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TWF - Tex Willer Forum

Jeff_Weber

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Messaggi pubblicato da Jeff_Weber

  1. Adesso, San Antonio Spurs dice:

    La seconda. Il lavoro di Villa mi appare sempre di più impoverito ogni volta. Capolavoro all'inizio e poi trattamento verso una normale amministrazione della serie "Che tanto vendiamo lo stesso".

     

    Anch'io avrei preferito nettamente la seconda copertina. Interessante anche la prima, di certo la terza che è stata scelta risulta artisticamente molto più debole, almeno a mio parere.

  2. <span style="color:red">37 minuti fa</span>, Angelo1961 dice:

    'Sto qua, chiccavolo si crede. E' la prima volta che si cimenta in Tex e si permette di deciderne il futuro? Ma che decida il futuro di Druuna, non di Tex...

     

    Sei unico @Angelo1961:D

    Non ti si può dar torto, ma per chi ama la parte grafica di un fumetto quanto la sceneggiatura (delle volte anche di più), come gran parte qui dentro, parlare così di Serpieri mette un pò allegria. Ma tutti sappiamo che tu badi poco al disegno ... il mondo è bello perché vario.

  3. <span style="color:red">25 minuti fa</span>, Letizia dice:

    Parere indiscutibilmente accettato ma non condiviso.

    E sai perché?

    Perché la modifica non migliora né peggiora assolutamente nulla.

    A nessuno, che leggesse oggi la Mano Rossa di GLB per la prima volta, verrebbe in mente: certo che un barbiere cinese stona proprio, perché l'autore non ci ha messo un barbiere messicano?

     

    Infatti, l'ho scritto qualche messaggio più indietro. Risalta soltanto la modifica, se il barbiere fosse rimasto un cinese credo che nessuno (compresi i docenti di Storia) avrebbero storto il naso affermando fosse sbagliato. E per quello credo nella modifica volontaria e ponderata, come per tutto il resto.

     

    A me sarebbe andato bene anche un barbiere francese, di certo non afroamericano come si vuol imporre a tutti i costi al cinema e in TV.

  4. <span style="color:red">6 minuti fa</span>, Letizia dice:

    Non conosci il Bos, è evidente.

    Lui, di un particolare così insignificante, credimi, se ne strafotte (mi si perdono il francesismo).

     

    Per quanto riguarda la mia passione per I fumetti, e in particolare per Pecos Bill, proprio Pecos Bill mi ha insegnato a non far troppo caso a fatti o eventi di secondaria importanza.

    È noto infatti che la velocità di Martina e l'uscita spesso settimanale degli albi costringeva l'utilizzo di più autori grafici nella stessa storia: questo provocava delle vistose differenze nelle sembianze e negli abiti dei vari personaggi che, dall'ultima pagina dell'episodio precedente e la prima di quello successivo, presentavano differenze tali da renderli (orrore, orrore) irriconoscibili.

     

    Quindi non mi scandalizzo troppo se per un autore un barbiere è cinese e per un altro è messicano.

    Un particolare che può risultare interessante per qualcuno: nella versione non censurata di GLB Burke, riconoscendo Tex che credeva morto e sepolto nella grotta, lo chiama Tex Killer.

    È una delle tre o quattro vignette che è sfuggita ai correttori che modificavano tutti i Killer in Willer su ordine di Tea.

     

    Sai perché di questo particolare @borden non se ne "straf..e"?

     

    Perché per lui ogni modifica alla storia originale ha una "concreta" motivazione, il più delle volte legata ad una supposta mancanza di congruità e logica, oppure perché nel 2024 Tex è molto più politically correct rispetto al passato.

     

    Se facessimo un confronto scena per scena, vedremmo che le modifiche sostanziali sono numerose, non soltanto nei fatti e fatterelli (freccia, ecc.), ma soprattutto nelle intenzioni dei personaggi, Tex compreso.

     

    Da questo punto di vista @bordennon si esime dal modificare ciò che vuole perché ritiene che storia così sia più logica, completa e corretta.

     

    Ha totalmente ragione? Difficile dirlo in maniera assoluta. Per me la storia di GL Bonelli andava bene come concepita. Ma se leggo la nuova versione dimenticando il passato, a me piace anche questa. Qualche perplessità rimane soltanto nel confronto.

     

    Quindi, tornando al barbiere "cinese", per @borden era giusto modificare anche quello, non per mancanza di logica, non perché poco politically correct, ma per altro... a mio avviso per la questione del contesto storico.

     

     

  5. <span style="color:red">14 ore fa</span>, Letizia dice:

    E se invece se ne fosse abbondantemente fregato?

     

    Non sarebbe da @borden fregarsene. Tu che sei un'appassionata di fumetti western classici (non soltanto Tex, ma anche Pecos Bill, ecc.), sai perfettamente che spesso cuochi e soprattutto barbieri venissero rappresentati da persone di origine asiatica.

     

    Il fatto che si sia cambiata l'etnia del barbiere la vedo pertanto come una precisa scelta, alla luce del fatto che nel Texas e negli anni raccontati in queste storie i "cinesi" fossero molto meno numerosi rispetto alle storie del Tex maturo della serie regolare.

  6. <span style="color:red">43 minuti fa</span>, Angelo1961 dice:

    Stephenson ha costruito la prima locomotiva nel 1813... La guerra d'indipendenza era terminata da 30 anni... :D E la California resta ancora mesicana per circa 60 anni...

    A meno che non citi la guerra d'indipendenza californiana....

     

    Mi riferivo alla Guerra di Secessione, ovviamente. E al boom delle linee ferroviarie subito dopo ... 

     

    A me la presenza del messicano al posto del cinese non ha dato particolare fastidio. Ribadisco che @borden avrà sicuramente vagliato la cosa, scegliendo la soluzione più vicina alla realtà dell'epoca.

  7. <span style="color:red">14 ore fa</span>, frank_one dice:

    Non sono sicuro di apprezzare questi adeguamenti. Se Bonelli aveva piazzato un cinese e ora Boselli lo trova fuori luogo, preferirei che quest'ultimo si inventasse qualcosa per spiegare come c'è capitato un cinese in quel posto insolito, piuttosto che sostituire un cinese con un messicano. Anche perché c'è il rischio di far passare il messaggio che uno straniero vale l'altro.

     

    Revisioni a parte, ho apprezzato molto questo secondo albo.

    Ghion mi sembra ancora meglio che nel primo: magistrale! Con certi disegnatori così bravi comincio a chiedermi se faccio bene a seguire la serie Tex Willer comprando gli albetti mensili o se forse non dovrei recuperare queste storie tramite i volumi da libreria che le ristampano in un formato più grande.

    Ho trovato qua e là qualche dialogo poco naturale, come se chi scrive senta il bisogno di spiegare ogni cosa. Serviva che Tex mi spiegasse che si mette i fiammiferi dietro l'orecchio per non bagnarli? Serviva che i banditi mi spiegassero di cosa si occupa la Wells Fargo? O quei dialoghi per spiegarmi che Dinamite sembra comprendere quello che gli si dice? Si cade un po' spesso nel didascalico, quando invece mi aspetterei dialoghi un po' più sporchi, veristi, soprattutto quando a parlare sono furfanti e rapinatori. Siamo nel vecchio west, dannazione!

     

    In effetti, non credo che qualcuno avrebbe avuto da ridire sulla presenza del cinese, mentre con il messicano ... siamo indotti a spiegare che @borden abbia fatto quella modifica per essere più aderente e coerente alla realtà dell'epoca.

  8. <span style="color:red">14 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    A mio parere, una semplice questione di adeguamento storico: Boselli ha evidentemente ritenuto che nel Texas e nell'Arizona del 1860 un barbiere messicano fosse  più credibile di uno cinese. Per quanto mi riguarda, l'etnia del barbiere è del tutto ininfluente.

     

    I cinesi erano maggiormente presenti in California e soprattutto a partire dal termine della Guerra d'Indipendenza, con la costruzione delle linee ferroviarie. Ovviamente @borden ha voluto contestualizzare meglio le vicende.

  9. Il 2/1/2024 at 09:01, Angelo1961 dice:

    Letto finalmente. Un buon albo però... Io, leggendolo, capisco che la Grande invasione è imminente, non si riuniscono tribù diverse anni prima, quindi siamo nel 1874, al massimo 1873. Nulla di male, Tex ha 35-36 anni, Zagor circa 65 portati molto bene. Quello che non torna è Tomas che ha la sua prima apparizione, come figlio rapito di Lupo Grigio, nel 1840 circa. Dove poteva avere 4-5 anni. Qundi nel 1874 (ma anche fosse nel 1866) è comunque un ultratrentenne, non un ragazzo. 

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    Pamina è un'altra incongruenza. Cico la incontra l'ultima volta nel 1836 (questo è un dato certificato dallo stesso Burattini, inserendo il maremoto del Cile, evento storico, nell'odissea sudamericana. 

    E l'aveva già incontrata (prima volta, Locanda degli impiccati) nella seconda odissera, quindi può essere nata attorno al 1815-16. Mi risulta difficile pensare che 60 anni dopo abbia un figlio di circa 2 anni. 

     

    Ovviamente queste sono considerazioni da nerd, visto che alla fine conta la storia, non la incongrienze. 

     

     

     

    Come Tex ringiovanisce parecchio nel passaggio alla serie Tex Willer, @Angelo1961 puoi considerare che lo stesso accada a Zagor e ai personaggi di contorno in questo special, nonché a diverse figure storiche.

     

    Francamente credo che non essendoci più Nolitta in giro ed essendo @borden il primo vero responsabile della rinascita di Zagor (Burattini ha scritto anche belle storie nel passato, ma non lo paragonerei a @borden) si sia giustamente arrogato il diritto di marcare il territorio mostrando fin d'adesso il destino futuro, ma non necessariamente definitivo, di Zagor e Cico.

     

    E qualche problema personale e stato d'animo particolare, possano aver fatto propendere per questa scelta di mettere nero su bianco il destino di questi personaggi, forse addirittura in maniera non totalmente consapevole.

     

    Comunque, per me rappresenta una bella trilogia con l'ultimo texone e il precedente special di Tex Willer. Condivido con altri il differente passo e atmosfera rispetto a Bandera!

     

     

     

     

  10. <span style="color:red">3 ore fa</span>, juanraza85 dice:

    Dopo averlo letto frettolosamente e senza la dovuta attenzione la scorsa estate, soprattutto a causa degli atroci ritmi di lavoro, stamani ho deciso di andarmi a rileggere questo Speciale, e posso decisamente affermare che si tratta a suo modo di un piccolo gioiello, per come Boselli ha saputo mescolare fatti realmente accaduti ed eventi frutto della sua sempre prolifica immaginazione, contestualizzando al meglio la partecipazione di Tex e Kit Carson (più il ranger Dan Bannion e Joey Nelson, vecchio amico di Tex) alla difesa della città di Lexington dall'assalto mosso dai bushwackers guidati da Arch Clement il 13 dicembre 1866. Ulteriore chicca, la partecipazione allo scontro del famigerato ma leggendario Jesse James, che in attinenza con la Storia si dà alla fuga e promette vendetta contro quei rangers che hanno guastato la festa a lui e ai suoi compari (sedicenti) guerriglieri.

     

    Pur ancora agli albori della loro amicizia fraterna, Tex e Carson dimostrano già un grande affiatamento ed una ancor maggiore ed innata intesa, facendo in modo di agire sempre in coppia, o quantomeno di concerto, sapendo sempre come coordinarsi, e riuscendo infine a sventare la minaccia dei bushwackers (a Tex, inoltre, va il merito di eliminare per sempre lo spietato sciacallo Arch Clement) anche grazie al fondamentale aiuto di Dan Bannion e Joey Nelson, che da cowboy e compagno di Tex si è nel frattempo riciclato in artista di minstrel show, in grado però di dimostrare all'occorrenza una certa dimestichezza con gli scontri a suon di colt e fucili.

     

    Promozione a pieni voti anche per i disegni di Ghion, puliti ma efficaci nel caratterizzare a dovere contesto, luoghi e personaggi.

     

     

    P.S. ho deciso di rileggere Minstrel Show esattamente dopo Per l'onore del Texas ispirato dal pard @Jeff_Weber, e devo dire che la sua indiretta indicazione ha giocato al pieno apprezzamento di ambedue le storie ;)

     

    Beh ... se accetti altri consigli, ti proporrei di leggere subito dopo lo special n. 7 di Tex Willer "Presagi di Guerra" (dicembre 2023) che segue quella linea narrativa intersecandosi con altre vicende storiche e non, comprese le vicende di Zagor e Cico. Sono tutte tre queste storie veramente "speciali",  perchè @borden ha messo tutto se stesso e hanno anche un notevole valore storico.

  11. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Laramie dice:

    Arrivo un po' tardi, as usual, ma arrivo.

     

    Dopo aver letto il primo albo ero convinto che avrei massacrato il secondo, invece devo ammettere che, tutto sommato, mi è piaciuto abbastanza.

     

    Nota bene: "tutto sommato" vuol dire "al netto di tutte le cose che non funzionano" e ce ne sono parecchie.

     

    Però, ehi, siccome il tutto vale sempre di più della somma delle parti, ecco che alla fine sì è rivelata una lettura piacevole.

     

    Sicuramente non è fra le storie più riuscite di Ruju e alcuni passaggi estremamente raffazzonati (il modo in Big Frank fugge e la risoluzione della morte della fidanzata di Lagarde) lo dimostrano alla grande.

     

    È vero, Boucher alla fine si rivela un banditucolo di mezza tacca, ma meglio così. Io stesso temevo una sua evoluzione sadico/sanguinaria alla Artiglio d'Orso o Wolfman, felice di essere stato smentito.

     

    Un piccolo appunto sul presunto "dramma psicologico" di Lagarde evocato da alcuni: regaz, non c'è nessun dramma psicologico! Un dramma psicologico sarebbe "mi è morta la fidanzata e io mi arruolo nelle giubbe rosse per dimenticare e finisco ucciso perché non so elaborare il lutto". Qui abbiamo uno che vede e parla con i morti, l'unica soluzione è chiamare la neuro.

     

    L'impressione è che Ruju, avendo dovuto aumentare la produzione sia a fronte del numero di albi sempre maggiore sia in seguito all'abbandono di Faraci ormai qualche anno fa, stia arrivando un po' con il fiato corto e che manchi almeno un terzo autore stabile (non "una tantum" alla Giusfredi o Rauch) che possa dare respiro a lui e a Boselli.

    Ah, giusto, tra le scene da "maccosa...?" ci infilo anche il Tex scimmia che sale su un albero alto 20 metri e arringa gli indiani dall'alto.

     

    Beh ... della ragazza di Lagarde si dice soltando che sia morta di malattia. Questo, sommato alla morte della sua squadra può, come dici tu, portare alla neuro.

     

    Che poi realmente Lagarde parli con i morti è un'altra storia. Non saprei decidermi se si volesse concretamente lasciare il dubbio.

     

    Questa doppia su dei defunti mi fa ripensare ad una recente storia di Rauch @Ombra Silenziosa per Tex Willer e su cui si è parecchio "discusso" proprio qui:

     

     

    Proprio ieri domandavo se avremo a breve nuove storie di Rauch, anche se fuori dalla continuity di Tex Willer o su altre serie.

     

  12. <span style="color:red">38 minuti fa</span>, F80T dice:

     

    La frequentazione di questo forum mi ha arricchito tantissimo, nella conoscenza delle storie del Tex e del fumetto in generale, facendomi diventare, negli anni, un consumatore più consapevole delle nuvole di carta.

    Però, così come  @Jeff_Weber, anche io ho notato che negli ultimi mesi nel forum si è quasi scatenata una gara a chi trova più pecche nelle storie che vengono via via pubblicate.

    Ovviamente, tutte le critiche sono legittime e benvenute, ma altrettanto legittimamente intendo esprimere il mio affaticamento per questa continua caccia a cui assisto.

    Questa storia di @PRuju, per esempio, a me è piaciuta molto e la considero una delle sue più belle.

    Ha qualche difetto? Certo che sì, qualunque opera letteraria ha dei difetti, a cercarli bene: figuriamoci un'opera di alto artigianato, come un fumetto "popolare".

    Ma il Carson che si fa facilmente fregare lo troviamo anche in A sud di Nogales. Gli antagonisti monodimensionali io li vedo anche in Trapper. Di indiani ingenui sono pieni gli episodi scritti dal grande GLBonelli.

    Perché, semplicemente, non prendere il Carson raggirato, l'antagonista monodimensionale e gli indiani ingenui per quello che sono, e cioè degli elementi di una storia? Se la cosa è funzionale alla trama, va bene che Capelli d'Argento prenda una botta in testa e va bene pure che gli indiani non sappiano leggere le tracce. L'importante è che la storia, nel suo complesso, funzioni.

    E questa, a parer mio, funziona molto bene, anche grazie agli sgorbi evocativi, e per questo bellissimi, di Font.

     

     

     

     

     

    Parole sante. Nessuno imbavaglia nessuno, ma ormai sembra che le critiche giungano a priori, per partito preso.

     

    Oltre al fatto che non è inciso a fuoco nelle Sacre Scritture che Carson non possa raramente farsi sfuggire qualcuno, dei personaggi di contorno non per forza si devono conoscere vita, morte e miracoli.

     

    Mi riferisco al personaggio dell'avvocato, di cui qualcuno vorrebbe conoscere in dettaglio che fine faccia. Senza entrare in polemica, ricordate che molto spesso nelle mitiche storie di GL Bonelli a fine storia non sapevamo neppure il destino di certi co-protagonisti? Belle ragazze scomparse nel nulla e talvolta anche intere famiglie per le quali Tex si sbatteva per strisce e strisce. Andava bene così...

     

    Quindi perché fissarsi su questo avvocato?

  13. <span style="color:red">18 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Non mi sembra.

     

    Non ti vedo mai rispondere alle critiche nel merito, ma sempre, come in questa occasione (che è solo l'ultima di una serie), contestare proprio l'idea che si "osi" criticare qualcosa.

     

    Questo non è l'atteggiamento di qualcuno che si approccia al forum alla pari con gli altri, dicendo cosa pensa e discutendone, ma è l'atteggiamento di chi "si crede stocazzo" e giudica dall'alto se gli altri possono criticare, se stanno criticando troppo, se lo fanno troppo presto, o se devono proprio smettere di criticare.

     

    È un atteggiamento che è ridicolo se esposto da un utente come gli altri, e si auto-giustifica solo come "portavoce di tutti perchè tutti la pensano sicuramente come me", o come "io qui rappresento la casa editrice". Da qui la domanda: te l'hanno mai chiesto? Ritieni che la casa editrice ti abbia delegato come rappresentante?

     

    Se non è così, ti consiglierei di scendere dal pero, e di confrontarti con gli altri alla pari senza pensare di essere l'addetto a stabilire se possono criticare o meno...

     

    Come sempre, quando non puoi imporre ad altri le tue critiche del "..." passi al turpiloquio becero, accusando gli altri di un tuo enorme problema: un Ego spaventoso a cui tutti dovrebbero inchinarsi.

     

    E' mai possibile?

     

    Una nuova tripla di Tex deve ancora uscire in edicola, avremo il piacere di leggere una storia di @borden e disegnata da Bocci che abbiamo visto non tantissimo in questa serie, ma che già in parecchi aspettano con impazienza e cosa sai dire? 

     

    Le solite vecchie atrocità su tutti, autori e lettori !

     

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  14. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

    Scusa, tanto per sapere... mi fai vedere i documenti in cui la Sergio Bonelli Editore ti incarica di agire su sua procura per impedire ogni critica? O lo fai gratis per hobby?

     

    Non per vile denaro e neppure per hobby, ma per convinzione. E tengo sempre a precisare, quando anch'io faccio delle critiche, che siano sempre e soltanto un mio parere personale.

     

    Non credo di avere dalla mia parte la Verità infusa.

     

    Tornando a Bocci, ribadisco che in passato avesse uno stile molto più "linea chiara" e quindi arioso, ma credo sia veramente fuori luogo criticare un disegnatore di quel livello con i soliti sproloqui su tafazzismo e altre amenità del genere, ormai diventate noiose oltre misura e ripetitive. 

  15. Che bello ... abbiamo Bocci, oltre nuovamente @borden.

    <span style="color:red">3 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Magari mentre leggi la storia, preso dalle vicende, non ci fai caso, ma guardando le tavole così, una ad una... ma che cavolo gli ha fatto la carta bianca a Bocci? Perché davvero, pare non ne sopporti la vista, deve coprire tutto con la china (si vede soprattutto nella prima tavola"...  :blink:

     

    Vabbè, a parte le battute: non è solo Bocci, ormai l'andazzo è questo, questo è "disegnare bene", riempire di segni ogni spazio senza più alcun equilibrio e "coprendo" la scena, perdendo la differenza fra un fumetto e un film (e anche nei film il background lo sfumano...)

     

    Non posso nemmeno dare la colpa principale agli autori: sono i lettori, pare, che si lamentano se non gli disegnano ogni dettaglio...  (gli stessi lettori che poi si lamentano perchè i fumetti magari diventano pesanti, claustrofobici, difficili da leggere, mentre gli sceneggiatori si lamentano che i disegnatori sono troppo lenti e i disegnatori si lamentano che guadagnano poco perchè fanno poche tavole: Tafazzi è il Dio supremo di questa epoca...)

     

    Ai tempi di Lazarus Ledd, in effetti Bocci è molto più "arioso", ma avercene di disegnatori come lui. Cominciamo già con le critiche?

  16. <span style="color:red">4 ore fa</span>, Magic Wind dice:

     

    Senza contare che le copertine di Galep per quanto più "vintage" sono molto più evocative di quelle di Villa scelte per rimpiazzarle.

    Proprio la settimana scorso ho comprato uno di questi tomi da regalare a mio nipote di 11 anni per "iniziarlo" a Tex (ci sono già riuscito con Zagor): ero indeciso tra quello che raccoglie L'idolo di smeraldo e La maschera di ferro e quello con Diablero e Il fiore della morte. Il primo non aveva la cover originale ma quella di Villa, qundi ho scelto il secondo.

     

    Si tratta di una questione filologica. Le copertine di Villa su storie scritte da GL Bonelli e disegnate sa Galep possono andare in una raccolta come quella della Gazzetta o simili, dove insieme con le copertine avevi albi a colori e una interessante introduzione saggistica fatta da due articoli (di cui uno a nome Sergio Bonelli) con estratti e copertine anche di altri fumetti, locandine di film, ecc.

     

    Un albo di ristampe più tradizionale avrebbe dovuto mantenere le copertine originali.

     

    Almeno a mio parere ...

    • +1 1
  17. <span style="color:red">40 minuti fa</span>, frank_one dice:

    Scusami, visto che il tuo commento arriva dopo il mio te lo devo chiedere: quale parte del mio messaggio contiene offese agli autori?

     

    Ha perfettamente ragione @Letizia, non mi riferivo nello specifico ad un tuo commento, dato fra l'altro che non hai offeso nessuno.

     

    La mia era una riflessione "ad alta voce" su come sia ormai diventato un hobby sterile e soprattutto crudele stroncare qualsiasi storia che non provenga dalla penna di GL Bonelli, ammettendo che queste storie siano state realmente lette tutte e si ricordino perfettamente.

     

    E non voglio tirarmi fuori dal novero di coloro che talvolta abbiano storto il naso e criticato aspramente certe scelte, ma credo che adesso si stia proprio esagerando.

     

    Il lavoro che @borden e @PRuju svolgono da anni è soltanto encomiabile. Qualche storia, ma soprattutto qualche scena, non incontra il nostro favore? Nella maggior parte dei casi si tratta soltanto di punti di vista diversi dal nostro, raramente possono comparire discordanze con scene ormai consolidate nella nostra memoria, altre infine dovrebbero farci capire che oggi Tex mostra tutto nei dettagli, senza eludere o sorvolare come accadeva all'epoca di Bonelli senjor.

     

    Vogliamo sostituirci agli sceneggiatori ufficiali e scrivere da noi le storie di Tex che più ci interesserebbe leggere? Qualcuno come @Letizia hai il piacere di affiancare alle storie edite anche le proprie. In un altro caso recente, da un soggetto di un componente del forum è stata tratta una sceneggiatura scritta da @PRuju. Sarebbe dovuta diventare un capolavoro, dato che soltanto noi del forum abbiamo la Verità infusa. E invece? Credo di poter affermare che proprio quella sia stata una delle più brutte storie di Tex.

     

    Vogliamo dare la colpa a @PRuju    ? Sarebbe un'ingiustizia, come da un bel pò di tempo accade con le sue storie, nella quasi totalità ben scritte, sempre accattivanti, con snodi geografici e temporali intriganti, un pizzico di apprendimento psicologico e anche del mistero che non guasta mai.

     

    Cosa vogliamo di più? Abbiamo rotto le scatole a tal punto @borden che ha preferito tirarsi fuori da certe atmosfere asfittiche e negative.

     

    Forse qualcuno sfoga qui le proprie frustrazioni o spera che le testate chiudano per un piacere soltanto sadico. Anche perché chi critica maggiormente si scopre poi non comprare gli albi regolarmente o ha sospeso l'acquisto anche da parecchi anni, oppure ha una visione così ristretta del personaggio che non si avvicina neppure ad una serie più innovativa come Tex Willer o agli album cartonati alla francese.

     

    Che pazienza devono avere questi nostri autori ... ma fortunatamente noi rappresentiamo una esigua parte dei lettori.

     

     

     

     

     

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  18. <span style="color:red">39 minuti fa</span>, Exit dice:

    Ti ringrazio delle ulteriori conferme (specie su TW che non leggo).

     

    Per ultimo. Tutto questo ardire dei blackfeet finisce qui. Cioè di vendicarsi una volta accertato che le giubbe rosse non c'entrano non ne hanno più voglia.

    Ora che sanno che la colpa potrebbe essere d'altri, i propositi bellicosi sono dimenticati. Si vede che se gli assassini sono dei trafficanti di whisky la cosa gli sta bene :laugh:

     

    Io mi dichiaro incapace di comprendere un atteggiamento tanto schizofrenico.

     

    L'unica spiegazione che mi posso dare è esterna alla trama.

     

    Troppe tavole da macinare mensilmente e allora si scrive tanto senza un reale controllo purché le uscite siano rispettate.

     

    Le idee sono poche e vengono riciclate. Personaggi compaiono e scompaiono (vedi avvocato) come se ci si fosse dimenticati ad un certo punto di loro, si infilano scene mute con inquadrature davanti, di lato, da dietro, dall'alto e dal basso oltre a spiegare tre volte gli avvenimenti che anche il più distratto ormai ha compreso e per ultimo si attorcigliano le trame senza alcun motivo plausibile (perché accompagnare Frank per farlo sfuggire, quando lo si lasciava andare e lo si seguiva evitando la figura da fesso).

     

    Buona continuazione a tutti...

     

    Nella realtà le persone con cui abbiamo da fare, entrano ed escono dalla nostra vita senza preavviso. Compresi gli avvocati, sebbene io non abbia da fare con loro ... a parte @Carlo Monni di cui leggo con piacere gli interventi in questo Forum.

  19. <span style="color:red">9 ore fa</span>, Grande Tex dice:

    A me personalmente la storia é piaciuta.L' ho trovata più emozionante e meglio scritta delle storie di Ruju nella media.E non l' ho neanche trovata scontata come dicono altri.

     

    Appena letta la conclusione.

    Che dire? Ottima questa storia di Pasquale Ruju, realmente "imprevedibile" nel succedersi degli eventi, fra così tanti snodi e staffette dei personaggi, numerosi e tutti ben caratterizzati. Non è avere la conferma della morte scontata della ragazza di Lagarde (che serve soltanto da ulteriore motivazione alla fragilità psicologica del personaggio) a rendere meno interessante questa doppia assolutamente ben ideata e sceneggiata.

     

    Continuo a pensare che @borden abbia davvero un grandissimo braccio destro, soprattutto per la serie regolare.

     

    Dal punto di vista grafico, secondo albo un pò tirato via ... a mio avviso. Qualche errore e soprattutto con il viso sbarbato, occorre far attenzione per evitare di far confusione fra Lagarde e Tex.

     

    Giudizio plot e sceneggiatura: 9+

    Giudizio grafico: 7-

  20. Congratulazioni a @PRuju, ormai grande mattatore della serie regolare di Tex, benché presente anche altrove con storie sempre intriganti e ben sceneggiate. Un enorme apprezzamento per la costruzione del plot e recentemente anche per lo spessore psicologico dei comprimari.

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