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TWF - Tex Willer Forum

Diablero

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Tutto il contenuto pubblicato da Diablero

  1. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    "Gne gne gne gne, qualcuno dice cose che non mi piacciono e quindi mi offende, signora maestra!" Sono giorni interi che intervieni in questa discussione solo per accusarmi di cose strampalate (davvero, dopo che l'ho spiegato tre volte che sui gusti non discuto, va bene che hai detto che i miei post non li leggi, ma se non li leggi piantala di inventarti cosa c'è scritto) La tua tesi? (visto che io i post a cui rispondo li leggo, non so, sarò strano...) Che non capisci come mai NEL THREAD SU QUESTA STORIA, si commentino gli aspetti DI QUESTA STORIA, perchè basta guardare il sondaggio, come fai tu: se ha un voto alto per te è bella, se ha un voto basso per te è brutta.. Di cosa parti invece tu nel thread su La Tigre Nera? Di Baggio e di Del Piero, di quello per te si dovrebbe parlare in questo thread... Ma se sicuro di aver capito cos'è un forum di discussione? (o anche una discussione, perchè non so se ti comporteresti così in una discussione faccia a faccia senza poter fare il leone da tastiera...)
  2. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    No. È semplice sciatteria. GL Bonelli ha scritto "Fra Due Bandiere" CON LA GUERRA DEL VIETNAM IN CORSO. Quando cioè tutti quei fumetti (e soprattutto i film) con i "musi gialli" che torturavano gli eroici combattenti per la libertà erano onnipresenti. Persino John Wayne, l'attore che GLB avrebbe voluto per il ruolo di Tex, si era unito alla propaganda bellica interpretando e producendo "Berretti Verdi". E persino i nostri TG (o meglio, IL nostro TG, ce n'era solo uno...) sparavano propaganda bellica. E lui ti fa una storia di Tex in cui dice che la guerra non è MAI giusta, in cui Tex (che non si è mai fatto problemi a sparare ai razzisti quando li ha incontrati a cercare di linciare un nero) si RIFIUTA di combattere. Perché sostiene (e lo dice esplicitamente nella storia) che alla fine le guerre le decidono i potenti, per acquisire ricchezza e potere, e le combatte la gente comune. Che i "nobili motivi" sono solo una scusa. Nizzi passa sopra tutto questo come uno schiacciasassi. Descrive un Tex che agisce come spia dietro le linee nemiche (una cosa che ESPLICITAMENTE Tex aveva detto a suo figlio che non avrebbe mai più fatto fino alla fine della guerra. Rendendo così Tex un bugiardo), e quando rappresenta una ridicola e grottesca guerra "fra i buoni e i cattivi", dove da una parte sono tutti buoni e non fanno il minimo danno (manco un muro sbrecciato fa vedere...) e dall'altra sono tutti carogne (tanto che Tex non si fa problemi, anzi RIDE, all'idea di rubare TUTTI i cavali a qualcuno che nemmeno conosce, ma è del sud quindi sicuramente è una carogna. E infatti Nizzi subito DOPO lo conferma...) non lo fa per dire "la guerra è eroica e gloriosa, facciamola subito" (lo dice oggettivamente la storia, non lui), ma semplicemente... perchè era abituato così. Le storie dove ci sono guerre fra i buoni buoni buonissimi e catti-cattivissimi non sono limitate ai periodi di guerra: anzi, DA SEMPRE e ANCORA OGGI sono la stragrande maggioranza. Perché da sempre la maggior parte delle storie hanno "buoni contro cattivi", è più FACILE. A volte non sono nemmeno troppo lontani dalla realtà (se fai una storia della seconda guerra mondiale e i tedeschi sono delle SS per me puoi benissimo rappresentarli tutti come carogne, lo trovo in questo caso realistico perchè hanno proprio la tessera. Ma l'equivalente texiano sarebbe combattere contro il Ku Klux Klan o contro cacciatori di schiavi o contro gente che sta attivamente perseguitando innocenti per razzismo. NON i semplici soldati di leva sudisti!). Per anni ci hanno riempito di storie in cui i bianchi erano i buoni, portatori di civiltà, e i nativi americani erano bestie sanguinarie che si potevano ammazzare a dozzine per la causa del bene. Poi dagli anni 70 invece di fare un ritratto più equilibrato (forse non ne erano capaci) hanno semplicemente ribaltato il copione, da allora gli indiani sono dei poveri angeli che non hanno mai fatto male a nessuno e i bianchi sono sempre sanguinari assassini razzisti... Se Nizzi avesse scritto "fuga da Anderville" per l'Intrepido o il Monello, con un altro protagonista, si sarebbe mimetizzato completamente con il 99% degli altri fumetti di guerra presenti, praticamente tutti "buoni contro cattivi". Erano invece ESTREMAMENTE RARI i fumetti che davano un immagine più onesta ed equilibrata. Come Ernie Pyke di Oesterheld e Pratt. Come le storie di Harvey Kurtzman per "Frontline Combat", prese dai racconti autentici dei veterani della Corea. E come "Tra Due Bandiere" di GL Bonelli. Cose che Nizzi non sarebbe MAI stato in grado di scrivere, data la banalità dei suoi soggetti: Nizzi è il classico esempio degli autori "standard" di quelle storie di guerra "buonissimi santi contro cattivissimi subumani sanguinari" che si trovavano sulle altre riviste (o al cinema). Ora, io sono convinto che se avessero dato a Nizzi l'incarico di proseguire "Ernie Pyke" di Oesterheld, avrebbe fatto la stessa identica cosa. Avrebbe considerato "noioso" il ruolo da osservatore di Pyke. Nelle sue storie, avrebbe mostrato un amico di Pyke cadere ucciso a morte dai feroci vietcong, e Ernie Pyke avrebbe imbracciato il mitra gridando che avrebbe combattuto fino alla vittoria finale della libertà e della democrazia, magari con la bandiera a stelle e strisce che sventola dietro di lui. Perché Nizzi ci vuole mandare tutti, oggi, a combattere in Vietnam? No: semplicemente perchè è più facile e banale. (Poi, il fatto che storie guerrafondaie come quelle formino il substrato ideologico per guerre future, è più che dimostrato, ma chi se ne frega?) Solo che, se l'avesse fatto con Ernie Pyke, sarebbe insorto mezzo mondo fumettistico a chiedere la sua testa. Avendolo fatto "solo" con un "fumettino" come Tex di quello "scribacchino" di GLBonelli, chi se ne frega di cosa aveva scritto GL Bonelli? L'importante è divertirsi a vedere i buoni far fuori i cattivi! Bang! Bang!
  3. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    @Poe, c'è sempre la solita fallacia logica... Quando nei fumetti americani degli anni 60 i Vietnamiti del nord venivano rappresentati TUTTI come stupidi sanguinari torturatori (e se ce n'era uno che non lo era, combatteva a fianco degli americani, come il "cugino buono" di FdA), secondo il tuo ragionamento, non era propaganda. No, non ce l'avevano con i Vietnamiti per propagandare l'idea della "guerra giusta contro il male", secondo te ce l'avevano con tutti i torturatori in generale (compresi quelli della CIA?) ed era un puro caso che tutti i vietnamiti del nord lo fossero? E c'è anche la prova "per assurdo": se tu avessi ragione, vuol dire che il ritratto che invece sta facendo Boselli negli ultimi speciali Tex Willer e speciali collegati di un Texas dove diverse persone hanno combattuto in buona fede per il sud, implica che Boselli è razzista? Mi dispiace tirare fuori una "reductio ad hitlerum" però in questo caso è davvero l'esempio più semplice e chiaro: se faccio un fumetto in cui tutti gli ebrei sono ladri avidi, ce l'ho con gli ebrei o con i ladri avidi?
  4. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Se non era cinese, Tex era scemo uguale. STA RACCONTANDO AL CAMERIERE UNA INDAGINE RISERVATA. È così difficile da capire? E cosa mi dici del fatto che mezz'ora dopo vedendo un cinese fuggire, si chiedono "ma come avranno fatto a sapere cosa volevamo fare?" No, prima le cose DAVVERO IMPORTANTI: bistecche e patatine fritte! (ah, i tempi in cui, con GL Bonelli, era Carson stesso che quando c'era da agire mandava al diavolo le patatine fritte... ) ...che non accorge PER UN GIORNO INTERO, mentre presumibilmente cancella tutte le tracce della presenza di Morel in casa sua, che C'È IL FAZZOLETTO IN BELLA VISTA! Notare che Tex è assolutamente sicuro che il notaio sia innocente! Che sia stato totalmente gabbato da un finto notaio CHE È UN MALESE CON BARBA FINTA è certificato dal suo stesso "pensiero", Nizzi ci tiene molto a farcelo sapere (e piango per lui, al pensiero che i suoi fan insistono a non voler vedere le cose che si sforza tanto di comunicare) La scoperta del fazzoletto "salva" Tex, per puro xulo, dall'essere gabbato per l'ennesima volta. Notare che anche dopo questo ritrovamento, Mac Parland è ancora sicuro che il notaio non abbia nulla a che fare con i delitti, e Tex e Carson sono sconvolti dalla notizia che sia il capo della banda, nonostante sia l'ultimo superstite fra i possibili sospetti... Ma hai presente il "difficilissimo caso" che Mac Parland per cui Mac Parland ha chiamato Tex e Carson? UN SACCO di persone è stata uccisa o è scomparsa. Non ci dicono il numero ma sono tanti da aver allarmato la Pinkerton, cioè l'equivalente dell'FBI dell'epoca. Che siano stati uccisi tutti dalla stessa setta è detto dalla stessa setta che "firma" ogni delitto per ribadire "siamo stati noi, chiaro? Li abbiamo uccisi tutti noi, non vi sbagliate!" L'unica cosa che hanno in comune i più ricchi di questi morti è che si sono presentati, tutti, dallo stesso notaio, a firmare un atto in cui cedevano tutti i loro beni sempre alle stesso gruppo di persone. E subito dopo venivano trovati morti o sparivano senza lasciare tracce. Mac Parland indaga ovviamente sul notaio ma conclude che sicuramente è innocente perchè "ha controllato gli atti e sono scritti bene", cioè È UN BRAVO NOTAIO... (Per come è caratterizzato Mac Parland in questa storia, comunque, ci sta che abbia scambiato l'indagine per scoprire gli assassini con un indagine per capire se il notaio ha una bella calligrafia: persino dopo la scoperto che il notaio ha mentito sulla sorte di Morel, è ancora sicurissimo che il notaio sia innocente di tutto... ) E quando Tex e Carson si sentono raccontare tutto questo, invece di dire a Mac Parland "ma sei scemo? Controlli se gli atti sono scritti bene? Come è possibile che questo notaio non si sia mai accorto di nulla di strano in quelli costretti a firmare gli atti? È ovvio che è implicato fino al collo!", dicono invece che è un vero rompicapo! E anche dopo aver parlato con il notaio, Tex è sicuro che "è un tipo a posto" Se non vedeva quel fazzoletto che era lì in bella vista da un giorno intero (non lo cerca, non indaga, proprio "gli cade l'occhio" per puro xulo...) Tex non avrebbe tirato fuori un ragno dal buco! Non proseguo con le altre osservazioni perchè queste sono cose che mi sono stancato persino io di ripetere più volte, figurati gli altri di leggerle, ma hai presente il mio schemino del post precedente? Stai facendo la (1), cioè stai negando cose che sono chiaramente scritte nell'albo. (Per esempio, se Nizzi non ci avesse messo il pensiero di Tex che ci informa che Tex ha abboccato come paganello alle balle del notaio, e avesse solo fatto trovare il fazzoletto, qualcuno avrebbe potuto interpretare la scena come Tex che fa solo finta di credergli. No, Nizzi CI TIENE che la stupidità di Tex non possa essere soggetta ad interpretazioni diverse. E tu gli dai un grande dolore a negare quello che con così tanta fatica si è sforzato di dirti... ) E me lo dici adesso che ho già scritto la risposta?
  5. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Sempre la solita solfa passivo-aggressiva... sono sempre quelli che vogliono zittire gli altri che piagnucolano che li vogliono zittire... Dimmi, se al ristorante ti portano della carne cotta malissimo, cruda dentro e bruciata fuori, e quando ti lamenti il cameriere ti risponde "venga lei allora a cucinare nelle nostre cucine se è tanto bravo, altrimenti mangi e stia zitto", la considereresti una risposta accettabile? Ti considereresti "zittito" da questa "arguta" considerazione? O ti sembrerebbe una sciocchezza e a quel ristorante non ci andresti più? Allora perchè qui ritieni sia una risposta intelligente? Ancora questa storia? Se invece di farti dei sogni su quello che avrei detto andassi a LEGGERLO, scopriresti (immagino con notevole sorpresa) che sin dall'inizio ho detto che è normalissimo che persone diverse diano valore diverso alle varie componenti di una storia! E sin da subito ho detto che è ovvio che a molti lettori il "Tex scemo" PIACE, perchè ci sono cresciuti insieme o per semplici gusti personali (e ti ho pure nominato personalmente dicendo che la tua è un opinione perfettamente legittima) Allora cos'è adesso tutto questo vittimismo? A me i gusti diversi vanno benissimo. Se qualcuno mi dice che gli piace vedere Tex che non si accorge del cameriere perchè lo fa ridere, sono il primo ad ammettere che la scena è divertentissima (se magari era un altro personaggio e non Tex a fare scemo + scemo magari era meglio). Quand'è che mi inca##o? Quando qualcuno NEGA L'EVIDENZA dicendo "non è vero, li non c'è nessun cameriere" (e basta cercare nel forum i thread sulle storie di Nizzi per trovare un sacco di esempi...) o mi dice "i fumetti sono cose sceme per scemi, se ti accorgi delle magagne è colpa tua che non li leggi abbastanza distrattamente", come se notare le cose sia una "colpa" (e poi, come sempre in maniera passivo-aggressiva, subito dopo si lamentano che sarei a dire che apprezzare questa storia sarebbe una colpa, cosa non vera). Mi sembra che troppo spesso gli intolleranti delle opinioni critiche "trasferiscano" su di me, o in generale su chiunque dica cose che non gli piacciono, la loro intolleranza (vedi la sceneggiata vittimistica di cuervojones degli ultimi post). Una totale inversione passivo-aggressiva dei fatti in cui chi esprime la propria opinione è "intollerante delle opinioni altrui" se dice cose che non gli piacciono, e fare continui attacchi per cercare di zittire chi dice cose che non piacciono invece sarebbe un suo diritto da povera vittima dell'intolleranza... ----------- Piccolo schemino per capire quando sono balle e negare l'evidenza secondo me, e quando invece sono frigne passivo-aggressive. Il fumetto è comunicazione tramite testo e disegni, e quindi ci sono tre livelli come sempre nella comunicazione: la cosa oggettiva (carta canta, l'interpretazione personale e il gusto personale. Livello 1: carta canta. L'oggettività dell'oggetto stampato. Questo è il livello in cui parlo di "negare l'evidenza", quando (e succede spessissimo, è incredibile quanto molti nizziani sfegatati conoscano pochissimo le storie di Nizzi) si nega che una cosa stampata sia stata stampata. In genere qui la "discussione" dura poco perchè posso postargli direttamente gli scan della pagina, ma PORTA VIA UN SACCO DI TEMPO ed è estenuante, ogni volta, dover postare la pagina di cui si sta discutendo per farla vedere a chi continua a dire che non è vero (anche se devo ammettere che, sarà perché ogni volta posto la pagina o perchè il numero di nizziani mi sembra sostanzialmente diminuito, capita sempre meno. Al mio arrivo nel forum era una piaga, ancora un po' e negavano che Nizzi avesse mai scritto Tex...) Livello due: la personale interpretazione dei fatti. E qui mi sa che nascono le flames peggiori. Cose tipo, in un post precedente: quando Tex che non si accorge di stare raccontando tutto ad un cameriere cinese viene vista come "una scena ironica" e non come una scena ridicola. La pagina la vediamo tutti e due ma la interpretiamo diversamente. A volte (almeno secondo me) una interpretazione è assolutamente campata per aria (vedi esempio precedente) e non ha alcuna validità, ma spesso invece la scena è interpretabile diversamente. E senza alcuna "prova oggettiva" non posso postare una scansione che dimostri chi ha ragione (tranne a volte quando una scena successiva chiarisce come interpretare la precedente). Questo è il caso di Fuga da Anderville, vedo una storia in cui ogni singolo sudista (che sta dalla parte del Sud, non semplicemente nato lì come il nipote buono, altrimenti anche Tex sarebbe un sudista) rappresentato come un sadico torturatore che gode delle sofferenza altrui, e mi ricorda moltissimo la propaganda fascista precedente alla II guerra mondiale che anche nel dopoguerra si trovava ancora in molte case e che sia io che Nizzi immagino conosciamo benissimo (basta aver letto i fumetti ante-guerra, o i libri scolastici) e la maniera in cui rappresentava "il complotto plutogiudaico") e per me è propaganda guerrafondaia. Perché è UGUALE a tutta la propaganda guerrafondaia che ho mai letto, dal fascismo alla rappresentazione dei vietnamiti nei fumetti americani degli anni 60. E mi sento dire che rappresentare il nemico come un mostro subumano che merita solo di morire mentre i "nostri" sono rappresentati come angeli che non sbrecciano nemmeno le pareti sarebbe un "inno contro la guerra" (si, certo, anche i pacifisti contro la guerra del vietnam dicevano che i vietnamiti erano mostri sadici e che avrebbero combattuto fino alla vittoria finale, sicuro...). Ma come si vede bene da questo esempio, è da questo livello che nascono le flames più feroci e prolungate: perchè ciascuno dei due "vede" una cosa diversa dall'altro, a partire dalla medesima pagina stampata, e non sempre ci sono altre scene che "dimostrino" che una interpretazione è quella giusta (o quando c'è, viene anch'essa interpretata diversamente: vedi la scena dove Tex dice, sputando in faccia a GL Bonelli, che combatterà fino alla fine per la sconfitta di quegli schifosi assassini sudisti, e per me conferma in pieno la mia interpretazione di tutta la storia, e altri la interpretano come Tex che ribadisce il suo ripudio totale della guerra dichiarato in "fra due bandiere") Livello tre: il gusto personale: e qui le cose si fanno buffe. Perché su questo livello non polemizzo mai. Ho scritto proprio all'inizio di questa discussione che è perfettamente legittimo dire "va bene, ma mi piace lo stesso". Ho ammesso tranquillamente che questa presa per il c##o continua di Tex è ben scritta e ben disegnata (e quindi superiore e di ben altro livello rispetto ad altre parodie tipo Tex Miller) e che non conoscessi il personaggio Tex (o avessi iniziato con Nizzi) probabilmente mi godrei la successione di scene di cazzate fatte da Tex con più divertimento e meno incazzatura. Eppure... a leggere la discussione e i post di diversa gente, sembra che io abbia attaccato tutti quanti su questo livello. Cosa palesemente falsa, ma è ovvio che è più "facile" accusarmi di questa falsità piuttosto che cercare di dimostrare che il Tex di questa storia non sia scemo...
  6. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Devo ammettere però che in una cosa, il Tex di Nizzi è sovrumano. (OK, due cose, c'è anche il xulo sfacciato che ha quando gli spartano 150 colpi a tradimento da distanza ravvicinata e lo mancano TUTTI...) Mi riferisco alla SOVRUMANA POTENZA DELLE SUE DITA! Guardate qui: 1) Tex cade in trappola (se rileggete la storia, cade in TUTTE le trappole, nessuna esclusa, ma nessuna funziona bene: ma dove le ha comprate la Tigre Nera?) 2) Ma anche questa trappola non funziona perchè, molto gentilmente, la Tigre Nera ha fatto riempire il muro di appigli. Ma notate una cosa: Carson CADE, non ha alcun appiglio. Anche Tex si attacca solo CON LE DITA. Quindi le dita di Tex hanno retto allo strappo di quasi 200 chili di peso (fra muscoli, pistole e vestiti) in caduta! 3) Non solo: regge i 200 chili mentre Carson si dimena per afferra la cintura! Con una forza così SOVRUMANA, dovrebbe essere in grado di sollevare una delle due guardie del corpo della Tigre Nera SOLO CON LE DITA!! P.S.: qualcuno mi spiega come mai Carson sta fermo immobile al centro della stanza, una gamba di qua e una di là, facendo conversazione con Tex e dicendo A LUI di aggrapparsi a qualcosa, invece di fare un balzo anche li come Tex? Va bene fare la "spalla" ma qui Carson appare totalmente passivo e paralizzato, come se dicesse "dai, il protagonista sei tu, devi salvarci tu, io non mi muovo"
  7. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    "ironia" non significa "commedia". L'ironia ha una definizione precisa e non è uguale a "umorismo". Alcune battute di Tex e Carson possono essere chiamate ironiche, ma l'ironia richiede un "distacco ironico" che UNA BOTTA IN TESTA NON HA. Quando Tex non si accorge del cameriere, il cameriere non è nascosto. Gli sta servendo il cibo davanti. E Tex straparla come un coglione. Non è ironia, è stupidità. Controllare il vocabolario per usare la parola giusta. Quando Tex, dopo che ammazzano il testimone, dice che i suoi avversari devono essere superintelligentissimi per aver capito che gli conveniva farlo fuori, non lo sta dicendo in senso ironico. Si sta proprio dimostrando OTTUSO. Quando Tex vede scappare un cinese, dopo che in un ristorante cinese ha detto davanti ad un cinese tutti i suoi piani, e si chiedono "ma come avranno fatto a capire i miei piani", non lo dice in senso ironico, rendendosi conto di aver sbagliato lui e dicendo il contrario di quello che pensa (ironia), no, è serissimo, NON LO CAPISCE PROPRIO. La comicità di Nizzi è in generale di grana grossa, priva di ironia, e quella poca che ci mette, nei dialoghi fra Tex e Carson, è per la maggior parte fatta di battute standard scopiazzate da GL Bonelli. "all'inizio"? Questo è il numero 384. È una delle ultimissime storie prima della "crisi" (dopo di questa ne finisce solo 4 - Ticci, Civitelli, Monti, e Blasco, più la brevissima di Fusco per arrivare al 400 e il 400 che probabilmente erano pronte da tempo). Le ultime tavole di questa storia probabilmente sono state scritte pochissimi mesi prima della crisi. Questo è il Nizzi al suo massimo livello di astio verso Tex prima di scoppiare e rifiutarsi (consciamente o inconsciamente) di scriverne anche solo una pagina. Per questo è un ottimo esempio della mia tesi: qui abbiamo un Nizzi ancora perfettamente "padrone" della sua tecnica (c'è un abisso fra questa storia e quelle post-crisi, Nizzi non sarà mai più così divertente) e al tempo stesso un Nizzi il cui "fastidio" (sono diplomatico, userei ben altre parole) verso Tex tracima al punto di rappresentare i pards come due totali e assoluti idioti (in questa storia a parte il primissimo incontro con Morel vediamo Tex, gonzissimo, credere ciecamente a TUTTI: crede ciecamente al finto "soffia" nella sua stanza (e poi ci torna a dormire dentro, finestra aperta bene in vista casomai qualcuno della setta abbia l'intelligenza di sparargli di nuovo dal tetto), crede ciecamente appena vede il fumo che non ci sia alcun pericolo e non prende nessuna precauzione, crede ciecamente a tutto quello che gli dice il notaio anche se è totalmente inverosimile, crede ciecamente di essere abilissimo a nascondersi e invisibile mentre la tigre nera lo guarda dall'alto e ride, crede di entrare non visto e lo prendono in trappola come un pesciolino, crede di poter sconfiggere le due guardie e si prende un sacco di botte... basta?)
  8. Diablero

    [756/759] La Tigre colpisce ancora

    Questione delicata: in passato Tex ha seguito criminali anche fuori dalla sua giurisdizione (il classico caso è il Messico, anche se da quando Montales ha fatto carriera ha il suo appoggio politico), ma era comunque in genere situazioni in cui era possibile impacchettare il reo e portarselo a casa, o consegnarlo alla giustizia messicana (se aveva fatto reati in messico), o... sparagli se non si lasciava catturare. Ma in un paese in cui non solo non ha autorità ma sarebbe LUI il criminale? In cui tutti quanti parteggiano per i suoi nemici? In quel caso un "arresto" sarebbe impossibile. Al massimo sarebbe possibile una "vendetta privata", tipo entrare di nascosto nel covo della tigre e... sgozzarlo. (uno sparo sarebbe un suicidio, richiamerebbe le guardie). E anche questo sarebbe un azione estremamente difficile in un paese totalmente ostile. Essendo una situazione "nuova" per Tex non ci sono "precedenti" a cui attaccarsi. Ma secondo me Tex non è un suicida e non è vero che "insegue sempre il suo uomo": nelle vecchie storie di GL Bonelli raccontava di gente che gli era sfuggita "passando la frontiera" o simili. Secondo me (e un qualunque autore potrebbe pensarla diversamente) in una situazione simile Tex NON avrebbe inseguito la Tigre in capo al mondo (l'avrebbe fatto per Mefisto, ma Mefisto non è a capo un esercito, è un "nemico di tutti" ovunque vada). Non senza un qualche appoggio locale che gli desse qualche possibilità di farcela. Boselli ha "risolto la questione" con il rapimento di kit, ma come mossa da parte della Tigre non ha molto senso: se prima la cosa era dubbia, con il rapimento di kit poteva essere SICURO che Tex l'inseguiva...
  9. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    No. Dici che io lo leggo con la lente? Immagina chi deve scrivere. Anche Boselli con le sue duemila tavole non va oltre a 6-7 pagine al giorno. Nizzi all'epoca anche nel breve periodo in cui ha fatto tutto da solo non superava le 1550 pagine all'anno, poco più di 4 al giorno. Facciamo 5 al giorno per 310 giorni con 55 giorni di vacanza? Quante cose noteresti se passassi tutto il giorno (lavorativo) concentrato su sole 5 pagine? Dici che non "noteresti" una cosa da niente come "Tranquillo, bambino, ti giuro sulla testa di tutti i navajo che se vieni con me dal bandito che ti fa paura non ti toccherà nemmeno con un dito" e due pagine dopo il bandito ha preso ostaggio il bambino? Non sono io che "sopravvaluta" la capacità di Nizzi di accorgersi di quello che sta scrivendo, sono in generale i "nizziani" a sminuire in continuazione le capacità di Nizzi, come se fosse incapace di capire quello che scrive... (mi pare come quando in tribunale, quando non si hanno più alibi e le prove sono schiaccianti, l'avvocato difensore invoca l'infermità mentale... )
  10. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Ed è qui par me la reale "differenza" fra il primo Nizzi e l'ultimo. Nizzi ha SEMPRE messo messo Tex che fa boiate nelle sue storie. Ho fatto tempo fa uno schemino (cliccate qui per vedere il post) ed è impressionante per quante volte, anche nelle primissime, Tex si fa fregare. Questo anche con un Nizzi "funzionante", semplicemente per le caratteristiche di Nizzi: Fasi 1: Nizzi "che va alla grande" 1) Non è un autore "epico", non riesce a scrivere grandi imprese, atti eroici, eroi coraggiosi tutti d'un pezzo: può scimmiottare quanto gli pare il "linguaggio" di GL Bonelli (e far credere di "ispirarsi a GL Bonelli" a critici superficiali semplicemente perchè fa dire a Tex "satanasso" e "vecchio cammello" mentre si comporta in modo opposto a come farebbe Tex), ma non sa scrivere personaggi come questi. Non l'ha mai fatto. Non è solo Tex, non sarebbe riuscito a scrivere Sandokan (la Tigre Nera ne è una ovvia parodia, ma malfatta), non sarebbe mai stato capace di scrivere Conan se non deridendolo come Tex. In altre parole, è vittima della stessa "malattia" del 90% degli autori di fumetti attuali: non è capace di scrivere avventura "classica" con personaggi larger-than-life. 2) È un autore tendenzialmente COMICO, o almeno (quando si limita) "brillante": le sue doti principali (quando ancora funzionava) erano quelle tipiche dell'autore comico: il ritmo e i dialoghi "brillanti" (o comici, vedi sopra). E quando un autore di impostazione comica scrive una storia avventurosa, hai storie come certi film di Hollywood dove l'eroe è un simpatico pasticcione che se la cava e vince perchè la sorte gli sorride nonostante faccia un sacco di errori... o storie come "i delitti del lago ghiacciato" in cui Tex ammette di essere stato sconfitto perchè il suo avversario "ha usato il cervello" (come a dire che Tex è in svantaggio perchè non ce l'ha, e nessun avversario fra quelli che aveva affrontato Tex prima l'aveva mai usato... sin dall'inizio le storie di Nizzi sono piene di queste "frecciatine" velenose verso il creatore del personaggio che gli dava la pagnotta, chiaro segno di quanto rosicava Nizzi...) 3) Legata alla (1), il problema dei personaggi "intelligenti", che ho già descritto in questo thread, "risolto" sistematicamente da Nizzi rendendo "più scemi" tutti gli altri, con l'effetto collaterale che se hai personaggi di diversa intelligenza tipo la catena Tigre Nera - Tex - Carson - MacParland e l'ultimo deve essere il più scemo di tutti... beh, ci vuole poco a raggiungere il MacParland di questa storia, che continua a essere convinto che il notaio sia una brava persona in barba ad ogni evidenza... 4) A questi fattori aggiungiamo che l'editore di Nizzi era Sergio Bonelli, che ha la "visione" di Tex che vediamo nelle sue storie. Magari avrà detto a Nizzi di ispirarsi a GL Bonelli perchè vedeva che i lettori erano scontenti... ma poi ad approvare i soggetti di Nizzi era lui. A fare correzioni era lui. Sappiamo che si lamentava con Nizzi che il suo Tex "troppo invincibile" (????? ) e che le correzioni che faceva erano in genere peggiorative (tipo la correzione ai Fucili di Shannon perchè quel Tex non sembrava abbastanza "sbirro ottuso ligio alla legge a costo di far del male a chi l'aveva salvato"... ) Un autore intelligente ci mette cinque minuti a capire che con un editore così GLI CONVIENE FARE COME VUOLE LUI, quindi Tex sconfitto e ridicolizzato va benissimo, Tex vincente ed eroico NO! Cosa manca all'inizio? La sottolineatura "velenosa" che ha ben evidenziato Letizia. Per il resto, è un alternanza fra storie direttamente anti-GLBonelliane come "fuga da Anderville" (in cui Nizzi sputa platealmente sulle convinzioni pacifiste di GL Bonelli mandando allegramente Tex in guerra "a far fuori quei subumani dei nemici sudisti" per poi farsi perculare da un politico) e che per me è inaccettabile in maniera assoluta, e storie via via sempre più "comiche", con risultati molto variabili in base a chi le disegnava (per me non è un caso che le storie "comiche" più considerate siano quelle disegnate da Villa: la comicità RICHIEDE la capacità di far "recitare" i personaggi, e questa storia se guardate è piena di tipi buffi anche nell'aspetto e di espressioni stralunate e buffissime. Non è solo il "disegnare bene", anche un disegnatore bravissimo come Venturi non ha le capacità di "rappresentare il buffo" che ha Villa. Poi, con il tempo, l'astio verso Tex e GL Bonelli di Nizzi cresce... Fase 2: Nizzi "che fa i capricci" La presa in giro di Tex diventano sempre più evidenti, anche indipendentemente dalla mera necessità di renderlo "scemo" per far bello il genio del male di turno. Viene mostrato come "scemo" e basta, per spregio. Aumentano le botte in testa, le scene in cui viene apertamente deriso, e aumenta in maniera impressionante il body count delle persona che muoiono perchè Tex è scemo. Il l fatto che sia scemo totale (oltre che tronfio, borioso e ovviamente uno sbirro prepotente) viene anche sottolineato più volte "in scena", in maniera gratuita. È come se Nizzi fosse un teppista arrabbiato con il mondo (di Tex) che si diverte a disegnare ca##i dappertutto su ogni muro... Ne "la tigre nera" Nizzi è in questa fase. Non manca molto alla "crisi", la stupidità di Tex e Carson raggiunge livelli da Stanlio e Ollio, e viene sottolineata più volte da più personaggi e anche dai loro dialoghi. L'astio per Tex e per GL Bonelli tracima, inarrestabile e incontenibile. In questa storia davvero poco ci manca che Nizzi si infili dentro a storia a gridare quanto gli fa schifo Tex, il suo mondo e tutto quello che ci gira attorno. All'epoca vedevo BENISSIMO questa continua presa in giro, Nizzi davvero non faceva più nulla per nasconderla e mi chiedevo come potesse la casa editrice tollerarla, e quando qualcuno nella casa editrice avrebbe detto "adesso basta!" (lo disse Nizzi invece, ma in ogni caso era chiaro che non poteva durare) Ma Nizzi non ha ancora perso le sue capacità@: le battute funzionano, si ride parecchio (di Tex) e anche se la trama è ridicola a livelli di certi recenti Topolino, la storia è molto divertente. Ci si diverte un sacco. Ridendo e sghignazzando a vedere cosa combinano Gianni e Pinotto Tex e Carson... Ma non poteva durare: Nizzi è sempre più fuori controllo, l'astio verso Tex non ha più alcun limite (sospetto che magari inconsciamente sperava di farsi "cacciare" da Tex per potersi occupare di Nick Raider o di altri suoi personaggi, ma... non succede! Secondo me, ricordando cosa scriveva LUI su Tex, Sergio Bonelli qui è il suo più grande fan e quelle storie le apprezza moltissimo. Nizzi sbagliò tattica, per farsi cacciare da Sergio Bonelli avrebbe dovuto fare storie in cui Tex era CELEBRATO...). Nizzi si lamenta in modo esplicito, rifiutandosi di lavorare con certi autori tipo Letteri. Sergio Bonelli inizia a cercare qualcuno (Berardi, Medda, Boselli, lo stesso Nolitta con la storia lunghissima con Letteri iniziano TUTTI prima della "crisi" di Nizzi) che possa aiutare Nizzi per tenerlo buono (ma, ricordo ancora, numeri alla mano: Nizzi non è assolutamente in una situazione di "superlavoro", sta facendo le pagine normali per autore Bonelli dell'epoca, oggi Boselli ne fa il doppio e tanti altri ne hanno e ne fanno più del Nizzi dell'epoca: non è superlavoro, è che proprio Nizzi non sopporta più Tex e il confronto GL Bonelli). E alla fine Nizzi scoppia e non riesce più a scrivere Tex. Nemmeno una riga. Per mesi. L'ho già detto, una risposta "razionale" di fronte ad una cosa simile sarebbe far visita a Nizzi, pagargli lo psicologo, RASSICURARLO sul fatto che non gli avrebbe mai più fatto scrivere Tex in vita sua (per me una rassicurazione simile avrebbe più che dimezzato i tempi della sua ripresa...) e che da quel momento avrebbe scritto Nick Raider. I sostituti LI AVEVA (sè stesso, Boselli, Medda, Berardi, tutti insieme non avrebbero potuto produrre le 1300 pagine annuali dell'epoca? meno di 350 pagine annuali ciascuno? Poi con calma si poteva vedere chi era più o meno adatto, ma erano sicuramente meglio di qualcuno che non riusciva più a scrivere... Ma Nolitta non ha NESSUNA voglia di scrivere Tex (pagherebbe per non farlo.. e infatti strapagherà cifre assurde pur di non farlo...), Berardi non gli va bene (sapete cosa penso, oggettivamente, senza cattiveria? il problemi di Berardi è che "Oklahoma" ha un Tex e un Carson troppo eroici, troppo efficaci, e non abbastanza "perdenti". A differenza di Nizzi, si vede che Berardi GLI HA CREDUTO quando gli ha detto che doveva scrivere "come GL Bonelli", e così si è bruciata l'occasione. Se faceva vedere Tex preso a calci da un bambino paralitico l'avrebbe assunto al posto di Nizzi...). Di Medda e Boselli non si fida troppo (Boselli ha lo stesso problema di Berardi, troppo GLBonelliano, e Medda commette il peccato supremo, fa (intra)vedere sesso e perdizione e prostitute in maniera troppo esplicita...) E quindi Sergio Bonelli fa una cosa che ritengo una delle peggiori scelte (e una delle più insensate) della sua storia di editore: va da un autore che "ne ha una piena che non finisce più", che NON VUOLE scrivere Tex, a cui Tex fa schifo, e gli offre una valanga di soldi per scriverlo lo stesso. Oltre il doppio di quanto prendeva l'autore più pagato della Bonelli all'epoca, si dice. Fase 3: "Nizzi se ne frega" Nizzi non riacquista mai, per me, la minima voglia di scrivere Tex. È convinto dalle cifre stratosferiche che gli ha offerto Sergio Bonelli. Ma "tira via". Non inventa più storie, nemmeno una: per Tex non ha più fantasia, non gli viene in mente nulla se è per Tex. Quindi "ricicla" vecchie storie di Larry Yuma o di altri (la Ballata del Mare Salato), e utilizza idee e soggetti di altri. Poi le "sceneggia", alla "se a loro piace, chissenefrega". Sono sparite il ritmo, l'inventiva e il divertimento. Se prima Nizzi si DIVERTIVA (e divertiva il lettore) a prendere in giro un Tex rappresentato come un citrullo, adesso lo fa stancamente, in automatico a macchinetta. E questo spiega come faccia di colpa a sceneggiare QUASI IL DOPPIO delle pagine che produceva prima della "crisi" e che secondo lui erano un "superlavoro": la crisi gli venne anche perchè ci metteva impegno. Basta smettere di metterci impegno, fregarsene dei risultati, e puoi produrre anche il doppio o il triplo (poi la qualità è quello che è, ma se piace alla Bonelli, cavoli loro...)
  11. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Ma certo che è colpa tua! Sei un lettore scassamaroni all'ennesima potenza, non se ne può più delle tue argomentazioni iperdettagliate e spesso tendenziose! Non è modo di leggere il tuo Mi ha abituato male GL Bonelli: quando lo faccio con le sue storie di solito trovo solo altri motivi per meravigliarmi di quanto era bravo... E, in generale... forse è stata tutta l'epoca in cui ho iniziato a leggere fumetti, quando in edicola, ogni mese, c'era il Tex di GL Bonelli, Corto Maltese di Pratt (sul corriere dei ragazzi) Asterix, Lucky Luke, l'Alan Ford di Magnus e Bunker, la Storia del West... Erano letture che INCORAGGIAVANO A LEGGERE CON PIÙ ATTENZIONE. (Zagor no, per Zagor era meglio non indagare troppo... ) Che senso ha leggere cose che ti dicono da subito "mi raccomando, leggi distrattamente, altrimenti trovi un sacco di magagne"? (...forse solo letture più adatte al pubblico attuale distratto in generale, non so...) Ma in generale, anche fra le magagne, ci sono magagne e magagne. Vedi l'esempio di Zagor: le vecchie storie di Zagor di Nolitta hanno VORAGINI a livello di trama. Ma: 1) La storia è costruita in maniera di "glissare in fretta", non pone l'attenzione sulle parti illogiche (nella Marcia della Disperazione Zagor non fa un lungo discorso di pagine e pagine sul fatto che ti inseguono a piedi è meglio se rimani a piedi anche tu scacciando i cavalli: lo fa in una vignetta e subito dopo la storia va avanti, lì davvero devi leggere con attenzione per pensare "un momento, ma questa cosa non ha senso", e lo fai quindi al massimo alla seconda lettura, la prima volta sei "preso" dalla storia incalzante e non ci pensi. Stesso "trucco" usato spesso dai film d'azione. 2) Le magagne non riguardano "il senso" della storia: la Marcia della Disperazione non è mai ridicola. 2) Viene comunque "salvata" la cosa più importante: Il personaggio: Zagor è riconoscibile: onesto, coraggioso, irruento e pronto al sacrificio (e mai descritto come un genio, anzi fra i due è Cico quello che usa più il cervello, anche se come Paperino spesso i suoi piani falliscono comicamente) Confronta con questa storia: 1) Le cazzate di Tex vengono EVIDENZIATE, nei dialoghi (il discorso di Tex sul fatto che i suoi avversari devono essere intelligentissimi ad aver intuito le sue mosse, quando gli ha spiattellato tutto lui e comunque anche il cospiratore più idiota avrebbe subito fatto uccidere il testimone) e nelle conseguenze (le cazzate di Tex hanno conseguenze subito immediate: botte in testa, cadere in trappola, essere fatto prigioniero, etc.) e sono sottolineate come evidenti cazzate. Da qui si vede il "registro comico" della storia: una storia in cui sei incoraggiato a RIDERE della stupidità dl protagonista è una storia COMICA: nelle storie avventurose le parti poco sensate vengono il più possibile celate) 2) La storia è costruita interamente sulla stupidità dei protagonisti (se Mac Parland non fosse un totale idiota non avrebbe bisogno di Tex e Carson, questa è la "cospirazione" più evidente e chiara del mondo, "muore un sacco di gente che subito prima è andata dal notaio x a cedere le sue proprietà sempre a questi tre tizi... mmmm... chi sarà il colpevole? Che caso inesplicabile...", e Tex e Carson e la Tigre fanno a turno a fare cazzate per far andare la storia su improbabili binari) 3) La cosa che viene più DEVASTATA e proprio il personaggio di Tex. E qui torno ad un osservazione che avevo già fatto sui lettori di Tex: comunemente si usa dire che l'arrivo di Nizzi "bloccò" (o rallentò molto) il crollo dei lettori. Ma l'evidenza e le testimonianze spingerebbero a credere il contrario. Fra le mie conoscenze ho pochissime persone che hanno sempre letto Tex (e li ho conosciuti TUTTI più recentemente nel mondo del collezionismo), tutti i miei compagni di classe o amici che lo leggevano smisero. Non il 50% o il 70%: TUTTI. In compenso, diverse persone che conosco, che non leggevano Tex (o lo odiavano proprio) iniziarono proprio con Nizzi. E ancora oggi (con grave rischio personale in mia presenza) insistono che le storie di Nizzi erano "migliori" perchè erano "più divertenti", "facevano ridere", ed erano meglio di quelle di GL Bonelli dove "non si rideva così tanto"... Potrebbe sembrare un fatto "locale", solo fra i miei amici. E lo pensavo anch'io. Poi ho iniziato a frequentare forum e newsgroup online, e ho ritrovato ovunque la stessa cosa: una GRANDE percentuale di persone che hanno iniziato con Nizzi. Magari alcuni quando hanno letto gli arretrati hanno preferito GL Bonelli, ma hanno iniziato con Nizzi. Direi che questi, oggi, sono la stragrande maggioranza dei lettori di Tex. Quanti lettori può avere "attratto" Nizzi, realisticamente? Con lui Tex vendeva circa 300.000 copie. Anche se oggi la maggior parte dei lettori ha iniziato con lui, e ipotizzando che era più facile negli anni 90 che smettesse uno che aveva iniziato da poco rispetto a qualcuno che aveva una collezione trentennale... ipotizziamo che 200.000 avessero iniziato con lui "sostituendo" man mano i GLBonelliani che mollavano? Ma il Tex degli anni 70 arrivava a 800.000 copie. Questo vorrebbe dire che perse in realtà quasi il 90% dei lettori dell'epoca... L'ho detto diverse volte: l'esperienza di chi ha iniziato con Nolitta o con Nizzi non è paragonabile a chi quella di chi fino ad una certa età ha letto SOLO il Tex di GL Bonelli. Per i primi, quello è "un" Tex. Come tanti altri. Il fatto che sia la versione "originale" è solo un informazione. Per i secondi... QUELLO È TEX. Non ce ne sono altri. Ed era straordinariamente "coerente" e "riconoscibile". Più di qualunque altro personaggio a fumetti che abbia mai letto. Forse per il fatto che si immedesimava tanto nelle storie, GL Bonelli non faceva agire MAI Tex "out of character" Per questo l'impatto con le storie di Nolitta fu così evidente. Su altre testate come Zagor te ne accorgevi alla lunga che era un altro sceneggiatore, ma con Tex... BAM, prima pagina, leggi due righe e... ti chiedi "ma chi è questo? Questo non è Tex"... Io rimango soprattutto BASITO a leggere di gente che "non si accorge" o che "non nota" il comportamento di Tex in questa storia, e sostiene che per accorgersene bisogna "leggere con il lanternino"... è come se ti dicessero "in questo filmato si vede Madre Teresa di Calcutta spogliarsi nuda e fare una gang bang interracial con 20 attori porno, scene lesbo comprese. Beh, cosa c'è di strano? Non fa sempre così? Hai notato qualche differenza dal suo solito comportamto? Ma vai davvero a cercarti le differenze con il lanternino"... Garantisco che se hai iniziato con GL Bonelli lo noti SUBITO che questo non è Tex. E senza bisogno di nessun "lanternino" e di nessuna "lente". La storia TI PIGLIA A SCHIAFFI gridandoti "NON SONO TEX! NON SONO TEX!" Con il senno di poi, osservando la "sostituzione etnica" dell'epoca di cui si trovano le tracce oggi (e sono convinto che anche qui non siamo rappresentativi, chi va nei forum a parlare di Tex è un appassionato, probabilmente là fuori la percentuale di nizziani è molto più alta e i GLBonelliani sono molti meno), non ci fu nessun "rallentamento" della fuga dei lettori di GL Bonelli. Il 90% e oltre mollarono la testata, e anche chi prosegui spesso lo faceva "per la collezione" e smise di leggerli (ne conosco, per qualche anno sono stato uno di loro). Mentre contemporaneamente arrivarono un sacco di nuovi lettori (figli dei precedenti o che scoprivano Tex in quell'ultimo sussulto di fama che ebbero i fumetti in generale sul traino di Dylan Dog). Lettori per cui Tex è questo: un coglione fortunato. Oppure lettori che poi magari, scoprendo GL Bonelli, lo preferiscono, ma non hanno quella reazione viscerale di ESTRANEITÀ a leggere il Tex di Nolitta e Nizzi... Per loro, e solo per loro, magari serve il "lanternino". Garantisco che per chi leggeva Tex prima, non è assolutamente necessaria nessuna lente di ingrandimento per notare che un Tex idiota che fa una cazzata dietro l'altra "ha qualcosa di strano"...
  12. Diablero

    [756/759] La Tigre colpisce ancora

    Nella sua ansia "sistematrice", Boselli HA dato ragioni per i pards per muoversi. Fino a che sono negli USA, collaborano con la Pinkerton (come oggi collaborerebbero con l'FBI) Quando vanno in sudamerica, lo fanno in accordo con i governi ospitanti e la loro collaborazione. La "caccia" dovrebbe finire con la partenza della nave della Tigre Nera verso il borneo: Tex e soci non hanno giurisdizione lì, sarebbe una "vendetta privata". Però a quel punto hanno rapito Kit. E diventa una missione di salvataggio. (fa ridere un po' il fatto che in pratica la Tigre SI ASSICURI che Tex lo segua rapendo Kit... se lasciava Kit a terra non avrebbe avuto alcun senso per Tex inseguirlo... ) Alla fine per GIUSTIFICARE il fatto che facciano quel lunghissimo viaggio in un paese straniero dove non hanno alcuna autorità e non possono fare NULLA contro la Tigre (e si vede benissimo dopo il loro arrivo: contro la Tigre sono assolutamente impotenti, e sarebbero stati facilmente uccisi alla fine della storia), si perdono DUE ALBI... Boh, tutto abbastanza logico (tranne il rapimento di Kit), ma continuo a trovarlo ben poco appassionante...
  13. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Ma se è una "gara a chi sbaglia di più" che sembra venire da "scemo + scemo"... 1) Gli sgherri della tigre nera sono così idioti, ma così idioti, che non pensano nemmeno che il finto ubriaco possa essere sospettato e interrogato (pensando che la Tigre Nera "uccide al primo errore" come hanno fatto questi a sopravvivere?) 2) Per fortuna ci pensa Tex a RICORDARGLIELO, in pratica dice al cameriere "ehi, non l'avete ancora ammazzato? Ammazzatelo prima che finiamo di sbafarci bistecche e patatine che poi andiamo a interrogarlo" (solo una delle TANTE vittime di Tex nelle storie di Nizzi, dove il più grande errore che fanno gli innocenti di solito è fidarsi di lui, che ne causa sistematicamente la morte) Questo dello spiattellare tutti i loro piani al cameriere è solo il PRIMO esempio, ma se vuoi ti posso citare almeno DIECI SCENE in cui Tex o Carson DIMOSTRANO EVIDENTE STUPIDITÀ E/O DISATTENZIONE E basta con questa storia del "leggere con il lanternino", direi che sono altri che qui leggono con gli occhi completamente accecati e non si rendono conto delle cose più evidenti (mi stava piacendo come la discussione PER UNA VOLTA si fosse incanalata per una via razionale, senza negare l'evidenza ma anzi magari esponendo le ragioni, perfettamente legittime, per cui certe cose non fossero importanti nel giudizio personale sulla storia. Purtroppo è durata poco, di fronte alla massa di scene ridicole citate è subito scattato il riflesso difensivo e si è tornati al solito "non è colpa di Nizzi che fa Tex ridicolo, È COLPA TUA CHE TE NE ACCORGI!"
  14. Diablero

    [756/759] La Tigre colpisce ancora

    No, la Pinkerton ERA L'FBI a quei tempi... ecco un post esplicativo: https://texwiller.ch/index.php?/topic/5195-tex-willer-n-29-33-sullalto-missouri/&do=findComment&comment=169780 (erano davvero fiduciosi a quei tempi... dare ad un agenzia privata che lavorava per i più grandi gruppi finanziari e industriali il compito di farlo anche per il governo non implicava che potevano usare le informazioni acquisite a vantaggio dei potenti per cui lavoravano come privati? OK, a pensarci bene forse non era un fatto di fiducia... )
  15. Diablero

    [Color Tex N. 24] Mesa Blanca e altre storie

    Eh, purtroppo in alcuni casi (come questo) la soddisfazione del lasciarlo in edicola è molto maggiore della soddisfazione che hai a leggerlo... Come avrebbe detto Catalano di Quelli della Notte "preferisci perdere soldi per comprarlo, tempo per leggerlo e inxxxzarti dopo averlo letto, o preferisci avere più soldi, più tempo e ridere soddisfatto uscendo dall'edicola?" Nella sua folle proliferazione di testate texiane (di cui, tengo a precisarlo, Boselli non ha alcuna colpa) la Bonelli ha passato da tempo la quantità di pagine che poteva produrre mantenendo la qualità... il lasciarli in edicola è un messaggio (piccolo se lo fanno in pochi, più forte se lo fanno in tanti) per dirgli "state esagerando" ("...e ci siamo rotti il....")
  16. Beh, in realtà non occorre leggere le interviste, lo dice già dentro la storia Tex, alla fine della scena... Non lo chiamerei qui "spirito goliardico": è un Tex che almeno in quella scena sembra proseguire sulla falsariga della storia precedente con Fusco, "Il giudice Maddox", e si comporta allo stesso modo: chiassoso e prepotente. E il "tono" della scena non è allegro, viene spontaneo stare dalla parte del povero prestigiatore, e ti aspetti che Tex intervenga a difenderlo... e invece si unisce ai bulli prepotenti infoiati! Ma Tex NON PUÒ essere prepotente con un "debole", per i motivi ottimamente spiegati da @joe7. Comunque, tornando alle rubriche, ben altre erano le balle che Sergio Bonelli propinava ai lettori: che tutte le sceneggiature di Nizzi fossero supervisionate da GL Bonelli per esempio (e tanti ancora ci credono...)
  17. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Oh, non farla così drammatica... L'hai detto tu che questa storia è DIVERTENTE. E io concordo. Si ride parecchio. Questi erano ancora i tempi in cui Nizzi aveva i "tempi comici" e il ritmo per una storia brillante. Non le lagne noiose che scrisse in seguito dopo la crisi. La maniera in cui Tex e Carson le SBAGLIANO TUTTE (cadono in ogni agguato e in ogni trappola: persino quando vanno "quatti quatti" nella tana della Tigre Nera si fanno beccare... dalla Tigre Nera alla finestra. Cioè, non da una sentinella nascosta nell'ombra. No. I due fresconi si avvicinano, convinti di essere invisibili... E INVECE DALLE FINESTRE SI VEDONO BENISSIMO! Non fa ridere? Ovvio che fa ridere! Come dopo, quando CADONO IN OGNI TRAPPOLA, cascano in TUTTE... ma ogni volta la trappola "funziona male", nel senso che le "frecce mortali" mancano clamorosamente Tex (in maniera umoristica) e si limitano a prendere la camicia di Carson (camicia che si rompe anche in seguito proseguendo la gag). La Tigre Nera è dietro un tubo a dirgli "adesso la trappola mortale vi ucciderà... no? Allora la prossima trappola non vi lascerà scampo... come sarebbe a dire che vi ha mancati? Allora la prossima..." sembra Wile E. Coyote alle prese con le trappole della ACME, mentre i pard cadono in TUTTE le trappole e si lamentano che "hanno rovinato la camicia di Carson"... Questa è una storia BUFFA e COMICA, E molto divertente. Questo stiamo facendo, semplicemente: sottolineiamo le battute. Le cose che ci fanno ridere. Di una storia che VOLEVA far ridere (chi metterebbe mai la scena di Carson a teatro a vedere l'Amleto se non volesse far ridere? Andiamo..) Piuttosto è la reazione oltraggiata e offesa ad essere esagerata. Come se toccassimo un santino, qualcosa di sacro (e il Sacro, si sa NON DEVE MAI FAR RIDERE! Come insegna Umberto Eco nel Nome Della Rosa, la risata è il nemico del Sacro!) Come se andiamo a vedere "Per favore non toccate le vecchiette", all'uscita iniziamo a parlare della scena tot quanto ci ha fatto ridere... e salta su uno a dire offesissimo "come osate! Questa storia è divertente! Quindi non potete riderne! E nemmeno citare le scene!" È una storia. Non la Sacra Sindone. La Madonna non piange se ne ridiamo un po'. È una storia comica. Dire che fa ridere NON È UN OFFESA ALLA SUA MAESTÀ! VUOL DIRE CHE FUNZIONA! Ma funziona deridendo e prendendo in giro Tex. (a quell'epoca ancora abbastanza bonariamente, poi si è visto dove si finisce su quella strada...) L'ho già detto, sono due livelli diversi: una storia può funzionare benissimo. Ma non essere adatta a Tex. Questa storia è divertentissima e fa ridere a crepapelle. Ma quelli non sono Tex e Carson. Questa storia con tre investigatori che non ne beccano una manco per sbaglio che sconfiggono un megalomane "Signore del Male" sopra le righe, sarebbe stata grandiosa per "le storie" o per farne uno speciale tipo Leo Pulp. E rappresenta bene cosa Nizzi VOLEVA scrivere. Invece di Tex. Invece di questo eroe senza macchia e senza paura che gli stava antipatico. (All'epoca. Poi ha iniziato proprio ad odiarlo) Ma non era meglio fargli scrivere quello che voleva scrivere, su una serie sua, invece di lasciarlo dove evidentemente non voleva stare? (Sergio Bonelli arrivò letteralmente a "coprirlo d'oro" per convincerlo a rimanere, tanta era la sua paura di dover tornare a sceneggiarlo lui...segno che fino a quella cifra, nonostante gli stesse già offrendo molto, molto di più di quanto guadagnava qualunque altro sceneggiatore di fumetti alla Bonelli, Nizzi continuava a dire di no, tanto ne aveva le scatole piene di Tex...))
  18. E pensare che all'epoca (a partire dal numero 185) offriva una pagina di pubblicità gratuita alla Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli!
  19. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    che infatti lo capiscono Nizzi ha un GROSSO problema con i personaggi intelligenti. (e purtroppo è un problema comune a molti altri sceneggiatori incapaci di scrivere davvero personaggi intelligenti) Leggevo un autore dire, tempo fa, che "mostrare" al pubblico che un personaggio è molto intelligente è una sfida. È meno difficile per un genio strabiliante perchè puoi fargli fare cose strabilianti, tipo Sherlock Holmes (che fa continuamente il "gioco" di indovinare cose per ricordare al lettore che può farlo), oppure per i geni con problemi psicologici, tipo Rain Man o Monk. Ma una persona normale, come fai a "mostrare" la sua intelligenza? È meno faticoso mostrare che vince con i muscoli o con la spada (è il dramma di Conan, che nelle storie di Robert E. Howard era estremamente intelligente e con il tempo pure istruito, ma nelle mani di De Camp e altri è diventato il barbaro ignorante e scemo di Dungeons and Dragons) Non è che sia un compito impossibili o davvero difficilissimo: è che richiede TEMPO e ATTENZIONE (cioè, fatica): in una delle vecchie storie di Conan di Howard, per un intero racconto per pagine e pagine Conan sembra farsi fregare e ingannare da tutti. Il narratore onnisciente ci mostra le azioni e i pensieri degli altri, e non di Conan, e ci mostra come lo ingannano. Poi, NELL'ULTIMA MEZZA PAGINA, in pochissime righe, descrive una gemma nella tasca di Conan, gli fa dire una frase e ridere... e come la chiave del mistero, un sacco di cose misteriose avvenute nella storia diventano chiarissime! Conan li ha fregati tutti, mostrandosi più intelligente di tutti! (l'effetto somiglia al finale dei "Soliti Sospetti", anche quello un film che ti mostra alla fine chi era davvero intelligente). Però per riuscire a creare questo effetto, Howard ha dovuto creare un intrigo complicato e nascondere per tutta la storia gli indizi che avrebbero fatto capire subito al lettore che Conan fingeva. Questo costa fatica, passione e attenzione. Fai molto prima se descrivi Conan che spacca la testa a tutti facendo "gu! Conan spacca!" (è il triste destino dei personaggi seriali, con il cambio di autore tendono tutti a diventare scemi... ) Se volete vedere un esempio di GL Bonelli che fa vedere l'intelligenza di DUE personaggi, rileggetevi "Diablero", e soprattutto il lungo inseguimento dei pards a Mitla: tutto giocato sull'astuzia di Mitla e Tex, un gioco letale in cui chi fa anche un solo errore muore (come il militare che accompagna i pards e che per eccessiva sicurezza viene fatto fuori da una delle trappole di Mitla) Nelle storie di GL Bonelli, di solito Tex è il più intelligente. E viene mostrato. I suoi avversari di solito sono prepotenti e odiosi, ma non molto intelligenti. Ci sono alcune eccezioni, ma sono del tipo "scienziati pazzi" tipo Vindex o persone che alla fine sono più "ricche e potenti" tipo Marcus Parker, che tesse trame per il suo potere e i suoi ricatti, ma non è descritto come un vero "genio del male". Anche Mefisto, per quanto potente, è folle, irrazionale, Tex lo batte in intelligenza. E questo è uno dei "segreti" di Tex: non è un bullo che vince perchè è forzuto e spara bene, contro avversari più meritevoli di lui: ci viene mostrato che merita la vittoria, perchè non è solo forte, ma è pure più astuto dei suoi avversari. Però anche a GL Bonelli, come ad Howard, sono toccati successori che gli vincere Tex solo con i pugni, le botte di culo e le revolverate... Nizzi, purtroppo, non so se perchè non sa farlo o perchè non ha voglia di fare quella fatica, è particolarmente negato con i personaggi intelligenti. È molto più bravo con gli scemi (metà del cast di Nick Raider all'inizio come li ha creati Nizzi sono macchiette comiche, compreso il co-protagonista), e qui forse entra in ballo il fatto che i suoi punti di forza sono di autore COMICO, non di "giallista": i suoi "gialli" sono sempre mediocri (pure su Nick Raider). E a PEGGIORARE la situazione... è innamorato dei nemici che crea! Si capisce subito che sta dalla parte dei nemici, li coccola: certo, gli sgherri li fa davvero scemi, ma quante volte come avversari mette dei sedicenti "geni del male"? (pensate al finale di Fuga da Anderville...) Nizzi vede Tex come un ottuso ignorante, e quindi come De Camp che era convinto che Conan fosse un bruto ignorante, gli mette come avversari il suo contraltare: avversari intelligenti che lo fregano con l'astuzia. Ma Nizzi non sa creare personaggi intelligenti, ricordate? Guardate per esempio il piano della Tigre Nera in questa storia: è ridicolo al punto che potrebbe essere usato da Gambadilegno su Topolino (non da Macchia Nera, lui è troppo furbo): un intrigo che si basa sulla segretezza e si fa beccare subito per l'eccessiva avidità, una setta segreta che poco ci manca che appenda manifesti. Prima ho lasciato un punto in sospeso, quando ho detto che molti autori hanno difficoltà a scrivere personaggi intelligenti. OK, allora come fanno? Molto semplice: se è troppo faticoso fare personaggi intelligenti... basta rendere scemi tutti gli altri! Che importa se il piano della Tigre Nera è ridicolo, se gli metto contro un Mac Parland rappresentato come un totale imbecille? Basta che NESSUNO abbia l'intelligenza che arrivi a quella di un pesce rosso, quella sufficiente a capire che CHI HA ALLONTANATO LE GUARDIE PERMETTENDO IL DELITTO MAGARI SA QUALCOSA, ed ecco che un piano cretino (cosa succedeva se le guardie non si allontanavano) diventa "geniale". Idem per lo spione impiombato nella stanza di Tex e Carson: il piano era idiota, perchè richiedeva che Tex mettesse a sedere il testimone proprio davanti alla finestra, ma Tex lo fa e quindi il piano appare diabolico. Questo accade con Nizzi SIN DA SUBITO, molto prima della sua "crisi": andatevi a leggere le sue prime storie di Tex. Anche Boselli raccontava che all'epoca, molto giovane, si era arrabbiato perchè ne "i delitti del lago ghiacciato" Tex si fa gabbare come un pollo da un colpevole OVVIO, e lo scopre solo per una botta di culo (cosa sottolineata anche dal colpevole in persona, "ho vinto io, vi avevo fregato, Willer, avete avuto solo fortuna") In questa storia, nel teatro, la cosa per una volta funziona "a favore di Tex": bisogna mostrare che Tex viene chiamato perchè è un tipo sveglio (?), e quindi TUTTI i presenti a teatro, Carson compreso, diventano idioti. Per far sì che una cosa detta da Tex BANALISSIMA E OVVIA venga vista come una genialata da Sherlock Holmes (Ooooh! Ha capito che chi ha allontanato le guardie forse, dico forse, l'ha fatto apposta! Ma è un genio!!!!) Nelle prime storie di Nizzi questa cosa è funzionale... alla sua incapacità (o pigrizia o sciatteria, fate voi, comunque io un personaggi di Nizzi davvero intelligente non l'ho mai visto, anche il colpevole di Fuga da Anderville è ovvio....). A volte gli avversari di Tex sono scemi per far vedere che lui è un genio, altre volte è Tex che deve essere scemo perchè Nizzi vuol mettere un cattivo "genio del male". Ma ancora la cosa non viene EVIDENZIATA... Ne "i delitti del Lago Ghiacciato" Tex agisce da scemo, ma nessuno gli dice "ma sai che sei scemo?" (a parte l'antagonista nella scena finale che ho citato, ma lì doveva fare la scena da genio del male de'noaltri...). È semplicemente funzionale a far sembrare altri intelligenti. Ma man mano che si fa strada l'astio e l'antipatia per Tex, la cosa viene sempre più evidenziata, anche con i dialoghi ("lo fermerò, o non mi chiamo più Tex Willer" o "Non mi fregherà come un piccione" o "tranquillo ragazzo, ti garantisco che l'assassino a cui ti sto per portare non ti farà niente!"") E le scene che mostrano quanto Tex è scemo cominciano ad essere gratuite e fatte solo a quello scopo, sempre più spesso. Questa storia presenta una Tigre "Genio del male" che ha un piano ridicolo e fa azioni stupide. Quindi per farlo sembrare geniale, Tex e Carson devono essere degli idioti totali. Ma se hanno chiamato Tex e Carson ad aiutarli, bisogna che gli investigatori che li chiamano siano ANCORA PIÙ SCEMI. È così, con questo processo di "deve essere più scemo di questo che deve essere più scemo di questo che..." che si arriva a personaggi assurdi come il Mac Parland di questa storia...
  20. Perché quella scena dovrebbe avere un solo problema?
  21. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Lo sai benissimo a cosa serve: a far vedere Tex che cade come un baccalà in una trappola mortale, senza sospettare niente e senza accorgersi di ben NOVE fucili in agguato (in ogni caso, anche se non sapeva dell'agguato... quando mai il Tex di GL Bonelli avanza così tranquillo allo scoperto senza alcuna prudenza?). E farlo salvare, come sempre, per pura botta di c##o, non prima di averci comunque deliziato con la sua faccia di piccione che rimane a bocca aperta di fronte all'agguato, che non sospettava nemmeno...
  22. Diablero

    [756/759] La Tigre colpisce ancora

    Domanda: ma a che è servito l'intervento di Tex e pards? Vado di spoiler...
  23. Diablero

    [756/759] La Tigre colpisce ancora

    Ti confondi: fu Simonson. Byrne si limitò a dire che il Destino alleato di Arcade affrontato dagli X-Men era un robot. Mmmm.... "Nì" Cioè, l'idea di "cancellare" (o comunque "spiegare") le storie "sbagliate" del Dottor Destino con dei robot è di Byrne. (e lì entrava anche il sangue cattivo con Claremont, che era lo scrittore della storia incriminata, in cui Il Dottor Destino si lasciava accendere fiammiferi sull'armatura senza fare una piega). Sempre Byrne poi fa vedere in azione sempre più spesso robot di Destino autonomi (in seguito alla scomparsa dell'originale) e stabilisce che il più delle volte quelli visti nelle storie sono solo doombots, tanto sofisticati da ingannare gli scanners di eroi tipo Iron Man e la telepatia di Xavier Simonson va oltre: nella sua "run" fa tornare un Dottor Destino da un viaggio che è durato anni, sostenendo in pratica che TUTTE le apparizioni degli ultimi DECENNI sono SEMPRE stati doombots (comprese, ironicamente, quelle di Byrne). Mi sembra che non lo dica esplicitamente ma da alcuni indizi fa capire che il vero Doom è andato via dopo la sua sconfitta quando aveva rubato i poteri di Silver Surfer, cioè dal 1966! Per le tre sole apparizioni della Tigre Nera bastava la più "versatile" soluzione di Byrne. Io invocherei piuttosto la Soluzione Simonson per dire che tutte le storie di Nizzi sono con un falso Tex!
  24. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    E allora chiediti: perchè Nizzi ha messo quella scena? Non serve a niente. Non ha alcuno scopo (non fornisce informazioni, non manda avanti la trama, non serve per alleggerire, Tex e Carson venivano da pagine pagine di intermezzi umoristici). Nessuno scopo. Tranne uno. E sappiamo tutti e due qual'è. A cosa serve quella scena. Come la scena del cameriere. A cosa serve? Il testimone doveva logicamente morire comunque. Lo spiegone di Tex poteva avvenire con lo stesso cameriere senza dirgli niente, ed era uguale. Tranne in una cosa. E sappiamo entrambi quale. Io all'epoca non avevo letto tutti i fumetti che ho letto adesso, ma lo capivo quando una scena serviva SOLO a rendere ridicolo un personaggio. Non c'è bisogno di "guardare con la lente d'ingrandimento". L'albo ti schiaffeggiava direttamente, e molto forte, se conoscevi il Tex di GL Bonelli (e anche se non lo conoscevi... davvero, c'è qualcuno al mondo che ha visto "La Pantera Rosa" senza rendersi conto che Closeau non Sherlock Holmes? O serve guardare la Pantera Rosa "con il lanternino"? Che Nizzi approfittasse di QUALSIASI occasione per ridicolizzare Tex o descriverlo come un pomposo cretino, mi era ormai più che evidente. E MOLTO PRIMA del numero 400.
  25. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Sottolineiamolo. Come anche il Tex che quando scopre che il suo piano è stato scoperto e il testimone è stato ucciso da un cinese come il cameriere, non si ricorda assolutamente di aver spiattellato tutta la sua strategia di fronte ad un cinese nemmeno mezz'ora prima e fa considerazioni su quanto devono essere intelligenti i cinesi della setta per aver scoperto i suoi piani...
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