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Diablero

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Messaggi pubblicato da Diablero

  1. On 12/28/2020 at 10:48 PM, MacParland said:

    ho visto l'intervista che sta sul canale di Mezzavilla, (per me un grande del fumetto made in italy) in quel video mi è sembrato di notare un attesa spasmodica per questo Texone

    Davvero, si attendeva da ancora prima che ci mettesse mano: non c'erano tutte le "distrazioni" di oggi (mille canali yt, pagine fb, forum, etc), gli appassionati di fumetti leggevano Fumo di China e altre poche riviste e andavano agli incontri, stop, e quindi il mitologico "Texone di Magnus" è stato un argomento da "prima pagina" per SETTE ANNI! (Sergio Bonelli non esagera quando raccontava che glielo chiedevano sempre, ad ogni intervista e ad ogni incontro con i lettori...)

     

    Ripesco questa fra che parlava dell'intervista video del 1995 perchè me la sono ri-vista oggi, e visto che tempo fa si parlava di come tanti autori dimenticabili disprezzino apertamente non solo GL Bonelli ma pure Magnus, in quell'intervista c'è un brano che mostra l'umiltà con cui Magnus si approcciò a Tex (e al fumetto in generale, vedi poi il discorso su Moebius)

     

     

    :

     

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  2. 28 minutes ago, Poe said:

    Secondo me, una grande prova d’autore di Zaniboni, equilibrata, originale e allo stesso tempo rispettosa del Tex tradizionale, seppur personale; una prova anche migliore di quelle di altri celebrati disegnatori che si sono cimentati coi Texoni

    Concordo. Zaniboni, che già conoscevo su Diabolik, mi meravigliò (e dispiace, ripensandoci, che la sua bravura sia stata tanto tempo "relegata" alla rigida gabbia di Diabolik).

     

    Concordo anche sul fatto che il Tex di questa storia è "poco ridicolo" per gli standard Nizziani, e sarebbe accettabile... solo che Nizzi compensa con un Carson ridicolmente alluppato e timido...  :rolleyes:

     

    Comunque, uno dei migliori Texoni fra i primi.

  3. 36 minutes ago, Poe said:
    6 hours ago, Diablero said:

    Non ho ancora dato nessun giudizio sulla storia (che senso avrebbe senza averne letto la metà?)

    Mmm... non mi hai convinto.

    Tu in realtà il giudizio l'hai già dato dicendo che ti sembra una storia in cui Tex è superfluo. L'hai scritto tu:

    On 2/8/2024 at 4:57 AM, Diablero said:

    questa storia mi pare partita da un idea senza Tex e che non aveva alcun bisogno di Tex, e anzi, senza Tex avrebbe funzionato probabilmente meglio, a cui è stato aggiunto Tex.

    E poi aggiungi: "mi sa che davvero ormai è chiarissimo che a Ruju di sceneggiare Tex non ne ha nessuna voglia, si è stufato, va a macchinetta e trova più interessanti le storie dei comprimari (che spesso, come qui, diventano i veri protagonisti)"

    Non hai letto la parte sotto spoiler (cioè, praticamente tutto il post)?

     

    Finisce così:

    On 2/8/2024 at 4:57 AM, Diablero said:

    Giudizio complessivo ancora in alto mare: riuscirà Ruju a concludere in maniera soddisfacente la storia della giubba rossa e a collegarla a Tex e Carson in maniera meno banale di quella che temo? Tutto dipende da questo. Fiducia ne ho poca, ma sono comunque curioso di leggere il seguito, ed è una cosa che non mi capita molto spesso con le storie di Ruju...  per adesso, nonostante le varia banalità segnalate, la storia mi sta prendendo.

     

    Se ci sono difficoltà a leggere la parte sotto spoiler segnalamelo, vedo che tu per esempio non lo usi...

  4. 1 hour ago, Poe said:

    Ma questa è la critica che i detrattori di Boselli gli hanno fatto per anni e anni (Nizzi compreso): cioè di dare più spazio ai comprimari che a Tex, di fare storie non "DI Tex" ma "CON Tex", formuletta ripetuta fino alla noia per screditare anche le sue storie più famose.

    E infatti questa critica è totalmente sballata.

     

    Boselli a volte ci è cascato davvero (vedi Tex 755, che è incredibile che riunisca tutti i possibili difetti di una storia di Tex), ma in genere quella critica gli viene invece fatta su storie dove invece semplicemente la telecamera non è sempre su Tex o ci sono comprimari che non sono sagome di cartone. Che sono entrambe cose che accadono praticamente SEMPRE nelle storie di GL Bonelli!!! (basta pensare al Figlio di Mefisto o La Trappola o In Nome della Legge o Una Campana per Lucero...)

     

    La "telecamera fissa su [s[Zagor[/s] Tex invece è una caratteristica tipica di Nolitta, poi ripresa in gran parte anche se non totalmente da Nizzi (Nizzi fa spesso scene "con telecamera sui cattivi", ma a differenza di GL Bonelli, non la tiene mai lì a lungo, sono brevi scenette, ha un timore assoluto del fatto che il lettore vada nel panico se Tex non mangia patatine ogni 30 pagine...) a cui si aggiungono i cattivi "sagome di cartone" (e provate a dirmi che la sua Tigre Nera non è una sagoma...)

     

    E a me girano le scatole, e molto, quando, alla maniera delle conferenze di Nizzi e dei suoi discepoli, si citano caratteristiche "degeneri" della variante Nolitto-Nizziana come se fossero caratteristiche del "Tex tradizionale", quando invece sono caratteristiche che nel Tex di GL Bonelli NON SI TROVANO!

     

    Che razza di "caratteristica di Tex" è una CHE NON È PRESENTE NELLE STORIE DI GL BONELLI? (anche per cose come questo ritengo che la stragrande maggioranza dei lettori oggi, o ha iniziato con Nizzi o Nolitta, o ha già forti problemi senili con la memoria...)

     

    Quindi, sgombriamo subito il campo da quelle critiche sciocche o smemorate: non sto parlando di quello. La critica che sto facendo io a molte storie attuale non ha nulla a che vedere con questa roba.

     

    Sto parlando di storyline, di protagonismo, di premise, di tema, non di "quante pagine passano fra due scene al ristorante".

     

    E non ha NULLA a che vedere nemmeno con l'ingenua idea che Tex se è tangenziale e superfluo, sia comunque "importante" se salva il protagonista alla fine. Questo è un ragionare da videogame, la pozione magica "Tex Willer" salva l'eroico protagonista alla fine, anche se viene tirata fuori solo alla fine ed è un semplice cheat per far fuori il boss finale: le cose che ho detto prima (storyline, protagonismo, premise, tema) non contano nulla in questa visione fanciullesca, conta "chi vince" e "chi è più forte, Hulk o la Cosa"

     

    Esempio pratico: In "Pony Express", abbiamo GL Bonelli che, con un bel "marameo" a tutti i "critici della domenica" che straparlano dicendo sciocchezze sul fatto che Tex nelle storie classiche è sempre inquadrato (e tanti saluti anche alle panzane del signor Nizzi che nell'ultima video-conferenza ha detto che TUTTE le storie di GL Bonelli iniziano con Tex e Carson che ricevono una missione dal comando dei ranger o da un militare), scrive UN INTERO ALBO SENZA LA MINIMA TRACCIA DI TEX (sto parlando della striscia, la prima pubblicazione, l'effetto si perde nella ristampa gigante dove vengono raccolte più strisce e l'albo intero senza Tex diventa solo un blocco di 26,6 pagine, un numero di pagine senza Tex superato molte volte nel periodo d'oro). In quell'albo la "telecamera" segue Kit Willer che, misteriosamente non solo è da solo ma viene rapinato e trova lavoro come pony express (non ci viene data la minima spiegazione, figurati cosa succederebbe oggi con i lettori persi se non gli spieghi le cose tre volte... ho rivisto cose simili con Alan Moore e Frank Miller negli anni 80, e per molti versi GL Bonelli anticipa Frank Miller... altro che autore "sorpassato", era il più moderno in Italia).

     

    Kit viene catturato e bastonato e poi liberato da un indiano Navajo esiliato. Nella loro fuga incontrano Tex e Carson, che da quel momento prendono le redini dell'avventura. Abbiamo quindi (1) un albo intero senza Tex e (2) un comprimario che "fa tante cose" (è lui che salva Kit, non Tex) e che secondo queste idee strampalate dovrebbe "fare ombra a Tex": ovviamente nulla di tutto questo accade, Tex e i pards sono saldamente i protagonisti delle vicende narrate.

     

    Ma metti che all'inizio si narrino invece le vicende non di Kit ma di un altro Pony Express, che viene salvato dalla figlia del capo, e fuggono, combattono i cattivi. Nel frattempo, ogni 10 pagine (erano ancora i tempi ristretti delle strisce), Tex mangia una bistecca alta quattro dita. Dopo tante vicissitudini, i due eroici Pony Express + figlia del capo avrebbero fatto tutto quando vengono assediati dai cattivi. Tex si alza, si pulisce la bocca dal sugo della bistecca con il tovagliolo, fa "bang bang" e i buoni vincono. Chi è stato il protagonista? Chi capisce solo i videogames direbbe "Tex, alla fine ha vinto lui, ha fatto bang bang!" perchè non capisce la differenza fra "ha vinto" e "è il protagonista" (insomma, secondo lui il protagonista dell'Amleto è Fortebraccio...). Per qualunque lettore che capisca quello che legge è ovvio che il protagonista è il Pony Express...

     

    2 hours ago, Poe said:

    A parte il fatto che ancora dobbiamo leggere il secondo albo e questo mi sembra un giudizio quantomeno prematuro

    E infatti se guardi il mio commento sulla storia, dico che è un rischio, e che temo che accada perchè Ruju l'ha già fatto diverse volte di scrivere storie dove Tex serve solo a fare "bang bang" alla fine. Ma qui potrebbe ancora stupirci e legare insieme le due linee narrative in maniera meno raffazzonata.

     

    Non ho ancora dato nessun giudizio sulla storia (che senso avrebbe senza averne letto la metà?)

     

    Vedo però che è una cosa che sta succedendo un po' troppe volte. Se oggi Ruju o altri nuovi autori volessero fare una storia tipo quella di "Pony Express" temo che non userebbero Kit ma appunto un nuovo personaggio che gli piace un sacco di loro creazione che avrebbe mille avventure fighissime (per loro) prima di "essere costretto" a "farlo salvare da Tex".  Non sarebbe più Tiger ad essere pestato in "Arizona". Non sarebbe più Tex ad essere catturato ne "gli spietati", accadrebbe sempre all'Eroico Felipe o a qualche altro nuovo e "interessantissimo" personaggio. Mentre Kit, Tiger, etc finiscono a fare le belle statuine di fianco a Tex, sagome prive di vita propria (nelle storie di Ruju Tiger di solito si limita a fare i duelli con il coltello quando glielo ordina Tex...)

     

    P.S.:

     

    2 hours ago, Poe said:

    A parte il fatto che ancora dobbiamo leggere il secondo albo e questo mi sembra un giudizio quantomeno prematuro, ma storie così le faceva anche GLBonelli. 

    "Diablero" non è forse una STORIA COMPLETA in cui grande importanza viene data ai due Diableri, a El Morisco e agli Apaches (le scene con più pathos sono tutte loro)

     

    Non te la ricordi per niente "Diablero", fidati!  :lol:

     

    Ecco il mio commento su quella storia:

    https://texwiller.ch/index.php?/topic/905-135-137-diablero/&do=findComment&comment=154806

     

    • +1 1
  5. 7 hours ago, Letizia said:
      Reveal hidden contents

    Anch'io ho sentito odore di relazione non proprio positiva (mi vuoi sposare, no, femminicidio, magari involontario).

    Al campo c'erano solo donne, vecchi e bambini.

    Boucher e i suoi arriva da una direzione, Lagarde da un'altra e gli indiani da un'altra ancora.

    Solo dopo aver visto la giubba rossa hanno esaminato le impronte.

    Ma Lagarde era lì, in mezzo ai cadaveri di mogli e figli, li Blackfoot erano leggermente incavolati e, dopo, il tenente ha praticamente confessato.

    Non ci vedo niente di anomalo.

    C'è una sola vignetta che parla di bistecche e nessuna che parla di patatine o torta di mele.

    E tutto quello che Tex spiega non lo fa a beneficio di Carson ma a quello dei lettori: ci sta tutto.

     

     

    Nel 99% delle storie Tex è stato "aggiunto".

    Potevano benissimo essere interpretate da uno che assomiglia a Tex ma che non lo è.

    Che ne so, da Alan Ladd.

    Confondi il personaggio con l'interprete.

     

    "Shane" è tutto costruito attorno al PERSONAGGIO di Alan Ladd. Cambiava attore? Non è la stessa cosa del cambiare la trama facendo fare a Alan Ladd cose estranee mentre è il ragazzino a fare tutto e diventare il protagonista della storia.

     

    Va benissimo dire "immagino questa situazione interessante, cosa succede se ci metto dentro Tex"? Alcune delle storie migliori di GL Bonelli nascono così.

     

    Va molto meno bene dire "mi è venuta in mente questa STORIA COMPLETA interessante: protagonista, rischi e colpi di scena, finale con pathos e pure la morale: ora, come faccio a ficcarci dentro Tex?"!

  6. Un idea interessante e intrigante, realizzata bene, in mezzo però alle solite banalità.

     

    Come capita sempre più spesso con Ruju (e non solo con lui), questa storia mi pare partita da un idea senza Tex e che non aveva alcun bisogno di Tex, e anzi, senza Tex avrebbe funzionato probabilmente meglio, a cui è stato aggiunto Tex. Spero che almeno sia riuscito nel secondo albo a unire le due storyline in maniera organica, e a non fare il solito clichè di Tex che arriva all'ultimo momento a salvare tutti e basta.

     

    Da qui in avanti, spoiler:



    Ruju cerca sempre la "scena ad effetto", spesso a sproposito e a danno della trama, ma qui invece fa centro: la prima scena è "tipica da Ruju" ma stavolta funziona molto bene. E anche in seguito, questa giubba rossa allucinata che vede i fantasmi dell'amico che ha ucciso e della donna da cui vuole tornare è un personaggio molto interessante. Mi puzza un po' la relazione con Angelica: un po' perchè ormai conosco la mania di Ruju per i colpi di scena e un po' perchè trovo peculiare che stia facendo flashback sulla relazione con Angelica (e l'abbia interrotto su quel "devo dirti una cosa importante"), sono praticamente certo che ci sarà u colpo di scena anche lì (lei l'avrà rifiutato, o addirittura lui potrebbe averla uccisa: inquietante quel "staremo insieme per sempre..."). in ogni caso comunque la propensione per i temi "noir" di Ruju qui lo aiuta, e anche questo aumenta l'alone di mistero.

    Molto peggio, come al solito, i temi western: gli indiani sempre e comunque rimbambiti che prima si fanno massacrare di sorpresa come bambini indifesi e poi non sono capaci nemmeno di vedere le tracce di una sola giubba rossa arrivata dopo da un altra direzione, SULLA NEVE... e che non credono che abbia sparato ai corvi dopo aver sentito gli spari probabilmente da pochi metri (arrivano poche vignette dopo nella stessa scena): insomma, che si comportano come le vicine ficcanaso che trovano il detective chino sul cadavere nelle storie noir, e che sono ingenui e indifesi come i passanti falciati da criminali...  :rolleyes:

     

    Ancora peggio Tex e Carson a fare i soliti teatrini, le solite bistecche, a raccontarsi a vicenda cose che sanno già (poteva spiegarle a Jim Brandon almeno, non mettersi a spiegare le cose a Carson dopo giorni che inseguivano quegli uomini...): mi sa che davvero ormai è chiarissimo che a Ruju di sceneggiare Tex non ne ha nessuna voglia, si è stufato, va a macchinetta e trova più interessanti le storie dei comprimari (che spesso, come qui, diventano i veri protagonisti)

     

    Giudizio complessivo ancora in alto mare: riuscirà Ruju a concludere in maniera soddisfacente la storia della giubba rossa e a collegarla a Tex e Carson in maniera meno banale di quella che temo? Tutto dipende da questo. Fiducia ne ho poca, ma sono comunque curioso di leggere il seguito, ed è una cosa che non mi capita molto spesso con le storie di Ruju...  per adesso, nonostante le varia banalità segnalate, la storia mi sta prendendo.

  7. 14 minutes ago, Carlo Monni said:

     

    Certo che sì perché Juan Cortina è un personaggio storico ed è morto nel 1894

     

    Quando sarebbe morto Cochise? Ricordamelo...  :D

     

    Questo è il thread di una storia in cui Tex, alleato ad un amico che nella sua continuity "normale" dovrebbe essere morto ma non lo è, e in questa è nato con anni di ritardo e quindi è molto più giovane della sua controparte storica, combatte contro un nemico che "storicamente" dovrebbe essere già morto. Proprio qui parli di date storiche come se fossero vincolanti su Tex? :rolleyes:

     

    Lo stesso Cortina è stato presentato su Tex Willer come "guerrigliero" anni prima che partisse la sua guerra: le date sono tutte sballate, si cerca la massima storicità "possibile", ma su Tex Willer si sono già presi un sacco di libertà.

     

    Non vedi la differenza fra "Cochise è morto, lo dice la storia" e "Cochise è vivo, su Tex"?  Se arriva un nuovo autore su Tex può fare una storia in cui Cochise è morto da anni, "perchè lo dice la storia ufficiale"?

     

    Riguardo ai "problemi", direi che gli ultimi mesi ci hanno dimostrato che in realtà, l'ENORME problema è che Boselli non se ne pone ABBASTANZA di problemi, prima di stravolgere la storia di Tex smerdando storie classiche...

    • +1 1
  8. 9 minutes ago, Magic Wind said:

    Tex ha sempre vissuto in un periodo storico immaginario che abbracciava l’intera Storia del West, dalla Guerra di Secessione fino al mucchio selvaggio di Butch Cassidy. Volere imporre ufficialmente un “canone”, fissando tutta una serie di paletti cronologici, compreso l’anno in cui Tex vive le sue avventure (che se non ho capito male dovrebbe essere il 1885 o giù di lì), limita le potenzialità del personaggio, castra la libertà e creatività degli autori e infine, almeno per me, nuoce al divertimento degli stessi lettori.

    Concordo.

     

    Mi piace l'idea di Tex Willer come "esperimento letterario", il cercare di creare una "vita di Tex" più "storicamente realistica" basandosi sulle vecchie storie. Ma mi sto rendendo conto che da una parte il nerdismo (che da una parte vuole crossover e "ritorni" a più non posso e pretende il "ritorno" - in realtà la prima apparizione - di qualunque personaggio di Tex Willer nella serie regolare, e dall'altra vuole far vale nelle storie lo strile nozionismo da primo della classe), l'incapacità ormai di gran parte dei lettori di vedere Tex se non come un mischione indistinto senza differenza fra le serie, e il desiderio di Boselli di rendere il più possibile "canonico" Tex Willer rischiano di fare danni, rovinando in primo luogo proprio Tex Willer (che se deve essere compatibile non solo con le storie classiche ma con tutte le storie di Tex compresi i ritorni diventa ingessato: se fai vedere il futuro di Cortina e di tutti gli altri comprimari, diventa difficile metterli in pericolo... "si salver1a Cortina da questa terribile minaccia?" "certo che sì, è già riapparso nel 1885 dove racconta tutta la sua vita...")

    • +1 1
  9. 3 hours ago, Angelo1961 said:

    Mettiamola così. LIlith (e già lo dimostra in questa storia a 12 anni, ma anche, e soprattutto, nella sua prima apparizione con GLB), ha personalità. Tale da imporsi sul padre Treno (per chi non lo capisse, Freccia Rossa :D) anche nella scelta dello sposo. Ne avrà rifutati a decine. Arrivando a 19-20 anni all'incontro con Tex.  Che nel '67 ne ha 29. 

    Il mio "headcanon" era diverso: visto che i Navajos accettano subito di buon grado Tex come sposo di Lilyth, allevata dalle suore, la mia ipotesi è che fosse tutta una messinscena: Lilyth non trovava uno straccio di marito perchè bigotta e insopportabile, allora Freccia Rossa, disperato, ha fatto tutta la messinscena per legare il primo bianco che passava al palo e poi Lilyth proponeva il matrimonio con lei come pena alternativa...

     

    (c'è anche caso che Tex non fosse stato il primo, e i candidati precedenti dopo averla conosciuta abbiano detto "ho cambiato idea, è ancora lì il palo?" :lol: )

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  10. 8 minutes ago, Carlo Monni said:

     

    Un chiarimento da avvocato giusto perché ci sono molti equivoci di terminologia e non solo al riguardo: per pedofilia si intende l'attrazione sessuale nei confronti di soggetti che non hanno ancora raggiunto la pubertà ovvero hanno un'età sicuramente non superiore ai dieci anni, massimo 12. La nostra legislazione, ad esempio, prevede espressamente un'aggravante specifica per chi compie atti sessuali su un minore di anni dieci.

    L'età per il consenso ad atti sessuali è quasi dovunque nel mondo inferiore alla maggiore età. In Italia è fissata a 14 anni .

    Quindi Tex non sarebbe un pedofilo in ogni caso 

     

     

    Sui social media le folle che vagano in cerca di bersagli non si preoccupano di simili dettagli inessenziali tipo la legge...  :rolleyes:

     

    Penso sia un "estensione" delle norme sulla RAPPRESENTAZIONE di atti sessuali nei media: sono talmente abituati a non vedere differenze fra realtà e fantasia che la applicano anche alla vita reale...

  11. 12 minutes ago, Angelo1961 said:
    31 minutes ago, Diablero said:

    Temo che le ragioni del "politicamente corretto" woke siano ormai molto più forti di ogni realismo storico... 

    Già... :D Altrimenti già con Tesah o Lupe (se consumato/approfittato) Tex sarebbe stato un pedofilo. 

    Ci sono anche fenomeni di "dissociazione" che temo porteranno i più infervorati fanatici woke alla follia, se non continueranno ad essere protetti dalla loro ignoranza storica...  come riusciranno a conciliare...

    1) la necessità che il consenso sia dato da una persona maggiorenne, altrimenti è stupro

    2) La canonizzazione di Cynthia Ann Parker, la donna che scelse di vivere con gli indiani e ebbe come figlio il celebre Quanah Parker...

    ...con il fatto che

    3) Quanah Parker fu concepito da Cynthia Ann quando aveva meno di 18 anni (cosa normale per gli indiani e anche fra i bianchi all'epoca) e che tecnicamente oggi Cynthia Ann sarebbe considerata una sposa-bambina? :lol:

     

    (anche mia nonna oggi sarebbe considerata una sposa bambina, per fortuna nessuno farà mai un film su mia nonna, altrimenti sai come sarebbe rappresentato il povero nonno...)

     

    Tornando a Tex Willer: da quello che è stato anticipato della cronologia, penso che Boselli farà collimare le date affinché Lilyth abbia 18 anni, per evitare le folle con i forconi e le torce fuori dal suo ufficio, ma non farà menzione della sua età nella storia vera e propria per non presentare una cosa così irrealistica... (poi magari mi smentirà ma mi sembra la maniera migliore di salvare capra e cavoli)

  12. 17 minutes ago, Angelo1961 said:

    Lilith... La suora le dice "hai 12 anni" e siamo nel 1859-1860, circa. Quindi, quando incontra Tex (dovrebbe essere il 1867), ha già 19-20 anni, età piuttosto "stagionata" per una ragazza indiana di quel tempo, che, a 20 anni, è già abbondantemente sposata! 

    Temo che le ragioni del "politicamente corretto" woke siano ormai molto più forti di ogni realismo storico...  basta vedere le reazioni scandalizzate al recente film "Poor Things" (ambientato in un mondo vittoriano di fantasia ma sempre vittoriano) e in generale la reazione isterica a qualunque rappresentazione di qualunque relazione, in qualunque ambito storico, a cui partecipino persone non maggiorenni nel 2024...  :rolleyes:

     

    Quindi, per il momento, credo sia troppo pericoloso mostrare le relazioni dell'epoca (mica solo nel mondo degli indiani, anche fra i bianchi), e preparatevi a vedere un indiano Navajo chiedere al padre se la figlia ha già compiuto 18 anni prima di portargli i classici cavalli per comprarla...  :P

     

    ("per il momento" perchè effettivamente anche vendere la figlia non è politicamente corretto e utilizzare cavalli come merce non rispetta la loro equinità, quindi prevedo che a brevissimo sarà necessario mostrare le donne indiane come libere e indipendenti, avere relazioni con chi vogliono - ovviamente solo dopo i 18 anni - diventare capi e stregoni, con i cavalli tanto considerati che nessuno più li cavalca ma li tengono come animali da compagnia...  :D )

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    • +1 2
  13. 41 minutes ago, Magic Wind said:

    Sul gradimento o meno dei lettori al Tex di Nolitta: qui ovviamente dati certi non ce ne sono (ok Tex in quegli anni soffrì di un importante calo di vendite, come tutte le altre testate Bonelli, ma non esiste nessuna controprova che senza Nolitta questo non ci sarebbe stato ugualmente), ma alcune storie che ha scritto - El Muerto, I ribelli del Canada, Il solitario del West - sono notoriamente molto amate dai lettori (anche sui forum fumettistici, che non siano quelli texiani “ortodossi”). El Muerto se non ricordo male vinse anche il sondaggio sulla storia più apprezzata lanciato dalla casa editrice a inizio anni ottanta (quello per cui ti regalavano il portachiavi).

    Ricordi male. Arrivò seconda dopo "Tex 200".

     

    E adesso dimmi: Tex 200 è davvero la storia di Tex più bella? :lol:

     

    Sono banalità matematiche che non solo "spiegano" tutto ma direi che proprio non lasciano spazio ad alcuno stupore: se in un sondaggio a risposta secca metti 200 storie di GL Bonelli fra cui non ce n'`e una chiaramente superiore, e una sola di Nolitta, GL Bonelli può prendere anche il 99% dei voti, ma se ciascuna storia fa lo 0,5% vince Nolitta con l'1% (esempio matematico chiaramente esagerato ma tanto per far capire una cosa matematicamente ovvia...)

     

    Fa DAVVERO ridere comunque che un calo del 50% dei lettori STORICO e ASSODATO non sia considerato "attendibile" (sono "solo" 350.000 persone che smettono di pagarti, cosa vuoi che sia...) mentre i risultati di un "sondaggio" di cui non sappiano nè il numero dei votanti nè le percentuali di voto dovrebbe dimostrare chissà cosa...  :rolleyes:

     

    Senti, facciamo prima: Nolitta è bravo a prescindere e nessuno si è mai lamentato, nemmeno io e Vingin. E chi dice che ha fatto calare i lettori è un VILE MENTITORE. A proposito, chi è quel vile mentitore che l'ha sempre detto? Sergio Bonelli? Ma cosa vuoi che ne sappia quello, non avrà nemmeno votato al referendum..  :laughing:

     

    49 minutes ago, Magic Wind said:

     

    Sul gradimento critico: qui un articolo della nota webzine 'Lo spazio bianco' che incensa nientemeno che Il segno di Cruzado https://www.lospaziobianco.it/guido-nolitta-e-aurelio-galleppini-tex-e-il-segno-di-cruzado/ :P

    La "nota webzine" pubblica regolarmente un sacco di cazzate (non è l'unica, anzi per la media delle webzine è pure fra le migliori, ma non ci vuole molto a far meglio della media in quel settore), e penso "modestamente" di saperne di storia del fumetto molto più di gran parte dei suoi critici (almeno abbastanza da beccarne gli errori) :rolleyes:

     

    Devo ricordarti quanto hanno leccato avidamente ogni porcata Nizziana per anni, i "critici", per avere esclusive o altri benefit dalla Bonelli?

     

    Sai qual è la "qualifica" necessaria generalmente per scrivere su una webzine sul fumetto? Generalmente, semplicemente essere disponibili a farlo gratis.

     

    55 minutes ago, Magic Wind said:

    Insomma, com’è giusto ognuno hai propri gusti e le proprie opinioni, ma che il Tex nolittiano fosse causa dell’emoraggia delle vendite e non fosse apprezzato dai lettori (che magari gli preferivano storie di GLB come Tex contro Yama), mi sembra del tutto opinabile.

    OK, evidentemente Sergio Bonelli non capiva nulla di vendite e non si era reso conto che le sue storie piacevano un sacco ai lettori...  :laughing:

     

    Mi sembra che sei tanto "fan" di Nolitta da fare il giro, cioè, per non ammettere che faceva calare le vendite, stai praticamente dandogli o dell'incompetente o del bugiardo... 

     

    P.S.:

     

    1 hour ago, Magic Wind said:

    Sul gradimento critico: qui un articolo della nota webzine 'Lo spazio bianco' che incensa nientemeno che Il segno di Cruzado https://www.lospaziobianco.it/guido-nolitta-e-aurelio-galleppini-tex-e-il-segno-di-cruzado/ :P

    Quell'articolo è ESILARANTE: non solo incensa "il segno di Cruzado" (che già qui, basta per farmelo ritenere inattendibile) e sbaglia il dato del referendum, ma consiglia come edizione "migliore" la versione colorata e probabilmente monca (per le testatine) del cartonato mondadori... 

     

    È, si vede subito, l'articolo di un FAN SFEGATATO: esordisce dicendo che per lui Nolitta è stato di gran lunga IL MIGLIORE SCENEGGIATORE ITALIANO (sono discorsi da fan, non da critico, ma tanto si sa che quelle webzine sono scritte da fan...) e praticamente dice che Il Segnop di Cruzado "nobilita" la serie di GL Bonelli (di cui fa considerazioni per me non solo opinabili ma abbastanza antipatiche)

    • +1 1
  14. 23 minutes ago, Magic Wind said:

     

    I lettori di TUTTI i fumetti italiani ad inizio degli anni ‘80 crollarono.

    La Corno, che pubblicava i supereroi, la rivista Eureka, Alan Ford e le Sturmtruppen fece fallimento. Il Corriere dei ragazzi chiuse per sempre nello stesso periodo. La Edifumetto chiuse tutti i suoi pocket erotici (che al di là di ogni giudizio di merito erano comunque una palestra formativa per molti grandi disegnatori) e si rilanciò con roba come Il paninaro. L’Intrepido e Il Monello della Universo si trasformarono in una rivista per adolescenti e in una di calcio per poi chiudere definitivamente negli anni novanta.

    E la Bonelli non se la passava certo meglio visto che tutte le serie che mandò in edicola tra la fine degli anni settanta e la metà degli anni ottanta chiuse per scarse vendite (Judas, Gil, Full, Bella & Bronco, Indiana Jones, TuttoWest…), tranne Martin Mystère, che comunque non si avvicinava minimamente al venduto delle testate della casa editrice del decennio precedente. Gli stessi Zagor e Mister No, oltre a Tex, persero centinaia di migliaia di lettori (Zagor negli anni settanta vendeva qualcosa come 600.000 copie, alla fine degli anni ottanta Sergio Bonelli affermava che entro pochi anni sarebbero stati costretto a chiuderlo), mentre Il piccolo Ranger chiuse i battenti.

    Quindi in questa situazione generale, in cui l’intero mercato del fumetto italiano entrò in una profonda crisi, dire che Tex perdeva migliaia di copie a causa di Nolitta che scriveva 1 albo su 3 mi pare decisamente fuorviante.

    Sarà stato l’arrivo dei cartoni animati giapponesi, dei videogiochi o delle videocassette, come soleva ripetere Sergio Bonelli, ma fatto sta che TUTTO il fumetto italiano in quel periodo perdeva copie su copie e gli adolescenti, che ne erano il target di riferimento, non sembravano più interessati ad esso. Poi, alla fine del decennio, arrivò il fenomeno Dylan Dog, che di fatto “salvò” il fumetto italiano.

     

    Ma non tutti nella stessa maniera.

     

    È qui "la kriptonite" del solito discorso che fanno tanti autori, "non è colpa mia, è il fumetto che è in crisi"... ma allora come mai un fumetto perde il 50% e un altro il 10%? E magari arriva negli anni 80 un Dylan Dog che fa il boom? (e non solo lui, certo è il caso di gran lunga più eclatante per le cifr a cui è arrivato, ma attorno a quegli anni fecero "boom" più limitati Lupo Alberto (ci fu un periodo che i primi numeri te li compravano a 10 volte il prezzo di copertina...), il ritorno dei supereroi Marvel con la Star 9che rilanciò anche gli arretrati Corno prima disprezzati), e persino roba tipo "il Paninaro"...

     

    Dire che "la crisi" è uguale per tutti è una evidente sciocchezza smentibile dalla semplice evidenza: che non tutti sono in crisi, e non tutti nella stessa maniera. Quella che è uguale per tutti è una situazione ambientale difficile che porta alla perdita generalizzata di lettori per la concorrenza (all'epoca) delle TV private. Ma questa perdita è appunto concentrata a fine anni 70-inizio 80: Tex continua a perdere lettori anche dopo.

     

    Se sono tutti in crisi uguale perchè Martin Mystere campa ancora e Gil chiude subito? Dovrei pensare che Castelli lavora gratis? :lol:

     

    E soprattutto...  Sergio Bonelli VEDEVA I CONTI, le vendite mese dopo mese. Se dice che con Nizzi la crisi di vendite se non si fermò comunque all'inizio rallentò... sarà stato perchè Nizzi la notte andava a far saltare i tralicci delle TV locali? :rolleyes:

     

    E guarda che sui motivi per cui all'epoca si smetteva di comprare Tex sono praticamente un esperto... con le storie di Nolitta avrò smesso almeno una mezza dozzina di volte...  :P

     

     

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  15. È semplicemente un incrocio dei flussi.

     

    Boselli ha alcuni "vezzi" e difetti di scrittura. Uno di questi è che troppo spesso esagera in sentimentalismo e nello "spiegare" i sentimenti.

     

    L'amicizia virile è MUTA. Si vede nei fatti ma nelle storie classiche due "veri uomini" come Tex e Carson anche se si vede nei fatti che sono amicissimi, fra di loro al massimo si prendono in giro! Proprio perchè "vero uomo" e "descrive tutti i suoi sentimenti" non andavano molto d'accordo nella letteratura dell'epoca...  :lol:

     

    Forse nel 1800 era diverso, non so, onestamente non sono ferratissimo nella letteratura dell'epoca. Ma quando arriviamo ai "pulp" che lo stesso Sergio Bonelli indicava come antenati del fumetto (tanto da chiamare "Daim Press" la casa editrice), l'esternazione dei sentimenti indica un personaggio "debole", se non proprio "queer" (i personaggi omosessuali o borderline c'erano anche allora, ma ovviamente non potevano essere descritti come tali, e il renderli così "sentimentali" era una delle maniere per farli riconoscere)

     

    Prendi questa rappresentazione tipica, spostala nei fumetti Bonelli che l'hanno in genere presa pari pari (mica solo Tex e Carson: quante volte avete visto Mister No e Esse-Esse fare smancerie? Le fanno Zagor e Cico, "con Cico si può" perchè il suo ritenersi un "vero hidalgo" è fatto apposta per far ridere), e aggiungi l'eccessivo sentimentalismo tipico di Boselli... ed ecco la tempesta perfetta, e le battute sugli amori gay...  :laughing:

     

    Sappiamo tutti benissimo che Boselli non intendeva quello. Sappiamo tutti benissimo ormai che è la sua maniera di rappresentare "l'amicizia virile", ma allo stesso tempo scappa da ridere perchè di "virile" in quella rappresentazione c'è ben poco. La risata viene appunto dal paragonare le intenzioni con il risultato (se pensassimo che Boselli avesse voluto davvero rappresentarli come gay, che ci sarebbe da ridere?)

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  16. 8 hours ago, gilas2 said:

     

    E' una convinzione dura a morire questa, che folle di lettori di Tex ('in buona parte', testuale) mollassero Tex perchè lo scriveva Nolitta.

    Il 99,9% dei lettori di Tex, ovvero quelli che andavano o vanno in edicola a prenderlo, e non la minimerrima percentuale che frequenta questo forum, non leggevano nemmeno chi la scrivesse, la storia, e/o non davano la minima importanza se la scrivesse GLB, Nolitta o Nizzi.

    E le tue "convinzioni" invece sono sempre oro colato, prove inconfutabili...  :rolleyes: :laughing:

     

    I lettori di Tex crollarono. Sulle motivazioni si può discutere (forse erano terrorizzati dal rischio di trovare un albo di GL Bonelli fra quelli di Nolitta, chissà...  :P), ma il crollo è un FATTO, testimoniato diverse volte dallo stesso Sergio Bonelli.

     

    Ma tu puoi continuare ad essere "convinto" che non sia così, per non cedere alle "convinzioni" altrui...  :P

     

    56 minutes ago, Condor senza meta said:

    Che dire @gilas2, avrai pure ragione tu ma rimango della mia idea che se negli anni '80 Nolitta avesse continuato a scrivere il suo Tex 2.0 a quest'ora la testata avrebbe chiuso da un pezzo. 

    Ne era convinto lo stesso Sergio Bonelli, che più volte ha detto che Nizzi "aveva salvato Tex"

     

    (ma dico, io, proprio non ce la facevi semplicemente a scriverlo un po' meno rincitrullito? :rolleyes: )

     

    5 hours ago, Grande Tex said:

    Concordo in parte.Ma penso che all' epoca anche se non sapevano chi scriveva la gente notasse le differenze e qualcuno sicuramente smise per questo(Nolitta era molro meno bravo a mascherarsi di quanto lo fosse Nizzi).

     

    This.

     

    Sono d'accordo con Boselli che anche Nizzi era ben diverso e riconoscibile. Ma faceva almeno UN MINIMO SFORZO, gli faceva dire "satanasso" e "vecchio cammello" almeno (Nolitta non faceva manco quello, il suo Tex parla in maniera totalmente diversa)

  17. 9 hours ago, ymalpas said:

    Per quanto riguarda GLB e le due storie citate, una come ormai è risaputo figlia di un soggetto di Giorgio Bonelli. Quanto a "Il Marchio di Satana" resta intatto il mistero sulla sua gestazione.

    P2

     

    All'epoca fu un grosso scandalo, e toccò direttamente il mondo del fumetto (Oreste Del Buono lasciò la direzione di "Linus" perchè l'editore Rizzoli era coinvolto con la P2), e come sempre, i western parlano SEMPRE in realtà dell'attualità (stesso motivo per cui in piena guerra del Vietnam GL Bonelli scrive "tra due bandiere", e basta pensare a come Ken Parker sembrava la prima pagina dei quotidiani: dibattito sulla pena di morte, pestaggi ai gay, corruzione politica, etc.)

     

    Mi sarebbe piaciuto leggere la versione originale di GL Bonelli, sono convinto che sarebbe stato molto più immediato il collegamento con l'attualità...

  18. 5 minutes ago, Carlo Monni said:

    Né Boselli  né Ruju scrivono come G.L. Bonelli, ma questo non è importante finché quello che scrivono è Tex.

     

    Ed è lì, incredibilmente, il problema...

     

    Tanto per fare l'esempio di un aspetto a caso: va bene che Dylan Dog probabilmente ha "traumatizzato" tutto il fumetto italiano (che ancora oggi pensa che l'horror sia il genere più popolare), ma com'è possibile che sia così difficile trovare autori in grado di scrivere un personaggio "non idiota"?

     

    Lasciamo stare gli aspetti che riterrei "difficili" per cause culturali e storiche (saper scrivere avventura classica, il western, la storicità che oggi vuole la casa editrice, etc), ma quando vedi che "il protagonista che fa cose stupide e assurde", o "il protagonista che non si accorge di cose evidenti" o "il protagonista è un tamarro" sono ESSENZIALI per le loro storie, tanto che senza non saprebbero portarle avanti...

     

    (Per Nolitta, l'ho già detto un sacco di volte, penso ci fossero ragioni psicologiche che si applicavano proprio a Tex: il suo Zagor e Mister No spesso fanno errori e si fanno fregare, ma non sono descritti in quella maniera...)

  19. 5 hours ago, Angelo1961 said:

    Zagor prendeva tranquillamente Cico a calci nel sedere...

    E lo chiamava "pancione": body shaming e violenza, era un fumetto davvero diseducativo! :P

     

    Però era "pancione del mio cuore", quindi un po' LGBTQ+ e quindi aveva il bonus...  :lol:

     

    3 hours ago, ymalpas said:

    Ho spostato i messaggi off topic in questa vecchissima discussione e ripristinato le immagini che erano state rimosse.

    Grazie per aver ripostato le immagini, che rendono ancora più chiaro che in era una cosa regolare ("un "improvvisato" tribunale di redazione, "capitanato" da Gianluigi Bonelli...  mi da l'idea che GL Bonelli sia venuto a sapere in qualche modo della cosa A TAVOLE GIÀ DISEGNATE (addirittura a copertina disegnata, che si faceva per ultima dopo le tavole), abbia protestato con Sergio, e non riuscendo a convincerlo abbia chiamato tutti per fargli vedere la scena del pugno dicendo "diteglielo anche voi che è una boiata"...  :rolleyes:

     

    Considerazioni:

    1) È davvero chiarissimo che GL Bonelli non aveva il potere di decidere di censurare la scena, altrimenti non avrebbe avuto bisogno di chiamare un "improvvisato tribunale di redazione" per convincere il figlio. Probabilmente a quel punto anche lui aveva solo "l'opzione termonucleare" (mandando a fallire la casa editrice del figlio che si basava anche allora su Tex) e basta.

     

    2) Fa vedere che comunque Sergio Bonelli ascoltava i suoi collaboratori (penso soprattutto Canzio)

     

    3) Fa però anche vedere come davvero fosse l'autore peggiore per Tex: dopo tutti quegli anni era ancora convinto di aver ragione, e che "i lettori non si sarebbero lamentati" equiparando scene diversissime! E comunque la scena di Carson che si prende cazzotti e secchi d'acqua se l'è appesa alla parete per poterla ammirare tutti i giorni! :P

  20. D'Antonio di sicuro, ma rifiutò. Anche altri nomi non si sa se avrebbero accettato, quindi sono ipotesi buttate lì, ma Berardi dimostrò anni dopo di poter fare un ottimo Tex, e negli anni 80 non era certo molto impegnato. E c'erano ancora molti western pubblicati ogni settimana da intrepido, Monello, Lanciostory, Skorpio anche con autori Italiani. Anche Nizzi dopotutto all'epoca era uno sconosciuto autore per il "Giornalino", avrebbero potuto benissimo semplicemente scegliere uno degli altri (poi magari era peggio, vallo a sapere, ma insomma, Nizzi non era certo l'unica opzione)

  21. 5 hours ago, demetrio said:

    vorrei chiedere a 'Diablero' se pensa che Nizzi abbia fatto qualcosa di buono su 'Tex'...

    Sì. Ha fatto smettere Nolitta (cioè, ha consentito a Nolitta di smettere di fare una cosa che odiava e in cui riversava l'astio sul personaggio e sui lettori).

     

    Ma "comunque, su Tex meglio di Nolitta" non equivale per me al "ha salvato Tex" che dicono i suoi fan: anche se non trovavi uno capace di scrivere come GL Bonelli (non ce n'erano) secondo me di nomi che avrebbero scritto Tex meglio di Nolitta ce n'erano parecchi (poi bisogna vedere se sarebbero stati meglio o peggio di Nizzi: dipende dal nome ovviamente). In pratica Tex non l'ha salvato Nizzi, l'ha salvato Nolitta... smettendo di scriverlo! :lol:

     

    Dopo questo pregio, sul resto, bisogna vedere che storie intendi: all'inizio Nizzi ha fatto storie esilaranti, che facevano scompisciare, roba persino superiore ai film di Franco e Ciccio che ho citato recentemente: un adattamento cinematografico de "La Tigre Nera" con Franco e Ciccio al posto di Tex e Carson per me avrebbe fatto sfracelli, senza nemmeno cambiare la sceneggiatura di una virgola. (pensa solo alla scena di Carson che vede l'Amleto, e ne parla con la sua mimica... "Ciccio...lo sai chi c'è un scena? Due becchiniiiiiii!". Oppure la scena in cui Tex, pensieroso, non ricordando che dieci minuti prima ha raccontato tutto il piano ad un cameriere cinese, commenta quando devono essere diabolicamente geniali i loro avversari...  non te la immagini pronunciata da Ciccio Ingrassia? Sembrano dialoghi scritti apposta per loro! Quando le IA saranno sufficientemente potenti da poter permettere a tutti  di fare nuove scene con i divi del passato mi sa che le rifarò quelle scene con Franco e Ciccio...)

     

    Quindi, se intendi letteralmente "qualcosa di buono" nel senso di "sceneggiatura fatta bene", all'inizio ne ha fatte. Se intendi "sceneggiature in cui Tex non viene ridicolizzato praticamente in ogni pagina dipingendolo come un totale idiota borioso e incapace", invece, temo ne abbia fatte pochine (direi nessuna ma per poterlo dire con certezza dovrei rileggermele tutte. No grazie, preferisco vivere. Ma di quelle che ho riletto "a campione" non se ne salva una...).

     

    Appurato che ci sono molti lettori che leggono Tex per vederlo ridicolizzato e ridere di lui, per quei lettori quelle storie sono ottime, divertenti, e preferibili a quelle di GL Bonelli dove Tex non è un idiota incapace. Quindi, in senso assoluto, Nizzi all'inizio (per POCHI anni) ha scritto storie satiriche su un ranger borioso ma fesso, effettivamente divertenti e con un buon ritmo, che piacevano a parte del pubblico.

     

    Se mi chiedi invece se piacevano a me, o se mostravano IL MINIMO RISPETTO per il personaggio... no, non se ne salva nessuna.

     

    E ribadisco che NON È NORMALE: è a questo che mi riferisco alla "Sindrome di Stoccolma": non per quelli a cui Nizzi piace così, quelli sono semplicemente fan del Tex ridicolo, ma a quelli che "giustificano" questa cosa assurda con amenità tipo "è normale, sono autori diversi", come se fosse un impresa impossibile e al di sopra delle capacità umane scrivere un personaggio non ridicolo. E ribadisco che sull'Uomo Ragno si sono succeduti negli anni decine e decine di sceneggiatori, penso abbiano superato il centinaio in tanti anni su tante testate, ma NESSUNO di essi ha mai mostrato l'Uomo Ragno lasciare ammazzare una vecchietta perchè doveva sbafarsi una torta. Ecco, il considerare "normale" una roba simile mostra un totale distaccamento dalla realtà. Da Sindrome di Stoccolma.

     

    Non si è mai visto, al mondo, una cosa come quella fatta da Nizzi e Nolitta a Tex, perchè nessun editore raziocinante paga qualcuno per distruggere l'immagine del personaggio di punta. E Nolitta ha pagato, pagato molto salato quel "gusto" di vedere Tex ridicolizzato. Non solo strapagando Nizzi fino a renderlo lo sceneggiatore più pagato d'Italia rendendolo in pratica ricco, ma anche in mancati guadagni, vedendo in brevissimo tempo precipitare le vendite di Tex (capire quanto di quella perdita sia dovuta alla concorrenza delle TV e quanta al disgusto dei lettori è impossibile, sicuramente un calo di lettori ci sarebbe stato comunque, ma così elevato? il 10% all'anno fino a perderne oltre il 50% in una manciata di anni? Per quello che ho visto io, chi smetteva diceva sempre che la qualità delle storie era calata, magari non in termini così gentili...). Sergio Bonelli andava in TV a dire che probabilmente avrebbe chiuso la casa editrice in pochi anni di quel passo, ma nonostante tutto doveva comunque rendere Tex ridicolo?

     

    L'ho detto altre volte: il comportamento di Sergio Bonelli su Tex non può essere spiegato in termini economici o editoriali: ci vorrebbe uno psicologo. Io sospetto che il fatto che il padre gli dicesse che lui era capace soprattutto di scrivere personaggi ridicoli come Cico magari, forse, qualcosa c'entra...

     

    Riguardo a Nizzi, dopo la crisi, vedendo che Sergio Bonelli era disposto a strapagarlo cifre fuori mercato purché continuasse a scrivere un Tex purchessia, ha fatto quello che avrebbero fatti tanti al suo posto, specialmente se avevano motivi di astio verso l'editore (che l'aveva messo su quel personaggio che odiava così tanto da andare in crisi all'idea di scriverne anche solo una pagina in più): puntò a spremerlo come un limone, producendo pagine su pagine (molte, molte di più di quelle che prima l'avevano mandato in crisi) frettolose, assurde e senza un senso, con storie davvero brutte senza la minima qualità (Tex era ancora ridicolizzato, ma non faceva più ridere, il linguaggio era ridotto a "Vecchio Cammello" e "Satanasso", le scene erano soprattutto bistecche e patatine fotocopiate da una storia all'altra, i tempi comici non c'erano più). A quel punto era strapagato, produceva pagine come una macchina fotocopiatrice a macchinetta senza la minima passione o interesse diventando ricco, i lettori si lamentavano ma tanto erano problemi dell'editore, editore di cui parlava malissimo ad ogni fiera con chiunque...  alla fine mi sa che in tanti, me compreso, farebbero come lui (strapagarmi per fare Tex bruttissimi e illeggibili? Sarei la persona perfetta, nessuno meglio di me saprebbe scrivere un Tex scritto male e illeggibile, mi pento di non aver mandato soggetti a Sergio Bonelli, se vedeva che ero peggio persino di Nizzi magari mi assumeva...), ma se fai come lui... non puoi poi pretendere di essere considerato un autore bravo e nemmeno decente: hai scambiato il tuo nome e la tua reputazione per una valanga di soldi, ormai sei ricordato fra gli appassionati di fumetti come l'autore più scarso fra gli scarsi (nell'ambiente è diventato proverbiale, se ci sarà ancora il fumetto italiano fra 100 anni ancora paragoneranno i più scarsi a Nizzi), goditi i soldi che hai fatto e amen...

     

    Ma no, anche in pensione continua a insultare GL Bonelli, Tex, gli altri autori e i suoi lettori, mostrando astio dove invece dovrebbe mostrare gratitudine che se pensava di essere ricordato o fare i soldi con Larry Yuma... (poi, ci sono pure quelli che considerano essere definiti gente che non è capace di leggere le storie e disinteressati alla qualità delle stesse perchè tanto non siamo in grado di capirle e interessati solo alle scenette con bistecche e patatine lo considerano un complimento...bah, è vero che ci sono anche quelli che nell'alcova adorano essere frustati, non dovrei meravigliarmi...). Se dovessi parlare di Nizzi con lo stesso "rispetto" che lui dimostra per me o anche per te, sarei bannato a vita...

     

    2 hours ago, Gabriele said:

    Cosa c'entra Zagor se ho citato in modo specifico Manaus?

    Forse non mi sono spiegato io con sufficiente chiarezza: mi riferivo al contesto standard in cui si muove Mister No,

    Ma non ha il minimo senso paragonare Mister No a Tex!

     

    Io il paragone l'ho fatto con Zagor, perchè è l'unico personaggio di Nolitta della stessa CATEGORIA: giustiziere raddrizzatorti, paladino dei deboli e degli oppressi, oppressi che dovrebbe SALVARE e non FARE UCCIDERE PER STUPIDITÀ.

     

    Se mi fai il paragone con un personaggio totalmente diverso come Mister No, ubriacone donnaiolo puttaniere che tira a campare portando in giro turisti e nei guai ci capita suo malgrado, tanto vale che mi dici che va bene far vedere Tex che tromba Lilyth con tanto di inquadratura dettagliata sui genitali e l'onomatopea "tromb tromb" perchè "è un classico, sulla Donna Ragna e su Mandraka lo fanno sempre! Quindi nei fumetti si può fare, anche su Famiglia Cristiana!" :laughing:

     

    Prossimamente: "le avventure di Tex Willer, ubriacone donnaiolo puttaniere che tira a campare portando in giro turisti e nei guai ci capita suo malgrado", se nel prossimo numero pilota un Piper in amazzonia tranquilli, "è un classico", non c'è nulla di diverso dal solito...   :laughing:

     

    P.S.: di Mister No ho la serie completa fino al 240 più gli ultimi di Nolitta (li avevo fino a oltre il 300 ma quelli del "nuovo corso" li ho venduti, non valevano il posto che occupavano in casa)

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  22. 18 minutes ago, Tom Doniphon said:

    L'esempio che ho fatto prima di "Mortadelo y Filemón", che si suppone abbia venduto più di 100 milioni di fumetti, è molto più complicato perché quest'opera è passata attraverso diversi editori; e anche la prima, e la più importante di esse, la casa editrice Bruguera non esiste più.

     

    Inoltre, Bruguera come casa editrice era un caos completo; nessuno sa quanti fumetti di "Mortadelo y Filemón" esistano e non c'è mai stata un'edizione ordinata e cronologica.

    Quindi, le vendite dichiarate su Wikipedia potrebbero essere benissimo una bufala pubblicitaria.

     

    Ma non importa: se l'ha scritta una "fonte autorevole" (e per wikipedia l'editore o un qualunque libro di un fan lo sono), allora è un dato citabile.

     

    Se vuoi quantificare le vendite totali di Tex devi scrivere un libro o un articolo (purtroppo i post nei forum non contano...) e dichiarare "Tex ha venduto 1 miliardo di copie", piazzandolo al primo posto nella classifica mondiale. A quel punto si può citate il libro su Wikipedia come fonte autorevole e Tex passa in testa alla classifica.

  23.  

    7 minutes ago, Grande Tex said:

    Ti posso assicurare che conosco lettori che hanno iniziato tranquillamente con Glb e sono passati a Nolitta e Nizzi senza problemi( anzi in più di un caso neanche sapevano chi erano)

    E la cosa non cambia di una virgola la questione.

     

    Sui GUSTI non discuto. È accertato ormai che esiste una frangia di lettori a cui PIACE vedere Tex rappresentato come un cretino integrale. Ci ho discusso tante volte, e alla fine il discorso finisce sempre alla stessa maniera: "a me Tex piace così" o al massimo "a me Tex piace ANCHE così"

     

    E lì ci si può fermare: OK, a te piace, a me no, ma sono gusti, ciascuno hai suoi.

     

    Ma se mi vieni a dire che il Tex della sequenza che ho postato sopra NON È VERO che lascia andare assassini per sbafarsi una torta e NON È VERO che se ne va dal paese senza nemmeno dire allo sceriffo che cosa ha scoperto... non sono più gusti. Stai semplicemente negando la realtà osservabile. E lì allora litighiamo.

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