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LedZepp

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Tutto il contenuto pubblicato da LedZepp

  1. LedZepp

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Perdonami Gunny, ma è troppo facile dire "io sapevo di non far partire un flame". Perché così fai il processo alle intenzioni a Diablero e lo scrivi anche (per te lui agisce sapendo di creare flame ma tu sei al di sopra di ogni sospetto) su un comportamento identico al tuo (anzi il tuo post era sicuramente meno carino verso l'autore). La differenza è che io reputo ok entrambi i post, tu pensi che solo Diablero sia meritevole di censura. Quindi io che ho commentato in risposta a Diablero per il mio primo post qui ho alimentato un flame cascando nella sua trappola? Sarei complice? E lo siete voi che solo in presenza di una sana ironia avete iniziato una polemica sfociata in accuse personali come in quest'ultimo post? Pur non amando Nizzi, io ho argomentato dicendo che invece lo comprerò questo albo. Non ho visto flame e offese personali, al massimo uno scambio tra me e Grande Tex che reputo comunque entro i limiti del rispetto (anche se lui ha provato a farmi passare per lo snob che reputa inferiori i Nizziani senza alcuna base, ma lasciamo correre). Al massimo vedo un OT o un po' di bagarre, ma flame proprio no, lo stai cercando tu ora ma io di sicuro chiudo qui la mia presenza su questo topic e mi appello all'intelligenza di Diablero di non cadere nella provocazione e rischiare magari qualche richiamo! Non vedo nei comportamenti di Diablero atteggiamenti da flame, se poi tu vivi la sua ironia come una cosa personale e inizi a dargli corda conoscendolo, l'ingenuo (detto con accezione bonaria) sei tu che ti ci butti in piedi. Questo tuo ultimo post a me personalmente non piace e lo trovo fuori luogo perché fino ad ora è l'unico vero attacco personale e l'unico che in forum di gente adulta merita di essere riportato e lo faccio io! Mi piace come si esprime Diablero a volte? No, tanto che al mio esordio sul forum gli risposi stizzito ad un suo post un po' perculante. Ma siamo adulti, finisce li e ci si confronta e sono più le volte che ho apprezzato i suoi interventi. Vedo verso di lui un atteggiamento davvero pesante, anche andandomi a rileggere vecchi post dove sempre riportate, insieme ad alcuni volti noti, all'attenzione degli admin il comportamento di Diablero anche su topic di chiarimenti su altri utenti, o anche quando Diablero si esprime seppur in modo critico nei limiti del rispetto. Un tentativo costante di metterlo sotto la lente di ingrandimento che trovo davvero spiacevole. Sarà una mia personale sensazione ma percepisco un astio personale verso qualcuno che semplicemente esprime delle opinioni su un autore che evidentemente per voi è intoccabile. E penso valga sempre la regola... vi sta sul cazzo? bloccatelo, silenziatelo, ci sarà un modo per ignorare i suoi post, che però non mi sembrano un pericolo per il forum e che a me non scandalizzano e quindi vorrei che si evitassero censure psicologiche e linciaggi. Finiamola, Diablero non compra l'albo, io lo compro con un po' di timore, voi altri evidentemente volete godervi appieno il canto del cigno di cui molti lettori ne hanno invece abbastanza. Il mondo è bello perché vario, evitiamo censure preventive sui topic o intimidazioni a non partecipare alle conversazioni però!
  2. LedZepp

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Lungi da me difendere Diablero, che si sa difendere da solo, ma Diablero ha esordito in questo topic con un commento di una riga, ironico, ma per nulla offensivo. Non gli piace Nizzi, e finché non offende o usa modi impropri, per me è libero di commentare dove vuole, a maggior ragione se ironico e leggero. Non mi pare poi che abbia fatto partire alcun flame, oltre a un paio di commenti di Diablero, sempre piuttosto ironici, in risposta ad altri utenti che lo hanno quotato, l'unico che ha espresso qualche perplessità mi pare sia stato io o forse anche qualcun altro, ma credo di poter dire, il tutto in modo rispettoso senza stroncare una storia di cui non sappiamo nulla. Siamo lettori di Tex, se permetti sono libero di dire che sono preoccupato da una storia così lunga di Nizzi (pur comprando probabilmente l'albo). Vi è forse il delitto di lesa maestà? Non significa essere prevenuti, mentre per Diablero la sua "prevenzione" mi pare una roba normale. Se un autore non ti piace non lo compri, se un personaggio non ti piace non lo compri. Lo fate anche voi immagino con le cose che non vi piacciono. Quel che vi da fastidio è che lui lo dice e ripete, ma finché argomenta o riesce a produrre dei contenuti ironici, e senza risultare offensivo, io direi che tentare di impedirgli l'accesso ad un topic sia alquanto fuori luogo. Questa la mia opinione da semplice utente. Il flame semmai rischia di partire da chi fa del vittimismo per far passare l'interlocutore come offensivo, o chi addirittura paventa l'esclusione di utenti da specifici topic in base a regole inesistenti. Nizzi è un argomento divisivo pare di capire. Ci sono due opzioni, o non ci si parla tra visioni opposte per paura del confronto o lo si accetta perché è così E @Gunny scusami ma tu fai come il bue che da del cornuto all'asino. Dici che Diablero dovrebbe aver la decenza di non commentare nei topic delle storie di Nizzi, quando Diablero ha esordito in questo topic con una linea per dire che non lo comprerà. Beh, tu di Maxi non ne hai comprati altri sulla base di un pregiudizio verso Zamberletti e non hai certo fatto a meno di farcelo sapere Non siamo giustizialisti, io sono dell'idea che sia il tuo che il post di Diablero fossero ok, anche se tu ci sei andato forse più diretto contro l'autore di quanto fatto da Diablero che è stato perlomeno ironico. Anche tu volevi far partire un flame? Anche tu dovresti essere escluso da certi topic? Direi di no, viva la libertà di espressione entro limiti dettati dal buon senso, e soprattutto viva l'onesta intellettuale di applicare agli altri le stesse regole che applichiamo a noi stessi
  3. LedZepp

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    guarda che possiamo discutere di tutto, anche di fronte al bianco e nero o all'oro e al blu di un vestito (illusione ottica che ha spopolato poco tempo fa), o che la terra sia piatta o sferica. La gente discute di queste cose, ma questo non le rende soggettive. La terra non è piatta per fare un esempio, anche se esistono associazioni che supportano questa teoria e la donna non è stata creata da una costola anche se il libro più venduto al mondo dice questo... discutere di qualcosa non significa che sempre entrambe o le varie le posizioni siano vere. Continuo a credere che "il non mi interessa" non sia un'opinione nel merito di una storia, ma una presa di posizione dato che si applica sempre e comunque al modo di leggere, ma non è una questione così fondamentale da discutere per oltre due post. Io comunque questa storia non la stronco a prescindere, spero anzi di restare sorpreso. Sicuramente i disegni non deluderanno
  4. LedZepp

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    No, dire che non ti importa non è un'opinione ma una presa di posizione, ovvero "sti cazzi" e nel tuo caso basata su preconcetti perché Nizzi lo difendi anche quando indifendibile. Se qualcuno argomenta e tu rispondi "non mi importa" la tua non è un' opinione, semplicemente non ti poni nemmeno il problema e dai valore ad altre cose di quel fumetto. Non facciamo passare per opinioni tutto, a meno che il sacrosanto diritto di sbattersene e quindi l'assenza di un'opinione possa essere essa stessa considerata una forma di opinione. Hai il diritto di dire "non me ne frega" ma non stai esprimendo un'opinione, ma soltanto ti arrocchi su una presa di posizione senza entrare nel merito perché nemmeno ti interessa farlo! Un po' come chi alle elezioni non sa nemmeno dove si trovi la sua tessera elettorale perché tanto "io non voto a me non interessa" dicendo però di avere una propria opinione. Magari ha un'opinione politica, ma rifiutandosi di condividerla e argomentare, per gli interlocutori quella persona non ha un'opinione e non si pone nemmeno il problema. Concedo il paragone sulla benzina, meglio del mio ma io cercavo di estremizzare. Se sei ricco e hai soldi da buttare puoi affittare una Ferrari (o comprartela), affittare una pista (o comprartela), finirci gomme e benzina e spendere migliaia di euro al giorno. Io però non sono ricco, non ho una quantità illimitata di Tex a cui attingere mensilmente come inediti, di Maxi Tex ne escono ogni tot. Ed essendo quindi qualcosa di limitato penso che si debba anche garantire una certa qualità come per tutto e non mi basta comprarlo e leggerlo spegnendo il cervello per potermelo godere. In altre parole, io non ho tutta la benzina del mondo da sprecare e non posso comprarmi tutte le auto che voglio, ma amo guidare, per me quindi è un peccato trovare in edicola una storia del personaggio che amo, trattato a pesci in faccia e scritto male (oggettivamente, ovvero sulla base di errori evidenti e quasi irrispettosi del personaggio). Non chiedo i promessi sposi, ma un bel fumetto degno del suo nome. Senza far troppa filosofia, la cosa è molto semplice, a te piace la roba che scrive Nizzi, anche quando Nizzi non ha ispirazione perché ti ho visto/letto difenderlo anche su cose irricevibili, magari perché ti sei sentito attaccato a tua volta da altri utenti, questo non lo so, ma va bene tutto, solo non eleviamo storie scritte male a storie spettacolari solo perché spassose, seppur insensate. Trovo poi svilente per Nizzi stesso ridurre il tutto a un "basta divertirsi, poco importa se una trama non ha senso" cosa che hai scritto più o meno in questi termini qualche tempo fa rispondendomi su discussioni simili. Per uno sceneggiatore dovrebbe essere una pugnalata tremenda questa frase. A me Nizzi piace o no a seconda di come scrive Tex e senza particolare simpatia/antipatia, allo stesso modo ragiono verso Borden (che però ha scritto e scrive Tex decisamente meglio e non solo per i miei gusti ma perché Borden ha capito Tex, probabilmente anche Nizzi, ma Borden si impegna a conservarne tratti importanti probabilmente anche per rispetto verso GLB). E invece esistono storie oggettivamente ben fatte, non esistono solo la logica della trama e la sua coerenza. Esiste la recitazione del personaggio, lo stile del dialogo, la qualità e la caratterizzazione dei personaggi secondari, gli scenari, i passaggi chiave delle sceneggiature e la loro gestione, la fedeltà alla tradizione e tante cose che possono rendere una storia oltre che piacevole e soggettivamente buona, anche oggettivamente ben curata. Non è solo il filare della trama a contare. Quando tu dici "ma metti che a uno non piacciono,per lui non saranno oggettivamente ben fatte" dimostri però di confondere soggetivo e oggettivo. Se a me non piace una cosa si tratta di soggettivo, ma non posso dire che oggettivamente è fatta male. Ci sono storie di GLB che a me non hanno fatto impazzire, per la tematica ad esempio (io non amo le storie in messico o con messicani) ma riconosco che si tratta di storie oggettivamente importanti e ben fatte (L'eroe del Messico per me è un esempio perfetto, storia che ho letto senza troppa gioia ma che riconosco essere ben fatta e con un concentrato di Tex). "Ogni storia è soggettivamente ben fatta,poi ci sono quelle che statisticamente incontrano i gusti della maggioranza di persone". Io non capisco il senso di questa frase. Volevi dire oggettivamente? Impossibile che ogni storia sia soggettivamente ben fatta, significa che piacerebbe a tutti. Ma anche impossibile che ogni storia sia oggettivamente ben fatta come forse intendi tu. E comunque io non parlo dei gusti, parlo di cose che puoi misurare, ovvero il Nizzi che ricorre sempre agli origlioni, che da a Tex comportamenti fuori dai canoni del personaggio, o dialoghi imbarazzanti per Carson etc etc, errori banali di sceneggiatura, trame incoerenti o palesemente illogiche Nessuno ci tiene a che tu smetta di divertirti. Mi chiedo solo come si possa apprezzare un fumetto che cerca di essere reale, nei limiti del possibile, quando si portano in scene situazioni ridicole e surreali. Penso che a te Nizzi però piacerebbe anche se dovessi leggerlo in ginocchio sui ceci, ma perché mettersi in situazioni estreme, io ti ho scritto qualcosa di diverso, tu purtroppo rispondi così. Hai forse la coda di paglia, ti ho forse mai dato dello stupido? Il vittimismo non attacca con me e ti chiedo cortesemente di evitare, personalmente ho risposto al resto, ma su questo ti dico che si chiude ogni possibile conversazione perché è un atteggiamento che trovo davvero spiacevole e fastidioso. Ho criticato delle tue affermazioni, magari anche in modo fermo, ma non ti ho dato dello stupido o dell'inferiore e non ho neanche esteso questo concetto ad altri fan di Nizzi. Mi dai però l'impressione di rispondere come chi non ha argomenti e queste due tue risposte estrapolate sopra me ne danno conferma oltre ad essere un bel modo, semmai da parte tua, per buttare benzina contro i detrattori di Nizzi (che argomentano e non a prescindere) e cioè magari farmi passare per snob o per uno che insulta ed è intollerante. Resta il fatto che è un bene che Nizzi abbia concluso la sua collaborazione con Tex, soprattutto dopo le sue recenti interviste, credo fosse al capolinea nei rapporti e dal punto di vista artistico (per Tex). Ma non sono uno di quelli che vorrebbe vedere non pubblicate le sue storie ultime, anzi le comprerò seppur col timore di andare incontro a roba poco ispirata. E sono uno che riconosce anche il suo lavoro, nel bene o nel male, di transizione con Bonelli, e di scrittura intensa per assicurare l'uscita di Tex negli anni. Non sono uno che vi reputa inferiori, sei tu che vuoi farmi passare per tale, ma è un tuo problema.
  5. LedZepp

    [741/744] Sierra Nevada

    Non ho scritto che Mefisto non debba prevalere in determinate situazioni. Ho scritto che i pard ad eccezione di qualche contatto per tre albi vagano abbastanza alla cieca. Può essere un escamotage per attirarli in una trappola, e funziona una volta, ma per tre albi affilati e con tale lentezza narrativa non lo reggo bene. Con Mefisto è accettabile, è sempre così, duelli a distanza, ma magari a questo giro considerando la lunghezza della storia si poteva fare qualcosa di nuovo e non di già visto. Questa seconda parte per me è roba vista e rivista con la differenza che è stata allungata e che ci è stato messo dentro Yama vegetale. Se tutto si risolvesse con una lite in casa Dickart, penso sarebbe la ciliegina in negativo sulla torta di questa seconda parte. Evento epocale: Mefisto Yama e Lily insieme ad affrontare Tex, ti aspetti collaborazione, integrazione tra i personaggi, con ruoli diversi a mettere Tex in difficoltà su più fronti (lo spero ancora e secondo me sarà così seppure con qualche malumore magari). Al momento però Lily è totalmente inutile, passa dal riportare in vita il fratello e a uccidere il suo stesso marito come segno di fedeltà verso Mefisto, al dimostrarsi insofferente a Mefisto dopo che lui la fa evadere dal carcere. Capisco riparare le storture della storia di Nizzi, ma forse in quella storia la Lily priva di scrupoli era forse la cosa migliore. Yama passa sei albi a fare il vegetale/scemo per poi mandare tutto all'aria al settimo albo con una litigata. Spero davvero non si risolva tutto con tradimenti reciproci e litigate, sarebbe davvero triste e banale. Non condivido il tuo scenario e non mi sembra molto interessante. Che Tex non sia centrale, beh ormai Borden ci ha abituato a storie del genere e va anche bene, ma mentre nella storia delle navi perdute non è centrale ma comunque carismatico, qui è davvero impalpabile e noioso
  6. LedZepp

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    se qualcuno muove una critica e la argomenta e la tua risposta è "non me ne importa molto" quella del tuo interlocutore rimane una critica valida mentre la tua non è una opinione ma l'assenza di un'opinione o il disinteresse a farti un'opinione, ergo perdi il diritto però di smontare la critica altrui con un semplice "per me non è un difetto o non mi importa". Un po' come dire "cazzo mi frega se aumenta il prezzo della benzina, tanto io vado a diesel", questo non toglie che il prezzo della benzina è spropositato. Se poi un problema di sceneggiatura o un personaggio stravolto nelle sue caratteristiche fondamentali per te non è un difetto, vuole dire che leggi i fumetti o ti approcci all'arte senza alcuna pretesa, o più semplicemente che non ti interessa approfondire. Ma questo non cambia che Nizzi in molte storie tratti Tex in modo ridicolo. Se tu ti diverti con storie sgangherate, questo non rende quelle storie oggettivamente ben fatte, ma soggettivamente per te piacevoli. Diversamente molte storie di Tex oltre a essere piacevoli sono oggettivamente ben fatte perché in linea col personaggio, coerenti e senza scene e situazioni assurde. Concordo infine che puoi anche non divertirti esercitando una critica eccessiva come Diablero (anche se spesso si limita a riportare cose condivisibili), ma fatico a capire come un adulto possa all'opposto divertirsi anche quando una storia non ha senso o vengono create delle incongruenze e scenette surreali in un fumetto che cerca di essere un minimo reale e credibile (per quanto possibile). Che poi se tu sei un fan di Nizzi (uso il termine fan in modo positivo e non per sfottere) e il tuo livello di critica è "non me ne importa o questo non è un difetto" non è che fai un gran servizio a Nizzi....
  7. LedZepp

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Eccomi, ma non perché io muoia dalla voglia di leggere Nizzi, ma solo per i disegni, immagino la delusione di un disegnatore che può aver dedicato mesi e mesi di lavoro per essere poi pubblicato anche in un clima non proprio idilliaco verso Nizzi per le sue ultime sparate su Boselli e non solo per quello ma anche per la qualità delle ultime prove e di molte altre, con magari vendite penalizzate. Però ho sempre un po' di timore ad aprire una sua storia, a prescindere dall'epoca, dentro c'è un Tex davvero fuori canone in molti casi, anche se ci sono delle eccezioni piacevoli, come il primo Texone per me che adoro, ma li c'è un Tex cazzuto, non il pollo/piccione. Non credo servano avvertimenti ormai. C'è a chi piace nonostante tante storie antiTexiane, tralasciando la simpatia personale, che vien da dubitare che chi adora a tal punto Nizzi, al limite della genuflessione, possa definirsi un amante del vero Tex. Che poi quale è il vero Tex? Ce ne sono in effetti diversi e alla fine l'unico canone possibile è quello di dire che il vero Tex è quello scritto da GLB, mi pare ovvio, ma non così è per molti. Poi c'è chi non sopporta il Tex di Nizzi, come immagino te, fino a trovarlo offensivo e questa categoria non necessita di avvertimenti. E poi nel mezzo chi lo legge senza slanci particolari e quindi se ne frega, magari Tex lo legge sulla tazza del cesso saltando anche qualche ballon (nulla contro la lettura fecale, da sempre attività rispettabilissima, ma alla quale spesso segue una rilettura più attenta), e lo usa ancora per segnarsi i numeri di telefono in copertina. Io ne leggo le storie migliori con l'animo del terzo gruppo e le peggiori con l'animo del secondo gruppo. L'unico Nizzi che ad oggi mi ha fatto godere è come detto quello del primo Texone, non ricordo sue altre storie da spellarsi le mani. Ah si mi è piaciuto anche il primo almanacco, storia sicuramente semplice ma di un certo romanticismo che apprezzo molto
  8. LedZepp

    [741/744] Sierra Nevada

    Letto anche il terzo albo di questa seconda parte della saga con Mefisto. Rispetto ai primi due albi c'è un po' più di azione ma a mio avviso il carico dei dialoghi, non la lunghezza ma la pesantezza, finiscono comunque per smorzare la tensione e rendere la narrazione, seppur più piacevole rispetto ai due mesi precedenti, comunque abbastanza lenta. Si continua a veder l'impegno di Borden nel cercare di dare a questa storia una ricchezza ed un valore aggiunto con dialoghi ricercati.... ma a mio avviso c'è troppa carne al fuoco e cotta per troppo tempo. Proseguo mettendo l'avviso di possibile SPOILER anche se molte delle cose che scrivo sono quasi ovvie nello sviluppo della trama. Mentre la prima parte della saga a Frisco era ben calibrata con albo introduttivo, albo esplosivo e albo semi conclusivo con la giusta dose di dialoghi e azione, nella seconda parte ci sono due albi lenti con dialoghi spesso eccessivi con un tentativo quasi di fare un trattato di demonologia che però da l'impressione di essere approssimativo e confusionario, un terzo albo ancora semi introduttivo con le squadre che continuano a formarsi (buoni contro cattivi) e un primo accenno di vero scontro tra i protagonisti, e un quarto albo che probabilmente ha bisogno delle pagine aggiuntive non per fare un regalo ai lettori, ma per evitare un finale troppo frettoloso, dato che tutta questa carne al fuoco e brodo allungato dovranno risolversi, si spera dopo 7 mesi, in un albo solo. I disegni, per quanto Civitelli sia un gran maestro ed artista, sono perfetti nei grandi scenari, ma nelle situazioni horror risultano almeno per me piatti in termini di suggestione come nella scena delle mosche che assumono le sembianze di una maschera/demone. In genere mi piace lo stile di Borden, ma questa seconda parte soffre inevitabilmente un cambio di passo al rallentatore rispetto alla prima, anche se chiaramente lo schema Frisco-> fuga di Mefisto dopo prima mezza sconfitta-> inseguimento in luoghi spettacolari rimane valido, ma secondo me sfruttato male, riducendo molta della sceneggiatura a dialoghi e dialoghi, castrando letteralmente anche il potenziale di Civitelli nella rappresentazione degli spazi aperti. Seconda parte davvero confusionaria con Borden che porta a spasso i pards, con tre albi in cui questi sono degli oggetti estranei rispetto a Mefisto. Confermo un'opinione espressa sempre in questo topic il mese precedente, questi primi tre albi potevano tranquillamente stare in due mesi e forse anche meno, con una seconda parte della saga simmetrica con la prima, e cioè sempre di tre albi al massimo e per un totale di sei per l'intera saga. Il risultato della seconda parte, considerando che è una seconda parte di una storia ed è già da sola lunghissima, si prende davvero troppo spazio per di fatto regalarci cosa di nuovo? Yama era rinsavito in parte già nella prima parte a Frisco, la sorella di Mefisto ha un ruolo da comparsa, quasi meno che Ruth. Io mi sto un po' annoiando e Mefisto mi piace pure!
  9. LedZepp

    Copertine Seconda Serie Gigante n° 1-10

    Seguendo il post di KitWiller, chiedo a @TexFanatico e a chi deve decidere in merito, se posso avere anche io accesso alla sezione sopra citata con spostamento di questo topic in quella sezione, sicuramente più appropriata. Confermo che vorrei occuparmi di aggiornare le copertine, in collaborazione con chi come KitWiller ha anche interesse nel contribuire, partendo dalla seconda serie gigante di cui posso occuparmi nelle modalità riportate in questo stesso topic, se lo ritenete un valido contributo. Fino a qualsiasi riscontro degli admin, mi asterrò dal creare nuovi topic sulle copertine, riprendendo solo post-approvazione
  10. Secondo me Pedro è uno di quei personaggi che potrebbero tornare nella Tex Willer e che non possono morire, come avviene per i vari Brandon etc, nella regolare. Già comparso due volte se non sbaglio nell'arco di 40 numeri, meglio di Montales per esempio ai suoi inizi nella regolare
  11. LedZepp

    [312/314 ] Gli Strangolatori

    Ho letto questa storia per la prima volta negli ultimi due giorni, nell'ambito delle mie letture di Tex comprati ai mercatini anni fa e mai letti, negli archi dal 300 al 330 e dal 501 a storie come Muddy creek, anche con lo scopo di approfondire e ripassare il lavoro di Nizzi su Tex. Che dire, parto dai due aspetti migliori della storia, i disegni e il soggetto. Galleppini sarà stato non più quello giovane delle prime storie ma nei suoi disegni comprendo appieno la poesia del fumetto, con ambientazioni tra foreste, fiumi, labirinti sotterranei e scene di naufragi, dove Galep si supera. Le riprese, le angolazioni sono capolavori, e Galep in questo non ha perso neanche per un po' (anzi tutto il contrario) la capacità di far sognare, come nessun altro è stato capace di fare per me su Tex. Le prime due copertine della storia molto belle, specialmente la seconda davvero suggestiva, la terza meno di mio gusto... Il soggetto aveva il potenziale per una storia memorabile, tra le migliori possibili, perché offre dei personaggi insoliti, delle ambientazioni particolari e lo spunto per una trama sicuramente brillante, ma la sceneggiatura di fatto è da storia piacevole ma alla fine dimenticabile con le solite pecche. Il Tex di Bonelli (ma correggetemi se sbaglio) è un gran conoscitore dell'animo umano, sicuramente sa leggere negli occhi di un uomo e al 99% capisce se ha di fronte un farabutto. Non è inverosimile, è un eroe del fumetto con altre qualità fuori dal normale e con un'esperienza enorme sul campo (la serie Tex Willer ci mostra come l'esperienza di Tex affondi le radici in tantissime avventure inedite nella sua fase giovane). Con Nizzi, almeno in questa storia (ma l'ho notato in altre dato che sto rileggendo tantissimo di Nizzi ultimamente su Tex) Tex diventa un veggente. All'inizio della storia gli basta un fazzoletto con due nodi e un professore che ipotizza la presenza dei Thugs in America (di per se un evento non proprio scontato) che Tex non solo la da per scontato (e fin qui ci può anche stare per dare una spinta alla trama) ma addirittura ha già capito tutto. Tex è in arrivo a Galvestone e non solo è certo che vi troverà dei Thugs (ripeto solo sulla base di un fazzoletto, ma nessun segno di strangolamento sul cadavere che lo impugnava a inizio storia), ma è sicuro che i Thugs devono avere delle spie a Galvestone (ed è così), ed è sicuro e fonda il suo piano sul fatto che le spie a Galvestone avranno sicuramente saputo del suo arrivo e dei suoi pards e quindi li aspettano in città. Tutto sulla base di un fazzoletto con due nodi. Praticamente dopo poche pagine di una storia di 3 albi, Tex ha capito tutto e deve solo sgominare la banda dei Thugs e i loro fiancheggiattori. Il lettore quindi sa tutto, Tex sa tutto, i suoi nemici sanno tutto. Calo della suspance inevitabile. Non basta, Tex arriva in città e che succede? Doppia origliata. Un fiancheggiatore li segue e origlia cosa Tex, Carson e Kit dicono allo sceriffo sui loro sospetti riguardo i Thugs (e fa parte del piano di Tex che praticamente sembra muovere i suoi nemici come burratini), ma poi arriva la contro origliata, con Tiger jack che segue l'uomo e scopre dove si nasconde il capo dei fiancheggiatori, origliando e scoprendo che si trama un attentato verso i pards quella notte stessa. Tutto dopo poche pagine. Tutti sanno tutto. La sceneggiatura diventa banale e a poco serve la bella scena della casa in fiamme con Tex e i pard che si fingono morti (espediente migliore della sceneggiatura). La storia prosegue senza alti ne bassi particolari fino a quanto di bassi ne intravedo due; Tex che trova la santabarbara piena di dinamite nelle caverne dei Thugs ma piena anche di fucili (passi la dinamite che i Thugs usano per allargare la caverna, ma anche qui Tex da per scontato che ci sia della dinamite da qualche parte scommettendo tutto su questo, ma i fucili in mano ai thugs??? Non li usano mai nella storia e non potrebbero per il loro credo). Infine le due tigri che potendo avere un ruolo interessante si limitano a saltare in aria con la dinamite (perché non farle ribellare contro il padrone e capo dei Thugs, che magari crederà si tratti di una vendetta della dea Kalì per la distruzione del tempio sotterraneo?). Non serve citare che i Thugs vengono mostrati come una setta super segreta di cui tutti ignorano l'esistenza, ma molti ne sono a conoscenza tra i fiancheggiatori. A nessuno di loro è mai scappata una parola da ubriachi. Continuando a leggere questo autore mi convinco sempre più che... Si, può piacere a molti lettori, e posso capirne le motivazioni, senza dubbio, la lettura è spensierata. Il suo Tex non è pero quello di GLB, e se ne distanzia anche abbastanza, non è sufficiente richiamare le prime storie come il buon Nizzi fa per creare una mini continuitiy. Nizzi non sembra ispirarsi a Bonelli padre, semplicemente cerca di imitarne alcune cose, ma dall'imitazione si finisce spesso alla parodia, con un Tex macchietta (non in questa storia) e diverso dal vero Tex in certi comportamenti, un Carson rimbambito, mega mangiate e l'utilizzo di soltanto alcune espressioni tipiche del repertorio Bonelliano. La scrittura è molto diversa, Bonelli non era così spiegone e il suo Tex aveva qualità innate credibili, Tex era Tex per definizione, con Nizzi Tex cerca di fare il Tex. Diverso ad esempio dal Tex di Boselli, che è Tex ma scritto un po' diversamente (trame intricate, dialoghi mai banali anche se a volte un po' pesanti), ma il personaggio è quello delle origini solo con un autore che ha il suo stile (che a me piace solitamente). Dire che quel Nizzi si mascherava bene e sembrava Bonelli, tanto da diventarne l'erede, mi pare un'eresia. Nizzi ne è l'erede come numero di tavole, e per il passaggio al timone in termini storici, ma non in termini di filosofia del personaggio. Fossi stato un lettore dell'epoca, mi sarei chiesto cosa stava succedendo a Bonelli padre, e perché il suo modo di scrivere Tex fosse cambiato, e la prova è che oggi da lettore non navigatissimo appena prendo un albo di quell'epoca sgamo al volo se dietro alla firma di Bonelli si nasconde qualcun altro. Sia chiaro, questo non è un difetto che attribuisco a Nizzi, e non è un difetto, ma sono due Tex abbastanza diversi e se qualcuno preferisce lo spunto Nizziano ci mancherebbe! Detto questo, qui si va meglio, molto meglio della storia sul Ritorno della Mano Rossa, pubblicata poco prima, e ho letto con piacere la storia al netto dei punti sopracitati. Disegni: 9 (Galep parte da 8 a prescindere, i suoi disegni vanno oltre la tecnica, sono pura magia, espressività, roba che non descrivi con il righello) Soggetto: 8.5 Sceneggiatura: 6
  12. LedZepp

    Copertine Seconda Serie Gigante n° 1-10

    se il modo in cui ho impostato questo topic ti/vi sembra buono posso proseguire, poi chiunque vuol dare una mano per ricreare una sezione con tutte le copertine possibili immaginabili è il benvenuto. La mia idea sarebbe (e penso non sia dissimile dal lavoro che stavi già facendo): - una mega sezione chiamata "le copertine di Tex" - all'interno cartelle per collana (prima serie gigante, seconda serie gigante, color tex, speciale tex etc., etc.,) -entro la specifica cartella, vari topic in cui le copertine sono presentate e eventualmente discusse a gruppi (io ho fatto un gruppo di dieci, ma dal prossimo giro potrei iniziare con gruppi di 20 anche per ridurre il numero di topic senza renderli eccessivamente dispersivi). Per una collana relativamente piccola come il Color Tex (ad esempio) si può fare un unico topic con quelle pubblicate ad oggi e poi valutare come aggiornare. Io per motivi ovvi posso proseguire con la seconda serie gigante, ma anche con altre collane di cui posso reperire le immagini tramite link dal sito Bonelli (se pensi sia la cosa più saggia). Ogni suggerimento è ben accetto ma questo metodo mi sembra abbastanza agevole e forse anche corretto dato che ci linkiamo al sito ufficiale che detiene i diritti di quelle immagini.... (spero...) Ovviamente se si può collaborare con altri utenti interessati e volenterosi per costruire la sezione copertine di altre collane di Tex sono contento di dar una mano. Credo che per alcune copertine queste siano facilmente consultabili altrove, penso proprio alla serie gigante, ma è anche vero che qui avremmo la possibilità di discuterne insieme e rendere omaggio anche all'enorme lavoro di Galep prima e al magnifico proseguo di Villa poi. Unica cosa, forse non siamo nella sezione giusta (galleria di Tex) ma non potevo creare nessun topic nuovo nella sezione copertine...fatemi sapere se mi devo stoppare! buona giornata!
  13. LedZepp

    Copertine Seconda Serie Gigante n° 1-10

    Io sono a disposizione. Non sono un espertissimo di strisce etc., potrei aver difficoltà, ma magari iniziando con qualcosa di semplice di cui posso occuparmi (la serie gigante seconda, ma volendo anche i fuori serie) mi faccio le ossa e poi possiamo arricchire e costruire un catalogo di copertine con albi d'oro, strisce, prima serie gigante, raccoltine etc., facilmente accessibile nel forum, collaborando anche tra utenti interessati... il problema sono le fonti, in questo caso, per la serie gigante, si va facile da sito Bonelli e la qualità dell'immagine è anche elevata. Se agli admin va bene possiamo trovare il miglior contenitore, e spostare anche questo topic, ma sono d'accordo con te, di base la mia idea è valorizzare la già esistente sezione delle copertine, che è ben in vista, e dopo possiamo raggruppare le varie serie con sottocartelle.
  14. Ho creato questo topic di prova perché ho notato che nella sezione copertine (dove non posso creare nuovi topic) non riesco a vedere effettivamente le copertine o forse mancano. Penso che sia carino avere in questo forum una sezione con tutte le copertine, partendo magari dalla serie gigante 2, raggruppate a gruppi di 10, e magari discuterne tra utenti. In questo modo possiamo avere un rispolvero ed un catalogo delle copertine più iconiche e del grande lavoro prima di Galep e poi di Villa, e la possibilità di assaporarle e parlarne un po' per volta, magari scoprendo aneddoti dai più esperti o immagini da cui le copertine possono aver tratto ispirazione. Se l'idea piace posso prendermi in carico di proseguire con il lavoro magari creando ogni tot (4-5 giorni) una sezione con nuovi gruppi di copertine (magari anche gruppi di 20). Per postarle uso il link dal sito Bonelli, non so se sia la cosa migliore o se c'è il rischio che possano scomparire dopo un po' di tempo, ma mi sembra abbastanza immediato. Si inizia con 10 capolavori, che spettacolo la numero 2! N° 1: La mano rossa Uscita: 01/10/1958 N° 2: Uno contro venti Uscita: 01/12/1958 N°3: Fuorilegge Uscita: 01/02/1959 N°4: L'eroe del messico Uscita: 01/04/1959 N°5: Satania Uscita: 01/06/1959 N°6: Doppio gioco Uscita: 01/09/1959 N°7: Il patto di sangue Uscita: 01/01/1960 N°:8: Due contro cento Uscita: 01/03/1960 N°9: L'ultima battaglia Uscita: 01/05/1960 N°10: Il tranello Uscita: 01/07/1960
  15. @Grande Tex non capisco sinceramente però come mai se una storia per te deve essere solo divertente, ti impegni a rovesciare contro l'evidenza fatti illogici che rendono questa storia di Nizzi abbastanza un colabrodo, dal punto di vista logico. Forse perché è appunto una storia di Nizzi. Ripeto, anche io la reputo divertente ma solo se voglio una lettura leggerissima e col cervello al minimo, che non è ciò a cui ad esempio molti autori (e a volte anche Nizzi) ci hanno abituato. Un autore è grande non solo se diverte, ma se padroneggia l'arte, se sa scrivere, rendere vivi e credibili i personaggi, attenzione! Credibili nel loro contesto, che può essere anche un contesto improbabile. Qui, in questa storia, vediamo situazioni improbabili con personaggi poco credibili, primo fra tutti Carson che se ne esce con una bestemmia, secondo i canoni Texiani. Poi comprendo che il divertimento prevalga come strumento di valutazione, non mi permetto di giudicare il tuo modo di leggere, ma un conto è farlo prevalere, un conto mantenerlo come unico valore meritevole, questo non posso condividerlo e lo trovo svilente verso un fumetto di qualità. Una storia illogica, improbabile, con buchi di trama la possono davvero scrivere in molti e quindi mi chiedo perché si fatichi a trovare qualcuno bravo a scrivere Tex. Per me oltre al divertimento un minimo di logica deve esserci, di coerenza, di recitazione. Altrimenti Tex diventa una barzelletta oppure un porno, categoria dove alla fine conta solo se lo spettatore si diverte, e le capacità recitative degli attori e lo sviluppo della trama nei film sono praticamente non richieste. Leggere Tex per divertimento è un conto, valutarne la qualità delle storie e degli autori solo sulla base della capacità di divertire mi pare diverso e secondo me non aiuta a comprendere il valore del personaggio e della sua storia. Mia personale opinione. Non credo Tex sia diventato grande seguendo questa logica del divertimento e basta, o meglio non credo che Tex sia rimasto grande solo grazie a questo. Valuti anche una commedia (parlo di film) solo da quanto ti diverte, un horror da quanto ti spaventa, un thriller dall'ansia che ti mette, un giallo da quanto ti incuriosisce? O esiste anche la recitazione dell'attore, le riprese del regista, il montaggio, le musiche, le ambientazioni ed il trucco? Così per dire... Tex non è mica un'orgia su xHamster!
  16. Al di là della trama in sé vorrei fare un paio di considerazioni su questo albo (e qualche pagina del successivo) che lo rendono per me speciale e direi davvero importante nella lettura di Tex nonostante una trama davvero semplice (ho letto questa storia per la prima volta questa mattina e ne sono rimasto colpito). Inizio. Prendo in mano l'albo ed in quarta di copertina si annuncia la prossima uscita di un nuovo personaggio: Dylan Dog, mica c***i. Era quello il periodo e le quarte di copertina erano inondate da Dylan. Apro ed in seconda di copertina Sergio Bonelli ci spiega che su Tex nelle ultime tre storie hanno esordito tre disegnatori, Blasco, un 31enne Civitelli e un 27enne Claudio Villa, quest'ultimo all'esordio proprio in questa storia. Immagino la contentezza del disegnatore, allora giovanissimo, sicuramente con già delle soddisfazioni alle spalle, ma con la sua prima storia di Tex, sceneggiata da Bonelli padre, e in uscita un personaggio da lui creato graficamente. Si respira storia del fumetto italiano allo stato puro e io non ero ancora nato. Come leggo da altri utenti poi, questa è una delle ultime storie di GLB e devo dire che pur nella sua semplicità, secondo me traspare la voglia del creatore di Tex di lasciare un monito ai posteri, ai futuri scrittori di Tex in erba, su ciò che deve essere Tex almeno nelle sue basi fondamentali. Una postilla al suo già enorme testamento Texiano su cosa sia Tex. Forse è una mia interpretazione, ma leggendo la storia ho questa sensazione, la voglia di distinguersi. Qui siamo nella fase storica in cui compariva sempre il nome di GLB ai testi, ma sappiamo che altri autori si alternano al papà di Tex (la storia è preceduta da un racconto di Boselli, con la prima bellissima apparizione del maestro, e prima ancora ci sono già delle storie di Nizzi non firmate). Dopo aver letto queste storie in sequenza devo dire una cosa, non è assolutamente vero che Nizzi faceva un Tex identico o molto simile a quello di GLB. Ci provava forse ma se il tentativo è nascondere l'"assenza" di GLB come sceneggiatore, un occhio moderatamente attento, l'avrebbe beccata al volo. Io, da lettore appassionato ma non esperto, GLB l'ho beccato subito, o meglio, appena lette le prime 4-5 tavole di questa storia ho subito pensato "10 a 1, questo non è Nizzi" e infatti consultando questo topic ho avuto la conferma, GLB ha scritto questa storia. Da cosa lo capisco? Carson, seppur pessimista e spalla di Tex, non è una macchietta che fa domande su domande ignorando le risposte o arrivandoci solo dopo spiegazioni di Tex dettagliate. Carson fa le domande al cui interno ci sono però già delle risposte che Tex conferma. Carson che prende l'iniziativa che si assume qualche rischio e non lascia che sia sempre Tex a fare le cose. Ma Tex mantiene comunque la leadership, senza bisogno di umiliare il compagno. E poi ci sono i dialoghi, semplici asciutti, si evitano battibecchi tra Tex e Carson e se ci sono non finiscono con Tex che quasi umilia Carson facendolo passare per un idiota o un vecchio rimbambito. Insomma anche quando Tex sfotte Carson lo fa come si fa tra amici e non riducendo quest'ultimo ad una macchiettina. E poi c'è secondo me l'aspetto principe. Anche con un soggetto quasi banale, classico, ripetuto etc. etc., GLB tira fuori una storia di cui il lettore affezionato non si stanca. Si legge con leggerezza, ma questo non significa che si tratti di una storia scritta con disattenzione o alla svelta, non ci sono piccionate, non ci sono battute o azioni che stonino con il personaggio di Tex, e soprattutto la storia è pura azione. Non è un capolavoro ma è una storia che leggi e che ti fa venire voglia di leggere ancora di Tex, non ti lascia appesantito, confuso, stranito o disorientato. Sai cosa è Tex e qui lo trovi nella sua veste classica, semplice, ma sempre azzeccata e opportuna. Senza fronzoli. Nella sua semplicità questa storia ci ricorda chi è Tex, aquila della notte, e chi è Carson, un amico e una spalla di cui fidarsi a occhi chiusi. E forse l'intraprendenza di Carson viene un po' accentuata e valorizzata, secondo me non a caso. Emblematica e da brividi la scena in cui Tex sottopone il suo piano al generale Middleton in cui si offre di mediare con Testa di Pietra per evitare uno scontro tra militari e indiani e il generale Middleton risponde che in effetti se c'è un uomo adatto a quella impresa questi è proprio Tex Willer. E Tex risponde che in realtà lui stava pensando ad un altro uomo, e di fronte alla richiesta di spiegazioni del generale Tex risponde: pensavo ad Aquila della Notte! Disegni del sempre ottimo Villa che come il vino più passano gli anni più migliora ma qui già mostrava la sua affinità col genere e con Tex (peccato vederlo così poco oggi sulle pagine in b/n). La grandezza di GLB sta nel fatto che con un soggetto da 6, fosse in grado anche nelle sue ultime storie di scrivere sceneggiature Texiane, perfette, per me da 9 in questo albo. Disegni: 8
  17. LedZepp

    [741/744] Sierra Nevada

    Mi manderete a quel paese ma io questa seconda parte di Mefisto me la sto facendo piacere un po' a forza e auto-convincendomi. Perché apprezzo l'enorme sforzo di Boselli che ha lavorato su questa storia e si vede con cuore e testa, cercando di mettere tanta carne al fuoco e di non limitarsi a bang bang e cazzottoni, perché Mefisto poi mi piace a prescindere, perché con così tanta carne al fuoco immagino che negli ultimi due albi ci sarà tanto da mangiare.... però non è solo l'ultimo albo a mancare di vera azione, ma anche il precedente, a parte qualche scena adrenalinica, in generale mi da l'idea di procedere a ritmo compassato il che cozza con quello che dovrebbe essere un furibondo inseguimento (o così me lo aspettavo). Mi sarebbe piaciuta una storia meno esoterica (la prima aveva già dato su questo) e più di sangue vero e azione in campo aperto, con Tex che insegue Mefisto in capo al mondo trovandosi a passare per villaggi dove Mefisto ha lasciato persone in preda alla follia o trabocchetti per tex e i pards che si trovano di fronte al peggior inseguimento mai fatto (magari assediati in un villaggio di anime perdute sotto l'incantesimo di Mefisto). Tanti dialoghi, tanta teoria, un po' troppo. Devo dire che questa seconda parte paga lo scontro con la prima, adrenalinica, cupa, violenta, con dei ritmi pazzeschi. Vediamo come va nei prossimi mesi, ma questi primi due albi li ho letti con un po' di delusione e senza riuscire a goderne come nelle aspettative... Preferivo il tratto dei Cestaro, almeno su questo genere di storie... speriamo nel botto finale o in un cambio di ritmo, ma mi sto convincendo che una seconda parte in 3 albi anziché in 4 poteva starci bene e risultare meno allungata, nel contesto di una saga di comunque 6 albi totali (che non è poco, mezzo anno!)
  18. Non ho criticato la storia per la vignetta, ma anche per la vignetta. Messa lì da sola, stonicchia, ma anche il miglior cantante ogni tanto becca una stonatura ci sta, ma nel complesso messa con altri scivoloni grossolani diventa più evidente. Come vedi dal mio post precedente, ho anche scritto che la storia la si può leggere in modo scanzonato senza troppe pretese. Ma tu l'hai definita da 9, una sorta di capolavoro, cozza un po' con l'idea che "la storia mi ha divertito molto, il resto non ha importanza". Ti faccio notare che stiamo parlando di un dettaglio non da poco, che secondo me rende la sceneggiatura non solo inverosimile (e per carità nel fumetto dobbiamo armarci di fantasia) ma sgangherata e completamente irrealistica.. Il capo di una banda che indirizza Tex sui suoi complici per liberarsene, quando i suoi complici se catturati vivi potrebbero fare il nome del capo della banda verso il quale si stavano già ribellando (e il capo ne era informato!). Difficile divertirsi di fronte a una scempiaggine simile! qui difficile commentare a meno che tu non sia ironico... c'è un palese errore di sceneggiatura, dettato forse da una scrittura dilazionata nel tempo, una rilettura non accurata della sceneggiatura, ma c'è. Gli uomini della banda sono arrivati in paese , 5 su 6, da sei mesi e sono sotto copertura, prima rapinavano i treni. Il sesto che è il capo, vive in paese da 10 anni e fa il giornalista, ma comunque ha sempre fatto le rapine ai treni con gli altri e se li è portati tutti in paese per farsi una copertura, invece di andarsene altrove tutti quanti con una nuova identità... Boh, a me pare una roba senza logica. Cozza con il fatto che il capo della banda stava tagliando tutti i fili con la sua attività precedente criminale. Ok, la storia è di Nizzi, che di storie belle ne ha fatte, in questa ci si diverte, ma appena accendiamo il cervello un attimo di più, la storia finisce nella mediocrità, aggravata dall'uso quasi inopportuno della mano rossa che meritava di tornare in auge per storie di ben maggior caratura... Il mondo è bello perché vario e si può dare anche un 9 a questa storia. Il giuramento allora quanto gli diamo? 20? Nizzi scrive un giallo secondo me molto migliore pochi numeri prima, seppur molto più lineare e semplice, a partire dal 301
  19. Ad oggi, la storia di Tex Willer che mi è piaciuta meno. Apprezzo il tirar dentro i rangers in questo modo ma è stata davvero una storia infinita e che mi ha dato a tratti l'idea di essere stata allungata. Poteva stare probabilmente in 4 albi e risultare per me più gradevole. Disegni che invece sono sempre al top
  20. Lettura conclusa un paio di ore fa. La storia è strana per un lettore e può essere il perfetto esempio di storia con due modi di essere letta; - una lettura scanzonata che non fa le pulci allo sceneggiatore su alcuni punti, ahimé, essenziali. Letta così è davvero godibile, un bel giallo, con dei nemici che non sono affatto così delle schiappe come qualcuno scrive. Anzi, mettono Tex e Carson anche in difficoltà, e i nostri ne vengono fuori grazie anche e soprattutto agli appunti lasciati dall'agente Pinkerton, che è il vero risolutore dell'enigma. La sceneggiatura al netto di qualche stortura (ma di cui scriverò a breve, perché qui la lettura è scanzonata) la trovo frizzante e scorrevole e se letta con leggerezza può regalare un paio di ore piacevoli. - una lettura piuttosto critica. Attenzione, possono saltare fuori delle pecche pesanti. 1) La prima, L'agguato iniziale a Tex e Kit, davvero maldestro e con una via di fuga abbastanza banale. Ma soprattutto Tex e Carson che non si portano dietro i cadaveri in paese per portarli allo sceriffo per un riconoscimento, preferendo andare in paese e poi tornare con lo sceriffo sul luogo dell'imboscata allo scopo di identificarli. A che scopo fare questa pollata, per farsi soffiare da sotto il naso i cadaveri nel frattempo, come avviene? Beh è chiaro, in questo modo la storia non si risolve subito e resta il mistero di chi ci fosse dietro all'agguato, ma la trovo una mossa stupida da parte di Tex, a maggior ragione considerando che Tex e Carson hanno comunque scoperto le carte con tutti in paese sin da subito e non avevano grosse intenzioni di fare il doppio gioco con lo sceriffo. 2) Kit Carson che si lamenta con Tex del fatto che non hanno un mandato di perquisizione? Non serve commentare, questa non è una roba da Tex, @Grande Tex non sarà d'accordo, dopo aver descritto questa storia come da "nove" ma penso sia un fatto oggettivo. 3) Condivido l'impressione di un vecchio utente sul fatto che la storia appaia a tratti vuota, esistono in paese solo i personaggi della mano rossa e lo sceriffo, non c'è spazio per un contesto ricco di figuranti e sembra quasi di essere in una città fantasma, tanto da chiedersi la necessità di avere una sede di un giornale se in paese ci sono 4 gatti (ma così non è, eppure dalle pagine dell'albo non si vede che uno sparuto numero di attori), e che questo aiuta anche a gettare quasi da subito i sospetti verso la direzione giusta sui membri della banda e il capo. 4) Il capo della banda che mette Tex e Carson sulla pista dei suoi complici per eliminarli in quanto scomodi. Avrebbe avuto senso se il capo fosse stato sconosciuto per gli altri membri, ma se Tex e Carson avessero preso vivo qualcuno dei complici e questo avesse cantato? A maggior ragione dopo che alcuni complici avevamo mostrato già segni di ribellione verso le decisioni del capo... bah, questa mi pare proprio una roba tirata via per i capelli, chissà magari a @Grande Tex sembrerà un colpo di genio Nizziano per caratterizzare meglio il cattivo, che in quanto umano commette dei passi falsi...si scherza eh, ma spero tu possa riconoscere la follia di alcune parti in questa sceneggiatura. Non sono d'accordo con @Barbanera e altri utenti che si chiedono perché 5 criminali vadano dietro ad un direttore di giornale reputandolo una sorta di semidio. Vorrei farvi notare che il banchiere, il caporedattore, essere proprietari di un ranch e di un saloon sono solo coperture per costruirsi una rispettabilità e per riciclare denaro da rapine. Il caporedattore magari era il capo della banda criminale che assaltava treni e in quanto tale avrà mantenuto la leadership, dei suoi trascorsi sappiamo e ci viene detto nulla (e questa forse è un'altra pecca) anche se verso la fine si intuisce come fosse un ottimo attore e che avesse le qualità del criminale. Poi vi sarà apparso poco credibile ma forse questo è un segno di quanto in realtà si sia coperto bene. Io la trovo una critica priva di logica, perché il capo della banda non è il capo di un giornale, ma un ex-criminale che si è creato una copertura aprendo un giornale. Ho voluto commentare questo passaggio perché l'ho trovato in diversi commenti di altri utenti e mi è sembrato bizzarro associare le qualità del criminale alla copertura che si è dato... Ma visto che questa è la sezione dedicata alla lettura critica, nel commentare sul caporedattore e dopo aver citato @Barbanera, mi sono ripreso l'albo in mano perché mi si è accesa una lampadina nel cervello. Nell'albo 308 a pag 17, il capo del giornale dice di non aver mai sentito parlare della "mano rossa" portando come valore aggiunto il fatto che lui è giornalista e dovrebbe averne sentito parlare, vivendo anche in paese da almeno DIECI ANNI e dirigendo per altrettanto tempo il giornale. Le cose sono due: o ha mentito spudoratamente a Tex che però facendo due domande in paese lo avrebbe scoperto (e scusatemi ma oltre ad avere un gran fiuto su chi mente, il VERO Tex due domande allo sceriffo le avrebbe fatte sul capo del giornale dove è stato ammazzato l'agente sotto copertura), oppure non ha mentito; ma a questo punto di giorno faceva il giornalista e di notte le rapine ai treni? E finita la carriera criminale avrebbe detto ai suoi compari "hey, sapete io vivo in questo paese carino dove, non ve l'ho detto, sono giornalista, magari potete venire tutti li a vivere e che ne so, diventare banchieri e aprire un saloon, e riunirci sottoterra mascherati per frustarci a turno"........ mi sa che qui qualcosa non torna. I disegni per me sono ottimi, ricordano il tratto di Galep e li vedo molto fedeli alla tradizione e ben curati. Mi trovo in disaccordo con chi li descrive statici o addirittura lontano dai canoni classici. Lo stesso Carson viene spesso rappresentato da Galep con un capello più lungo, anche un po' olioso, e anche più anziano del solito. Una storia secondo me da leggere, può tenerti abbastanza in sospeso e con la voglia di arrivare alla fine, ma considerando che si ci sono delle storture dalle quali non bisognerebbe farsi scoraggiare troppo. Siamo nella media dell'autore secondo me. Lettura scanzonata soggetto 6.5 sceneggiattura 7 Disegni 8 Lettura critica soggetto 6 (non serviva scomodare la mano rossa) sceneggiatura 5- disegni 8.5 (perché tirano su una storia che in alcuni punti lascia perplessi)
  21. LedZepp

    [220/223] Sasquatch

    storia mai letta ma che dovrei avere. Mi hai fatto venire voglia di leggerla!
  22. non è un problema sentirsi coinvolto, ma semmai che una volta che uno risponde sul tema il sentirsi dire "non era mica rivolto a te" , fermo restando che mi era apparsa la notifica dove mi quoti e scrivi anche quelle cose al plurale (per cui si intende che c'è un'apertura al dialogo verso chi partecipa in modo vivo al dibattito o perlomeno verso chi sta commentando in quelle ore la storia con argomenti vicini o contrastanti con i tuoi). Ma magari te sei selettiva e puoi fare ironia o provocazioni al plurale decidendo a posteriori chi può rispondere su un topic pubblico (sigh!). Ho in fondo colto la palla al balzo per risponderti ad un qualcosa di interessante, pensando di essere a quel punto un tuo interlocutore sull'argomento albo bis, magari pensando di essere il target diretto insieme ad altri (mio errore apparentemente), ed ignorando invece che non mi stavi rivolgendo la parola nello specifico da circa metà post. Poi se permetti, io non avrò usato la parola "telefonata" ma ho criticato un espediente conclusivo della trama per cui ci può stare il sentirsi interlocutore in quel plurale. E onestamente penso che se un utente dovesse intervenire rispondendo alla tua ironia, sarebbe opportuno e normale essendo questo un topic pubblico dove si raccolgono gli interventi di altri utenti per costruire un dibattito. Non mi pare assurdo, assurdo è il puntarsi su certe cose piuttosto che semplicemente limitarsi a discutere del fumetto con chi interviene. Dalle mie parti quando ero piccolo e vedevamo un ragazzino arrivare al campetto sotto casa, lo si metteva in squadra con qualcuno e si giocava, mica gli si diceva "si ma non ti abbiamo convocato". Se qualcuno mi rispondesse qui dal nulla su una provocazione/domanda mica mi scandalizzerei e mica andrei a controllare se quel soggetto aveva usato determinate parole. Boh, è un atteggiamento un po' Snob nel complesso, che si sposa col definire, come hai fatto tu, la mia opinione come inaccettabile. Credo che di tutta la storia quell'inaccettabile sia l'unico problema, lo trovo un po' offensivo e prevaricante. Detto questo, a me la storia nel complesso nemmeno era dispiaciuta, spero si sia capito, non mi piace la collocazione nella serie e trovo sbagliato avere questo disegnatore di nuovo subito dopo il suo texone, evento per definizione eccezionale e speciale, oltre a criticare una scelta nella trama.
  23. Si, appunto, se ti rivolgi al plurale citando l'intervento di un solo utente, magari ti rivolgi ad una pluralità di cui potrei far parte. Così, a intuito non mi pare folle come cosa... non scandalizzarti se qualcuno dalla non chiara identificata pluralità ti risponde (poi nemmeno t'avessi preso a male parole nel risponderti.... ) Comunque, sulla catena, beh... sicuramente il tesoro non trovato poteva avere un suo perché ma poi sarebbe servito un finale diverso, a mio avviso fino al ritrovamento della mappa la storia scorre bene (anche se c'è la casualità a farla da padrone). Poi diventa un po' stucchevole e fiacca, sempre per me.... Però la moglie del bandito consapevole del tesoro e della mappa non era male come espediente. All'inizio una brava donna, vittima del bandito/marito padrone, e successivamente seppur non complice ne vorrebbe sfruttare le malefatte diventando quasi un personaggio negativo o grigio per davvero. In fondo un tentativo timido c'è alla fine, ma tutto rientra nella normalità per il finale strappalacrime. Il west è fatto anche di gente che fatica a tirare avanti, con meno scrupoli, e che fa a cazzotti con la vita tutti i giorni. Perché quella donna non poteva avere il diritto di trasformarsi in un'opportunista? O addirittura lei stessa in un'assassina, facendole uccidere il marito (e mascherando la morte) per poi essere vessata dalla banda del marito alla ricerca del tesoro? Ecco per rispondere alla tua ironia, più che un finale tutto rose e fiori, avrei quasi visto meglio un finale o un racconto amaro, senza veri vincitori se non Tex. Ma serviva un bis da ombrellone E sia chiaro il termine bis da ombrellone si sposa con le intenzioni dichiarate "è estate, c'è tempo libero e si legge di più". Non è un termine negativo, denota dal mio punto di vista una storia carina ma non memorabile, neanche lontanamente
  24. Si ma hai citato solo il mio post, io non ho la palla di vetro e non leggo attraverso il computer nella mente degli utenti. Ma citando solo il mio post, ti rivolgi con un "cosa volevate". In ogni caso, ho risposto chiarendo la mia critica legittima, magari non condivisa da te, ma legittima come quella di altri (la critica non è una teorema ma frutto di un processo di analisi e di un'opinione personale, per cui a meno che non si basi sul nulla assoluto sempre legittima), di certo non "inaccettabile". O forse l'inaccettabile era rivolto ad altri. Per me resta inverosimile, considerando che come dici il cassone è stato inghiottito dalla melma e casualmente solo la catena ne resta fuori. E tutto questo accaduto in pochi giorni (il bandito, ma potrei sbagliarmi, era morto non da molto). Ergo, era un nascondiglio pensato per brevissimi periodi (tempo qualche altro giorno e ciao ciao catena?), e per sua sfortuna il bandito ci è rimasto secco nel mentre e Tex ha avuto però la fortuna di trovare il tesoro così rapidamente da non farlo andar perso per sempre, ma nella sua perfetta posizione (nascosto ma individuabile per quella catena che vibra pulita sul fondale nettamente stagliato). L'unica spiegazione è che il bandito braccato da qualcuno, magari da Tex abbia scaraventato il baule nel fiume, disegnato una mappa e nascosta nella pistola. Ma fa sorridere che un bandito se ne vada in giro con tutta la refurtiva, a naso avrebbe dovuto nasconderla già da tempo. L'atto impulsivo pare inverosimile. Si dice poi che non si separava mai dalla sua pistola e il tutto fa pensare che più che per un senso di autodifesa questo avvenga proprio perché la pistola nasconde un segreto (mi pare abbastanza sottointesa la cosa), il che fa pensare che o ogni due mesi il bandito spostava il mega baule tirandolo fuori da fiumi e campi disegnando nuove mappe da custodire nella pistola o che quel nascondiglio comunque fosse un nascondiglio di lungo termine e che il suo segreto fosse nella pistola. Un baule buttato in un fiume col fondale melmoso, per lunghi periodi. Tutta la refurtiva di una vita. Io non sono un bandito ma non nasconderei tutti i miei soldi in un baule buttato in un fiume. Ma sarebbe più facile ammettere che la storia di suo non è male ma che Ruju deve per forza infilare dentro scene strappa applausi che però riescono una volta su dieci, col rischio di strafare. Il suggerimento di Diablero, ovvero la moglie che conosce il segreto della mappa nella pistola poteva essere un espediente ben più interessante, semplice ma raffinato
  25. ri-commento con segnalazione possibile SPOILER . . . . . . . . fuorché un elefante e una catena di nemmeno un metro a quanto pare. A me la storia nel complesso è andata giù senza guizzi negativi o positivi, e per questo ho evitato di farne un'analisi che non serve e forse non interessa a nessuno. Ho solo sollevato due punti che mi fanno storcere il naso, uno ha a che fare con le scelte editoriali e in parte sui disegni rispetto al Texone, l'altra riguardante l'escamotage del tesoro sepolto e su come fosse sepolto (ho tra l'altro segnalato lo spoiler perché secondo me si tratta di un elemento sensibile). Si, confermo, padronissimo di criticare, soprattutto se argomento e dato che acquisto gli albi e li leggo (e molto spesso li critico positivamente, più raramente sollevo dubbi cercando di essere anche cortese). Al fiume vado spesso, in molti fiumi il fondale è ben visibile, in altri la melma può ricoprire tutto (anche una catena), dipende dalle correnti, dal fondale etc., In generale confermo che la scelta si manda giù, ma non era così necessaria, bastava già la mappa nella pistola come espediente carino, ma ho l'impressione che Ruju ami strafare con le trovate e gli effetti a sorpresa (ho citato il cannone con l'oro dentro, una zavorra che in Old South i soldati si portano dietro, ma potrei citare il finale del suo ultimo cartonato con la diga e il suicida mandato a morire da Tex e dai pards). Non mi pare di aver detto questo, è una tua speculazione. Dal mio commento, a meno che tu non lo voglia travisare critico due aspetti: 1) far uscire un bis con una storia abbastanza ordinaria e comunque dimenticabile come molte altre (che non significa brutta ma semplicemente non speciale) su un filone simile al texone, e con lo stesso disegnatore a distanza di un mese. 2) un escamotage nello specifico che mi pare più una trovata sensazionale che una cosa realistica. Il tutto corredato da un bel "chiaramente è un parere soggettivo". Per me è una storia sufficiente, un riempitivo da leggere senza enormi pretese ma che secondo me fa un po' scemare l'entusiasmo verso un nuovo disegnatore Texano, quasi soffocando la bella sorpresa del Texone; una storia poi non fortissima ma normale. Soffre secondo me il confronto col primo bis, quello un quasi capolavoro in 114 pagine. Cosa di tutto ciò è inaccettabile?
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