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Poe

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  1. Poe

    [755] La cavalcata del destino

    A me la tua sembra un'ottima soluzione. Molto più coerente. Ma occhio che se critichi minimamente "Il Giuramento" qualcuno di sicuro ti accuserà fra un po' di essere presuntuosa (perché proponi una situazione alternativa a GLB) e di farlo solo perché vuoi giustificare a tutti i costi lo scivolone di Boselli. Guai, "Il Giuramento" è perfetto! E tu probabilmente sei una criptoboselliana...
  2. Poe

    [755] La cavalcata del destino

    Addirittura!... Ho solo detto che quando devi difendere una storia di GLBonelli anche tu ti arrampichi sugli specchi, che è la critica che tu fai praticamente quasi tutti i giorni agli altri, quando difendono le storie di Boselli, Ruju o Nizzi che a te non sono piaciute, accusandoli di negare l'evidenza, di essere di parte, di avere problemi di comprensione, ecc. ecc. E di fatto avevo ragione perché ti stai arrampicando sugli specchi difendendo l'indifendibile. E allora? Se Brennan fosse fuggito in Patagonia Tex non doveva inseguirlo? Fra un po' lo vedremo andare persino in Borneo a cercare la Tigre, e in passato GLB l'aveva mandato pesino in Bolivia a caccia di Butch Cassidy! La verità è che Tex ha giurato solennemente sulla tomba che non avrebbe avuto pace, ma non ha mantenuto la promessa per ben quindici anni, in cui evidentemente alla fine si è dato pace. Punto. Non c'è scusante che tenga. E la pagina che hai postato dà ragione a me. (Tra l'altro vediamo Tex con un coltello nella spalla, neanche tanto in profondità, e poi si dice che Tex ci mette 15 giorni per riprendersi dalla ferita, lasciando il tempo a Brennan di sparire. Ma quando mai! Di solito Tex riparte dopo poche ore, con una ferita del genere.) Ma come ho scritto in modo CHIARISSIMO nel post precedente NON sto criticando il "Giuramento" (per me un capolavoro nonostante questi difetti) per difendere "La cavalcata del destino", che considero una delle peggiori di Boselli. Sì, vabbé, nessuno ha mai detto niente del genere...Se distorciamo il pensiero degli altri forumisti a Natale siamo ancora qui a parlare di 'sta storia...
  3. Poe

    [755] La cavalcata del destino

    Io invece non capisco molto i toni da Crociata. Non so, a me sembra che si sia un po' perso il senso della misura... Che senso ha continuare a ripetere ossessivamente le stesse critiche per 15 pagine di thred, sempre le stesse!, e continuare a demolire una storia pagina dopo pagina, vignetta dopo vignetta? Ok, abbiamo capito che Higgins era meglio non tornasse, e che il giuramento e poi la lancia spezzata, ecc. ecc. ecc.. Abbiamo capito. E lo dice uno che non sta difendendo certo "La cavalcata del destino", visto che sono stato tra i primi a dire che è una delle peggiori di Boselli. Solo che questo accanimento sadico verso una storia venuta male, che sia di Boselli o di chiunque altro, e questo atteggiamento di delusione e di macchia irreparabile, mi sembra sinceramente eccessivo e fuori luogo. Poi, per carità, qui ognuno scrive quello che vuole... Non è proprio così, Diablero, perché tu una storia sbagliata di GLBonelli non la tratteresti mai così, né con questo accanimento né con questo tono. Ne vuoi la conferma? Allora, se sei obiettivo fino in fondo devi riconoscere che lo stesso "Giuramento" (storia che io ammiro e considero un capolavoro, lo dico a scanso di equivoci), contiene un errore macroscopico e imbarazzante che tutti i lettori credo abbiano notato leggendola la prima volta, e su cui anche qui nel forum si è parlato, ma su cui di solito si glissa. E cioè che Tex giura sulla tomba di Lilith che non avrà pace fino a che non avrà ucciso gli uccisori della moglie, ma poi dopo che si è lasciato sfuggire Brennan la prima volta, smette di cercarlo e per quindici anni si dimentica di lui. Ma come? Tex ha giurato che non avrebbe avuto pace, che non si sarebbe mai fermato nella caccia agli uccisori e poi invece... Se dovessimo usare i parametri critici usati per analizzare questa storia di Boselli dovremmo concludere che il Tex del "Giuramento" per quindici anni è un quaquaraquà, uno che promette sulla tomba della moglie e non mantiene, un coglione che si lascia sfuggire Brennan, ne perde le tracce e lo ritrova per un colpo di fortuna leggendo il giornale... Complimenti al ranger migliore del west!... (E chissà quanti delitti ha commesso Brennan in quei quindici anni di latitanza e che, secondo la nuova moda del forum, andrebbero addebitati moralmente all'incapacità di Tex!) Naturalmente io non la penso così, e non sto criticando GLBonelli, sto dicendo che anche lui cadeva in errori grossolani su cui però i lettori sorvolano perché la storia comunque è bellissima, potente e indimenticabile. Ma se uno si diverte invece al gioco di "demoliamo il più possibile una storia" allora anche i grandi classici spesso non ne escono bene. Un altro esempio di una storia che io amo e quasi tutti i texiani apprezzano: "Chinatown". Se la leggi senza farti troppi problemi è appassionante, se la analizzi nei dettagli, fa acqua da tutte le parti. E se usi i criteri inflessibili che si usano qui, devi riconoscere che in "Chinatown" sono tutti dei coglioni! E' coglione Carson che per tutto il tempo non capisce cosa sta succedendo e chiede a Tex di spiegarglielo, per poi rivelare a Janet Brent che Tex conosce l'identità del Drago (e Tex gli aveva raccomandato di non rivelarlo). E' coglione Tex che smaschera il Drago solo perché casualmente riconosce il braccialetto (mentre il lettore l'ha capito dopo appena dieci pagine chi è!) e che si diverte a fare il Poirot misterioso ("non vi rivelo chi è il Drago, dice ai pards, chi conosce la sua identità è in pericolo": ma dai!) e che alla fine si fa sorprendere da Janet Brent facendosi impiombare da lei (era evidente che lei in qualche modo avrebbe reagito, una volta smascherata, e vuoi che una donna così pericolosa non abbia un' arma con sé?). Infine anche Janet Brent è una cogliona perché una volta saputo da tonto-Carson che Tex l'ha scoperta, invece di scappare o al limite prepararsi una via di fuga, cosa fa? Va all'appuntamento con una derringer (ma almeno portati una colt!) e poi dopo aver sparacchiato qua e là, ferendo qualcuno, fugge via presa dal panico (ma se sapeva di essere stata scoperta non poteva, non so, tenersi dei cavalli fuori dal saloon con cui scappare via?) e l'imprendibile Drago finisce sotto le ruote della diligenza. Ecco, naturalmente il mio giudizio su "Chinatown" non è questo, ripeto che è una bella storia, con delle incongruenze anche un bel po' vistose, ma che comunque non la rovinano. Ma era per dire che se si vuole, si può distruggere qualunque storia anche di GLBonelli, tra le più famose. Chi qui ha mosso delle critiche al "Giuramento" credo l'abbia fatto con lo stesso intento, non per sminuire o sputtanare la grandezza della storia, ma per dire che stiamo parlando di un fumetto seriale e popolare, dove gli errori e le incongruenze capitano a Boselli come a Ruju come a GLBonelli (insomma non è "Watchmen"). Quindi allora sto dicendo che "La cavalcata del destino" tutto sommato non è così male? No, a me non è piaciuta quasi per niente, per i tanti motivi che ho già detto e che tanti hanno sottolineato, ma detto questo, molti altri l'hanno apprezzata, hanno notato (o gli si è fatto notare) le incongruenze nella storia in sé e rispetto al "Giuramento" e se ne sono fatti una ragione. Hanno continuato ad apprezzarla lo stesso (evidentemente gli errori per loro non sono così fondamentali). Cercare di convincerli a tutti i costi o accusarli di essere dei fan acritici di Boselli o gente di bocca buona, non mi sembra né utile né corretto...
  4. Poe

    [755] La cavalcata del destino

    Secondo me, la storia perfetta per il 75esimo anniversario di Tex, in realtà, c'era già: "Fratello di sangue" di Giusfredi e Font. Non certo un capolavoro, ma un'onesta e appassionante avventura ben sceneggiata, che vede in azione tutti i quattro pards (ben valorizzati, al contrario di questa), affronta un argomento del passato non proprio fondamentale (il patto di sangue tra Tex, Tiger e Carson) però comunque interessante e ben reso, e che oltretutto omaggia degnamente le vecchie storie di GLB di carovane e indiani. Nulla di trascendentale, ma piacevole e adattissima a un albo celebrativo. Bastava spostarla di tre mesi in avanti, da giugno a settembre, colorarla ben bene e oplà! Tra parentesi, la storia di Giusfredi è anche una storia positiva, ottimista, che parla di amicizia e di aiuto reciproco, di legami indissolubili, di donne coraggiose, e così via. Una storia quindi perfetta per un anniversario celebrativo, per una festa. "La cavalcata del destino" è invece una storia truce, di vendette, di suicidi, di epidemie, stragi e altre vendette ancora (persino la dolce Lilith, da angelo custode di Tex vista in "Snakeman" diventa un angelo vendicatore che istiga al suicidio). Qui il passato torna solo per ripresentarsi uguale, in una coazione a ripetere negativa, dove in fondo Higgins viene recuperato solo per farlo suicidare (non una grande idea, a mio parere, per giustificare il ripescaggio di un vecchio avversario). Una storia che, come "Sul sentiero dei ricordi" di Nizzi, (anche quella celebrativa e poco memorabile), è una pura storia di routine camuffata da evento straordinario solo per la presenza di Lilith (e i riferimenti al passato). Questa di Villa al massimo - se proprio bisognava scriverla e disegnarla (è legittimo e non grido al tradimento) - si poteva metterla su uno speciale, non so, un Maxi, come fosse una specie di "what if": ""cosa sarebbe successo se Higgins fosse sopravvissuto"? Magari insieme a un'altra dal titolo: "cosa sarebbe successo a Fraser se fosse sopravvissuto? E magari aggiungerci anche una terza su Lucero. Così non ci si pensava più, le si metteva in un numero fuori dalla serie regolare, che vendeva un sacco di copie, mentre i lettori più esigenti la ignoravano e neanche la sfogliavano. P.S.: comunque il fatto che "La cavalcata del destino" non turberà in futuro la mia rilettura de "Il Giuramento" è dimostrato dal fatto che quando riprendo in mano il capolavoro "Gli eroi di Devil Pass" non penso minimamente al ritorno di Cane Giallo fatto da Nizzi ne "Il ponte di roccia" (forse la sua peggiore storia in assoluto). Faccio finta che non esista e basta.
  5. Poe

    [755] La cavalcata del destino

    Io sono tra quelli che l'hanno scritto, perché penso che dare più spazio ai ricordi di Lilith, senza Higgins, avrebbe migliorato la storia e forse sarebbe addirittura piaciuta di più alla platea dei lettori texiani, sempre attirati dalla moglie di Tex. Copio quello che ho scritto più su: "Premesso che non ho alcuna aspirazione da soggettista e nessuna presunzione di essere migliore del cuoco a cucinare, il soggetto io l'avrei impostato più sui ricordi del "periodo più felice della vita di Tex" con diversi flashback, con pochi personaggi (l'agente Pinkerton), senza i pards, e con un antagonista inedito (butterato come Higgins) che fa tornare in mente a Tex il passato e la morte di Lilyth, e che ha già infettato una tribù e sta per infettarne un'altra. Con Tex che si getta al suo inseguimento nella tormenta (anzi la storia per metà poteva essere un lungo inseguimento) per impedirglielo, grazie anche all'apparizione di Lilith ( che appare a lui non al nemico). Tex così alla fine riesce dove invece ne "Il giuramento" ha fallito, cioè con una cavalcata selvaggia riesce ad arrivare in tempo a evitare il contagio di una tribù indiana. Un simile soggetto avrebbe avuto i seguenti pregi: 1) avrebbe lasciato in pace Higgins 2) valorizzato Lilith 3) valorizzato il bel personaggio dell'agente Pinkerton (senza i pards) 4) avrebbe dato maggiormente pathos alla storia" Ripeto: non ho nessuna velleità da soggettista e nessuna presunzione, ma - se posso chiedere - non avrebbe funzionato meglio? In quanto a Higgins mi verrebbe da dire, ai lettori che si sentono traditi, di essere un po' più "laici" Questa storia di Boselli non ha desacralizzato niente, suvvia! A me non è piaciuta, ma non penso che abbia apportato chissà quale sfregio alla lunga saga di Tex e al suo passato o al suo creatore. Forse perché il mio criterio di valutazione è principalmente (anche se non esclusivamente) "storia bella/storia brutta" e non "storia texiana/storia non perfettamente texiana".
  6. Poe

    [755] La cavalcata del destino

    Dunque ricapitoliamo. Tex nel "Giuramento" dice: "Intorno a te ci sono miglia di deserto, ma se la giustizia divina vorrà darti una possibilità di salvezza non sarò io a negartela". Quando un mese fa si è saputo, dalle anticipazioni, che sarebbe riapparso Higgins qualcuno scandalizzato ha subito detto - qui in questo topic - che così facendo si negava la "bellezza dell' ambiguità" di quella scena, che la bravura di Glb era proprio nel fare scene con finali sospesi affidati al destino o alla giustizia divina che dir si voglia, e che invece i lettori attuali non sono in grado di apprezzare perché tutto vogliono svelare. Ripeto: si è elogiato con grande enfasi la "bellezza dell'ambiguità" della scena. Ora a distanza di un mese le stesse persone, con altrettanta enfasi e sicumera, affermano il contrario: "che fessi i lettori attuali che non capiscono che qui non c'è nessuna ambiguità, è tutto chiarissimo, Higgins e Sherman sono morti al 100%. Lo testimonia la lancia spezzata che ci dice che sono morti tutti, quindi anche loro due. E lo testimonia il fatto che Tex ha scelto bene il luogo del deserto in cui abbandonarli, in modo che morissero al 100%". ( E che quindi prende per il culo Sherman dicendogli quella frase sulla giustizia divina perché Sherman di fatto è già morto al 100%.) Ma del resto Tex non è mica fesso come quei lettori che non capiscono niente, e che un mese prima dovevano capire la "bellezza dell' ambiguità" di questa scena (così bella proprio perché "sospesa"), mentre adesso non capiscono che non c'è nessuna ambiguità e Higgins e Sherman sono morti al 100%. Non sto difendendo una storia che a me non è piaciuta, sto difendendo la logica e la coerenza. Così come chi invece difende questa storia lo fa perché l' ha apprezzata e non perché l'ha scritta Boselli e perché - come ha scritto qualcuno più sopra - "nel forum non si può dire nulla contro Boselli" (Sic!) Mi sembra però chiara una cosa: quasi tutti qui sono dell' idea che era meglio non far tornare Higgins (anche molti di coloro che hanno apprezzato la storia). Non perché questo rovini il "Giuramento" (i capolavori non vengono mai rovinati dai loro seguiti poco riusciti) ma perché alla fin fine non aggiunge niente e non ne valeva la pena, un po' come non valeva la pena far tornare il banchiere di Redrock o resuscitare Mefisto.
  7. Poe

    [755] La cavalcata del destino

    La smentita a questa tua frase è proprio nel "Giuramento" quando Tex lascia andare la banda di tagliagole della locanda malfamata, di cui si è servito per catturare e allestire il macabro teatrino per Brennan. Sono assassini ma li lascia andare perché sono pesci piccoli, eppure capaci di fare ancora danni tanto è vero che lui e Carson se lo dicono in un dialogo in cui (vado a memoria) Carson chiede a Tex che fine faranno (o viceversa, non ricordo) e lui dice che probabilmente continueranno a delinquere. Come dice giustamente Letizia: Il Tex di GLB non è infallibile e chi pensa il contrario non lo conosce come dice. Si potrebbero fare una quantità di esempi ( altro che una o due eccezioni), di gravi errori del Tex di GLB, che si è fatto ingannare, che non ha capito la situazione, che ha provocato inavvertitamente la morte di innocenti. Un esempio tra i tanti poco noto, che ho citato in un altro topic tempo fa, è ne "Il fuoco" n 15, in cui Tex, che proteggeva il ranch di Nellie dai banditi, se ne va momentaneamente per il funerale di Freccia Rossa lasciandolo indifeso e Kit Willer perplesso gli chiede: Ma sei proprio sicuro che in nostra assenza non succederà niente di grave? E Tex: Ma no, figliolo, tranquillo che i delinquenti non avranno il coraggio di fare niente. Piccolo errore di valutazione di Tex: al suo ritorno il ranch è stato bruciato, un cowboy ucciso e Nellie rapita. E' solo uno dei tanti esempi che si possono fare, non per dire che il Tex di GLB era un piccione come quello di Nizzi, assolutamente no!, ma che non era nemmeno un supereroe, semmai un eroe granitico ma talvolta fallibile e umano. Sono d'accordo con Dario63: E - aggiungo - sono d'accordo che se si va ad analizzare le storie di GLb con la lente di ingrandimento, come si fa con gli altri sceneggiatori, di magagne, incongruenze, errori, ecc. se ne trovano anche lì. Questo per quanto riguarda la presunta coglionaggine del Tex de "La cavalcata del destino" e le presunte responsabilità dei crimini commessi da chi non ha ucciso. Per il resto, l'ho già detto, la storia anche senza Higgins a me non è piaciuta, l'ho trovata sottotono soprattutto per il tema trattato, fallendo nella caratterizzazione di Tex (poco tormentato dai ricordi e poco implacabile) e di Lilith (poco presente e male utilizzata nel suicidio di Higgins). Premesso che non ho alcuna aspirazione da soggettista e nessuna presunzione di essere migliore del cuoco, il soggetto io l'avrei impostato più sui ricordi del "periodo più felice della vita di Tex" con diversi flashback, con pochi personaggi (l'agente Pinkerton) e con un antagonista inedito (butterato come Higgins) che ha già infettato una tribù e sta per infettarne un'altra, e con Tex che si getta al suo inseguimento nella tormenta (anzi la storia per metà poteva essere un lungo inseguimento) per impedirglielo, grazie anche all'apparizione di Lilith ( che appare a lui non al nemico). Tex così alla fine riesce dove invece ne "Il giuramento" ha fallito, cioè con una cavalcata selvaggia riesce ad arrivare in tempo a evitare il contagio di una tribù indiana. Un simile soggetto avrebbe avuto i seguenti pregi: 1) avrebbe lasciato in pace Higgins 2) valorizzato Lilith 3) valorizzato il bel personaggio dell'agente Pinkerton 4) avrebbe dato maggiormente pathos alla storia Comunque i toni di chi fa la guerra di religione di Glbonelliani contro Boselliani sono un po' ridicoli. Qui, se non si è capito, il 98% dei lettori sono GLbonelliani e adorano le sue storie. Ma non tutti gridano al tradimento della Sacra Tradizione a ogni piè sospinto. Ci sono solo storie più riuscite e meno riuscite, come sempre è stato. Se io pensassi che il Tex di Boselli, Ruju e Rauch stesse tradendo il vero Tex avrei smesso da un pezzo di leggerlo... Invece continuerò a leggerlo e a criticarlo, e comprerò la storia ritrovata disegnata da Tarquinio senza farmi tante menate sull'edizione.
  8. Poe

    [755] La cavalcata del destino

    Sono poche le storie di Boselli che non mi sono piaciute, si contano sulle dita di una mano. "La cavalcata del destino" è una di queste. Per tanti motivi. Il principale è che si è sprecata una ghiotta occasione per raccontarci qualche scena del passato di Tex insieme a Lilyth. Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più delle 4 pagine (peraltro belle ed emozionanti ma poche) del sogno di Tex. Mi aspettavo che il ritorno di Higgins scatenasse ricordi sia belli che brutti in una serie di flashback che accompagnassero tutta la storia, che invece vede un Tex tormentato all' inizio, ma non più di tanto in seguito. Insomma la storia è poco emozionante. Altro motivo del mio scarso gradimento è l' utilizzo dei personaggi, tutti abbastanza fiacchi e troppi per una storia così breve, i pards fanno solo le solite scenette e sparano, in particolare Carson che, a parte lamentarsi del treno, non fa molto altro. Anche il bel personaggio di Danuwoa è piuttosto sacrificato e meritava più spazio. Forse era una storia da impostare con solo lui e Tex, senza i pards. Si dice sempre che Boselli sia bravissimo coi personaggi, anche minori, ed è verissimo, ma questa volta non tanto. Non mi sono piaciute le sparatorie piuttosto banali. E in generale tutto il soggetto. O meglio l' idea di un nuovo contagio di vaiolo poteva essere interessante ma non risolta così, con una trama troppo lineare e scontata. SPOILER SPOILER Non mi è piaciuta la scena della morte di Higgins. Bella l' idea del tornado e della cavalcata di Tex, ma non l' apparizione di Lilyth (forse era meglio farla apparire a Tex più che a Higgins), né l' atteggiamento di Tex (il "furore selvaggio" di Tex lo leggiamo nella didascalia ma non lo vediamo). Quello che poi non capisco è perché ritirare fuori Higgins per poi sfruttarlo così (Tex alla fine neanche ci parlerà con lui). Non bastava un qualunque tizio butterato che a Tex faceva venire in mente l' antico uccisore della moglie, scatenando i ricordi e la rabbia? Mettendoci un criminale qualunque la storia non sarebbe cambiata di molto, e Tex avrebbe comunque ricordato Lilith e quel periodo della sua vita. Detto questo non condivido però neanche alcuni dei commenti sprezzanti, nei toni e nei contenuti, che ho letto sul ritorno di Higgins. E' vero che ultimamente ci sono stati troppi ritorni di nemici, e che Higgins era meglio lasciarlo dov'era, sono d' accordo, ma parlare di lesa maestà nei confronti di Glb, di Tex imbecille che non ha compiuto la sua vendetta, di Tex responsabile dei morti uccisi da Higgins come se anche il Tex di Glb non avesse mai sbagliato (per qualcuno il Tex di Glb era una specie di semidio che non sbagliava mai e che tutto quello che diceva si avverava), mi sembrano tutte esagerazioni eccessivamente polemiche. Per quanto mi riguarda il ritorno di Higgins (anche se anch'io non l' avrei fatto tornare) è il problema minore. Di fatto è l' intera storia che non mi ha convinto. Del resto, si sa, non tutte le ciambelle riescono col buco. Mi consolerà con la splendida storia del comanchero Raza su Tex Willer!
  9. Scusa se te lo faccio notare, ma il primo che in questo thred ha messo in giro la voce - sbagliata - che in questa storia ci sarebbe stato Zagor, sei stato tu, lamentandoti di qualcosa che nessuno aveva detto e nessuno poteva sapere. Da quel momento è iniziata una lunga discussione tra chi ama e chi detesta lo Spirito con la Scure, che non c'entrava niente con questa storia, dal momento che da quel poco che sappiamo è solo ispirata a una vecchia avventura di Zagor. Tutti gli sceneggiatori nello scrivere le loro storie si ispirano continuamente a film western, a romanzi, alla storia del west, ad altri fumetti western, ecc., Giusfredi qui si è ispirato a una storia di Zagor. Che problema c'è? Tra l'altro nella presentazione di questo cartonato la casa editrice non ha evidenziato per niente la cosa, lo sappiamo noi perché l'ha rivelato Carlo Monni, altrimenti nel riassuntino dell'albo non c'è scritto da nessuna parte il riferimento, quindi non c'è poi tutta questa volontà di far pubblicità a un'altra serie. Questo forse vale per te, ma io non generalizzerei. Qui anzi c'è gente che racconta continuamente di leggere e rileggere le storie, anzi di apprezzarle di più a una seconda lettura, c'è chi le analizza allo sfinimento, chi le rilegge per la decima volta e si commuove ancora (e non mi riferisco solo ai classici), ecc. Il forum è fatto proprio di commenti in cui l'interesse non lo definirei "poco o nullo". Tex, come tutte le serie fumettistiche lunghe, ha alti e bassi. Possiamo dire che è dal numero 200 in poi che si alternano storie belle a storie meno belle, capolavori a flop e a storie passabili. Negli ultimi periodi effettivamente la serie regolare non sta particolarmente brillando, sono d'accordo, ma di albi belli ne stanno uscendo ancora, solo che il meglio è stato pubblicato fuori dalla regolare. Limitandosi solo a quest'anno, finora secondo me: il Texone, il cartonato Pearl, Il passato di Cochise, Minstrel Show e Raza il comanchero. Non mi sembrano così pochi da poter dire che è una brutta annata...
  10. Poe

    [756/759] La Tigre colpisce ancora

    Di storie della Tigre ce ne sono 3. Immagino che a dicembre nelle "Grandi storie" verrà ristampata solo la prima, sia per il numero delle pagine, sia perché è l'unica che vale la pena raccogliere in volume. Se il prossimo anno uscirà invece la nuova storia con Barbanera - a proposito qualcuno sa a che punto è Andreucci? - è probabile che venga rieditata nelle "Grandi storie" "La congiura".
  11. A me invece sono piaciute queste tavole di Civitelli. Sono ognuna diversa dall'altra e nello spirito dei cartonati, ossia quello di usare una griglia di vignette diversa dal solito per raccontare in modo sintetico (48 pagine) una storia complessa. Finora Giusfredi non ha deluso nei due precedenti. Che la storia poi sia ispirata a una di Zagor, con personaggi già apparsi cosa importa? Basta che sia riuscita. E se non ho capito male, Zagor oltretutto non sarà presente, altrimenti l'avrebbero detto per attirare i lettori dello Spirito con la scure...
  12. Poe

    [Tex Willer N.58/60] Raza il Comanchero

    Letto il primo albo. Non credo di esagerare nel dire che i disegni di Gomez sono strepitosi, davvero un grande artista. Spero proprio che continui a deliziarci a lungo con tante altre storie come questa, e che sia lui il misterioso disegnatore a cui è stato affidato il ritorno di Lena e Donna sulla regolare: è il migliore e più adatto a raccogliere il testimone di Marcello. E tra l'altro - fatto non secondario - è veloce. Consiglio amichevole a chi non legge o non ama il giovane Tex: prendete almeno questi tre albi, che meritano e che si possono leggere, seppur in continuity, anche autonomamente. (Do per scontato che anche i prossimi due siano dello stesso livello). La storia è fin da subito avvincente, con bei personaggi tridimensionali e un Tex "centrale" e in gran forma, che riesce a districarsi alla grande tra comancheros, hualpai e apaches. E' un Tex giovane ma già molto simile, in questa storia, al Tex maturo. La vicenda è lineare: chi non ama gli intrecci complessi o i troppi riferimenti storici ne sarà felice. Per l'angolo del rompibal... cioé del lettore scrupoloso, l'unico appunto che si può fare è qualche dialogo o pensiero un pochino ridondante. Come notato anche da Bob Rock nel Texone in alcuni casi (pochi a dir la verità) le informazioni sono inutili, e forse dialoghi più secchi ci starebbero meglio. Es. a p. 21 Tex che dopo aver strisciato tra i cespugli, nota la sentinella e pensa: "L'uomo di sentinella ha scelto la posizione più dominante. Ma non sembra che mi abbia visto. E' stata un'idea saggia quella di strisciare al riparo dei cespugli" Ora, secondo il mio modesto parere, la prima frase è inutile: abbiamo appena visto che la sentinella è in alto nel canyon e che non si è accorta di Tex che striscia. Al massimo poteva bastare un: "Non mi ha visto. Ho fatto bene a strisciare tra i cespugli" Anche poco dopo Tex pensa: "Per fortuna non ho portato con me il mio fedele Dinamite. Ora devo provare ad arrivargli addosso inaspettato. Di sicuro si guarderà alle spalle." Anche qui, secondo me, la prima frase è inutile, abbiamo visto Tex strisciare, è chiaro che Dinamite non sarebbe servito, e anche la terza frase si poteva togliere: è evidente che la sentinella si guarda alle spalle, se no che sentinella è! Bastava un: "Cercherò di arrivargli addosso di sorpresa!" Ma queste sono piccolezze, che potrebbero rendere i dialoghi e i pensieri più scorrevoli, ma che nulla tolgono a questo gran bell'albo.
  13. Poe

    [755] La cavalcata del destino

    Cioè, non ho capito, stai dando del fanzinaro nerd a Boselli, che vuole a tutti costi sapere che fine ha fatto Higgins perché se no non ci dorme la notte (Higgins di cui, tra l'altro, credo a nessuno, qui o altrove, freghi niente), incapace di vedere la bellezza? E meno male che - secondo qualcun altro - questo è un forum di tutti "plauditores" di Boselli... Domanda: la bellezza dell'ambiguità di una storia viene rovinata dal seguito di quella storia e dal suo finale diverso? Prendiamo "Il figlio di Mefisto", capolavoro assoluto che termina in modo "ambiguo": il vascello su cui è fuggito Yama viene colto da un'improvvisa tempesta e, con le vele stracciate, sparisce tra i flutti, come guidato da forze oscure. Su questo nero veliero maledetto, dice la didascalia finale, nasceranno anche leggende, come quelle che parlano di vascelli fantasma che vagano per i mari. Tex e gli altri assistono dalla riva alla scena e sono convinti che Yama sia sparito per sempre e che non lo rivedranno più. FINE. Bellissimo e poetico finale, con tanto di splendida copertina di Galep. Io, personalmente, la saga di Mefisto e Yama l'avrei chiusa qui per sempre. Poi però ne "Il ritorno di Yama" (e meno male che l'ha scritto GLB, se no sentivi le critiche!) si scende coi piedi per terra e si scopre che Yama non è morto né diventato leggenda, ma è lì che litiga con Loa e alla fine si salverà finendo in Yucatan. Bella storia ma neanche parente con "Il figlio di Mefisto". Non parliamo poi dell'ulteriore seguito: "L'ombra di Mefisto", una delle peggiori di GLBonelli. Domanda: questi due seguiti, in particolare "Il ritorno di Yama", rovinano la poetica e ambigua bellezza del finale de "Il veliero maledetto"? A mio parere no. Un lettore quando si rilegge "Il figlio di Mefisto" lo apprezza e continua ad ammirarlo dall'inizio alla fine, anche se i suoi seguiti smentiscono il finale (e per di più non sono particolarmente riusciti). Stessa cosa per il ritorno di certi personaggi. Io, personalmente, ridurrei al minimo i ritorni, non mi interessano più di tanto. Però molti lettori li vogliono e molti sceneggiatori pensano di avere delle ottime idee per resuscitarli. Spesso non è così, ma i ritorni poco riusciti rovinano la storia precedente? Per quanto mi riguarda no (e questo vale anche per i film: un sequel poco riuscito non mi rovina il film originale, "Blade Runner" e il suo finale continuano a piacermi anche se hanno fatto "Blade Runner 2"). Io Jack Thunder l'avrei lasciato morire nella miniera (e "Winnipeg" tra l'altro non mi è piaciuta molto), ma la sua non-morte non mi rovina la rilettura de "I sette assassini" e il suo finale. Così come il ritorno di Lupe o Manuela Montoya non mi hanno rovinato le versioni originali. Le storie vanno prese anche singolarmente. Se tornerà Higgins, questo non mi toglierà la bellezza de "L'implacabile" e della scena in cui lui e il suo complice vengono abbandonati nel deserto (che, tra l'altro, particolare non secondario, non è il finale della storia). Poi si dice sempre: "i ritorni vanno bene purché ci sia dietro una buona idea", poi arriva un ritorno e, senza neanche aspettare di vedere se la buona idea c'è davvero, si parte subito con le critiche a priori. Domanda: chi è più nerd? Chi vuole sempre i ritorni dei personaggi o chi invece tutte le volte che viene toccata una sacra storia di GLB grida al tradimento e alla ret-con? Forse tutt'e due. Come se tra l'altro non fosse lo stesso GLB per primo a modificare la storia del personaggio nel corso degli anni con i ritorni di Brennan e Teller e la nuova versione della Guerra Civile e la non-morte di Mefisto, e la non-morte di Yama, ecc. ecc. La critica che si può fare, semmai, è che i personaggi creduti morti in questo 2023 sono decisamente troppi e uno dietro l'altro: il banchiere di Redrock, Wolfman, Higgins, la Tigre Nera. Anche meno. (Ma probabilmente è una questione di programmazione delle storie determinata dalla velocità dei disegnatori...)
  14. Poe

    [755] La cavalcata del destino

    La penso anch'io così: Higgins tutto sommato è un personaggio secondario, apparso solo nel n. 105, "L'implacabile", il suo ritorno non comprometterebbe il senso della storia di GLBonelli. Anzi, andando a rileggerla, Tex dice, lasciando Higgins e il suo complice in mezzo al deserto, a piedi, e con una sola borraccia: "Intorno a te ci sono miglia di deserto, ma se la giustizia divina vorrà darti una possibilità di salvezza, non sarò io a negartela..." Evidentemente la giustizia divina (o magari il diavolo, o quel diavolo di Boselli ) gli ha dato una seconda possibilità di salvezza. E chi siamo noi per negargliela, se non gliela nega nemmeno Tex?... Comunque, da quel che sembra - sembra perché ancora nessuno l'ha letta - il ritorno di Higgins forse non è il fulcro della vicenda, ma solo un espediente per far ricordare a Tex i momenti più drammatici della sua vita, ossia quelli della morte di Lilyth e della cavalcata "folle" di Tex per cercare di arrivare in tempo a salvarla, senza riuscirci. E poi - almeno a vedere la copertina del volume da libreria -, sembra anche l'occasione per far ricordare a Tex i momenti più felici della sua vita con Lilyth, con la nascita di Kit, periodo a cui GLBonelli dedica solo 2 pagine ne "Il giuramento" (p. 13-14) e che forse Frediani e Boselli hanno voluto precisare meglio e ampliare. Forse... Se fosse così - e dico "se" - il ritorno di Higgins avrebbe il senso del ripresentarsi di un fantasma del passato, pronto ancora a portare morte, ma questa volta con la possibilità da parte di Tex di riuscire a fermarlo in tempo... (Questa ovviamente è solo una mia ipotesi in base alle tavole di presentazione.) Su una cosa comunque non ci sono dubbi: il bianco e nero era molto, molto meglio! P. S.: il volto di Lilyth della copertina è preso da "Il giuramento" quando Tex sulla sua tomba è come se la rivedesse nel vento e la sentisse dirgli addio.
  15. Poe

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Forse non hai colto che il mio post era ironico... Le regole che ho scritto sono assurde: ognuno scrive quel che gli pare. A me sembra che qui tutti (tu soprattutto) si sforzino di essere obiettivi nei commenti, pur in base ai propri gusti personali, e non mi sembra che ci siano fan sfegatati ruffiani, solo appassionati di Tex (com'è ovvio che sia). A tutti poi credo capiti di leggere commenti entusiastici della maggior parte dei forumisti su storie che lui invece ha apprezzato poco: a me capita continuamente leggendo i vecchi topic (soprattutto quelli su storie di Nizzi, raramente anche di GLB). Mi sembra normalissimo.
  16. Poe

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Modesta proposta per commentare le prossime storie di Boselli: 1) Argomentare e spiegare bene, molto bene, perché vi sono piaciute onde evitare di passare per tifosi acritici e non obiettivi, ossia "di parte a prescindere". 2) Oltre ai pregi, sottolineate bene, molto bene, anche i difetti, in particolare e soprattutto quando la storia è apprezzata da molti forumisti, proprio per fugare ogni minimo sospetto che siate commentatori non obiettivi. 3) Anche se vi è piaciuta, non mostrate eccessivo entusiasmo, né usate espressioni enfatiche, e meno che mai il termine "capolavoro", perché qualcuno a cui invece non è piaciuta potrebbe turbarsi, oppure pensare che stiate fingendo. 4) Se la storia ha una trama un po' complicata e con molti personaggi non dite mai che voi l'avete letta con piacere appassionandovi, perché potreste sembrare poco credibili, se non addirittura supponenti. 5) Non elogiate lo sceneggiatore né ringraziatelo per i bei momenti trascorsi nel leggere la sua storia, perché potreste passare per ruffiani, nonché lacchè (o chissà, avere anche qualche scopo recondito). 6) Evitare assolutamente commenti tipo: "Grandissima storia! Bravo Boselli!". Potrebbe essere scambiata per una provocazione gratuita, anche un po' offensiva, verso chi la pensa diversamente da voi. 7) Non chiedersi mai come farà Tex in futuro a sopravvivere senza il principale sceneggiatore, nonché curatore, nonché autore negli ultimi 30 anni della maggior parte delle storie (nonché le migliori) del nostro ranger. Anche questa potrebbe essere scambiata per ruffianeria e/o provocazione gratuita. 8) Cercate, infine, di essere comprensivi con chi non ha apprezzato come voi la storia e al termine del vostro commento scrivete: "Mi scuso se a qualcuno non è piaciuta e spero di non averlo offeso". Naturalmente questa è una mia considerazione di carattere generale, non rivolta a nessuno in particolare, e priva di alcun intento polemico.
  17. Poe

    [Tex Willer N.58/60] Raza il Comanchero

    Disegni bellissimi! Non vedo l'ora di leggere questa storia. Gomez è sempre stato uno dei miei disegnatori preferiti e ha già dimostrato quanto vale su Tex con lo splendido cartonato alla francese dell'anno scorso e con il Texone di anni fa. Speriamo di vederlo presto anche sulla serie regolare e che la coppia Boselli/Gomez diventi fissa e ci stupisca come a suo tempo il duo Boselli/Marcello. Lo vedrei bene anche per un eventuale ritorno di Lena Parker e Donna. P.S.: peccato invece che il suo Color estivo scritto da Manfredi sia stato rinviato (sorry ma io "I lupi di Shannonville" lo lascio in edicola, ho un problema con Cossu).
  18. Poe

    [Speciale Tex Willer N.6] Minstrel Show

    1866. Dopo la Guerra Civile, Tex e Kit Carson devono combattere contro i guerriglieri sudisti che nella città di Lexington ( Missouri) vogliono impedire che i cittadini votino per le elezioni. Scontri a fuoco per le vie della cittadina e combattimenti feroci all'ultimo sangue segneranno la giornata elettorale, ma ciò che rende memorabile questo ottimo Speciale sono i personaggi ben caratterizzati che ruotano attorno alla vicenda. Oltre a Tex e Carson (più il ranger Dan Bannion) che difendono Lexington, cercando tra l'altro di evitare lo scioglimento dei Texas rangers, abbiamo: - Joey Nelson, vecchio amico d’infanzia di Tex, visto nel maxi Nueces Valley, suonatore di banjo che diventerà musicista del Minstrel Show; - gli stessi membri del Minstrel Show, bianchi blackface che suonano musica afroamericana, tutt’altro che razzisti come ci si aspetterebbe dal tipo di spettacolo, anzi pronti ad aiutare i rangers per difendere la causa dei neri. Come dicono a Joey: “non ci occupiamo di politica, siamo musicisti e siamo tutti uguali. Qualche idiota nel pubblico, specialmente durante i siparietti comici, ride di noi e della tua razza, ma noi vogliamo solo divertire… e far soldi.” - gli ex guerriglieri del Sud, a partire da Jesse James e Arch Clement, alcuni semplicemente sanguinari assassini, altri idealisti incapaci di accettare la sconfitta del Sud; - Rod e Damned Dick, in una sorta di prologo anteguerra. Da notare che Joey rifiuta per due volte le offerte di Tex: prima della guerra declina la proposta di entrare in società con lui, Rod e Dick come cowboy; successivamente nel finale, quando non accetta di diventare un ranger. In entrambi i casi decide di seguire la sua strada, quella artistica. Non una debole vittima, quindi, maltrattata e sfruttata anche dopo la fine della schiavitù (come di solito vengono raffigurati i neri nel dopoguerra), ma un uomo che approfitta della libertà per scegliere il proprio futuro. Questa storia avrà sicuramente un seguito (in un prossimo Speciale?), visto che rimane “aperta”, speriamo di rivedervi anche Joey Nelson, artista di successo.
  19. Tra le tante storie di Tex, nessuna si è ispirata - almeno mi sembra - al periodo della grande siccità che colpì il West nel 1886-1887, provocando pascoli e campi inariditi dalla mancanza d’acqua, tempeste di sabbia, crisi economica dell’agricoltura e dell’allevamento, moria di animali (forse un pochino si sono ispirati gli albi "Terre maledette/Tornado"). In "Storia del West" di Gino D’Antonio c’è invece un bel numero dedicato a questo tema: il n. 72 “Vento caldo”. Il soggetto potrebbe essere questo: "Tempeste di sabbia" Tex e Tiger durante uno scontro a fuoco in mezzo alla prateria con quattro rapinatori di banche (quattro balordi ex-cowboy ora disoccupati per colpa della siccità, che cercano di far soldi con le rapine) si trovano sorpresi da una tempesta di sabbia e sono costretti ad abbandonare lo scontro e a rifugiarsi presso la casa di poveri contadini. Qui ritrovano anche il loro amico fotografo Timothy O’ Sullivan (comparso in “Giungla crudele”), venuto per fotografare la zona per conto del suo giornale. Guardando le foto scattate dal simpatico Timothy, Tex e Tiger riconoscono un piccolo gruppo di indiani Kickapoo (nomadi) con le loro famiglie, che avevano conosciuto anni prima, e vengono a sapere dal fotografo che, disperati per la mancanza d’acqua, gli indiani si sono messi in cerca di territori più vivibili, diretti verso una valletta fertile dove erano vissuti in passato, prima di esserne scacciati. Tex, temendo guai con i bianchi, decide di seguirli. Finita la tempesta, il fotografo si unisce ai Nostri ma lungo la strada si scontreranno ancora coi quattro banditi rifugiatisi in un vecchio ranch abbandonato e semisepolto dalla sabbia, per poi – risolta la questione e legato l’unico bandito superstite - raggiungere i Kickapoo e scoprire che nella valletta dove si sono accampati si è scatenata - come Tex temeva - una guerra con gli allevatori della zona per il possesso dell’acqua. Tex (con Timothy O'Sullivan) cerca di porsi come mediatore, scontrandosi però con gli allevatori più agguerriti. Tiger intanto sventa un attacco notturno al campo Kickapoo, aiutato dal bandito superstite, che si schiera con lui in odio al vecchio ranchero per cui lavorava e da cui era stato trattato male. Il tutto durante una seconda terribile tempesta di sabbia e vento che sconvolge la regione. In realtà si scopre che anche nella fertile valletta le fonti d’acqua si stanno esaurendo, quindi i superstiti Kickapoo verranno invitati da Aquila della Notte a rifugiarsi nella riserva Navajo. Il bandito, avendo collaborato con i Nostri, viene lasciato libero da Tex e, insieme alla sua ragazza (un tipetto tosto che l'aveva nel frattempo raggiunto), decide di recarsi in California a cercar fortuna. Atmosfera cupa, perfetta per i disegni di Mastantuono .
  20. Poe

    [647/648] Il Ricatto Di Slade

    Ok, grazie per la spiegazione... Ne approfitto per fare i complimenti - con 24 anni di ritardo , visto che è del 1999 - per i disegni di una delle mie storie preferite di Mister No, ossia "C'era una volta a New York", capolavoro assoluto per testi e disegni, che spesso mi rileggo con piacere. Un vero romanzo a fumetti (scritto da Maurizio Colombo) sull'infanzia di Jerry Drake, davvero eccezionale.
  21. Poe

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Mi sembra, la tua, una lettura molto tendenziosa. Non ti piace più Tex, mi par di capire, (meno che meno Tex Willer), non ti piacciono gli sceneggiatori post- GL Bonelli, né le loro storie, con rare eccezioni, quindi per te è tutto sbagliato. Le storie con agganci alla realtà ogni tanto ci sono, ultimamente, ma sono poche, non la maggioranza come dici tu. Vediamo gli ultimi Texoni: quelli di Manfredi e Ruju (Freghieri e Casertano) non avevano alcun aggancio con la realtà storica, e neanche i due precedenti di Boselli (di Villa e Carnevale), non si parlava della Storia, era tutta pura fantasia, tutta avventura con personaggi inventati. E ultimamente nella serie regolare? Abbiamo avuto Mefisto, i Chupacabras, un western a Redrock, i Fratelli di sangue e prossimamente Wolfman e la Tigre: dove sarebbe la Storia minuziosa del West a ogni piè sospinto? Guarda che anche adesso è così. Tu confondi un gruppo esiguo di forumisti che si divertono a mettere in fila la cronologia della vita di Tex (e non ci vedo niente di male), con la stragrandissima maggioranza dei lettori che continua a leggere le storie senza farsi troppi problemi di continuità. Io personalmente sono tra questi ultimi: non m'importa molto sapere quando è nato Kit Willer o se Tex è diventato ranger prima o dopo il tale avvenimento, ma non penso che chi si pone queste domande si perda il divertimento della storia. Perché mai? Puoi fare entrambe le cose: leggere con passione e poi ragionarci sopra e divertirti a mettere in fila le cronologie... Io mi sono letto tutti i commenti e non mi sembra che sia come dici tu: chi ha apprezzato il Texone - come me - l'ha motivato con tanti argomenti che riguardano la trama, i personaggi, le belle scene d'azione, le sequenze emozionanti, i dialoghi, ecc. Come si è fatto sempre, come in tutte le storie di Tex. Qui non ti seguo più. E mi viene il dubbio che forse tu il Texone non l'hai letto. Ti sei letto (male) solo i commenti del forum. Altrimenti non diresti quello che hai detto: "zittisce l'eroe" "le palle le ha lei". Ma quando mai??!... E' chiaro adesso: non hai letto il Texone. (E' anche vero che leggendo solo i commenti qui sopra, uno un po' di confusione sulla figura di Kate Warne ce l'ha, perché su di lei è stato detto tutto e il contrario di tutto dai forumisti. E anche un bel po' di sciocchezze, a mio parere, e qualcuna anche sessista... ma vabbè). Concludendo: senza offesa, davvero, ma secondo me sei tu che hai perso il gusto dell'avventura e il piacere della lettura di belle storie, accecato dai pregiudizi negativi sul Tex post-GLBonelli. Perché questo Texone è pieno di fantasia, di western, di azione e d'avventura. Ok, è' ambientato in un periodo storico ben preciso e con personaggi reali, e allora? Come lo erano le splendide storie di Gino D'Antonio in Storia del West. Anni '70.
  22. Poe

    MIGLIORE ANNATA DI TEX (2010-2019 + 2020-2023)

    2010 - 2015 - 2017 2022
  23. Poe

    Chi volete sui prossimi Texoni?

    Perché è una frase priva di senso? Ci sono bravi disegnatori che sono più adatti a disegnare una serie a fumetti e che non sono altrettanto efficaci in un'altra. A me sembra persino ovvio: non tutti i disegnatori di Dylan Dog o Dampyr, per esempio, per quanto talentuosi, sarebbero adatti a Tex. Della Monica è sicuramente bravo (e mi piace anche) ma a me - parere personale - non sembra né così bravo da meritare un Texone (ce ne sono in giro di molto migliori alla Bonelli), né particolarmente adatto a Tex, nonostante sia migliorato questi anni. Magari mi sbaglio, eh. Sta di fatto che finora non gliel'hanno fatto fare, un Texone, né ci stanno pensando, mi sembra di capire. Quindi forse non ho tutti i torti...
  24. Poe

    Chi volete sui prossimi Texoni?

    Qualcuno mi sembra chiedesse qualche giorno fa qual era il topic sui disegnatori dei Texoni che vorremmo. Eccolo! Tra i disegnatori dello staff aveva vinto il sondaggio Piccinelli. (Scascitelli solo due preferenze) Esterni allo staff: Della Monica (ma secondo me non glielo assegneranno mai, è un disegnatore dal tratto più zagoriano che texiano)
  25. Poe

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Ma al di là del nostro giudizio su Kate Warne, cosa ne pensano Carson e Tex - che non sono né stupidi né sprovveduti - di lei? Entrambi ne parlano bene a Kit Willer, in particolare Carson che la elogia e dice: "era ancora più straordinaria di come la dipinge tuo padre" p. 72 E Tex, dopo che Kate gli ha raccontato di aver dovuto eliminare l'affarista del Sud, come commenta? "Nessuno ti giudica, Kate". E non la giudica - contrariamente a noi - perché Tex sa benissimo che la guerra ti costringe a comportamenti che in tempi normali non avresti. "La guerra tira fuori la parte peggiori degli esseri umani" dice nella penultima pagina, e questo vale anche per Kate. Ma non dimentichiamo che in fondo anche Tex, prima della morte di Rod e del suo giuramento, ha ucciso un sacco di soldati sudisti in "Tra due bandiere" che non avevano se non la colpa di obbedire agli ordini. E li ha uccisi senza farsi troppi problemi morali o scrupoli di sorta. Che differenza c'è tra Tex prima della morte di Rod e Kate Warne adesso? Nessuna, entrambi hanno applicato la legge cinica della guerra: o uccidi o sei ucciso, o la tua vita o la mia. Poi a un certo punto Tex cambia idea, dopo la morte di Rod, e decide di non uccidere più soldati, ma sa bene che per Kate è impossibile non farlo in certe circostanze (la impiccherebbero all'istante), non è colpa sua che è diventata cinica, fredda e spietata, ma, appunto, della guerra. Per questo Tex odia la guerra e tutte le guerre, perché ha capito che è un meccanismo che stritola tutti, buoni o cattivi non importa. Come si evolverà il personaggio nel dopoguerra? Non so, ma non credo che diventerà una fredda calcolatrice e manipolatrice, insensibile e senza scrupoli, perché altrimenti sia Tex che Carson - come ho già detto - non avrebbero OGGI, a distanza di anni, quando raccontano a Kit, un'opinione così positiva di lei. E non sappiamo forse che Tex è sempre un buon giudice di uomini e donne?... A me non pare un personaggio rovinato, semmai più realistico e sfaccettato di prima...
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