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TWF - Tex Willer Forum

Diablero

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Tutto il contenuto pubblicato da Diablero

  1. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Ma per chi è scritto il Commissario Spada? Nella stessa epoca trovi, che parlano di cronaca, anche "Un Fascio di Bombe" di Castelli, Gomboli e Manara: ma ovviamente il tono non è lo stesso... anche se parla di temi "maturi", Il Commissario Spada è scritto ancora per bambini E questo è parte essenziale della sua fama e della sua unicità: avere il coraggio di parlare di queste cose in una rivista per bambini, e farlo con un linguaggio comprensibile a quell'età, senza banalizzarlo (comunque ricordiamoci che gli 11 anni di allora non erano quelli attuali, la maggior parte iniziava ad andare a lavorare anche in cantiere a 14 anni finite le medie, i miei coetanei a 13 anni fumavano e le mie compagne di classe a 14-15 trom####no...oggi l'infanzia si è allungata parecchio) Anche Linus all'epoca parlava delle stesse cose, ma nessuno si meravigliava della cosa...
  2. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Come dice Leo, questa storia crolla COME GIALLO. Se vista in un altra ottica, letta in fretta senza pensarci troppo, FUNZIONA ALLA GRANDE. A differenza di Fuga da Anderville (che mi faceva incaxxxre) mentre leggo le avventure di sti' tre fresconi di investigatori che non ne azzeccano una mi viene da ridere! È una fantastica storia COMICA! È qui che dissento da Leo (a parte su tutta FdA che per me è una storia vergognosa che sputa in faccia a Fra Due Bandiere e agli ideali di GL Bonelli per farci una storiellina che inneggia alla guerra, ma su quella storia mi sa che è meglio non riaprire il vaso di Pandora...). Leo dice che questa storia funziona comunque, ma senza dire COME, come se fosse una cosa inessenziale. Per me una storia di Tex deve funzionare in due maniere, contemporaneamente: deve essere una buona storia, e deve essere una buona storia di Tex. Questa è una buona storia. Ma non è una buona storia di Tex. Perché è una buona storia nel senso in cui La Pantera Rosa è una buona storia. Ma Tex non dovrebbe essere rappresentato come l'Ispettore Clouseau... (notare fra l'altro QUANTE volte, nella storia, a partire dall'Amleto, ci sono dialoghi e situazioni che SOTTOLINEANO come Tex e Carson siano due vaccari ignoranti...che non siano laureati si sapeva, ma Nizzi sfrutta la cosa per deriderli, più volte. Anche da qui vedi il tono comico-umoristico della storia, e a spese di chi...)
  3. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Io? Sesto senso? Mi sa che mi hai confuso con qualcun altro (che stava parlando di Dylan Dog) Quello che ho sempre detto è che Tex Willer "nel mondo di GL Bonelli" è una persona normale, abile, onesta, coraggiosa e che si schiera sempre dalla parte dei deboli, ma non è invincibile. Quindi nelle storie è normale che a volte sbagli, ma non viene mai ridicolizzato. Mentre "nel mondo di Nizzi" Tex Willer è famosissimo perchè NON FALLISCE MAI (e lo dice lui stesso, vantandosene), è una star mondiale, tutti lo conoscono e sono terrorizzati da lui, e quindi quando Nizzi lo fa fallire SEMPRE, viene amplificato "l'effetto ridicolo" Io sì. Che fosse parte della banda si capisce appena viene nominato, già dopo poche pagine, fra le persone coinvolte nei passaggi di proprietà (e per questo le affermazioni successive dei pards sul fatto che sia un "rompicapo" sono ridicole: qualunque personaggio dei fumetti rappresentato come senziente direbbe subito che i responsabili delle morti e delle sparizioni devono essere loro, essendo gli unici che ci hanno guadagnato) Che non sia un "semplice sgherro" ma la Tigre Nera travestita si può sospettare dai lineamenti e dal fatto che "parla a suo nome" tranquillizzando Morel, già dalla PRIMA PAGINA in cui appare davvero, e non solo come "nome". E il sospetto diventa ASSOLUTA CERTEZZA nel momento in cui, dopo pochissime pagine, dice a Morel che "va a prendere qualcosa che gli farà cambiare idea". E già qui il fatto che Morel non sia fuggito immediatamente (avete mai sentito una frase più sospetta di questa?) fa capire che Tex, Carson e Mac Parland non sono gli unici fresconi in questa storia... Ma anche se non vedi l'ovvia minaccia nella frase e la "stranezza" del suo comportamento, nella pagina successiva... dai FA IL GHIGNO DEI CATTIVI DI CAPITAN MIKI! E questo sarebbe l'abile attore che frega tutti? Capisco che Nizzi veniva dal Giornalino che aveva all'epoca un pubblico "parrocchiale" praticamente di bambini sotto gli 11 anni (tutti smettevano di andare a catechismo dopo la Cresima), e forse per questa sua esperienza era stato scelto per Tex per la capacità di fare trame "semplici"... ma davvero, questa è una trama che non ingannerebbe un bambino di 11 anni!
  4. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    P.P.P.S: la faccia che fa Tex quando qualcuno, FINALMENTE gli spiega che la persona di cui avrebbe sospettato CHIUNQUE (tranne loro) era il capo della setta... E la faccia che fa quello sveglissimo di Carson... Ma il più bello è L'INVESTIGATORE DI PROFESSIONE, Mac Parland...
  5. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Torniamo a seguire l'albo, cercando sempre di non ridere.. (e non è mica facile, questa storia è ESILARANTE... che grande talento comico che abbiamo perso, bloccando Nizzi su Tex per tanti anni... se una persona non avesse mai letto un albo di Tex, o - peggio ancora - avesse un immagine di Tex che viene dalle storie di Nolitta, adattate anche alla TV, capisci come possa essersi appassionato alle avventure di QUESTO Tex, e poi rimanere molto perplessi di fronte a storie dove "è troppo invincibile" come quelle di Bonelli. Sono quelli che le storie di GL Bonelli se le ricordavano, come me, che soffrivano a vederlo trattato così...)) Ripensiamo al "difficilissimo caso" creato da Nizzi che appare UN VERO ROMPICAPO a Tex, Carson e Mac Parland... Ci sono diverse persone SCOMPARSE senza lasciare traccia, o uccise. Il numero dei morti è tale che si muove la Pinkerton. Scoprono che OGNI VOLTA la vittima aveva FIRMATO UN ATTO DI VENDITA, e sempre DI FRONTE ALLO STESSO NOTAIO (numero 382 pagina 6 prima vignetta). Cioè Madison. Ma per la Pinkerton "è tutto a posto" negli atti di vendita... perchè sono SCRITTI BENE, "non c'è una virgola storta" (stessa pagina vignetta 3). Cioè nel mondo del Tex di Nizzi, basta avere una bella calligrafia per fregare la Pinkerton... Tex e Carson scoprono, grazie al fatto che nove dipendenti di uno di questi "acquirenti" gli scaricano addosso i caricatori di nove fucili (circa 150 pallottole in tutto) da pochi metri di distanza (senza peraltro fargli un graffio), che uno degli acquirenti è sospetto (ma va?), ma quando vanno a interrogarlo lo trovano morto. Già sospettavano di Morel (perchè la sua faccia non piaceva a Tex, che è il massimo di indagine che gli abbia mai visto fare in una storia di Nizzi), ora vanno a cercare anche lui. Lo trovano solo il giorno dopo. Assassinato. Ormai sanno che i due erano sgherri della Tigre Nera, che ha fatto uccidere tutti i precedenti proprietari. Gli atti di vendita FIRMATI NELLO STUDIO DEL NOTAIO MADISON (che in realtà è la Tigre Nera. Cioè un malese. E non se ne è mai accorto nessuno..) erano stati contraffatti o estorti. Che fareste voi? Andreste a cercare Madison? Beh, sì, è quello che farebbe chiunque, e quindi lo fanno anche Tex e Carson, che lo cercano... ... per chiedergli informazioni! ...e Tex SI FIDA CIECAMENTE (dopo avergli fatto il nome di Rickers CAUSANDO LA SUA MORTE () , E si convince che "è un tipo a posto" (pagina 37 numero 383) (e gli altri concordano con lui ) Basta, dopo questa ho voglia di leggere dei "gialli" più seri e meno ingenui... dove ho messo i vecchi Topolino? P.S.: come fa questo furbissimo Tex a intuire che il notaio che ha certificato tutti gli atti di vendita fasulli sia un tipo sospetto? Semplice... TROVA IL FAZZOLETTO DI MOREL. Senza nemmeno perquisire la stanza. Lo VEDE, semplicemente, mentre sta dicendo agli altri che il notaio è un tipo a posto di cui fidarsi. il fazzoletto era lì DAL GIORNO PRIMA. La Tigre Nera ha probabilmente fatto pulire tutte le tracce di sangue ma ha lasciato il fazzoletto per un giorno in bella vista... P.P.S.: La setta è così segreta, ma cosi segreta, che I SICARI MALESI DELLA TIGRE NERA, IN VESTITO MALESE E CON COLTELLI MALESI, inseguono Rickens IN PIENA CITTÀ E IN PIENO GIORNO! (pagina 47). Per loro fortuna Rickens è ancora così attento alla segretezza della setta che per pagine e pagine NON CHIAMA AIUTO, e il suo primo grido è quello di morte (che Tex sente benissimo, quindi avrebbe sentito anche richieste d'aiuto precedenti... ma siamo in una storia di Nizzi, Rickens probabilmente sa cosa succede a chi chiede l'aiuto di Tex...)
  6. Per dare un degno finale ad un degno nemico. Mi sembra un ragionamento da "ragioniere contabile". Abbiamo un nemico su cui è stato investito tot, abbiamo un finale che rende troppo poco, rimettiamolo in vendita per mettere in pari il bilancio. Ultimamente sembra che questo tipo di partita doppia contabile sia diventata una delle ossessioni di Boselli: il problema è che ogni volta passare albi e albi a "mettere a posto, sistemare, e mettere a nanna" tutti i dettagli porta a stè pizza... prima la storia di Mefisto (anche quella per "sanare" un finale osceno di Nizzi), e già lì sono sette albi, poi questi 4 albi con la Tigre Nera in cui davvero l'aspetto "contabile" (spiegare come si salva, dare una logica a tutti passaggi per mandare Tex in Malesia che altrimenti non ci sarebbe mai andato, muovere tutto per dare un finale accettabile fino a dare un figlio "buono" alla Tigre Nera per l'occasione, etc.): ma appassiona davvero stà roba? (non ho chiesto se PIACE, vedo anch'io i motivi per cui può piacere, se per esempio hai attaccamento alla Tigre Nera come personaggio e anche a te stava sulle scatole il finale di Nizzi. Anch'io ero favorevole alla "sistemazione" di Mefisto per quel motivo, anche se poi mi sono pentito vedendo i risultati. Ho chiesto se APPASSIONA, che è un concetto diverso). E prima c'è stato la sistemazione del "finale" di Bowen di Faraci... ...ma piuttosto che usare la serie regolare per queste "riparazioni finali scarsi", non sarebbe stato meglio... non accettare quei finali scarsi? Anche perchè se le "sistemi" non si può far finta che quelle storie scarse non esistano (che invece sarebbe la cosa migliore, metterle tacitamente fuori continuity come il Ritorno a Culver City), anzi ti tocca rievocarli e cercare di "spiegarli". Se un "cattivo" ha avuto un finale pessimo, ormai mi sono convinto che la cosa migliore è dire "amen", ignoriamolo e non pensiamoci più, cerchiamo di far meglio la prossima volta", invece di stare a rimestarci dentro per cercare di "sanarlo"... Oltretutto, questa Tigre Nera "salgariana" è molto diversa dal "cattivone" di Nizzi. Penso che la cosa stia bene a tutti o perchè concordano che così sia MEGLIO o perchè non se la ricordano l'originale, che era questo... Ho già evidenziato nel thread sulla storia originale che il taglio della storia è comico, il ritratto che Nizzi e Villa fanno della Tigre Nera è adeguato all'atmosfera del racconto: la Tigre Nera in quella storia è un fanatico megalomane, praticamente una "macchietta" che sa solo dare ordini e ammazzare sottoposti quando sbagliano (che è una PESSIMA politica, come avrebbe potuto spiegare a Nizzi qualunque imprenditore: ottieni solo dipendenti che ti raccontano balle e mancanza di dipendenti...) Qui Boselli non ha SOLO "sanato un brutto finale": ha RISCRITTO il personaggio, dandogli una diversa personalità e maggiore intelligenza. Questa forse è la "Tigre Nera" come avrebbe potuto essere... se davvero Nizzi l'avesse creata ispirandosi a Sandokan. Ma evidentemente non l'aveva fatto. E questa Tigre Nera diventa incompatibile con le sue apparizioni precedenti (dove voleva solo prendere il potere negli Stati Uniti) e come si era comportato... (Byrne ebbe una grande pensata quando stabilì che tutte le apparizioni "scarse" del Dottor Destino in si era comportato secondo lui out of character erano storie in cui appariva solo una "copia" robotica, e che in ogni momento in giro nel mondo c'erano dozzine di copie robotiche mentre il Dottor Destino "vero" si faceva i cavoli suoi e aveva partecipato a pochissime storie. Qui Boselli avrebbe potuto rubargli l'idea, lasciare la morte da sfigato della storia precedente, e fare apparire la VERA Tigre Nera, dicendo che era la prima volta che affrontava Tex Willer, mentre quella precedente era un "sosia" che aveva preso il suo posto negli USA dopo essere impazzito al punto di credere di essere lui. Così avrebbe almeno giustificato questo cambiamento radicale del personaggio.. e avrebbe accorciato la storia di più di un albo!)
  7. Diablero

    [203/207] I Ribelli Del Canada

    Per me invece dice solo una cosa su cui non si può assolutamente essere d'accordo...
  8. Spero che il tag "spoiler" possa contenere dei quote sotto spoiler...
  9. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    In origine l'intenzione di Verne era di dire che fosse Polacco. Da wikipedia: Questa versione contrasta però con alcuni dati di fatto, in quanto richiesta dall'editore di Verne e non da Verne stesso, in origine. La prima versione presentava infatti una storia differente. Nella versione iniziale di Ventimila leghe sotto i mari Nemo era difatti un nobile polacco desideroso di vendicarsi dell'omicidio della sua famiglia durante la repressione russa della Rivolta di gennaio (l'insurrezione polacca, 1863-1864). L'editore di Verne, Pierre-Jules Hetzel, temette la censura del libro sul mercato russo e di offendere un potente alleato francese, l'Impero russo, e rese oscuri il passato e le motivazioni di Nemo. Dai dati non modificati che Verne ha lasciato, appare visibile, soprattutto nella prima parte del romanzo, che Nemo ha una cultura di tipo europeo, poi giustificato dal fatto che ha studiato in Europa, come molti nobili indiani dell'epoca, dall'età di 10 anni fino ai 30 circa. Inoltre, tra le incongruenze vi sono l'aspetto di Nemo, descritto come un "meridionale", ma come un uomo bianco e non come un indiano di pelle scura (anche se è vero che la classe nobile indiana spesso presenta la pelle chiara, poiché discendente dagli arii, soprattutto nel nord, da dove Nemo afferma di venire). In alcune lettere, lo scrittore esprime disappunto per le interferenze di Hetzel e descrive l'originale background di Nemo, sotteso nel primo libro e cambiato nel secondo. Nemo è qui un fervente repubblicano, a cui i russi deportano e uccidono i familiari per rappresaglia, generando così il profondo odio visibile nel romanzo; Verne parla in una lettera all'editore di un Nemo «polacco, la cui moglie era morta sotto lo knut[8] e i figli erano morti in Siberia»[9]; precisa poi in un'altra lettera quella che era l'idea originale del libro, di Nemo come «un signore polacco, le cui figlie sono state violentate, la moglie uccisa con un'ascia, il padre è morto sotto lo knut, un polacco di cui tutti gli amici erano morti in Siberia e la cui nazionalità sparì dall'Europa sotto la tirannia dei russi».[10] [...] Verne non corresse la prima parte del romanzo, ormai uscita, cosicché resta difficile identificare Nemo come un sovrano indiano che combatte principalmente per patriottismo e non solo per rivalsa (sarebbe impossibile senza la rivelazione finale de L'isola misteriosa), mentre sarebbe più semplice se fosse un nobile polacco che vuole principalmente una vendetta personale per la sua famiglia, come era nelle intenzioni dello scrittore; difatti è rappresentato come un europeo nella maggior parte delle riduzioni cinematografiche (tranne in tre, in cui appare come un vero indiano: il film del 1916, la miniserie del 1973 e il film, tratto dal graphic-novel, La leggenda degli uomini straordinari), e anche nella seconda si trovano tracce della prima redazione, per dimenticanza o per volontà polemica dello scrittore verso la censura dell'editore (Nemo mostra solo in un'occasione una simpatia per un pescatore indiano, ma perché "oppresso", così come aiuta i greci insorti, ma non mostra alcuna emozione particolare per l'India vicina). Non presenta mai caratteristiche tipiche da indiano, anche se con cultura europea per aver studiato all'estero, ma appare europeo in tutto e per tutto. In particolare: nella scena del cimitero di corallo, appare una croce sottomarina eretta dai marinai del Nautilus, e lo stesso Nemo si inginocchia a pregare con le braccia in croce.[12] Anche se non sembra praticare alcuna religione specifica, tutto questo è tipico di chi comunque ha un background cristiano, come un nobile polacco, e non indù o musulmano, come ci si aspetterebbe da un principe indiano. l'aspetto di Nemo e dei marinai è descritto come europeo, anche se di diverse latitudini. Nemo non mostra disprezzo aperto per gli inglesi come ne L'isola misteriosa, perfino alcuni suoi marinai sono descritti come inglesi, ne conosce bene la lingua e afferma di aver studiato a Londra (e alcune parti del Nautilus sono state costruite in Inghilterra e Scozia), mentre nell'Isola afferma di non aver voluto mettere mai piede nella terra dei suoi oppressori; né mostra astio particolare verso la nazionalità di Ned Land, canadese anglosassone e quindi suddito britannico. la nave affondata da Nemo, che si dice inglese nell'Isola, non viene riconosciuta (ad esempio per l'aspetto dei marinai o per la loro lingua) né da Arronax né da Ned Land[13], la cui lingua madre è l'inglese, e quindi poteva più facilmente essere russa (le navi britanniche erano molto più frequenti nelle rotte dell'epoca, mentre quelle russe lo erano meno, e il Nautilus incontra e affonda due sole navi nemiche durante il viaggio). la famiglia di Nemo del ritratto non viene descritta come indiana da Arronax, mentre la moglie di Nemo, ad esempio, avrebbe dovuto avere caratteristiche e abiti tipicamente indiani, che sono facilmente riconoscibili, ma si parla solo di "una giovane donna con due bambini ancora piccoli".[14] la cultura di Nemo è prettamente europea (usa un nome latino e latini sono il nome ed il motto della sua nave), e si nota anche la sua ammirazione per l'arte classica ed europea[15], e la mancanza totale di riferimenti indiani nel Nautilus e nella cabina di Nemo, neppure tra i suoi oggetti personali; nell'Isola invece mostra un forte attaccamento all'India come sua madrepatria. Aronnax identifica gli uomini dell'equipaggio come europei di varie nazionalità in base ai tratti somatici: "Riconobbi senza incertezza degli inglesi, dei francesi e alcuni slavi, un greco o candiota. Ma quegli uomini erano poco loquaci, e usavano l'idioma bizzarro di cui non sapevo identificare nemmeno l'origine". il primo degli eroi di Nemo, il cui ritratto campeggia nella sua cabina, è proprio l'eroe polacco Tadeusz Kościuszko (gli altri sono Daniele Manin, Abraham Lincoln, John Brown disegnato da Victor Hugo, George Washington, Daniel O'Connell e Markos Botsaris, tutti "occidentali" e oppositori delle monarchie, una cosa insolita per il figlio di un sovrano indiano mirante a restaurare il suo regno (Nemo è inoltre un ammiratore della Rivoluzione francese); lo stesso Verne era vicino alla massoneria e repubblicano, se non anarchico).[16][17][18] Descrivendo il ritratto di Kościuszko, inoltre, Arronax cita la frase «Finis Poloniae», attribuita al condottiero e patriota polacco il cui quadro appare come il più importante nella cabina di Nemo (al di sopra si trova solo il ritratto famigliare). Nessun eroe indiano è presente ed è difficile comunque che un indiano conoscesse bene e ammirasse tutti questi personaggi. nel primo libro Nemo mira, oltre ad esplorare il mare, principalmente a combattere l'imperialismo e a vendicare la famiglia e la patria (pur mirando anche a un certo potere personale, spiegato poi come l'amore-odio del vinto per il vincitore, quindi invidia per la stessa efficiente organizzazione coloniale e nazionale inglese), mentre nell'Isola sembra voler ripristinare un regno libero in India (almeno come obiettivo ideale), non lottare per una generica libertà sua e dei popoli oppressi. nel primo libro si dice che Nemo lasciò la società umana dopo il 1865, e i primi incidenti con le navi avvengono circa tre anni dopo, coerentemente con la fine della rivolta polacca nel 1864; la rivolta indiana invece terminò nel 1857, da che risulta che Nemo abbia passato circa 8 anni a costruire il Nautilus, mantenendo nel contempo legami col mondo fino al 1865 (anno in cui acquistò gli ultimi libri), dato che non si parla di avvistamenti del "mostro" (cioè del sottomarino) precedenti.
  10. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Più semplicemente, a persone diverse danno fastidio cose diverse. Già il parlare di essere troppo fiscali rispetto ad "inezie" tipo Tex che è rappresentato come un idiota, quando magari poi ci si incavola magari per un disegnatore... la soluzione del "mistero" sta semplicemente nel fatto che a qualcuno certe cose danno fastidio, e altre no, o di meno (non è possibile "smettere di vedere" cose che hai già visto, al massimo cambia la tua valutazione della loro importanza. Ma se il gusto è soggettivo... come si fa a dare tanto spesso per "oggettiva" la scala di questi valori, tanto da accusare di pignoleria chi nota Tex e Carson che vengono miracolosamente mancati da decine di colpi a tradimento, senza che abbiano fatto nulla per meritarselo? Come cosa assurda siamo a livelli di Tex che vola. Ma immagino che suonerebbe strano dare del "pignolo" a chi fa osservare che Tex vola... Di "oggettivo" qui c'è il fatto che Tex e pards, per fare un esempio, parlino dei fatti loro davanti ad un cinese quando sanno che sono contro una setta cinese, e poi si chiedano come fanno i cinesi a sapere quello che dicono: QUELLO è oggettivo, stampato e incontrovertibile. Il fatto che a qualcuno (tipo me) dia MOLTO fastidio, ad altri (Leo) meno fastidio, e ad altri ancora (Grande Tex) piaccia un sacco, invece va nel campo del soggettivo. Però ogni volta si cerca di far passare la "scala di valori soggettiva" di quello a cui piace un sacco come "oggettiva" e chi non la segue sarebbe "pignolo"... P.S.: Dov'è il sommergibile? Dai, qui davvero era più credibile se diceva che l'aveva preso dalla principessa Leia.. .
  11. Ti faccio rispondere direttamente da GLB: "Io a questo gli tiro una revolverata" (cit.)
  12. Diablero

    [382/384] La Tigre Nera

    Concordo. Infatti nel thread dell'albo di questo mese avevo sottolineato come, prima del "ritorno" scritto da Boselli, la Tigre Nera non avesse NULLA di salgariano, ma anzi agisse come il classico "capo della setta cinese" già visto in tanti albi di Tex. Questo confermerebbe quello che dice Nizzi, che proprio a Sandokan non ci aveva pensato. Ma poi vengono dubbi... perchè mettere un malese a capo di una setta cinese? Perchè il nome "Sumakan" che davvero, somiglia troppo a Sandokan per essere una coincidenza? Boh, vai a capire se Nizzi ci pensava o no, ma comunque... no, davvero, Sumakan o Sumakan, di Salgari qui non è presente un grammo. Detto questo, a leggere tante lodi, mentre ricordavo una storia che non mi era piaciuta molto, mi sono venuti dubbi, e, lo ammetto, anche per verificare che fosse così poco "salgariana" come ricordavo, ho cominciato a rileggermela, dopo anni Passi il solito Carson "vecchio bavoso rincoglionito", che tanto da Nizzi sapevo che c'era da aspettarselo (si capisce che è un Nizzi ancora "fresco" perchè effettivamente fa ridere, per esempio alle prese con l'amleto, invece di essere solo cringe, ma davvero, nessuno spiegava a Nizzi che Carson non è una spalla scema con un ruolo puramente comico?), passi per l'impianto iniziale "comico", ma... 1) Tex si mette a parlare dei suoi sospetti su una setta capeggiata da una "tigre" e che agisce con pugnali cerimoniali (quindi probabilmente asiatica), (1) in un RISTORANTE CINESE, e (2) DI FRONTE AD UN CAMERIERE CINESE. (e non si accorge minimamente della faccia sconvolta del cameriere, ben disegnata da Villa 2) A causa della dabbenaggine e imprudenza di Tex (io non parlo dei fatti miei davanti ai camerieri, perchè li guardo e interagisco quando portano il cibo. E non devo nemmeno preoccuparmi che siano in una setta che vuole farmi fuori, anche se non sempre potrei giurarlo sul cuoco: Tex invece NON NOTA MINIMAMENTE IL CAMERIERE, poteva tranquillamente pugnalarlo lì per lì), il cameriere scopre i suoi piani e L'UBRIACO MUORE PER COLPA DI TEX (ma va? Qualcuno che muore perchè Tex è scemo? In una storia di Nizzi? Chi l'avrebbe mai detto?) 3) Tirano un sasso con un messaggio... e Tex e Carson, PRIMA di inseguire chi l'ha lanciato, stanno lì, con calma aprono il foglio di carta, lo leggono, e SOLO DOPO Tex si getta all'inseguimento dicendo "devo acchiappare chi l'ha lanciato" (frase tipica di Nizzi, quando la dice Tex poi non acchiappa mai nessuno). Ovviamente Tex non acchiappa nessuno (il cinese, maleducato, non è rimasto ad aspettare che finissero di leggere il messaggio). 4) Tex comunque vede che è un cinese. Strano, visto che combattono una setta orientale, probabilmente cinese. Tex rimane perplesso, e alla domanda di McParland (anche lui, grandissimo investigatore che non si ricorda dove ha mangiato pochi minuti prima e cosa hanno detto) "ma come hanno fatto a sapere che saremmo venuti ad interrogarlo" risponde serissimo "se non ce ne fosse ancora bisogno, questo dimostra che abbiamo a che fare con avversari forniti di un cervellino di prim'ordine" Sì, sono tanto, tanto, tanto superintelligenti! Pensa che DOPO CHE TEX GLIEL'HA DETTO IN FACCIA CHE ANDAVA ALLA PRIGIONE, sono riusciti a capire che Tex sarebbe andato alla prigione! Dimostrando di essere enormemente più intelligenti del Tex di Nizzi e dei suoi due pards ancora più idioti, messi insieme! Quando dicono che i primi tempi Nizzi era "meglio", concordo in questo senso: che all'epoca almeno faceva DAVVERO ridere. (è sempre stato un autore comico più che avventuroso, e anche se si atteggiava a "giallista" i suoi gialli sono fiacchi e ultratelefonati, no davvero, quello che gli riusciva meglio era il comico). il problema è che, allora e come sempre RIDI PER QUANTO È SCEMO TEX. Andiamo avanti, cercando di non ridere... pagina 91, il finto "origlione". Il secondo attore sopraffino scovato dagli sgherri della Tigre Nera in pochi minuti, questo tanto abile da gabbare Tex (inizio a intuire perchè Morel si è comprato un teatro , visto che oltretutto di attori gliene servono tanti, visto che li fa fuori subito ogni volta... solo che non capisco come faccia a trovare gente ABILE a gabbare gli altri una volta che si capisce che chi fa quel lavoro per lui poi viene sempre ucciso...) Il piano di Morel non vi pare un po'... ballerino? Come fa il killer appostato sulla casa di fronte a sapere prima che TEX GENTILMENTE GLI METTERÀ IL TESTIMONE DAVANTI ALLA FINESTRA? Guardate pagina 91, o anche solo fate mente locale a com'è fatta la stanza e a che distanza ha tirato il killer: se Tex non gli faceva quella gentilezza, come faceva il killer a uccidere l'origlione? L'unica spiegazione è che il Killer è un lettore di Tex, che sa che il Tex di Nizzi provoca SEMPRE la morte dei suoi informatori (questo è un mentitore ma Tex mentre lo fa ammazzare non può saperlo) e quindi sapeva benissimo che Tex l'avrebbe messo proprio davanti alla finestra... P.S.: Da quando in qua Tex e Carson in albergo si fanno dare la stanza frontale impiombabile dalle case vicine? Magari Nizzi non lo sa ma da sempre ci viene mostrato Tex che chiede sempre stanze "tranquille" sul retro o comunque non così facili da colpire. Il bello è che dopo che hanno avuto la prova che chiunque dal tetto di fronte li può ammazzare, si mettono tranquillamente a dormire nella stessa stanza... Torniamo a seguire l'albo, cercando sempre di non ridere.. Tex e Carson, sempre per non smentire la loro fama di fessi facili da gabbare, dichiarano apertamente al lettore che ci credono ciecamente a quello che ha detto l'origlione, perchè essendo morto non poteva essere complice della Tigre Nera (questo dopo aver appena visto un complice della Tigre Nera ammazzato dalla Tigre Nera in cella solo per eliminarlo dopo che aveva fatto il lavoro...) Tex e Carson si infilano nella trappola senza sospettare nulla. Non si accorgono di nulla. Si infilano proprio davanti ai fucili di NOVE killer, che gli scaricano addosso il caricatore, da distanza ravvicinata e alle spalle. Nei disegni si vedono partire almeno una dozzina di colpi ma non è verosimile che siano stati sparati solo quelli, sono 9 killers con fucili a ripetizione contro gente che non si difende nemmeno, presa completamente di sorpresa. Parliamo realisticamente di almeno 100 colpi sparati in pochi secondi. Come possono salvarsi Tex e Carson da morte certa? Da una trappola da cui è IMPOSSIBILE uscire vivi? Cosa può aver ideato Nizzi, con la sua nota fantasia, per riuscire a salvarli? COSA?????? Non vi voglio rovinare la sorpresa, andate a vedere come si salvano, in questo "capolavoro"...
  13. Proprio per questo, invece, erano prevedibilissime (e infatti ho fatto jackpot puntando tutte le fiches su questo esito più che prevedibile nel "gioco" di Ymalpas, che a questo punto credo di condurre - a pari merito con altri, tanto era prevedibile - con un totale di 40 fiches... ) Se non finiva ESATTAMENTE così, come si poteva giustificare che Tex e pards sarebbero rimasti in vita? Con un intera nazione contro di loro? Ancora peggio sarebbe stato finire a tarallucci e vino, con i due nemici che diventano amiconi (Boselli ha fatto questo passo falso in passato nelle sue storie, ma farlo con la Tigre Nera sarebbe stato davvero esagerato. Per questo, nonostante questo albo finale sia senza dubbio più movimentato dei precedenti... mi ha annoiato lo stesso. Vedere tutti quei dubbi enunciati da personaggi vari, guardavo quante pagine mancavano alla fine e quindi all'evento prevedibilissimo e stra-telefonato che avrebbe risolto tutto. (e Boselli qui facendo dire proprio quei dubbi e non altri, temo che abbia reso il finale prevedibile anche a chi non ci aveva pensato prima. Quando metà dei personaggi passano l'albo a dire in pratica "se non succede l'evento x sicuramente Tex e Carson sono spacciati" sai già che accadrà l'evento x. E sì che stavolta Boselli ha fatto un lavoro a modino. Stavolta, PER LA PRIMA VOLTA, la Tigre Nera è veramente basato su Sandokan. La narrazione, piena di doppi giochi e traditori, segrete e torturatori, navi e cannoni, rivolte e gesti eroici... davvero si è sforzato di dare un atmosfera "salgariana", e per me c'è riuscito, mentre Nizzi non ci è mai davvero riuscito (la sua Tigre Nera era basato su Sandokan in senso NOZIONISTICO, con le nozioni e informazioni nel suo background, ma nelle storie, agiva come un "tipico" capo di una setta come se ne sono visti tanti su Tex...: la rete di seguaci nell'ombra... quando mai Sandokan ha agito così?) Tutto questo sforzo di "mimesi letteraria", tutta questa fatica per "resuscitare" un nemico ormai stecchito, farci seguire questa storia interminabile (interminabile per me come lettore, figurati per il povero Venturi, 440 pagine, ci avrà messo più di quattro anni...), alla fine... per cosa? La Tigre Nera era appunto stecchito. Tutto questo per pubblicare la storia finalmente "Salgariana" che Sergio Bonelli aveva bocciato? E se magari aveva fatto bene a bocciarla? Mi sa che ci aveva visto giusto.... (come aveva visto giusto anni fa a proibire i ritorni dei personaggi classici su Zagor... oggi servirebbe farlo su Tex...)
  14. Diablero

    [134] Gli Sterminatori

    Per me che il suo stile, dopo anni e anni di "stabilità", diventi via via più "grossolano", diminuendo la precisione del tratto (e aumentando a dismisura le righe, come a compensare) in brevissimo tempo in questo periodo, mi pare evidente (si nota soprattutto passando fra il giuramento e fra due bandiere, poi nel figlio di Mefisto recupera, tanto che farmi pensare che in Fra Due Bandiere forse stesse cercando volontariamente uno stile un po' diverso, poi con il ritorno di Montale torna definitivamente allo stile di tra due bandiere, e rimane a quello stabilmente per diversi anni fino al calo successivo. Non so quando passò a disegnare in un formato più grande, ma può darsi che la differenza possa essere dovuta anche a quello... (oh, stiamo sempre parlando di Galep, eh, mica sto dicendo che è diventato uno scarso... però per me negli anni 50 i suoi disegni hanno un eleganza che successivamente ha un po' perso. E per me quando diceva che disegnare a raffica tutti quei Tex gli ha "rovinato la mano" intende quello...)
  15. Questo era per voi il Tex "superman", quello che non mostrava mai debolezze? Mentre immagino quello attuale, che in copertina non può nemmeno mostrarsi spaventato ed è sempre impassibile, sarebbe quello "umano" Boh, io a volte a leggere certi commenti sul Tex di GL Bonelli mi chiedo se chi li scrive lo ha mai letto... (a parte che oggi usare BATMAN, il sogno bagnato di ogni nerd che vorrebbe essere invincibile, dico BATMAN, "the most dangerous man alive", l'uomo che HA SCONFITTO Superman, come esempio di "eroe fallibile" mi fa pensare che non si sia letto manco Batman... ) P.S.: Tex vende quello che vende perchè ha CONSERVATO i vecchi lettori, soprattutto. E non solo lui. la Bonelli è diventata la principale casa editrice di fumetti "all'indietro", negli anni 70 quando i fumetti vendevano un casino, molti vendevano più della Bonelli (l'Intrepido faceva milioni di copie al mese). Poi le vendite di tutti sono crollate. Quelle di Bonelli sono crollate molto meno delle altre. Il segreto del successo di Sergio Bonelli è sempre stato principalmente la capacità di non scontentare i vecchi lettori. Non quello di cercare stoltamente "un nuovo pubblico" ormai inesistente (deve fare anche quello, certo, con nuove testate, che se lo intercettano tutto vendono 20.000 copie: non certo buttando a mare le vecchie) Pazzesco sentire certi peana allo snaturamento, in un editoria dove VENDONO SOLO COSE VECCHIE (guarda chi vende di più nel fumetto seriale: Tex, Zagor, Diabolik, Topolino... non ne trovi uno recente!). Quando a chiudere non sono le "cose vecchie" come Tex, ma sono, invariabilmente, le "nuove proposte" nei "nuovi linguaggi" che "piacciono ai giovani" (sì, si vede... ) A cercare un "pubblico" giovane comunque ci hanno provato, "svecchiando" un vecchio personaggi. Anzi due. Mai sentito parlare di Mister No Revolution? Di Martin Mystere Le Nuove Avventure (quello "GGiovane"?). Grandissimi successi, vero? Quelli sì che vendono, mica la roba vecchia tipo Tex...
  16. Diablero

    [134] Gli Sterminatori

    Oggi stavo leggendo vecchi articoli nel sito "Baci e Spari" (che prima o poi dovrò trovare il tempo di esplorare completamente, ma c'è troppa roba...), e ho trovato la cronaca di un incontro con Galep in cui spiega un po' la storia de "Gli Sterminatori": https://www.baciespari.it/comune/?ID=444 (questa ovviamente è la versione di Galep delle motivazioni della mancata pubblicazione del volume, anzi è un resoconto di altri su quello che avrebbe detto, anche se sono tutti in buonafede sono sempre interpretazioni individuali di interpretazioni individuali. Ma in ogni caso fa capire con che amarezza Galep nel 1971 prese la decisione dell'editore. Vero che poi fu pubblicata in volume di grande formato "La conquista del West", ma solo nel 1986, quindici anni dopo ("Condor Pass" è del dicembre 1971) Sulla conclusione affrettata (che "dimentica" tutti i crimini dei cacciatori di bisonti) credo che, abbandonato il progetto del volume, Bonelli l'abbia semplicemente voluta chiudere in fretta (con quell'impaginazione non era adatto alla serie regolare) e nelle poche pagine che gli rimanevano per arrivare a fine albo. Concordo con Galep che comunque non basta l'impaginazione "sbarazzina" a dire che è la sua storia migliore. Purtroppo, era già iniziato il suo lento declino, non so se stava già avendo i primi problemi agli occhi ma in ogni caso aveva perso la mano eccezionale degli anni precedenti (lo diceva anche lui, che produrre tutte quelle tavole di Tex gli aveva "rovinato la mano"). Per me il Galep migliore, quello che si vede purtroppo solo in Occhio Cupo e nelle copertine degli albi d'oro, è quello degli anni 50, quando aveva la possibilità di dedicarci più tempo, e quello de Il Figlio di Mefisto dove usa incredibilmente il "mestiere" acquisito per darci una sua versione "gotica" raramente vista prima P.S.: sono anche d'accordo sulla sua opinione sul colore: Galep. Io ho fatto i colori di questa storia qui… ecco “La conquista di Tex” (Galep pronunciava “Tex” tèchese)…….. l’ho dedicata a mia moglie. E qui c’è tutta la storia, vede… a me però piaceva in bianco e nero, l’originale in bianco e nero. D. Anche a me. Galep. È vero? D. sono più belli i disegni in bianco e nero… A questa mia affermazione, mentre siamo di spalle alla telecamera intenti a guardare il volume, si vede Galep girarsi verso il sottoscritto e sussurrare con soddisfazione: “Sono i migliori”.
  17. Il thread sulla storia completa "I ribelli del Canada" è questo: https://texwiller.ch/index.php?/topic/572-203207-i-ribelli-del-canada/ Qui parliamo della singola scena, avulsa dalla storia in cui si trova.
  18. Diablero

    [203/207] I Ribelli Del Canada

    Non so se è già stato citato nel thread (troppo lungo leggersi tutti gli interventi) ma ecco il giudizio del grande GL Bonelli su questa storia, preso da una intervista che gli fecero Marcheselli (futuro direttore Bonelli, ma all'epoca ancora fanzinaro) e Spiritelli su "Fumo di China", credo nel 1981, e che è stata riportata qualche anno fa da Baci e Spari" ------- A proposito di Fernando Fusco, per i tre episodi disegnati da lui, Caccia all’uomo, Mingo il ribelle e Il giudice Maddox, si dice che i testi non siano suoi, è vero? Sì, sì, li ha fatti Sergio, mio figlio. Io poi gli ho corretto i dialoghi. Che cosa volete... ogni tanto, quando non ce la faccio più, lui scrive qualche racconto. Ma sa che il suo modo di parlare i personaggi è differente (il modo di parlare, non l’azione) e così mi manda i testi da rivedere e io glieli cambio quasi completamente. Come mai non li ha fatti lei? Ma perchè non ho il tempo! Mi sembra che quasi tutti quelli che non ha scritto lei li ha disegnati Fusco, sbaglio? Sbaglia. Io ho scritto dei testi per Fusco (basta ricordare L’idolo di smeradlo e l’avventure recente della setta satanica, Il marchio di Satana), così come mio figlio Sergio ha scritto per Ticci, Letteri, Nicolò e lo stesso Galleppini (El Muerto e Cruzado). Comunque, la collaborazione fra me e Sergio ha dato spesso buoni frutti. Anche nei Ribelli del Canada? Quello è una vaccata di racconto. Abbiamo notato che in quei racconti c’è la stessa struttura narrativa del Zagor... Se n’è accorta altra gente. E pensare che quando Sergio ha cominciato a scrivere Zagor, dopo due o tre numeri mi aveva chiesto di continuarlo io. Gli ho scritto due o tre episodi di Zagor completi, dopodiché gli ho detto che non potevo fare l’uno e l’altro fumetto, così ha continuato lui. Ma le cose che scrive non le condivido tanto. Ma lui si rivolge ad un pubblico più giovane. Sì, ma dice lo stesso cose un po’ sconclusionate.
  19. Qui ci sarebbe da fare un altro sondaggio: "smemorato, o disonesto"? Decidete voi, visto che a fare il confronto, mica ero stato io... E, sì... Lungi, ovviamente! Nel mio piccolo, rivedere continuamente queste "tattiche", in continuazione, post dopo post, spingerebbe ME a mollare il forum, figurati borden...
  20. E torniamo, per fare bassa retorica da forum, a impostare il discorso come "scegliere fra Borden e Diablero". Che non è MAI stata la questione (nella discussione che ha portato Borden a mollare - spero solo temporaneamente - il forum eravamo DALLA STESSA PARTE) Ma ##### ###, è davvero così tanto difficile discutere onestamente senza questi trucchetti di bassa lega? E ricordare che i "Nolittiani ad oltranza" sono sempre stati CONTRO Borden quando diceva le cose, EVIDENTISSIME, che dico io in questo thread, non è voler "fare l'avvocato", è semplicemente riportare i fatti concreti, che tutti abbiamo visto più volte, al posto dei fumosi attacchi velati di chi vuole "approfittarsene" per arruolare gli assenti per le proprie "crociate", anche se quando erano presenti invece venivano attaccati nella stessa maniera dalle stesse persone... (ormai mi aspetto di vedere Borden arruolato persino fra i nizziani, accusando chi critica l'ultimo video di Guarino e Nizzi di averlo mandato via...)
  21. Anche questa, scusa, è una mistificazione della realtà, il voler far credere che se ne sia andato per le "troppe critiche" alle sue storie.. è una bella storia da raccontare per chi vorrebbe meno critiche alle storie nuove, solo che non ha alcun contatto con la realtà, che si può semplicemente osservare, con la massima evidenza, semplicemente guardando gli ultimi post di borden... https://texwiller.ch/index.php?/profile/23-borden/content/ È semplicissimo leggere in fila i suoi ultimi post, e vedere in che thread si arrabbiato e di fronte a quali discussioni. Che senso ha inventarsi "storie alternative" per attaccare altri utenti nel forum? (e oltretutto in una discussione sul Tex di Nolitta, su cui è altrettanto facile cercare cose postate da Borden che dicono cose molto analoghe a quelle che dico io... e allo stesso modo Borden quando ne parlava veniva attaccato da gilas2 e da altri sempre armati dei "sondaggi"...)
  22. Dimentichi che è stato gilas2 in primis che ha basato tutta la sua filippica nel thread di partenza su "I SONDAGGI DANNO RAGIONE A ME, QUINDI NON C'È NULLA DA DISCUTERE E VOI CHE CRITICATE LA SCENA SIETE SOLO DEGLI SCASSAMINCHIA, INCHINATEVI DI FRONTE AI FATTI, I SONDAGGI MI DANNO RAGIONE!!!!" Come ci discuti con uno che dice che discutere è da "scassaminchia" perchè ha ragione comunque lui, "lo dice un sondaggio"? Facendo vedere che non è vero, no? Ti invito a guardare il mio "storico" di messaggi in questo forum. Ho postato quasi TREMILA messaggi in diversi anni di presenza. E questo è il PRIMO sondaggio che ho impostato (e infatti ho fatto qualche errore non sapendo come si faceva). Perché mi piace ARGOMENTARE, non appellarmi al "voto popolare". Qui non "pretendo di avere ragione". Sto semplicemente RISPONDENDO a qualcuno che HA PRETESO DI AVER RAGIONE (e non è la prima vollta, anche per questo mi sono girate le scatole) storpiando il senso dei sondaggi del forum invece di argomentare. E, scusa, mi sta sulle scatole anche vedere ribaltata completamente la realtà di come si è svolta la discussione e di chi sostiene cosa, nel tuo post.
  23. Diablero

    [203/207] I Ribelli Del Canada

    Infatti, in pochissimi anni le vendite dimezzarono. Sono cioè più quelli che avevano smesso che quelli che avevano proseguito. E anche quelli che proseguivano in genere non erano contenti (io smisi credo ad ogni storia di Nolitta per alcuni anni, poi dopo un po' ritornavo). Come ho scritto nel thread sul Disertore, non si può capire come mai un autore comunque diversissimo da GL Bonelli come Nizzi sia stato unanimemente accolto come il "salvatore della patria" quando arrivò, senza capire a che punto Nolitta aveva stravolto Tex (e proprio l'accoglienza positiva praticamente di tutti a Nizzi fa capire quanto poco fosse gradito Nolitta, anche se non firmava le storie e la maggior parte dei lettori erano probabilmente convinti che GL Bonelli fosse impazzito...)
  24. Diablero

    [203/207] I Ribelli Del Canada

    Stavo riflettendo su una cosa, stamattina, visto che questa discussione mi ha fatto tornare in mente quel periodo in cui Nolitta stava massacrando Tex, e il crollo dei lettori... All'epoca non c'era ancora Dylan Dog e il boom successivo (quindi, non solo mancavano le vendite di Dylan Dog, ma anche quelle "trainate" da Dylan Dog tipo Nathan Never o Nick Raider). A tenere su la Bonelli era il solo Tex (Zagor e Mister No vendevano ancora abbastanza, ma a quei tempi il punto di pareggio delle varie serie era molto più elevato, mi pare fosse sulle 50.000 copie, e solo Tex era molto sopra quella cifra). E le vendite di Tex stavano precitando (Sergio Bonelli disse una volta in TV che stava perdendo il 10% dei lettori all'anno, cioè in 10 anni di quel passo praticamente chiudeva la casa editrice) Eppure... scriveva un Tex come questo. Ora, io non sono uno sceneggiatore, e nemmeno uno scrittore. Non so quanto sarebbe stato difficile, per Sergio Bonelli, fare un Tex più accettabile. Però, da profano... penso che se mi mettessi a sceneggiare Tex, la maggiore difficoltà l'avrei proprio CON LO SCENEGGIARE. Proprio con il "mestiere". Con le idee, e con il metterle su carta in maniera professionale. Cose per cui Sergio Bonelli evidentemente non aveva problemi. Qui ha l'idea, ha i nemici, ha la capacità "tecnica" di scrivere la sceneggiatura. Perchè non è capace di scrivere un Tex che non sia uno sbruffone o un gradasso? (o, successivamente, un incapace)? Era davvero così "istintivo" nello scrivere? Stava perdendo il 10% dei lettori all'anno. Per l'epoca, credo fossero più di 50.000 lettori ogni anno, non i 5.000 attuali. OK, di certo non sarebbe rimasto povero (lo diceva lui stesso che aveva investito saggiamente i soldi guadagnati e che la chiusura della casa editrice non l'avrebbe mandato in rovina), ma altrettanto certamente, amava fare l'editore (altrimenti avrebbe venduto la Bonelli da tempo) E a quell'epoca, prima del boom di Dylan Dog, le vendite stavano precipitando al punto che le stavano provando davvero tutte (persino le riviste di cruciverba, i fumetti americani di Indiana Jones, i fumetti del Drive In, le riviste tipo Monello e intrepido). Le stava provando tutte... ma NON scrivere un Tex meno snaturato? Boh, davvero, non capisco. Forse sarà perchè appunto non mi rendo conto di che "fatica" sarebbe stata imitare di più lo stile di un altro. Ma d'altro canto, nessuno gli chiedeva di scrivere DAVVERO con lo stile di GL Bonelli, i suoi dialoghi non potevano rimanere "nolittiani"... ma con un Tex meno snaturato?
  25. Eh, ormai è tardi, i messaggi si possono editare solo per pochi minuti... le due risposte rappresentano perfettamente come vedo io le due risposte, ma se chi vota vuole aggiungere nei commenti una formulazione differente che lo rappresenta meglio, non c'è problema. La questione però rimane binaria, è un sì o un no. (quindi anche la risposta di pino1980 per me è un "no, non è da tex", l'importanza relativa della scena nella storia è una questione diversa)
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