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MacParland

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  1. MacParland

    [01] [Almanacco 1994] La Ballata Di Zeke Colter

    Aldilà della qualità della storia, che per me resta la migliore dell'almanacco, è proprio una delle peggiori da verniciare, assieme ai texoni. Ci sono i due esordienti Biglia e Coppola che al tempo lavoravano per lo studio e si occuparono delle matite, ma la vera impronta l'ha lasciata il maestro Calegari con le sue bellissime pagine in mezzatinta. Nessuna colorazione potrà migliorare le scene in cui Colter si rifugia nella tana del castoro, i colori possono solo peggiorare il lavoro del maestro. Sono contento che ci siano molte ristampe complete del nostro Tex, ma questa in particolare poteva essere gestita meglio. Oltre ad essere i migliori per qualità di sceneggiatura e disegni, gli articoli dei primi almanacchi erano molto belli. La testata può andare bene per chi vuole leggere qualche storia che è entrata in continuity, come "Glorieta Pass" o "La legge del deserto" con Dan Bannion.
  2. Scusa, @ymalpasnon ho letto il messaggio di Laredo. Per me è impensabile non dare un voto a questo! Anzi, questo! Non posso postare le strisce, tutti CSAC e derivati che con le foto perdono molto. I miei voti: - La già citata striscia di "Vendetta Indiana" - La miglior storia di quel periodo "Massacro!" L'ultimissima striscia - Tex saluta tutti prima di entrare in carcere "La cella della morte".
  3. MacParland

    OSCAR TEXIANI PER IL 2021 (FINALISSIMA)

    Una di 110 pagine, una 32, 48 e 220. Tre su quattro non hanno nemmeno un numero di pagine sufficienti per presentare più di tre personaggi ben caratterizzati. Non riesco e non mi va di ragionare su tutto l'operato di Boselli, ma sono sicuro che tra tutte le storie che hai citato un paio che cambiano idea li trovo. Sicuro. Non è un "semplicemente cambia opinione", siamo nel west americano una zona in cui c'era poco o nulla piena di gente d'onore, ma di altrettanti farabutti e carogne con la c maiuscola. Non posso pensare che tutti questi personaggi cambiassero idea su una persona o sulla propria vita. Nemmeno se messi alle strette. Non lo fanno oggi dopo 30 anni di carcere, lo facevano 150 anni fa in America? Rendere dei personaggi incoerenti non li rende complessi e ben caratterizzati. Può essere complessa la figura di un damerino di Boston se si riesce a scavare nella sua psiche o semplicemente mostrando bene quello che fa e come pensa. Non so se ti riferisci solo a Tex, ma oggi propria per via di Boselli i personaggi "tutti malvagi" non ci sono più. Al massimo c'erano con Bonelli. Oltre ai pesci piccoli che cambiano vita.
  4. MacParland

    OSCAR TEXIANI PER IL 2021 (FINALISSIMA)

    Bonelli non mi è mai piaciuto. Non solo per i pesci piccoli. Mai paragonato ad un errore. Poe parla delle "sue storie migliori (riferito a lei)" ed io ho risposto "Non si prendono solo le storie migliori" citando l'autore simbolo di questo argomento spiegando perchè è stato distrutto. Ripeto: mai paragonato ad un errore.
  5. MacParland

    OSCAR TEXIANI PER IL 2021 (FINALISSIMA)

    Mica si prendono solo le storie migliori. Hanno distrutto l'autore di Fiumalbo perché metteva le botte in testa e i satanassi, quando l'ha fatto costantemente dopo! Dopo il 500, almeno. Non prendo le storie migliori le prendo tutte. Guardando l'insieme i personaggi che hanno cambiato bandiera sono tantissimi. Prendi "La figlia di Satania", non è vero che non ci sono pentiti, c'è il fuorilegge che vive nella baracca che fa una brutta fine. In "Sulla pista di Fort Apache" dopo aver sterminato tutti i componenti di una banda uno cambia vita. Sono i primi esempi che mi vengono in mente. Potranno essere personaggi minori, ma molto spesso hanno un ruolo importante nella storia, però non è possibile che nell'ottocento tutti passassero dall'essere dei massacratori a delle anime candide. È più reale una figura come quella dell'ispettore portuale che abbiamo visto nel Maxi di Manfredi che cambia alleato per convenienza, non per sempre.
  6. MacParland

    OSCAR TEXIANI PER IL 2021 (FINALISSIMA)

    Per me si tratta purtroppo di una guerra tra poveri. La storia della serie regolare si è rivelata una delusione, i motivi sono già stati spiegati, ma in generale i personaggi che mi interessavano, come Brandon Mike e Dallas vengono poco sfruttati, il primo in particolare, che è forse il quinto pards per eccellenza ed il più amato. Ed in generale la prova di Bruzzo è altalenante. Parte copiando Ticci e le sue prime storie al Nord, quello stile più "sobrio" e meno dinamico delle storie successive, per finire con uno stile più vicino a Villa. Il mio voto è andato "Snakeman". Nonostante la brevità e la trama ultra semplice, gli splendidi disegni di Breccia valgono più di ogni cosa letta quest'anno. Stesso discorso per la copertina. Breccia usa e ha usato questa impostazione con una figura in primo piano ed altre due in secondo e terzo piano più volte, vedi la recente variant di Adam Wild, ma l'effetto finale è molto gradevole. Dispiace che non ci sia Page, vera rivelazione dell'annata di Tex Willer, ma Lily ha vinto per un solo voto. Forse perché già ben nota ai lettori. Andando in ordine: Tornuak bocciato come personaggio. La sua redenzione non era nemmeno quotata, ci saranno un paio di storie di Boselli in cui un personaggio non passa dalla parte dei buoni. Lily bel personaggio, ma per me meritava Page. Quindi il voto è andato a Joe Beauregard. Peccato che non lo rivedremo né nel presente (ovviamente) e neanche nel passato.
  7. L'idea è intrigante, una variazione del topic "le migliori scene di sempre". Non capisco come verranno scelte le 15 migliori. Non c'è un sondaggio, si fa per alzata di mano? Se scegliessimo due strisce per questa fascia, una è già stata scelta, andando di 50 in 50 avremmo altre 13 immagini e arriveremmo al numero 700. Ma quando si cambia "fascia"? La più iconica assieme alla prima, per me è questa!
  8. Si. Adesso si mettono anche a ragionare così. Vanno col misurino: "Noi lavoriamo male, poi quando tocchiamo il fondo mettiamo una tripla per salvare baracca e Burattini". Ogni autore cerca di dare il meglio sempre. Indipendentemente se la sua storia esce sulla collana madre o su una testata "minore", il termine più gettonato. La storia di Manfredi era destinata alla serie regolare, ma sarebbe uscita lì solo se Bruzzo non avesse finito in tempo la storia. Ma se vai alle pagine del Maxi in cui dovrebbe finire un albo della serie regolare, non trovi un cliffhanger o qualcosa di simile. Lo stesso dicasi per il Magazine. Da quando l'hanno creato ben sei anni fa, ci sono le storie con i comprimari. Non mi sembra che adesso abbiano deciso di dare la scossa ad una testata minore.
  9. Posso concordare sul fatto che la qualità della serie regolare con tutte queste uscite sia calata, ma credimi in Bonelli di quante copie arrivano alla tua edicola non se ne fregano nulla. Ti posso dire che nella mia edicola ne sono arrivate 13, perchè ho chiesto il numero all'edicolante, tra cui tre esposte. Ti sembrano poche? Rispetto alla serie regolare, ma sono tirature che quasi tutti i fumetti da edicola e non solo, si sognano. "Si chiama dare un senso a quello che fai", così disse un grande chef, quando gli criticarono un dettaglio nel piatto, secondo loro inutile. Il motivo è lo stesso, Boselli ha deciso di dedicare a Montales un bel Magazine, dando importanza alla testata. E poi ha senso, tu avresti voluto vedere questa storia sul mensile. Ok, ma seguendo lo stesso ragionamento anche quella sul passato di Brandon, la prima con il passato di Carson, due storie per il Magazine del 70ennale, quante storie sui vari passati volevi o vuoi vedere sul mensile? Il senso della collana è quello di narrare storie oltre Tex, per caratterizzare e dare spazio alle altre figure del mondo di Bonelli. Al massimo ti stai lamentando perchè una storia fuori collana è bella, mentre tu la volevi brutta. Quelli che non compreranno l'albo reputando il Magazine un prodotto di serie B, faranno un grande errore.
  10. MacParland

    OSCAR TEXIANI 2021

    Il finale è fondamentale! Quello della serie regolare è stato deludente. Non capisco cosa ci sia di strano. Alla fine non l'ho votata, perchè non so come finirà. Più che altro, quest'anno spero che ci siano tre vincitori. È impossibile paragonare una storia spalmata su albi da 64 pagine ad un balenottero con una storia che inizia e finisce senza uso di cliffhanger e la solita serie regolare. Penso lo stesso per i personaggi. Quel "per ogni serie" mi dà fiducia. Passando ai voti: Tex - "Il mostro del gran lago salato" - "La campana nella nebbia" Tex Willer - "Atascosa Mountain" - "Texas Rangers" Speciali - "Mississippi Ring" - "Snakeman" Personaggi - Manuela - Page (vera rivelazione) - Beauregard (spero di rivederlo)
  11. MacParland

    OSCAR TEXIANI 2021

    Scusate, ma la storia di Giusfredi di sua natura ambiziosa e composta da 4 albi viene fatta fuori così? In pratica la zona Tex Willer verrà conquistata automaticamente da Boselli. Perché per quanto bella e classica la storia di Rauch non può competere con "Sfida a Fort Owen" È quella di Giusfredi è incompleta.
  12. Oh, avrò anche opinioni fuori dal coro, ma Civitelli per fortuna non fa ancora storie "mal disegnate". Quindi, Diablo ha sbagliato. Vabbé, capita a tutti. Anche io. Sto smadonnando per il numero 502 che non trovo più. E non c'è nemmeno al mercatino di fiducia. Forse lo trovo online su qualche sito pirata
  13. La storia di Nizzi pessima è esagerato. Il primo albo salva la situazione. E poi ci sono i disegni di Villa. Paragonata all'ultima di Bonelli è un capolavoro senza tempo. Una storia poco ispirata e mal disegnata.
  14. Da qualche parte devo averlo scritto. Ne sono sicuro! Il primo Tex che ho letto è stato "La gola della morte", che numero è? 48 mi sembra, non mi va di cercare. L'ho letto nel volume di quella mega collana della Repubblica e l'Espresso. Poi mi sono concentrato su altre cose, tipo la collana della Gazzetta, quella per i settant'anni. Non compravo il mensile, non compravo proprio nessuna testata oltre al settimanale. Poi uscì il 700 ed iniziai ad acquistare tutto, con vari mesi di distanza. C'è scritto 700, perchè il primo Tex letto effettivamente nel formato classico è il 700. Chiudiamo pure l'off topic e continuiamo a parlare della storia.
  15. In ordine: I Fox egli Hare sono paragonabili a quei nemici di passaggio che infilavano Bonelli padre e figlio nelle loro storie. Mingo il ribelle, la banda di Kento..... Appaiono e magicamente scompaiono. I Mahaha rappresentano l'unica forse, vera minaccia della spedizione, ma troppo simili a "I Demoni del nord", quasi una copia carbone. Tornuak come l'ho visto ho capito subito che alla fine si sarebbe schierato con Tex. Il solito personaggio che alla fine si redime. L'insolito paesaggio e il clima variabile rappresentavano la vera minaccia, ma nell'ultimo albi Tex diventa un superuomo e abbatte le condizioni. Infatti non ho citato nessuna storia di Nizzi è di Bonelli. "Sulle piste del Nord" per me è una storia da poco. Nelle storie al Nord che ho accennato nel mio post precedente, Brandon ha un ruolo di spessore: Nel Magazine agisce proprio da solo, nel senso che fa tutto lui, in quella del suo "vero" passato parte da solo alla ricerca di Duck, in quella di Nolitta sembra che non faccia nulla per tutta la storia è poi l'autore ti spiazza alla fine. Mica è obbligatorio inserire tutti quei personaggi. Penso che uno sceneggiatore a monte si chieda: "Io metto lui, ma gli dovrò far fare qualcosa!". Visto che qui ci sono quei personaggi, importanti, io mi aspetto che loro facciano il bello ed il cattivo tempo, non li voglio vedere oppressi da altri personaggi. Nel senso che nel finale si dissolvono. Chi li ha visti? Stavano tubando pure in quel momento? Ok, che non bisogna dire tutto, ma con tutti i dialoghi che ci sono due parole per dare un finale (positivo o negativo) alla loro storia si potevano pure usare.
  16. Invece, tranne qualche nome ricordo tutta la storia. Io però, ho scritto "fanno davvero poco". Non sono una cima in Italiano, e di certo non le posso spiegare l'italiano, visto che si ricorda ancora le più assurde regole della Grammatica italiana, mentre io faccio fatica a coniugare i verbi al passato remoto, ma tra il nulla ed il poco c'è differenza. Tra quei quattro che ho citato, sono le uniche che hanno Riguardo alla storia, ci sono tanti dialoghi, la storia va avanti anche con quello, e per i tre archi narrativi che ci sono per i primi due albi circa: Pards e Brandon, Foster e la spedizione artica.
  17. Ricordo ancora alcuni commenti di diversi utenti relativi al numero 695, dove dicevano di esser rimasti delusi dalla storia perché loro volevano che la trama vertesse sullo scontro tra Tex e Mallory, limitato a poche pagine, mentre Boselli ha dedicato più spazio ad un personaggi inedito: Moss Keegan. Io passai avanti, ritenevo quel numero di Ticci il miglior albo celebrativo. Non me ne fregava nulla di Mallory lo conoscevo poco e a differenza delle persone che criticarlo o l'albo, non sono cresciuto nel periodo in cui uscì la sua storia. Adesso ho capito cosa intendevano. Se non me ne fregava nulla di Mallory, non passano certo inosservati personaggi come: Dawn, Dallas, Mike e soprattutto Jim Brandon. Molte storie in cui appaiono sono tra le mie preferite, ci sono cresciuto e probabilmente, ci cresceró. La storia appena conclusa mi ha deluso proprio per il trattamento che ricevono quei personaggi. All'inizio ero fiducioso, nei primi albi Mike ha uno spazio tutto suo, ma già dall'incontro con Tex, la storia per me è iniziata a calare. Cioè, incontri un personaggio così particolare incontrato un altra volta in momento abbastanza scomodo, in un territorio impensabile e reagisci così? Le due giovani ragazze, al netto di qualche bel dialogo, e di qualche scena interessante tra Dawn e Tornuak, fanno davvero poco. Inoltre, il rapporto tra Foster e Dallas viene troncato. Tornano insieme? Boh! Non viene detto nulla. Il dolore più grande me l'ha dato sicuramente Jim Brandon. Ad in certo punto mi ero scordato della sua presenza. Dov'è il grande ed intraprendente Jim che ho conosciuto nel corso di questi anni con tante storie memorabili? Dal suo bellissimo passato alla sua prima missione che Boselli ci ha narrato proprio quest'anno. Dov'è quel personaggio, che blindato dai rigidi regolamenti del governo decide di agire da solo per mettere fine al traffico di Whisky di Fort Whoop Up e compagnia cantante? Qui trovo un altro personaggio, anzi non trovo nessuno. Infine, il nostro caro Tex per quasi tre albi e mezzo fa poco o nulla, ma nelle ultime pagine fa delle cose impensabili, difficilissime in cui il clima, vero ed unico nemico della spedizione, sparisce, permettendo ai nostri eroi di fare ore ed ore di camminate, davvero inumani. L'unico umano è Kit Carson, che si lamenta dall'inizio alla fine. Insopportabile.
  18. Scusate, ma il grande Prisco disegna così da sempre. Quel tratto ruvido, sporco che ben si adatta la frontiera. Lo Zagor di Prisco: A me sembra lo stesso stile. Piuttosto, noto una pulizia nei volti, più precisi e meno astratti.
  19. SPOILER SPOILER Non so se è l'astinenza da lunghe storie al Nord, o perché negli ultimi tempi abbiamo avuto prove controverse come il ritorno di Manuela Montoya in cui i disegni non aiutano, o la strega della storia di Ruju, dai poteri abbastanza dubbi, ma questa è una storia che mi ha convinto. Non totalmente, perché ci sono albi che letti singolarmente che non mi dicono molto, in cui Tex ed i pards non fanno quasi nulla. Una lettura integrale dei quattro albi mi schiarirà le idee. Non funziona il finale, non c'è una conclusione al rapporto tra Mike e Dallas. Come dice Mondego sopra di me "Si può presumere che gli ultimi due si rimettano insieme ma è davvero così? Che rapporti ci sono adesso tra Dallas e i pards?". Interessante la figura del cacciatore e le tre pagine finali. Mi ha ricordato la figura di Hugh Glass. I disegni non mi hanno convinto, troppi stili diversi. Prima troviamo una copia di Ticci, poi un Villa ed infine Giolitti. Cambio brusco come quello de "La strage di Redhill", solo che i disegnatori in quel caso erano due. Non è un giovincello appena entrato nel mondo del fumetto con un tratto da affinare, ma un disegnatore che ha 60 anni. Villa e Magnus che hanno impiegato molti anni per le loro storie sono riusciti a mantenere un tratto simile dall'inizio alla fine.
  20. MacParland

    [271/273] Il Disertore

    Nelle migliori storie texiane Nolitta riesce più o meno a far parlare Tex da Tex. La sua scrittura mi piace, su Zagor in particolare. Non capisco le critiche di Diablero, parla di "mostruosi balloon ipertrofici che coprono diverse vignette di Tex il volto di Tex che non c'era abbastanza spazio dove metterli". Quando, sempre lui fece i complimenti a Borden perché riusciva a far i discorsi in una sola vignetta. E Boselli non ha da meno quando si parla di vignettoni. Per fortuna mi piacciono tutti e due.
  21. LE FRECCE DEI NEMICI PER LA SUA VENDETTA QUERCIA ROSSA USA LE STESSE ARMI DEI SUOI AVVERSARI... Pagine: 112 Uscita: 08/02/2022 Soggetto: Ruju Pasquale Sceneggiatura: Ruju Pasquale Disegni: Prisco Giuseppe Copertina: Villa Claudio Quercia Rossa è arrivato al termine della sua vita... Ma non può lasciarla prima di aver compiuto la sua vendetta contro Chogan, lo sterminatore della sua famiglia... Sulle cui tracce sono anche Tex e Carson... © Sergio Bonelli Editore
  22. MacParland

    [271/273] Il Disertore

    Pazzesco! Di solito queste sono le tue ore. Quando discutiamo su argomenti che dividono, la mattina quando vado a scuola trovo sempre un post di Diablero scritto alle 4 di mattina. Pensavo che facessi la guardia notturna, il poliziotto in qualche paese in provincia di Isernia, o che fossi un medico del 118 vicino la Val D'Aosta. E invece sei sovrumano. Chiudo l'Off Topic e ovviamente scherzo.
  23. MacParland

    I disegnatori peggiori di Tex per voi

    L'anno scorso discussi più volte con diversi utenti, "Galep si, Galep no" Io ero e sono ora per la seconda opzione. Non ho mai negato di reputarlo uno dei peggiori disegnatori di Tex, nonché autore della peggiori prove Texiane dopo "Alaska". In Bonelli, ho sempre preferito l'artista da 6/7 pagine al mese, quando va bene, al macinatore seriale da 40. L'autore in genere preferito dagli editori, veloce e soprattutto rispetta le scadenze. Questo sempre, preferisco Nuccio a Ferri, Frisenda (un caso a parte, mi piace, ma è lentissimo, davvero troppo) ad un Letteri e così via. Poi ci sono delle eccezioni, Dotti e Brindisi, dei velocisti, ma disegnatori di grande qualità. Proprio l'altro giorno stavo sfogliando la "Agente Indiano" e mi sono soffermato più volte sui disegni. Non è un caso che la mia prova grafica preferita di sempre, sia "La Valle del Terrore", fatta da un disegnatore che passava dal fare 35 pagine al mese a farne 2/3. Sarà perché la Bonelli ha da sempre portato al grande pubblico solo fumetti disegnati in modo realistico, non riesco ancora a spiegare la mia passione per il disegno curato e dettagliato, perché è solo per la Bonelli. Non sono un lettore accanito di fumetti umoristici, ma apprezzo i disegni istantanei. Uno sfondo, qualche strumento o abitazione che diano un pò di contesto ed i personaggi. Tutto qui. Ho letto pure "L'omino bufo". Pure in Disney è così, sono della vecchia scuola. Apprezzo di più un Carpi o un Cavazzano anni '80 dal tratto morbido e rassicurante ad un Celoni o Mottura, i disegnatori per eccellenza quando si parla di Horror Vacui. È più per motivi di trama, la gente poi va a cercare "Shutter Island spiegazione finale", lo faccio anch'io, solo per vedere se la chiave di lettura è la stessa. E poi perché la messa in scena è davvero recente, se porti un mio coetaneo a vedere "Toro Scatenato" ti tira il Blu Ray in faccia, eppure è 10 volte "Shutter Island". Ieri ho rivisto "La finestra sul cortile", la versione restaurata. Ho visto la data e.... Incredibile! È un film del '54 e si mangia tutto quello che esce oggi.
  24. TUTTO IL SELVAGGIO WEST VI ASPETTA NEL NUOVO APPUNTAMENTO ANNUALE CON IL TEX MAGAZINE! 176 PAGINE DI SERVIZI E DOSSIER A COLORI E DUE RACCONTI DI TEX, COMPLETI E INEDITI! Formato: 16x21 cm, colore e b/n Pagine: 176 Uscita: 25/01/2022 Soggetto: Monni Carlo, Boselli Mauro Sceneggiatura: Ruju Pasquale, Boselli Mauro Disegni: D'Agata Fabio, Dotti Maurizio Copertina: Claudio Villa Una nuova Frontiera, i dannati del Messico, un nuovo appuntamento con Susy & Merz, un approfondimento su Montales, il ribelle, le notizie dell’annata western e due storie inedite di Tex: Maverick Bunch Soggetto: Carlo Monni Sceneggiatura: Pasquale Ruju Disegni: Fabio D’Agata Il ritorno del Desperado Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli Disegni: Maurizio Dotti © Sergio Bonelli Editore
  25. MacParland

    [Tex Willer N. 37/40] Il Mio Amico Hutch

    Ciao, Leo. Auguri a te e a tutto il forum. Questa volta, Valdambrini è illegale in senso positivo o negativo? Più di due pagine sugli errori che ha commesso.
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