zagor, mentre invece a GL Bonelli Zagor non piaceva) Con buona pace di tutte le boiate sull'"Universo Condiviso" È un team-up fra il Tex Willer del mondo reale di Boselli con lo Zagor del mondo reale di Boselli (persino Pamina viene da una storia di Boselli, è tutto riciclo di materiale Boselliano, dello stesso autore), entrambi molto più "storicizzati" dei mondi reali di altri autori, fatto nel mondo reale di Tex Willer (quindi Zagor non può chiedere l'aiuto di Kiki Manito o farsi prestare un robottone giapponese da Kandrax per distruggere le giacche blu) Ed essendo nel mondo reale di Tex Willer, si segue la Storia, Tex vince e Zagor ha un finale Nolittiano. Credo che sia la cosa più simile ad un vero team up fra questi personaggi, "mediati" dal fatto che Boselli ha una sua versione di entrambi "canonica" Nel mondo reale di Zagor, Tex Willer sarebbe Supermike. P.S.: Tutti e tre scritti da Charlier, eh, ma dai, è solo un dettaglio inessenziale...
  12. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Più che "scandaloso", sarebbe assolutamente insensato. Diamine, NELLE STORIE STESSE, si MOSTRA che un "mondo" di un personaggio è completamente diverso da quello degli altri... perchè ogni autore riversa in un personaggio la "sua" visione del mondo. Chi prosegue una serie può riuscire ad adattarsi o condividerla, o averne una diversa... e se è troppo diversa, già lì, con LO STESSO PERSONAGGIO e la STESSA EPOCA... non è più lo stesso mondo! Su Tex scritto da GL Bonelli, esiste il bene e il male. Un personaggio può decidere e non tutti fanno sempre il bene e non tutti fanno sempre il male (esempi, Lucero, Clem, Apache Kid, etc.), ma le azioni non sono ambigue (anche per questo il Tex di Nizzi che cercando di fare il bene fa solo del male a chi si fida di lui è un Tex diverso, inetto, in un mondo diverso) Nel mondo di Zagor di Nolitta invece puoi fare male cercando di fare bene e viceversa, e nessuno è "buono" o "cattivo", lo stesso "eroico" protagonista è un pluriassassino stragista. E mi dici che sono "lo stesso mondo"? Guarda quando Nolitta scrive Tex: è Tex, il capo dei navajos, secondo l'idea "nerd" dei personaggi che dà vita a idee strampalate come il "mondo condiviso" dovrebbe essere uguale. E invece no, non fila nulla: perchè quello è Tex nel mondo di Nolitta, non nel mondo di GL Bonelli. E nel mondo di Nolitta uno come Tex diventa un "villain", come mostra bene "caccia all'uomo". Nelle storie successive, per non renderlo il "villain", Nolitta deve renderlo un inetto che passa di fallimento in fallimento, perchè se non fallisse, nel mondo di Nolita non può essere un eroe. Il paradosso che fa sballare le valvole ai lettori abituati ai "multiversi" è che, NOMINALMENTE, sono lo stesso identico "mondo", e lo sono: è il "mondo reale" C'erano, un tempo ormai lontano che pochi ricordano, i "lettori". Non i "collezionisti" o i "fan" e nemmeno i "fanboy". I lettori leggevano di tutto. Leggevano le avventure di decine, centinaia di personaggi ambientate TUTTE nel "mondo reale", e tutte in un mondo descritto diversamente. Il "mondo reale" è un "universo" particolare. Quando lo usi, non sei obbligato a seguire DAVVERO le vicende del mondo reale (quante storie di fantascienza o alla Martin Mystere prendono un avvenimento del mondo reale e dicono che è avvenuto diversamente ma rimangono ambientate nel mondo reale? Per non parlare del fatto che per esempio la vita di Napoleone se prendi 3 film e 20 romanzi, sono di personaggi che hanno vite diverse e caratteri diversi...) È una cosa peculiare del "mondo reale": se fai una storia dei Fantastici Quattro nell'universo Marvel, il passato dei fantastici quattro è quello delle storie pubblicate. Se cambi qualcosa, fai un altro universo alternativo, un universo ultimate per esempio. Mentre se fai una storia nel "mondo reale", puoi descrivere Napoleone in maniera totalmente diversa da quella usata dagli altri auto che hanno pubblicato storie di Napoleone in precedenza... Il "mondo reale" ha potenzialmente infiniti Napoleone completamente diversi uno dall'altro. E, allo stesso modo, anche Tex totalmente, completamente diversi se non opposti come quello di Nizzi e quello di GL Bonelli... sono entrambi ambientati nel mondo reale. Come Napoleone, anche infiniti Tex sono ambientabili nel mondo reale. Se questo paradosso risulta incomprensibile ai fan oggi abituati ai "multiversi", posso provare a spiegarglielo così: ci sono infiniti "mondo reale", tutti diversi uno dall'altro, e li chiamiamo tutti "mondo reale"... (non è proprio così, si tratta piuttosto di come funzionano davvero le storie e le ambientazioni rispetto al costrutto totalmente artificiale e propagandistico dei Multiversi, ma quello davvero non riuscirei a spiegarlo in un solo post...) Tex è ambientato nel mondo reale. Un mondo reale dove esiste l'inferno, e demoni possono dare poteri ai maghi. Ma è molto, molto difficile contattarli. Il mago più potente del mondo è stato Mefisto. Non è mai esistito un Manetola che è andato a morire bombardato in una fortezza nei caraibi. Custer viene ucciso da un indiano x. Non esistono licantropi, esistono diableri Zagor è ambientato nel mondo reale. Esiste Manito, che sceglie campioni fra gli uomini, per combattere il Dio del Male Wendigo, che può dare strabilianti poteri ad un infinità di stregoni tutti molto più potenti di Mefisto. La più grande e leggendaria battaglia dei seminole è quella dove è morto Manetola. Esistono licantropi, vampiri coi dentoni, aliens, robot giapponesi, draghi e il mostro di Frankenstein. Julia è ambientata nel mondo reale. La Magia non esiste. La storia del west è ambientata nel mondo reale. Ma custer muore in modo diverso ucciso da qualcun altro. Le date di un sacco di eventi storici sono diverse da quelle di Tex Willer, è un mondo reale dove Cochise è più vecchio di oltre dieci anni per esempio... I Tre Bill è ambientata nel mondo reale, ma loro uccidono Geronimo più di trent'anni prima. Magico Vento è ambientato nel mondo reale. Ma la magia esiste, Wendigo è un semplice mostro, non un dio del male. Custer muore in maniera ancora totalmente diversa. Tutte queste serie sono ambientate "nel mondo reale". Ma dire che è un "universo condiviso" e CREDERCI VERAMENTE è folle. (se lo dici invece solo per fare marketing e spillare soldi da finanziatori convinti che sia una roba come l'universo Marvel, allora sarebbe diverso: ma temo molto che ci credano veramente, e prevedo disastri..) In generale, per esperienza, quando una casa editrice inizia a straparlare di "universo condiviso" fra i vari personaggi nati in ambientazioni diverse (ricordo per esempio ad un certo punto la Dark Horse) è il momento di smettere di comprare i suoi fumetti, diventeranno ciarpame spinto solo dal marketing (tipo appunto quelli Dark Horse nel periodo in cui volevano spacciare l'universo condiviso, poi sono rinsaviti). Mentre una casa editrice nata con l'idea dell'universo condiviso tipo la Image a un certo punto si è resa conto che era una boiata, hanno smesso con questa boiata e ogni creatore aveva il suo universo separato dagli altri, e le vendite sono aumentate fino a renderla una delle case editrici principali... L'idea che le varie serie Bonelli abbiano un "universo condiviso" è risibile. Già si vede come Zagor nel mondo di Tex Willer risulti "strano" (è molto diverso essere Zagor nel mondo di Zagor, ed esserlo invece vicino a Tex che invece vince sempre... un perdente in un mondo di perdenti è una visione dell'esistenza umana coerente, un perdente in un mondo dove c'è qualcun altro che vuole fare le stesse cose e vince sempre è uno sfigato... sarà questo che ha fatto arrabbiare tanto molti zagoriani?). E se cercheranno di imporla, significa semplicemente che stravolgeranno tutte le loro serie peggiorandole al servizio del marketing dei team-up e dei crossover... (in Francia sono più seri, non inseguono patacche, col cavolo che la Dargaud dice che tutti i suoi personaggi vivono nello stesso universo. Idem per le case editrici di Manga. Chi ha davvero un successo mondiale non ha bisogno di questi mezzucci. Sono boiate da case editrici alla canna del gas...)
  13. Riportando qui le questioni dagli altri thread... 1) guarda quante vignette "larghe" ci sono nella storia, non basta che una vignetta sia "larga"... 2) interventi EVIDENTI di fine albo + riassunto successivo non ne vedo. Ma è inutile parlare in generale, dimmi dove li vedi che andiamo sul caso concreto... P.S.: ecco il link alla discussione specifica sui cambi striscia "cancellati" con i post precedenti sull'argomento: https://texwiller.ch/index.php?/topic/5553-quando-sono-terminate-le-storie-sceneggiate-a-striscia/
  14. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Si vede che non frequenti molti forum online, mi sa... Non ti è davvero mai mai mai mai capitato di leggere, per fare un esempio banalissimo, post di gente che parla dell'universo di Tex e l'universo di Zagor e di come il fatto che abbiano avuto un crossover significa che l'universo di Tex e quello di un personaggio x che ha avuto un crossover con Zagor (tipo Jovanotti...) siano lo stesso universo? Andiamo se è DOVUTO INTERVENIRE LO STESSO BOSELLI, in questo stesso forum, a stoppare dei thread di pagine e pagine su queste considerazioni. Non li hai mai visti? Andiamo, non ci credo. Non hai iniziato a postare ieri sera. Per me sei tu quello che sta utilizzando atteggiamenti vittimistici passivo-aggressivi, etichettando chi dice cose che ti contraddicono come qualcuno che ti "offende" Anche perchè, se quei lettori non esistono, io non ho offeso nessuno realmente esistente (anche perchè non ritengo di aver detto nulla di offensivo). E invece tu ogni volta posti che ti sei sentito offeso...
  15. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Perché pensi che quello che ho scritto non sia quello che penso io?
  16. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Quoto e concordo anche sulle virgole. Non so, oggi i lettori di fumetti si sono fissati con gli "universi paralleli" alla Marvel e disquisiscono dell'universo di Tex e quello di Zagor, e ogni volta che c'è un crossover dicono felici "ma allora Tex e Zagor sono nello stesso universo! E quindi Tex e Nathan Never! A quando un crossover?" etc etc... (mi astengo, con notevole fatica, dal fare commenti su questo andazzo, per non offendere nessuno...). Quindi può darsi, immagino, che i lettori moderni ("aiutati" magari da storie dove Zagor viaggia in universi paralleli...) ipotizzino un finale "fantasy" dove grazie a Zagor indiani e bianchi vivano in pace, e Zagor sia proclamato a sessant'anni Supremo Imperatore del Pianeta Terra, ovviamente per acclamazione e senza spargimenti di sangue... Ma Zagor (e Tex) sono fumetti di un epoca e di autori che non si facevano stè menate. Zagor è ambientato "nel mondo reale" (con qualche "villain" poco realistico, ma non fanno testo), e il suo futuro è quello del mondo reale. Secondo me Nolitta all'inizio non ci ha pensato troppo, era giovane, voleva fare l'ennesimo personaggio che sarebbe durato poco come Roy Bean, si immagina un giustiziere nella foresta e gli dà questa "missione" che fa figo. Poi si stufa, non ha idee, e molle le storie prima a Ferri e poi a suo padre, poi chissà se è il padre a dirgli che si è rotto che il figlio si deve assumere la responsabilità dei suoi "figli" o se è Nolitta che vuol riprovarci, ma torna su Zagor. E il resto è storia: la serie ha sempre più successo e raggiunge numeri tali da essere una delle serie più vendute in Italia (anche se è sempre surclassato da Tex...). E negli anni 60, con un pubblico ormai più "grande" e maturo, e in mezzo ad un mondo del fumetto che non era più per bambini come pochi anni prima, le storie di Zagor si evolvono, diventano anch'esse più mature. E vedi il tono che cambia. Nolitta comincia ad affrontare l'elefante nella stanza: che la missione che aveva "dato" a Zagor senza pensarci troppo, anni prima, è destinata al fallimento. Come si vede anche dalle sue storie di Tex (e pure dalla testimonianza di Boselli che lo conosceva bene) Nolitta amava le storie con l'eroe perdente, in maniera eroica ma perdente, le imprese destinate al fallimento (fa un po' ridere che a pensare questo sia stato un imprenditore che ha fatto tanti successi, forse era una specie di Ritratto di Dorian Gray: così come Dorian relega al ritratto la vecchiaia, così Nolitta relegava nelle storie i fallimenti... ) Leggendo le storie di Nolitta del "periodo d'Oro" di Zagor, LO SAI che Zagor è destinato al fallimento. E non solo "in futuro, fra decenni": no, ANCHE ORA (nel presente della serie), anche nella serie regolare, quante volte Nolitta ci mostra Zagor fallire? Si vede Zagor vincere, risolutamente e chiaramente, e trionfare contro i "nemici di fantasia" come Hellingen o i "cattivi da fumetto", ma ogni volta (e sono tante) che si scontra con la questione del rapporto fra bianchi e indiani... abbiamo storie come "Addio Fratello Rosso" o "La marcia della disperazione"... e finali come quello di Manetola: vi sembra che Zagor sia un vincente? Com'è possibile che adesso ci siano lettori che si MERAVIGLIANO (o, addirittura, vivono come un tradimento) il vedere che Zagor non riuscirà a CAMBIARE LA STORIA UMANA? Ma non lo sapevano già prima che finiva così? Io lo so da almeno 50 anni!!!! Ma cosa è diventato Zagor negli anni per perdere anche quest'ultimo aspetto, fondamentale per l'epica nolittiana? Va bene che ormai è una serie "raccolta indifferenziata" dove puoi buttarci dentro di tutto, ma mi pare che ci siano lettori che, davvero, si aspettavano di avere un giorno storie dove Zagor trova l'amuleto di Zigzagzagur e con il suo immenso potere, toglie la cattiveria dal cuore degli uomini e nel suo "universo parallelo", comodamente raggiungibile con la linea del tram-crossover 17, siano bandite le guerre e il razzismo e tutti diventino buoni? Il vedere Zagor allontanarsi sconfitto non solo è perfettamente "nolittiano", ma È PROPRIO COPIATO DA DIVERSI FINALI DI NOLITTA! Della serie regolare! Non si è dovuto allontanare nella stessa maniera dall'ultima battaglia di Manetola? E in quante altre storie di Nolitta è successo? Il finale qui è totalmente Nolittiano, al punto che mi pare un vero e proprio "omaggio" ai finali di Nolitta: se questi finali alla Nolitta sono diventati estranei alla serie "zagor", direi che è la serie ad essere diventata qualcosa di molto, troppo diverso.
  17. Diablero

    MIGLIORE ANNATA DI TEX (SEMIFINALI)

    Stavolta è difficile, accidenti! Sono tutte annate eccezionali! (Certo che era bello essere lettori di Tex all'epoca, pensateci: tutto il periodo dal 69 al 73 sono usciti in fila quegli albi... non ricordo una sequenza così eccezionale di fila in nessun fumetto al mondo...) Sulla prima sfida, la presenza di "sulle piste del nord", "il figlio di mefisto", "silver star" e "il cacciatore di taglie" alla fine vince persino contro "Diablero" (sono in conflitto di interessi!!!) e "in nome della legge"... Sulla seconda sfida, altrettanto titanica, fa la differenza la presenza de "il giuramento" e del primo albo che comprai in edicola, "massacro", e quindi voto 1969
  18. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Non mi ricordo più chi ha scritto che il "lieto fine" esiste solo fino a quando chiudiamo la storia quando pare a noi e non vediamo cosa viene dopo. Perché dopo, moriamo tutti. Invecchiamo tutti. Non vuoi vedere l'eroe invecchiare e magari perdere la memoria e non stare in piedi da solo? Devi chiudere la storia prima. Se non lo fai, il massimo che puoi sperare come finale è la morte eroica (ma anche lì, se non chiudi la storia al momento giusto, rischi di far vedere come dopo pochi anni il sacrificio si riveli totalmente inutile o controproducente. Per fare un esempio pratico, confrontare i film degli X-Men con "Logan"... Per questo, le storie degli eroi che vuoi "eterni" sono sospese nel tempo. Se li fai invecchiare, gli eroi diventano vecchi. E le storie diventano tristi, crepuscolari. Batman the Dark Knight Return di Frank Miller è un capolavoro. Ma descrive l'ultima battaglia di un Batman sconfitto dal mondo, che non si mette nemmeno più il costume da decenni, solo e amareggiato (poi torna e trionfa, ma l'atmosfera della storia è crepuscolare, con un idea di fallimento, di tempo che distrugge tutto, e Batman che patisce la vecchiaia e teme di morire d'infarto da un momento all'altro. Se Boselli avesse in mente un finale come quello per Zagor, comunque sarebbe un finale con uno zagor sconfitto (almeno fino allo scontro finale), invecchiato. Perché le storie non possono iniziare con "l'Eroe è felice è contento e non ci sono problemi", perchè poi puoi proseguire solo con "fine". È finita lì. Non vuoi vedere uno Zagor crepuscolare e invecchiato? Allora non bisogna fare storie ambientate nel futuro di Zagor. Perché fare storie con uno zagor sessantenne che ha risolto tutti i problemi di Darwood ed è forte e scattante come un ragazzino sarebbe solo ridicolo (e la storia sarebbe una palla) Mi tocca dirlo troppo spesso: i lettori troppo spesso sono dei Tafazzi. Se non vuoi vedere Zagor vecchio, non devi leggere storie ambientate quando Zagor sarà vecchio. Punto. Però quello che vedo io in giro è un grande entusiasmo all'idea di un crossover fra il giovane Tex e lo Zagor vecchio, e quando poi lo leggono si scandalizzano che lo Zagor vecchio... è vecchio!
  19. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    QUALE caratterizzazione? Il Cico delle storie di Nolitta in genere è caratterizzato in maniera simile al Paperino di Carl Barks (con alcune modifiche per renderlo meno iracondo e più amante della bella vita: cibo, donne e riposo. È solo con gli autori successivi che Cico regredisce a mero sbafatore compulsivo, passando da Paperino a Poldo Sbaffini, e non mi pare una bella evoluzione...). E il Paperino di Carl Barks è diverso dalla "degenerazione italiana" successiva tanto quanto lo è quel Cico da quello di autori successivi. Il Paperino di Carl Barks non è per nulla sfaticato, anzi è capace di fare, bene se non benissimo, qualunque lavoro. E non pensa solo a dormire, è aggiornato sulla vita sociale di Paperopoli, porta Paperina a ballare non certo malvolentieri, anzi è un ottimo ballerino. Gli va sempre male nelle ten-pagers (le storie brevi) perchè sono storie COMICHE (e in genere gli va male per sfortuna o per eccessivo orgoglio, non per stupidità o incapacità) ma poi alla fine nelle storie lunghe vince sempre (quando non ha a che fare con lo Zio...). Questi personaggi, umoristici ma con un carattere e sfaccettature, nelle mani degli autori italiani successivi, diventano Bombolo o Alvaro Vitali. La loro comicità non è ripresa dalle storie originali, ma dalle macchiette della commedia all'Italiana, o dalla televisione, e soprattutto diventano MONODIMENSIONALI: Cico diventa un idiota capace solo di pensare a mangiare, totalmente inutile (e ci si chiede perchè Zagor sopporti una palla al piede simile, per come viene caratterizzato in alcune storie Cico non lo sopporterebbe nessuno più di quindici minuti, uno che pensa sempre e comunque solo a mangiare e ti provoca solo problemi...). il Cico di Nolitta era abile, era lui a salvare Zagor in diverse circostanze. Ed era un amico, non pensava egoisticamente solo a mangiare. E rappresentava non solo un aiuto per Zagor, ma anche un punto di vista morale fermo, mentre Zagor non riesce spesso a trattenere la rabbia (fra i due, quello più intelligente nelle storie di Nolitta è Cico: Zagor non è stupido, ma è molto avventato al limite dell'autolesionismo) E soprattutto... Cico come ci viene presentato nel primo albo HA UN LAVORO. Ha dei soci. Che non lo considerano una palla al piede. Non è un povero inetto di cui Zagor deve occuparsi, tipo infermiera, perchè da solo non sopravviverebbe. Il Cico esclusivamente comico degli "Special Cico" NON È "tutto" Cico, esattamente come il Paperino delle "ten pagers" comiche non è "tutto" Paperino. Zagor non è (non era) un assistente sociale che deve portarsi una palla al piede dietro perchè se lo abbandona, tipo cane in autostrada, non sopravviverebbe (per come viene descritto Zagor in diverse storie di Nolitta, lui ha più bisogno di Cico, per la sua stabilita mentale, di quanto Cico abbia bisogno di lui). E Cico non se ne va per stare vicino a Zagor, non perchè altrimenti non sopravviverebbe. Sono AMICI. Ora, non so voi, ma... che un amico a un certo punto si sposi... non è mai successo a nessuno di voi? Magari prima non ci pensava nemmeno, poi trova la ragazza "giusta" (o almeno che gli sembra giusta in quel momento, poi mi sa che almeno l'80% si pente...), e lo vedi molto più di rado (la cosa è tanto comune e frequente che ho amici che ormai l'hanno fatto più volte e non sanno come pagare gli alimenti a tutte... ) Quale sarebbe la vostra reazione, da amici? Siete contenti per lui (anche se magari con una certa sfiducia sul suo giudizio in quel momento), o dite come diversi fan zagoriani pare si aspettino da Zagor "no! Avevi promesso che saremmo stati sempre insieme, finchè morte non ci avrebbe separati"? Se la reazione è quest'ultima, direi che non siete "solo" amici... Se volete che Zagor e Cico vivano per sempre insieme come una coppia (NON nelle storie, tutte ambientate in un presente "eterno" che può essere immutabile, ma anche nella loro vita futura), vuol dire che già non li vedete come amici, li vedete come una coppia sposata, indipendentemente da quello che fanno poi da soli nella capanna... P.S.: specifico un punto equivocabile... ...con le dovute eccezioni (sto descrivendo un andazzo generale, poi spiccano sempre autori in controtendenza, anche se sono sempre più rari). La degenerazione di Cico per me avviene soprattutto con Toninelli e Sclavi (e Castelli), Burattini anz all'inizio è in controtendenza e torna ad una certa "nolittianità", che però ha perso man mano... Parlando di Paperino, Guido Martina è un caso interessante: fa in pratica quello che ho descritto (rinnega le caratterizzazioni di Barks per sostituirle come macchiette da commedia all'Italiana), ma lo fa BENE, creando un SUO universo di Paperi, diversissimo ma comunque valido, in cui in pratica tutti diventano le peggiori versioni di sè. Sui paperi funziona perchè da sempre hanno caratterizzazioni diverse fra autori diversi, su Zagor non funzionerebbe e non funziona...
  20. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    C'è da dire che gestire una locanda, felicemente spostato con figli, è il miglior "lieto fine" possibile per Cico. Non capisco i problemi di chi si scandalizza: preferivano il finale della saga con disperazione e morte e Cico ucciso descritto nel mondo alternativo di "incubi"? Preferivano il Cico morto, ucciso NELLA SERIE REGOLARE che voleva Toninelli per fare il suo "Dark Zagor"? "Boselli descrive il futuro di Cico e ce lo rappresenta felice e contento a fare un lavoro che gli piace dove mangia senza problemi tutti i giorni sposato ad un abile cuoca che è pure molto carina". Scandalo! Lettori in subbuglio, offesissimi! Boh... I casi sono due, o questi leggono Zagor sperando di vedere Cico squartato, torturato, ammazzato, infelice e disperato e non sopportano di vederlo felice e contento, o sono disperati perchè alla fine Cico si rivela eterosessuale e loro volevano un lieto fine dove sposava Zagor... (ma per questo dovrebbe scriverlo Recchioni...)
  21. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Un piacere raro... (purtroppo mica poi tanto ultimamente, la memoria inizia a fare scherzi, aiuto! ) Che per essere "la storia del west" fa un adattamento "strano". Anche se gli indiani hanno sempre negato che sia stato quel colpo di fucile a decidere la battaglia, la battaglia è famosa soprattutto per quello. Anche se vuoi sposare la tesi degli indiani (e in pratica D'Antonio lo fa, nelle ragioni per la sconfitta dette da Quanah), non citarlo nemmeno è come raccontare la storia di Cavallo Pazzo senza mai citare il Little Big Horn... Fra i due adattamenti, trovo quello di Lansdale/Boselli molto superiore, sia come drammaticità, sia come veridicità storica, che come rappresentazione dei motivi che spingevano sia i cacciatori di Bisonti (che non erano certo ricchi, ad arricchirsi era chi gli pagava le pelli, al sicuro...) che gli indiani. Curioso comunque che entrambe le versioni ci mettano una donna che arriva ad Adobe Walls assolutamente non presente nelle cronache storiche...
  22. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Ero convinto di aver risposto ieri a questa domanda, ma ora non vedo il post... può anche darsi che mi sia scordato di premere l'invio e sia andato perso per sempre... Peccato che avevo scritto una cosa più dettagliata su altri aspetti.. non ho voglia di riscrivere tutto (e poi non me lo ricordo), quindi risposta breve: la seconda battaglia di Adobe Wall è stata presentata non su Tex ma su "Deadwood Dick", nei numeri 5-7 (poi raccolti in un unico volume cartonato), adattato sempre da Boselli da una storia di Phil Lansdale. Oltretutto Adobe Walls è del 1874 e la "grande razzia" descritta nella storia omonima (di cui non ho trovato alcuna traccia storica online, ma non vuol dire molto visto che io faccio ricerche con google e Boselli avrà fonti più dettagliate, però mi piacerebbe avere informazioni su quanto ci sia di vero...) e in questo prequel sarebbe del 1868... Ecco i link agli albi di quella storia: https://shop.sergiobonelli.it/deadwood-dick/2018/10/08/albo/black-hat-jack-1003562/ https://shop.sergiobonelli.it/deadwood-dick/2018/11/07/albo/l-assedio-di-adobe-walls-1003770/ https://shop.sergiobonelli.it/deadwood-dick/2018/12/03/albo/vento-di-morte-1003943/ Il volume cartonato che la raccoglie: https://shop.sergiobonelli.it/deadwood-dick/2020/01/31/libro/deadwood-dick-black-hat-jack-1007716/ E il thread in questo forum: https://texwiller.ch/index.php?/topic/4695-deadwood-dick/page/7/ (il link porta alla pagina con mie considerazioni sull'adattamento: in generale i racconti originali di Lansdale sono consigliatissimi, mentre tra gli adattamenti a fumetti fatti dalla Bonelli solo quello di Boselli per me dà un vero "valore aggiunto" a livello di sceneggiatura. Il secondo si salva solo per i disegni di Frisenda, e il primo... beh, leggi il thread...)
  23. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Io temo che sia semplicemente un effetto collaterale del calo generale del livello delle sceneggiature, associato alla richiesta pressante di inserire sempre e comunque questi elementi per "motivi di immagine" (non ci credo nemmeno se me lo firmano su una montagna di bibbie che la Disney, per esempio, voglia rinunciare a denaro per diventare più inclusiva, in realtà vogliono apparire più inclusivi per fare il denaro che è l'unica cosa che gli interessi. Poi magari questi conti si sbagliano...) All'epoca su Ken Parker (e non certo su Tex, ci sono serie diverse e hanno pubblici diversi) Berardi riusciva SIA a fare battute di grana grossa che oggi sarebbero censurate (e infatti nella ristampa le ha censurate lui stesso) sugli omosessuali visti come macchiette, e faceva però anche storie come "Diritto e rovescio". E riusciva a inserire queste tematiche senza risultare pesante o didattico, era comunque una "storia", molto bella oltretutto, e non una lezioncina di morale. Oggi chi vedi in grado di farlo? Lo stesso Berardi su Julia fa solo lezioncine di morale. E queste tematiche NON SONO davvero "affrontate" come in Diritto e Rovescio, ma sono "imposte" di partenza in TUTTE le storie (con effetti anche ridicoli, tipo vedere persone di colore nell'Inghilterra del 1800 essere nobili aristocratici...). Imposte in maniera grossolana e controproducente (qui non si sa quanta colpa sia di sceneggiatori scarsi e quanta di "attivisti" e produttori che non sono capaci di sceneggiare ma ci vogliono mettere becco) Alcune cose, tipo il fatto che gli unici bianchi etero che si vedono in un film siano SEMPRE i cattivi (ci puoi scommettere appena vedi un bianco etero ad inizio film, o farà coming out o sarà il cattivo della storia) non esplicitamente richieste dall'"inclusività" sono dovute a questo: scarsità degli sceneggiatori o di chi gli impone queste cose. In questa maniera fai incavolare gli spettatori (in gran parte bianchi ed etero) e ottieni l'effetto contrario. Da decenni sono bravissimi ad Hollywood a farti passare qualsiasi tipo di propaganda senza che tu te ne accorga. Il fatto che adesso te ne accorgi e ti dia fastidio non è perchè hanno INIZIATO a fare propaganda, è perchè adesso la fanno MALE, ottenendo l'ostilità del pubblico che prima erano abili a convincere...
  24. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    A metà. Per adesso è una battuta, perchè sono abbastanza tranquillo che se qualcuno propone a Boselli una storia in cui Kit fa coming out, Boselli lo sbrana (anche se, dopo che ha accettato l'idea assurda del 755 e l'ha pure sceneggiato, la mia fiducia su queste cose è stata molto scossa, non so più dove potrebbe arrivare...) Il giorno che Tex cambia curatore, inizia il conto alla rovescia, temo che tutti (nessuno escluso) i possibili sostituti abbiano una gran voglia di passare alla storia come chi ha messo un protagonista LGBTA+ su Tex. E visto che non sanno mai come caratterizzare Kit, temo sarebbe la prima scelta... Viviamo in tempi in cui l'accusa da cui difendersi per non venire cancellati non è "ma perchè vuoi mettere un protagonista LGBTA+ in una serie classica?", ma è diventata ""ma perchè non vuoi mettere un protagonista LGBTA+ in una serie classica? Sarai mica omofobo, sessista, fascista, nazista? Non so mica se una persona spregevole come te dovrebbe rimanere qui..." (e un eventuale coming out di Kit venderebbe un sacco perchè ne parlerebbero tutti i TG, altro che Dylan Dog che sposa Groucho...)
  25. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Mica vuol dire che non apprezzi anche il "pancione del suo cuore"! (bei tempi quando Nolitta poteva far dire certe cose a Zagor con un pubblico di bambini che trovavano la cosa innocente, e non con un pubblico di anziani sospettosi che pensano subito male... ) Di cui tra l'altro questo speciale è il seguito diretto! (Temo che ben presto Burattini prenderà la palla al balzo per fare una storia sulle origini di Pamina, e per mostrarci poi tutto il lungo corteggiamento che porterà al matrimonio... più che temere sedicenti "paletti" che blocchino Burattini, io temo che questo speciale gli dia idee per altre trame romantiche e "origini"... ) Che non ha mai chiamato "vecchio cammello del mio cuore" però... Da come sono stati rappresentati negli anni, Tex e Tiger sono "Ace" (mentre GL Bonelli era più per "etero fra una storia e l'altra"), Carson è eterosessuale praticante (cambiano le sfumature, per Nizzi era un vecchietto allupato un po' ridicolo, per Boselli un gentiluomo d'altri tempi...), e Piccolo Falco da etero imbranato ormai temo che con tutte queste bromance si stia candidando ad essere il primo personaggio texiano che prima o poi farà coming out come Bi...
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