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Il Biondo

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Tutto il contenuto pubblicato da Il Biondo

  1. Il Biondo

    [741/744] Sierra Nevada

    Io per il momento ho solo sfogliato l'albo in questione, ma mediamente ci metto circa un'ora a leggere un Tex, che sia d'annata o dei giorni nostri, e secondo me non è un tempo spropositato. Impiego leggermente meno tempo per i bonelli da 94 tavole, poi dipende dalla storia, qualche albo bello "denso" anche più di un'ora...
  2. Mi sono portato in pari con la lettura di questa storia, ed in breve posso dire che mi sta piacendo molto! Vicenda intrigante e tesa ma scorrevole, ho letto i quattro albi uno via l'altro con grande piacere. Ottimi e ben caratterizzati tutti i personaggi, dai principali protagonisiti, Cortina in primis, ai vari comprimari: bello rivedere Pedro e Miguel oltre ad un più giovane Jesse Hawks, personaggio quest'ultimo che dovrebbe trovare il suo spazio sui prossimi albi (mi sa che ho trovato lo spunto per andare a rileggere le storie in cui compare sulla regolare). Interessante poi il contesto storico delle guerre di Cortina ed apprezzabile come Borden amalgami guerriglieri, cavalieri del cerchio d'oro e ricerca di giustizia di Tex per l'amico Jim Callahan. Ottimi come sempre, ed anzi forse anche meglio del solito, i disegni di Brindisi. Così a bruciapelo mi viene da dire migliore storia texiana di questa prima metà del 2022. Anche se mi mancano lo speciale Tex Willer ed il Texone...
  3. Il Biondo

    [438/440] Gli Invincibili

    Farò questo sforzo Però ho prestato gli albi della regolare...mi toccherà rileggerla sul cartonato a colori
  4. Il Biondo

    [438/440] Gli Invincibili

    Ad ogni rilettura gli invincibili guadagna punti anche per me. Mi sa che il sorpasso è già avvenuto...chissà se momentaneo o meno.
  5. Il Biondo

    [Texone N. 08] Il Soldato Comanche

    Ma no dai @KitWiller, non penso proprio che il motivo possa essere quello che dici tu. Semplicemente alcune storie anche sul Texone riescono meglio e sono più avvincenti di altre. Certo sarebbe bello se fossero tutte sopra la media, visto il formato e il prestigio della collana. Senza andare troppo indietro secondo me abbiamo avuto un buon filotto da Il magnifico fuorilegge a la vendetta delle ombre, per poi calare con quello dello scorso anno. Quello di quest'anno devo ancora leggerlo...
  6. Il Biondo

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Qualcuno mi sa dire da quale realtà alternativa scrive Grande Tex, che mi ci trasferisco anche io? Grazie.
  7. Sarà, comunque la mia predilezione per la carta rimane immutata. E poi se una sera salta la corrente e hai il tablet scarico come fai? Almeno io posso leggere a lume di candela
  8. Secondo me una raccolta digitale manco si può definire collezione...e non sono un collezionista accanito, seguo 4 serie bonelli inedite e non penso di iniziarne altre. Poi come dici tu, se gradualemnte l'offerta fisica venisse affiancata da un catalogo digitale non ci sarebbe niente di male, in previsione di un avvicendamento che sembra inevitabile, e a cui noi retrogradi saremo cotretti ad adeguarci. Sicurmente il problema maggiore è lo spazio di archiviazione, penso che alcuni utenti qui sul forum abbiano migliaia di albi e su alcuni diventa magari difficile metterci sopra velocemente le mani, ma in una situzione più standard non vedo francamente tutti questi problemi. Io i Tex li ho in doppia fila, basta spostare qualche albo e mi rileggo quello che voglio, al massimo facendoli passare alla fine leggo qualcosa di diverso rispetto all'idea iniziale. Però se ancora la Bonelli non si è mossa sul versante digitale viene da pensare che secondo i loro calcoli al momento in Italia o in altri paesi dove i loro prodotti hanno mercato non è ancora economicamente conveniente! E probabilemente non è economicamente conveniente neanche seguire modelli e riferimenti irraggiungibili o profondamente diversi sin dalle premesse. Errori di valutazione? Non saprei, il tempo ci dirà se l'azienda chiuderà mestamente i battenti, vivacchierà o saprà rinnovarsi e rimanendo una potenza (almeno in Italia). Certo, sarebbe bello se qualche autore bonelli azzeccasse un nuovo personaggio o una nuova serie di qualità, ma anche commericale al punto giusto, con risonanza a livello mediatico in modo da attirare qualcuno da questa massa di giovani che già legge comics e manga....magari vendibile facilmente anche all'estero.... Molto difficile, in più come si scriveva qualche post sopra spesso il prodotto nostrano viene snobbato a prescindere, perche quello che arriva da fuori fa più figo.
  9. @Diablorojo82 Dragonball, Lupin, Detective Conan, qualche accenno di cavalieri dello zodiaco, digimon, doraemon, un poco i pokemon, one piece ecc...di cartoni giapponesi nei pomeriggi da bambino ne ho visti, anche se non con regolarità, ad eccezione di dragonball. Però non ho mai preso in considerazione di leggermi i corrispettivi manga, allora e men che meno adesso. Penso che rendano meglio sotto forma di anime, poi mai dire mai, magari con opere più adulte e ben selezionate.
  10. Anche tanti over 25...si sa, l'erba del vicino è sempre più verde. Io non ho ancora trent'anni, ma all'opposto ho sempre letto solo Bonelli ed all'inizio Topolino, almeno fino a quando non mi è capitato in mano il primo Tex... Sicuramente ci sono prodotti validi, ma non mi hanno mai affascinato ne comics ne manga, pur da ragazzino apprezzando anime e film derivati, almeno in parte. Forse potrei tentare con qualche cosa di un po' più maturo dei classici shonen o supereroi, però prorio lo stile di disegno giappo non mi fa impazzire (anche se qui sopra mi avete stuzzicato con il fumetto della moglie di Venturi). Certamente poi il cartaceo è impegnativo per motivi di spazio, (giusto ieri ho dovuto rinforzare una libreria e appendere due mensole) ma vuoi mettere la soddisfazione di tenere l'albo fisicamente tra le mani, sfogliare e risfogliare le pagine, sentire l'odore della carta...stiamo già tanto di quel tempo davanti a schermi e display vari, sia per svago che per lavoro, e ormai facciamo un'enorme fatica a staccarcene...almeno il relax della lettura lasciatecelo godere senza dispositivi elettronici tra le mani!
  11. Storia interessante e anomala fin dalla tavola che la intoduce. Ottima l'atmosfera della prima parte, quando i vari personaggi ancora non hanno ben identificato la minaccia incombente....tra l'altro mi piacciono sempre questi scorci GLbonelliani sugli uomini della medicina/stregoni dei villaggi! Mi è anche piaciuta la sequenza con l'arrivo di un riccio al bivacco notturno dei nostri, con Carson che risolve prontamente la situazione ma passa per facilemente suggestionabile....ed invece ha ragione al 100%!! Una volta dal Morisco l'accidentale morte della scimietta e l'esperimento con il vecchio randagio (RIP) aiutano a far luce sulla misteriosa "pianta", e da li in poi la tensione inevitabilmente cala, la storia si avvia verso la conclusione ed i pards restano di fatto inoperosi. C'è comunque ancora spazio per la morte dei militari che fanno di testa loro... Storia breve e sicuramente cult Perfetti nell'occasione i disegni di Letteri.
  12. Indubbiamente il numero BIS dell'anno scorso presentava un soggetto più accattivante per il lettore abituale, mentre effettivamente questa storia sembra più ordinaria, numero che esplica la funzione di acchiappare qualche lettore da ombrellone...alla fine lo prenderò, anche se non sento la necessità di altre storie di routine...magari poi l'albo ci stupirà in positivo, chi lo sa. Dal mio punto di vista stare dietro a tutte le pubblicazioni diventa abbastanza impegnativo se non altro proprio per l'accumulo di albi da leggere. Non tutti i giorni ho la testa giusta per dedicarmi alla lettura in maniera attenta e concentrata, e a leggere forzatamente poi non mi godo le storie...per cui tra regolare, recupero arretrati, tex willer, speciali vari, qualche altra lettura, ecc. mi si accumula regolarmente un pò di roba. Chiaro che è molto soggettiva come cosa, magari qualcuno si spara albi uno via l'altro, comunque in generale un pò di selezione sulle uscite extra l'ho sempre fatta.
  13. Storia cittadina classica che si presenta come un giallo ma di giallo alla fin fine ha ben poco: la vicenda dei dobloni è chiarita quasi subito, come anche è chiaro da subito che lo sceriffo faccia parte della banda, e l'unico mistero che rimane è il luogo di sepoltura del corpo del padre della ragazza, perchè anche in questo caso il destino riservato all'uomo è facilmente intuibile... Però la storia fila che è un piacere e nonostante il ripetersi delle varie situazioni non annoia praticamente mai, merito della caratterizzazione di Tex, dei numerosi pestaggi e dei dialoghi spumeggianti, con un sacco di gustosi botta e risposta tra lui ed i vari furfanti, in particolare con lo sceriffo! Anche Carson protagonista di una scena da applausi: durante il pestaggio di Crandall, quando prima dice a Tex di andarci piano nel malmenare il malcapitato di turno, e risveglia il poveretto con una brocca d'acqua, intimando con "gentilezza" di collaborare...per poi rompergli la stessa brocca in testa e lasciare continuare il pard nell'interrogatorio, nel momento in cui l'altro lo manda all'inferno! Finale drammatico con l'ottima sequenza del linciaggio dell'unico membro rimasto della banda, con la "brava gente"di Durango che una volta compiuta giustizia sommaria si ritira quasi svuotata, e Tex che rientra in paese a fatto già compiuto. Ottimi disegni di Nicolò, che continuo a rivalutare!
  14. Dato che si è ormai discusso e analizzato in lungo ed in largo non ho granché da aggiungere e mi limito a dire che ritengo la storia complessivamente buona, ma non memorabile come forse ci si aspettava: penso che abbiano pesato le aspettative molto alte e l’oggettiva difficoltà nell’ennesima riproposizione di Mefisto. Buona storia dunque, ma personalmente alla prima lettura mi aveva maggiormente coinvolto e divertito “Il segno di Yama”. - Pregi: disegni e prima parte di storia, secondo albo in particolare - Difetti: alcune situazioni nel terzo albo e una gestione di Yama e Kit Willer rivedibile, come già evidenziato da vari utenti Mi limito perciò a dire due cavolate citando qualche vignetta che mi ha strappato un sorriso o invece mi ha lasciato perplesso: A pag 84 del primo albo, mefisto esterna i suoi propositi “Avrò la mia vendetta Mandip! E sarà oscura e terribile!” Sia la frase che l’espressione di Mefisto, insieme alla posa di Mandip, mi hanno fatto un effetto cartoonesco, facenso calare la tensione e la credibilità della scena… - A pag. 11 del primo albo nella sua visione Yama dice, rivolgendosi ai nostri appena scampati ad un trabocchetto “Pare che sia la vostra prerogativa, quella di sfuggire sempre alle trappole e agli agguati per un colpo di fortuna…” A pag. 41 del secondo albo invece un paio di agenti commentano l’uscita dalla centrale a tarda ora di Devlin “Il primo ad arrivare e uno degli ultimi ad andarsene! Il capo è un esempio per tutti!” “Già! Dubito che Tom Devlin abbia una vera vita al di fuori della polizia! Siamo noi la sua famiglia!” Queste invece mi hanno fatto sorridere, non so voi ma io ci ho visto un che di meta fumettistico, effetto voluto o non voluto, chissà…come anche il “Pà, sei tu?” di Kit nella sequenza della centrale dei pompieri…un’esclamazione che in quel contesto e in quella situazione può starci, ma messa quasi a fare il verso al famigerato “Tex, sei tu?” di Nizziana memoria… Ultima cavolata: atmosfera, manicomio, droghe, allucinazioni,criminali a piede libero....questa storia mi ha riportato alla mente il Batman Begins di Nolan...
  15. Ahi ahi mi sento tirato in causa, ma del resto me la sono cercata auto denunciandomi....sto recuperando, però non riesco a procedere troppo spedito con la lettura ragionata della serie, devo concentrarmi bene, fare pause ed intervallare con altre letture...ma ci arriverò, pian piano riuscirò a fare mio tutto il primo ed oscuro centinaio...almeno credo
  16. Il Biondo

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    Texone tagliato su misura per il disegnatore: leggendo velocemente qualche commento precedente, ho notato che più di un utente ha espresso perplessità in merito alla poca canonicità di Breccia. Non sono un fine conoscitore dell’opera dell’autore, però ho apprezzato le sue due prove Texiane, in particolare l’onirica Snakeman, pur concordando nel rilevare la presenza di qualche particolare un filo troppo caricaturale, per quanto riguarda le fisionomie dei vari personaggi. Però non mi dispiace trovare interpretazioni grafiche più personali sugli albi speciali (nati anche e appunto per questo no?) se il tratto del disegnatore incontra il mio gusto. La sceneggiatura invece non brilla particolarmente, al di là del fatto che nelle intenzioni dovesse spiccare maggiormente il comparto grafico. Viene presentata una vicenda dura, a forte ispirazione storica ed altamente drammatica, tuttavia l’autore non riesce a catturarti e a farti immergere nella vicenda, forse per via della poca profondità dei vari personaggi, che avrebbero meritato una maggiore caratterizzazione psicologica, in primis proprio Capiotan Jack, a scapito magari di qualche tavola di battaglia. Lo scontro tra i nostri e i Modoc presenta qualche passaggio esagerato e un po’ di Faraci style, offrendo però un Carson d’azione in ottima forma! Trovo poi che qualche situazione di tensione tra Tex e i classici ufficiali boriosi venga risolta in maniera un po’ troppo semplicistica, per tornare il più rapidamente possibile sull’assedio ai Modoc. Eccessivamente nolittiano, in una vicenda che nolittiana è fin dalle premesse storiche, il fatto che i nostri non abbiano punito a modo loro i colpevoli della strage al ranch del vecchio ranger. Va bene che non si è potuta far valere la giustizia texiana in quanto il capo degli assassini è un personaggio storico, ma in effetti sarebbe bastato destinare a ruolo di antagonista principale un guerriero di fantasia sacrificabile, semplicemente un luogotenente di Hooker Jim, in modo che Tex potesse tenere fede alla promessa fatta. In definitiva una storia appunto da albo speciale, discreta ma anomala, forse poco texiana sia come sceneggiatura (si sarebbe potuto fare di più) che graficamente (mi è piaciuta), amara nelle intenzioni ma non coinvolgente al punto giusto.
  17. Il Biondo

    [573/574] Terre Maledette

    Ecco, quando la lessi apprezzai buona parte della storia, eccetto proprio il finale e la resa dei conti con il mandante...è ormai passato del tempo, ma mi pare che ci fosse proprio una bella forzatura o un passaggio poco chiaro che all'epoca abbassò la mia valutazione della storia, che tutto sommato rimane a mio avviso buona. P.S. Anche io penso che non sia ancora arrivata la chiusura definitiva della saga Rainey....
  18. Ok sei stata convincente! Sotto con il soggetto articolato da presentare a Borden adesso
  19. Interessante disamina Personalmente però non penso che un Kit ancora anagraficamente ragazzino potrebbe funzionare più di tanto e piacere al lettore odierno, in una serie come Tex. Da parte mia concordo sul fatto che per evitare che il personaggio si appiattisca troppo e non sembri sempre un Tex meno in gamba, bisogna mantenerne certe caratteristiche giovanili, come appunto l'irruenza ed una certa dose di ingenuità, ma conciliando e bilanciando il tutto con la sua età attuale. Mica facile! In definitiva magari recuperando tutte le storie finirà per piacermi maggiormente, e del resto comunque in alcune è ben più apprezzabile rispetto alla media, ma temo che ormai il mio pregiudizio di ultima ruota del carro texiano sia duro da scalfire...
  20. Mi sa che siamo in tanti a ritenerlo l'anello debole (narrativamente parlando) del quartetto. Mi mancano le prime storie in cui compare, tra l'altro a quanto mi pare di avere capito tra le sue migliori e più centrate, ma non mi ha mai fatto impazzire come personaggioDavvero di difficile gestione. Condivido anche il pensiero ed il fastidio in merito agli altri pards in quelle storie in cui sono buoni a fare solo domande, stucchevole!
  21. Concordo nel ritenere che lo scoglio principale possa appunto essere l'accettazione del mostriciattolo alato in sè, però personalmente la formuletta la trovo ben peggiore della conversazione con il pennuto divora carogne, che invece ha un qualcosa di diabolico che ben si addice alla vicenda!
  22. Il Biondo

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Appena terminata la lettura di questo Texone. Storia che per buona parte si sviluppa in maniera piacevolmente classica con venature da commedia, e che viceversa sul finale vira più sul dramma: il quasi "incesto", la fine di Guy. Mi è piaciuta la caratterizzazione dei principali comprimari, semplice ma efficae, tra i quali menzione d'onore va al tutto sommato, almeno a mio parere, simpatico sceriffo ed al vecchio Howard Mc Lean, self made man ma onesto fino al midollo. Poco cosa i capoccia dei cattivi di turno, e francamente forse fin eccessivamente drammatica la morte del rampollo Mc Lean, visto l'andamento generale della storia. Kit e Tiger danno il la alla vicenda ma alla fin fine combinano ben poco. Carson è in versione pressochè completa dipendenza da Tex, e vabbé, passi per stavolta.... A mio avviso un'avventura non perfetta ma solida, godibile e divertente, merito anche degli ottimi disegni di un Milazzo che deve piacere, ma che qui ho trovato comunque più in forma di quanto mi ricordassi su vari albi di Magico Vento, con disegni sempre d'impatto ma ancora più espressionisti, o forse "tirati via"....? Insomma Texone che ho preferito all'ultimo di Nizzi letto in precedenza, ossia fiamme sull'Arizona.
  23. Il Biondo

    [501/504] Mefisto!

    In merito alla prima domanda ed in attesa di qualcuno più sul pezzo provo a rispondere, occhio che potrei sbagliarmi: mi pare che recentemente Borden abbia scritto che l'idea della resurrezione fu partorita dai dirigenti dell'epoca, e da lui stesso caldeggiata. Più indietro nel tempo avevo letto invece che il soggetto del primo albo fosse, non so in quale misura, farina del sacco di GLB con qualche spunto ancora di Boselli.
  24. Ti preciso però che nel giudicare le storie del nostro ranger sono sempre di manica larga, per cui per il mio metro di giudizio un 6 vuol dire che una storia non è improponibile ma è comunque sotto alla media, che per me è dal 6,5 in su...sotto al 6 metto poi solo quelle che reputo le peggiori della serie Di mexcali il primo albo poteva essere quasi da 7, ma tra comportamento senza senso di troppi personaggi e banalità varie il secondo è bocciato in toto. Di belle star non mi hanno disturbato più di tanto le tante pagine inziali interlocutorie o i siparietti, ma il fatto che i nostri si facciano cogliere tutti addormentati e che il secondo albo sia una serie di bang-aaah-bang-agh con poco costrutto.
  25. Personalmente ho trovato da 5,5/6 le due storie uscite sulla regolare (quelle sulle collane extra non le ho lette). Il primo albo di mexcali mi era abbastanza piaciuto, ma il secondo ha fatto naufragare tutto...belle star proprio piatta come storia (non entro nel merito della diatriba mutande). Sicuramente non invogliano ad una rilettura. Come già scritto in altra discussione spero che le uscite "postume" dell'autore, almeno sulla regolare, possano essere meglio delle due storie citate, ma spero soprattutto che il buco lasciato da nizzi venga tappato da nuove leve che apprezzano il personaggio e che siano in grado di scrivere storie texiane, e da quanto ho appresso sul forum sono ahinoi difficilmente reperibili...anche io come altri sono portato a pensare a giusfredi e rauch, sperando che riescano a giostrarsi tra le loro varie incombenze...ben venga anche un burattini. Di zamberletti ho letto solo il monaco guerriero e non lo conosco abbastanza, però al di là della storia palesemente riempitivo, almeno la caratterizzazione dei pards mi è parsa centrata (non linciatemi)
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