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TWF - Tex Willer Forum

LedZepp

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  1. Far passare Tiger Jack per una specie di pivello, che poi non è neanche la prima volta che si fa fregare in un agguato nella stessa storia...
  2. Grazie, ci do uno sguardo! buona giornata
  3. Personalmente sono un po' allibito. Il mio post era su una storia fondamentale di GLBonelli (nella apposita sezione) e di Tex, fatico quindi a capire il tirare in ballo Nolitta, che qui c'entra come i cavoli a merenda. GLBonelli, eccezione o no (ma altri più esperti di me hanno già risposto), ha scritto questo Tex, umano, ricco di sfumature e di certo non monoespressivo, e lo ha fatto in una storia fondamentale. Questo è un segnale chiaro, già da se sufficiente per dire che GLBonelli non ha mai voluto dare un racconto di Tex che fosse opposto ma che per lui Tex può tranquillamente essere questo, in situazioni drammatiche. Il fatto che Tex non sia sempre così umano è sensato perché non è che in ogni storia a Tex muore una moglie; rappresentarlo sempre a questi livelli di emotività sarebbe semplicemente fuori luogo. Dire che il giuramento è un'eccezione fa sorridere poi, lo potresti dire di storie normali, ma questa non lo è. Questa storia non è un'eccezione, è semmai la regola, detta e condiziona il Tex che verrà e ne spiega in buona sostanza una buona fetta di quanto già fosse stato detto e scritto. Il Tex umano e realistico esce già dalla penna di GLBonelli e questo è un fatto di cui mi convinco sempre più leggendo le sue storie... Comunque, al di là della risposta che sentivo di dare, vorrei restare sul tema ed evitare di andare fuori dal seminato su sterili diatribe... Non ho interesse a paragonare Nolitta al padre, di certo non in questa sezione, e perché per me non ha senso se il nocciolo del dibattito è "chi è il vero Tex". Il vero Tex è delineato dal suo creatore, con moltissime storie a disposizione per farlo in modo chiaro, come in questa storia dove se ne da un'interpretazione drammatica. Gli altri autori lo tratteggiano con sfumature diverse, se poi in qualche storia prendono delle cantonate assurde allontanandosi dal modello, credo serva a poco discuterne come di storie da prendere ad esempio. Semmai sono quelle le eccezioni nella lunga saga di Tex da non prendere a riferimento. Ergo, se Bonelli padre in alcune storie mostra il lato umano di Tex, allora è lui ad averne dato questa caratterizzazione per primo e non ha senso dire che altri Tex sono più umani. Se invece come dici tu, questa è un'eccezione e il Tex di Bonelli padre non mostra questo lato, il fatto che altri autori ne abbiamo mostrato un'eccessiva emotività è un errore ancor più grave, perché non avrebbero dovuto stravolgere un personaggio delineato da centinaia di avventure e ben impresso nel cuore dei lettori Sono personalmente interessato, se hai qualche esempio non solo di queste storie (anche perché il Giuramento non è un caso atipico nemmeno per me) ma di storie di GLB che tu apprezzi in modo particolare, anche da mandarmi in privato, sarei davvero contento di recuperare queste storie. Dopo aver letto Il giuramento, vien davvero voglia di andare a beccare tutte le migliori storie dell'autore, sicuro di non averle potute leggere già tutte...
  4. Storia fondamentale nella saga di Tex appena recuperata. Inizio col dire che per quel che ho letto fino ad oggi di Tex, questa è seconda me una delle due storie imprescindibili da leggere, insieme al Patto di Sangue. Bonelli padre ci racconta un episodio fondamentale, la morte di Lylith e la vendetta di Tex in due atti. In questa storia vi è il Tex granitico, ma anche il Tex umano, i disegni sono spettacolari, e ogni vignetta è praticamente perfetta sotto ogni punto di vista. Qui troviamo un Galep meraviglioso, davvero difficile trovare aggettivi adatti a descrivere la sua bravura nel raccontarci il momento più difficile della vita di Tex. Memorabile la scena del giuramento di vendetta sulla tomba, e soprattutto l'ultima vignetta, dove ammetto di aver avuto letteralmente i brividi. Non credo abbia senso sforzarsi di trovare dei difetti, perché non se ne trovano e perché al netto anche di qualche difetto o critica, questa storia è magistrale. Per chi dice che il Tex GBonelliano è poco umano, leggete questa storia, per chi dice che il Tex Gbonelliano è infallibile, leggete questa storia (Tex deve attendere 20 anni per completare una vendetta rimasta incompiuta), per chi dice che il Tex GBonelliano non perde mai la calma, leggete questa storia. Ma soprattutto, se volete capire una volta per tutte perché Tex non avrai mai più un'altra donna, leggete questa storia, e troverete un Tex che parlando dei tempi presso la riserva Navajo li descriverà come i più felici della sua vita. In questo capolavoro totale coesistono tutte le emozioni più complesse e affascinanti che un uomo possa provare, rabbia, malinconia, appagamento, disperazione, onnipotenza. Leggendo questa storia ho compreso Tex, il suo continuo vagare in cerca di sanare le ingiustizie come ragione di vita, perché oramai la vita felice che avrebbe desiderato gli è stata strappata via dalle mani. Senza la morte di sua moglie, forse Tex avrebbe appeso le Colt al chiodo, dedicandosi alla vita nella riserva. Ma quella tragedia risveglia l'animo del guerriero in cerca di vendetta e assillato dal dover riparare i torti subiti dai giusti. In questo Tex vedo l'implacabile Edmond Dantes, altro personaggio della letteratura che amo e Tex non gli è da meno come capacità di covare odio e mantenerlo vivo. Questo Tex è vendicativo, ma capace di provare pietà solo per chi la merita. Non è un caso che lasci uno spiraglio di speranza per alcuni uomini, mentre ne condanni altri, Tex è la giustizia che si sostituisce alla legge, e in questa storia Bonelli ci spiega in modo estremo questo concetto. Tex non è una macchina assassina, è addirittura capace di gesti compassionevoli ma sfido chiunque a dire che le pene e le condanne riservate ai suoi nemici non siano equilibrate tra loro. Avverto chi non ha letto questa storia, questa non è una storia a fumetti per trascorrere qualche ora in totale relax, qui parliamo di un'opera degna di stare al fianco di grandi capolavori della letteratura. Affrontate la lettura sapendo di trovarvi di fronte ad una delle opere massime di GLBonelli, cosa di cui vi accorgerete già dalle prime pagine. Un racconto epico che credo cambierà totalmente il mio modo di leggere Tex da oggi in poi
  5. Qui si vede la maggior esperienza, questa storia mi manca ad esempio, e dalle poche parole che hai scritto potrebbe anche attirarmi un bel po'. Controllo se ce l'ho! Per il resto, GLB era sempre un passo avanti a tutti, secondo me... non solo perché aveva creato Tex, quindi sapeva meglio di altri chi fosse Tex, e di sicuro si immedesimava in lui come nessun'altro. A titolo personale, solo con Boselli ed il miglior Nizzi (senza scomodare sceneggiatori più recenti che sicuramente fanno bene il loro mestiere), riesco ad apprezzare quel Tex, con storie più o meno vecchie, e a trovarlo sempre rinnovato ma mai stravolto. Confermo che per me questa storia poteva essere una grande opportunità, il soggetto ha un grande potenziale, e secondo me è stato davvero buttato alle ortiche considerando che le indubbie doti dello sceneggiatore (su cui non ho mai inteso discorrere in senso generale)
  6. Non voglio fare il pignolo di turno, ma un conto è l'apporto dello sceneggiatore/soggettista, che ha un suo modo di scrivere, anche riconoscibile (che è normale e direi auspicabile), un conto lo stravolgimento del personaggio. Per intenderci, e facendo un paragone col disegno, Tex lo puoi disegnare anche con delle deviazioni dai modelli che credo si possano identificare in Galep, Villa, Ticci etc., (per citare tra i più riconoscibili per me e forse tra i più visti nella serie), e questo ci regala grandi interpretazioni che nei casi estremi ci deliziano nella serie speciale. Ed in quel caso poi, lo scopo è dichiarato, sappiamo che Tex sembrerà diverso dal solito in alcuni connotati. Ma non puoi disegnarlo con una polo, un paio di pantaloni in velluto e una bombetta. Tex puoi farlo un po' più ironico, qualche volta più fallibile, in alcuni casi mostrarlo preoccupato e più umano. Ma non puoi farcire un albo (canonico e della mensile) di frignate, ricatti subiti e vere ingenuità....con un'ambientazione esotica e dinosauri per giunta, e nemici non credibili. Il troppo stroppia scusa, ma perché dovrei sforzarmi di leggere Tex e credere di vederci Tex? Nelle ultime storie di Tex in edicola non mi sono sforzato ed ero piuttosto felice dei soldi spesi.... Comunque se non la ricordi, rileggi la storia del Tranello... Sono ignorantissimo ma quando posso suggerire una storia lo faccio, secondo me li hai la continuity di Bonelli padre, col viaggio in ambiente inusuale e il continuo in viaggio con una slitta trainata da cani..
  7. Secondo me c'entra se tu vuoi far passare il messaggio che Nolitta abbia introdotto un colpo di genio con le due storie in continuity, cosa che Bonelli padre aveva già fatto. Questo è un fatto.... Sulle contaminazioni Zagoriane, onestamente non ne vedo il bisogno, le trovo sbagliate e per me assurdo desiderarne. Contaminare Tex con Zagor non ha senso, Tex è Tex, Zagor è Zagor, se voglio leggere Zagor, compro Zagor (cosa che faccio). Se poi Nolitta introduce un modo di narrare Tex un po' diverso, con temi anche Zagoriani (che poi i temi spesso possono accavallarsi), anche risaltando lati del carattere di Tex che Nolitta magari amava, ben venga, ma se si stravolge un personaggio mi dispiace, questo genere di contaminazione non ha senso. Tanto vale chiudere Tex è andare avanti con Zagor, o con personaggi nuovi che si piangono addosso... L'eroe ha un'identità, a sto punto facciamo Batman con i superpoteri, così da contaminarlo con un po' di Superman e diamogli il carattere di Spiderman, così da renderlo un ibrido (magari attira più lettori!)
  8. Buongiorno Virigin, sul gradasso in questo numero non l'ho notato molto anche se ho notato altri lati del carattere che anche tu riporti (isterico a manetta, idiota e incapace abbastanza, pomposo quel che basta per farlo risultare odioso), ma devo dire che per farmi del male sto leggendo la storia successiva (ho letto solo le pagine conclusive dell'albo e non l'albo della valle infuocata), che inizia nello stesso albo, e devo dire che Tex continua ad avere strani comportamenti. Come ad esempio, quando fa a gara col figlio a chi arriva prima all'accampamento degli uomini della compagnia. Cito solo questa per non andare troppo off topic dato che poi quella storia semmai la commenterò nella sezione apposita. Sarebbe anche una bella scena, padre-figlio, ma Tex non si preoccupa minimamente della reazione degli uomini all'accampamento, che li scambiano per indiani non potendoli riconoscere nel mega-polverone che sollevano, e che li attendono infatti a fucili spianati rimproverando addirittura Tex del suo comportamento, il quale si rende conto di essere uno spaccone e quasi si scusa, ammettendo in fondo di essere stato poco attento. Tra l'altro Tex si rende conto di essere sotto tiro solo una volta arrivato all'accampamento. In sostanza, si comporta come il classico vaccaro da saloon, che piscia fuori dal vaso e che di solito è la vittima predestinata dei pugni di Tex. Insomma, questo Tex (il Tex che fa a gara a chi solleva più polvere in faccia agli uomini dell'accampamento), a mio avviso verrebbe preso a calci dal Tex di GLB, in un ipotetico incontro, ma è solo la mia opinione. Insomma, anche qui al di là della bellezza delle storie e della bravura dell'autore che non metto in dubbio (non serve scomodare Zagor e Mister No, penso che nessuno voglia del male o voglia screditare il grande editore prima e lo sceneggiatore di tante belle storie poi).... ma faccio fatica ad immedesimarmi nella storia perché mi trovo spiazzato di fronte a questo Tex. Forse Nolitta potrebbe far per me su altre testate (sto iniziando a leggere Zagor e potrei recuperare qualche suo numero), ma il Tex di Nolitta per adesso lo riconosco troppo, lo becco al volo, cosa che non accade ad esempio tra il primo Nizzi e Bonelli padre o anche col primo Boselli (che oggi riconosco alla grande ma in modo positivo). Il Tex di GLB, che poi è il Tex modello a cui tutti dovrebbero comunque ispirarsi, secondo me, è si, sicuro di sé, al limite dell'arroganza, ma non da l'idea di essere un pirla saccente, ma solo uno che sa il fatto suo e te lo sbatte in faccia... per cui la sua arroganza è forza, mai limite. Aggiungo che per me, ogni autore dovrebbe poter apportare il suo stile, soprattutto nel modo di sceneggiare, Boselli oggi racconta le storie in modo diverso da come lo faceva il primo Bonelli, vuoi i tempi che cambiano, vuoi che gli autori sono diversi. Ma mi sento di poter dire che Tex, seppur possa avere evoluto alcuni lati del carattere, resta fedele, puoi dire che il Tex di Bonelli padre è oggi il Tex scritto da Boselli, sono la stessa persona. Il limite del Tex di Nolitta, per quel poco che posso dire, non sta nell'umanizzazione di Tex, nell'uso dei dinosauri, ma nello stravolgimento del carattere. Tex sembra sotto effetto di qualche sostanza e diventa un'altra persona. Date a un ragazzino un Tex di GLB, non necessariamente uno dei primi, vi dirà che in quelle pagine c'è un eroe nitido, che può avere qualche lato grigio, ma è riconoscibile, imperturbabile, dategli il Tex di Nolitta e vi dirà che sembra un nevrotico nel pieno della crisi di mezza età... Quoto, come anche riportato da qualcuno dopo il tuo post, già nel Tranello GLB usa una continuity vera e propria, finisce una storia e ne parte un'altra, non solo collegata in termini di luoghi (il nord) ma anche di tema (se non ricordo male Tex e Gros-Jean partono per un'avventura/missione che è direttamente collegata a quella precedente, con Jim Brandon che ferito li raggiunge dopo; spero di non aver detto fesserie). Anche fosse, io non vedo la continuity di questa storia come un qualcosa di strabiliante, in una seria longeva oltre 70 anni, dove questo stratagemma compare di rado (in genere nella mensile le storie non sono collegate, almeno non da un filo diretto), aver messo due storie di fila non mi pare una rivoluzione, al massimo un espediente carino, ma per me finisce li... Non basta questo a tenere in piedi una storia senza capo ne coda... Se posso permettermi, credo che in un topic dove si parla di una storia nella quale si "accusa" Tex di comportarsi in modo assurdo, citare il modello di riferimento (GLB) sia normale, non per fare paragoni su chi sia più bravo, ma perché Tex è prima di tutto quello nato dalla penna di GLB. Poi quel Tex, evolve, matura, cambia un po' in 70 anni di uscite, con la necessità anche di arruolare diversi autori, con i tempi che cambiano etc., Ma un conto è dare qualche sfumatura ad un personaggio, farne risaltare un lato, magari già caratterizzato dal suo creatore, un conto è stravolgerne i tratti salienti. Un Tex ironico, che fa qualche battuta in più con Carson, magari quel Tex di Nizzi ancora ispirato, che a mio parere tirava fuori grandi dialoghi, non va fuori dal seminato, ma attinge da un lato del carattere di Tex che GLB aveva previsto e mostrato già. Un Tex che sbrocca ogni 10 pagine, che si sottomette ai ricatti, che non è in grado di vedere un'accetta (che io ho notato subito nella vignetta) per liberarsi preferendo nuotare con le mani legate, che si fa riprendere dal figlio, che si fa sfuggire il nemico lasciandogli l'onore di un ultimo delitto, etc., sono cose non da Tex. Intendiamoci, il TEX di GLB non è infallibile, e magari alcune di queste cose sopra descritte gli capitano pure ogni tanto (e questo rende l'eroe già abbastanza umano, non serve demitizzarlo oltre), ma ad oggi non ho mai letto un albo di TEX made by GLB dove sono concentrate tutte queste cose allo stesso tempo e dove Tex è perennemente isterico. Ma forse non ho accumulato abbastanza letture e il tempo mi smentirà... Lo capirei poi in presenza di nemici fuori dall'ordinario, ma in questa storia i nemici sono ridicoli, una banda di matti che nemmeno Tex prende sul serio se non fosse che la banda di matti ha "in ostaggio" il figlio. Per me siamo nell'ambito dei fatti, non delle opinioni, ma rispetto il fatto che questo Tex possa piacere... Io pur amando la serie dei Texoni e il fatto di avere tante interpretazioni grafiche di Tex, non sono un amante del Tex tratteggiato da Magnus, per cui so di avere anche io dei gusti strani ! Ma riconosco che oggettivamente siano capolavori i suoi disegni... Ma mi fa meno strano una variazione sul disegno, che per me non intacca il personaggio, più grave è stravolgerne l'essenza che lo ha reso grande e riconoscibile. Tex non è Tex per la mascella grande o il capello più o meno ribelle, è anche quello, ma la gente legge Tex perché sa cosa vi trova dentro, di certo non un frignone...
  9. Storia appena finita. Ad oggi non posso reputarmi un lettore esperto, avrò letto circa una cinquantina di storie di Tex con moltissimi albi a disposizione nella mia raccolta che per me sono ancora inediti. Per quel che posso dire, l'impatto con questo Tex mi ha lasciato deluso, per non dire altro (anche un po' inca*****). Devo dire che fino ad oggi il grosso delle storie lette erano di Bonelli padre, Nizzi e Boselli, e la mia conoscenza del Tex Nolittiano è davvero risicata, ma io in questo albo ho trovato tutto tranne che Tex. Non parlo dei dinosauri, trovata in realtà interessante, nonostante qui sia utilizzata quasi come riempitivo per ravvivare una storia senza mordente, e non parlo nemmeno dell'ambientazione poco usuale. Parlo del Tex frignone, che perde la calma una vignetta si e l'altra pure, che fa storie da inizio albo perché poveretto la sua unica preoccupazione è quella di tornare a casa il prima possibile e addirittura viene ripreso spesso dal figlio che lo invita a mantenere i nervi saldi. Tex che non è mai protagonista della storia e peggio ancora mai padrone degli eventi. Abbiamo visto un Tex comprimario anche dalla penna di Boselli recentemente, ma anche nella storia delle navi perdute, Tex è li, è una garanzia, è Tex, inamovibile, imperterrito. Non si lascia sballottolare come uno scemo che risponde anche con sottomissione agli ordini, dando segno di bipolarismo quando invece perde la brocca alla prima provocazione. Il Tex di questa storia è una mammoletta, pronto a frignare ad ogni contrattempo e pronto a piegarsi ad ogni ricatto. Il Tex di Bonelli padre avrebbe liberato Kit Willer, senza troppi problemi viste le circostanze, e data la totale inesperienza e idiozia dei suoi avversari li avrebbe impallinati e dato fuoco al villaggio come minimo. O almeno sarebbe riuscito a fuggire e mettere in atto un piano per smascherarli di fronte al governatore messicano. Invece, non solo Tex si fa ricattare per la "presunta prigionia" del figlio (che è ridicola), ma alla fine acconsente anche a coprire le malefatte del nemico di turno per paura di rimetterci o di fare tardi e dover rimandare la famosa bistecca. Non solo, Nolitta lascia che sia il cattivo ad ammazzare il dinosauro, mentre Tex corre appresso al figlio, per l'ennesima volta. Alla fine Tex non è nemmeno in grado di fare l'unica cosa che gli farebbe salvare la faccia, ovvero consegnare il nemico alle autorità statunitensi, perché il nemico gli sfugge e per giunta alla fine si concede anche un ultimo omicidio ai danni del dottore, che si era rivelato come l'unico membro della banda nemica degno di rispetto e riabilitazione. Questi sono poi gli episodi che mi hanno da sempre fatto stare sulle scatole Kit Willer. Un personaggio inutile (per colpa di questi episodi), fastidioso, o meglio, utile a far da esca a farsi catturare, ad inciampare sul più bello, e da esibire in una scazzottata ridicola, dove Tex lo incoraggia a menare, come un uccello che insegna al figlio a non vomitarsi il cibo addosso. L'unica scena in cui kit Willer si rende utile è quando aiuta il padre a portare in salvo il professore durante la tempesta, ma diciamocelo, il Tex, quello vero, se la sarebbe comunque cavata. Ridicolo Tex che vuole fuggire dalla nave che affonda con le mani legate, e deve essere Kit a fargli notare che sarebbe meglio usare un'accetta in bella vista per slegarsi... Devo dire che il Kit Willer visto in episodi come quello della gost thown (dove comunque viene messo fuori gioco ma comportandosi alla grande) o nell'episodio recente con la Montoya me lo fanno apprezzare per quel personaggio che può essere, e non la versione non autosufficiente del padre. E se Kit Willer deve essere un incapace, che almeno Tex faccia Tex. Questo Tex non è semplicemente umano, ma è misero, ordinario, quasi patetico. Cerco sempre di vedere il buono nelle storie di Tex, anche quelle che mi entusiasmano meno, ma qui, per quel che mi riguarda, il vuoto assoluto.....ma soprattutto, per quel che mi riguarda fatico a considerarla una storia di Tex, anche se vedo che in molti ne sono entusiasti....
  10. Direi più che un soggetto è l'idea della storia (e immagino possa contenere anche degli eventi chiave ma non necessariamente deve svilupparsi su pagine e pagine) che poi viene sviluppata con una trama fatta di situazioni/scene che vanno più nel dettaglio e che danno corpo al soggetto e della loro descrizione con i relativi dialoghi etc. Comunque pur rispettando la tua opinione, se c'è qualcosa di forte qui è secondo me il soggetto, in entrambe le storie. Soggetti sviluppati in due ottime sceneggiature, pur con i limiti di lunghezza che in realtà limiti non sono (non è che una storia per essere bella debba occupare 4 albi di una regolare, basti guardare anche esempi recenti, come il bis, a mio avviso storia di altissimo livello), e alcuni passaggi e dialoghi veramente azzeccati, ma soprattutto da un ottimo disegnatore esordiente nella prima e da un disegnatore che si conferma stratosferico nella seconda. Non sono nemmeno d'accordo sulla inutilità di Tex nella storia di Montales, anche perché al di la del fatto che la storia del Tex Magazine è dedicata ad un pard storico (al di fuori dei classici tre principali) è anche vero che la testata rimane TEX ed è abbastanza difficile pensare di concepire una storia intera senza che ci sia Tex in nemmeno una vignetta... Tra l'altro, meravigliosa una delle vignette finali in cui....
  11. LedZepp

    [565/566] La Sentinella

    Storia appena recuperata. Concordo su molte delle critiche espresse in questa sezione sulla sceneggiatura del secondo albo (lo scarso utilizzo della sentinella e le origliate). Ritengo invece che il racconto del giudice sia utile e scorra bene. In generale, trovo interessante lo stacco di ambientazione tra i due albi, una cosa abbastanza insolita che sicuramente permette alla storia di distinguersi da altre. Il primo albo devo dire di averlo trovato molto interessante, suggestiva l'ambientazione nella mesa, la fuga dagli apaches e l'incontro con la sentinella. Seppur difficile da credere che un uomo possa aver speso tanti anni in isolamento senza avere il minimo dubbio che la guerra fosse finita, resta il fatto che nel mondo reale esistono storie reali ma veramente inverosimili, per cui non vedo perché escludere che un uomo possa aver perso la cognizione del tempo e nell'isolamento il suo cervello possa aver rigettato l'ipotesi che le cose siano andate a finire male producendo un eremita ormai rassegnato a spendere i suoi anni a difesa di quel suo fortino/casa. Si tratta comunque dell'unico vero stratagemma di sceneggiatura che può risultare inverosimile, ma che comunque offre lo spunto per un soggetto interessante. Non trovo irreale l'espediente del mercante che mette la pulce nell'orecchio di Tex a fine primo albo. Un uomo che viaggia per lavoro e che proviene dalle stesse parti della sentinella potrebbe benissimo essere venuto a conoscenza di fatti di cronaca relativi alla famiglia del reduce, soprattutto se coinvolgono un potenziale governatore... Il primo albo quindi è da 7 per me, inclusi i disegni, e premiando soprattutto la fuga dalla mesa durante il temporale, veramente piacevole da leggere e suggestiva. Il secondo albo invece è più un classico, il potente di turno arricchitosi in modo illecito che deve fare i conti con il suo passato. La sceneggiatura non brilla e gli spunti interessanti che si potevano intravedere nel primo albo si perdono un po' con una sceneggiatura non all'altezza del soggetto complessivo. Mentre mi ricorderò della storia grazie ad un primo albo sicuramente particolare, credo che manderò nel dimenticatoio tutta la seconda parte che finirà per confondersi con storie simili o comunque non memorabili. Resta comunque una storia godibile, ma questo è un aspetto soggettivo, per me non esistono storie di Tex che fanno schifo, anche quelle meno riuscite si leggono e tengono compagnia, a prescindere dal disegnatore e dallo sceneggiatore (ripeto, è una considerazione personale e rispetto chi vive Tex diversamente). Per cui se l'avete in libreria, raccomando di leggerla almeno per la particolarità del soggetto e per il primo albo
  12. Si vero, può fare strano, non so come funzionava nelle famiglie ricche a quei tempi e in quei luoghi. Se si usava dare del voi al consorte, a quel punto il cognome stonerebbe meno. Però romantica la scelta di Montales che sceglie di essere chiamato solo così perché la moglie era solita chiamarlo così. Oltre all'analogia Fidel e Che, in Montales ci sono anche i tratti dell'Edmond Dantes, anche se a lui non era stata uccisa la moglie
  13. Forse farò storcere il naso al 90% del Forum, ma quando ho letto Fidel ho pensato a Castro e subito visto Tex nei panni del Che... In fondo nell'eroe del Messico Tex aiutò Montales a spodestare gli usurpatori e Montales intraprese la carriera politica, mentre Tex, seppur nelle istituzioni ha sempre sentito il bisogno di "esportare" giustizia altrove e dovunque ce ne fosse bisogno! Comunque, ho letto entrambe le storie e volevo fare due considerazioni. Storia di Monni/Ruju/D'Agata, bel soggetto e complimenti alla seconda prova di Monni in tal senso. La storia si legge bene e l'esordio (è la prima storia se non sbaglio ) di D'Agata secondo me ottimo. Si vede lontana un miglio l'ispirazione al maestro Villa e onestamente la trovo una cosa bella oltre che opportuna. Avrà tempo di aggiustare lo stile, ma intanto conosce il modello e si ispira a chi, dopo Galep ha dato un volto di riferimento a Tex. In fondo anche Bruzzo ha disegnato in modo magistrale l'ultima mensile, partendo da un primo albo con forti richiami e veri omaggi a Ticci. E non mi pare che ci sia stato nulla da ridire, anzi, benvengano simili lavori e artisti che sanno quale Tex è particolarmente amato dal parco dei lettori. Seconda storia, peccato la brevità, l'importanza della storia avrebbe meritato maggiore spazio e forse lo avrà in altri albi. Certo è che i disegni sono di altissimo livello. Boselli che ha nella penna l'abilità di usare tanti personaggi e sviluppare storie anche intricate e piacevolmente lunghe (ma alcuni lettori a volte lo criticano per questo e può essere un'arma a doppio taglio), quest'anno ha dato prova almeno in due occasioni di saper scrivere alla grande anche storie breve. L'agente indiano e la storia di Montales sul magazine hanno potenzialmente entrambe tantissima carne da mettere sul fuoco, eppure in un albo o poco meno, tutto fila, non ci sono buchi, e la storia scorre fluida. La speranza è che personaggi o situazioni accennate e narrate in tali storie possano trovare spazio nuovamente, magari con sviluppi ulteriori. Non commento il resto del Magazine che ammetto di aver letto di fretta catapultandomi sulle storie ma confermo, che se non ero intenzionato a comprare il Magazine considerandolo un'uscita secondaria, l'importanza delle storie e come le storie sono state sviluppate mi fanno pensare che alla Bonelli capiscono di marketing più del sottoscritto...
  14. LedZepp

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Eh infatti ho provato a cercarle online, i costi di spedizione equivalgono quasi al costo di un pacco da 100 buste. per carità nulla di folle, ma non è il massimo. Purtroppo ad Ancona, ho girato per fumetterie e nulla, addirittura ho chiesto se si potevano ordinare. Hanno detto di si, ma a distanza di tre mesi nulla...
  15. LedZepp

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Buongiorno Diablero, grazie del parere. Devo aver interpretato male allora i tuoi post dove ho percepito, forse a torto, un po' di amarezza in più, o essermi perso dei passaggi chiave. Infatti ho letto delle critiche ma evidentemente partendo dal presupposto che l'operazione resta a grandi livelli. Penso tu abbia ragione, perlomeno per le prime due serie sicuramente che vale la pena avere, anche se costicchia il tutto (prezzo comunque più che giustificato e che non critico, ma alla fine è una spesa che può avere un suo peso). L'unica cosa è che forse io sacrificherei si altro, ma non la regolare e il Texone... quelli verrebbero comunque prima, ma anche qui il tuo commento è chiaramente riferito ad una situazione estrema che spero non ci dovremo trovare ad affrontare. Sui raccoglitori, avevo pensato dopo il primo, che comunque mi piaceva avere, (e ammetto che mi piace anche l'effetto di sfogliarne le pagine con le strisce sistemate e ben visibili) di smettere e comprare le bustine per striscia singola e infilare il tutto in una bella scatola risparmiando spazio e soldi. Ma mi sono fatto tentare... Diciamo che la situazione economica non è pesante o da indurmi a fare scelte particolari, semplicemente normale, quindi sono nella situazione di chi magari si pente un po' dopo un acquisto, rendendosi conto che i soldi non crescono sugli alberi, ma la cosa non mi danneggia (per ora). Certo è che 10 euro una tantum e per un paio di raccoglitori non impattano sul continuare le strisce che vengono sui 20 euro al mese per diversi mesi/anni....ma in sostanza capisco il senso di quel che dici e infatti non credo andrò oltre coi raccoglitori grazie ancora! Vedo che ricorre questa soluzione estrema, che dimostra l'apprezzamento verso le strisce... beh, mi fa piacere e mi ricarica un po' l'entusiasmo che stava scemando, forse proprio perché non trovando il tempo di leggerle per ora le vedo solo come un accumulo di materiale che costa soldi, che mi osserva dalla libreria e a cui non riesco a dedicare attenzione. Me le godrò tra qualche mese spero... Grazie anche a te! si la soluzione delle scatole sarà anche la mia... E concordo col piacere aggiunto dato dal formato inusuale, almeno per chi ha avuto le prime esperienze con i fumetti a partire dagli anni 2000 come me... Non so se si può chiedere, ma avendo avuto difficoltà serie a reperire buste per il formato striscia, e dal sito WR non riesco a capire come comprarle, ammesso che si possa, voi (se le usate) come vi rifornite?
  16. Però se ci pensi è un bel marketing, ed invece intelligente. Compri la mensile perché è la mensile (a prescindere da streghe improbabili), ma anche gli speciali e fuori serie perché ci stanno storie fondamentali e personaggi come Montales... io in genere non pensavo di darmi anche al Tex Magazine ed invece.... comprato stamattina! Purtroppo credo che non sia la serie mensile a pagare il prezzo delle tante uscite. Credo che sia il lettore che per poter seguire tutto di Tex e non perdersi episodi di serie A sia costretto a spendere di più...o a fare delle scelte amare...
  17. Borden, il mio post era ironico, ma forse non l'ho reso bene o forse non ti riferivi a me. Ci mancherebbe che ci sia bisogno di un addetto marketing (io faccio altro di mestiere), o che ti si voglia dire come gestire un formato che conosci. Il "Fate sapere se serve un impiegato a dar mano forte nel settore marketing, felice di prestare aiuto" era come per dire "vedete, non ci vuol nulla a far marketing, ve lo faccio io", ma chiaramente in veste ironica perché non ha senso dover pubblicizzare la qualità del magazine, semmai si pubblicizza l'uscita del magazine risaltandone il contenuto, e così viene fatto, quando si da per scontato tra l'altro che un prodotto speciale non venga fatto come contenitore di un contenuto minore (almeno non nelle intenzioni, poi può capitare). In realtà con il mio post in cui ti ho citato volevo supportare quel tuo post in cui sostieni giustamente che il fatto che Tex Magazine abbia un pubblico meno ampio di acquirenti, non giustificherebbe il relegarci storie minori, e questo magazine da quel che si legge ne è la prova, ma il mio intervento poteva essere interpretato in ambo le direzioni in assenza di faccine, e nella sua brevità. Soltanto un incomprensione ma sono sulla tua stessa lunghezza d'onda, e ci tenevo a chiarirmi.... buona giornata
  18. Basta scrivere nella quarta di copertina di un qualsiasi albo della mensile qualcosa come "Raga, a sto giro comprate il Magazine, le storie sono da serie regolare ma non avevamo spazio e le abbiamo messe li. Ci si becca li". Fate sapere se serve un impiegato a dar mano forte nel settore marketing, felice di prestare aiuto. ps: Magazine comprato, per ora non ho dato uno sguardo approfondito ma ho avuto soltanto il tempo di annusare la carta e confermo che per ora l'uscita è di qualità
  19. LedZepp

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Ciao, volevo fare una domanda. Sto acquistando le strisce, ma ultimamente stavo valutando l'idea di non comprare il secondo raccoglitore e di interrompere le strisce alla prima serie. Questo perché ho già gli albi di Tex con tutte queste storie e quindi cercherei un compromesso tra avere qualcosa di non censurato ma senza spendere un capitale per fare tutta la raccolta. La motivazione è infatti economica dato che mi trovo a dover scegliere tra le strisce e se comprare di volta in volta gli speciali e i fuori serie che pure vorrei avere o acquistare con maggior leggerezza. Premesso che poi questa mattina ho comprato comunque il secondo raccoglitore (e quindi forse andrò avanti oltre la prima serie per un po'), le strisce in uscita e comunque anche Tex Magazine, mandando al momento in vacca i miei propositi, vi chiedo: Per chi queste strisce le sta spulciando e leggendo (io le compro, le sfoglio al volo ma mi riprometto di leggerle tra qualche tempo dato che le prime storie di Tex le ho fresche di lettura), vale la pena proseguire? Ho letto gli interessanti interventi di Diablero e le discussioni sul fatto che queste strisce presentino a volte degli errori che lasciano intendere che l'operazione seppur meritevole ha delle pecche nella cura, e mi chiedevo quanto secondo voi, alla luce di quanto visto fino ad ora, tali "errori" possano inficiare sulla godibilità ed il valore di queste strisce (non tanto collezionistico ma come materiale su cui affidarsi per poter dire "sto leggendo il vero Tex delle origini così come era"). Lo chiedo perché chiaramente per ognuno vi è una componente soggettiva (io ad esempio ancora non riesco a farmi un'idea se certi piccoli errori mi disturbino a tal punto da perdere interesse) ma chiaramente vi è anche la componente oggettiva (ovvero quanto la mancata cura di alcuni dettagli può indebolire la qualità dell'operazione e soprattutto in relazione a precedenti edizioni di anastatiche; in sostanza, queste anastatiche restano comunque le migliori in giro e questi errori sono banali nel seno di una operazione appunto anastatica o sono madornali a prescindere dalle vostre opinioni e sensazioni?). Grazie a chi volesse darmi un'opinione ed un parere a riguardo buona giornata
  20. LedZepp

    [Texone N. 37] Old South

    Texone recuperato in questo sabato di gennaio. Che dire, disegni davvero godibili e anche la storia si legge volentieri. Si, alcuni espedienti sono un po' inverosimili (il cannone per nascondere l'oro, il cannone trascinato da un cavallo etc.,) ma nel contesto della prova, sono licenze che si possono concedere, almeno dal mio punto di vista. E poi, non è detto che tutto debba avere un senso o che gli uomini dei fumetti debbano comportarsi secondo logica, attuando sempre le scelte migliori, se consideriamo che questo di certo non accade così spesso nella vita reale. Ci può anche stare adottare qualche scelta del genere per costruire anche dei finali spettacolari, l'importante è non sovraccaricare una storia di elementi irrealistici... La presunta morte di Carson mi ha fatto prendere un colpo, ma mi è bastato un secondo per capire che non era possibile. Al tempo stesso mi ha tenuto incollato alla storia per vedere come fossero andate realmente le cose, ed in tal senso il racconto dell'indiano sulla morte di Carson (supportato dalle illustrazioni) è risultato particolarmente utile per rendere la vicenda più forte, almeno per qualche secondo. Avendo letto alcuni commenti sul prezzo del Texone, che reputo popolare per la qualità che si propone (alta), direi che già solo la presenza di Justine ne giustifichi il prezzo. A me non dispiace che si sia parlato poco dei sudisti di Old South, mi dispiace che lei si sia vista così poco!
  21. Vero, ma trovo però poco sensato spendere diverse pagine in una storia di base abbastanza breve per mostrare questo aspetto, e poi non dire più nulla a riguardo. Non so, l'impressione è che già con Proteus vi sia poca possibilità di creare trame complesse e diverse, quindi inserire qualche pagina che coinvolgesse anche di più Tiger e la situazione alla riserva, e Carson e Kit, avrebbe dato più ampio respiro. L'impressione è che l'obiettivo fosse portare a casa un compitino, farla breve e facile, soprattutto guardando al resto della storia e come la sceneggiatura viene sviluppata... Comunque non voglio fare il rompiscatole eh, confermo che si legge comunque piacevolmente come tante altre storie, ma è più un riempitivo e di certo una storia che non rileggerò se non nei giorni lontani della mia pensione.....
  22. Storia appena letta. Divertente e perfetta per passare un'oretta e mezza in totale relax, ma se si inizia a ragionare sulla sceneggiatura vengono fuori buchi e incongruenze assurde a cui meglio non pensare. Al di là di come viene usato Carson, un povero scemo che finisce in trappola (è la terza storia di Nizzi che leggo in tre giorni in cui Carson finisce in mano ai nemici; Mefisto 501, la setta dei tre K e ora questa; ma che c***o!!!!), e della figura da piagnone di Kit Willer, qualcuno mi spieghi perché Carson, eroe di grande fama viene mandato sul patibolo, mentre Proteus con gli stessi delitti e vari altri in aggiunta e di certo non con un grande fama alle spalle si becca i lavori forzati? Vogliamo parlare della gabbia nel circo dalla quale Tex riesce a fuggire con un balzo, mentre tigri e leoni apparentemente no? Di come il duello con le belve non desta troppi problemi a Tex? Del fatto che l'incontro con Tiger Jack è totalmente inutile in quanto non si vedono minimamente i soldati far visita alla riserva in cerca di Carson? Non ho letto i capitoli precedenti ma mi pare di capire che poi ci sia sempre una certa ripetitività con questo personaggio. In ogni caso, Tex si ama, e nel fumetto non si può chiedere spiegazioni su tutto, ma diciamo che l'autore sembra avere poca fantasia... Ho votato con un 7 per i disegni che tengono in alto una storia comunque sufficiente e godibile, a patto che ci si accontenti di qualcosa di abbastanza semplice
  23. Condivido la correzione del lettering e l'idea di una edizione definitiva dove si vadano a prendere disegni e testo fedeli all'originale ma cercando di correggere i chiari errori di lettering. Non so se fattibile, ma credo che il materiale sia reperibile non meno di quanto lo sia con le strisce... Per quanto si tratti di albi rari, penso che i primi numeri di Tex originali e in prima edizione in circolazione in buono stato non siano coì pochi da rendere impossibile o impensabile l'operazione..Chiaramente non è nemmeno come bere un bicchier d'acqua, ma penso che l'operazione potrebbe avere un buon seguito... Nel mio caso, ho quasi tutti i numeri fino al 100, ma praticamente sono misti TuttoTex, Tre stelle e ristampe costola bianca ma con prezzi sopra alle 200 lire. Per cui dato lo scarso valore, comprerei le "ristampe in edizione definitiva" come le hai saggiamente denominate, praticamente per tutti, darei via i TuttoTex e terrei imbustati e inscatolati gli altri, per il valore affettivo che hanno per me. E dal 100 in poi colmerei i buchi sicuramente e sostituirei quelli messi male, che non sono pochi... In pratica almeno 400 numeri li comprerei
  24. Ho votato! E devo dire che per una discreta parte delle domande sono d'accordo con la maggioranza o quasi del forum (votante)... Comunque, dato il successo dell'operazione strisce, se non si dovesse proseguire oltre la serie 4, io vedrei bene una ristampa di Tex gigante dal numero 1, quindicinale, con costola bianca e senza censure (quindi identica alla prima edizione) ad eccezione del prezzo che chiaramente è quello attuale ed un eventuale scritta interna che confermi si tratti di una riproduzione anastatica o quasi (se il bollino del prezzo cambia non possiamo parlare di riproduzione fedele). Io la comprerei e darei via le vecchie ristampe e gli albi messi male e uniformerei la mia "raccolta". Non so se Bonelli sta pensando ad una ristampa (dato che ce ne sono già diverse ma comunque di albi post 400) ma io le trovo sempre utili e qualora si facesse potrebbe essere un'idea quella di avere una grafica della costola e delle copertine non diversa dalla prima edizione. Io mi ci butterei di testa precisazione. Avevo dimenticato Tex Classic, che però è a colori, di dimensioni diverse e quindi mi pare un'operazione diversa da ciò che ho proposto...
  25. Domanda, sto leggendo ora la storia "La croce fiammeggiante" con secondo albo "la setta dei tre K" di N***i. In che genere la inquadrereste, avendo a disposizione una definizione secca? Devo dire che il primo albo scorre alla grande, sceneggiatura e disegni lodevoli, la scena della scazzottata nel saloon a inizio storia è forse tra le migliori viste su Tex per me e ne sto rimanendo positivamente sorpreso in generale. Anche se dall'anteprima intuisco che nel secondo albo, Carson verrà probabilmente rapito.... seconda storia di N***i di fila che leggo in cui Carson finisce in mani nemiche... Comunque non so se i tempi fossero maturi, ma per quel che mi riguarda, e fermo restando che anche il primo Tex di GLB resta uno spettacolo, in fin dei conti un Tex meno centrale ma inserito in storie di ampio respiro e corali ne beneficia in termini di realismo. Uno stratagemma da usare ogni tanto per restituire a Tex l'aspetto di un essere umano ma comunque eccezionale e superiore agli uomini della sua epoca
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