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TWF - Tex Willer Forum

Diablero

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Messaggi pubblicato da Diablero

  1. Errata corrige:

     

    13 hours ago, Diablero said:

    No, per giungere a risultati assurdi e senza senso, devi vedere come vedono la società e la gente comune, non i "mostri"...

    Ovviamente era "per NON giungere a risultati assurdi e senza senso, devi vedere come vedono la società e la gente comune, non i "mostri"..."

  2. 44 minutes ago, Poe said:

    Visto che in un'altra discussione si parlava di pessimismo e ottimismo degli autori di Tex, riprendo alcune cose che avevo scritto su questa storia in un altro topic.

     

    "Colorado Belle" è la storia più pessimista di Boselli, secondo me. Qui nessun cattivo accenna minimamente a modificare il proprio comportamento né meno che meno a redimersi (come avviene invece in tante altre sue avventure),  solo il reverendo Morrow si modifica nel corso della vicenda, ma solo per una maggiore consapevolezza di quanto possa essere grande il Male commesso dagli uomini, non nel comportamento oppure nel carattere, che anzi sembra peggiorato ("Come è cambiato... E come è triste!" pensa il fantasma di Alice rivedendolo dopo anni in città, da dietro i vetri di una finestra).

     

    Tutta la vicenda ruota attorno ad Alice, l'ossessione di tutti, che la cercano senza trovarla, a partire da Kit Willer all'inizio, proseguendo col fratello e soprattutto con il capo dei banditi. Alla fine però l'oggetto del desiderio si scoprirà essere morto da tanto tempo in fondo a un pozzo. Assente ancora prima che iniziasse la sua ricerca.

    Di fatto "Colorado Belle" è una storia di fantasmi e di morti (il villain si chiama Deadman, non a caso), senza speranza e senza futuro. E infatti l'ultima vignetta della storia vede i Nostri di spalle (non frontalmente), andarsene dalla città fantasma nel grigiore e nel vento. In questo caso - contrariamente ad altre storie boselliane - il passare del tempo non è servito a molto.

     

    Nonostante questo, io penso che nel complesso Boselli come sceneggiatore di Tex sia più ottimista di GL Bonelli. A parte "Colorado Belle", la maggior parte dei suoi capolavori vede una maggiore fiducia nella natura umana e nella possibilità dei personaggi di cambiare, di redimersi, rispetto ai cattivi di GLB (che pure erano tutt'altro che monocordi, privi di sfumature e solamente negativi come qualcuno dice). L'elenco dei villain boselliani che non sono del tutto malvagi o che migliorano nel corso della storia - si sa - è sterminato (persino la sua Tigre nera è meno negativa di quella originale).

    Nel post in cui parlavo dell'ottimismo e del pessimismo degli autori, facevo esplicitamente riferimento alla visione DEL MONDO, e della società, e della natura umana.

     

    Si vede da come la "gente normale" reagisce agli eroi e alle ingiustizie, non dalla storia persona di individui eccezionali (nel bene e nel male) come i protagonisti delle storie (il fatto di scrivere la storia di Stalin non significa che non hai una visione positiva della gente in generale, così come il fatto di avere una visione positiva della maggior parte della gente non implica che adesso devi descrivere positivamente tutti i "cattivi" di cui scrivi, da Stalin a Pol Pot...)

     

    La natura umana è sostanzialmente corrotta, tranne pochi individui (eroici, anche se magari a loro modo come Mister No) tutti gli altri tradiscono per denaro o per paura? È una visione possimistica, quella di Nolitta, vero? L'hai scritto anche tu... ma poi se vai a vedere PROPRIO PER QUESTA VISIONE così come non esistono i "buoni" nelle storie di Nolitta non esistono nemmeno i "cattivi": i suoi "cattivi" molto spesso sono malati o sono l'esempio della tesi di "The Killing Joke" di Alan Moore e Bolland: "basta una giornata storta per diventare il Joker". Il Re delle Aquile è prima di tutto una vittima che si sta vendicando, L'Uomo Lupo e Il Mostro della Lagona non sono responsabili dei loro atti, etc.

     

    Paradossalmente in Nolitta (almeno nelle storie di Zagor) i "cattivi" sono spesso MIGLIORI della società che li circonda, e ne sono le vere "vittime" (tesi trasportata di peso poi su Tex ne Il Giudice Maddox)

     

    Ecco, se fosse possibile valutare la visione della società di un autore da come tratta i suoi "mostri"... paradossalmente otterresti che i più "ottimismi" sul genere umano sono Nolitta e Tiziano Sclavi! Molto più di GL Bonelli e Borden! Infatti, gran parte dei loro "cattivi" sono le vere vittime... di un mondo marcio, violento, ostile, e di un umanità fondamentalmente stupida e cattiva che odia, uccide e che tutto distrugge! Che bell'ottimismo sulla natura umana! :lol::lol::lol:

     

    No, per giungere a risultati assurdi e senza senso, devi vedere come vedono la società e la gente comune, non i "mostri"...

     

    Poi, la frequenza della "redenzione del cattivo", non dice NULLA sulla loro visione della gente comune: ci dice semplicemente quanto "gli piace" quel trope.

     

    GL Bonelli lo usava in maniera infrequente, più che di vera e propria "redenzione" nei suoi cattivi si vede invece una propria dignità o grandezza. O, anche negli sgherro di basso rango colpiti a morte, c'è il tempo di fare quattro chiacchiere con Tex fumandosi l'ultima sigaretta. (In generale nelle storie di GL Bonelli quelli rappresentati in maniera davvero spregevole sono quelli che rubano in guanti bianchi con le carte bollate, i politicanti, i funzionari corrotti, i generali che mandano al macello i loro uomini sognando la gloria: chi ha il coraggio di affrontare Tex pistole in pugno è rappresentato generalmente molto meglio)

     

    Mentre invece... Boselli è OSSESSIONATO dal tema del "nemico che diventa amico"! Davvero! L'ha usato tante volte che ormai ci si fanno le battute sopra! E nota che i suoi "cattivi" in genere... fanno solo questo: da cattivi passano dalla parte della legge. Spesso senza "addurre una motivazione plausibile". Non hanno comportamenti "nobili" da "cattivi". I risultati quindi sono molto altalenanti, in alcune storie per me funziona benissimo (la Grande Invasione è quella dove per me riesce meglio ad affrontare il tema, proprio perchè per una volta in realtà il "cattivo" se non fosse stato ferito col cavolo che tornava...), in altre... aspetti con rassegnazione l'inevitabile voltafaccia del "buon cattivo" e pensi "l'ha fatto ancora!" :azz:

     

    1 hour ago, Poe said:

    In più nelle storie di Boselli è molto forte la componente dell'amicizia e dei legami che durano nel tempo (presente anche in GLB ma in modo minore). Basta pensare agli irlandesi ne "Gli invincibili", a "Jethro", al "Passato di Carson" o a tante altre storie in cui il passare del tempo non scalfisce i rapporti affettivi.

    Boselli è più romantico.

     

    Soprattutto, il "passaggio del tempo" è una delle altre cose che ama mettere nelle storie (che cos'è Tex Willer se non il mettere il passaggio del tempo dentro le storie di Tex, raccontando Tex non some un "eterno presente" ma come "la vita di..."?

     

    Questo passaggio del tempo lo applica alle amicizie, ma anche agli amori, ai rapporti familiari, agli odi... non ci vedo una "prevalenza" del tema dell'amicizia se non quando si "incrocia" appunto con l'ossessione del nemico-amico (quindi vediamo kit Willer diventare amico di un sacco di gente che non avrebbe alcun motivo per stimare, tipo "colpo di fulmine", anche quando non c'è il tempo di mezzo: ovvio che il tema compare - ossessivamente - anche in quelle storie)

    • +1 1
  3. On 7/29/2022 at 4:11 PM, Nebulo1769 said:

    Storia molto sottovalutata, con un Tex introspettivo, meno loquace del solito, malinconico e disincantato. La scena finale del saloon è la degna conclusione di quanto descritto nel racconto: al nostro eroe non resta che lasciare la città, senza più nessuna fiducia nel genere umano. Una chicca nascosta. Voto 10

    Questa è una delle differenze nella "visione del mondo" fra padre e figlio.

     

    Oltre alle differenze di stile, ciascun autore ha una sua visione di "come sono le cose" che trasmette nelle sue opere. può essere meno accentuata (o semplicemente più realistica tanto che il lettore non la vede, gli sembra "tutto vero", come negli anni 50 appariva normale magari il personaggio del nero ingenuo e scemotto che oggi spicca come razzista: la visione dell'autore è identica, ora la noti perchè non è più la tua), o può essere spiattellata ed evidente, con effetti fastidiosamente didascalici e paternalisti (tipo le storie attuali dove i cattivi sono sembra bianchi maschi etero e se vedi un personaggio di colore o gay sai che non solo è buono ma è pure perfetto sotto ogni aspetto). È da questo fatto perfettamente evidente che deriva l'idea molto in voga negli anni 70 che "tutto è politica" o "tutte le storie fanno politica", basata sullo scambiare ogni affermazione che riguardo l'umanità e la società con un affermazione politica.

     

    Nelle storie di GL Bonelli, l'ho già sottolineato molte volte, la visione dell'umanità è positiva: la gente magari può essere spaventata, o può essere ingannata dal cattivo di turno, ma fondamentalmente tendono se ben informati a fare la cosa giusta. Quante volte abbiamo visto comuni cittadini schierarsi con Tex e aiutarlo, anche quando era un fuorilegge? Quante volte abbiamo visto le vittime rappresentate in maniera addirittura eroica? (pensate ai commercianti di Goldeena in "massacro"). Questa cosa si riflette persino nella rappresentazione dei criminali: nelle storie di GL Bonelli quante volte abbiamo visto gente diventata criminale per debolezza o sfortuna (la famiglia in "il cacciatore di taglie", Juan Ortega in "Inferno a Robber City, etc.) o anche criminali incalliti che, nel momento decisivo, mostrano che non erano poi marci fino in fondo? (anche per questo sostengo che ne "la grande invasione" la rappresentazione dei carcerati è perfettamente GLBonelliana, oltre che Boselliana: l'idea dei personaggi negativi di GL Bonelli come cattivi da operetta è una delle tante puttanate sparse da Nizzi e dai fanzinari lecchini che le copiavano a pappagallo per puro pregiudizio)

     

    Per Nolitta NO: la visione dell'umanità di Nolitta è sostanzialmente negativa. Con Nolitta sono invece i personaggi "buoni" che messi alle strette mostrano quanto siano corrompibili, disonesti, avidi (quante volte in Mister No lo abbiamo visto?), la folla dei cittadini se la prende sempre con i "buoni", etc.

     

    Da questo punto di vista, e con le ovvie distinzioni fra i vari autori, quello che vedo è che in generale:

     

    - GL Bonelli e Borden hanno una visione positiva della natura umana (meno in Borden, ma comunque il saldo è positivo)

     

    - Nolitta, Ruju, Nizzi hanno una visione negativa e pessimistica (li ho messi in ordine calante di pessimismo, Nolitta aveva un pessimismo cosmico fuori scala, ma Ruju con le sue folle che se la prendono sempre con la gente sbagliata supera il comunque già pessimista Nizzi: quest'ultimo più che mostrare folle omicide tendeva a rappresentare la gente come avida e pronta a vendersi, e in generale dava motivazioni puramente egoistiche ad ogni cosa, persino il suo Tex doveva darsi motivazioni egoistiche per alzare il culo e andare ad aiutare qualcuno, quante volte dice cose tipo "devo andare a salvare quella gente, mi tocca, devo un favore al Generale Davies"?)

     

    - Gli altri: ancora non l'ho capito, non ne ho letto tante storie.

     

    Notare che GL Bonelli è il più ottimista e Nolitta è il più pessimista: metterli uno dopo l'altro non può che accentuare questa differenza (se aggiungiamo poi le differenze stilistica e la visione del personaggio, davvero Nolitta era l'ultima persona alla Bonelli che avrebbe dovuto scrivere Tex...)

     

     

     

    • +1 3
  4. Per l'ENNESIMA volta (che mi sta facendo davvero girare le scatole stà cosa) sull'abbandono di Boselli...

     

    Siamo su un forum ed era facile immaginare che un sacco di persone, che magari nelle varie discussioni erano in totale disaccordo con lui, sarebbero poi corse a speculare sul suo abbandono dichiarando che l'aveva fatto perchè non tutti erano d'accordo con lo speculatore in questione...

     

    Si è detto che è stato perchè si criticavano troppo le sue storie (ma quando mai?), che era perchè si criticava troppo Nizzi (dimostrando, come minimo, scarsissima memoria, visto che fra quelli accusati più volte di "lesa maestà" verso Nizzi c'è stato anche lui, specie dopo il famigerato ultimo video-intervista al Degno Erede), che era perchè si criticava troppo la casa editrice (e anche qui, quante volte l'ha criticata anche lui?), mi aspetto di vedere fra un po' lamentele sul fatto che se ne è andato perchè c'è gente che non tifa Juventus, siamo su quel livello lì...

     

    Vorrei riportare in questa orgia di giacchette strappate un minimo di onestà intellettuale...

     

    L'abbandono di Boselli al forum sarà dovuto sicuramente anche a motivi di tempo, stress personali, etc che non sappiamo, ma il "fatto scatenante" è chiarissimo e dichiarato: l'estenuante discussione sulla ristampa di una vecchia storia ritrovata di GL Bonelli e Tarquinio. Una discussione in cui ero totalmente dalla parte di Boselli perchè la trovavo assurda: per una volta in cui la Bonelli fa un edizione CHE CELEBRA E RISPETTA GL Bonelli, si è sentito di tutto (persino l'idea di farla ridisegnare per mandarla in edicola!) e soprattutto queste lamentele sono andate avanti per settimane ignorando totalmente le sue risposte, fino a fargli girare le scatole.

     

    Quindi, niente di relativo alle sue storie (potrebbero avere influito, ma non lo sappiamo e lui lo nega), o a quelle di Ruju o di altri, ma il fatto che ci siano state polemiche assurde su una cosa tipo il ritrovamento di un inedito di GL Bonelli. Trattata da alcuni utenti come se fosse una nuova storia qualunque di un autore qualunque.

     

    Questa cosa, nella fantasiosa ricostruzione d qualcuno, in questo thread è diventata che Borden se ne sarebbe andato perchè "in questo forum si mitizza troppo GL Bonelli" e "si paragonano troppo le storie attuali con le sue"...  :rolleyes:

     

    Che non è solo falso, ma è proprio L'OPPOSTO di quello che è successo: almeno la "scintilla scatenante" dell'abbandono è che NON SI È RISPETTATO GL BONELLI...

     

    Utilizzare l'abbandono di Borden per dire "visto? Se ne è andato perchè qua si ricorda troppo GL Bonelli, mentre andrebbe dimenticato" è, questo sì, qualcosa che se fossi Borden mi terrebbe lontano a lungo da questo forum: fatico ad immaginare un offesa più grande per lui dello sventolarlo a mò di bandierina del movimento "scordiamoci GL Bonelli"...

     

    Anche nella corsa a "sfruttare" l'abbandono di Borden per portare acqua al proprio mulino bisognerebbe avere dei limiti di decenza...

     

     

    (e il fatto che il post in cui avviene questo totale tradimento della realtà abbia ricevuto ben 8 voti positivi mi fa capire quanto sia scarsa la memoria o la capacità di capire un testo scritto di almeno otto utenti del forum...)

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    • +1 2
  5. Su quanto debbano essere "ariose" o "leggibili" le tavole si va su un giudizio estetico personale, per sua natura soggettivo. Èd è ormai chiaro che a molti lettori piace l'effetto "vignette tipo autobus nell'ora di punta"

     

    (solo non fate paragoni a sproposito con Magnus, che già una volta ho dovuto ricordare qui, a colpi di scan ( https://texwiller.ch/index.php?/topic/5408-tex-willer-n5055-il-passato-di-cochise/&do=findComment&comment=190771 ), quanto erano in realtà ariose le sue tavole con le foglioline disegnate una per una, dettagliato non vuol dire sovraffollato: è frustrante fare la fatica di postare scan dimostrativi e poi la volta dopo leggo le stesse identiche cose...)

     

    Però davvero, per me Bocci esagera: non mi dite che questa vignetta non è sovraffollata...

    bocci.jpg

     

     

     

     

  6. 16 minutes ago, Jeff_Weber said:

    Non credo di avere dalla mia parte la Verità infusa.

    Non mi sembra.

     

    Non ti vedo mai rispondere alle critiche nel merito, ma sempre, come in questa occasione (che è solo l'ultima di una serie), contestare proprio l'idea che si "osi" criticare qualcosa.

     

    Questo non è l'atteggiamento di qualcuno che si approccia al forum alla pari con gli altri, dicendo cosa pensa e discutendone, ma è l'atteggiamento di chi "si crede stocazzo" e giudica dall'alto se gli altri possono criticare, se stanno criticando troppo, se lo fanno troppo presto, o se devono proprio smettere di criticare.

     

    È un atteggiamento che è ridicolo se esposto da un utente come gli altri, e si auto-giustifica solo come "portavoce di tutti perchè tutti la pensano sicuramente come me", o come "io qui rappresento la casa editrice". Da qui la domanda: te l'hanno mai chiesto? Ritieni che la casa editrice ti abbia delegato come rappresentante?

     

    Se non è così, ti consiglierei di scendere dal pero, e di confrontarti con gli altri alla pari senza pensare di essere l'addetto a stabilire se possono criticare o meno...

  7. Magari mentre leggi la storia, preso dalle vicende, non ci fai caso, ma guardando le tavole così, una ad una... ma che cavolo gli ha fatto la carta bianca a Bocci? Perché davvero, pare non ne sopporti la vista, deve coprire tutto con la china (si vede soprattutto nella prima tavola"...  :blink:

     

    Vabbè, a parte le battute: non è solo Bocci, ormai l'andazzo è questo, questo è "disegnare bene", riempire di segni ogni spazio senza più alcun equilibrio e "coprendo" la scena, perdendo la differenza fra un fumetto e un film (e anche nei film il background lo sfumano...)

     

    Non posso nemmeno dare la colpa principale agli autori: sono i lettori, pare, che si lamentano se non gli disegnano ogni dettaglio...  (gli stessi lettori che poi si lamentano perchè i fumetti magari diventano pesanti, claustrofobici, difficili da leggere, mentre gli sceneggiatori si lamentano che i disegnatori sono troppo lenti e i disegnatori si lamentano che guadagnano poco perchè fanno poche tavole: Tafazzi è il Dio supremo di questa epoca...)

    • +1 3
  8. 6 hours ago, frank_one said:

    Una curiosità: rispetto alla bozza di villa, nella versione finale della copertina del 761 sono spariti due alberi:

    https://dimeweb.blogspot.com/2024/03/tex-tra-ricorrenze-e-primati-e-sempre.html?m=1

    Articolo che mi ha fatto un po'... girare le scatole.

     

    Non per l'articolo in sé, che anzi mi segnala una cosa che non avevo notato, ma appunto per quello che segnala: la sistematica SOSTITUZIONE di copertine di Villa alle copertina "classiche" di Galep... 

     

    05%20quartiere%20cinese.jpg

     

    E lo fanno persino quando si ristampano le storie classiche dello stesso Galep!

     

    04%20Montales.jpg

     

    Che senso ha?

     

    Villa è un bravissimo copertinista e siamo stati fortunati a trovare un simile sostituto per Galep, ma la sostituzione ha una DATA PRECISA: il momento in cui le storie iniziano ad uscire in prima edizione con le sue copertine! Quindi va benissimo la copertina di Villa per "il Passato di Carson", ma che senso ha usare la sua copertina per "Montales" che raccoglie tutte storie disegnate da Galep?

     

    la nuova direzione della Bonelli è convinta che i bambini che stanno comprando Tex a frotte si trovino spiazzati a vedere una "strana" copertina di un certo Galep al posto di una di Villa?

     

    O si sono tanto fissati sull'idea dell'avere "una immagine unica" di Tex che vogliono cancellare le vecchie copertine di Galep, non abbastanza "moderne"?

     

    O forse, più semplicemente... sperano che i lettori che hanno già quelle storie si ingannino e ricomprino lo stesso volume con una copertina diversa?  :lol:

     

    Bah, comunque, contentissimo di avere quelle storie in originale, con le storie originali. per le ristampe mi compro l'anastatica settimanale, pur con i suoi errori mi dà molta più fiducia di questa direzione Bonelli...

     

     

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  9. 4 hours ago, Grande Tex said:

    Io personalmente,di drammi psicologici nelle storie non mi stanco.

    Drammi psicologici? In questa storia? :lol:

     

    I blackfeet hanno la maturità di un bambini di 5 anni e non hanno la minima profondità, sono solo istintivi, prendono un abbaglio e farebbero una strage ma poi un adulto gli spiega che sono stati fessi e allora tornano amici-amici. La ragazza si affeziona subito a Luis, istintiva come i cani che sanno riconoscere subito chi gli vuole bene...  c'è questa visione degli indiani "poveri ingenui", puri, tipo mito del "buon selvaggio" non incontaminato dalle brutture dei bianchi, che per me è un milione di volte più razzista degli apaches scotennatori dei vecchi film... 

     

    Per il resto, tutti i personaggi seguono binari prestabiliti senza reali dubbi o incertezze: il fatto che Luis "vede la gente morta" è il suo "superpotere" di turno, come in tutte le storie recenti di Ruju ("superpotere" non nel senso che sia un grosso vantaggio, ma nel senso che c'è sempre un personaggio che è il vero protagonista e a cui Tex si limita a fare da cameriera salvandolo quando serve, che è "sopra le righe" per qualcosa: vede la gente morta, ruba le frecce ai nemici, è invulnerabile alle pallottole, ha un artiglio d'orso, etc....  bei tempi quando personaggi come Manetola o Lucero erano indimenticabili senza avere artigli tamarri o poteri strani...)

     

    7 hours ago, Exit said:

    Una delle peggiori prove in assoluto, e questo fatto mi conferma che Ruju non abbia la minima idea di cosa si adatto a Tex e continui imperterrito a scrivere racconti che narrano le vicende del solito personaggio con problemi esistenziali e poi triboli nel cercare un sistema per cacciarci dentro i titolare della testata,

    Condivido. Non tutte (per fortuna) ma ormai direi il 90% delle storie di Ruju sono storie fatte e finite senza Tex (tipo questa) in cui Tex viene inserito, tipo donna di servizio, a fare da spalla. Non parlo di boiate da videogame tipo "chi salva chi" o "chi è più forte", il protagonista non dipende da boiate simili (il protagonista del Signore degli Anelli è Sauron, no? È l più forte...   non mi direte mica che è un nanerottolo che si fa salvare dagli altri, direbbe uno convinto che il protagonista dipende da quello...).

     

    Ovvio che un idea alla base ci vuole, come un personaggio magari particolare. Solo che deve essere la partenza. "Cosa farebbe Tex alle prese con questo qui?". Tex va inserito da subito. Non infilato dopo, come aggiunta, a una storia come questa dove se non ci fosse lui tutto funzionerebbe meglio.

     

    7 hours ago, Exit said:

    con il risultato di fargli fare una figura alla Nizzi.

     

    SPOILER

    Si perché Frank viene fatto uscire di prigione dai pards e Carson - da notare botta in testa che ricorda moltissimo un famigerato :P autore modenese - se lo fa scappare.

    Quindi il pericolo corso dalla ragazza pellerossa è tutto imputabile ai nostri. Con Tex che rischia anche non poco quando la fa cadere in un fiume con temperature decisamente rigide.

     

    Vero. Anche in questa storia gran parte dei casini accadono perchè Tex e Carson sono tanto fessi da farsi scappare Frank che poi mette in pericolo i protagonisti.

     

    Però è un ennesima dimostrazione della differenza fra un caso come questo, che dipende per me da semplice pigrizia e dal cercare la soluzione più semplice e banale, e una vera e propria "Nizzata".

     

    Qui Ruju deve far fuggire Frank: potrebbe inventarsi una situazione imprevista che gli consente di fuggire, ma no, troppo difficile, fa la cosa più banale e scontata: botta in testa a Carson e fuga.

     

    Notare che TUTTI nel quiz su "come andava avanti la storia" aveva tranquillamente capito che Frank sarebbe fuggito (narrativamente non poteva avere altra funzione, al massimo poteva essere ucciso subito ed essere ridotto a pedina, ma se rimaneva centrale nella narrazione, il suo tradimento era ovvio), SOLO quel povero pirla di Carson non sospettava niente e gli volta le spalle! :lol:

     

    Però a Ruju non interessa sottolineare la cosa. Anzi, GLISSA. Non ce la fa vedere e poi non la cita più. Vuole che non ci facciamo caso o ce lo scordiamo: quello che gli interessa è far fuggire Frank, non far fare figuracce a Carson (anche se non se ne preoccupa tanto da fare la fatica di inventarsi una soluzione diversa)

     

    Nizzi avrebbe invece "gustato" bene la scena, avrebbe fatto pensare a Carson "posso stare tranquillo, Frank non riuscirà mai a fuggire" o "non fuggirà, o non mi chiamo più Kit Carson", avrebbe fatto vedere la scena nei dettagli mostrando Carson in modo ridicolo, evidenziando la cosa. A Nizzi non sarebbe interessato far fuggire Frank (magari poteva essere fatto fuori subito da qualcun altro), sarebbe interessato solo ridicolizzare Carson. E, davvero, non capisco come facciano i difensori ad oltranza di Nizzi a non vedere questa evidentissima sottolineature delle figuracce che fa sempre..  :rolleyes:

     

    4 hours ago, Exit said:

    Per ultimo. Tutto questo ardire dei blackfeet finisce qui. Cioè di vendicarsi una volta accertato che le giubbe rosse non c'entrano non ne hanno più voglia.

    Ora che sanno che la colpa potrebbe essere d'altri, i propositi bellicosi sono dimenticati. Si vede che se gli assassini sono dei trafficanti di whisky la cosa gli sta bene :laugh:

     

    Io mi dichiaro incapace di comprendere un atteggiamento tanto schizofrenico.

     

    L'unica spiegazione che mi posso dare è esterna alla trama.

     

    Troppe tavole da macinare mensilmente e allora si scrive tanto senza un reale controllo purché le uscite siano rispettate.

     

    Le idee sono poche e vengono riciclate. Personaggi compaiono e scompaiono (vedi avvocato) come se ci si fosse dimenticati ad un certo punto di loro, si infilano scene mute con inquadrature davanti, di lato, da dietro, dall'alto e dal basso oltre a spiegare tre volte gli avvenimenti che anche il più distratto ormai ha compreso e per ultimo si attorcigliano le trame senza alcun motivo plausibile (perché accompagnare Frank per farlo sfuggire, quando lo si lasciava andare e lo si seguiva evitando la figura da fesso).

    Sì. i personaggi agiscono senza un senso, senza una logica. Fanno cose a vanvera. Perché?

     

    Perché come gli capita spesso, per me anche qui Ruju ha sceneggiato la storia "a rovescio".

     

    Gli è venuto in mente il finale (cioè la "clamorosa" rivelazione che anche la fidanzata è morta - c'erano già arrivati tutti nel primo albo...  :rolleyes:  - e il salvataggio della ragazza), l'idea del personaggio che vede i fantasmi, e poi, avuta questa "buona idea per la trama" (per la TRAMA, insomma, cioè per tutta una storia finita e chiusa) ci ha infilato Tex e l'ha fatto agire (come gli indiani e ogni altro personaggio) anche in maniera insensata per giungere al finale che aveva già deciso.

     

  10. 2 hours ago, Exit said:

    Se non basta ancora.

    Ci sono una cinquantina (a spanne) di tavole incentrate sul possibile scontro tra giubbe rosse e blackfeet assolutamente ridicole.

    Non era bastato che Tex dissadesse il primo gruppetto di sfigati, ma c'è una tiritera su i pellerossa che cercano di attaccare i soldati, questi che rispondono senza infierire e un lunghissimo dialogo a distanza dove il capo indiano finisce per convincersi pian piano dell'estraneità nei fatti di Brandon & co., con l'intervento risolutivo di Tex che ripete la manfrina e tutto si risolve.

    Già perché se arriva uno sconosciuto che si dichiara essere Aquila della Notte anche il più arrabbiato degli apache dissotterra l'ascia di guerra!

     

    Ammesso che abbia senso, ma perché diavolo il blackfoot non ha controllato le tracce invece di prendersela con un militare che non poteva certo aver sterminato i presenti nel campo indiano da solo. Certo poteva essere rimasto appiedato o ferito e lasciato lì a morire dai commilitoni, però qualche domanda se la doveva porre.

    Gli indiani visti praticamente sempre come ingenue vittime sprovvedute che si fanno gabbare da chiunque è purtroppo una costante delle ultime storie di Ruju...

     

    Qui abbiamo i blackfeet che non capiscono un tubo, si fanno massacrare dalla prima BANDA che passa, poi non sono in grado di seguire le tracce della banda e cascano dalle nuvole quando Tex arriva a gli spiega tutto...  :rolleyes:

     

    Nell'ultima storia di Tex Willer idem, gli indiani non capiscono un tubo e danno la colpa a Tex.

     

    Ricordo anche la storia del mostro del gran lago salato, con gli indiani che si fanno ammazzare a dozzine dal "mostro" di turno...

     

    Ma non solo gli indiani: nelle due storie di Wolfman un sacco di persone che in teoria dovrebbero essere abituate alla vita di frontiera e girare armate, si fanno massacrare dal serial killer di turno...

     

     

  11. Recentemente ho sfogliato il volume Rizzoli-Lizard su questa storia (che ho preso per i disegni di Milazzo, basta limitarsi a guardare le figure e la storia migliora...), e ho trovato queste "chicche" nell'intervista iniziale a Nizzi:

     

    Cosa pensava Nizzi di GL Bonelli, di Tex e dei suoi lettori, si può leggere in TANTISSIME interviste e video su youtube, in cui praticamente si dice che GL Bonelli faceva storie solo "pum pum" per cerebrolesi e che lui invece è molto più bravo, nelle sue storie non c'è solo pum-pum. (solo recentemente ha "riabilitato" Bonelli per attaccare... Boselli, accusandolo di "stravolgere Tex": il bue che dà del cornurto all'asino..)

     

    Anche questa intervista non fa eccezione, e anche qui Nizzi coglie l'occasione per ribadire la sua scarsa stima di GL Bonelli, di Tex e dei suoi lettori (lettori che secondo i "fan" di Nizzi invece non dovrebbero avere il diritto di criticare il loro Vate...)

     

    Personaggi-alla-buona.jpg

     

    Ma la cosa più interessante è questa:
    10-tavole-al-giorno.jpg

     

    Può darsi che sia la solita "sparata" in cui Nizzi si gonfia da solo: in realtà anche se dopo la famigerata "crisi per superlavoro" Nizzi è passato dalle 1100 pagine annue che lo mandarono in crisi a... oltre 1500 pagine annue in media (segno che ci metteva davvero impoegno, sì...) con un massimo di circa 1800 pagine nel 2003: se scriveva davvero dieci tavole al giorno, vorrebbe dire che ogni anno lavorava al massimo 180 giorni?

     

    D'altro canto, bisogna aggiungere il tempo per i soggetti e altre varie e eventuali (viaggi a Milano, mostre, correzioni, etc.). E guardando la QUALITÀ infima e la sciatteria di quella scrittura...  sì, ci posso pure credere che "tirasse via" dieci pagine al giorno (ogni tanto magari meno, quando c'era la scena in cui sperculava Tex ci metteva più impegno)

     

    Insomma, crediamo a Nizzi per una volta, e facciamo due conti: si sa che prendeva più del doppio degli altri sceneggiatori (era la "tangente" che Sergio Bonelli era disposto a pagare pur di tenerlo su Tex, viste le soddisfazioni che gli dava ogni mese, e per il terrore che aveva al pensiero di tornare a scriverlo lui: visto che Nizzi di scrivere Tex non aveva più nessuna voglia e odiava il personaggio, fu stra-pagato per farlo di malavoglia). Non so quando fosse all'epoca, ma oggi si sa che gli sceneggiatori Bonelli prendono dai 50 ai 100 euro a tavola (e questa cifra NON è stata al passo con l'inflazione, anzi è ferma da tempo, prendevano di più in "valore reale" una volta). Quando prendeva Nizzi, all'epoca, rapportato alle cifre in Euro attuali? (all'epoca ovviamente era ancora pagato in lire). 150-200 Euro a tavola?

     

    Millecinquecento-duemila euro AL GIORNO?

     

    Per scopiazzare "il cavaliere pallido", o "la ballata del mare salato"? Per sputtanare Tex costantemente, storia dopo storia? :blink:

     

    Bisogna dire che Sergio Bonelli era disposto a pagare bene i suoi "piaceri": e leggere un Tex così sputtanato doveva essere un piacere davvero "impagabile"... :lol:

     

    Capite quando fa girare le scatole vedere oggi Nizzi atteggiarsi a grande autore "sprecato" su Tex, e mostrare tanto disprezzo per Tex e i suoi lettori, pensando quanto DAVVERO Nizzi deve, in termini non solo di "fama" ma pure economici, alla Bonelli, a Tex e ai suoi lettori?  :angry:

     

     

    • +1 1
  12. 8 minutes ago, Letizia said:

    Taci tu che potevi arricchirti e hai gettato alle ortiche parecchi bittexcoin.

    Eh, ma se per una volta Ruju non era così stramaledettamente prevedibile, facevo un colpaccio molto più grande! :lol:

     

    È un po' come puntare sulla Ternana che batte la Juventus: difficile, ma se capita ti porti a casa un bel bottino! :P

     

    Solo che è più facile che un cammello entri nella cruna di un ago (o che la ternana batta la juventus), queste cose possono accadere, ma Ruju che non segue pedissequamente un cliché? Impossibile! :angry:

     

    E il bello è che ero stato io commentando il primo albo a dire che per come scrive Ruju (unendo i puntini da 1 a 46) era OVVIO che la fidanzata era morta.  :azz:

     

    Solo che poi mi sono chiesto: ma possibile che non si rende conto di quanto sia stra-telefonata questa cosa? Non è che stavolta la fa in maniera così plateale perchè il "colpo di scena" è che per una volta non è il solito cliché?

     

    Io che mi faccio venire certi dubbi, sopravvalutando Ruju...  :rolleyes:

  13. 3 hours ago, Letizia said:

    Piraña?

    "se non si vede il corpo non è morto".

     

    Si dice così oggi, no? È la nuova "regola", copiata dalla Marvel.

     

    Quindi tutti quelli mangiati dai Piraña in tutte le storie Bonelli sono ancora vivi. E pure quelli finiti nelle sabbie mobili! :lol:

     

    P.S.: mi ha tanto "entusiasmato" questa storia di Ruju, con la sua "imprevedibilità", che sono indeciso fra due recensioni: o copio-incollo una recensione di un'altra storia di Ruju, senza cambiare una virgola, o posto una vignetta della settimana enigmistica del tipo "unire tutti i puntini da 1 a 46, apparirà una storia di Tex"...

     

     

  14. 12 hours ago, Letizia said:
      Hide contents

    Sono ricca.

     

     

    meno di me...

    :P

     

    Di tutte le possibili puntate, L'UNICA che si è verificata è la D (Sigh, avevo ragione a dire nel commento al primo albo che Ruju è prevedibilissimo ed era chiato che Nadine era morta, ho provato a puntare 5 gettoni dando un po' di fiducia a Ruju, ma è stata malriosta..."), sulla D avevo puntato 12 gettoni, ne vinco 60 che sommati ai 10 che avevo lasciato da parte fa 70 Gettoni... 

     

    E quindi sono in testa!  B)

     

    (e parlando di fiducia sprecata per Ruju, come ha fatto in quella scena a non venirgli manco in mente che la distilleria andava bruciata in quella situazione? Cosa fanno, regalano il whisky agli indiani? Sigh...)

     

  15. OK, ragioniamoci un po'...

     

    Ruju ha il grave difetto di stra-telefonare i suoi "colpi" di scena, ma lo fa di poche pagine (un classico sono le vittime che attendono un colpo di pistola da parte di qualche malvivente: se la scena della pistola si allunga a 1-2 pagine intere, allora puoi stare sicuro che arriva Tex o qualcun altro a fermarlo), non è molto utile a prevedere eventi con un intero albo di anticipo.

     

    Poi, ha due difetti in diretta opposizione: trame molto banali e stereotipate, con "colpi di scena" insensati alla "WTF" (il buon colpo di scena è uno in cui dopo il lettore dice "ma certo! Spiega tutto!" o qualcosa di simile, deve sembrare "giusto", e non importa se il lettore lo indovina prima, se non è proprio banale e stereotipato non gli importa. Mentre invece i colpi di scena che per essere sorprendenti non hanno senso o logica distruggono la storia e basta. E quelli di Ruju spesso sono di questo tipo)

     

    Tutti aspetti che rendono difficile fare previsioni: paradossalmente, era molto più facile prevedere il finale della "Tigre Nera", perchè c'era praticamente una sola fine sensata, e mi sono potuto fidare che Boselli avrebbe scelto quella, con Ruju non sarei stato tanto sicuro che non avrebbe scelto una fine insensata.

     

    Per fortuna ho un buon "gruzzoletto" di fiches, e direi quindi di dividere le puntate per minimizzare il rischio di perderle tutte (e per lo stesso motivo alcune le tengo di riserva.

     

    La puntata più "solida" anche a me come a tanti altri pare la  "d) Big Frank tradisce la fiducia di Tex e Carson", che "paga" anche bene. [1 a 5].  Se Big Frank arriva vivo alla fine è ovvio che Ruju gli farà fare la cosa più "standard" e tenterà di tradire i pards. Il dubbio riguarda il fatto che potrebbe essere ammazzato prima dai suoi stessi complici.

    Ma con un rate di 1 a 5 si può rischiare, ci punto 12 Fishes

     

    La seconda puntata è su c) "La distilleria di Pierre Boucher va a fuoco".  Ancora più probabile della precedente, ma "paga" meno [1 a 4]. ci punto 8 Fishes

     

    La "a" è molto probabili ma paga pochissimo, ci metto qualcosina per recuperare in parte le perdite se mi sbaglio con le altre:

    5 Fishes su a) La testimonianza di Nadie mette in qualche modo i Blackfoot dalla parte dei nostri [1 a 2] (praticamente sicuro, ma appunto paga poco)

     

    mentre invece non credo molto a questa e non ci gioco nulla:

    0 Fishes su b) Alla fine della storia il tenente Lagarde lascia il corpo delle Giubbe Rosse per consolarsi con la bella Nadie [1 a 3]

     

    Infine, una puntata contraddittoria su quello che avevo detto nel commento all'albo, secondo cui per me Angelica era morta. È il classico tipico "colpo di scena" alla Ruju: è estremamente improbabile che la cosa non venga mai "pensata" da Lagarde per tutto l'albo, ed è chiarissimo che ci aspetta una "sorpresa finale" (sigh...). Ma non è detto che sia proprio quella, e ho abbastanza fiches da poterne gettare qualcuna...

    5 Fishes su e) Angelica è ancora viva [1 a 6]

     

    Quindi, alla fine mi gioco le fiches che ho vinto il mese scorso, e mi tengo il gruzzoletto iniziale di 10 Fishes, che non si sa mai...  :lol:

  16. 4 hours ago, Magic Wind said:

     

    Come il vecchio William Holden nella battaglia di Bloody Porch

     

    William Holden mans Browning M1917 machine gun The Wild Bunch 8x10 inch  photo - Moviemarket

    L'ispirazione a "The Wild Bunch" è palese, basta vedere anche la copertina del primo albo...

     

    Di solito apprezzo poco queste "citazioni", ma qui Boselli lo fa "alla vecchia maniera", come già avvenuto in storie come Il Tranello in passato: senza fastidiose "strizzatine d'occhio", senza piegare i personaggi alla voglia di "citare" (come ha fatto Recchioni trasformando il fratello di Tex in un pistolero per citare "Cane di Paglia"): questa è una storia di Tex che cita The Wild Bunch, ma rimane prima di tutto una storia di Tex. E che è perfettamente godibile anche se non vedi nessuna delle cuitazioni, perchè non ti lascia l'impressione che stia facendo riferimento a qualcosa che non hai visto...

    • Grazie (+1) 1
    • +1 1
  17. 20 minutes ago, Grande Tex said:
    49 minutes ago, Diablero said:

    fatto che alla fine della storia Zhenda se ne vada tranquilla.

    A questo proposito: nella versione originale a quanto pare Zhenda avrebbe dovuto morire e con lei tutti i suoi indiani,ma siccome Civitelli aveva reso " troppo teneri" i personaggi,si decise,non so se la redazione o l' autore,per il finale alternativo( più bello e originale a parer mio.Vero che forse Zhenda se la cava troppo a buon mercato,e infatti lo dice perfino Carson stesso,ma tutto sommato nel contesto non é così stonato).

    Nel contesto delle storie di Nizzi (che quando non erano proprio comiche erano comunque grottesche) magari sì, è un "teatrino" dove nulla ha senso, nulla ha sostanza, tutti mangiano bistecche e patatine e si fanno tante battute...

     

    Ma nella storia originale (che Nizzi avrà letto distrattamente fregandosene come al solito), Zhenda ha "solamente" ucciso un vecchio amico di Tex, che era pure il sacerdote che l'ha sposato con Lilith ed è stato il suo stregone, del suo villaggio, per anni (al funerale di Freccia Rossa era ancora lui lo stregone, quindi è stato lo stregone di Tex per più di 15 anni prima di essere sostituito da Nuvola Rossa).

    Non solo: si è alleata con i bianchi per uccidere altri Navajo, ha cercato di uccidere il figlio di Tex in un sacrificio umano, e solo l'intervento di Big Elk, che ha sacrificato la sua vita per ucciderla salvando kit, ha impedito che il figlio di Tex venisse ucciso.

     

    Macchissenefrega? Nizzi se l'era scordato, quindi se n'è scordato pure Tex. E pure Kit.

     

    Se nell'ultimo almanacco invece di Ta-Hu-Nah incontrava Big Elk, un cazzotto sul naso non glielo levava nessuno, e si sarebbe meritato anche un "e la prossima volta tuo figlio te lo salvi da solo, stronxxx!"

    • +1 2
  18. Thread come questo saltano fuori abbastanza regolarmente, ecco come ho risposto le ultime volte:

     

    https://texwiller.ch/index.php?/topic/5252-quanti-tex-avete/&do=findComment&comment=171349

     

    https://texwiller.ch/index.php?/topic/1328-quante-ne-seguite-e-quanti-ne-avete/&do=findComment&comment=181258

     

    Rispetto a quelle risposte, Ho tagliato le nuove uscite eliminando gran parte di Maxi, Color e Cartonati e bis (e mi sa che taglio anche gli almanacchi) ma in compenso sto comprando 156 anastatiche all'anno, quindi in pochi anni dovrei raggiungere i 4000 Tex.

     

    Sulla composizione esatta, ho di tutto, ho strisce originali e anastatiche, albi d'oro originali e anastatici, raccoltine serie bianca e rossa originali 9ovviamente non tutte ma un buon numero) e prima serie anastatiche, serie 1/29, originali spillati e spillati non originali, censurati e non censurati, etc.

     

    Quando ho iniziato l'idea era di fare la collezione completa di tutto, ma erano 40 anni fa e i prezzi erano molto più bassi. Dopo pochi anni con il boom di Dylan Dog i prezzi sono andati alle stelle e mi sono reso conto ben presto che erano ormai al di là delle mie possibilità, quindi mi godo quello che ho, ecchissenefrega se non è completa! (ho la striscia numero 5, del 1948, originale: meglio disperarsi perchè mi mancano le altre 59 della prima serie - che non è manco vero, ne ho altre due - o essere contento di quella e ammirarla? Ammiro il collezionismo, ma il "completismo" è una malattia degenere della speculazione, si collezionano cose belle perchè sono belle, non perchè "devo averli tutti" come un album di figurine o i pokemon.

     

    Quindi: in una forma o in altra ho tutti i Tex in edizione non censurata, di completo solo in originale ho una decina di serie a striscia (le ultime), la mia Tex Gigante è completa ma molti dei primi sono censurati o addirittura non spillati.

     

  19. 38 minutes ago, Grande Tex said:
    58 minutes ago, Diablero said:

    non hai letto l'originale non sai della profezia,

    Vero.Boselli ha in un certo senso rimediato con l ultima storia sul magazine

    No, in quella storia (che a me non è piaciuta per nulla, melensa e "celebrativa" nel senso più deteriore, pomposo e retorico possibile) Boselli sana una DIVERSA falla della storia, la stessa che ha cercato di "sanare" con il suo ritorno di Mefisto: il fatto che alla fine della storia Zhenda se ne vada tranquilla. (Povera vecchietta, che male può fare? Proprio come Mefisto: segno che quei finali alla tarallucci e vino con Tex che lascia andare pluriomicidi pericolosissimi dotati di poteri magici che hanno giurato di ucciderlo sono proprio una mania di Nizzi)

     

    Ma la storia originale di Zhenda era una storia speciale, tutta costruita su presagi e profezie, una storia in cui sia Zhenda che Nuvola Rossa e Tah-hu-nah (che "vede" in anticipo la propria morte) sono intrappolati in una serie di profezie che indicano che Tex morirà. Serve il sacrificio di un Navajo per sciogliere la situazione, far compiere la profezia, e fermare la gurrta, al solo costo di "due vite"

     

    Poi arriva Nizzi che se ne sbatte, che roba da selvaggi ignoranti le profezie, chissenefrega, gli serve Zhenda per questa storiellina, ha fatto un volo di decine di metri ma che sarà mai...

     

    Sergio Bonelli ha avuto tanti meriti, come autore e come editore, ma come CURATORE di Tex è stato pessimo: non ha mai difeso il personaggio, ha fatto stravolgere a Nizzi tutto quello che voleva (al massimo l'ha fermato quando si azzardava a fare una scena un minimo texiana come nei Fucili di Shannon, e Nizzi ha impiegato poco a capire cosa faceva contento il suo editore: bastava far figure di ##rda a Tex ogni albo e l'editore era contento...)

     

    (Notare che, intanto, su Zagor appunto per evitare il massacro di ogni magia dei vecchi personaggi, i ritorni li aveva PROIBITI: più chiaro di così che una delle due serie la proteggeva e l'altra no...)

    • +1 1
  20. 57 minutes ago, Diablorojo82 said:

    Allora...Letta questa seconda storia su Zhenda non avendo gli albi della prima (che recupererò nei prossimi giorni), quindi la mia recensione sarà per ora parziale.

    Male! Se non hai letto l'originale non sai della profezia, e quindi non vedi come questo "seguito" sia la solita opera distruttrice di Nizzi sulle storie classiche.. :angry:

     

    (a parte che mi scandalizza già il fatto che con tutte le ristampe che hanno fatto tu ancora non abbia una delle storie più iconiche precedenti al periodo d'oro...)

     

    1 hour ago, Diablorojo82 said:

    Certo alcune cose mi hanno lasciato perplesso...Tex beffato da Koster come un pollo (stratagemma del cappello) e salvato da Tiger (sul pezzo). Mi piace veder i pards in difficoltà ed ogni tanto soccombere prima della vittoria finale ma devi "costruire" bene certe situazioni. Se mi dai un bel nemico ed un buon espediente non mi disturba Tex (o gli altri) beffato ma da un tipo come Koster e in quel modo devo dire che non mi ha entusiasmato.

    Ogni volta, ogni avventura, per anni e anni...  mai vista una cosa simile in nessun "prosecutore" dell'opera di altri autori.

  21. 17 minutes ago, Letizia said:

    Io credo che Tex Young campasse con i soliti mezzi (ma proprio gli stessi) con cui campava il Tex dell'Idolo misterioso di 75 anni fa.

    L'unica differenza è che allora c'erano le lire e ora c'è l'euro.

    Beh, no, all'epoca non lo si vedeva MAI lavorare.

     

    Si vede che nel passaggio dalla lira all'euro ci ha rimesso anche lui, ora gli tocca lavorare...  :P

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